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    MotoGp: Rossi sette volte vincitore al Mugello, ora però si punta alla top 10

    ROMA – La MotoGp riparte dal circuito del Mugello, dove tra pochi giorni si aprirà il Gran Premio d’Italia valevole per la sesta tappa del Mondiale 2021. Si arriva alla tappa toscana dopo due vittorie consecutive di Jack Miller, mentre in testa alla classifica piloti troviamo Fabio Quartararo con un vantaggio minimo sul ducatista Pecco Bagnaia. Si torna a gareggiare al Mugello dopo che l’anno scorso, a causa dell’emergenza coronavirus, la tappa era stata annullata, e l’unico appuntamento italiano era stato il doppio Gp a Misano.
    Le sette vittorie di Valentino
    Proprio al Mugello, Valentino Rossi ha compiuto una delle più grandi imprese della sua carriera, infilando una striscia di ben sette vittorie consecutive in classe regina, chiudendo al primo posto ininterrottamente dal 2002 al 2009. Da quell’anno, però, il Dottore non è più riuscito a imporsi su questa pista, mantenendo però il ruolo di recordman di vittorie. Dietro al pesarese ci sono Giacomo Agostini, Mick Doohan e Jorge Lorenzo a 6, mentre oltre a Rossi solo due piloti in attività hanno vinto qui: si tratta di Marc Marquez, al successo nel 2014, e Danilo Petrucci, che si è portato a casa l’ultimo Gp nel 2019. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Rossi e quella striscia di vittorie al Mugello, ma ora è un'altra storia

    ROMA – L’autodromo del Mugello si prepara a ospitare il Gran Premio d’Italia, sesto appuntamento stagionale della MotoGp. Si arriva alla tappa toscana dopo due vittorie consecutive di Jack Miller, mentre in testa alla classifica piloti troviamo Fabio Quartararo con un vantaggio minimo sul ducatista Pecco Bagnaia. Si torna a gareggiare al Mugello dopo che l’anno scorso, a causa dell’emergenza coronavirus, la tappa era stata annullata, e l’unico appuntamento italiano era stato il doppio Gp a Misano.
    Era il tempio di Valentino
    Proprio al Mugello, Valentino Rossi ha compiuto una delle più grandi imprese della sua carriera, infilando una striscia di ben sette vittorie consecutive in classe regina, chiudendo al primo posto ininterrottamente dal 2002 al 2009. Da quell’anno, però, il Dottore non è più riuscito a imporsi su questa pista, mantenendo però il ruolo di recordman di vittorie. Dietro al pesarese ci sono Giacomo Agostini, Mick Doohan e Jorge Lorenzo a 6, mentre oltre a Rossi solo due piloti in attività hanno vinto qui: si tratta di Marc Marquez, al successo nel 2014, e Danilo Petrucci, che si è portato a casa l’ultimo Gp nel 2019. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Voglio evitare l'operazione al ginocchio”

    ROMA –  “Ho sentito un dolore forte, ma fortunatamente per un periodo breve, e mi sono sentito in condizione di riprendere la gara. Il mio menisco e il legamento crociato non sono perfetti, ma al momento l’operazione è fuori discussione”. Queste le parole di Franco Morbidelli dopo il Gran Premio di Francia, quinto appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota del team Petronas, che ha avuto problemi nella terza sessione di prove libere a Le Mans durante una prova di cambio moto, è caduto nuovamente in gara per un contatto con Pol Espargaro, completando la gara ma ammettendo di sentire dolore. “Diciamo che sono in zona intervento da tempo, ma se lavori molto bene muscolarmente e con la fisioterapia puoi evitarlo e sarebbe l’ideale, anche se per liberarmi di tutti i problemi dovrei operarmi, ma la cosa non mi piace” – ha aggiunto l’italo-brasiliano.
    Sulla gara
    Morbidelli ha poi commentato la gara, conclusa all’ultimo posto dopo la caduta iniziale e i conseguenti problemi fisici: “È stata una gara molto difficile, ho avuto un incidente all’inizio, sull’asciutto, quando sfortunatamente ho toccato Pol Espargaro, e le cose sono cambiate. Poi ho ripreso, ho fatto il cambio moto e deciso di finire la gara per cercare di raccogliere qualche punto: sono arrivato solo 16° ed è stata una gara dura”. Sul contatto con Espargaro evita di scaricare tutte le responsabilità su quest’ultimo:  “La colpa dell’incidente va divisa. Quando l’ho visto rientrare sono andato per superarlo, ma lui è stato molto aggressivo e l’ho colpito nel posteriore. Dopo, sfortunatamente, non sono riuscito a controllare la moto e sono caduto. Quando uno rientra dovrebbe essere più cauto, invece Pol è stato molto repentino, ma non si può definire, né errore, né manovra pericolosa: è stata solo una mossa un po’ aggressiva che è mi ha preso in contropiede”. LEGGI TUTTO