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    Francia: l’ASPTT Mulhouse condanna l’Istres. Spazio alla Coppa nel weekend

    Di Redazione Chiusura del campionato di Ligue A femminile soltanto parziale in Francia, visto che del programma dell’ultima giornata si sono giocate soltanto 3 partite, a causa di numerosi casi di positività al Covid-19. Sono 7 gli incontri non ancora disputati e che probabilmente non verranno mai recuperati, vista anche l’irrilevanza ai fini della classifica finale che ha già espresso tutti i suoi verdetti. L’ASPTT Mulhouse, campione di Francia con largo anticipo, non fa sconti all’Istres imponendosi per 3-0 (25-13, 25-21, 25-21) e condannando le provenzali alla retrocessione, benché Salvagni faccia ruotare tutte le sue giocatrici togliendo Cazaute e Bauer dopo due set. Il Nantes, già certo del terzo posto, supera il Saint-Raphael per 3-1 (25-16, 25-19, 21-25, 25-20) con 4 muri vincenti di Sylves, mentre il Pays d’Aix Venelles di Orefice si prende il settimo posto grazie al 3-0 (25-19, 26-24, 25-17) sulle giovani del France Avenir. Nel weekend si disputerà la final four della Coppa di Francia ospitata proprio dal Mulhouse, che sogna una storica doppietta: per centrare l’obiettivo le campionesse di Francia dovranno però innanzitutto battere le rivali del Béziers nella semifinale di sabato. In apparenza una finale anticipata, visto che dall’altra parte del tabellone si sfideranno curiosamente due squadre retrocesse: Istres e Mougins. Una di loro avrà l’opportunità di giocarsi un titolo comunque storico nella finalissima di domenica 25 aprile alle 15. (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO

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    Lo scudetto di François Salvagni: “Una vittoria che ripaga tanti sacrifici”

    Di Eugenio Peralta La Ligue A femminile francese è ormai da anni approdo d’elezione per gli allenatori italiani: Micelli, Schiavo, Orefice, fino allo scorso anno Marchesi. E poi François Salvagni, che la Francia ce l’ha nel nome e pochi giorni fa l’ha “conquistata” vincendo, con l’ASPTT Mulhouse, il primo scudetto della sua carriera e il secondo nella storia della società. Un successo ottenuto con due giornate d’anticipo, nell’unico campionato europeo che non prevedeva i play off, e sulla scorta di una stagione magica con 18 vittorie consecutive. Rendimento inaspettato per le stesse alsaziane, come racconta Salvagni ai nostri microfoni: “Non ce lo aspettavamo assolutamente, anche perché abbiamo iniziato molto male la stagione, giocando non bene a pallavolo e perdendo la Coppa del 2019-2020 (recuperata in settembre, n.d.r.). È stato un anno da costruire in corsa, e la cosa positiva è stata che siamo riusciti a vincere diverse partite anche quando giocavamo male: merito del gruppo, perché abbiamo 12-13 ottime giocatrici e ogni volta qualcuna ci metteva del suo. Ma fino a Natale ancora non riuscivamo a esprimere il nostro potenziale e in classifica eravamo tutti in gruppo“. E poi cos’è cambiato? “Be’, dopo tanti sacrifici e tanto lavoro la squadra ha cominciato a giocare molto bene. Secondo me le due ‘bolle’ di Champions League che abbiamo disputato ci hanno aiutato ad alzare molto il livello. In campionato abbiamo cambiato decisamente marcia e mostrato una qualità di gioco diversa. Nelle ultime 5 partite si è sentita un po’ la pressione: è stato molto importante vincere con il Voléro di Micelli per capire che potevamo farcela. Poi a Béziers poteva finire in qualsiasi modo, ma aggiudicarsi lo scontro diretto è stato il modo migliore per chiudere“. La pandemia di coronavirus ha messo a dura prova tutta la pallavolo mondiale, ma soprattutto quella francese. Come l’avete vissuta? “Abbiamo avuto la fortuna di poter continuare a giocare, ma per il resto è stata dura. Abbiamo perso il nostro team manager a dicembre, io personalmente ho vissuto la scomparsa di mia madre, e sono riuscito a vedere i miei figli solo una volta. Abbiamo fatto trasferte in un paese deserto, mangiando ognuno nella propria camera d’albergo e senza poterci concedere nulla nemmeno a casa, visto che l’Alsazia è stata la regione più colpita dalla prima ondata. Mi rendo conto che c’è chi ha sofferto molto o ha dovuto chiudere la propria attività, ma anche per noi è stato difficile. Anche per questo le ragazze hanno canalizzato tutte le loro energie per conquistare qualcosa di importante che ripagasse i tanti sacrifici“. Che campionato è quello francese? “Sorrido quando mi dicono che è un campionato di basso livello. Credo invece che il livello tecnico si sia alzato tantissimo: ci sono grandi allenatori, molti italiani, si gioca una bella pallavolo. L’ultimo campionato è stato di ottima qualità e lo dimostrano anche le prestazioni nostre e del Béziers in Europa. Certo non siamo ai livelli dell’Italia, ma nessuno lo è, neppure la Turchia… però dalla Francia sono partite tante giocatrici che poi si sono messe in mostra nei campionati internazionali, da Haak a Herbots“. A proposito, in Ligue A ci sono giocatrici in rampa di lancio per il campionato italiano? “Ce ne sono eccome, anzi diverse le vedrete già l’anno prossimo. Una di queste è la nostra schiacciatrice Hélena Cazaute, e per me il fatto che abbia conquistato un ingaggio in Serie A è un orgoglio e una medaglia personale, perché era stata lei a chiedermi di aiutarla a raggiungere questo obiettivo. Si parla molto anche di Ivana Vanjak, ma lei resterà con noi ancora un altro anno, proprio perché ha l’obiettivo di crescere ulteriormente per poi presentarsi in Italia da protagonista“. La Francia è l’unico paese europeo in cui i pallavolisti sono lavoratori professionisti, un tema di cui si parla molto anche in Italia. Cosa ne pensa? “In questa situazione ci ha aiutato tantissimo. Lo scorso anno, quando è stata sospesa l’attività, abbiamo ricevuto la cassa integrazione all’85% dallo Stato, oltre ai contributi pensionistici e a tutte le agevolazioni del caso. Voglio però essere ben chiaro: se si vuole il professionismo bisogna che tutte le componenti, dai giocatori ai procuratori, siano disposte a mettersi le mani in tasca. Perché la riforma, se ci sarà, comporterà un costo economico e probabilmente anche tecnico: le giocatrici guadagneranno qualcosa in meno e qualcuna sceglierà di andare altrove. Ma io mi auguro che accada, perché avere più solidità è l’unico modo per crescere“. LEGGI TUTTO

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    Francia: ASPTT Mulhouse a un passo dallo scudetto

    Di Redazione Manca soltanto una vittoria all’ASPTT Mulhouse per festeggiare il secondo titolo della sua storia in Ligue A, dopo quello del 2017. Con la vittoria per 1-3 sul campo del Vandoeuvre Nancy (21-25, 25-21, 23-25, 19-25), la squadra di François Salvagni conserva 7 punti di vantaggio sul Béziers (che a sua volta batte per 3-1 lo Chamalières) quando mancano tre giornate alla conclusione della regular season, che quest’anno assegnerà lo scudetto senza passare dai play off. L’ultima chance delle “Angels” per riaprire il campionato sarà lo scontro diretto di sabato, ma in seguito il Mulhouse avrà a disposizione ancora due incontri casalinghi contro Paris Saint-Cloud e Istres. Mantiene il terzo posto il Nantes VB grazie alla vittoria per 2-3 (18-25, 25-23, 15-25, 25-21, 13-15) sul campo dell’Istres, con 29 punti di una scatenata Carli Snyder. Il Voléro Le Cannet di Micelli rosicchia un altro punticino, battendo per 3-0 il Pays d’Aix Venelles di Orefice (25-22, 25-21, 25-21) e portandosi a meno 4. Resta in scia anche il Racing Club de Cannes di Schiavo, che supera per 3-0 il Saint-Raphael (25-22, 25-20, 25-22) staccando il Terville-Florange al quinto posto. Il Mougins intanto tiene teoricamente aperta la lotta salvezza con il 3-0 sul fanalino di coda France Avenir, ma il verdetto appare soltanto rimandato. (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO

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    Christina Bauer torna in campo nella sua Mulhouse dopo la maternità

    Di Redazione
    Ritorno alle origini: Christina Bauer sceglie l’ASPTT Mulhouse, la squadra in cui è cresciuta ed è stata lanciata nel grande volley, per tornare in campo dopo la maternità (ha dato alla luce una bambina ad aprile). O per meglio dire, risponde al grido d’allarme della formazione di François Salvagni, ritrovatasi in assoluta emergenza dopo il grave infortunio al ginocchio subito dal capitano Léandra Olinga Andela nel recupero con il Nantes che si è disputato in settimana.
    “Contavo molto su Léandra in questa stagione – spiega il tecnico italiano – aveva lottato coraggiosamente per tornare al top dopo l’infortunio al ginocchio destro, e ora si è infortunata al sinistro. È davvero crudele, ma Christina è la migliore opportunità che ci si potesse offrire per sostituirla. Lei è di casa a Mulhouse e di certo non avrà problemi ad ambientarsi. E poi la conosco bene, era la mia capitana a Bolzano nel 2016-2017: prima di essere una buona giocatrice è soprattutto una bella persona, intelligente, sempre positiva e una gran lavoratrice“.
    Bauer completerà il reparto delle centrali del Mulhouse insieme a Tessa Polder e Georgia Lamprousi. La 32enne centrale francese, che dopo sei stagioni nell’ASPTT (2014-2010) aveva giocato in Italia a Busto Arsizio, Piacenza e appunto Bolzano, si era separata dal Bisonte Firenze prima dell’inizio della stagione 2019-2020 proprio per dedicarsi alla maternità.
    (fonte: ASPTT Mulhouse) LEGGI TUTTO

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    Léa Soldner fedelissima dell’ASPTT Mulhouse

    Di Redazione Settima stagione di fila con la maglia dell’ASPTT Mulhouse: il libero Léa Soldner è una vera fedelissima della squadra renana, anche se, paradossalmente, i suoi contratti sono sempre stati firmati per un solo anno. Non fa eccezione l’ultimo rinnovo, annunciato proprio ieri: a 24 anni Soldner è ormai una colonna della squadra di […] LEGGI TUTTO

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    Il Mulhouse conferma la centrale Léandra Olinga Andela

    Foto Facebook ASPTT Mulhouse Di Redazione L’ASPTT Mulhouse ha annunciato la conferma per la prossima stagione della nazionale francese Léandra Olinga Andela, 22 anni: l’unico punto fermo del reparto centrali, che vedrà le partenze di Cindy Baijens e Olga Trach. Camerunense di nascita e cresciuta in Indonesia, Olinga Andela è arrivata a Mulhouse nel 2018 […] LEGGI TUTTO

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    Laetitia Moma-Bassoko resta all’ASPTT Mulhouse

    Foto Facebook ASPTT Mulhouse Di Redazione Altra conferma importante per l’ASPTT Mulhouse, che ha annunciato il prolungamento del contratto di Laetitia Moma-Bassoko. La camerunense, classe 1993, è stata la miglior realizzatrice dell’ultimo campionato francese nella sua prima stagione a Mulhouse, dopo essersi messa in luce come artefice della clamorosa eliminazione della capolista dai play off […] LEGGI TUTTO

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    Ivana Vanjak, un panzer per l’ASPTT Mulhouse

    Di Redazione 24 anni, 1 metro e 93 di altezza, seconda miglior marcatrice della Bundesliga con la maglia dell’USC Munster: con queste credenziali la schiacciatrice tedesca Ivana Vanjak si presenta ai suoi nuovi tifosi dell’ASPTT Mulhouse. Alla nipote del cestista croato Josko Vucicevic, che a sua volta aveva iniziato la sua carriera con le nazionali […] LEGGI TUTTO