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    Sinner domina uno Zverev svuotato. Jannik è in finale al Masters 1000 Parigi, a un passo dal tornare n.1

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    “No match”, o “K.O. tecnico”, fa lo stesso. Impossibile per un Sasha Zverev del tutto svuotato di energie dalla durissima battaglia di ieri contro Medvedev fare partita contro Jannik Sinner, tanto che la seconda semifinale del Masters 1000 di Parigi è un assolo nemmeno così virtuoso e spettacolare dell’italiano, vincitore con un eloquente 6-0 6-1 in 62 minuti su “quel che restava” del tedesco, del tutto incapace di reggere la pressione e ritmo dell’italiano viste le gambe bloccate e pure una giornata totalmente negativa al servizio. Spettacolo oggettivamente deprimente per il pubblico, ma l’unica ottima notizia è la finale raggiunta a La Defense Arena da Sinner, dove trova un Auger-Aliassime solido, lanciatissimo, il più vincente in stagione al coperto. Non sarà una finale qualsiasi: in caso di vittoria Jannik potrà brindare al ritorno sul trono del ranking ATP. E farlo appena prima di sbarcare a Torino, in Italia, alle Finals, sarebbe un eccellente viatico all’ultimo evento del 2025 e anche piccola consolazione di un anno nel quale ha dovuto ingoiare tantissima fiele… Ma vincere non sarà affatto una passeggiata visto quanto il canadese sta giocando bene, davvero centrato, tosto agonisticamente e continuo. “Sono molto contento per Felix” afferma a caldo in campo Jannik, “È una delle migliori persone del tour, la più gentile”. I due si sono affrontati in semifinale a US Open e fu una discreta lotta…
    Non c’è molto da commentare sulla semifinale, non si è praticamente giocato. Ogni volta che Sinner ha spinto con intensità e precisione si è preso il punto, in particolare sul diritto di Zverev, colpo quasi impresentabile vista la grave difficoltà del tedesco nel cercare la palla coi piedi, fare spazio e spingere. Solo col rovescio Sasha è riuscito a reggere parzialmente e si è preso qualche punto discreto, ma la velocità, intensità e spinta di Jannik sono state un incubo per il tedesco. E poche sono state le volte nel quale Jannik ha davvero premuto l’acceleratore a manetta, non ce n’era minimamente bisogno per prendersi il punto diretto o provocare l’errore dell’avversario, totalmente in balia, smarrito e depresso.
    Visto l’andamento così insolito del match, è difficile commentare la prestazione di Sinner. È stato un allenamento agonistico perché fin dai primi punti è apparso evidente come Zverev fosse rigido e lento, non c’era un singolo colpo a funzionare, nemmeno il servizio che si gioca da fermo. Jannik non ha fatto alcuna fatica e queste energie risparmiate torneranno utilissime in finale (e pure a Torino). Volendo provare a cogliere qualcosa dalla sua prestazione, è piaciuto come l’azzurro abbia trovato precisione e qualità col lungo linea, sia di diritto che di rovescio, una soluzione tecnica che nelle ultime settimane ha provato in modo assiduo con risultati ottimi; ha risposto con sicurezza sulle battute poco incisive del rivale, sbagliando quasi niente; in generale ha gestito la situazione a dir poco particolare con tranquillità e freddezza, provando qualche colpo ma senza esagerare, anche per non infierire sull’avversario. Ha allungato sicuro e quindi ha gestito, senza strafare. Giusto così. Applausi a Zverev per essere rimasto in campo fino al match point, ma l’ha fatto solo per il grande rispetto che nutre per Sinner non essendo in alcun modo competitivo. Sarà la nona finale del 2025 per Sinner (su undici tornei disputati!), terza a livello 1000, entrambe perse contro Alcaraz (Roma e quella di fatto non giocata a Cincinnati). È anche la vittoria n.25 di fila a livello indoor per Sinner. 
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match inizia con Zverev al servizio ma è Sinner a prendersi il primo punto con un bel diritto vincente al termine di una progressione ben condotta. Due seconde palle, due punti foto copia con Jannik a comandare. 15-30. Bravo Sinner, comanda e si prende il punto con una smorzata ottima, dopo la differenza fatta con un eccellente rovescio lungo linea. 15-40, due palle break. Con una prima palla esterna più precisa che potete Zverev salva la prima; sulla seconda invece si scambia, Jannik piedi ben ancorati a terra e un diritto “pesante” provoca l’errore di Zverev. BREAK Sinner, può fare corsa di testa. Molto sicuro il primo turno di servizio dell’italiano, anche un Ace sul 30-15 ma soprattutto la netta sensazione di tranquillità nel gestire lo scambio. 2-0. Sasha è costretto a servire sopra alle sue medie recenti, altrimenti Jannik entra di brutto, come nel terzo game quando fulmina il tedesco con una risposta lungo linea micidiale. Ancora col lungo linea, un diritto improvviso, Sinner porta il terzo game ai vantaggi. La faccia di Zverev mentre vede sfilare la palla è tutto un programma… anche perché quando lo scambio diventa intenso va sotto, sembra in netta difficoltà con le gambe quando deve cercare la palla e spingere. Terribile l’errore del tedesco col diritto, la palla gli esce di due metri e c’è una nuova chance di break per l’italiano. Stavolta si scambia sul rovescio e dal lato sinistro è più sicuro, si salva. Troppo corto il servizio di Zverev, Sinner entra forte in risposta e si prende un nuovo BREAK, con un diritto cross dal centro stretto e velocissimo. 3-0, Dominio del n.2, Zverev sembra in grave difficoltà a reggere. Sasha sembra trascinarsi per il campo, tira alcuni buoni colpi ma appena Jannik alza un minimo il ritmo, ma nemmeno a tutta, il tedesco non regge e sbaglia anche di tanto. Sinner non perdona, con un Ace perfetto al T vola sul 4-0. Il diritto di Sasha proprio non va, altro bruttissimo errore sul 15-0 quando costretto a fare due passi in avanti affossa la traiettoria in rete. Jannik invece è famelico, aggredisce con la risposta la palla di Zverev e gioca al doppio della velocità…. forse anche qualcosa in più. 15-30. Solo con il rovescio il tedesco riesce ad appoggiarsi alla palla dell’italiano e trovare un po’ di angolo e profondità. Pesantissimo Zverev nel correre a destra sul 30 pari, dopo alcuni scambi discreti. 30-40, chance del triplo allungo per JS. L’italiano risponde, colpisce in sicurezza e con profondità, e ancora il diritto tradisce Zverev. 5-0, col terzo break di fila. Zverev si alza dalla sua panchina all’ultimo secondo disponibile, spossato e sportivamente depresso. Ogni lungo linea di Sinner è una punizione, l’altro non ci prova nemmeno o ci arriva malissimo. Sinner concede un paio di sbavature, 15-30, e qua arriva il primo punto che scatena l’applauso dell’Arena, una smorzata, poi lob e tweener, pro Sinner, che poi con l’ennesimo diritto potente si prende il primo Set Point. Ace. 6-0 in 30 minuti. Zverev passa davanti ad un Sinner già seduto muovendosi come un pachiderma e a testa bassa. Out of Energy.
    Zverev riparte nel secondo set cercando di prendersi un po’ di vantaggio col servizio e un rovescio incisivo, ma il suo problema è che questo pressing, seppur discreto, fa il solletico alla difesa di Sinner… Mentre Jannik trova il lungo linea ad occhi bendati, Sasha non ci riesce. 30 pari. Troppo corto il tedesco nello scambio, Jannik va sopra e quindi “punisce” il rivale con una smorzata ottima, Sasha nemmeno ci prova. 30-40, ancora palla break. Con una seconda di servizio finalmente di qualità Zverev si apre il campo e l’attacco col rovescio stavolta lo premia. Un Ace esterno, il primo del match, vale la palla game. Eccolo! Esplode la Defense sul buon diritto cross che sorprende Sinner e vale a Zverev un game. Il tedesco chiede l’intervento del medico al prossimo cambio di campo. Sinner intanto amministra senza alcun patema un altro turno di battuta, 1 pari. Nel terzo game anche il rovescio tradisce il tedesco e Sinner vola ancora a palla break sul 30-40. Niente, un banale scambio sulla diagonale di rovescio, nemmeno a grande velocità, termina con l’ennesimo errore di Zverev che subisce il quarto BREAK del match, 2-1 e servizio Sinner. Il medico misura i valori di Sasha (ricordiamo il suo diabete) e gli somministra un farmaco. Ma la musica non cambia: Jannik gestisce con totale agio il suo turno di battuta e poi va a prendersi con un paio di spallate di diritto bestiali (un po’ fortunata l’ultima) un nuovo break, per il 4-1. Sorride amaro il tedesco, oggi va così. Anzi, non va per nulla…

    Alexander Zverev vs Jannik Sinner ATP Paris Alexander Zverev [3]01 Jannik Sinner [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-5 → 1-6J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-4 → 1-5A. Zverev 15-0 ace 15-15 15-30 15-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-2 → 1-3A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-5 → 0-6A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-4 → 0-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-3 → 0-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime completa la rincorsa: battuto Bublik 7-6 6-4, il canadese vola in finale e vede Torino

    Felix Auger-Aliassime (Foto Patrick Boren)

    È Félix Auger-Aliassime il primo finalista del Rolex Paris Masters 2025. 
Il canadese supera in due set lottati Alexander Bublik, numero 16 del ranking mondiale, con il punteggio di 7-6(3) 6-4, e conquista l’accesso alla sua seconda finale in carriera in un Masters 1000. Domenica sfiderà il vincitore dell’altra semifinale tra Jannik Sinner e Alexander Zverev. Felix ritrovato: solidità e calma nei momenti chiave. Auger-Aliassime ha giocato con grande calma e lucidità, consapevole dei propri mezzi e senza forzare oltre il necessario. Il canadese ha costruito la vittoria sulla solidità del servizio (oltre il 75% di prime in campo) e su un atteggiamento tattico intelligente: pochi rischi, massima efficienza, e la capacità di appoggiarsi alle proprie certezze nei momenti decisivi. Bublik, al contrario, dopo un buon avvio nel secondo set — avanti 4-1 — ha perso progressivamente il filo del gioco, concedendo cinque giochi consecutivi senza più trovare ritmo né soluzioni efficaci. Le smorzate e le variazioni, marchio di fabbrica del kazako, non sono bastate contro la regolarità e la concentrazione di un Auger-Aliassime finalmente vicino ai livelli che lo avevano portato fino al numero 6 del mondo. Si accende la corsa verso Torino. Con il successo odierno, Auger-Aliassime supera Lorenzo Musetti nella Race to Turin, salendo momentaneamente all’ottavo e ultimo posto utile per la qualificazione alle Nitto ATP Finals.
Resta però un’ultima settimana di attesa: sia il canadese che il toscano sono iscritti ai tornei ATP 250 di Metz e Atene, che potrebbero decidere definitivamente chi volerà all’Inalpi Arena.
    Per Musetti servirà il massimo in termini di punti e prestazione per tenere vivo il sogno torinese, mentre Auger-Aliassime potrà affrontare la finale di Parigi con la consapevolezza di aver già rimesso in moto la sua ascesa. La finale di domenica. Per il canadese sarà la seconda finale in un Masters 1000, un risultato che conferma la rinascita di un giocatore tornato ai vertici dopo mesi difficili.
Qualunque sia l’avversario — Sinner o Zverev — la finale promette scintille: Aliassime ha ritrovato fiducia, continuità e soprattutto la calma che fa la differenza nei tornei più importanti.Parigi lo riporta tra i grandi. Domenica non sarà facile per nessuno.

    La cronaca
    Primo setAvvio brillante di Auger-Aliassime, che apre il match con due ace consecutivi e tiene agevolmente il servizio per il 2-0. Bublik risponde con la solita fantasia, mescolando palle corte e accelerazioni da fondo: il kazako, nato a San Pietroburgo, ritrova subito il ritmo e pareggia 2-2 con un turno di battuta impeccabile. Il livello tecnico è altissimo, entrambi spingono da fondo con margini ridottissimi. Il canadese è solido al servizio ma fatica negli scambi prolungati, mentre Bublik alterna momenti di grande ispirazione ad altri di eccessiva ricerca del colpo vincente. Aliassime continua a comandare con la prima (80% di punti vinti), chiude con autorevolezza ogni turno di servizio e sale 4-3. Bublik reagisce con colpi spettacolari e un paio di ace di pura potenza, ma il canadese resta concentrato e risponde con altrettanta efficacia: 5-4 Aliassime. Si procede punto a punto, senza palle break: entrambi reggono mentalmente nei momenti chiave, consapevoli che un singolo errore può costare il set. Bublik trova una smorzata perfetta per il 5-5 e salva con coraggio le ultime due prime dell’undicesimo gioco. Il tie-break è la naturale conclusione di un parziale impeccabile dal punto di vista tecnico. Aliassime parte meglio (ace e minibreak per il 4-2), Bublik prova a rientrare ma sbaglia ancora con il dritto. Due prime vincenti consecutive regalano a Felix tre set point: il kazako affossa l’ultimo colpo in rete, consegnando il primo set al canadese dopo 59 minuti di grande tennis.
    Secondo setParte al servizio Bublik, che si aggiudica il primo game e approfitta subito di un avvio timido di Aliassime: tre errori consecutivi gli consegnano il break per il 2-0. La reazione del canadese è immediata: spinge con il rovescio, trova profondità e strappa a sua volta il servizio (2-1), mentre Bublik si lascia sfuggire la racchetta in un gesto di stizza che gli vale un warning.Il copione si ripete: Aliassime fatica a consolidare, concede un nuovo break con un errore di volée (1-3), e Bublik vola 4-1 grazie a un servizio più incisivo e qualche discesa a rete coraggiosa. Ma proprio nel momento in cui il kazako sembra padrone del set, ecco un’altra svolta: doppio fallo, errori gratuiti e un rovescio in corridoio rimettono in corsa Felix, che piazza il controbreak per il 4-3.La rimonta è servita. Aliassime ritrova fluidità nei colpi e precisione al servizio, infilando due prime vincenti consecutive per il 4-4. Sul game successivo, la pressione passa tutta sul kazako: una risposta profonda e un dritto a sventaglio del canadese gli procurano due palle break pesantissime, e alla seconda occasione Felix piazza l’allungo decisivo, 5-4.Un secondo set più convulso e altalenante rispetto al primo, aperto da una raffica di break che ne ha scandito il ritmo. Alexander Bublik parte forte, strappa subito il servizio e si porta avanti 2-0, ma come spesso accade nel suo tennis, l’imprecisione e l’incostanza prendono il sopravvento nei momenti chiave. Il kazako entra in una spirale di errori e indecisione che gli costa due volte il vantaggio conquistato. Auger-Aliassime, inizialmente falloso, ritrova progressivamente ritmo e fiducia, alzando il livello del proprio servizio e cominciando a comandare lo scambio. Quattro break nei primi sette giochi testimoniano un inizio confusionario, con il livello sceso da entrambe le parti, ma è il canadese a emergere nel finale per lucidità e tenuta mentale.Al momento si servire per il match, Auger-Aliassime non trema: prima e dritto per il 30-15, ace per il doppio match point, e ancora con il dritto chiude il conto 6-4 dopo un’ora e 39 minuti di gioco complessivo.

    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani

    Felix Auger-Aliassime vs Alexander Bublik ATP Paris Felix Auger-Aliassime [9]76 Alexander Bublik [13]64 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4A. Bublik 0-15 0-30 15-30 15-40 df4-4 → 5-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-0 40-153-4 → 4-4A. Bublik 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 3-4F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4A. Bublik 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3A. Bublik 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-2 → 1-2F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2A. Bublik 0-15 15-15 ace 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 1*-2 ace 2*-2 3-2* ace 4-2* 4*-3 5*-3 ace 6-3*6-6 → 7-6A. Bublik 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace6-5 → 6-6F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-04-4 → 5-4A. Bublik 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 30-15 40-153-3 → 4-3A. Bublik 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2A. Bublik 15-0 ace 30-0 40-02-1 → 2-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 df ace1-1 → 2-1A. Bublik 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Rohan Bopanna annuncia il ritiro: una carriera leggendaria nel doppio

    Rohan Bopanna nella foto – Foto getty images

    Uno dei migliori specialisti di doppio degli ultimi anni, Rohan Bopanna, ha annunciato il proprio ritiro dal tennis professionistico. Il tennista indiano, 45 anni, ha comunicato la decisione attraverso i suoi profili social, chiudendo una carriera straordinaria costellata di successi e record di longevità.Bopanna lascia il circuito con due titoli del Grande Slam: il Roland Garros 2017 (in doppio misto) e l’Australian Open 2024, conquistato a 43 anni, oltre a un totale di 26 trofei nel doppio, tra cui sei Masters 1000.
    Durante la sua lunga carriera è arrivato fino alla vetta del ranking mondiale di doppio, diventando il giocatore più anziano della storia a raggiungere il numero uno, a vincere un torneo del Grande Slam e un Masters 1000.Professionista rispettato e apprezzato per la sua sportività, Bopanna ha rappresentato per anni un punto di riferimento per il tennis indiano e internazionale. Con il suo stile elegante e la sua longevità fuori dal comune, lascia il circuito come uno degli esempi più solidi di dedizione e continuità nella storia recente del doppio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    João Fonseca, il talento brasiliano che sogna di unirsi a Sinner e Alcaraz

    Joao Fonseca nella foto – Foto Patrick Boren

    Da quando ha impugnato per la prima volta una racchetta, João Fonseca ha mostrato una naturale inclinazione per la potenza.“Ero il tipo di bambino che distruggeva la palla,” racconta. “A volte finiva contro la rete, a volte sul fondo campo, e qualche volta era un vincente.”Quell’approccio istintivo e aggressivo lo accompagna ancora oggi nel circuito professionistico, dove il suo dritto esplosivo è già considerato uno dei colpi più spettacolari del tennis mondiale. A soli 19 anni, il brasiliano si è distinto come uno dei giocatori più potenti in circolazione, con un dritto che in media viaggia a 130 km/h (81 mph), ben al di sopra della media dei migliori tennisti (circa 120 km/h).
    Un 2025 da protagonistaNel 2025 Fonseca ha conquistato due titoli ATP, l’ultimo dei quali a Basilea, dove ha superato Alejandro Davidovich Fokina con 29 vincenti in finale. Con questo successo è diventato il terzo più giovane vincitore di un torneo ATP 500 da quando il formato è stato introdotto nel 2009, e il più giovane campione a Basilea dai tempi di Jim Courier (1989).Il suo allenatore lo ha incoraggiato a mantenere la sua natura offensiva, ma con maggiore controllo:“Il mio coach è stato il primo a dirmi di restare aggressivo, ma anche di lavorare sulla solidità. Ho capito che non puoi colpire sempre forte. A volte è una follia, ma in altri momenti serve coraggio e fiducia per essere aggressivi.”
    Una crescita costanteFonseca, già vincitore delle Next Gen Finals 2024, ha attirato l’attenzione a inizio stagione sconfiggendo Andrey Rublev al primo turno degli Australian Open, per poi vincere l’Argentina Open, diventando il secondo sudamericano più giovane a conquistare un titolo ATP nell’Era Open.Il suo percorso, però, non è stato lineare: non ha mai superato il terzo turno in uno Slam nel 2025, ma la vittoria a Basilea lo ha riportato in evidenza, facendolo salire fino al numero 28 del ranking mondiale, con l’obiettivo dichiarato di diventare testa di serie nei tornei del Grande Slam nel 2026.
    Tra modelli e ambizioniAppassionato di tennis sin da piccolo, Fonseca è cresciuto guardando il Big Three. Tifoso dichiarato di Roger Federer, confessa che la finale di Wimbledon 2019 – vinta da Novak Djokovic – lo segnò profondamente. Anni dopo, ha potuto incontrare il suo idolo alla Laver Cup, descrivendolo come “una persona semplice e gentile, un momento che non dimenticherò mai.”Fonseca è anche ambassador del marchio On, di cui Federer è investitore, e fu messo sotto contratto a soli 16 anni come talento emergente.
    Dalle radici al pubblicoCresciuto a Rio de Janeiro, Fonseca inizialmente si divideva tra calcio e tennis, ma un infortunio lo convinse a dedicarsi solo alla racchetta. “Giocavo bene, ero mancino, ma non sarei mai diventato un professionista. Fortunatamente ho scelto il tennis,” ha raccontato.Abituatosi al calore e al rumore del pubblico brasiliano, oggi ama giocare davanti a platee rumorose e coinvolgenti:“All’inizio ero nervoso, sentivo la pressione, ma ora adoro l’energia della folla. Mi spinge anche nei momenti difficili.”
    Il futuroFonseca non ha ancora affrontato Djokovic, Alcaraz o Sinner, ma spera di farlo presto:“Quello che stanno facendo è incredibile. Vincono ovunque, motivano tutti noi a lavorare di più. Spero di essere lì con loro, a giocare finali e competere ai massimi livelli. Ma un passo alla volta.”
    Con la sua potenza naturale, la personalità carismatica e una determinazione in crescita, João Fonseca rappresenta la nuova generazione del tennis brasiliano, pronta, forse, a inserirsi tra i protagonisti dell’élite mondiale insieme a Sinner e Alcaraz.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Gaudenzi: “Finals a Torino ottime, ma l’Italia rischia di perderle, le guerre di potere sono dannose. Un tennista rappresenta il proprio Paese anche quando gioca un torneo individuale”

    Andrea Gaudenzi, Presidente ATP

    L’Italia rischia seriamente di perdere le ATP Finals per la nuova legge del Governo Meloni che prevede l’ingresso statale nella gestione dell’evento. A dirlo è Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP, in un’intervista concessa a La Stampa, nella quale viene tracciato un bilancio eccellente delle Finals a Torino, dove “si respira tennis ovunque”, ma allo stesso si mette in guardia da una lotta di potere che non porterebbe che brutte conseguenze. Gaudenzi ha affrontato anche altri temi, come il nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita e le lamentele dei giocatori. Riportiamo i passaggi più salienti dell’interessante intervista.
    “Il giudizio globale delle ATP Finals a Torino è molto alto” afferma Gaudenzi, “non dimentichiamo che siamo partiti con il Covid: alla tensione per la scelta si aggiungeva quella legata alla pandemia. Da allora, però, è stato tutto un crescendo. Un voto? No, sarebbe riduttivo. Il valore aggiunto di Torino? Il modo in cui l’evento viene vissuto in città. Si respira tennis ovunque. E non lo dico solo io che di edizioni ne ho vissute molte meno di 55″.
    Questo il passaggio più importante dell’intervista. L’ATP ha confermato l’evento in Italia per altre 5 edizioni, ma è arrivata la sgradita novità della nuova legge dello sport secondo la quale il governo entrerà nella gestione delle Finals. Un partner che l’ATP non gradisce: “Noi abbiamo firmato un contratto con un soggetto privato che è la Federazione italiana tennis e padel. E abbiamo confermato le Finals per le conoscenze e competenze organizzative della federazione. Vogliamo continuare a fidarci ed affidarci a loro” afferma Gaudenzi. L’Italia quindi è rischio di revoca dell’assegnazione? “Sì, l’Italia potrebbe perdere le Finals” continua il Presidente ATP. “Le guerre di potere sono dannose, credo che il governo farebbe meglio a intervenire sulle infrastrutture degli impianti. Prendiamo il Roland Garros e il Foro Italico: fino a 20 anni fa più o meno gli impianti erano simili. Avete visto come si è trasformata Parigi grazie anche agli interventi statali? Identica cosa ha fatto lo Stato di Victoria a Melbourne per gli Australian Open”.
    La questione è sul tavolo da un po’ di tempo. ATP ha mandato una richiesta di spiegazioni alla FITP, mentre il Presidente Binaghi addirittura ha affermato di essere pronto a dimettersi. Gaudenzi risponde in modo secco: “La nostra posizione è chiara. Lascio a Binaghi il compito di trattare con il governo. Non tocca ad ATP farlo“.
    Altro tema “caldo”: l’annuncio del Masters 1000 in Arabia Saudita dal 2028, dopo l’ingresso del ricchissimo fondo PIF come partner commerciale. “Per il tennis, e non solo, quella è un’area geografica ed economica fondamentale” afferma Gaudenzi, “era giusto far salire a bordo investitori così importanti. Ora si tratterà di ottimizzare i calendari: ovvio che si dovrà giocare prima di marzo, quando cominciano Indian Wells e Miami”.
    Un passaggio è dedicato alle richieste dei giocatori, tra nuove regole contro le condizioni estreme (vedi Shanghai 2025) e i calendari. Ecco le risposte di Gaudenzi, in particolare a Rune, che urlò “l’ATP vuole un morto in campo prima di intervenire?”. “Ha ragione e proprio a Torino discuteremo come inserire dal 2026 gli indici di temperatura e di umidità come già fanno gli Slam e la WTA. Calendari ed esibizioni? Ascolteremo i tennisti, ma ci sono troppe sigle da armonizzare: ATP, gli Slam, la federazione internazionale. I tennisti sono freelance, ma sono disposti a collaborare. Però deve essere chiara una cosa: un Masters 1000 porta benefici economici anche ai tornei minori, le esibizioni che si moltiplicherebbero nelle eventuali finestre del calendario solo ai giocatori“.
    Curiosa la risposta di Gaudenzi in risposta a Zverev, uno dei tennisti che più di frequente si lamenta di palle, campi, ecc… “Il presidente dell’ATP è stato un giocatore che in carriera si è sempre lamentato moltissimo. Delle palle, della superficie, di ogni variabile al mio tennis quindi Zverev mi fa sorridere. Velocizzare la terra battuta e rallentare i campi veloci ha fatto bene al tennis. Prima sembravano sport diversi in base alla superficie. Ora però non esageriamo”.
    Questo parere di Gaudenzi sul no alla Davis di Sinner:  “Comprendo la sua decisione. Troppa retorica sulla maglia azzurra? Intanto un tennista rappresenta il proprio Paese anche quando gioca un torneo individuale. A me piaceva di più la vecchia formula della Davis, con le partite in casa e fuori. E comunque, se deve diventare come una coppa del mondo, allora che prenda almeno una cadenza biennale. Diventerebbe più attrattiva” conclude il Presidente ATP.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Atene e Metz: I risultati completi con il dettaglio del Primo Turno di Qualificazione (LIVE)

    Andrea Pellegrino nella foto

    ATP 250 Athens (🇬🇷 Grecia) – 1° turno Qualificazione, cemento (al coperto)

    Center Court – ore 09:00Filip Misolic vs Alex Molcan ATP Athens Filip Misolic [1]• 15370 Alex Molcan30660ServizioSvolgimentoSet 3F. Misolic 15-0 15-15 df 15-30ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 6*-36-6 → 7-6F. Misolic 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6A. Molcan 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 5-6F. Misolic 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5A. Molcan 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5F. Misolic 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. Molcan 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-3 → 3-4F. Misolic 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3A. Molcan 15-0 30-0 ace 40-02-2 → 2-3F. Misolic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2A. Molcan 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-1 → 1-2F. Misolic 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 1-1A. Molcan 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Misolic 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 3-6A. Molcan 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-4 → 3-5F. Misolic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 3-4A. Molcan 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4F. Misolic 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3A. Molcan 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3F. Misolic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace0-2 → 1-2A. Molcan 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2F. Misolic 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 0-1

    Shintaro Mochizuki vs Pavlos Tsitsipas Il match deve ancora iniziare
    Henry Bernet vs Thiago Agustin Tirante Il match deve ancora iniziare
    Jan-Lennard Struff vs Mark Lajal (Non prima 15:00)Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 09:00Yannick Hanfmann vs Lukas Klein ATP Athens Yannick Hanfmann66 Lukas Klein [8]24 Vincitore: Hanfmann ServizioSvolgimentoSet 2Y. Hanfmann 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4L. Klein 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4Y. Hanfmann 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 5-3L. Klein 0-15 15-15 30-15 30-30 ace4-2 → 4-3Y. Hanfmann 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2L. Klein 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2Y. Hanfmann 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-402-1 → 3-1L. Klein 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-0 → 2-1Y. Hanfmann 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 2-0L. Klein 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Y. Hanfmann 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2L. Klein 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-405-1 → 5-2Y. Hanfmann 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-304-1 → 5-1L. Klein 0-15 df 0-30 0-403-1 → 4-1Y. Hanfmann 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 3-1L. Klein 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-401-1 → 2-1Y. Hanfmann 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1L. Klein 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1

    Marco Trungelliti vs Mackenzie McDonald ATP Athens Marco Trungelliti• A0 Mackenzie McDonald [7]400ServizioSvolgimentoSet 1M. Trungelliti 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace

    Vit Kopriva vs Jaime Faria Il match deve ancora iniziare
    Chun-Hsin Tseng vs Eliot Spizzirri Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Metz (🇫🇷 Francia) – 1° turno Qualificazione, cemento (al coperto)

    Court Central – ore 11:00Jan Choinski vs Harold Mayot Il match deve ancora iniziare
    Billy Harris vs Luca Van Assche Il match deve ancora iniziare
    Tom Paris vs Moez Echargui Il match deve ancora iniziare
    Tristan Schoolkate vs Dan Added Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 11:00Kyrian Jacquet vs Andrea Pellegrino Il match deve ancora iniziare
    Alexander Shevchenko vs Vitaliy Sachko (Non prima 12:30)Il match deve ancora iniziare
    Clement Tabur vs Nicolai Budkov Kjaer Il match deve ancora iniziare
    Arthur Bouquier vs Francesco Passaro Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi: I risultati completi con il dettaglio delle Semifinali. In campo Jannik Sinner (LIVE)

    Sinceramente sono molto felice per Bublik , se non avesse cannato Wimbledon che a mio avviso è una superficie a lui congeniale sarebbe già qualificato.Son quei grandi giocatori che per un motivo (testa ) o l’altro stanno alla finestra dei grandi, sempre fuori i topten,finals e grandi titoli . Invece con 2 vittorie potrebbe fare tripletta.Di Felix son felice che sia ritornato tra i grandi , però come successo a Madrid 2024 ci riuscì con una combinazione super favorevole di eventi , quindi la reputo una casualità del fato queste semifinale perché di fatto il suo tennis è sempre quello.
    Inutile dire che preferirei ci fosse quel “disgraziato ” di Musetti perché è stato più continuo nonostante gli infortuni e ha qualcosa in più da dare del canadese al tour.
    Zverev è quello del quartetto che ha meno da perdere da una sconfitta mentre Jannik si riprenderebbe il furto con scasso di WADA e tornerebbe al numero che gli compete , sperando che stavolta non lo lasci più.
    Anche perché Carlos dal 2026 oltre a dover ripetere la stagione logorante del 2025 dovrà vedersela in quei tornei proprio dal nuovo #1. LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Sabato 01 Novembre 2025

    Francesco Passaro ITA, 2001.01.07

    Masters 1000 Paris – indoor hardSF Zverev – Sinner Non prima 17:00Il match deve ancora iniziare

    🇸🇦 Wta Finals Riad – Indoor hard1G (1) Errani /Paolini vs Muhammad /Schuurs Inizio 13:30Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Metz – Indoor HardQ1 Jacquet – Pellegrino Inizio 11:00Il match deve ancora iniziare
    Q1 Bouquier – Passaro 4° inc. ore 11Il match deve ancora iniziare

    CH Monastir – hardSF Moro Canas – Giustino Inizio 11:00Il match deve ancora iniziare

    CH Lima – terraSF Boyer – Cecchinato Non prima 19:00Il match deve ancora iniziare

    Cali WTA 125 – terraF Fossa Huergo /Gorgodze – Candiotto /Pigossi ore 17:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO