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    ATP Finals: Bolelli – Vavassori cedono a Krawietz – Puetz. Serve una vittoria venerdì per entrare in semifinale

    Simone Bolelli e Andrea Vavassori a Torino

    Il doppio, ancor più con le nuove regole, spesso si decide su due – tre punti, un servizio che gira male, una risposta fulminante. È indispensabile saper cogliere l’attimo e prendersi un vantaggio, da difendere poi servendo bene e restando solidi. Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel secondo incontro alle Nitto ATP Finals non sono riusciti a scappare avanti contro Kevin Krawietz e Tim Puetz nella fase iniziale dell’incontro, subendo quindi la crescita esponenziale del due tedesco in risposta, finendo per cedere per 7-5 6-4 ai campioni di US Open, che proprio a New York lo scorso settembre avevano battuto per la prima volta gli azzurri. I tedeschi con questa vittoria staccano il biglietto per le semifinali a Torino, mentre la coppia italiana dovrà vincere il terzo match contro Arevalo/Pavic, previsto venerdì prossimo.
    Vavassori è partito fortissimo, dominava sul net e al servizio è stato imprendibile; Bolelli è stato continuo e preciso, ma è curioso che Puetz, quello andato in difficoltà nei primi turni di battuta, si sia rivelato decisivo nel break nell’undicesimo game, e anche in quello nel secondo set, sul 5-4, che ha spostato l’equilibrio a favore dei tedeschi. Davvero importanti gli impatti in risposta di Tim, un gesto secco a trovare velocità d’incontro, e quella manciata di punti che hanno portato il duo tedesco alla vittoria, e alla qualificazione. I nostri nel secondo set non sono riusciti ad incidere in risposta, al contrario degli avversari, più consistenti e pericolosi, tanto da riuscire al foto finish a trovare lo spunto vincente. Puetz – Krawietz hanno salvato le 4 chance concesse, Bolelli e Vavassori invece concesse due, quanto basta a condannarli alla sconfitta.
    Iniziano bene al servizio i tedeschi, ma il primo big-point è del “Vava”, risposta di diritto inside out fulminante (sul 40-0), Puetz a rete non la vede proprio. Simone serve bene, Andrea chiude la porta sul net, “smooth as silk”. 1 pari. Anche Vavassori è decisivo nella prima vera schermaglia del match, trova un angolo col diritto perfetto. Con un’ottima risposta Andrea forza il terzo game sul 30 pari, poi Bolelli spara la risposta addosso a Krawietz. Doppio Palla break azzurri! Ottimo il servizio di Puetz. Ancora con la battuta i tedeschi vincono il primo deciding point. (2-1). Perfetto il turno di battuta del torinese, 2 pari. Poche le battaglie classico del doppio attacco-difesa, domina il servizio. Liscio il primo giro di turni di battuta, un fulmine “Wave” nel chiudere sotto rete. Sul 3 pari serve di nuovo Puetz, unico andato in difficoltà. Inizia col doppio fallo… Sembra la combinazione più debole in campo, e ancora Puetz sbaglia malamente un tocco sotto rete, su di un riflesso clamoroso (e un filo fortunato) di Andrea. 15-30. Di potenza Tim gestisce un diritto al volo, poi sul 30 pari Bolelli non rimette in campo una risposta di rovescio, era un’occasione vista la seconda di battuta. Rimedia il bolognese con un intervento perfetto, che forza il game al punto decisivo. Stavolta risponde Vavassori da sinistra: ancora seconda palla, ma che seconda… al T. 4-3. Ottimi gli incroci degli italiani, ma il servizio domina. Fino al 5-4. Bolelli al servizio, i tedeschi indovinano tre ottime risposte e chiudono tre punti. Doppio Set Point sul 30-40. Vavassori mette il punto esclamativo con un grande smash; risponde Puetz sul deciding, e Simone non mette la prima “in”… cerca il rovescio sulla seconda e funziona, in rete la risposta. Pericolo scampato e 5 pari. Bagarre nel game #11: sul 40-30 Vavassori trova un lob perfetto, c’è un deciding point con Puetz che serve su Vavassori. Rischia la pallata Andrea, ma non va. 6-5. Krawietz trova un gran tocco passante, vale ai tedeschi il 15-30. Stavolta i tedeschi sbagliano l’incrocio in contrattacco e Vavassori pizzica l’angolo aperto. Puetz sale in cattedra gestendo e vincendo un gran scambio da fondo (favoloso il passante stretto su Bolelli). 30-40, due Set point… Prepotente Vavassori sul primo; deciding point su Puetz a destra, Bravissimo Puetz: risposta, primo passante potente e chiusura con un lob perfetto. 7-5 Krawietz-Puetz, peccato per le chance non sfruttate dai nostri.
    La coppia tedesca inizia bene il secondo set, può fare corsa di testa. Buon turno anche per Bolelli, comanda la battuta. Il set avanza spedito senza scossoni, niente o quasi in risposta per entrambe le coppie, il gioco si risolve entro tre colpi, a volte quattro. Sul 3-2, serve Bolelli e commette un doppio fallo che costa agli azzurri un pericolosissimo 15-30. La prima non va, allarme rosso… Puetz cerca un diritto lungo linea a sorprendere Vavassori, la palla gli esce di pochissimo. Krawietz difende a tutta, ma il suo secondo lob è lungo. Pericolo scampato (3 pari), ma sul 4-3 Puetz fa la voce grossa in risposta. Ne trova due da destra una meglio dell’altra, di nuovo 15-30. Vavassori è costretto ad un doppio smash non banale, 30 pari. Andrea carica a tutta il “cannone” su Puetz da destra, e stavolta sfonda. Ancora Puetz da difesa passa Andrea sotto rete, e c’è un deciding point che definire cruciale è poco. “Wave” serve su Puetz (rischio?), ma trova una prima al centro precisa, Simone la chiude sul net. 4 pari. Nono game, finalmente gli azzurri salgono in cattedra in risposta, una a testa, vincenti. 0-30. Krawietz è spalle al muro, ma non si scompone, serve bene al centro, due ottime prime palle, poi un Ace di precisione. 5-4 avanti i tedeschi. Bolelli al servizio subisce l’aggressione dei rivali, 0-15, poi Puetz trova un altro rovescio clamoroso in risposta, Vavassori sul net non può far niente. 15-30. Segue un errore di Andrea: cerca lo smash arretrando ma forse era meglio lasciarla a Simone, tanto che dopo Krawietz lo passa con uno stretto. 15-40 e Tre Match Point per i tedeschi. Servizio e chiusura sul net di “Wave”, 30-40. Finisce qua, Bolelli tira in rete un diritto dopo una risposta bloccata di Puetz. Peccato, ma i tedeschi sono saliti moltissimo in risposta da metà del secondo set e complessivamente hanno meritato il successo.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    [4] Simone Bolelli / Andrea Vavassori vs [8] Kevin Krawietz / Tim Puetz ATP Nitto ATP Finals Simone Bolelli / Andrea Vavassori [4]54 Kevin Krawietz / Tim Puetz [8]76 Vincitore: Krawietz / Puetz ServizioSvolgimentoSet 2S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 15-30 15-40 30-404-5 → 4-6K. Krawietz / Puetz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace4-4 → 4-5S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-403-4 → 4-4K. Krawietz / Puetz 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace3-3 → 3-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-302-3 → 3-3K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-405-6 → 5-7K. Krawietz / Puetz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-405-5 → 5-6S. Bolelli / Vavassori 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-404-5 → 5-5K. Krawietz / Puetz 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 30-15 df 40-153-4 → 4-4K. Krawietz / Puetz 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 40-403-3 → 3-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2K. Krawietz / Puetz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-401-1 → 1-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino 2024: Il programma completo di Giovedì 14 Novembre 2024. In campo Jannik Sinner per l’accesso alle semifinali

    Jannik Sinner nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Centre Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [3] Wesley Koolhof / Nikola Mektic vs [7] Harri Heliovaara / Henry Patten 2. [5] Taylor Fritz vs [7] Alex de Minaur (non prima ore: 14:00)3. [2] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [5] Max Purcell / Jordan Thompson (non prima ore: 18:00)4. [1] Jannik Sinner vs [4] Daniil Medvedev (non prima ore: 20:30) LEGGI TUTTO

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    L’urlo di Alcaraz: ritrova smalto e batte Rublev alle ATP Finals. Decisiva la sfida con Zverev venerdì

    Carlos Alcaraz (foto Fraioli)

    “Non stavo così bene, ma… non c’ho pensato. Sono sceso in campo a giocare e dare tutto quel che avevo, cercando di vincere e divertire il pubblico”. Missione compiuta. Così Alcaraz ha parlato a caldo dopo aver battuto Rublev nel suo secondo match alle Nitto ATP Finals, un 6-3 7-6(8) al termine di una buona partita che ha visto lo spagnolo non al meglio ma nettamente in crescita rispetto alla versione abulica dell’esordio, battuto da Ruud. Il russo ha messo in campo tutto quel che aveva, ha spinto tanto e servito discretamente, ma le sue solite incertezze sotto pressione nella seconda parte del primo set gli sono costati i break che hanno rotto l’equilibrio. Molto tirato il secondo set, nessuna chance e tiebreak, dove il russo ha avuto anche due set point, ma come se li è giocati bene Carlos. Da campione.
    Il 21enne di Murcia ha servito davvero bene chiudendo l’incontro con 10 Ace, il 70% di prime palle in gioco vincendo l’84% dei punti, ed eccellente il 63% di trasformazione con la seconda; forte di una battuta così costante, ha condotto con totale agio i suoi game (non ha concesso alcuna palla break) e questo gli ha permesso di restare rilassato e focalizzato. E quando Alcaraz gioca sereno e libero dalla pressione son dolori per gli altri… Si concentrato sul contenere le sfuriate del rivale, cambiando marcia con alcune zampate bellissime che hanno esaltato il pubblico torinese e gli hanno dato la spinta per gli allunghi decisivi nel primo set e nel tiebreak. Alcuni diritti di Carlos hanno dell’incredibile per anticipo e controllo. Magistrali. Solido, centrato, ancora non il miglior Alcaraz, siamo lontani da quella furia travolgente e quell’anticipo che lo rende irresistibile, ma lo spagnolo si è mosso piuttosto bene per velocità degli spostamenti e tenuta nello scambio. I severi problemi di respirazione accusati nel primo incontro e negli allenamenti successivi sembrano superati. Dopo i dubbi di stamattina, gioca – non gioca, Carlito sembra deciso a spingere nel torneo ed affrontare Zverev venerdì in una partita che per lui sarà decisiva.
    Rublev non è dispiaciuto, se c’è stata una discreta partita con molti punti divertenti è soprattutto per merito suo. Ha forse fiutato l’occasione, con un Alcaraz non al meglio, memore di quel che era successo a Madrid lo scorso maggio, dove un Carlos non al meglio era crollato sotto il pressing del moscovita. Ha spinto tanto Andrey, reggendo discretamente bene anche sulla diagonale di rovescio, dove il gap con lo spagnolo a livello di sicurezza e spinta è ampio; anche lui ha messo in campo il 70% di prime, vincendo tre punti su quattro e più del 50% sulla seconda, ma il computo errori-vincenti è nettamente a favore di Alcaraz. Dove Rublev ha perso l’incontro è in risposta: pochissimo sulle prime dello spagnolo ma anche sulle seconde, dove poteva e doveva trovare punti importanti o almeno aperture per mettere più pressione al rivale. Per i suoi standard delle ultime settimane, dove hanno fatto il giro del mondo le sfuriate incontrollate di rabbia autodistruttiva, è stato bello tranquillo e focalizzato. Rublev ha giocato una buona partita, è stato Alcaraz a vincerla con la sua maggior qualità complessiva, non Andrey a buttarla via.
    La buona notizia per Alcaraz, oltre alla vittoria che lo tiene in vita nel torneo, è il miglioramento generale nella condizione atletica ed agonistica. Più vivo con le gambe e con piedi, è riuscito in più fasi ad aggredire la palla veloce del rivale entrando con forza e precisione. Molte accelerazioni col diritto hanno lasciato di sasso il rivale, ed esaltato il pubblico torinese. La sensazione è che contro lo Zverev ammirato nella prima partita del torneo servirà un Alcaraz ancora superiore. Sasha sta servendo molto bene, meglio di Rublev; rovescio contro rovescio il tedesco ha altra resistenza e potenza. Servirà un tennis ancor più efficace e continuo, sia come colpi e intensità fisica, perché la forza complessiva del tedesco è superiore a quella di “Rublo”. C’è un giorno di riposo per sentirsi meglio e ritrovare forza. Soprattutto, Alcaraz nel torneo c’è e sembra voler restarci il più a lungo possibile.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Veemente la partenza di Rublev: serve come un treno nel primo game, quindi in risposta entra forte col diritto e trova l’angolo. Alcaraz è costretto a chiedere il massimo al suo diritto sul 15-30. Scambi ridotti all’osso, entro una manciata di colpi il punto si decide. Con un Ace Carlos impatta 1 pari. Andrey è il primo a cedere sul primo vero lungo e duro scambio del match, ma serve bene. Non è un fulmine di guerra, ma Alcaraz sembra più vivo e pimpante rispetto alla prima partita, la palla gli esce più netta dalla racchetta ed è più rapido nello scattare lateralmente. 2 pari, Rublev inizia il game con un errore marchiano con lo smash, perde di vista il campo; poi un diritto in corsa in rete, per lui non impossibile, 0-30. Primo momento di stress nel match. Non è fortunato col nastro, ne approfitta Carlos con una smorzata perfetta. 15-40, prime due palle break del match. Solido Rublev, gran spinta col diritto con rischio calcolato. Bene Andrey, autorevole come si cava dal buco. 3-2. Nel sesto game Alcaraz scatena tutta la potenza del sul diritto sul 30-0, pallata incredibile anche perché su traiettoria verticale, senza peso. Esecuzione splendida. 3 pari. La lotta, e lo spettacolo, si accendono. Gran difesa di Rublev sul 15 pari, ricaccia dietro Alcaraz e si prende un bel punto. Il ritmo si è alzato molto, il moscovita regge anche sul lato del rovescio, poi commette un doppio fallo che forza il game ai vantaggi. Con grave errore col diritto inside out, Rublev concede una palla break. Non era la prima palla, la seconda non è abbastanza profonda… Alcaraz non si fa pregare: risposta aggressiva e quindi spara nell’angolo un diritto troppo veloce per esser difeso. Break, 4-3 Alcaraz. Rublev ha pagato a caro prezzo quel diritto errato e un calo al servizio. Rimedia da 0-30 Carlos, un ace e diritti aggressivi, 5-3. Alcaraz è paziente, lascia sfogare la furia col diritto di Rublev, con qualche errore di troppo, e sul 30 pari piazza una pallata che gli vale il set point. Se lo gioca malissimo il russo, con fretta cerca un diritto vincente dal centro che esce largo. Guarda il suo angolo smarrito Rublev, ha sprecato nei momenti decisivi, e mal gliene incolse… 6-3 Alcaraz, più solido e concreto.
    Lo spagnolo inizia il secondo set con un ottimo turno di battuta, 1-0. Il vantaggio gli permette di gioco molto rilassato, braccio sciolto e via, alterna bordate incisive a qualche tocco ottimo, come la smorzata in apertura del secondo game. Quando si scambia ora Rublev va in difficoltà, Alcaraz è piuttosto mobile e si difende con qualità. Ai vantaggi il russo torna a vincere uno duro e lungo scambio di ritmo, 1 pari. Alcaraz regala al pubblico due perle assolute nel terzo game, un diritto cross vincente raccogliendo la palla da cm dal suolo, che mano! E poi una smorzata millimetrica. Classe. Allarga le braccia Rublev, nemmeno il rischio in risposta lo aiuta, è come disarmato. Pandemonio nel quarto game! Carlos trova tre difese clamorose nello stesso scambio, l’ultima un passante che fa saltare in aria l’Inalpi Arena. Showtime! Rublev non ci sta e tira una mazzata di diritto delle sue, bella reazione emotiva, quel big-point del rivale poteva esser la spallata definitiva. 2 pari. Ma il suo problema è incidere in risposta: finora solo 7 punti vinti, e la miseria di 2 sulle seconde palle dello spagnolo. Niente. Quella pallata è come una scossa elettrica per Andrey, martella anche in risposta e si porta 0-30. Spreca poi malamente sotto rete nel quarto punto, era la chance per issarsi a palla break. Quattro punti di fila e 3-2 Alcaraz. Mazzata mentale per la già fragile psiche del russo… ma regge. 3 pari e forza tanto in risposta, ne trova una vincente spettacolare che smuove anche la severa maschera del suo coach Vicente. Non basta a strappare l’agognata PB, serve bene Carlito sul 30 pari, e si porta 4-3. Il servizio domina, alcuni big point sparsi qua e la, ma l’equilibrio regge. 5 pari e poi in un amen Tiebreak. Inizia bene Alcaraz, gran vincente col diritto; si prende il mini-break con una risposta profondissima nel terzo punto, 2-1. Si gira 4-2, bel ritmo complessivo. Bel rischio per il russo, una deviazione del nastro lo mette in difficoltà ma gestisce bene sotto rete, 4-3. Bellissimo punto vinto da Carlos!!! Attacchi, difese, si esplora tutto il campo e alla fine una volée alta di rovescio (difficile) di Rublo non è definitiva e il passante di rovescio di Carlito vincente. Applausi. 5-3. Doppio fallo! Paga lo sforzo del punto precedente lo spagnolo, restituisce il mini-break! 5-4. 5 pari con un bel servizio di Andrey. Attacca Alcaraz, ma la palla gli muore in corridoio. 6-5 e Set Point Rublev. Servizio al corpo e diritto vincente, ottimo Alcaraz. 6 punti pari. Ace! 7-6 e Match Point Alcaraz. Bel servizio del russo, 7 pari. Urka che errore!!! Attacca benissimo Carlos ma affossa una volée scolastica. 8-7 Rublev, SP #2. MMM, Carlos attacca col diritto e la palla gli resta in campo per un capello… si dispera Andrey. 8 pari. 9-8 Alcaraz, secondo Match Point. LA RISPOSTA di Carlos! La aggancia con la punta della racchetta, forse anche un po’ di buona sorte in una traiettoria così angolata che Rublev niente può. 10 punti a 8, Alcaraz vince. Bella partita, esce dal campo sotto un bell’applauso il russo, ma ancora sconfitto. Alcaraz è ancora in vita nel torneo, venerdì ci sarà una sfida super e decisiva contro Zverev, in campo stasera vs. Ruud (da favorito).

    [3] Carlos Alcaraz vs [8] Andrey RublevATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [3]67 Andrey Rublev [8]36 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 5*-6 6*-6 7-6* ace 7-7* 7*-8 8*-8 9-8*6-6 → 7-6A. Rublev 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5A. Rublev 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df4-4 → 5-4A. Rublev 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-3 → 4-3A. Rublev 15-0 30-0 ace3-2 → 3-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-302-2 → 3-2A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 40-151-1 → 2-1A. Rublev 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-3 → 6-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-304-3 → 5-3A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A3-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Rublev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Alcaraz 🇪🇸
    Rublev 🇷🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    321
    282

    Ace
    10
    7

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    44/63 (70%)
    53/76 (70%)

    Punti vinti sulla prima
    37/44 (84%)
    40/53 (75%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/19 (63%)
    12/23 (52%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    2/4 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    141
    53

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/53 (25%)
    7/44 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/23 (48%)
    7/19 (37%)

    Palle break convertite
    2/4 (50%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    10/13 (77%)
    3/6 (50%)

    Vincenti
    33
    14

    Errori non forzati
    26
    23

    Punti vinti al servizio
    49/63 (78%)
    52/76 (68%)

    Punti vinti in risposta
    24/76 (32%)
    14/63 (22%)

    Totale punti vinti
    73/139 (53%)
    66/139 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    220km/h (136 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    206km/h (128 mph)
    194km/h (120 mph)

    Velocità media seconda
    170km/h (105 mph)
    165km/h (102 mph) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Nick Kyrgios giocherà gli Australian Open 2025 “C’era solo il 15% di possibilità che tornassi a giocare a questi livelli”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Dopo due anni di assenza dai campi da tennis, Nick Kyrgios ha annunciato il suo atteso ritorno alle competizioni. L’ex numero 13 del mondo ha scelto come palcoscenico per il suo comeback l’Australian Open 2025, torneo di casa che rappresenta per lui un luogo particolarmente significativo.Il tennista australiano ha attraversato un periodo difficile, caratterizzato da persistenti problemi fisici, in particolare al polso e ginocchio. Nonostante le speculazioni su un suo possibile ritiro, Kyrgios ha dimostrato una forte determinazione nel voler tornare a competere ad alto livello.
    “Se devo essere sincero, probabilmente questa è la miglior sensazione che ho provato negli ultimi due anni”, ha dichiarato Kyrgios a 9News. Il tennista ha ricordato il suo eccellente 2022, anno in cui ha raggiunto la finale di Wimbledon, prima che i problemi al polso iniziassero a manifestarsi durante lo US Open.
    La strada per il ritorno non è stata semplice. Dopo l’intervento chirurgico al polso all’inizio dell’anno, Kyrgios ha dovuto affrontare un intenso processo di riabilitazione. “C’era solo il 15% di possibilità che tornassi a giocare a questi livelli”, ha rivelato l’australiano. Il percorso di recupero è partito dalle basi, con l’utilizzo di palline morbide, simili a quelle usate dai bambini sotto i 10 anni, per “rieducare” il suo polso destro.
    Nonostante l’ambizione di conquistare un titolo del Grande Slam rimanga viva, Kyrgios mantiene un approccio realistico al suo ritorno: “Ai miei occhi ho già vinto. Qualsiasi cosa riuscirò a fare in campo, che sia vincere una partita o un torneo, sarà un bonus”. Il tennista ha sottolineato come il processo di recupero sia stato “fisicamente brutale”, ma la sua determinazione mentale gli ha impedito di arrendersi: “Ho sempre voluto lasciare il tennis per mia scelta, non avrei mai permesso a questo infortunio di decidere se sarei tornato a giocare o meno”.Il ritorno di Kyrgios rappresenta una delle storie più interessanti del 2025, e i suoi fan non vedono l’ora di rivederlo competere davanti al pubblico di casa all’Australian Open.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz al bivio: Torino o Malaga?

    Carlos Alcaraz in allenamento a Torino

    Insistere e spingere al massimo alle ATP Finals, cercando di staccare un biglietto per le semifinali nonostante una salute precaria, oppure curare i malanni e recuperare, visto l’appuntamento con la storia a Malaga per “l’ultimo ballo” di Rafa Nadal nella final 8 di Davis Cup? Chissà quanti dubbi e analisi frullano per la testa di Carlos Alcaraz e del suo team in queste ore, tutt’altro che facili per il n.3 del mondo. Carlos è sbarcato a Torino influenzato, un forte raffreddore e malessere che lo sta debilitando da giorni, aggravato da fastidi allo stomaco – forse anche per la tensione, che non sempre riesce a domare – ed un netta difficoltà a respirare sotto stress, che l’ha spinto ieri mattina a terminare il suo allenamento all’interno dell’Inalpi Arena dopo una manciata di minuti. Non recuperava ossigeno dopo gli scatti, con una sensazione opprimente al petto, inutile continuare oltre. Alcaraz dopo qualche parola col suo team prende il borsone e sa ne va, scusandosi addirittura con gli spettatori per il “mancato spettacolo”, fin troppo cortese il più giovane n.1 della storia con il pubblico torinese. Ferrero ha tagliato corto con la stampa nazionale: domani (ossia oggi) non sarà al 100%, ma al momento non siamo sul punto di abbandonare il torneo. Chissà come Alcaraz avrà passato il resto della giornata di ieri, riposo, medicine, terapia. Stamattina Alcaraz si è allenato sul campo principale. Ritmo molto blando, energia assai controllata, cercando di esplorare i vari colpi ma senza strappare, accelerare a tutta o provare a spingere sull’acceleratore per testare al massimo i giri del suo motore. È ancora molto raffreddato: molti i fazzoletti usati, è tutt’altro che libero nella respirazione, tanto che a metà allenamento il suo trainer gli ha applicato al petto una pomata per liberare le vie aeree, ma a livello di mobilità generale sembra più sciolto di ieri (ci voleva ben poco…).
    A meno di improvvisi ribaltoni, lo spagnolo giocherà regolarmente il suo match contro Rublev, indispensabile vincere per restare in vita nel torneo dei “maestri”. Ma… anche qualora Carlos batta il moscovita, è conveniente per lui spremersi in questo torneo viste le sue condizioni precarie con l’appuntamento già fissato a Malaga il 19 novembre in Davis Cup? Mancano solo 6 giorni al debutto alla Final 8, e non sarà un torneo come gli altri. In Spagna c’è un’attesa febbrile, tutti attendono l’ultima passerella del Rey, Rafael Nadal, che dopo la Davis appenderà la racchetta al chiodo. Ci sono le Finals in corso, ma in realtà sulla stampa iberica non si parla d’altro. All’esterno dell’Arena che ospiterà la finale di Davis Cup troneggia una scritta colossale di saluto a Rafa, campione e monumento dello sport nazionale e non solo. È un appuntamento con la storia, in tutti i sensi, nessuno vuole fallire. C’è un solo obiettivo: vincere, per regalare a Nadal quest’ultimo trofeo e chiudere la sua straordinaria carriera con una vittoria. Altri scenari non sono contemplati. La pressione sarà enorme perché la concorrenza è assai agguerrita, a partire dal team italiano campione in carica e assai competitivo, e non solo. Per farcela è indispensabile che Carlos giochi al suo meglio, “Da Alcaraz”, i suoi punti saranno fondamentali, anche perché il secondo singolarista del team di casa è un discreto rebus.
    Bautista Agut? Oppure lo stesso Nadal, che ha preparato con attenzione quest’ultimo ballo. “Giocherò solo se mi sentirò in grado di poter dare il mio meglio e contribuire alla squadra” affermava Rafael nelle scorse settimane. Considerando l’attesa e il contesto, pare difficile che capitan Ferrer possa tenerlo in panchina… Schierarlo in doppio? Nadal ha giocato ben poco la specialità, ma con la sua mano sotto rete ha vinto grandi partite in doppio e la sua risposta è sempre un gran bel colpo, è una possibilità. Ma si torna al punto di partenza: servono due punti su tre per avanzare, già dalla prima sfida vs. l’Olanda che non sarà una passeggiata, e il punto di Alcaraz non può essere in discussione.
    Per tutto questo, Alcaraz penserà più alla Davis che alle Finals? Se si riprenderà dall’influenza ritrovando vigore e arrivasse addirittura in finale a Torino, in pratica arriverebbe a Malaga lunedì mattina e avrebbe meno di 24 ore per preparare l’incontro con l’Olanda (Griekspoor), con palle, campo e condizioni totalmente diverse. Il tutto con una responsabilità enorme: vincere la sua partita. Carlos potrebbe paradossalmente giocare l’incontro odierno e quello di venerdì (contro un fortissimo Zverev) come una sorta di “preparazione” per la Final 8? Oppure la sua forza competitiva lo spingerà a cercare la sua miglior condizione per provare a vincere il torneo? La risposta la conosce solo lui. Non resta che vivere l’incontro di oggi contro Rublev e capire cosa lo spagnolo riuscirà a dare in campo.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rio Open 2025: Zverev, Rune e Musetti guidano il cast, biglietti in vendita

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Il Rio Open, il più prestigioso torneo di tennis del Sud America, si prepara a un’edizione 2025 che si preannuncia importante. L’ATP 500 brasiliano, in programma dal 15 al 23 febbraio al Jockey Club Brasileiro, ha già assicurato la presenza di tre top 20 del ranking mondiale, promettendo spettacolo sulla terra rossa carioca.La lista definitiva dei partecipanti verrà annunciata a gennaio 2025, ma il torneo ha già dimostrato di voler alzare ulteriormente l’asticella rispetto alle edizioni precedenti. La presenza di Zverev, alla sua prima partecipazione, e l’arrivo di talenti emergenti come Rune, insieme al ritorno di giocatori spettacolari come Musetti, promettono nove giorni di tennis di altissimo livello sulla terra battuta brasiliana.Il Rio Open si conferma così non solo come il più importante torneo del Sudamerica, ma come uno degli appuntamenti più attesi della stagione sulla terra rossa, capace di attirare sia campioni affermati che stelle nascenti del tennis mondiale.
    “Questa edizione sarà speciale”, promette Marcia Casz, direttrice generale del torneo. “Non sarà solo un evento tennistico, ma una vera celebrazione che coinvolgerà tutta Rio de Janeiro. Con questi campioni già confermati, prevediamo un rapido sold-out, come accaduto negli ultimi anni.”
    Alexander Zverev: il numero 2 sceglie RioPer la prima volta nella sua carriera, il campione tedesco ha scelto di partecipare al torneo brasiliano. Un colpo sensazionale per gli organizzatori, che portano in Sudamerica uno dei giocatori più vincenti del circuito:– 22 titoli in carriera– Medaglia d’oro olimpica a Tokyo 2021– 7 Masters 1000 conquistati– Attuale numero 2 del ranking mondiale
    Holger Rune: la nuova generazione sbarca in BrasileIl talento danese, numero 13 ATP, rappresenta uno dei volti più interessanti del tennis mondiale:– Campione al Masters 1000 di Parigi 2022– Due titoli sulla terra battuta– Prima apparizione al Rio Open– Uno dei leader della Next Gen
    Lorenzo Musetti: il ritorno dell’artistaIl tennista italiano, fresco di bronzo olimpico a Parigi 2024, torna a Rio dopo la partecipazione nel 2023:– Attuale numero 17 ATP– Vincitore dell’ATP 500 di Amburgo– Ex numero 1 junior– Stile di gioco unico e spettacolare
    Biglietti– Vendita online su Eventim– Prezzi a partire da 55 reais (circa 10 euro)– Massimo 4 biglietti per sessione per persona– Limite totale di 22 biglietti per acquirente– Nessuna commissione di servizio
    Modalità di pagamento– Carte di credito: Visa, Mastercard, Amex, Elo e Diners– Possibilità di rateizzazione in 4 rate senza interessi
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino 2024: I risultati completi con il dettaglio del Day 4. Oggi giocherà Carlos Alcaraz? in campo anche Bolelli-Vavassori (LIVE)

    Risultati dalle ATP Finals – Foto Antonio Fraioli

    Questi i risultati della quarta giornata delle ATP Finals di Torino 2024.

    ATP Finals – Torino 🇮🇹 (Italia), cemento (al coperto) – 4° giornata

    Centre Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [1] Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs [6] Rohan Bopanna / Matthew Ebden Il match deve ancora iniziare
    2. [3] Carlos Alcaraz vs [8] Andrey Rublev (non prima ore: 14:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [4] Simone Bolelli / Andrea Vavassori vs [8] Kevin Krawietz / Tim Puetz (non prima ore: 18:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [2] Alexander Zverev vs [6] Casper Ruud (non prima ore: 20:30)Il match deve ancora iniziare

    Ilie Nastase GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇮🇹 J. Sinner | 2-0 | 4-0 | 100.00% | 24-15 | 61.54%2 | 🇺🇸 T. Fritz | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 20-19 | 51.28%3 | 🇷🇺 D. Medvedev | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 19-18 | 51.35%4 | 🇦🇺 A. de Minaur | 0-2 | 0-4 | 0.00% | 13-24 | 35.14%
    John Newcombe GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇳🇴 C. Ruud | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 13-6 | 68.42%2 | 🇩🇪 A. Zverev | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-8 | 60.00%3 | 🇷🇺 A. Rublev | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 8-12 | 40.00%4 | 🇪🇸 C. Alcaraz | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 6-13 | 31.58%

    Bob Bryan GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇮🇹 S. Bolelli /🇮🇹 A. Vavassori | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-5 | 70.59%2 | 🇩🇪 K. Krawietz /🇩🇪 T. Puetz | 1-0 | 2-0 | 100.00% | 12-7 | 63.16%3 | 🇸🇻 M. Arevalo /🇭🇷 M. Pavic | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 7-12 | 36.84%4 | 🇮🇳 R. Bopanna /🇦🇺 M. Ebden | 0-1 | 0-2 | 0.00% | 5-12 | 29.41%
    Mike Bryan GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇫🇮 H. Heliovaara /🇬🇧 H. Patten | 2-0 | 4-0 | 100.00% | 27-21 | 56.25%2 | 🇦🇺 M. Purcell /🇦🇺 J. Thompson | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 24-23 | 51.06%3 | 🇳🇱 W. Koolhof /🇭🇷 N. Mektic | 1-1 | 2-3 | 40.00% | 21-25 | 45.65%4 | 🇪🇸 M. Granollers /🇦🇷 H. Zeballos | 0-2 | 1-4 | 20.00% | 22-25 | 46.81% LEGGI TUTTO

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    “Un match di altissimo livello”: Fritz a tutto campo dopo la sfida con Sinner. Analizza la sconfitta ‘Ha fatto la differenza nei punti importanti’

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Dopo la sconfitta per 6-4, 6-4 contro Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino, Taylor Fritz ha offerto un’analisi lucida e approfondita del match in conferenza stampa. L’americano, nonostante il risultato sfavorevole, ha mostrato grande sportività e una notevole capacità di analisi tecnica, toccando diversi temi cruciali: dal confronto con la finale degli US Open alle differenze nel gioco indoor, dalla questione delle palle da tennis fino al supporto del pubblico italiano per Sinner.
    D: Taylor, non il risultato sperato, ma contro un avversario molto forte. Hai ancora possibilità di qualificarti. Puoi raccontarci il match di oggi?FRITZ: È stata una partita di altissimo livello da entrambe le parti. Ho la sensazione di aver giocato molto bene, anche lui ha espresso un tennis eccellente. Ci sono molti aspetti positivi da cui posso ripartire.Non mi ha concesso molto. I punti che sono riuscito a vincere e le opportunità che ho creato sono arrivati da un tennis di altissima qualità da parte mia.Il rammarico più grande riguarda il primo set, dove ho avuto diverse situazioni sul 30 pari, 15-30, chance sul suo servizio. Non considero un’opportunità quando sul 30 pari mi fa ace, ma sul 15-30 e 30 pari, quando avevo possibilità sulla seconda di servizio ed ero dentro gli scambi, non sono riuscito a concretizzare.Nei momenti cruciali non sono riuscito a mantenere lo stesso livello di gioco mostrato nel resto della partita. In quelle situazioni, Sinner ha dimostrato di essere più solido. È stata particolarmente frustrante una situazione nel secondo set: anche quando ho giocato un ottimo punto sul 30 pari, lui ha trovato un passante incredibile. Questa è la vera differenza nella partita. È per questo che sta avendo un anno così straordinario. È per questo che è numero 1.La partita è stata equilibrata per lunghi tratti, ma lui è stato superiore nei punti decisivi sul 15-30 e 30 pari.
    D: Che differenze hai notato rispetto alla finale degli US Open? Cosa hai cercato di fare diversamente?FRITZ: Anche se il risultato e il punteggio sono simili, le due partite sono state completamente diverse.Agli US Open il mio servizio non ha funzionato e da fondo campo non mi sentivo a mio agio. Mi sentivo sopraffatto, costretto ad affidarmi a colpi rischiosi o a sperare in suoi errori per restare in partita. Era una continua lotta per sopravvivere.Oggi invece mi sono sentito alla pari negli scambi da fondo. Non mi sono sentito dominato in nessuno schema di gioco, mentre agli US Open nello scambio di dritto venivo sistematicamente superato. Oggi ho potuto reggere il confronto di dritto, colpendo più in profondità e con meno rotazione. Agli US Open, quando alzavo troppo la palla, gli permettevo di dominare lo scambio.Il mio gioco da fondo campo oggi è stato decisamente migliore. Anche il servizio ha funzionato bene, tranne nei due game in cui sono stato breakkato. Soprattutto nel primo set, quando ha fatto il break, ha giocato dei punti straordinari. Pochi altri giocatori mi avrebbero brekkato con come stavo servendo in quel game.
    D: Sto raccogliendo le opinioni dei giocatori sulle palle. Medvedev e Zverev sostengono che negli ultimi due anni la qualità sia peggiorata, che “muoiano” nell’aria. Zverev ha fatto delle ricerche e pensa sia dovuto all’uso di materiali inferiori. Qual è la tua esperienza?FRITZ: Ho seguito questa discussione. Personalmente, con le Dunlop che usiamo qui, non ho notato un deterioramento significativo della qualità. È difficile fare paragoni con il periodo pre-2020, ma negli ultimi anni ho prestato molta più attenzione a questi aspetti.La maggior parte dei giocatori concorda che la Dunlop sia la palla più consistente del circuito. Il problema principale si presenta con l’umidità, quando le palle si ingrossano, ma questo succede con tutte le marche.Ho notato più inconsistenze con altre palle, in particolare con le Wilson degli US Open. L’anno scorso tra Montreal e Cincinnati sembravano palle completamente diverse: a Cincinnati perdevano il pelo rapidamente, a Montreal si gonfiavano come al solito.Negli ultimi anni stanno entrando nella rotazione dei tornei palle sempre più lente e morbide. Le Wilson usate alla Laver Cup e a Shanghai, per esempio, sono così morbide che è quasi impossibile sbagliare, ma anche fare vincenti. Sono utilizzabili solo su campi molto veloci.
    D: Sul caso di Sinner, pensi che dovrebbe esserci una decisione definitiva prima degli Australian Open? Qual è la tua opinione sulla gestione del caso e sulle tempistiche?FRITZ: Non ho familiarità con le procedure e le tempistiche di questi casi, quindi non saprei dire se sia necessaria una decisione prima degli Australian Open.Da quello che ho potuto vedere, il processo è stato abbastanza trasparente: sono emerse le informazioni e Sinner ha fornito le sue spiegazioni. Come ho già detto agli US Open, la mia opinione conta quanto quella di chiunque altro: non ho informazioni privilegiate, solo Jannik e il suo team conoscono tutti i dettagli.Ci sarà sicuramente un’indagine approfondita, ma preferisco non esprimere giudizi su una situazione di cui non posso conoscere tutti gli elementi.
    D: Come hai gestito la pressione di giocare contro il numero 1 in Italia? Come paragoni questa esperienza ad altre situazioni simili nella tua carriera?FRITZ: Sorprendentemente, non ho sentito una pressione eccessiva. Credo sia dovuto alla fiducia che ho nel mio gioco in questo momento. Quando sono sceso in campo mi sentivo bene e molti aspetti del mio tennis stavano funzionando.Affrontare il numero 1 del mondo in Italia poteva essere intimidatorio, ma devo dire che il pubblico è stato molto rispettoso. Ho vissuto situazioni molto più complicate giocando contro beniamini locali in altri paesi. Qui l’atmosfera, seppur calda, è rimasta sempre corretta.
    D: Molti considerano l’indoor la superficie ideale per Sinner. Sei d’accordo? Quale pensi sia la sua miglior superficie?FRITZ: Ha perfettamente senso che Sinner eccella indoor. Le condizioni al coperto eliminano le variabili esterne come il vento e permettono un gioco da fondo campo più pulito. Puoi colpire la palla con maggiore sicurezza e sentirla meglio. Anche io, personalmente, apprezzo molto il gioco indoor.Se penso alla nostra sfida agli US Open, dove c’era anche il vento da gestire, oggi ha giocato decisamente meglio. Lo stesso vale per me: il livello complessivo della partita è stato superiore.L’indoor si adatta perfettamente al suo stile di gioco, soprattutto per la sua capacità di colpire con potenza e precisione da fondo campo. Le condizioni controllate gli permettono di esprimere al meglio le sue qualità.Questa è stata una partita intensa ma piacevole da giocare, nonostante la sconfitta. Il livello è stato costantemente alto da entrambe le parti, e penso che il pubblico abbia potuto apprezzare un grande spettacolo di tennis.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO