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    Ruud vince un set contro Rublev, sarà l’avversario di Sinner in semifinale alle ATP Finals

    Casper Ruud (foto Antonio Fraioli)

    È Casper Ruud l’avversario di Jannik Sinner nella seconda semifinale delle Nitto ATP Finals 2024. Al norvegese nell’ultimo match dei round robin (gruppo Newcombe) bastava vincere un set contro Andrey Rublev per aggiudicarsi matematicamente il secondo posto nel girone dietro a Zverev, vincitore nelle sue tre partite. Casper si è imposto nel primo set per 6-4, staccando così il biglietto per la semifinale. Andrey ha una reazione d’orgoglio, gioca un secondo set di ottima qualità e alla fine lo vince per 7-5. Nel terzo set invece il moscovita cala d’attenzione e subisce un break nel terzo game che manda avanti il norvegese, poi solido e bravo a chiudere per 6-2 con un altro break. Jannik e Casper disputeranno la partita serale, ore 20.30.

    L’ultimo match dei round robin tra Ruud e Rublev avanza sui turni di servizio con un discreto ritmo negli scambi. Sul 3 pari Rublev, al servizio, incappa in errori ed incertezze e concede tre palle break sullo 0-40. Ruud si prende il break sul 15-40 con un rovescio lungo linea vincente che lascia fermo il rivale. Appare scoraggiato il russo, la sua qualificazione alle semifinale è legata ad una vittoria in due set, ma Ruud è rapido e preciso, sbaglia poco e spinge molto. Casper serve per il primo set sul 5-4 e non trema: solido col diritto guadagna campo e affonda. Chiude per 6-4 al secondo set point, con servizio potente al centro. Questo set chiude definitivamente la contesa per l’ultimo posto in semifinale: è di Casper.
    La partita ovviamente prosegue, anche se ormai i giochi sono fatti. Rublev non crolla di motivazione, alla fine ogni vittoria alle Finals è prestigiosa, porta punti per il ranking (e soldi), quindi continua a martellare con il suo diritto dopo un solido servizio. Ruud semmai sembra più cauto, ha fin troppo arretrato il raggio di azione e gioca spingendo meno rispetto al primo set, è più attendista. Il set avanza sui turni di servizio e schemi piuttosto monocorde, spinta col diritto per entrambi, il primo che prende il comando tende a chiudere il punto o forzare l’errore dell’avversario. Di chance in risposta nemmeno l’ombra. Si gioca con meno tensione, Rublev si lascia andare a un ampio sorriso dopo aver mancato un serve and volley difficile. Sul 5-4 Rublev, il russo in risposta lascia correre il braccio e sul 30 pari con un rovescio cross vincente si procura due set point. Rischia sul primo ma sbaglia, mentre il secondo è annullato da un ottimo servizio del norvegese. Ruud si salva ma Rublev continua a martellare alla massima potenza col diritto sul 6-5 e alla fine strappa il set per 7-5 al quarto set point.
    Dopo l’ottimo rush finale nel secondo set, Rublev perde concentrazione e la misura del campo nel terzo game, che chiude a zero con un brutto doppio fallo. Ruud consolida il vantaggio con un turno di battuta senza sbavature, 3-1, ormai padrone del campo, quindi strappa poi un secondo break che lo porta saldamente al comando sul 5-2, a un passo dalla vittoria. Il norvegese chiude in bellezza attaccando la rete e prendendosi gli applausi del pubblico. Finisce 6-2 per Ruud dopo un’ora e tre quarti. Seconda semifinale alle ATP Finals per Casper. L’appuntamento per il russo è ancora rimandato.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    [6] Casper Ruud vs [8] Andrey Rublev
    ATP Nitto ATP Finals Casper Ruud [6]656 Andrey Rublev [8]472 Vincitore: Ruud ServizioSvolgimentoSet 3C. Ruud 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 6-2A. Rublev 15-0 15-15 15-30 15-404-2 → 5-2C. Ruud 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 4-2A. Rublev 15-0 15-15 df 30-15 40-15 ace3-1 → 3-2C. Ruud 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-1 → 3-1A. Rublev 0-15 0-30 0-40 df1-1 → 2-1C. Ruud 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 df0-1 → 1-1A. Rublev 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2C. Ruud 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-6 → 5-7A. Rublev 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 ace5-5 → 5-6C. Ruud30-40 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 A-404-5 → 5-5A. Rublev 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-4 → 4-5C. Ruud 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 4-4A. Rublev 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4C. Ruud 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-3 → 3-3A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace2-2 → 2-3C. Ruud 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 ace1-2 → 2-2A. Rublev 15-0 30-0 40-0 ace ace1-1 → 1-2C. Ruud 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace0-1 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Ruud 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-305-4 → 6-4A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4C. Ruud 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 5-3A. Rublev 0-15 df 0-30 0-40 15-403-3 → 4-3C. Ruud 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3C. Ruud 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2A. Rublev 0-15 15-15 ace 30-15 ace 30-30 40-301-1 → 1-2C. Ruud 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1A. Rublev 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Ruud-Rublev decisiva per le semifinali, Alcaraz eliminato

    Andrey Rublev nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Serata cruciale alle ATP Finals 2024 con lo scontro diretto tra Casper Ruud e Andrey Rublev per l’accesso alle semifinali. Per il norvegese Ruud la strada è più agevole: gli basterà vincere un set o conquistare sette game per qualificarsi in caso di vittoria di Rublev. Il russo, invece, deve vincere in due set concedendo al massimo sei game per sperare nel passaggio del turno.
    Carlos Alcaraz è matematicamente eliminato dal torneo. Il tennista spagnolo, che non ha più possibilità di qualificazione nemmeno in caso di vittoria di Rublev su Ruud, può ora concentrarsi sul prossimo impegno: la Coppa Davis 2024 a Malaga.La serata si preannuncia particolarmente tesa al Pala Alpitour di Torino, con Ruud e Rublev che si contenderanno l’ultimo posto disponibile per le semifinali del torneo dei maestri.
    John Newcombe GroupPos | Player | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W%1 | 🇩🇪 A. Zverev | 3-0 | 6-0 | 100.00% | 38-27 | 58.46% – Q2 | 🇪🇸 C. Alcaraz | 1-2 | 2-4 | 33.33% | 29-35 | 45.31%3 | 🇳🇴 C. Ruud | 1-1 | 2-2 | 50.00% | 22-19 | 53.66%4 | 🇷🇺 A. Rublev | 0-2 | 0-4 | 0.00% | 17-25 | 40.48%
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    L’urlo di Alcaraz: ritrova smalto e batte Rublev alle ATP Finals. Decisiva la sfida con Zverev venerdì

    Carlos Alcaraz (foto Fraioli)

    “Non stavo così bene, ma… non c’ho pensato. Sono sceso in campo a giocare e dare tutto quel che avevo, cercando di vincere e divertire il pubblico”. Missione compiuta. Così Alcaraz ha parlato a caldo dopo aver battuto Rublev nel suo secondo match alle Nitto ATP Finals, un 6-3 7-6(8) al termine di una buona partita che ha visto lo spagnolo non al meglio ma nettamente in crescita rispetto alla versione abulica dell’esordio, battuto da Ruud. Il russo ha messo in campo tutto quel che aveva, ha spinto tanto e servito discretamente, ma le sue solite incertezze sotto pressione nella seconda parte del primo set gli sono costati i break che hanno rotto l’equilibrio. Molto tirato il secondo set, nessuna chance e tiebreak, dove il russo ha avuto anche due set point, ma come se li è giocati bene Carlos. Da campione.
    Il 21enne di Murcia ha servito davvero bene chiudendo l’incontro con 10 Ace, il 70% di prime palle in gioco vincendo l’84% dei punti, ed eccellente il 63% di trasformazione con la seconda; forte di una battuta così costante, ha condotto con totale agio i suoi game (non ha concesso alcuna palla break) e questo gli ha permesso di restare rilassato e focalizzato. E quando Alcaraz gioca sereno e libero dalla pressione son dolori per gli altri… Si concentrato sul contenere le sfuriate del rivale, cambiando marcia con alcune zampate bellissime che hanno esaltato il pubblico torinese e gli hanno dato la spinta per gli allunghi decisivi nel primo set e nel tiebreak. Alcuni diritti di Carlos hanno dell’incredibile per anticipo e controllo. Magistrali. Solido, centrato, ancora non il miglior Alcaraz, siamo lontani da quella furia travolgente e quell’anticipo che lo rende irresistibile, ma lo spagnolo si è mosso piuttosto bene per velocità degli spostamenti e tenuta nello scambio. I severi problemi di respirazione accusati nel primo incontro e negli allenamenti successivi sembrano superati. Dopo i dubbi di stamattina, gioca – non gioca, Carlito sembra deciso a spingere nel torneo ed affrontare Zverev venerdì in una partita che per lui sarà decisiva.
    Rublev non è dispiaciuto, se c’è stata una discreta partita con molti punti divertenti è soprattutto per merito suo. Ha forse fiutato l’occasione, con un Alcaraz non al meglio, memore di quel che era successo a Madrid lo scorso maggio, dove un Carlos non al meglio era crollato sotto il pressing del moscovita. Ha spinto tanto Andrey, reggendo discretamente bene anche sulla diagonale di rovescio, dove il gap con lo spagnolo a livello di sicurezza e spinta è ampio; anche lui ha messo in campo il 70% di prime, vincendo tre punti su quattro e più del 50% sulla seconda, ma il computo errori-vincenti è nettamente a favore di Alcaraz. Dove Rublev ha perso l’incontro è in risposta: pochissimo sulle prime dello spagnolo ma anche sulle seconde, dove poteva e doveva trovare punti importanti o almeno aperture per mettere più pressione al rivale. Per i suoi standard delle ultime settimane, dove hanno fatto il giro del mondo le sfuriate incontrollate di rabbia autodistruttiva, è stato bello tranquillo e focalizzato. Rublev ha giocato una buona partita, è stato Alcaraz a vincerla con la sua maggior qualità complessiva, non Andrey a buttarla via.
    La buona notizia per Alcaraz, oltre alla vittoria che lo tiene in vita nel torneo, è il miglioramento generale nella condizione atletica ed agonistica. Più vivo con le gambe e con piedi, è riuscito in più fasi ad aggredire la palla veloce del rivale entrando con forza e precisione. Molte accelerazioni col diritto hanno lasciato di sasso il rivale, ed esaltato il pubblico torinese. La sensazione è che contro lo Zverev ammirato nella prima partita del torneo servirà un Alcaraz ancora superiore. Sasha sta servendo molto bene, meglio di Rublev; rovescio contro rovescio il tedesco ha altra resistenza e potenza. Servirà un tennis ancor più efficace e continuo, sia come colpi e intensità fisica, perché la forza complessiva del tedesco è superiore a quella di “Rublo”. C’è un giorno di riposo per sentirsi meglio e ritrovare forza. Soprattutto, Alcaraz nel torneo c’è e sembra voler restarci il più a lungo possibile.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Veemente la partenza di Rublev: serve come un treno nel primo game, quindi in risposta entra forte col diritto e trova l’angolo. Alcaraz è costretto a chiedere il massimo al suo diritto sul 15-30. Scambi ridotti all’osso, entro una manciata di colpi il punto si decide. Con un Ace Carlos impatta 1 pari. Andrey è il primo a cedere sul primo vero lungo e duro scambio del match, ma serve bene. Non è un fulmine di guerra, ma Alcaraz sembra più vivo e pimpante rispetto alla prima partita, la palla gli esce più netta dalla racchetta ed è più rapido nello scattare lateralmente. 2 pari, Rublev inizia il game con un errore marchiano con lo smash, perde di vista il campo; poi un diritto in corsa in rete, per lui non impossibile, 0-30. Primo momento di stress nel match. Non è fortunato col nastro, ne approfitta Carlos con una smorzata perfetta. 15-40, prime due palle break del match. Solido Rublev, gran spinta col diritto con rischio calcolato. Bene Andrey, autorevole come si cava dal buco. 3-2. Nel sesto game Alcaraz scatena tutta la potenza del sul diritto sul 30-0, pallata incredibile anche perché su traiettoria verticale, senza peso. Esecuzione splendida. 3 pari. La lotta, e lo spettacolo, si accendono. Gran difesa di Rublev sul 15 pari, ricaccia dietro Alcaraz e si prende un bel punto. Il ritmo si è alzato molto, il moscovita regge anche sul lato del rovescio, poi commette un doppio fallo che forza il game ai vantaggi. Con grave errore col diritto inside out, Rublev concede una palla break. Non era la prima palla, la seconda non è abbastanza profonda… Alcaraz non si fa pregare: risposta aggressiva e quindi spara nell’angolo un diritto troppo veloce per esser difeso. Break, 4-3 Alcaraz. Rublev ha pagato a caro prezzo quel diritto errato e un calo al servizio. Rimedia da 0-30 Carlos, un ace e diritti aggressivi, 5-3. Alcaraz è paziente, lascia sfogare la furia col diritto di Rublev, con qualche errore di troppo, e sul 30 pari piazza una pallata che gli vale il set point. Se lo gioca malissimo il russo, con fretta cerca un diritto vincente dal centro che esce largo. Guarda il suo angolo smarrito Rublev, ha sprecato nei momenti decisivi, e mal gliene incolse… 6-3 Alcaraz, più solido e concreto.
    Lo spagnolo inizia il secondo set con un ottimo turno di battuta, 1-0. Il vantaggio gli permette di gioco molto rilassato, braccio sciolto e via, alterna bordate incisive a qualche tocco ottimo, come la smorzata in apertura del secondo game. Quando si scambia ora Rublev va in difficoltà, Alcaraz è piuttosto mobile e si difende con qualità. Ai vantaggi il russo torna a vincere uno duro e lungo scambio di ritmo, 1 pari. Alcaraz regala al pubblico due perle assolute nel terzo game, un diritto cross vincente raccogliendo la palla da cm dal suolo, che mano! E poi una smorzata millimetrica. Classe. Allarga le braccia Rublev, nemmeno il rischio in risposta lo aiuta, è come disarmato. Pandemonio nel quarto game! Carlos trova tre difese clamorose nello stesso scambio, l’ultima un passante che fa saltare in aria l’Inalpi Arena. Showtime! Rublev non ci sta e tira una mazzata di diritto delle sue, bella reazione emotiva, quel big-point del rivale poteva esser la spallata definitiva. 2 pari. Ma il suo problema è incidere in risposta: finora solo 7 punti vinti, e la miseria di 2 sulle seconde palle dello spagnolo. Niente. Quella pallata è come una scossa elettrica per Andrey, martella anche in risposta e si porta 0-30. Spreca poi malamente sotto rete nel quarto punto, era la chance per issarsi a palla break. Quattro punti di fila e 3-2 Alcaraz. Mazzata mentale per la già fragile psiche del russo… ma regge. 3 pari e forza tanto in risposta, ne trova una vincente spettacolare che smuove anche la severa maschera del suo coach Vicente. Non basta a strappare l’agognata PB, serve bene Carlito sul 30 pari, e si porta 4-3. Il servizio domina, alcuni big point sparsi qua e la, ma l’equilibrio regge. 5 pari e poi in un amen Tiebreak. Inizia bene Alcaraz, gran vincente col diritto; si prende il mini-break con una risposta profondissima nel terzo punto, 2-1. Si gira 4-2, bel ritmo complessivo. Bel rischio per il russo, una deviazione del nastro lo mette in difficoltà ma gestisce bene sotto rete, 4-3. Bellissimo punto vinto da Carlos!!! Attacchi, difese, si esplora tutto il campo e alla fine una volée alta di rovescio (difficile) di Rublo non è definitiva e il passante di rovescio di Carlito vincente. Applausi. 5-3. Doppio fallo! Paga lo sforzo del punto precedente lo spagnolo, restituisce il mini-break! 5-4. 5 pari con un bel servizio di Andrey. Attacca Alcaraz, ma la palla gli muore in corridoio. 6-5 e Set Point Rublev. Servizio al corpo e diritto vincente, ottimo Alcaraz. 6 punti pari. Ace! 7-6 e Match Point Alcaraz. Bel servizio del russo, 7 pari. Urka che errore!!! Attacca benissimo Carlos ma affossa una volée scolastica. 8-7 Rublev, SP #2. MMM, Carlos attacca col diritto e la palla gli resta in campo per un capello… si dispera Andrey. 8 pari. 9-8 Alcaraz, secondo Match Point. LA RISPOSTA di Carlos! La aggancia con la punta della racchetta, forse anche un po’ di buona sorte in una traiettoria così angolata che Rublev niente può. 10 punti a 8, Alcaraz vince. Bella partita, esce dal campo sotto un bell’applauso il russo, ma ancora sconfitto. Alcaraz è ancora in vita nel torneo, venerdì ci sarà una sfida super e decisiva contro Zverev, in campo stasera vs. Ruud (da favorito).

    [3] Carlos Alcaraz vs [8] Andrey RublevATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [3]67 Andrey Rublev [8]36 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 5*-6 6*-6 7-6* ace 7-7* 7*-8 8*-8 9-8*6-6 → 7-6A. Rublev 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5A. Rublev 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df4-4 → 5-4A. Rublev 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-3 → 4-3A. Rublev 15-0 30-0 ace3-2 → 3-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-302-2 → 3-2A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 40-151-1 → 2-1A. Rublev 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-3 → 6-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-304-3 → 5-3A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A3-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Rublev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Alcaraz 🇪🇸
    Rublev 🇷🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    321
    282

    Ace
    10
    7

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    44/63 (70%)
    53/76 (70%)

    Punti vinti sulla prima
    37/44 (84%)
    40/53 (75%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/19 (63%)
    12/23 (52%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    2/4 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    141
    53

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/53 (25%)
    7/44 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/23 (48%)
    7/19 (37%)

    Palle break convertite
    2/4 (50%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    10/13 (77%)
    3/6 (50%)

    Vincenti
    33
    14

    Errori non forzati
    26
    23

    Punti vinti al servizio
    49/63 (78%)
    52/76 (68%)

    Punti vinti in risposta
    24/76 (32%)
    14/63 (22%)

    Totale punti vinti
    73/139 (53%)
    66/139 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    220km/h (136 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    206km/h (128 mph)
    194km/h (120 mph)

    Velocità media seconda
    170km/h (105 mph)
    165km/h (102 mph) LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino 2024: Dalla Conferenza Stampa: “Zverev: ‘Il tennis moderno ha perso l’identità delle superfici’” . Rublev dopo la sconfitta ‘Il servizio di Zverev è stato inarrestabile’.

    Alexander Zverev nella foto – Foto Sposito-FITP

    D:Sascha, parlaci della tua nuova routine di allenarti dopo ogni partita, e perché lo fai.ZVEREV: Non è una routine. Non abbiamo molto tempo disponibile sul campo centrale qui, quindi volevo ancora colpire qualche palla.Penso che oggi sia stata una partita molto buona, ma con scambi molto veloci. Ci sono stati alcuni scambi lunghi, ma credo sia stato comunque un tennis molto rapido. Volevo solo trovare un po’ di ritmo.Ma nel complesso sono contento della vittoria. D: Hai perso solo 10 punti in 10 turni di servizio, cosa non molto comune. La superficie forse non è così lenta come dicono. Tutti parlano della Sinner-mania in Italia. Tutti sono pazzi per Sinner. Tu sei stato campione olimpico, hai vinto due ATP Finals, sei stato numero 2 del mondo. Come spieghi che non ci sia una Zverev-mania in Germania?ZVEREV: In Germania? In Germania penso ci sia. Forse non grande come in Italia per Jannik. Jannik ha vinto due Slam quest’anno, quindi se lo merita sicuramente. È il miglior giocatore al mondo, è il numero 1. Si merita tutto il credito che riceve.Tornando alla superficie: è molto lenta, troppo lenta per un cemento indoor. Non mi sto lamentando perché mi piacciono sia le superfici lente che quelle veloci, non mi importa molto.Penso che nel tennis attuale ci manchino un po’ gli stili di gioco diversi. Il motivo è che terra battuta e cemento sono praticamente uguali. Sono quasi alla stessa velocità, con l’eccezione di due tornei quest’anno: Cincinnati e Parigi-Bercy, perché sono più veloci.Mi mancano un po’ le differenze tra le superfici perché prima c’era una chiara distinzione tra terra battuta e cemento outdoor. Alcuni erano molto lenti come Indian Wells, ma altri erano molto veloci, come il Canada che è sempre stato veloce, Shanghai che è sempre stato veloce. E il cemento indoor. Penso che abbiamo perso questo cercando di rendere tutte le superfici molto simili e quasi uguali.Penso che quando Roger era ancora in tour, era molto diverso. C’erano grandi, grandi differenze tra terra battuta, cemento e cemento indoor. Mi manca questo ora. [embedded content] D: Quando dici che mancano gli stili di gioco, che ruolo pensi abbiano le palle? Hai una palla preferita da questa stagione? Vorresti che rendessero le palle più consistenti e cambiassero di più le superfici?ZVEREV: Sì, la palla è un argomento importante. In realtà, essendo nel consiglio dei giocatori, la palla è stato un argomento molto interessante anche per me. Mi sono messo un po’ in modalità ricerca. Ho chiesto alle aziende e alla produzione delle palle da tennis.Dal COVID, tutte le aziende, non solo una, quindi Dunlop era sempre la migliore palla da tennis, ma sono peggiorate molto. Ho sempre amato le palle Penn. Sono diventate molto più lente.Il motivo è che, a causa del COVID, le aziende hanno cercato di tagliare i costi e ora stanno usando un materiale di gomma diverso. Stanno usando un materiale diverso per le palle da tennis, che le rende tra il 30% e il 60% più lente in media rispetto a prima del COVID.Penso che in generale, non solo un’azienda, ma in generale le palle siano peggiorate molto e siano molto più lente. Non sono più così consistenti. Non durano più così a lungo.Prima anche una palla Dunlop, perché mi piaceva tanto, era così ottima perché quando erano nuove, erano molto veloci attraverso il campo, poi diventavano più grandi. Quando diventavano più grandi, volavano ancora attraverso l’aria perché l’aria all’interno e la pressione all’interno non uscivano. La palla si gonfiava e basta.Quello che succede ora con le palle da tennis è che l’aria e la pressione escono dalla palla a causa del materiale. Il materiale non le tiene dentro. Non è solo che la palla si gonfia, ma l’aria e la pressione della palla calano drasticamente.Ecco perché molti giocatori ora hanno problemi al gomito. Molti giocatori hanno problemi al polso. Non era così 10, 15 anni fa.Non so se l’ho spiegato bene o se si è capito.Mi sono molto interessato alla palla da tennis. Non ho motivo di lamentarmi. Sono numero 2 al mondo. Ho fatto una grande stagione. Non mi sto lamentando per i risultati. Penso solo che nel lungo termine, la salute dei giocatori sia un problema importante con le palle che abbiamo al momento.Sono un po’ come un volano. Volano molto velocemente attraverso l’aria nei primi due, tre metri, poi rallentano e basta. Non c’è nulla che mantiene la palla viva, cosa che era molto diversa cinque, sei anni fa. D: Hai avuto modo di vedere la celebrazione prima del tuo match con Boris che consegnava il trofeo di numero 1 a Jannik? Come ti sei sentito? Se fossi stato nella posizione di Jannik in Germania, come ti saresti sentito?ZVEREV: Prima di tutto, come ho detto lui è il miglior giocatore al mondo. Ha vinto due Slam, ha vinto più Masters quest’anno. Si merita sicuramente di essere numero 1.Ovviamente non l’ho vista perché mi stavo preparando per il mio match. Mi stavo riscaldando, facendo le mie cose. Siamo entrati in campo subito dopo.Non sapevo che Boris gli avesse consegnato il trofeo e tutto il resto. Penso sia un grande momento per lui, per il tennis italiano.Vedremo chi riceverà quel trofeo l’anno prossimo. D:Andrey, un match difficile contro un avversario molto forte. C’era qualcosa che avresti potuto fare diversamente oggi?RUBLEV: Non molto, direi. Certo, avrei preferito non commettere alcuni errori nei game in cui mi ha brekkato. Ma non possiamo controllare gli errori, fanno parte dello sport. Per il resto, non molto.Ha giocato una partita incredibile. Con il modo in cui serviva, c’è poco che si possa fare. Tra tutti i giocatori che ho affrontato quest’anno, il suo servizio è il migliore finora.È in un momento di grande fiducia e ha giocato davvero bene. Non c’è molto da dire. Penso di aver fatto un grande sforzo, ma oggi è stato semplicemente migliore di me. D: Si dice che questa superficie sia un po’ più lenta rispetto a Parigi e forse anche rispetto all’anno scorso qui. Cosa ne pensi? Zverev ha servito benissimo, perdendo solo 10 punti in 10 turni di battuta contro di te. Qual è stata la chiave? Solo il suo servizio o anche la tua risposta non era al meglio?RUBLEV: Non so com’era il campo a Parigi perché non ho giocato sul centrale. Rispetto all’anno scorso qui, è un po’ più lento, ma non di molto. È ancora piuttosto veloce.Non si vedono molti scambi, forse uno ogni due game. Il resto sono uno-due colpi, servizio, ace, ace.No, è stato il suo servizio. Sul lato destro serviva a 220 km/h in slice. Di solito tutti servono slice a 190. Lui è riuscito a servire a 220 wide sul lato destro. Non è facile.Anche se intuisci la direzione, quando arriva una prima piatta a 227, uno slice a 219, 215, è difficile anche solo vedere la palla. D: Alcuni giocatori hanno detto che per raggiungere o mantenere il livello di Carlos e Jannik devono essere più aggressivi. Cosa pensi di dover fare tu per raggiungere quel livello?RUBLEV: Vedremo. Molte cose (sorride). Molte cose devo fare per arrivare a quel livello.Ci sto provando. Sto migliorando. Oggi credo sia stato un ottimo esempio che posso avere un buon atteggiamento mentale e giocare un buon tennis. Poi ci sono i dettagli come servizio, risposta, alcuni approcci, il gioco a rete, cose del genere, che richiedono tempo. Ma ci stiamo lavorando.Ci vorrà solo un po’ di tempo. Non posso migliorare tutto per domani. Magari (sorride). D: Ieri Daniil ha parlato delle difficoltà con alcune palle nel tour. Hai una palla preferita tra quelle usate questa stagione? Vorresti che le palle fossero più simili durante l’anno?RUBLEV: Sinceramente non saprei, perché penso che in generale, da quando ho iniziato a giocare, non so se sono cambiati molto i campi o le palle, ma qualcosa è cambiato. Forse entrambi, non so. È cambiato così tanto che ormai non mi interessa più perché non importa con quali palle giochi, è difficile controllarle. Senti di fare più o meno gli stessi colpi ma la palla vola in modo diverso.Quando ho iniziato, potevi sentire la tattica, capivi che dovevi giocare in un certo modo, scegliere le direzioni giuste. Ora con il tennis che abbiamo sono due colpi, un servizio, un colpo. Forse nei momenti importanti, se entrambi i giocatori sono tesi, c’è qualche scambio. La maggior parte delle partite sono solo due colpi.Anche se hai una tattica, non funziona più perché giochi contro uno come Sascha, serve a 220, poi il colpo successivo gioca dall’altra parte. Non importa che tattica scegli, non riesci ad applicarla.Quando ho iniziato, non so se erano le palle o cos’altro, ma ricordo che in passato c’erano davvero molte palle buone. La sensazione era che più acceleravi, più controllo avevi. Ora senti che a volte più acceleri, la palla può andare benissimo, quella dopo può andare cinque metri oltre. Succede a tutti i giocatori. Credo sia per questo che molti si lamentano. LEGGI TUTTO

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    Rublev supera Sonego a Metz: un break nel finale del secondo set decide il match in maniera definitiva

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Patrick Boren

    Andrey Rublev ha superato Lorenzo Sonego al secondo turno del torneo ATP 250 di Metz con il punteggio di 7-6(3) 7-5, in un match deciso solo nei momenti finali dei due set.Il match è stato caratterizzato dal dominio dei servizi, con Sonego autore di ben 12 ace e Rublev che ha risposto con 6 ace e tante prime vincenti. Zero break nei primi 22 game del match, a testimonianza dell’equilibrio in campo.
    La prima frazione è stata una vera battaglia di un’ora, con entrambi i giocatori solidi al servizio. Sonego e Rublev hanno anche avuto però concrete chance di break, ma non sono riuscite a concretizzarle con Lorenzo che ha mancato una palla set sul 6 a 5. Nel tie-break Rublev è stato più cinico, scappando sul 4-0 e chiudendo 7-3.Il secondo set ha seguito lo stesso copione, con i servizi a farla da padrone. Sul 5-5, il russo ha trovato l’allungo decisivo grazie anche a un nastro fortunato (il terzo della sua partita), strappando il servizio all’azzurro e chiudendo 7-5.
    Ottima la prestazione al servizio di Sonego, che ha messo a segno 12 ace. Il torinese può recriminare per alcune occasioni non sfruttate, in particolare nel primo set dove è andato più volte vicino al break. In un match deciso da pochissimi punti, sono stati i dettagli (e un po’ di fortuna) a premiare il russo.Una sconfitta amara per l’azzurro che esce comunque a testa alta dopo aver mostrato un ottimo tennis contro uno dei migliori giocatori del circuito.
    ATP Metz Andrey Rublev [1]77 Lorenzo Sonego65 Vincitore: Rublev ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-406-5 → 7-5A. Rublev 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-305-4 → 5-5A. Rublev0-40 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace4-4 → 5-4L. Sonego4-3 → 4-4A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2A. Rublev 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 4*-1 5*-1 5-2* 6-2* 6*-36-6 → 7-6A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 5-6A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5L. Sonego 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace 40-304-4 → 4-5A. Rublev 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-3 → 3-4A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-3 → 3-3L. Sonego 15-0 ace 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 2-2L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-40 ace ace1-1 → 1-2A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Rublev 🇷🇺
    Sonego 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    302
    290

    Ace
    6
    12

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    50/82 (61%)
    63/84 (75%)

    Punti vinti sulla prima
    38/50 (76%)
    44/63 (70%)

    Punti vinti sulla seconda
    20/32 (63%)
    10/21 (48%)

    Palle break salvate
    5/5 (100%)
    5/6 (83%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    108
    62

    Punti vinti sulla prima di servizio
    19/63 (30%)
    12/50 (24%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/21 (52%)
    12/32 (38%)

    Palle break convertite
    1/6 (17%)
    0/5 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    17/22 (77%)
    5/12 (42%)

    Vincenti
    40
    23

    Errori non forzati
    32
    27

    Punti vinti al servizio
    58/82 (71%)
    54/84 (64%)

    Punti vinti in risposta
    30/84 (36%)
    24/82 (29%)

    Totale punti vinti
    88/166 (53%)
    78/166 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    210km/h (130 mph)
    218km/h (135 mph)

    Velocità media prima
    195km/h (121 mph)
    199km/h (123 mph)

    Velocità media seconda
    160km/h (99 mph)
    171km/h (106 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Cincinnati: la durezza Sinner! Si riprende da un avvio pessimo e rimonta Rublev, è in semifinale

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Vincere così è quasi un miracolo. Oppure no, è un segnale enorme di forza e consistenza. L’importante è guardare il bicchiere mezzo pieno, visto che pur soffrendo terribilmente e giocando con uno standard lontanissimo dal suo meglio è arrivata una grande W per Jannik Sinner e l’accesso in semifinale in un altro mille. Un vento tesissimo condito con un forte tasso d’umidità (75%), riflessi lenti all’avvio e poca energia che lo condannano a una valanga di errori; pure un Rublev indiavolato col diritto e servizio, intenso e vincente, a complicare non poco le cose. Il n.1 azzurro ha dovuto lottare contro gli “elementi” e una giornata molto negativa sul piano personale per venire a capo in rimonta del moscovita nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Il 4-6 7-5 6-4 solo in parte racconta un match difficilissimo per Jannik, che ha servito pure 5-4 sotto nel secondo con una pressione enorme, che per fortuna ha gestito da campione. Sinner alla fine vince un match davvero sofferto, anzi quasi due partite diversa in una.
    Per un’ora abbiamo assistito quasi attoniti a un Jannik troppo brutto per essere vero. Niente funzionava nel suo tennis e nel suo corpo: lentissimo di riflessi e con i piedi, arrivava male sulla palla colpendo il diritto con una distanza totalmente errata, in costante ritardo e spesso crollando indietro. Ok il vento teso e con direzione variabile, ma… c’era per entrambi, e quel che invece non c’era dal lato azzurro era l’energia, e pure la reattività. Quello non era Sinner, ma un fantasma con le sue sembianze… E poi poche prime palle e risposte non pervenute tanto era spento… Niente, davvero niente di positivo. Tanto che si è pure temuto un riacutizzarsi di un problema fisico (anca?) vista la difficoltà dal lato destro nel trovare un minimo di misura. Jannik chiude il più brutto set da mesi e mesi crollando in 17 errori (perlopiù dal lato destro) e 4 vincenti, un festival dell’orrore, tanto che ipotizzare che l’incontro potesse cambiare era troppo ardito… Ma non per la durezza di Sinner, che con il suo cuore e testa ha nuovamente rifiutato la sconfitta e dall’avvio del secondo set, palla dopo palla, parlando anche più spesso col suo angolo, ha ritrovato lucidità, reattività, chiarezza su come giocare e alla fine anche colpi. I suoi colpi, non sempre quelli migliori ma abbastanza per riprendere in mano il comando del gioco, più profondità nel palleggio e anche un servizio più efficace.
    Tutto è partito, anzi si è messo in moto, da qualche impatto pulito all’avvio del secondo set. Finalmente un diritto vincente lungo linea, uno dei suoi traccianti che lasciano immobile il rivale; poi un cross talmente stretto e veloce da essere imprendibile. È stato come accendere l’interruttore, la luce è tornata. Ancora errori e incertezze ma nella lotta del secondo set, con una caterva di chance in risposta non sfruttate, si è vista la grinta di Jannik, il suo rifiutare la sconfitta e la sua voglia di rimettersi in partita e superare ogni difficoltà. È riuscito solo a tratti a centrarsi bene con i colpi, gli errori sono continuati (anche nella fase finale del terzo set, quando avanti 5-1 ha di nuovo commesso troppi unforced), ma almeno è riuscito a mettere pressione a Rublev, portandolo a smarrire lucidità, la prima di servizio e quindi provocarne gli errori che hanno girato il match il suo favore.
    Si è finalmente attivato Jannik, nonostante quel ventaccio teso l’abbia infastidito terribilmente. “Oggi le condizioni erano difficilissime, ho avuto tante chance nel secondo set e ho pure servito sotto 5-4, sono contento della reazione e della vittoria” taglia corto Sinner a caldo nell’intervista flash in campo. Come sempre, ha ragione lui, lucido e preciso. Non c’è molto da salvare in questo match, da archiviare in fretta insieme alle sensazioni negative che si porta appresso. Però alla fine l’ha portata a casa, con grinta, salendo di livello non tanto per gioco ma per intensità e agonismo, e questi sono due ingredienti altrettanto indispensabili, quanto la prima palla e il diritto, per vincere. Rublev, forte della recente vittoria contro Sinner, è sceso in campo bene, facendo tutto al meglio delle sue possibilità: palle potenti, continue, profonde, per non lasciare spazio alle bordate in anticipo del nostro. Finché Rublo ha servito bene e controllato lo scambio, per Jannik è stata durissima. Bravo è stato Sinner a rimettersi in moto, riconquistare campo con pazienza, iniziare a rispondere e prendersi il centro del campo per comandare. Era difficile non sentendo la palla, non trovando la distanza. Jan ha sempre detto di odiare il vento: con la sua accelerazione in anticipo la folata è il suo peggior nemico, poiché è necessaria una perfetta distanza a generare colpi potenti e precisi. Oggi è stato possibile solo a tratti. Per fortuna è bastato. Male invece la percentuale di prime, 49%. Poco, ancora troppo poco. Si sta lavorando al movimento, ma con US Open vicino forse perdere adesso riferimenti è un azzardo…
    Jannik aspetta in semifinale Zverev o Shelton, ma speranza è che domani in campo a Cincy possiamo rivedere un Sinner più incisivo, veloce e aggressivo fin dai primi punti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La rivincita tra Rublev e Sinner e sfida #9 tra i due inizia con il russo alla battuta. La prima palla funziona, a 15 muove lo score. Al contrario la prima di servizio di Jannik non va, scivola sotto 15-30 sulla risposta aggressiva di Andrey, quindi rimedia con un diritto fulminante dal centro, ancora dopo una seconda palla. Troppi errori per l’italiano, diritto largo e poi un doppio fallo che gli costa la palla break ai vantaggi. Spinge il russo, sposta Jannik e lo porta all’errore in difesa. BREAK Rublev, 2-0. Non bene Jannik, falloso e senza il supporto della battuta. Gioca profondo Rublev, la palla schizza e Sinner sembra quasi in ritardo nel trovarla, fatto questo per lui non usuale. E pure poco reattivo l’azzurro, come dimostra la risposta, non la trova proprio. In 10 minuti di match, lo score è 3-0 Rublev. C’è vento sul campo, da uno dei due lati non è facilissimo trovare la palla, ma Rublev colpisce con un’intensità nettamente superiore. Si ritrova sotto 15-30 anche nel suo secondo turno Jannik, per fortuna riesce a piazzare un paio di servizi di qualità, e muove lo score (1-3). Ora è necessario attivarsi con le gambe nello scambio per arrivare meglio sulla palla e scaricare potenza e precisione. Invece fioccano gli errori, come il diritto colpito con poco equilibrio sul 30-0, con la palla che atterra nel corridoio. 4-1 Rublev, solidissimo nei suoi game, anche per colpa di un Sinner impalpabile in risposta. La lentezza con la quale Jannik ritrova coordinazione e attivazione con i piedi dopo il servizio è lo specchio di un inizio di partita molto negativo. Anche il sesto game va ai vantaggi, il diritto proprio non va (ne affossa a rete uno comodo con palla senza peso). Anche molto vento, e sappiamo quando Jan lo detesti… ma c’è per entrambi i giocatori. Lo si vede dal diritto il back che Sinner è stato costretto a giocare per gestire una traiettoria variata. Finalmente un servizio kick ben eseguito gli vale un’apertura di campo che sfrutta con una delle sue “manate” a tutta. 2-4. Il settimo game è un festival degli errori, addirittura due doppi falli per “Rublo”, che tira il primo urlaccio del match. Ai vantaggi Sinner prova lo slice per riguadagnare tempo, ma gli esce, come la risposta seguente. 5-2 Rublev, era il momento per provare a salire di livello, visti gli errori del moscotiva, ma per ora Sinner non c’è. Qualche segnale di risveglio col servizio, e nonostante un diritto pessimo Jannik si porta 3-5. Rublev serve per il set e non serve bene… Sinner finalmente inizia a trovare il campo. Parabole ancora un po’ alte, non la velocità dei giorni migliori, ma almeno si gioca e con un ritmo decente strappa ai vantaggi una palla break. Per una volta la buona sorte aiuta Jannik, nastro mortale che condanna Rublev al BREAK. Recuperato all’ultimo tuffo.. 5-4. FINALMENTE sullo 0-15 arriva il primo vero diritto a-la-Sinner, accelerazione lungo linea veloce e mortale, con la palla che fila via sicura. Ma Andrey risponde bene e si porta 15-30. Altra risposta aggressiva di Andrey sull’ennesima seconda dell’italiano, che non gestisce. 15-40, due set point Rublev. Doppio fallo Sinner… si chiude mestamente un set brutto, con una valanga di errori 17 contro i 4 vincenti, e la sensazione di nette difficoltà fisiche nel trovare intensità e spinta.
    Secondo set, Rublev to serve. Jannik parla col suo angolo, Cahill gli dice di giocare il diritto con un’idea dietro e colpire in anticipo. Sinner esegue e si butta pure avanti con coraggio. Andrey ci casca, tira un passante pessimo e poi regala diritto largo. 0-40, primo momento di difficoltà per il moscovita. Altro errore, fotocopia del precedente, all’improvviso ecco un BREAK Sinner, 1-0 e servizio, per gentile concessione del russo. Il vantaggio dura poco: il diritto torna a tradire Jannik, impatti quasi mai puliti, senza anticipo e precisione. A 30 restituisce il BREAK, non ci voleva, anche solo per salire la pressione sul rivale. L’azzurro trova il primo turno di servizio a zero, giocato con un piglio un po’ diverso, altra forza fisica, per il 2 pari, quindi inizia il game #5 tirando una pallata col diritto da Sinner vero, lampo in una giornata finora difficilissima. Ne segue un altro cross con un angolo micidiale, 15-30. I diritti di livello tornano, così la musica cambia perché è Jannik a comandare i ritmi, sposta il rivale e lo porta all’errore. 30-40 e palla break! Serve bene Andrey, si salva. Annulla anche una seconda PB il russo, se l’era procurata bene Jannik con una costruzione ottima. 3-2 Rublev. Sinner impatta 3 pari con un altro turno a zero, sembra più attivo e reattivo da qualche minuto, sotto la furia del vento e l’umidità opprimente. Anche una posizione più avanzata per l’azzurro, e tutto parte dalla risposta e dalla spinta, superiore rispetto all’avvio. Rublev sente la pressione, e sbaglia. 15-30 e poi 15-40 con un diritto sparacchiato via senza un’idea. Perfetto alla battuta il moscovita, non si gioca. Altre due palle break salvate, e 4-3. Nell’ottavo game Andrey aggredisce a tutta in risposta, una spinta che mette in difficoltà Sinner, 0-30 e poi 15-40, con un errore di Jannik di rovescio su di un’accelerazione potente del rivale. L’azzurro salva la prima palla break con un Ace esterno; seconda molto carica e poi diritto pesante sulla seconda, parità. 4 punti di fila, anche grazie al servizio, e 4 pari. Non un Jannik ottimo, ma almeno vivo e potente. Anche in risposta quando “Rublo” non mette la prima palla, c’è la sensazione che il sorpasso dell’italiano sia “maturo”. Rublev scarica un diritto malamente a rete, 30-40 e nuova palla break per Sinner. Stavolta si scambia, ma stecca un diritto l’azzurro, forse anche per colpa del vento. Si lotta, e la qualità generale adesso è salita non poco. Bellissima l’accelerazione vincente di Sinner col rovescio lungo linea. CLAMOROSO scambio vinto da Sinner!!! Una folata di vento assurda blocca la palla, Sinner la gioca cadendo a terra, ma si rialza e in qualche modo trova poi un’accelerazione vincente. 26 colpi e alla palla break! Out la risposta, era una seconda palla, grande chance. A rete il russo non tocca bene sulla difesa molto intelligente di Jannik, c’è ancora una chance di break, con un vento diventato un fortunale… Niente, altra risposta errata. Scocca il minuto 10 sulla risposta vincente di Sinner, lotta ora feroce. 5-4 Rublev, con più di un rimpianto per Sinner, le ultime due palle break potevano essere giocate molto meglio. Filano via molto più lisci i turni dell’azzurro, sono calati gli errori e saluti i vincenti. 5 pari. GREAT SHOT si legge sugli schermi del centrale a sottolineare il passante di rovescio di Sinner che apre l’undicesimo game. Ogni turno di Rublev è una sofferenza, un errore di rovescio gli costa l’ennesima palla break, ma la battuta lo assiste ancora. ECCOLO! All’ennesima palla break, finalmente Sinner risponde e Rublev esagera con la rotazione del diritto, e sparacchia via. BREAK Sinner, serve avanti 6-5. L’azzurro sfrutta la chance, serve con qualità e spinge forte. Ha due set point sul 40-15. Basta il primo, ottima prima palla. Si va al terzo set, ma si è strameritato il set Jannik, con un tennis più efficace e continuo, e tantissime palle break (10, sfruttandone 2).
    L’inerzia dell’incontro gira. Rublev crolla nei suoi demoni, anche grazie ai colpi intensi di Jannik. Prima una volée, poi un diritto in rete e vola la racchetta di Andrey. Palla break Sinner in apertura. Se la prende con intelligenza Jannik, blocca lo scambio sul rovescio e provoca l’errore del moscovita, con altra racchetta scagliata malamente a terra. BREAK Sinner, 1-0 e servizio. La durezza di Jannik… gioca sicuro, solido, cerca intensità e non regalare niente, tanto è l’altro a sparare via con la testa in fiamme. Game e via, 2-0 Sinner. Il posterese è padrone del campo, il diritto è continuo e la palla viaggia, mentre i colpi di Rublo sono meno incisivi e gli errori fioccano. Un altro scambio ben orchestrato sul 30 pari vale a Sinner la chance del doppio allungo. Ottima accelerazione di Andrey, un diritto fulminante che sorprende Jannik. Ma Rublev è in confusione, regala ancora col diritto (ha probabilmente cambiato idea all’ultimo) e concede la seconda palla break. Duro scambio, sbaglia per primo Sinner col rovescio. Un doppio fallo costa a Rublev la terza PB… È quella buona: attacca la rete il russo ma il passante di rovescio di Jan è una fucilata. BREAK Sinner, 3-0 “pesante”. Nel quarto game Jannik cala nell’attenzione, smarrisce il servizio e si fa contro breakkare a 30, 1-3. La bagarre continua, ora e il russo a sbagliare tutto e regalare un altro BREAK a Sinner, che torna avanti di due allunghi sul 4-1. Rublev sembra non crederci più, ormai la sua testa è persa altrove. Sinner serve per chiudere avanti 5-2. L’otto volante continua: due errori col diritto e Jannik scivola di nuovo sotto 15-40. Regala un altro turno con un doppio fallo sulla seconda. 5-3. Non è ancora finita. Jannik serve di nuovo per chiudere sul 5-4. Importantissima la prima palla esterna, carica di lift e precisa, sul 15 pari. Poi un ACE, ed ecco due Match Point! Ok il primo, con una palla deviata in modo letale dal vento. Game Set Match, ma non c’è molto da sorridere, se non per la reazione e rimonta. Sulla voglia di vincere di Sinner, possiamo dormire sonni tranquilli…

    [1] Jannik Sinner vs [6] Andrey RublevATP Cincinnati Jannik Sinner [1]476 Andrey Rublev [6]654 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 df5-2 → 5-3A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 df5-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace4-1 → 5-1A. Rublev 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-403-1 → 4-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df3-0 → 3-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df2-0 → 3-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 2-0A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 7-5A. Rublev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace4-5 → 5-5A. Rublev 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-403-4 → 4-4A. Rublev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-403-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. Rublev 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-0 → 1-1A. Rublev 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df4-5 → 4-6A. Rublev 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A3-5 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-302-5 → 3-5A. Rublev 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 df A-402-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-4 → 2-4A. Rublev 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-3 → 1-3A. Rublev30-0 30-15 df 40-150-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df0-1 → 0-2A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Sinner
    🇷🇺 Rublev

    Punteggio servizio
    244
    226

    Ace
    10
    4

    Doppi falli
    5
    7

    Percentuale prime di servizio
    48% (43/90)
    59% (72/122)

    Punti vinti con la prima
    84% (36/43)
    65% (47/72)

    Punti vinti con la seconda
    43% (20/47)
    40% (20/50)

    Palle break salvate
    44% (4/9)
    63% (10/16)

    Giochi di servizio giocati
    16
    16

    Punteggio risposta
    170
    161

    Punti vinti in risposta sulla prima
    35% (25/72)
    16% (7/43)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    60% (30/50)
    57% (27/47)

    Palle break convertite
    38% (6/16)
    56% (5/9)

    Giochi di risposta giocati
    16
    16

    Punti vinti a rete
    87% (13/15)
    56% (5/9)

    Vincenti
    32
    15

    Errori non forzati
    28
    23

    Punti vinti al servizio
    62% (56/90)
    55% (67/122)

    Punti vinti in risposta
    45% (55/122)
    38% (34/90)

    Punti totali vinti
    52% (111/212)
    48% (101/212)

    Velocità massima servizio
    217 km/h
    217 km/h

    Velocità media prima di servizio
    194 km/h
    192 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    139 km/h LEGGI TUTTO

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    Rublev si apre dopo la vittoria su Sinner a Montreal: “Ho lottato contro la depressione”

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    Andrey Rublev ha fatto delle rivelazioni sorprendenti dopo la sua vittoria contro Jannik Sinner nei quarti di finale dell’ATP Masters 1000 di Montreal. Il tennista russo, che non sta attraversando una buona stagione, ha svelato che dietro i suoi comportamenti insoliti in campo e i risultati deludenti si celano importanti problemi psicologici.
    “Questo è un momento molto speciale per me perché ho lottato contro problemi seri per molti mesi,” ha dichiarato Rublev in conferenza stampa. “Avevo bisogno di una vittoria come questa per sentire di nuovo che posso giocare bene e battere i migliori.”Il giocatore russo ha poi approfondito la natura delle sue difficoltà: “Mentalmente sono stati tempi duri, ero molto disorganizzato. Lotto contro una depressione da molti anni, con molti problemi fuori dal campo, e alla fine mi sono esaurito. Questa stagione sono esploso, soprattutto quando ero in campo.”
    Questi problemi si sono manifestati attraverso numerosi episodi in cui Rublev ha perso il controllo in campo, colpendosi con la racchetta e soffrendo di attacchi d’ira incontrollabili. “Fortunatamente, nelle ultime settimane mi sento meglio e il mio tennis sta tornando ad essere quello di sempre. Sono molto felice perché questa vittoria mi dà grande fiducia,” ha rivelato il tennista.
    Rublev ha sottolineato l’importanza di questo successo per la sua carriera: “È fantastico vedermi di nuovo in semifinale di un grande torneo. Nel tennis devi lottare costantemente contro te stesso, ed è questo che rende questo sport così speciale. Oggi ho avuto ottime sensazioni e sono riuscito a portare a casa una partita vitale per me.”
    Il russo affronterà ora Matteo Arnaldi per un posto in finale nel torneo canadese, costruendo anche una buona base per puntare a risultati importanti agli US Open.
    Questa sincera apertura di Rublev contribuisce a normalizzare temi che fino a pochi anni fa erano considerati tabù, soprattutto quando provengono da uno dei migliori tennisti del mondo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rublev si scusa per il post errato su Imane Khelif: “Non ho verificato le informazioni”

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    Andrey Rublev si è unito – seppur brevemente – alla polemica riguardante la partecipazione di Imane Khelif nel pugilato alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il russo aveva pensato che l’algerina fosse un uomo che si identificava come donna, ritenendo quindi ingiusto che combattesse contro donne. Tuttavia, Rublev ha finito per ritrattare e scusarsi dopo aver cancellato il post, giungendo alla conclusione che Khelif è effettivamente una donna biologica.
    “Ho deciso di pubblicare perché, soprattutto, volevo esprimere l’opinione di essere contrario alla violenza contro le donne, qualsiasi tipo di violenza. E l’ho fatto nel post. Non era nulla contro nessuno in particolare, ero solo io che mi opponevo alla violenza contro le donne”, ha iniziato a scrivere, prima di fare “mea culpa”.
    “Poi non ho verificato – colpa mia – l’informazione, tutte le notizie. Anche con il sito sportivo che ho consultato – non voglio incolparli, la responsabilità è interamente mia – sono io ad avere la responsabilità dell’errore che ho commesso e di non aver verificato l’informazione. Mi scuso per non aver confermato l’informazione ed è per questo che ho cancellato il post”, ha aggiunto.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO