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    Masters 1000 Parigi: Il programma completo di Giovedì 30 Ottobre 2025. Jannik Sinner in sessione serale

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    Court Central – ore 11:00Cameron Norrie vs Valentin Vacherot Felix Auger-Aliassime vs Daniel Altmaier Taylor Fritz vs Alexander Bublik (Non prima 16:00)Francisco Cerundolo vs Jannik Sinner (Non prima 19:00)Alejandro Davidovich Fokina vs Alexander Zverev
    Court 1 – ore 11:00Joe Salisbury / Neal Skupski vs John Peers / JJ Tracy Harri Heliovaara / Henry Patten vs Hugo Nys / Edouard Roger-Vasselin Ben Shelton vs Andrey Rublev (Non prima 15:30)Karen Khachanov vs Alex de Minaur Lorenzo Sonego vs Daniil Medvedev
    Court 2 – ore 11:00Kevin Krawietz / Tim Puetz vs Austin Krajicek / Nikola Mektic Francisco Cabral / Lucas Miedler vs Marcel Granollers / Horacio Zeballos Yuki Bhambri / Adam Pavlasek vs Julian Cash / Lloyd Glasspool LEGGI TUTTO

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    Record di pubblico al Rolex Paris Masters nella nuova sede della La Défense Arena

    La Défense Arena – Foto Patrick Boren

    Il cambio di sede dell’ATP Rolex Paris Masters, spostato dall’Accor Arena di Bercy al nuovo impianto della La Défense Arena, è stato accolto positivamente dal pubblico. In soli tre giorni di competizione, il torneo ha già superato il proprio record storico di affluenza, con oltre 200.000 biglietti venduti, come comunicato dalla Federazione Francese di Tennis.
    Il precedente record, stabilito nella scorsa edizione ancora disputata a Bercy, era di 176.000 biglietti. Per questa edizione, gli organizzatori hanno messo in vendita tagliandi a partire da 9 euro, una politica di prezzi che ha favorito l’afflusso del pubblico e la forte domanda fin dai primi giorni del torneo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sonego rimonta Musetti! Al torinese il derby azzurro a Parigi, negli ottavi c’è Medvedev

    Lorenzo Sonego (Foto Patrick Boren)

    Splendida vittoria di Lorenzo Sonego, che batte in rimonta Lorenzo Musetti per 3-6 6-4 6-1 nel derby tutto italiano al Masters 1000 di Parigi. Un successo di grande carattere per il torinese, che dopo un avvio difficile ha cambiato marcia, conquistando fiducia e solidità fino a dominare la parte finale del match. Per Musetti, invece, una sconfitta pesante: dopo la semifinale raggiunta a Vienna, il carrarino rischia di perdere terreno nella corsa alle Nitto ATP Finals. Entrambi arrivavano a Parigi in buona condizione. Musetti, n. 8 del ranking mondiale, era reduce da una settimana brillante nella capitale austriaca, dove aveva ritrovato fluidità e fiducia nel suo tennis.
Sonego, attuale n. 45 ATP, aveva invece esordito nel torneo con una convincente vittoria su Sebastian Korda (6-2 6-3), presentandosi senza grandi pressioni ma con la solita voglia di sorprendere. I due si erano affrontati una sola volta in carriera: Vienna 2024, sempre sul veloce indoor, con successo netto di Musetti (6-3 6-2).
    Il match parte con un Musetti scintillante. Il toscano impone il ritmo da fondo, preciso e fluido, dominando gli scambi sulla diagonale di rovescio.
Sonego si affida al servizio, ma appena lo scambio si allunga va in difficoltà. Musetti, solido anche al servizio — prime oltre i 200 km/h e seconde lavorate che aprono il campo — ottiene il break nel quarto gioco e vola sul 4-1.
Sonego reagisce, ma Musetti è superiore in controllo e varietà: chiude 6-3 in 40 minuti con un tennis di grande qualità e la sensazione di essere un gradino sopra.L’avvio di secondo parziale è più equilibrato. Entrambi tengono agevolmente il servizio fino al 3-3, quando Musetti costruisce due palle break che avrebbero potuto indirizzare il match.
Sonego però reagisce con coraggio: cancella la prima con un ace e la seconda con un serve & volley perfetto.
Scampato il pericolo, il torinese si carica, alza la percentuale di prime e comincia a spingere con maggiore convinzione. Sul 4-3 approfitta di un passaggio a vuoto del carrarino e trova il break decisivo, chiudendo 6-3 con un atteggiamento sempre più propositivo.
È il momento-chiave: da lì in avanti il match cambia volto.
    Nel set decisivo, Musetti si spegne. Cala vistosamente al servizio, moltiplica gli errori gratuiti e appare stanco fisicamente e scarico mentalmente.
Sonego fiuta l’occasione, spinge con il diritto e prende il comando del campo. Ottiene subito il break, poi dilaga: 2-0, 4-1, 5-1.
Il linguaggio del corpo dei due racconta tutto: testa bassa e sguardo perso per Musetti, energia e convinzione per Sonego, che chiude 6-1 dopo un’ora e cinquanta di gioco complessivo, con un parziale finale travolgente.
    Sonego oggi ha saputo ribaltare una partita che sembrava compromessa grazie a una crescita costante nel rendimento al servizio e nella spinta da fondo.
Ha rischiato nei momenti giusti, osando il serve & volley e accorciando gli scambi quando Musetti provava a imporre ritmo. Musetti, al contrario, ha avuto un chiaro calo di intensità dopo il primo set: meno incisivo con la prima, più falloso da fondo e soprattutto poco lucido nei momenti cruciali, come sul 3-3 del secondo parziale. Per Sonego, che non vinceva un derby contro un top 10 da tempo, è una grande iniezione di fiducia: il torinese conquista così un posto agli ottavi di finale, dove affronterà Daniil Medvedev.
Per Musetti resta l’amarezza di un’occasione persa: dopo un ottimo inizio, il carrarino si è smarrito, mostrando i limiti di tenuta mentale e fisica che ancora separano il suo talento dalla piena maturità.
    La cronaca
    1.set – Inizia Musetti che tiene il servizio senza problemi 1-0. Turno a zero anche per Sonego 1-1. Ace di Musetti. A rete il n.8 del mondo 30-0. Non entra la prima al toscano 30-15. Risposta sulla riga di Sonego 30 pari. Brutto rovescio out di Musetti 30-40 palla break. Ottima seconda di Musetti parità. Attacca con il dritto Musetti. Sonego aggressivo in risposta. Parità. Prima vincente. Vantaggio Musetti. Super Musetti che traversa il campo e piazza la stoccata vincente 2-1. Dritto vincente di Musetti, applausi dalle tribune. A rete Sonego, Musetti lo infila 0-30. Esce il dritto 15-30. La smorzata di Sonego si spegne in rete 15-40 due palle break. Brutta risposta di Musetti 30-40. Domina lo scambio da fondo con autorità Musetti che chiude con un dritto vincente, break 3-1. Il servizio di Musetti a segno 30-0. Esce il rovescio di Sonego 40-0. Doppio fallo 40-15. Da fondo Musetti è superiore. Break confermato 4-1. Due prime vincenti per Sonego 40-15. Spara lo smash in corridoio il torinese 40-30 che comunque tiene il servizio 2-4. Impeccabile Musetti che chiude il game con un attacco in back da tennis antico. Break consolidato 5-2. Sonego serve per restare nel match. Il torinese serve bene 30-0. Si scambia, Sonego sbaglia per primo 30-15. Musetti in ritardo sulla palla incrociata di Sonego 40-15. Musetti atleticamente un mostro. Recupera la palla corta dai teloni 30-40. Sonego tiene il servizio 3-5. Scambio di finezze, Musetti mette una demi-volée incredibile 15-0. A rete Musetti 30-0. Prima del toscano a 213, tre set-point. Nessun problema per Musetti che 6-3 in 40 minuti.
    2. set – Bene Sonego al servizio 1-0. Il torinese fa partire lo scambio, ma è il primo a sbagliare 15-0 Musetti da spettacolo a rete 30-0. Gioco a zero per Musetti 1-1. Servizio e dritto per Sonego 15-0. Ottimo gioco al servizio di Sonego che piazza il primo ace del set. Gioco a zero 2-1. In rete una facile volée per Musetti 0-15. Servizio e dritto 15 pari. Errore di dritto er Musetti 30 pari. Tiene il servizio Lorenzo 2-2.Musetti sicuro nei suoi game di battuta, soffre di più Sonego quando non mette la prima palla. Sul 3 pari 30 pari Musetti dalla risposta risale e viene a rete ma sbaglia malamente un voler facile. Poi gioca un gran passante di tocco e arriva a palla break, ma Sonego tira un servizio esterno preciso. Costruisce bene col diritto dal centro Musetti e con una bordata lungo linea arriva ancora a palla break. Coraggioso Sonego, rischia il serve and volley e funziona, il lob di musetti è lungo. pari si salva a fatica il torinese ma anche la sua grande grinta, rimontando il game da 0-30. più di un rimpianto per MusettiSul 3-4 pari 30-15 Musetti sbaglia di volo e poi un diritto, con poche prime palle in campo. C’è una palla break sul 30-40 e Musetti commette doppio fallo. Passaggio a vuoto terribile visto il punteggio, bravo Sonego a mettere pressione. Serve sul 5-3 Sonego ma inizia male sbagliando uno smash su di un altissimo lob di musetti, forse anche colpa delle luci. Poi Musetti caccia un urlo al termine del punto successivo, comanda lo scambio ma sbaglia esagerando con angolo cross e c’era spazio in lungo linea. Con coraggio Sonego avanza sul diritto corto di musetti, è molto più aggressivo in questa fase il torinese. Serve bene e ci sono due set point sul 40-15. Butta via col rovescio Musetti, 6-3, set meritato più aggressivo e bravo a recuperare un game difficile
    3. set – Musetti al servizio. Splendido passante di Sonego che fa miracoli in recupero 15 pari. Prima vincente 30-15. Doppio fallo 30 pari. Volée in rete del n.8 del mondo che ha perso lucidità. Palla break. Risponde profondo Sonego, Musetti mette fuori il rovescio Break 0-1. Sonego aggressivo ed in fiducia. Musetti sembra aver accusato il colpo del break. Gioco a zero e break confermato 2-0. Al servizio il toscano per smuovere il punteggio. Splendida stop volley 40-0. Da segni di vita Musetti. Gioco a zero 1-2. Scambio infernale, alla fine Sonego sbaglia la volée 0-15. On fire il n.45 del mondo non regala più un punto 30-15. Sonego fai i numeri a rete, break consolidato 3-1. Musetti al servizio per restare in corsa male a rete Musetti 15 pari. Adesso Sonego domina anche da fondo. Poco lucido Musetti 15-30. Rovescio in rete dopo la risposta profonda di Sonego. Due palle per il doppio break. Troppo indietro Musetti subisce il palleggio del torinese. Doppio break 4-1. Sonego super al servizio 15-0. Musetti ha perso lucidità gratuito di rovescio al primo palleggio 30-0. Ancora un rovescio out 40-0. Sonego imperiale 5-1. Musetti per restare in vita va vanti 30-0. Un brutto rovescio in rete 30-15. Cerca una improbabile giocata in controbalzo Musetti 30 pari. A rete il torinese, 30-40 match-point. A rete Sonego che si regala il terzo turno.
    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani
    Lorenzo Musetti vs Lorenzo Sonego ATP Paris Lorenzo Musetti [7]631 Lorenzo Sonego366 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-5 → 1-6L. Sonego 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-401-3 → 1-4L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 ace 40-00-1 → 0-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df3-4 → 3-5L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3L. Sonego 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2L. Musetti 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-2 → 5-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-1 → 4-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 df3-1 → 4-1L. Sonego 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1L. Musetti 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 df 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi: Sinner magistrale, stronca di forza il tennis “Champagne” di Bergs

    Jannik Sinner

    “La palla su questo campo non va” tuonava ieri sera il n.1 del mondo, a dir poco irritato. Beh, dipende. Non se ti chiami Jannik Sinner, vieni dal successo di Vienna e con la tua straordinaria combinazione di equilibrio, fluidità e coordinazione all’impatto generi una velocità assoluta, tanto da brillare e imporre sull’avversario una qualità e “sostanza” nettamente superiori. La palla di Sinner, dopo qualche game di normale assestamento, andava velocissima nella grande “pancia” de La Defense Arena, fendeva l’aria potente, “cattiva”, anche su questo campo oggettivamente lento. Esordio ottimo per Jannik al Masters 1000 di Parigi: soverchia il talento e tennis Champagne di Zizou Bergs a furia di servizi precisi, risposte continue e profonde, e il suo solito tambureggiante pressing, oggi anche piuttosto offensivo e pronto ad avanzare a chiudere seguendo la progressione. Il 6-4 6-2 conclusivo per Sinner è persino stretto visto che nel primo set l’azzurro ha avuto più chance per un doppio allungo, ma va benissimo così. Una partita ricca di colpi spettacolari, anche per merito di un Bergs che gioca un gran bel tennis, attacca, ci prova e rischia; ma alla fine il suo incedere costantemente sul filo del rasoio non è abbastanza continuo ed efficace per scalfire la costanza di rendimento e velocità di crociera nettamente superiore dell’italiano, per di più in un’ottima giornata. Jannik ha spinto molto dopo aver guadagnato il centro del campo, ha imposto un forcing totale commettendo non così tanti errori (22, a fronte di 19 vincenti) ma facendo “danni” importantissimi nel gioco dell’avversario. Sinner ha comandato il match dall’inizio alla fine, creando una differenza netta in una prestazione convincente e sicura. È il suo successo consecutivo n.22 in condizioni indoor (non perde dalla finale delle Finals 2023!). Al secondo turno per Sinner c’è Francisco Cerundolo.
    Visto che quasi tutti hanno fatto discreta fatica a capire e gestire questo nuovo campo nel rinnovato torneo parigino, e con Bergs come avversario, uno capace di giocare un tennis di qualità e con zero paura di giocarlo, c’era la sensazione che l’ingresso nel torneo per Sinner poteva non essere una passeggiata. Invece Jannik è entrato in campo estremamente concentrato, in particolare al servizio dove ha tenuto numeri ottimali: 65% di prime palle, ma per due terzi del match era sopra al 70%, vincendo il 77% dei punti e un clamoroso 71% con la seconda. Forte di una battuta così consistente e continua, ha giocato molto tranquillo e si è preso rischi calibrati, spingendo tanto ma facendolo sempre con cognizione di causa, andando a mettere in difficoltà l’avversario con il contro piede in lungo linea e bloccandolo sul rovescio – il colpo più sicuro – per poi attaccarlo facendolo correre sul lato destro. Ma il colpo che più di tutti ha brillato oggi nel tennis di Jannik è stata la risposta: non vincente, ma costante, profondissima, sicura, tanto da fargli guadagnare il centro del campo e da lì ha smistato il gioco, con diverse accelerazioni impressionanti. Qualche errore, c’era da capirlo ‘sto campo un po’ particolare, e poi Bergs ha attaccato all’arma bianca, esplodendo tante accelerazioni notevoli. Nel complesso non si è mai avuta la sensazione che la partita per Sinner potesse complicarsi, come ben mostra lo zero a palle break concesse.
    Bergs è davvero un giocatore “Champagne”, copre bene tutto il campo e dalle sue corde nessun angolo o soluzione è preclusa. Ha prodotto una prestazione niente male, ma il suo funambolico incedere si è retto su equilibri troppo precari vista la potenza di fuoco dell’italiano e la sua difesa. È stato costretto a giocare ad una velocità esagerata, anche rischiando quasi costantemente seconde palle sui 180 km/h pur di cercare di non andar sotto, ma purtroppo per lui c’è riuscito solo a tratti. Sinner ha gestito il tutto ad altissima velocità e costanza, poche le variazioni come smorzate e tagli col rovescio. In fondo, non ne ha avuto bisogno, visto che col suo “classico” tennis poderoso in spinta riusciva a prendersi punti e provocare errori. Probabilmente, visto che ci pensava l’altro ad esagerare e sbagliare, ha scelto correttamente di giocare sciolto ma sicuro, con quella progressione che è capace di gestire con un bicchiere di…Champagne in mano. Un ottimo Sinner, in corsa per tornare n.1 a fine torneo se lo vincerà. La strada è lunga, ma questo Jannik può assolutamente farcela.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia l’avventura a La Defense in risposta, con una risposta splendida sul 30-15, angolo strettissimo e imprendibile. Con la terza risposta consecutiva strappa anche una palla break immediata, troppo rischioso il rovescio d’attacco di Bergs. Zizou gioca una seconda palla timida, ma stavolta Jannik non entra “duro”, si scambia al centro e stranamente è l’azzurro a sbagliare un diritto in rete. È davvero evidente quanto la palla cammini poco… quando Sinner aggredisce a tutto braccio (o quasi) Bergs comunque ha il tempo per aprire e difendersi, come sulla seconda palla break, mentre la terza PB il belga la salva con un servizio al centro, preciso più che potente. Non un gran spettacolo a dir il vero, troppi gli errori, alla fine Sinner si prende il BREAK alla quinta chance, 20 punti e 12 minuti! Ben diverso il vento quando è Jannik alla battuta, tre spallate e via, e un tocco splendido in recupero di  rovescio sotto rete, angolo delizioso, per il 2-0. Scoraggiato Bergs dopo aver attaccato, sbattuto in difesa a rincorrere e “punito” dal solito martellante pressing dell’azzurro nel secondo punto del terzo game, per lui è necessario mollare gli ormeggi e rischiare a tutta, altrimenti non c’è via d’uscita. Ci prova, ma fioccano anche gli errori. Non è nemmeno fortunato Zizou sul 30 pari, attacca la rete ma il passante di Jannik è deviato dal nastro e non si prende. Chance del doppio allungo. Stavolta, nonostante una buona risposta, l’azzurro sbaglia un diritto successivo. Un diritto al volo al salto notevole per Zizou, dà spettacolo al pubblico e come ci prova è encomiabile, ma è sempre sul filo del rasoio, ad un passo dal cadere e farsi male tanto rischia… Annulla anche una seconda palla break Bergs e muove lo score, ma quanta fatica sulla risposta continua di Sinner (2-1). Risponde poco e male invece Bergs, tanto che Sinner si porta senza alcun problema 3-1. Cammin facendo il braccio dell’italiano guadagna fluidità e i suoi impatti sono progressivamente più potenti, con un’ottima profondità. Trova anche un Ace esterno molto preciso e si porta in totale sicurezza sul 4-2, Bergs in difficoltà nell’incidere in risposta perché non ha il tempo per farlo, e servendo sul 70% di prime in gioco per l’altro è durissima. Dopo le tante difficoltà iniziali Zizou ha trovato un buon ritmo alla battuta e avanza spedito (4-3). Arrivano diversi bei colpi vincenti dopo un servizio potente, da parte di entrambi, eccezionale un diritto di Jannik nell’ottavo game, ma anche Zizou è super aggressivo e suoi attacchi sono ottimi, come quello chiuso con una volée di rovescio di qualità che gli vale il 5-4. Sinner serve per il chiudere il parziale. Dopo un bel servizio e punto, Bergs prova la smorzata e funziona, non è attento Jannik nel toccare bene la palla e subisce il passante del belga. Bergs è bravo a vincere un bel punto rovescio vs. rovescio (per la prima volta arriva a 30 in risposta), ma serve troppo bene Sinner per andare davvero in difficoltà. 6-4 Sinner, 72% di prime palle “in”, e soprattutto un’enorme, abissale differenza in risposta.
    Bergs riparte al servizio, ma dopo una mazzata dell’azzurro commette un doppio fallo, del resto tirando la seconda costantemente a 180 km/h… Gli costa il 15-30. Jannik con pazienza spinge col rovescio e poi affonda col diritto, con Zizou che in corsa sbaglia il diritto difensivo. 15-40, subito due chance per volare via. Ace di Bergs da destra, ottima curva, 30-40; segue un bellissimo diritto stretto, improvviso, impossibile rimetterlo, bravo. Poi Bergs giudica male un passante e l’errore gli costa la terza PB. Si scambia dalla seconda palla, e… Jannik è una sentenza: risposta profonda, si prende il centro del campo e… addio, entra forte col diritto e chiude con sicurezza di volo. BREAK Sinner, 1-0, può fare corsa di testa, forte del primo set. Impressiona la facilità, freddezza e sicurezza che hanno portato all’italiano il vantaggio, e come sia solido nel turno successivo, mentre scocca l’ora di gioco. Fa tutto bene Jan, fa sembra tutto maledettamente facile, anche quando impone una velocità e angolo che nessuno riesce a contenere. 2-0 Sinner. L’azzurro ha preso il centro del campo e non lo molla più… Impressionante l’accelerazione di rovescio cross nel quarto game sul 30-15, la palla esce dalle corde velocissima e atterra sulla riga, imprendibile. Esagera Zizou, come sul 40-30, salta e tira più forte che può col diritto ma la palla muore a mezza rete. 3-1. Bergs va sotto nel quinto game, la risposta dell’azzurro è potente e ha fretta il belga, troppa. Crolla 0-40 e Jannik si prende subito il BREAK con un ritmo insostenibile, spezzato da un rovescio lungo linea che sbaraglia il tentativo di difesa del rivale. 4-1 Sinner, troppa la sostanza rispetto alla fantasia ma poca tenuta di Bergs. Jannik cede il primo punto del game alla battuta, non era mai successo finora, e va anche sotto 15-30 con un errore per lui banale, ma rimedia con un’accelerazione di diritto fantastica dal centro, e quindi un rovescio lungo linea vincente che fulmina il belga. 5-1 Sinner, con la prima smorzata del match, dopo il servizio. Micidiale. No vabbè… effetti speciali!!!! Sinner trova un lob assurdo, poi due righe e quindi un attacco da “Federer” con il back di diritto… e il passante di Bergs sembra buono ma è appena out. Tutti in piedi, che spettacolo. Ormai è andata e si gioca per il pubblico, Zizou continua a provarci e sul 5-2 si prende anche due punti, ma la palla break non arriva. La sfiora, con un rovescio lungo linea che esce di una spanna sul 30 pari. È il match point per Sinner, finisce qua con l’ennesimo forcing di qualità, intenso e vincente. 22 vittorie indoor di fila, il prossimo a 25 è Sampras. Ma la caccia al n.1 è appena iniziata…

    Zizou Bergs vs Jannik Sinner ATP Paris Zizou Bergs42 Jannik Sinner [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6Z. Bergs 0-15 15-15 30-15 40-151-5 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5Z. Bergs 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3Z. Bergs 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df0-1 → 0-2Z. Bergs 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 ace 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6Z. Bergs 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5Z. Bergs 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 2-4Z. Bergs 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3Z. Bergs 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2Z. Bergs 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Nicolas Mahut dice addio al tennis: “Orgoglioso di tutto ciò che ho vissuto”

    Nicolas Mahut nella foto – Foto getty images

    Questa volta sembra davvero la fine. Nicolas Mahut ha annunciato il suo ritiro definitivo dal tennis professionistico al termine del Rolex Paris Masters 2025, dove ha salutato il circuito in doppio al fianco di Grigor Dimitrov, perdendo contro la coppia formata da Nys e Vasselin per 6-4, 5-7, 10-4.Con lui se ne vanno 25 anni di carriera, cinque titoli del Grande Slam, una Coppa Davis e un’eredità fatta di passione, eleganza e amore per il gioco.
    Un addio dopo 25 anni di tennisProfessionista dal 2000, Mahut ha attraversato un’epoca intera del tennis mondiale. Dopo una carriera altalenante in singolare, trovò la sua vera dimensione nel doppio, dove costruì una carriera leggendaria, conquistando tutti e quattro i Major e diventando numero 1 del mondo nella specialità.“È una fonte di orgoglio guardare indietro e vedere tutti quei numeri”, ha dichiarato alla stampa ATP dopo il suo ultimo match. “Forse non sono stato abbastanza forte da lasciare un segno nel tennis con il mio palmarès in singolare, ma sono felice di essere per sempre associato a Wimbledon, per me il torneo più bello del mondo.”
    Mahut ha raccontato un aneddoto toccante:“Quest’anno ci sono tornato con mio figlio. Camminando nei corridoi ha trovato il mio nome inciso lì, il mio nome che è anche il suo. Mi sono sentito colmo d’orgoglio, non c’è niente di più bello per me.”
    Tra trionfi e battaglie interioriIl francese ha voluto sottolineare che i momenti difficili hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita personale:“Sollevare trofei del Grande Slam è uno dei miei ricordi più belli, ma più dei titoli mi porto dentro tutto quello che è successo per arrivarci. Anche i dubbi, gli errori, le sconfitte… sono quelle le cose che rendono una carriera ricca. E la mia, in quel senso, lo è stata tantissimo.”
    La Coppa Davis, il sogno di una vitaSe c’è un titolo che Mahut porterà per sempre nel cuore, è la Coppa Davis 2017, vinta con la Francia.“È il torneo che ha guidato tutta la mia carriera. Ho deciso di diventare tennista dopo aver visto la Davis del 1991. Sognavo di sollevare quella coppa, non sapevo quanto sarebbe stato difficile, ma non ho mai smesso di crederci. Alla fine ci sono riuscito, e quel momento ha ripagato tutti i sacrifici.”
    L’epopea di Wimbledon 2010: un pezzo di storiaMahut resterà per sempre legato al match più lungo della storia del tennis, quello contro John Isner a Wimbledon 2010: tre giorni di battaglia, un quinto set finito 70-68, e una pagina indelebile nella memoria del tennis mondiale.“Quel ricordo rimarrà per sempre, è parte della storia di una generazione. All’inizio fu doloroso, ero stanco di essere ricordato come il perdente di quella partita, ma oggi ne vado fiero. È stato un momento folle, che mi ha insegnato molto come giocatore e come uomo. Non mi importa essere associato a una sconfitta, perché dopo quella ho vinto tante cose importanti.”
    A 43 anni, Nicolas Mahut lascia il tennis con la stessa eleganza con cui lo ha sempre giocato: senza rimpianti, con il sorriso e con la consapevolezza di aver scritto una pagina autentica di questo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Connors esalta Fonseca: “Lo seguo con interesse. Un grande risultato può farti spiccare il volo, non importa il momento dell’anno in cui arriva”

    Joao Fonseca (Foto Patrick Boren)

    Occhio a Fonseca, parola di Jimmy Connors. L’ex campione statunitense nel suo podcast “Advantage Connors” si è soffermato sul talento brasiliano, affermando che quando hai quei colpi e quel talento basta un grande risultato a farti fare “clic”, scatta qualcosa e poi sei già lì a lottare per i grandi tornei. “Jimbo” apprezza la potenza del teenager di Rio, recente vincitore al torneo ATP 500 di Basilea, suo secondo alloro in un 2025 di grande crescita.
    “C’è un momento in cui non ti importa in che periodo dell’anno sei. Conta solo riuscire a portare a casa la vittoria e questo ti dà una grande spinta a livello di fiducia. Una vittoria così può farti spiccare il volo” commenta Connors. “Teoricamente siamo alla fine della stagione, quindi questo risultato e momento è davvero positivo in vista dell’Australian Open: potrà arrivarci con quella spinta, con quella sensazione unica che ti regala la vittoria e diventa benzina per vincere ancora. Nel tennis e negli sport individuali in generale non c’è niente di più importante della vittoria. È ciò che alimenta la fiducia, e un tennista gioca al suo meglio solo quando è in fiducia”.
    “Se riuscirà a mantenere questa mentalità e questa sensazione fino all’Australian Open… beh, è giovane, è alto, è potente. Ha il tennis e il fisico per imporsi. Più se ne parla, più lo osservo, e devo dire che è diventato uno dei giocatori che seguo con particolare interesse” conclude Jimmy.
    Fonseca al Masters 1000 di Parigi è atteso da una grande partita, in chiusura di programma serale, contro Khachanov. Il russo ha vinto il torneo qualche anno fa, in finale contro Djokovic, quando si giocava nello stadio di Bercy.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Scintille social tra Reilly Opelka e Zizou Bergs. Moutet attacca Bublik alla vigilia del match: “Non rappresenta i miei valori, voglio rispedirlo a casa”

    Zizou Bergs BEL, 1999.06.03 – Foto Getty Images

    Non solo tennis, ma anche polemica nel circuito ATP. A poche ore dal suo controverso “caso lucky loser”, Reilly Opelka è di nuovo al centro dell’attenzione — stavolta per una polemica sui social con il belga Zizou Bergs, protagonista di un botta e risposta che ha rapidamente fatto il giro del web.Tutto è iniziato quando Opelka, dopo essersi ritirato volontariamente dal suo match di qualificazione al Rolex Paris Masters 2025 (prevedendo che qualche forfait lo avrebbe ripescato come lucky loser), ha commentato su Instagram la curiosa esultanza di Bergs dopo la sua vittoria contro Michelsen, in cui il belga aveva imitato il celebre moonwalk di Michael Jackson.
    L’americano ha scritto ironicamente:“Preferirei perdere piuttosto che vincere e fare una cosa del genere.”Una frase che non è passata inosservata, e a cui Bergs ha risposto con una replica tanto tagliente quanto elegante:“Io, invece, preferirei giocare piuttosto che ritirarmi nelle qualificazioni.”
    Berg ha messo Opelka all’angolo, ricordandogli in modo pungente la controversa decisione di abbandonare la fase di qualificazione per poi entrare comunque nel tabellone principale come lucky loser.Il botta e risposta tra i due ha acceso i tifosi divisi tra chi condanna l’atteggiamento di Opelka e chi apprezza la brillante risposta del giovane belga, uno dei volti più in crescita del tennis europeo.Una cosa è certa: la prossima volta che Bergs e Opelka si incroceranno in campo, l’atmosfera sarà tutt’altro che distesa.
    Si preannuncia un match bollente al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025, dove Corentin Moutet e Alexander Bublik si affronteranno in una delle sfide più attese — e potenzialmente più esplosive — del torneo. I due, tra i personaggi più controversi del circuito ATP, hanno già avuto scontri verbali in passato e non si sono mai risparmiati frecciate reciproche.
    Alla vigilia del match, Moutet ha alimentato ulteriormente la tensione con dichiarazioni tutt’altro che concilianti nei confronti del kazako:“Sappiamo tutti che è molto provocatore con gli altri giocatori, si diverte a prendere in giro i suoi avversari. Abbiamo avuto dei contrasti in passato perché non rappresenta i miei valori come sportivo. Io cercherò di restare concentrato sul mio tennis, ma sarò super motivato per rispedirlo a casa, con l’aiuto del pubblico.”
    Le parole del francese lasciano poco spazio all’immaginazione: quella tra Moutet e Bublik non sarà una semplice partita, ma una sfida di personalità e nervi.
    Un duello tra due “polemici di lusso”Entrambi i tennisti sono noti per i loro comportamenti sopra le righe. Moutet, spesso protagonista di scenate in campo e scontri verbali con avversari e arbitri, troverà nel pubblico di Parigi un alleato naturale. Dall’altra parte, Bublik è celebre per il suo atteggiamento provocatorio e il linguaggio del corpo dissacrante, che non sempre è ben accolto dai colleghi.Il kazako, reduce da un periodo di grande forma e da un netto successo su Alexei Popyrin, è apparso più concentrato del solito, ma resta uno dei giocatori più imprevedibili del circuito.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner e Alcaraz, agli antipodi anche la gestione dei contesti

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella finale di Wimbledon 2025

    Sinner e Alcaraz, così uguali, così diversi. Due talenti immensi, accomunati da colpi straordinari e una classe cristallina, ma agli antipodi in tutto il resto, incluso il modo di approcciarsi alle difficoltà e differenze – spesso nemmeno così enormi rispetto al passato – che si trovano tra un evento e l’altro. L’ennesima conferma arriva da questa settimana e il rinnovatissimo torneo di Parigi. Dalla storica sede di Bercy, ormai inadeguata agli standard imposti dall’ATP per tornei di questa categoria, si è passati a La Defense, uno “scatolone” gigantesco allestito per le esigenze del tennis dal rugby. I campi lo scorso anno all’Accord Arena furono tra i più veloci del 2024, una resina bella compatta e scivolosa rendeva la palla pronta a schizzare via dopo il rimbalzo; forse fin troppo per le medie dei nostri giorni tanto che Pioline e la direzione tecnica del torneo parigino hanno scelto scientemente di “rallentare”, per avvicinarsi maggiormente alle condizioni che di solito i giocatori trovano a Torino alle Finals. Si è forse rallentato il manto fin troppo, ma ormai così è. Quel che è stato anticipato dal direttore del torneo è stato confermato dai giocatori, fin dai primi allenamenti. Morale della favola: un campo davvero lento, tanti scambi, la palla che “non va” e… clamorosamente a farne le spese è stato niente meno che Carlos Alcaraz, inferocito da condizioni che lui stesso ha definito non così lontane dalla terra battuta (…dove lui quest’anno è stato dominante) e battuto a sorpresa, pure in rimonta, da Cameron Norrie.
    La sorpresa è stata clamorosa. Al coperto Alcaraz non si trova esattamente “a casa”, anche se la faccenda è curiosa visto che la possibilità di impattare la palla alla perfezione senza disturbi dovrebbe in teoria agevolare uno con la sua velocità d’esecuzione… Ma oltre a questo stride il contrasto totale tra le dichiarazioni di Carlos dopo la partita di Parigi e quelle che mediamente rilascia rispetto al tenore di Jannik sul discorso condizioni/adattamento. In questo i due leader del tennis mondiale sono davvero all’opposto, azimut e zenit… 
    “Non sento la palla, zero. Non posso giocare qui, impossibile. È come giocare sulla terra, peggio che a Monte Carlo. Solo il servizio si salva”, urlava Alcaraz al suo angolo nel corso del match contro Norrie. “Non ricordo un match recente in cui non sentissi niente. Forse uno lo scorso anno, ma non come questo. È una sensazione terribile” ha rincarato poi la dose nella press conference. Non è prima volta che lo spagnolo è assai critico con le condizioni di un torneo, delle palle, di un passaggio da quelle del precedente al successivo. Anzi, questo tenore è il praticamente il suo standard, una attitudine a criticare ormai consolidata, incluso il discorso dei troppi impegni del calendario, nonostante nell’ultimo periodo la sua programmazione si arricchisca di ogni esibizione possibile. Non è una critica, è un dato di fatto rilevabile dalle sue parole e dal suo fittissimo calendario di impegni. 
    Jannik vive il tutto con un distacco e approccio totalmente differente. Non serve andare ad estrapolare una frase in particolare di un determinato torneo per averne la conferma. Il nostro Enrico Milani l’ha ascoltato ieri nel media day a Parigi, e ha riportato Sinner affermare “Per me questa è una superficie un po’ diversa, né lenta né veloce. Muoversi qui non è semplice: a volte si scivola, altre no. È un tipo di campo su cui in passato ho sempre avuto un po’ di difficoltà, ma è solo una questione di fiducia. Ho giocato mezz’ora ieri e un’ora oggi: il mio feedback è ancora limitato, vi saprò dire di più dopo la prima partita. È solo questione di abituarsi e ritrovare ritmo”. Allenarsi, trovare ritmo e fiducia. Abituarsi. Non una lamentela ma una richiesta a se stesso: lavorare in campo per capire come far rendere il mio tennis in questo contesto. Il campo, le palle, le luci, non le posso controllare; il mio movimento, approccio, swing e rilascio della palla e atteggiamento sì, quindi è una cosa che posso gestire. Stessa identica cosa nella continua litania della maggior parte dei giocatori sul calendario troppo impegnativo con troppi tornei. Sinner in questo taglia corto, afferma che alla fine è il tennista che si iscrive o meno ai tornei; ci sono quelli obbligatori ma se non sono funzionali al mio momento, basta non giocarlo. Ok, ci sono i bonus in palio, ma è più importante avere una programmazione corretta. È una posizione di forza la sua, ovviamente, visto che non perde quasi mai… ma anche di estrema coerenza.
    Al momento sono assai diversi tono e parole di Alcaraz su questi temi. Ma, attenzione: non sembra dire queste cose per cercare scuse o alibi, solo esterna una diversa sensibilità, approccio e gestione di questi fattori, e forse il tutto non gira a suo favore visto il nervosismo che lo attanaglia in queste situazioni che percepisce come negative e non riesce a mediare. Nel 2025 “Carlitos” ha giocato talmente bene e continuo da aver schivato quest’insidia, ma in generale l’approccio di Jannik appare più razionale ed efficace a portarlo nella condizione tecnica e mentale migliore ad affrontare le sfide. Charlie and The Fox, tanto talentosi, tanto vincenti, tanto diversi. Forse la loro rivalità ci piace anche per questo….
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO