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    ATP 500 Rotterdam: troppo Alcaraz per un coraggioso Vavassori

    Andrea Vavassori a Rotterdam (foto ABNAMRO Open)

    C’ha provato con coraggio per un set e mezzo Andrea Vavassori attaccando a tutta, chiedendo il massimo al servizio e correndo a rete il prima possibile, ma Carlos Alcaraz ha giocato una partita molto solida imponendo la sua maggior classe, potenza e varietà di gioco, in particolare con la risposta, il colpo che ha fatto segnare una nettissima differenza tra i due. Vavassori si inchina allo strapotere del n.3 del mondo negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Rotterdam, battuto per 6-2 6-1. Era una missione quasi impossibile per “Wave”, per provare far partita pari era necessario servire come mai in carriera e sperare anche in un piccolo grande aiuto dello spagnolo, magari qualche distrazione o incertezza che non sono arrivate. Alcaraz ha disputato una partita solida, ha servito bene e risposto da campione, mettendo in crisi l’italiano sia nei suoi tentativi di serve and volley che quando è rimasto dietro, letteralmente investito da una serie di pallate profonde e velocissime. Resta un’ottima settimana per Andrea, bravo a qualificarsi e meritarsi stasera il “prime-time” con la stella del torneo.
    Non c’è molto da commentare sul match. Vavassori ha sofferto in quasi tutti i suoi game di servizio, solo nel primo turno del secondo set non ha concesso palla break, a conferma di quanto e bene abbia risposto Alcaraz. Del resto nel taccuino dello spagnolo era scritto alla prima riga “rispondere il più possibile”, per disarmare la miglior qualità dell’azzurro. Se Vavassori fosse riuscito a tenere con più agio i suoi turni, magari avrebbe avuto la spinta per rischiare ancor più in risposta e chissà, provare così a mettere pressione all’avversario che più volte nell’ultimo periodo ha dimostrato di soffrirla. Andrea non c’è riuscito poiché Carlos ha risposto troppo bene, impatti puliti e precisi, sia quando l’azzurro ha rischiato la via della rete dopo la battuta che quando è rimasto dietro. Rispondendo così bene, Alcaraz ha impedito a Vavassori di giocare i suoi schemi migliori. Qualche bell’attacco col back di rovescio per il torinese, e soprattutto il coraggio di insistere e provarci sempre anche dopo aver incassato un gran passante, un lob, o una risposta mortale. È lo spirito del doppista che cova dentro di lui e lo anima, attaccare sempre e comunque, pronto a cancellare il punto precedente.
    Alcaraz è parso in ottima condizione, sicuro e preciso. Non ha sofferto affatto la palla pulita e non così pesante dell’italiano, andando a nozze nello scambio. È stato bravo Carlos nel leggere le traiettorie di servizio Vavassori, andando spesso dalla parte giusta e riuscendo a neutralizzare anche moltissime curve esterne davvero temibili per la stragrande maggioranza dei giocatori; meno per “Carlito”, un fulmine nell’avventarsi sulla palla e rimetterla con qualità, anche con poco equilibrio. Nello scambio, nei pochi che ci sono stati, troppa la differenza a favore di Alcaraz, apparso molto sereno e tranquillo. Ha avuto poca pressione da Vavassori, ma ha controllato tutto il match senza quasi mai sparacchiare o esagerare. Il torneo per Alcaraz continua, mentre Vavassori porta a casa una bella esperienza e un’ottantina di posti nel ranking di singolare. Nonostante tutto, applausi a “Wave”, è la dimostrazione che può far bene anche in singolare e ritagliarsi spazi discreti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Vavassori inizia uno dei match di singolare più importanti della sua carriera al servizio. Subito avanti sul net, del resto provare a resistere nello scambio contro Alcaraz è sulla carta un mezzo suicidio… Carlos dalla risposta riesce a tenere dietro il torinese o ne forza l’errore di volo. Sul 30 pari segue con coraggio la seconda palla a rete ma la volée non è lunga e sul diritto dello spagnolo, che passa agilmente. Carlos strappa il BREAK immediato grazie ad un errore di diritto di Vavassori, cercando la riga in lungo linea. Alcaraz può fare corsa di testa e questo lo tiene molto rilassato, a zero si porta 2-0 regalando al pubblico anche un colpo dietro la schiena. Si lotta tanto invece nel secondo turno di Andrea… ai vantaggi un diritto aggressivo vale ad Alcaraz la palla del doppio allungo, stavolta l’Ace esterno salva l’azzurro (terzo nel game!). Il colpo più efficace di “Wave” è il rovescio d’attacco in back quando taglia bene la palla e questa quasi non rimbalza, rendendo il passante del murciano molto difficile. Con un servizio vincente, 14esimo punto del game, Vavassori muove lo score. Imprescindibile chiedere il massimo (e anche di più…) al servizio. nel quarto game improvvisamente Alcaraz concede qualcosa ed è bravo Vavassori sul 30 pari a tirare un diritto a tutto braccio dopo una risposta “da doppista”, rapidissima. Palla break! Carlos tira un servizio potente sul rovescio di Andrea, che non contiene. 3-1 Alcaraz. Scampato il pericolo, il n.3 del mondo si fa di nuovo minaccioso dalla risposta. Vavassori cerca di rallentare col back, ma l’errore sul 30 pari gli costa un’altra palla break. Lo aiuta il servizio, bella curva esterna. Con un doppio fallo “Wave” concede una seconda chance di break, con coraggio si butta a rete e trova un gran riflesso, parata che lo salva ancora. A fatica, vince un altro game l’azzurro (3-2). Alcaraz è un fulmine nel suoi game, e sul 4-2 pure terribilmente efficace anche in risposta. Un passantino basso e poi bordata violenta lo porta avanti 0-30. Vavassori si aggrappa alla battuta, trova un Ace a 221 km/h. Lo spagnolo arriva ancora a palla break con un diritto potente. Stavolta la prima di Andrea non c’è, è costretto a rischiare la seconda ma il rischio non paga… doppio fallo e BREAK, 5-2 Alcaraz. Con una gran seconda di servizio Carlos rimedia il 15-30 e conquista il Set Point con un bel diritto cross, molto stretto. Di potenza lo spagnolo chiude 6-2. Un set meritato, Vavassori ci sta provando ma il gap di velocità di palla e sicurezza nella spinta è notevole, come nella qualità in risposta.
    Vavassori inizia il secondo set con un bel turno di battuta, vinto a 15 e senza concedere palle break a differenza del primo set dove ha sofferto in ogni game. Alcaraz è un treno nei suoi game, e in risposta sul 30 pari gioca un punto fantastico, costruisce l’attacco e chiude di volo con un tocco perfetto. Riecco la palla break per Carlos, e se la prende subito: risposta bassa, la demi-volée di Vavassori è molto difficile, assai più comodo il lob calibrato vincente dello spagnolo. BREAK e avanti 2-1 e servizio. Vavassori è in difficoltà in risposta (ha vinto finora solo 5 punti nel match), Alcaraz fa tutto bene e lo fa rapidamente, troppo per il nostro giocatore, che non riesce a trovare un paio di risposte bloccate da doppista per mandare in crisi il rivale. Invece la risposta di Alcaraz è davvero efficace. Sul 3-1 Andrea si vede arrivare risposte ficcanti, non facili da domare di volo quando segue il servizio, o praticamente nei piedi se non scende. Si ritrova sotto 0-30 e poi 15-40, ancora in crisi nel gestire la risposta profondissima del n.3. Niente, rischia uno spericolato S&V sulla seconda palla, ma la battuta è out e c’è il secondo BREAK, per il 4-1 Alcaraz. Carlos chiude l’incontro con un altro break per 6-1, davvero impressionante la sua prestazione in risposta. Bello il saluto sul net tra i due, grandi sorrisi. Andrea forse ha un po’ mollato dopo negli ultimi tre game, ma oggettivamente contro un Alcaraz così pimpante e potente non c’era molto da fare, se non sperare in una valanga di punti con la battuta.

    Carlos Alcaraz vs Andrea Vavassori ATP Rotterdam Carlos Alcaraz [1]66 Andrea Vavassori21 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 15-405-1 → 6-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 5-1A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 15-40 df3-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 3-1A. Vavassori15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1C. Alcaraz0-1 → 1-1A. Vavassori 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df4-2 → 5-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2A. Vavassori 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1A. Vavassori 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 df A-40 40-40 A-402-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0

    Statistica
    Alcaraz 🇪🇸
    Vavassori 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    327
    186

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    0
    4

    Prima di servizio
    26/36 (72%)
    36/59 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    22/26 (85%)
    19/36 (53%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/10 (70%)
    8/23 (35%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    3/8 (38%)

    Giochi di servizio giocati
    7
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    237
    45

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/36 (47%)
    4/26 (15%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    15/23 (65%)
    3/10 (30%)

    Palle break convertite
    5/8 (63%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    7

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    29/36 (81%)
    27/59 (46%)

    Punti vinti in risposta
    32/59 (54%)
    7/36 (19%)

    Totale punti vinti
    61/95 (64%)
    34/95 (36%) LEGGI TUTTO

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    Fine di un’era: l’ATP 250 di Metz chiude i battenti dopo 21 anni di storia

    Fine di un’era: l’ATP 250 di Metz chiude i battenti dopo 21 anni di storia

    Il calendario ATP 2026 segna la fine di un’era con la scomparsa del Moselle Open di Metz, storico torneo ATP 250 che ha accompagnato il tennis mondiale per oltre due decenni. Secondo quanto riportato da Eurosport Francia, la decisione è stata presa a causa di controversie societarie tra gli azionisti.“È un duro colpo per i giocatori francesi, che perdono l’opportunità di giocare e brillare in casa”, ha dichiarato la direzione del torneo. La causa della chiusura è legata a procedimenti giudiziari avviati da quattro azionisti di minoranza che detengono il 14% delle quote, portando l’ATP a prendere questa drastica decisione.
    Nato nel 2003 e presente nel calendario fino al 2025 (con la sola interruzione nel 2020 causa pandemia), il torneo di Metz vivrà la sua ultima edizione dal 2 all’8 novembre 2025, chiudendo una storia lunga 21 edizioni.L’ATP ha motivato la decisione spiegando che la disputa prolungata sulla proprietà del torneo impediva una corretta pianificazione strategica, non garantendo gli interessi né dell’evento né del circuito.
    Il torneo ha scritto pagine importanti del tennis francese: in 16 delle 20 edizioni disputate c’è stato un tennista di casa in finale, con 13 vittorie complessive. Tra i campioni illustri figurano Arnaud Clement (2003), Gael Monfils (2009), Gilles Simon (tre volte vincitore), Jo-Wilfried Tsonga (quattro titoli), Lucas Pouille e Ugo Humbert. Per quanto riguarda i colori spagnoli, solo Tommy Robredo è riuscito a trionfare nel 2007, battendo Andy Murray in finale.
    Ma il ricordo più prezioso rimane quello del 2006, quando un giovane Novak Djokovic, allora diciannovenne, conquistò il secondo titolo della sua carriera, battendo Jurgen Melzer in finale. Il serbo è rimasto l’unico numero uno al mondo ad aver vinto il torneo.
    Con questa chiusura, la Francia manterrà nel 2026 quattro eventi principali nel calendario ATP: Roland Garros, il Masters 1000 di Parigi-Bercy e i tre ATP 250 di Montpellier, Lione e Marsiglia. Non resta che attendere l’ultima edizione del torneo, dove gli organizzatori cercheranno sicuramente di creare un evento memorabile per un degno addio.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rune giocherà sul “rosso” di Barcellona. Al via anche Alcaraz

    La infografica del torneo

    Holger Rune sarà uno dei protagonisti dell’ATP 500 di Barcellona, storico evento sul rosso catalano quest’anno al via il prossimo 14 aprile presso il Real Club de Tenis Barcelona-1899, più antico circolo tennistico di Spagna. L’annuncio è arrivato direttamente dai canali social del torneo spagnolo, con il post su X che riportiamo. Sarà l’edizione n.75 del torneo.

    🇩🇰 Holger Rune is ready to battle at the Barcelona Open Banc Sabadell 2025!
    Who’s excited to see him in action? Tickets available on the link in bio 💪🎾@holgerrune2003 pic.twitter.com/eustLdBeBR
    — Barcelona Open Banc Sabadell (@bcnopenbs) February 6, 2025

    Sarà un ritorno dopo quattro anni per il danese dopo la prima esperienza datata 2021, quando assai giovane passò le qualificazioni per arrendersi al primo turno nel main draw di fronte alle rotazioni mancine ed esperienza di Albert Ramos, catalano “doc” e sempre temibile sui campi di casa.
    Tre sono i top 10 al momento confermati: Carlos Alcaraz, Casper Ruud e Andrey Rublev, con Rune subito dietro. “Rune è un giocatore che mi piace molto” dichiara David Ferrer, direttore del torneo di Barcellona. “Ha uno stile molto aggressivo che lo ha portato a vincere titoli importanti nonostante la sua giovane età”. Holger è un tennista assai temibile sulla terra battuta, come dimostrano le finali raggiunte a Roma e Monte Carlo. “È un giocatore di un grande futuro, lo vedo con chance importanti di vincere titoli del Grande Slam, seguendo le orme di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Siamo molto felici di averlo a Barcellona e sono sicuro che farà divertire il pubblico. Poterlo vedere dal vivo è un’opportunità unica e la gente se lo ricorderà”.
    Il campione in carica del torneo è Casper Ruud, lo scorso anno sconfisse in finale Stefanos Tsitsipas. In precedenza l’albo d’oro vede due titoli per Alcaraz, quindi l’ultimo successo di Nadal, targato 2021, uno dei suoi 12 trionfi in carriera a Barcellona. Sicura la presenza di diversi italiani, anche se alcuni potrebbero optare per il torneo concorrente nella stessa settimana, il rinnovato BMW Open di Monaco di Baviera, passato quest’anno a categoria 500. Anche Jannik Sinner ha annunciato la sua presenza in Baviera, ma visto che in quella settimana è stata fissata l’udienza presso il TAS di Losanna per la nota vicenda Clostebol, appare difficile che il nostro n.1 possa partecipare all’evento.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Medvedev, crisi profonda. Il ritiro si avvicina?

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Sembra passato un secolo ma era solo un anno fa, per l’esattezza il “benedetto” 28 gennaio 2024, quando Daniil Medvedev mise alla frusta il nostro Jannik Sinner nei primi due set della finale degli Australian Open, giocando un tennis di grandissima qualità ed efficacia. Sinner riuscì con classe infinita ad entrare nel match e girarlo a suo favore grazie a un crescendo di impetuosa bellezza, infliggendo al russo la seconda durissima rimonta nella finale di Melbourne dopo quella sofferta da Nadal nel 2022. Sembra passato un secolo perché Medvedev a soli 12 mesi di distanza è il fantasma di se stesso, smarrito, impalpabile, inefficace e tracotante d’una ira tanto furibonda quanto autodistruttiva. Quel tennista formidabile per acume tattico, servizio implacabile, cambi di ritmo raffinati e un gioco tanto “storto” quanto efficace ed affascinante s’è completamente smarrito. Kaput. La sconfitta sofferta a Rotterdam dal nostro Mattia Bellucci ha destato molta impressione nel mondo della racchetta, sia perché ha presentato al grande tennis un personaggio totalmente fuori dagli schemi come il lombardo, mosca bianca in un tour dominato da giganti che tirano fortissimo e tutto uguale, ma anche per l’ennesima debacle fragorosa del moscovita, di nuovo sconfitto contro pronostico dopo una dura battaglia.
    Quello che fa più impressione nel momento terribile che sta attraversando Medvedev è vederlo crollare in partite sofferte, lottate, esattamente quello che era il suo territorio di caccia prediletto. Al picco della carriera Daniil ti spazzava via alternando una ragnatela tattica sapiente fatta di palle lentissime e poi velocissime a servizi imprendibili. Se ti faceva un break eri morto perché nei suoi game quasi non si giocava, non te la faceva vedere proprio… Amava spostare la palla e l’avversario e quindi punirlo con una mazzata improvvisa che non leggevi e che non riuscivi a gestire. E se la partita era dura, sofferta e combattuta, si esaltava nella pugna e alla fine usciva quasi sempre lui con la vittoria perché praticamente nessuno riusciva a tenere così a lungo sia mentalmente che fisicamente. Sono passati solo 12 mesi, quel Medvedev è uno sbiadito ricordo.
    La crisi di Daniil è in corso da tempo. Nel 2024 non ha vinto tornei e solo in rare occasioni è riuscito a battere i migliori, subendo molte sonore sconfitte e, peggio ancora, iniziando a fare tantissima fatica per sconfiggere avversari che da anni era solito regolare in due set piuttosto comodi. È una crisi profonda la sua perché non funzionano più le basi del suo gioco e della sua filosofia di gioco. Lui spesso si lagna di palle troppo pesanti e che “non vanno”, che necessitano di tantissima forza fisica per esser spinte. L’esatto opposto del suo modo di intendere il tennis, toccare la palla e trovare velocità col timing o slanci a tutta. In parte ha ragione, tutti denotano come le palle attuali sono di scarsa qualità e penalizzano il gioco tattico, ma c’è tanto, tanto di più che non funziona nel tennis del russo.
    Sicuramente gran parte dei suoi problemi sono arrivati per un netto calo di efficacia nel servizio. Tutti i numeri della sua battuta sono in discesa, ricava pochi punti gratis e sulle seconde palle non riesce come un tempo a generare abbastanza spin per impedire all’avversario di entrare forte in risposta. Ha avuto discreti problemi ad una spalla, probabilmente non è ancora riuscito a ritrovare la massima scioltezza e il suo colpo principe non va. Solo rimettendo in moto la battuta ha la speranza di tornare il campione che è stato, è un’affermazione brutale ma realistica perché nello scambio ormai sembra fare troppa fatica. Il suo modo di intendere il gioco, rallentare e poi accelerare, non fa più male ai rivali come un tempo. Colpa di colpi meno incisivi, troppo lenti o meno sicuri. “Meddy” al massimo non sbagliava mai, ti costringeva a correre a destra e a manca su palle lente ma difficili da spingere, e quando voleva cambiare passo lo faceva con una frustata che non leggevi e ti lasciava di sasso. Ora è lui costretto a correre e rincorrere, non riesce quasi mai a cambiare passo alla velocità dei giorni migliori e se cerca di prendere lo scambio di petto e tirare fortissimo sbaglia troppo. La bilancia tra vincenti ed errori è totalmente fuori controllo, e per colpa di questa situazione ha perso anche la sua pazienza e la volontà di starsene lì buono a soffrire e rimettere. Spesso, pure ieri sera vs. Bellucci, lo vedi tirare qualche colpo quasi a casaccio per uscire dallo scambio, una bestemmia per uno scacchista come lui, tattico se ce n’era uno sul tour… 
    La situazione si sta incancrenendo perché lo senti parlare e lui, con feroce lucidità mista a sarcasmo, afferma che non è felice, che non gli piace come sta giocando, che non si diverte, che niente funziona e sta provando a cambiare le cose, senza successo. Fa spallucce, mastica amaro e sorride beffardo come chi non ci crede più. Questo l’aspetto più crudele del suo momento “no”: un tennista che ha costruito un tennis e carriera formidabile sull’autostima, sul non mollare mai e sulla lotta feroce in ogni scambi non ci crede più. Sipario.
    Il colpo più efficace non funziona, la sua tattica non rende come in passato, la sua resistenza fisica è diminuita e la tenuta mentale crollata. I suoi punti di forza sono diventati debolezze e ormai tutti gli avversari hanno capito come metterlo in difficoltà. Il serbatoio è in riserva e non trova appigli per cavarsi dal buco. Un quadro impietoso di un giocatore sprofondato in una crisi profondissima e dalla quale sembra molto difficile uscire. Con l’attitudine mostrata nelle ultime settimane e quella delusione che lo consuma ancor più, accumulare sconfitte su sconfitte non può far altro che peggiorare la situazione.
    Quindi, cosa fare? Forse fermarsi per qualche settimana, per riflettere, riposare ed allenarsi – o curarsi se la spalla non va – potrebbe essere una soluzione. Nella sue parole c’è un senso di rifiuto, non si diverte, non gli piace questa versione di se stesso. Stare a casa nella sua Costa Azzurra a coccolare i due figli chissà che non possa rendergli quella serenità che manca. Allontanarsi per un po’ dalla competizione potrebbe fargli tornare la voglia di giocare e di vincere, a meno che dentro non sia già troppo consumato e uno stop prolungato non gli dia così tanta serenità da portarlo a un clamoroso ritiro. Non è a mio avviso un’ipotesi così peregrina, soprattutto se dovesse continuare a perdere male e accumulare frustrazione a quella che già cova dentro e lo deprime. Medvedev ha speso tantissimo in termini di energia mentale e di logorio fisico, forse troppo. C’è una generazione di giovani talenti che avanza, forse Daniil si sente già terribilmente vecchio, provato da tante amare sconfitte e rimonte nei grandi appuntamenti che lo hanno fiaccato e depresso. Cose che ti segnano dentro e magari, guardandoti allo specchio, ti fanno dire “ma chi me lo fa fare?”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam e Dallas: I risultati completi con il dettaglio del Secondo Turno. In campo Vavassori vs Alcaraz ed a Dallas il nostro Matteo Arnaldi

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    🇳🇱

    ATP 500 Rotterdam
    Olanda

    Cemento (indoor) 🏟️

    2° Turno

    Torneo indoor – Meteo non influente sullo svolgimento

    Centre Court – ore 11:00Jakub Mensik vs Alex de Minaur Il match deve ancora iniziare
    Andrey Rublev vs Fabian Marozsan (Non prima 13:00)Il match deve ancora iniziare
    Stefanos Tsitsipas vs Tallon Griekspoor (Non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare
    Carlos Alcaraz vs Andrea Vavassori (Non prima 19:30)Il match deve ancora iniziare
    Pedro Martinez vs Holger Rune Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 11:00Julian Cash / Lloyd Glasspool vs Kevin Krawietz / Tim Puetz Il match deve ancora iniziare
    Arthur Fils vs Daniel Altmaier Il match deve ancora iniziare
    Nikola Mektic / Michael Venus vs Sander Gille / Jan Zielinski (Non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare

    🇺🇸

    ATP 500 Dallas
    USA

    Cemento (indoor) 🏟️

    2° Turno

    Torneo indoor – Meteo non influente sullo svolgimento

    Center Court – ore 19:00Frances Tiafoe vs Yoshihito Nishioka Il match deve ancora iniziare
    Jaume Munar vs Ben Shelton Il match deve ancora iniziare
    Michael Mmoh vs Casper Ruud Il match deve ancora iniziare
    Tommy Paul vs Ethan Quinn (Non prima 02:00)Il match deve ancora iniziare
    Taylor Fritz vs Denis Shapovalov Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 19:00Sander Arends / Luke Johnson vs Jamie Murray / John Peers Il match deve ancora iniziare
    Matteo Arnaldi vs Alejandro Davidovich Fokina Il match deve ancora iniziare
    Rinky Hijikata vs Tomas Machac Il match deve ancora iniziare
    Reilly Opelka vs Cameron Norrie Il match deve ancora iniziare
    Ariel Behar / Robert Galloway vs Rinky Hijikata / Alex Michelsen Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Giovedì 06 Febbraio 2025

    Tutti sfavoriti gli italiani (donne comprese) per i bookmakers ad eccezione di Passaro.Arnaldi ha fatto il suo nel primo turno con Eubanks, adesso con lo spagnolo, che ha ritrovato una forma discreta, dovrebbe dare continuità alla sua prestazione, proponendo un tennis aggressivo (come sa fare, sicuramente) ma limitando gli errori gratuiti.
    Vavassori oggi non ha il doppio, quindi si può concentrare al massimo, con Alcaraz, per creargli qualche difficoltà provando a pressarlo a rete.
    Nei Challengers sono rimasti solo due italiani sui dieci nei tabelloni di partenza, in Sudamerica i nostri incontrano due giocatori di casa, Pellegrino sembra chiuso dal 3 del seeding Comesana mentre Passaro gioca da favorito col veterano Collarini. LEGGI TUTTO

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    La ricetta dei Cobolli: “In campo coach e atleta, a casa padre e figlio”

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    Nel panorama del tennis ATP, le collaborazioni padre-figlio stanno vivendo un momento particolarmente florido, come dimostrano i successi di Casper Ruud con papà Christian (12 titoli ATP), Ben Shelton con Bryan (vittorie a Tokyo e Houston) e Sebastian Korda con l’ex numero 2 del mondo Petr (trionfi a Parma e Washington). In questa scia si inserisce anche la storia di Flavio Cobolli e suo padre Stefano, una partnership che sta dando frutti sempre più interessanti e che promette sviluppi entusiasmanti per il tennis italiano.
    “Mio padre era un buon giocatore ma si è fermato da giovane, con un ranking più basso del mio”, ha rivelato Cobolli in un’intervista rilasciato al sito ATP a Rotterdam. “Ora è un allenatore incredibile e abbiamo un ottimo rapporto.” Una testimonianza che rivela la maturità del giovane italiano nel gestire una relazione tanto delicata quanto potenzialmente fruttuosa.La loro collaborazione professionale è iniziata cinque anni fa, quando Flavio aveva 17 anni, ma ha vissuto una svolta significativa nel 2024, anno in cui il tennista italiano è passato da una posizione fuori dalla top 100 fino al suo best ranking di numero 30 in ottobre, raggiungendo anche la finale a Washington e il terzo turno sia agli Australian Open che agli US Open.
    “Quando ero giovane, volevamo tenere separati il tennis e il nostro rapporto”, spiega Cobolli, rivelando la saggezza dell’approccio paterno. “Parlavo molto di calcio con lui, ma non di tennis. Voleva che migliorassi da solo e mi ha detto che quando fossi stato pronto mi avrebbe aiutato. Abbiamo iniziato qualche anno fa e da allora abbiamo lavorato molto insieme, con il 2024 che è stato davvero un ottimo anno.”La chiave del loro successo sta nell’aver stabilito confini chiari tra vita professionale e personale: “È difficile quando tuo padre è il tuo allenatore. È importante che quando siamo a casa non parliamo di tennis. Se litighiamo in campo, resta in campo. A volte può essere dura perché entrambi vogliamo avere ragione, ma è una persona fantastica e amo lavorare con lui.”
    Ora Cobolli, attuale numero 34 del mondo, ha avuto un inizio 2025 complicato da un infortunio alla spalla che gli ha impedito di allenarsi durante l’off-season. “È stato impossibile giocare fino all’ultimo giorno della pre-season”, ha rivelato. “Ho fatto molta fisioterapia, massaggi e palestra, ma non ho potuto colpire una palla. È stato frustrante. Solo ora sento che la mia stagione può iniziare veramente.”
    Parlando del movimento tennistico italiano, Cobolli ha espresso grande ammirazione per Jannik Sinner: “Non sono sorpreso dai suoi successi perché Jannik è nato con la stoffa del campione. È semplicemente una stella.” Ha inoltre elogiato il lavoro della Federazione Italiana: “La FIT ha lavorato bene negli ultimi 10 anni e si vedono i risultati anche sotto Sinner. Abbiamo un buon gruppo di giovani che sta emergendo grazie a questo lavoro e siamo felici della situazione.”Con l’Italia che ospiterà le Davis Cup Finals dal 2025 al 2027, il futuro del tennis italiano sembra sempre più luminoso, e la coppia Cobolli promette di essere una delle sorprese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: Berrettini “martella” e sprinta, ma un doppio fallo nel tiebrak decisivo lo condanna alla sconfitta contro Griekspoor

    Matteo Berrettini (foto ABN AMRO Open)

    Ci sono delle partite che proprio ti lasciano l’amaro in bocca, una sensazione di rabbia nera e di occasione mancata perché la prestazione è stata eccellente e la vittoria era lì, davvero a un passo. È il brutto, e il bello, di questo maledetto tennis che ci affascina, esalta e deprime allo stesso tempo. Non sarà facile digerire la delusione soprattutto per Matteo Berrettini, sconfitto all’esordio – assoluto – all’ATP 500 di Rotterdam da Tallon Griekspoor, per 6-3 6-7(2) 7-6(4). Lo score dice già tanto: una partita equilibratissima decisa al foto finish, e mai come questa volta girata su due punti, sul 5-4 del “decider”. Un doppio fallo commesso da Matteo, forse provocato da un improvviso scatto all’indietro dell’olandese che può aver distratto il nostro giocatore, e poi un attacco non così lungo, punito da un lob e poi diritto vincente di Tallon. Due punti che condannano Berrettini e fanno malissimo perché l’azzurro è stato protagonista di una prestazione notevole, in crescendo dal punto di vista fisico e anche terribilmente concreta con i suoi colpi, un tennis che generalmente ti porta alla vittoria. Non è bastato, complice anche un ottimo Griekspoor, davvero offensivo e coraggioso, sempre pronto ad anticipare i suoi colpi e spingere, attaccando e prendendosi bei rischi, ripagati da tanti vincenti (24) e non così tanti errori (29) vista l’ostinazione nel cercare la riga. Sono stati invece 32 i vincenti di Matteo, a fronte di 34 errori.
    Ma la prestazione di Berrettini merita un’analisi che va ben oltre al puro, seppur importante, riscontro numerico. L’azzurro è piaciuto moltissimo per l’attitudine, il grande focus in tutto il match, per la fisicità importante con la quale ha corso, rincorso e sprintato in tanti recuperi laterali e sotto rete. Griekspoor complessivamente ha condotto più il gioco, nei suoi turni di battuta è stato velocissimo nell’anticipare ogni colpo aggredendo il campo e seguendo l’inerzia in avanti, anche con buonissime chiusure di volo. L’ha fatto, e bene, per non essere a sua volta attaccato. L’olandese nel primo set è stato praticamente impeccabile, ha perso tre punti nei suoi game, ha messo più pressione in risposta e nell’arco della partita ha risposto meglio di Berrettini. Però l’azzurro è stato bravissimo a crescere nel corso della partita, in ogni fondamentale. Non solo servizio, anche risposte progressivamente più continue ed incisive, un uso discreto del back di rovescio e pure diversi colpi piatti e potenti da sinistra, che hanno sorpreso il rivale.
    È stata una partita davvero combattuta ed equilibrata, e visto come entrambi hanno servito, era chiaro che si sarebbe decisa su pochi passaggi, pochi punti. Berrettini ha subito il break nel primo set per un game girato male, tre colpi di numero uno dietro l’altro sono bastati a mandarlo sotto. È stato l’unico break di tutto il match, Tallon ha salvato la sola chance concessa a Matteo nel secondo set, con un bel servizio, ma nel tiebreak Berrettini è stato assai più efficace e lucido, dominando. Oltre al terribile doppio fallo nel tiebreak decisivo, che è costata la sconfitta, il rammarico per Berrettini viene per due momenti nel terzo set, due game in risposta consecutivi nei quali si è ritrovato avanti 0-30, ma non è stato in grado di arrivare a palla break soprattutto per merito dell’olandese, bravo a tenere e non crollare sotto tensione. Lì forse serviva un guizzo in risposta, una giocata super che non c’è stata e magari avrebbe potuto girare la partita verso il nostro campione.
    Dettagli all’interno di due ore e ventidue minuti di ottimo tennis, muscolare e velocissimo, offensivo, a tratti duro braccio di ferro. In particolare nel terzo set, quando si è scambiato di più e anche lo spettacolo è decollato. Griekspoor ha meritato il successo, ma Berrettini c’è arrivato così vicino che il dispiacere per aver perso è davvero grande. Era una partita non facile, Tallon in condizioni indoor è pessimo cliente per tutti, e giocava pure in casa. L’unico modo per Matteo per smaltire la rabbia è ripensare in modo chiaro e lucido a quante ottime cose è riuscito a produrre in campo. Ha servito piuttosto bene, ha alternato ritmo e rotazioni, e col primo colpo dopo la battuta è stato spesso imprendibile. Ha retto discretamente bene nello scambio e la potenza delle gambe nello scattare e frenare anche nelle rincorse più disperate sono il segno evidente di come stia lavorando bene in tutti i settori della prestazione. Stanotte smaltire la rabbia sarà dura… ma continuando così Berrettini non ne perderà tante di partite.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Griekspoor scatta dai blocchi velocissimo. È in casa, indoor è uno dei tennisti più vincenti nell’ultimo periodo, le condizioni perfette si adattano a meraviglia ai suoi impatti puliti e swing rapidi, e il servizio è già caldissimo. Anche Berrettini parte bene, game a 30 senza patemi, spingendo duro col diritto. Si gioca poco, Matteo serve come un treno, zero ace ma quasi solo prime palle, impatta 2 pari. Tallon nel quinto game prova la prima variazione alla massima velocità, una smorzata ben giocata e capitalizzata con un lob preciso. Altro game a zero, 3-2. In risposta non riesce ad incidere. Ecco il primo Ace di Berrettini nel sesto game, non potenza ma precisione con la curva esterna da destra. Meno preciso invece lo slice di rovescio. Sul 30 pari purtroppo Matteo va in tilt: doppio fallo e sul 30-40 niente prima palla e poi stecca col diritto, un po’ di fretta nel forzare su di una palla senza peso che lascia cadere un po’ troppo. BREK Griekspoor, avanti 4-2 e servizio. Una svolta improvvisa dopo un buon avvio dell’azzurro, ora costretto a rincorrere per colpa di tre suoi errori gratuiti di fila, e quattro complessivamente. Griekspoor si ritrova avanti senza meriti particolari, ringrazia e serve come un treno, volando avanti 5-2. Berrettini ritrova efficacia al servizio, 5-3, Griekspoor serve per il set. E lo fa bene… palla veloce sul rovescio di Matteo, poi molto carica anche la seconda palla, la risposta dell’azzurro non c’è. Tallon chiude il primo set 6-3 in sicurezza, concedendo solo tre punti nei suoi game. Niente. Berrettini ha concesso poco, ma paga a carissimo prezzo quella serie di tre errori di fila nel sesto game, del resto contro un Griekspoor così efficace non puoi concedere niente, a meno di non mettergli più pressione con la risposta, cosa che al romano non è riuscita.
    Secondo set, Berrettini inizia alla battuta. Il suo diritto diventa impreciso quando è costretto a colpire su di una palla senza peso, la lascia scendere troppo e poi vola via. Poco male nel game, lo chiude a 15 sostenuto dal servizio. L’olandese è bravo non solo a colpire con grande anticipo da fondo campo, ma anche a variare continuamente rotazione e angolo al servizio, così la risposta di Matteo non entra mai in ritmo. Molto efficace Tallon anche col primo colpo dopo il servizio, veloce a fare un passo in campo e spingere. 2 pari. Quasi perfetto Berrettini nei suoi game nel secondo set, si avanza spediti perché Griekspoor non è da meno. In pochi minuti lo score segna 4 pari, con nessun gioco arrivato a 30. Molto efficace Matteo in questa fase, non solo servizio ma funziona anche la variazione con la palla corta, che “stana” il rivale dalla sua posizione di sparo. 5-4 Berrettini. Il tennista di casa è sotto massima pressione, anche grazie a due ottime risposte di Matteo, finalmente incisivo e pure acrobatico con un tocco che ricaccia indietro il rivale. 30 pari. Bravo Berrettini! Altra risposta, si scambia e corre veloce avanti a rimettere una smorzata non perfetta, chiudendo poi sul net. Tre punti vinti di fila in risposta, ma accaduto finora, e soprattutto Set Point sul 30-40! La prima di Tallon non c’è, rischia una seconda sulla riga e gli va bene, la risposta di rovescio di Berrettini non passa la rete, sorpreso dalla traiettoria aggressiva del rivale. Bel momento del match, il migliore a livello di spettacolo. Il pubblico stenta a restare quieto, gran match in questa fase. Si salva Griekspoor, 5 pari. La battuta di Matteo è ora ingestibile, bordate micidiali, 6-5. L’olandese è di nuovo spalle al muro, e un nastro poco amico lo porta sotto 15-30. Meno prime palle per Tallon, ma con coraggio scende a rete con l’approccio tagliato classico, ben eseguito. Con un Ace si va al tiebreak. Preciso col diritto inside out in progressione Matteo, vince un bel primo punto prendendosi bei rischi. Griekspoor concede un brutto errore in scambio, un back banale che vola lungo. 2-1 Berrettini. Servizio e diritto, lo schema preferito dal nostro campione, eseguito alla perfezione, per il 4-1. Si è disunito Griekspoor, meno lucido attacca da troppo lontano e con un lob ben calibrato Matteo vola avanti 5 punti a 2 e poi 6-2 con l’Ace. Altro servizio e via, 7 punti a 2. Ottimo Berrettini, The Hammer in da house, 89% dei punti vinti con la prima nel set, ma soprattutto scelte ed esecuzioni perfette. Si va al terzo.
    Griekspoor traballa all’avvio del terzo set. Un doppio fallo gli costa il 15-30, ma ottima la reazione spingendo duro col diritto e buttandosi avanti. 1-0. Quanto stia bene fisicamente Berrettini lo dimostra la corsa in avanti e la frenata per toccare la palla stretta e vincente all’avvio del terzo game. Esecuzione fantastica. Regge anche diritto contro diritto, con forza nelle gambe anche a compasso aperto. Tallon sbaglia per primo nel braccio di ferro, 0-30. Il pubblico ritma l’applauso, serve ogni energia per sostenere il proprio giocatore. Un altro doppio fallo forza il game ai vantaggi, ma l’olandese lo porta a casa (2-1). Un ace di Berrettini a 229 km/h sul 30 pari è decisivo per tenere a distanza Griekspoor, 2 pari. Tallon perde precisione col diritto nel quinto game, due errori e di nuovo sotto 0-30. È costretto a prendersi enormi rischi con la seconda palla, cercando la riga esterna. Non marca certo il coraggio all’Orange, attacca subito e gli va bene, quattro punti di fila e 3-2. Si avanza di nuovo sui turni di battuta, senza occasioni in risposta. Griekspoor sul 4 pari ritrova massima efficacia con la prima palla, ride amaro dopo una smorzata sbagliata, errore che non paga chiudendo il game a 30 e portandosi 5-4. Ora è Berrettini a servire spalle al muro, ma ha spalle larghissime e gioca sciolto e potente. Servizio e diritto viaggiano come sui binari, 5 pari. Matteo non riesce ad incidere in risposta, e la copertura del net di Tallon è perfetta. 6-5 Griekspoor. Impetuosa la spinta dell’azzurro, anche uno smash non così facile piazzato alla perfezione. Game a quindici e via, questa partita così equilibrata si decide al tiebreak finale. C’è tensione, lo vede dal diritto terribile sparacchiato dall’olandese in risposta nel secondo punto, e come la prima di servizio dell’italiano latiti… per fortuna il diritto c’è, 2-1 Berrettini. Bene anche Tallon, attacca con precisione e tocca bene sulla rete, 3-2. Si gira 3 pari, altro bel servizio di Matteo. Bravo l’azzurro a reggere un duro scambio di ritmo sulla diagonale di diritto, 4 punti a 3. Smorfia dell’olandese, ma spara l’ace, 4 pari e rivuole la stessa palla. Con una mazzata di diritto Griekspoor è avanti 5-4. Non entra la prima palla di Matteo… NOOO, doppio fallo. Mamma mia… in che momento, forse distratto dal movimento all’indietro del rivale in risposta. Palla in rete e due Match Point per Griekspoor. Chiude subito Griekspoor, bel lob e poi un diritto vincente nel campo ormai sguarnito. Vince l’olandese, 7 punti a 4. Che peccato e rabbia perdere così, per due punti… It’s tennis, baby.

    Matteo Berrettini vs Tallon Griekspoor ATP Rotterdam Matteo Berrettini376 Tallon Griekspoor667 Vincitore: Griekspoor ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* ace 4*-5 4*-6 df6-6 → 6-7M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 5-5T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace2-3 → 3-3T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-2 → 2-2T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1T. Griekspoor 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* ace 5*-2 6*-2 ace6-6 → 7-6T. Griekspoor 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace6-5 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4T. Griekspoor 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 ace3-3 → 4-3T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Griekspoor 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-5 → 3-5T. Griekspoor 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 df2-3 → 2-4T. Griekspoor 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 30-15 df1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1T. Griekspoor 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    Griekspoor 🇳🇱

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    325
    306

    Ace
    13
    8

    Doppi falli
    3
    3

    Prima di servizio
    56/86 (65%)
    61/103 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    48/56 (86%)
    51/61 (84%)

    Punti vinti sulla seconda
    23/30 (77%)
    26/42 (62%)

    Palle break salvate
    0/1 (0%)
    1/1 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    16
    17

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    54
    144

    Punti vinti sulla prima di servizio
    10/61 (16%)
    8/56 (14%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    16/42 (38%)
    7/30 (23%)

    Palle break convertite
    0/1 (0%)
    1/1 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    17
    16

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    71/86 (83%)
    77/103 (75%)

    Punti vinti in risposta
    26/103 (25%)
    15/86 (17%)

    Totale punti vinti
    97/189 (51%)
    92/189 (49%) LEGGI TUTTO