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    ATP Finals: il “risveglio” di Medvedev. Buona prestazione e vittoria convincente su De Minaur

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Pochi applausi dal pubblico, ma tanti colpi vincenti e un tennis discretamente consistente, ineccepibile dal punto di vista tattico, e pure quell’attitudine un po’ litigiosa ed altezzosa che fa parte del personaggio e indica la sua presenza, la sua voglia di rivalsa e di non esser una mera comparsa in questo grande palcoscenico. Daniil Medvedev marca “presente”, ritrova un buon livello di gioco e regola senza particolari problemi Alex De Minaur nella seconda partita alle Nitto ATP Finals 2024, 6-2 6-4 lo score conclusivo per il moscovita. Troppo leggera la palla dell’australiano, il russo si è appoggiato alla perfezione negli scambi trovando ritmo e precisione col diritto, colpo migliore oggi nel repertorio dell’ex n.1, assieme alla battuta, tornata ad ottimo livello. Alex nel secondo set ha provato ad attaccare di più, ha chiesto il massimo al servizio ma sul 4 pari la risposta di Medvedev è salita in cattedra, come il passante a punire l’attacco non abbastanza profondo dell’australiano sul break che ha deciso la partita.
    Anche a livello di intensità, consistenza nello scambio e attitudine il russo ha mostrato una versione nettamente superiore a quella della sua prima apparizione nel torneo, e col servizio è tornato a fare la differenza: 84% di punti vinti con la prima palla e ben 73% con la seconda, dato questo notevolissimo vista la qualità in risposta di De Minaur. Non ha concesso nemmeno una palla break Daniil, con 25 vincenti complessivi a fronte di soli 10 errori. Non il miglior Medvedev, ma un’ottima versione. Del resto quello ammirato vs. Fritz era davvero troppo brutto per essere vero, e lui ha affermato di volersi dare una chance nel torneo, anche se siamo a fine stagione e tutti sono stanchi. Ha sentito molte critiche dopo la sconfitta contro l’americano, così ha scelto di festeggiare tappandosi le orecchie, come per spengere il rumore intorno…
    “Lo fanno molti calciatori quando esultano” afferma Medvedev in campo dopo il successo. “Dopo la mia prestazione con Taylor e alcuni dei miei commenti, ho cercato di usare di meno i social. Sono entrato in questa partita cercando di stoppare il rumore, anche da me stesso. Niente capricci. Ho solo cercato di giocare. È stata una bella sensazione. Le critiche? Più diventi popolare, più fan ottieni, ma anche gente che ti detesta. A volte anche troppe critiche positive possono farti perdere l’equilibrio. Vinci tutto e la gente dice che sei un Dio. Perdi due partite e la gente dice “La tua carriera è finita”. A volte è una buona cosa semplicemente bloccare tutto questo”.
    Certamente Medvedev ha affrontato il match contro De Minaur con altro piglio. Tecnicamente è corretto affermare che Alex non ha molte armi tecniche per sovrastare la difesa e i cambi di ritmo del russo, ma Daniil ultimamente era “bravissimo” a complicarsi la vita da solo, poco intenso, poco lucido, conflitti continui e zero stabilità. Nella partita odierna il moscovita invece ha condotto i suoi game di servizio in modo autorevole (ha ceduto solo 9 punti in tutto il match!), continuo e giocando schemi puliti, semplici ed efficaci. Ha scelto di giocare con profondità ma poco peso rovescio vs. rovescio, per non dare “punch” all’avversario, e senza sbagliare mai; e col diritto ha invece spinto molto, con uno schema tanto banale quanto efficace: un cambio col diritto cross che ha messo De Minaur a colpire in corsa verso destra, provocando così tanti errori del rivale. Per coprire l’angolo Alex ha stazionato più spesso sul centro destra, e bravo Daniil a sfruttare quel piccolo spazio per accelerazioni lungo linea di diritto perfette. Misura e precisione. Un bel Medvedev, anche se il gioco del “canguro” sembra fatto apposta per esaltarne le qualità. Contro Sinner giovedì sarà tutt’altra musica, dovrà affrontare un tennista assai più potente e che lo aggredirà. Ma la versione odierna di Daniil è più che discreta.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    La lotta si accende fin dai primi punti. Medvedev trova un gran passante di diritto, si procura una palla break ma De Minaur la cancella giocando aggressivo. È molto interessante ammirare le schermaglie rovescio vs. rovescio, siamo all’eccellenza del tour. Non si colpisce con massima potenza, c’è più fluidità e timing, lo si intuisce anche dal suono ovattato degli impatti. Daniil non parte bene col servizio, qualcosa nella sua dinamica non funziona come nei giorni migliori (anche un doppio fallo). Medvedev impatta 1 pari con un gran tocco sotto rete, tecnica personale e massima resa. Daniil nel terzo game cambia passo, è più intenso e incisivo col diritto, con due bei vincenti arriva a palla break ai vantaggi. De Minaur rischia una palla corta, gli esce lunga… e subisce il break dal russo, 2-1. Ancora un doppio fallo per il moscovita, ma consolida il vantaggio sul 3-1. Alex perde la misura col diritto negli scambi prolungati, non trova il “punch” sufficiente per appoggiarsi bene e la palla gli vola via per un eccesso “di swing”. Prova ad attaccare l’australiano, ma così solletica la parte più qualitativa del repertorio del rivale. Infatti i migliori punti di De Minaur nascono dal servizio; quando non entra, è dura. Fantastico lo scambio prolungato e condotto alla perfezione da Medvedev che gli vale la palla break. Doppio fallo… De Minaur teme la risposta del rivale e crolla sotto 4-1 “pesante”. Daniil non soffre la palla pulita e non così pesante del rivale, ci va proprio a nozze trovando alcuni impatti lungo linea splendidi. Il sesto game è un trattato di geometria applicata al tennis. Chapeau. 5-1. Chiude 6-2 senza problemi il russo, un set condotto con buona sostanza e qualità. De Minaur ha vinto meno del 50% dei punti con il primo servizio in gioco.
    Inefficace nel palleggio prolungato, De Minaur prova a verticalizzare appena possibile nel secondo set, massimo due colpi prima di un attacco. Medvedev lo segue a ruota, anche se il servizio non è quello dei giorni migliori lascia correre il diritto, oggi particolarmente ficcante in lungo linea. Con la solita indomita determinazione, l’australiano ci prova, ma sbaglia qualcosa di troppo (pessima una volée alta di rovescio…), il pubblico lo incoraggia, vuole più partita. Meglio quando Alex prova l’accelerazione di rovescio, ne tira una splendida sul 2 pari, 30 pari, forse il suo winner più bello del match. Poi rovina tutto con un altro tocco sotto rete troppo modesto. Sospinto dal pubblico vince il quinto game, ma il suo problema è l’incapacità di incidere in risposta (solo 8 punti vinti sul 3 pari del secondo set). Altro game a zero per il russo, 4 pari, si entra nel rush finale. Buon momento tecnico del match, ADM ha ridotto gli errori, Meddy di par suo passa da difesa a contrattacco. Sul 30 pari Daniil gioca uno schema perfetto: risposta cross, diritto lungo linea d’attacco. Ecco la prima palla break del set, 30-40. Come nel primo set, De Minaur rischia l’attacco ma sbaglia completamente la direzione perché Medvedev può colpire con equilibrio un rovescio passante lungo linea perfetto. Break, 5-4, manca un passo alla prima W nel torneo. Con passo sicuro Daniil completa l’opera servendo bene e spingendo col diritto, colpo migliore di giornata per lui. 6-4 e primo successo alle Finals. È ancora in corsa, ma l’avversario nel terzo match giovedì sarà… Jannik Sinner…

    [4] Daniil Medvedev vs [7] Alex de Minaur ATP Nitto ATP Finals Daniil Medvedev [4]66 Alex de Minaur [7]24 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. de Minaur3-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-1 → 5-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace4-1 → 5-1A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df3-1 → 4-1D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-302-1 → 3-1A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 2-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistica
    Medvedev 🇷🇺
    De Minaur 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    326
    257

    Ace
    3
    1

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    32/47 (68%)
    42/62 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    27/32 (84%)
    24/42 (57%)

    Punti vinti sulla seconda
    11/15 (73%)
    13/20 (65%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    1/4 (25%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    186
    42

    Punti vinti sulla prima di servizio
    18/42 (43%)
    5/32 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/20 (35%)
    4/15 (27%)

    Palle break convertite
    3/4 (75%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    8/11 (73%)
    8/14 (57%)

    Vincenti
    25
    9

    Errori non forzati
    10
    13

    Punti vinti al servizio
    38/47 (81%)
    37/62 (60%)

    Punti vinti in risposta
    25/62 (40%)
    9/47 (19%)

    Totale punti vinti
    63/109 (58%)
    46/109 (42%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    217km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    197km/h (122 mph)
    195km/h (121 mph)

    Velocità media seconda
    160km/h (99 mph)
    160km/h (99 mph) LEGGI TUTTO

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    Novità nel team Berrettini: Umberto Ferrara sarà il suo preparatore fisico

    Umberto Ferrara

    Matteo Berrettini avrebbe scelto Umberto Ferrara come nuovo preparatore fisico per la prossima stagione, questo riportiamo da fonti vicine al tennista romano, quest’anno vincitore di 3 tornei ATP.
    Umberto Ferrera ha lavorato con Jannik Sinner dal 2022 fino allo scorso agosto, quando la notissima vicenda “Clostebol” è venuta alla luce dopo la sentenza di un tribunale indipendente e diffusa dell’ITIA, situazione che ha portato il n.1 del mondo a separarsi da Ferrara e anche il fisioterapista Giacomo Naldi. Proprio Ferrara avrebbe portato con sé dall’Italia il prodotto che ha contaminato Jannik, trovato positivo ai controlli antidoping lo scorso marzo e poi totalmente scagionato dalla sentenza.
    Il 55enne fitness trainer bolognese tornerà quindi sul tour Pro, aggiungendo Berrettini alla lista dei suoi assistiti, che include oltre a Sinner anche Stefano Travaglia e Marco Cecchinato.
    Berrettini è in attesa di una possibile chiamata in Davis Cup da parte del capitano Filippo Volandri per la final 8 di Malaga, dove l’Italia cercherà di difendere il titolo vinto lo scorso anno. Secondo voci di corridoio, una convocazione di Matteo è molto probabile, insieme a Jannik Sinner e alla coppia di doppio Bolelli – Vavassori, attualmente in gara alle ATP Finals. Resterebbe da definire il terzo singolarista.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz sospende l’allenamento mattutino dopo solo 10 minuti

    Carlos Alcaraz

    Esce dal campo scuro in volto, dopo solo una decina di minuti di allenamento sul campetto interno all’Inalpi Arena. Le Nitto ATP Finals di Carlos Alcaraz sono davvero difficili, e sembrano addirittura a rischio anche se il coach Juan Carlos Ferrero ha confermato che l’intenzione è quella di giocare regolarmente le altre due partite del round robin. Il 21enne di Murcia si è presentato sul campo di training per affinare la sua condizione dopo la sconfitta patita ieri da Casper Ruud all’esordio nel torneo. A dividere il campo con il 4 volte campione Slam il giovane statunitense Andres Martin, uno dei talenti invitati dall’ATP per fare esperienza di alto livello. Si scambia, ma con ritmo blando, non c’è la velocità di palla, intensità e forza dei giorni migliori. Si parla nel team dello spagnolo, l’aria non è affatto serena, tanto che dopo qualche minuto, una decina al massimo, Carlos decide che è meglio interrompere la sessione, uscendo dal campo dopo aver ringraziato lo sparring.

    🚨🎾 Alcaraz suspende el entrenamiento antes de empezar
    😬 El murciano se sintió indispuesto por el catarro pic.twitter.com/TsER0DkeWz
    — MARCA (@marca) November 12, 2024

    Ferrero si ferma un minuto con i colleghi della stampa iberica, conferma che Alcaraz non sta bene, ha dolore al petto e problemi respiratori (raffreddore forte e catarro). Ma non c’è l’intenzione di ritirarsi dal torneo, si spera che col passare del tempo il malessere che affligge Carlos da giorni possa migliorare e consentirgli di giocare un buon tennis. Ieri Alcaraz ha affermato che le difficoltà respiratorie non gli hanno permesso di rifiatare a dovere e recuperare dopo gli scambi più intensi, ma si diceva fiducioso di poter superare i problemi e magari avanzare anche in semifinale. La situazione stamattina sembra assai precaria, se non addirittura peggiorata.
    Continueremo a seguire le condizioni dello spagnolo. Un suo eventuale ritiro sarebbe una grave perdita per il torneo.
    Da Torino, Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Medvedev, ultimo treno stagionale

    Daniil Medvedev (foto social Lacoste)

    Difficile togliersi dalla mente il sorriso beffardo, misto di ironia e delusione, “indossato” da Daniil Medvedev nella press conference post sconfitta alle ATP Finals. Contro Fritz il russo non è riuscito ad invertire la tendenza al ribasso delle sue ultime settimane, sconfitto piuttosto nettamente e pure autore di una serie di teatrini tutt’altro che edificanti… Non sta al 100% fisicamente, ma qualcosa si è rotto dentro di lui, è evidente, e non parlo di tendini o muscoli. Daniil sembra scivolato in un grigiore interiore profondo, un vortice che lo stra trascinando giù verso secche molto pericolose. Lui ha puntato il dito contro le palle, diventate oggetti misteriosi e di qualità talmente scadente da scontentare tutti. Ieri sera Zverev ha spiegato alla perfezione il problema, con dovizia di particolari degna di un tecnico del settore… Materiali diversi, più scadenti e meno performanti, rendono le palle quasi permeabili con una perdita di pressione pressoché immediata, agevolata dalla potenza degli impatti sulle corde dei giocatori, sempre più dediti a picchiare a tutta. E devono farlo, altrimenti ‘ste palle “non vanno”, si gonfiano, perdono elasticità, diventano una sorta di giocattolino inutile che depaupera il tocco e quindi la strategia. Inutile, anzi controproducente, giocare a rallentare, a tagliare, a cambiare di continuo, perché diventa troppo facile per l’altro aggredire e prendersi tutto. La foto esatta di come Medvedev ha governato il suo tennis per anni, diventando nell’ultimo lustro uno dei tennisti più forti, come dimostra la sua vittoria a NY21, le altre finali Slam (anche se tutte perse), il n.1 del ranking e tanti altri successi in ogni angolo del globo. Quel tennis cerebrale e tattico non funziona con queste palle… è un dato di fatto, lui ne è consapevole ed ha affermato che nella – breve – offseason prossima correrà ai ripari cercando di cambiare qualcosa. Basterà?
    Solo nel 2025 vedremo cosa e quanto sarà riuscito a cambiare. Ma… resta un grande punto di domanda: sarà sufficiente? Da più lati si implora per un ritorno a palle migliori, diverse, e lo stesso Gaudenzi nei mesi scorsi si è affrettato ad affermare che l’ATP è cosciente dello status quo e che si è a stretto contatto con i produttori per invertire una tendenza che non piace a nessuno. Mettendo anche che le palle tornino ad avere una migliore qualità dal prossimo gennaio o comunque a breve, che restino più performanti e riescano a premiare di nuovo un tennis “tattico”, la questione Medvedev non sembra potersi risolvere solo sui materiali. C’è qualcosa in più, e non c’è palla che tenga.
    Daniil per arrivare a diventare quella sorta di “mostro” competitivo, difensore supremo e poi fulmine nell’accelerare con servizio e strappi improvvisi, ha speso tanto. Tantissimo. Forse troppo. Dal 2019 è uno dei migliori su piazza, ci sono stati dei periodi nei quali batterlo sul cemento è stato quasi impossibile. La sua ragnatela di palle varie e diverse, “sgonfie e storte”, poi improvvisamente velocissime, ti si appiccicava addosso e ne restavi avvolto come un insetto, prossimo pasto per il famelico tessitore di quella trama. Medvedev è scacchista vero, anche nella vita, e la sua lucidità nel tessere quelle trame è diventata leggendaria, ma gli è costata fatica, tantissima fatica fisica e mentale. Il contachilometri delle sue gambe è andato fuori scala per le sue infinite rincorse e scambi duri, e anche a livello di stress mentale di neuroni ne ha “bruciati” chissà quanti… Un tennis affascinante, a suo modo anche bello per chi ama la tattica e la profondità degli schemi (seppur esteticamente, vabbé lasciamo fare…), ma troppo logorante. Fatica che in questa seconda parte di stagione sta presentando il conto al russo, un conto molto salato.
    Medvedev è persona dotata di intelligenza fina. Quando parla lo fa sempre con parole esatte, esprimendo concetti mai banali. Il suo coach Cervara ha detto più e più volte che ogni chiacchierata con il suo assistito è una sfida perché la sua intelligenza è sorprendente, è capace di mettere in discussione ogni concetto con una profondità di analisi che a volte lo lascia senza parole. A 28 anni Daniil si trova davanti a un bivio decisivo: svoltare o morire, perché se non svolti il burrone è lì che ti aspetta e porterà via. La sua “vita” a queste ATP Finals è appesa al match odierno contro De Minaur. Una partita che dovrà affrontare con altro piglio, determinazione e voglia rispetto a quanto mostrato contro Fritz. “Se perderò andrò in vacanza e va bene così”, ha detto domenica dopo la sconfitta. Forse la delusione l’ha spinto a tanto, probabilmente è talmente disgustato dalle sue prestazioni attuali da desiderare davvero che quest’annata finisca, e quindi chissà che oggi alla fine non ci metta nemmeno tutto quel che ha. Sicuramente dentro di lui c’è voglia di fermarsi, rifiatare e ripartire. Ma poche settimane di stop, e di lavoro per cercare di diventare qualcosa di diverso, forse un tennista meno tattico e più diretto nel cercare l’affondo, sarà sufficiente?
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Lanciato l’ATP No. 1 Club: Becker celebra l’ingresso di Sinner tra i più grandi “credo che sarà lui l’uomo da battere per molto tempo”

    Sinner celebra il numero 1 ATP con Becker e Gaudenzi: cerimonia speciale a Torino – Foto ATPTOUR

    Durante la cerimonia di premiazione di Jannik Sinner come numero 1 ATP di fine anno presentata da PIF alle ATP Finals, Boris Becker e il presidente ATP Andrea Gaudenzi hanno presentato il pionieristico ‘ATP No. 1 Club’, creato per celebrare i campioni passati e presenti che hanno raggiunto il vertice dello sport.“Era un sogno d’infanzia diventare il migliore”, ha ricordato Becker. “Non ci credi davvero. Mi ci sono voluti alcuni anni. Sono stato a lungo numero 2 prima di diventare numero 1. Ma essere tra i grandi del tennis è qualcosa di molto speciale.”Il campione tedesco ha rivelato che da bambino non avrebbe mai immaginato possibile raggiungere il vertice: “Avrei detto: ‘Sei pazzo, è impossibile’. Ma eccoci qui, e sono molto felice che Andrea abbia creato questo No. 1 Club perché rappresenta la storia anche per i giovani giocatori – chi c’era prima, chi ha aperto la strada per avere tornei come le ATP Finals a Torino.”
    Gaudenzi ha sottolineato il significato di questa nuova iniziativa: “Raggiungere il numero 1 mondiale è il massimo traguardo nel nostro sport. Richiede eccellenza e costanza per 52 settimane per scalare la montagna più alta. Solo 29 giocatori ci sono riusciti, da Ilie Nastase nel 1973 fino al nostro nuovo numero 1 Jannik Sinner.”“Il nostro sport ha un’eredità incredibile e siamo orgogliosi di lanciare questo No. 1 Club per celebrare e onorare i nostri più grandi campioni negli anni a venire”, ha aggiunto il presidente ATP.
    Accogliendo Sinner sul campo tra gli applausi dei tifosi italiani, Becker ha espresso grande ammirazione per l’ascesa del giovane campione: “Onestamente, non sono davvero sorpreso. Lo conosco da molti anni e è sempre stato talentuoso, ma ciò che spiccava era la sua determinazione. Ha sempre messo tutto in gioco per il tennis. Viveva e respirava tennis, ha lasciato casa a 13 anni per diventare il miglior tennista possibile.”Con un record di 66 vittorie e 6 sconfitte in questa stagione e sette titoli, inclusi i suoi primi due Slam (Australian Open e US Open), Sinner ha dimostrato una maturità eccezionale.“La costanza che ha a soli 23 anni è straordinaria”, ha concluso Becker. “Mantiene sempre un certo livello, non scende mai sotto quella soglia e, ripeto, non sono sorpreso. Penso che rimarrà intorno al numero 1 per molto tempo. Sì, abbiamo Alcaraz e molti altri. Ma credo che sarà lui l’uomo da battere per molto tempo.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino 2024: I risultati completi con il dettaglio del Day 3. In campo anche Jannik Sinner (LIVE)

    Risultati dalle ATP Finals

    Questi i risultati della terza giornata delle ATP Finals di Torino 2024.

    ATP Finals – Torino 🇮🇹 (Italia), cemento (al coperto) – 3° giornata

    Centre Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [5] Max Purcell / Jordan Thompson vs [7] Harri Heliovaara / Henry Patten Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Daniil Medvedev vs [7] Alex de Minaur (non prima ore: 14:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [2] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [3] Wesley Koolhof / Nikola Mektic (non prima ore: 18:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [1] Jannik Sinner vs [5] Taylor Fritz (non prima ore: 20:30)Il match deve ancora iniziare

    Ilie Nastase GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇮🇹 J. Sinner | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-7 | 63.16%1 | 🇺🇸 T. Fritz | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-7 | 63.16%3 | 🇷🇺 D. Medvedev | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 7-12 | 36.84%3 | 🇦🇺 A. de Minaur | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 7-12 | 36.84%
    John Newcombe GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇳🇴 C. Ruud | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 13-6 | 68.42%2 | 🇩🇪 A. Zverev | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-8 | 60.00%3 | 🇷🇺 A. Rublev | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 8-12 | 40.00%4 | 🇪🇸 C. Alcaraz | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 6-13 | 31.58%

    Bob Bryan GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇮🇹 S. Bolelli /🇮🇹 A. Vavassori | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-5 | 70.59%2 | 🇩🇪 K. Krawietz /🇩🇪 T. Puetz | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-7 | 63.16%3 | 🇸🇻 M. Arevalo /🇭🇷 M. Pavic | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 7-12 | 36.84%4 | 🇮🇳 R. Bopanna /🇦🇺 M. Ebden | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 5-12 | 29.41%
    Mike Bryan GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇦🇺 M. Purcell /🇦🇺 J. Thompson | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 13-9 | 59.09%2 | 🇫🇮 H. Heliovaara /🇬🇧 H. Patten | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 13-10 | 56.52%3 | 🇪🇸 M. Granollers /🇦🇷 H. Zeballos | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 10-13 | 43.48%4 | 🇳🇱 W. Koolhof /🇭🇷 N. Mektic | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 9-13 | 40.91% LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino 2024: Dalla Conferenza Stampa: “Zverev: ‘Il tennis moderno ha perso l’identità delle superfici’” . Rublev dopo la sconfitta ‘Il servizio di Zverev è stato inarrestabile’.

    Alexander Zverev nella foto – Foto Sposito-FITP

    D:Sascha, parlaci della tua nuova routine di allenarti dopo ogni partita, e perché lo fai.ZVEREV: Non è una routine. Non abbiamo molto tempo disponibile sul campo centrale qui, quindi volevo ancora colpire qualche palla.Penso che oggi sia stata una partita molto buona, ma con scambi molto veloci. Ci sono stati alcuni scambi lunghi, ma credo sia stato comunque un tennis molto rapido. Volevo solo trovare un po’ di ritmo.Ma nel complesso sono contento della vittoria. D: Hai perso solo 10 punti in 10 turni di servizio, cosa non molto comune. La superficie forse non è così lenta come dicono. Tutti parlano della Sinner-mania in Italia. Tutti sono pazzi per Sinner. Tu sei stato campione olimpico, hai vinto due ATP Finals, sei stato numero 2 del mondo. Come spieghi che non ci sia una Zverev-mania in Germania?ZVEREV: In Germania? In Germania penso ci sia. Forse non grande come in Italia per Jannik. Jannik ha vinto due Slam quest’anno, quindi se lo merita sicuramente. È il miglior giocatore al mondo, è il numero 1. Si merita tutto il credito che riceve.Tornando alla superficie: è molto lenta, troppo lenta per un cemento indoor. Non mi sto lamentando perché mi piacciono sia le superfici lente che quelle veloci, non mi importa molto.Penso che nel tennis attuale ci manchino un po’ gli stili di gioco diversi. Il motivo è che terra battuta e cemento sono praticamente uguali. Sono quasi alla stessa velocità, con l’eccezione di due tornei quest’anno: Cincinnati e Parigi-Bercy, perché sono più veloci.Mi mancano un po’ le differenze tra le superfici perché prima c’era una chiara distinzione tra terra battuta e cemento outdoor. Alcuni erano molto lenti come Indian Wells, ma altri erano molto veloci, come il Canada che è sempre stato veloce, Shanghai che è sempre stato veloce. E il cemento indoor. Penso che abbiamo perso questo cercando di rendere tutte le superfici molto simili e quasi uguali.Penso che quando Roger era ancora in tour, era molto diverso. C’erano grandi, grandi differenze tra terra battuta, cemento e cemento indoor. Mi manca questo ora. [embedded content] D: Quando dici che mancano gli stili di gioco, che ruolo pensi abbiano le palle? Hai una palla preferita da questa stagione? Vorresti che rendessero le palle più consistenti e cambiassero di più le superfici?ZVEREV: Sì, la palla è un argomento importante. In realtà, essendo nel consiglio dei giocatori, la palla è stato un argomento molto interessante anche per me. Mi sono messo un po’ in modalità ricerca. Ho chiesto alle aziende e alla produzione delle palle da tennis.Dal COVID, tutte le aziende, non solo una, quindi Dunlop era sempre la migliore palla da tennis, ma sono peggiorate molto. Ho sempre amato le palle Penn. Sono diventate molto più lente.Il motivo è che, a causa del COVID, le aziende hanno cercato di tagliare i costi e ora stanno usando un materiale di gomma diverso. Stanno usando un materiale diverso per le palle da tennis, che le rende tra il 30% e il 60% più lente in media rispetto a prima del COVID.Penso che in generale, non solo un’azienda, ma in generale le palle siano peggiorate molto e siano molto più lente. Non sono più così consistenti. Non durano più così a lungo.Prima anche una palla Dunlop, perché mi piaceva tanto, era così ottima perché quando erano nuove, erano molto veloci attraverso il campo, poi diventavano più grandi. Quando diventavano più grandi, volavano ancora attraverso l’aria perché l’aria all’interno e la pressione all’interno non uscivano. La palla si gonfiava e basta.Quello che succede ora con le palle da tennis è che l’aria e la pressione escono dalla palla a causa del materiale. Il materiale non le tiene dentro. Non è solo che la palla si gonfia, ma l’aria e la pressione della palla calano drasticamente.Ecco perché molti giocatori ora hanno problemi al gomito. Molti giocatori hanno problemi al polso. Non era così 10, 15 anni fa.Non so se l’ho spiegato bene o se si è capito.Mi sono molto interessato alla palla da tennis. Non ho motivo di lamentarmi. Sono numero 2 al mondo. Ho fatto una grande stagione. Non mi sto lamentando per i risultati. Penso solo che nel lungo termine, la salute dei giocatori sia un problema importante con le palle che abbiamo al momento.Sono un po’ come un volano. Volano molto velocemente attraverso l’aria nei primi due, tre metri, poi rallentano e basta. Non c’è nulla che mantiene la palla viva, cosa che era molto diversa cinque, sei anni fa. D: Hai avuto modo di vedere la celebrazione prima del tuo match con Boris che consegnava il trofeo di numero 1 a Jannik? Come ti sei sentito? Se fossi stato nella posizione di Jannik in Germania, come ti saresti sentito?ZVEREV: Prima di tutto, come ho detto lui è il miglior giocatore al mondo. Ha vinto due Slam, ha vinto più Masters quest’anno. Si merita sicuramente di essere numero 1.Ovviamente non l’ho vista perché mi stavo preparando per il mio match. Mi stavo riscaldando, facendo le mie cose. Siamo entrati in campo subito dopo.Non sapevo che Boris gli avesse consegnato il trofeo e tutto il resto. Penso sia un grande momento per lui, per il tennis italiano.Vedremo chi riceverà quel trofeo l’anno prossimo. D:Andrey, un match difficile contro un avversario molto forte. C’era qualcosa che avresti potuto fare diversamente oggi?RUBLEV: Non molto, direi. Certo, avrei preferito non commettere alcuni errori nei game in cui mi ha brekkato. Ma non possiamo controllare gli errori, fanno parte dello sport. Per il resto, non molto.Ha giocato una partita incredibile. Con il modo in cui serviva, c’è poco che si possa fare. Tra tutti i giocatori che ho affrontato quest’anno, il suo servizio è il migliore finora.È in un momento di grande fiducia e ha giocato davvero bene. Non c’è molto da dire. Penso di aver fatto un grande sforzo, ma oggi è stato semplicemente migliore di me. D: Si dice che questa superficie sia un po’ più lenta rispetto a Parigi e forse anche rispetto all’anno scorso qui. Cosa ne pensi? Zverev ha servito benissimo, perdendo solo 10 punti in 10 turni di battuta contro di te. Qual è stata la chiave? Solo il suo servizio o anche la tua risposta non era al meglio?RUBLEV: Non so com’era il campo a Parigi perché non ho giocato sul centrale. Rispetto all’anno scorso qui, è un po’ più lento, ma non di molto. È ancora piuttosto veloce.Non si vedono molti scambi, forse uno ogni due game. Il resto sono uno-due colpi, servizio, ace, ace.No, è stato il suo servizio. Sul lato destro serviva a 220 km/h in slice. Di solito tutti servono slice a 190. Lui è riuscito a servire a 220 wide sul lato destro. Non è facile.Anche se intuisci la direzione, quando arriva una prima piatta a 227, uno slice a 219, 215, è difficile anche solo vedere la palla. D: Alcuni giocatori hanno detto che per raggiungere o mantenere il livello di Carlos e Jannik devono essere più aggressivi. Cosa pensi di dover fare tu per raggiungere quel livello?RUBLEV: Vedremo. Molte cose (sorride). Molte cose devo fare per arrivare a quel livello.Ci sto provando. Sto migliorando. Oggi credo sia stato un ottimo esempio che posso avere un buon atteggiamento mentale e giocare un buon tennis. Poi ci sono i dettagli come servizio, risposta, alcuni approcci, il gioco a rete, cose del genere, che richiedono tempo. Ma ci stiamo lavorando.Ci vorrà solo un po’ di tempo. Non posso migliorare tutto per domani. Magari (sorride). D: Ieri Daniil ha parlato delle difficoltà con alcune palle nel tour. Hai una palla preferita tra quelle usate questa stagione? Vorresti che le palle fossero più simili durante l’anno?RUBLEV: Sinceramente non saprei, perché penso che in generale, da quando ho iniziato a giocare, non so se sono cambiati molto i campi o le palle, ma qualcosa è cambiato. Forse entrambi, non so. È cambiato così tanto che ormai non mi interessa più perché non importa con quali palle giochi, è difficile controllarle. Senti di fare più o meno gli stessi colpi ma la palla vola in modo diverso.Quando ho iniziato, potevi sentire la tattica, capivi che dovevi giocare in un certo modo, scegliere le direzioni giuste. Ora con il tennis che abbiamo sono due colpi, un servizio, un colpo. Forse nei momenti importanti, se entrambi i giocatori sono tesi, c’è qualche scambio. La maggior parte delle partite sono solo due colpi.Anche se hai una tattica, non funziona più perché giochi contro uno come Sascha, serve a 220, poi il colpo successivo gioca dall’altra parte. Non importa che tattica scegli, non riesci ad applicarla.Quando ho iniziato, non so se erano le palle o cos’altro, ma ricordo che in passato c’erano davvero molte palle buone. La sensazione era che più acceleravi, più controllo avevi. Ora senti che a volte più acceleri, la palla può andare benissimo, quella dopo può andare cinque metri oltre. Succede a tutti i giocatori. Credo sia per questo che molti si lamentano. LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Martedì 12 Novembre 2024

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Getty Images

    ATP Nitto ATP FinalsRR Sinner – Fritz Non prima 20:30Il match deve ancora iniziare

    CH KobeR32 Bellucci – Shimizu 4° incontro dalle ore 03:00Il match deve ancora iniziare
    R32 McCabe – Gigante Inizio 03:00ATP Kobe James McCabe266 Matteo Gigante [5]614 Vincitore: McCabe ServizioSvolgimentoSet 3J. McCabe 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4M. Gigante 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4J. McCabe 15-0 40-0 ace 40-154-3 → 5-3M. Gigante 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-2 → 4-3J. McCabe 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 4-2M. Gigante 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2J. McCabe 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1M. Gigante 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-1 → 2-1J. McCabe 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace0-1 → 1-1M. Gigante 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. McCabe 15-0 30-15 ace 40-15 ace5-1 → 6-1M. Gigante 15-15 15-404-1 → 5-1J. McCabe3-1 → 4-1M. Gigante 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1J. McCabe 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0M. Gigante 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df 40-30 40-40 40-A1-0 → 2-0J. McCabe 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Gigante 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6J. McCabe 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 40-A2-4 → 2-5M. Gigante 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace2-3 → 2-4J. McCabe 15-0 30-0 ace 40-01-3 → 2-3M. Gigante 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 ace1-2 → 1-3J. McCabe 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2M. Gigante 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. McCabe 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0

    CH LyonR32 Blanchet – Nardi 5° incontro dalle ore 11Il match deve ancora iniziare
    R32 Karol – Travaglia 3° incontro dalle ore 11Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO