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    MotoGp: Rossi, Le Mans pista amica. Ma il successo per Vale è un miraggio

    ROMA – La MotoGp riparte da Le Mans, dove nel prossimo weekend andrà in scena il Gran Premio di Francia. Dopo la vittoria di Jack Miller a Jerez, la prima di una moto diversa da una Yamaha, è arrivata l’ennesima dimostrazione che la lotta al titolo avrà tantissimi contendenti. Il circuito Bugatti, in passato, è stato terra di conquiste per Jorge Lorenzo, che nei dodici anni in classe regina è andato al successo in ben cinque occasioni. Tra i piloti ancora in attività, il detentori del maggior numero di successi è Valentino Rossi, che si è imposto tre volte.
    Chi si può ripetere?
    Per il Dottore, l’ultimo successo risale però al 2008. Un anno fa, per il pesarese è arrivata una caduta al primo giro della gara, che lo ha fatto terminare con zero punti. Puntare a un successo domenica è irrealistico, ma la confidenza con la pista transalpina può essere una buona motivazione per cambiare la situazione di inizio stagione. Tra gli altri piloti che hanno già vinto qui, ci sono Maverick Vinales e Danilo Petrucci, che si sono imposti nel 2017 e nel 2020. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia al comando: ora l'allievo di Rossi sogna il Mondiale

    ROMA – Francesco Bagnaia vola in testa alla classifica piloti di MotoGp e fa sognare l’Italia a suon di podi. Il ducatista si è reso protagonista di una splendida rimonta nel Gran Premio di Jerez che lo ha portato a ridosso del primo gradino del podio, solamente alle spalle del proprio compagno di box Jack Miller. Nessuno è stato costante come ‘Pecco’ in queste prime quattro gare: un terzo e un sesto posto in Qatar, poi le due vittorie sfiorate a Portimao e dunque in Spagna. Bagnaia è meritatamente al comando del campionato (l’ultimo italiano fu Andrea Dovizioso nel 2019), a +2 da un Fabio Quartararo dolorante e con l’incubo operazione al braccio.
    L’allievo di Valentino Rossi
    Il titolo è possibile e i motivi per crederci ci sono tutti, seppur si sia conclusa appena la quarta gara stagionale: il pilota torinese infatti fu già campione del mondo nel 2018, ma in Moto2. La figura con il quale è cresciuto si chiama Valentino Rossi: con il ‘Dottore’ trascorre gran parte degli allenamenti essendo parte dell’Academy VR46. Solamente il Ranch accomuna per adesso la storia di Rossi e Bagnaia, ma quest’ultimo spera di entrare negli annali come fece l’amico di Tavullia nel lontano 2001, anno del suo primo successo in top class. 

    Ducati in crescita
    La crescita di Bagnaia è riconducibile a quella della stessa Ducati, seconda nella classifica costruttori, a sole 6 lunghezze dalla Yamaha e con un margine importante sulla Suzuki. A Jerez, la casa di Borgo Panigale ha rotto un digiuno che durava dal 2006, quando l’ultimo pilota in rosso a trionfare fu Loris Capirossi. Il tracciato spagnolo infatti non si addice storicamente alle caratteristiche della Ducati: quest’anno la GP21 però risulta efficiente anche su una pista priva di lunghi rettilinei, a testimonianza dell’egregio lavoro fatto da Gigi Dall’Igna & Co. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia in testa al Mondiale: l'allievo di Rossi sogna il titolo

    ROMA – Francesco Bagnaia fa sognare l’Italia dall’alto della sua prima posizione nella classifica piloti di MotoGp. Il ducatista si è reso protagonista di una rimonta nel Gran Premio di Jerez che lo ha portato a ridosso del primo gradino del podio, solamente alle spalle del proprio compagno di box Jack Miller. Nessuno è stato costante come ‘Pecco’ in queste prime quattro gare: un terzo e un sesto posto in Qatar, poi le due vittorie sfiorate a Portimao e dunque in Spagna. Bagnaia è meritatamente al comando del campionato (l’ultimo italiano fu Andrea Dovizioso nel 2019), a +2 da un Fabio Quartararo dolorante e con l’incubo operazione al braccio.
    La figura di Valentino Rossi
    I motivi per credere nel titolo ci sono: il pilota torinese infatti fu già campione del mondo nel 2018, ma in Moto2. La figura con il quale è cresciuto si chiama Valentino Rossi: con il ‘Dottore’ trascorre gran parte degli allenamenti essendo parte dell’Academy VR46. Solamente il Ranch accomuna per adesso la storia di Rossi e Bagnaia, ma quest’ultimo spera di entrare negli annali come fece l’amico di Tavullia nel lontano 2001, anno del suo primo successo in top class. 

    La crescita della Ducati
    La crescita di Bagnaia va in parallelo con quella di una strepitosa Ducati, seconda nella classifica costruttori, a sole 6 lunghezze dalla Yamaha e con un margine importante sulla Suzuki. A Jerez, la casa di Borgo Panigale ha rotto un digiuno che durava dal 2006, quando l’ultimo pilota in rosso a trionfare fu Loris Capirossi. Il tracciato spagnolo infatti non si addice storicamente alle caratteristiche della Ducati: quest’anno la GP21 però risulta efficiente anche su una pista priva di lunghi rettilinei, a testimonianza dell’egregio lavoro fatto da Gigi Dall’Igna & Co. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Con Ducati mi trovo bene, ora mi diverto”

    JEREZ – Francesco Bagnaia, 2° nel mondiale MotoGp 2021, chiude davanti a tutti la seconda sessione di prove libere sul circuito di Jerez. Una prova di forza quella del pilota italiano e della Ducati che, nella quarta gara dell’anno, punta a sfatare il tabù Jerez interrompendo il dominio Yamaha. “Su questa pista Ducati storicamente non è mai andata troppo bene, ma l’anno scorso mi trovavo bene e riuscivo ad essere veloce. Siamo ripartiti da lì e sono contento perché con questa moto mi diverto, mi trovo bene con il team, siamo tutti sereni nel box e tutti mi aiutano nell’esprimere i mei concetti”, ha ammesso Bagnaia ai microfoni di Sky Sport confermando le buona sensazioni provate in sella alla sua Ducati
    Tardozzi: “Crediamo in Pecco”
    Una pista, quella di Jerez, che storicamente non ha mai portato troppa fortuna alla Ducati. Secondo Davide Tardozzi, però, potrebbe essere proprio Bagnaia l’uomo giusto per sfatare il tabù e centrare la prima vittoria dell’anno dopo il tris di succesis calato dalla Yamaha in altrettante gare: “Pecco ci sta dando grosse soddisfazioni, abbiamo investito su di lui e abbiamo perseguito la cosa. Crediamo molto in lui e abbiamo fatto bene. Abbiamo fatto 3 secondi posti, ma dobbiamo dar merito alla Yamaha. Jerez potrebbe essere la pista giusta per sfatare il tabù, ma sarà determinante usurare poco le gomme. Dobbiamo lavorare soprattutto sul passo gara. Il nostro avversario? Morbidelli. Ha avuto un passo importante, è stato molto bravo”, le sue parole. LEGGI TUTTO