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    SuperTennis Plus: lanciata la nuova piattaforma multichannel sul digitale terrestre

    La schermata di SuperTennis Plus (foto supertennistv)

    SuperTennis, canale monotematico della FITP, si arricchisce oggi di una nuova piattaforma multicanale su digitale terrestre per chi possiede una smart tv connessa a internet: SuperTennis Plus. Gli appassionati potranno arricchire la propria offerta ogni giorno con la possibilità di passare da una produzione all’altra attraverso la tecnologia HbbTV.
    “Acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV, l’HbbTV non è altro che una funzione presente su tutte le Smart TV di recente fabbricazione connesse ad internet, che consente allo spettatore di un canale l’accesso ad una serie di contenuti gratuiti aggiuntivi di varia natura” si legge nel comunicato diffuso sul sito Supertennis.tv. “Spingendo la freccia in su del telecomando, i possessori di una smart tv connessa ad internet e abilitata al servizio potranno sempre accedere a un menu interattivo attraverso il quale seguire incontri di tennis o padel, ritrovare on demand le puntate delle rubriche di SuperTennis o le news. In questa nuova versione, più strutturata ed esteticamente più accattivante, i contenuti saranno ordinati per categorie in modo intuitivo in modo da garantire una navigazione semplice e consentire a tutti di accedere presto al contenuto desiderato. SuperTennis Plus resterà fissa come evoluzione del canale e permetterà ai telespettatori di poter accedere a tutti i contenuti presenti all’interno del suo palinsesto e restare sempre aggiornati su quanto accaduto nel mondo degli sport da racchetta”.
    Quindi la funzione prima attiva in caso di eventi contemporanei è adesso attiva ogni giorno, e lo sarà anche per US Open, dove gli appassionati potranno seguire tre canali extra con gli incontri del quarto Slam stagione, i cui diritti tv sono in esclusiva per il canale SuperTennis (oltre all’App SuperTennix). LEGGI TUTTO

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    Rune smentisce problemi con il suo sponsor tecnico

    Holger Rune

    Holger Rune ha smentito le voci circolate sul social X secondo le quali il suo rapporto con lo storico sponsor tecnico Nike sarebbe terminato e quindi sarebbe a caccia di un nuovo partner, per debuttare già a US Open. Il danese ha risposto al media Tennis Connected (canadese, e Rune si trova attualmente a Montreal per il 1000 nord americano), affermando che “Non so chi siano questi insider 😂 ma non sono molto bravi nel loro lavoro, posso dirvelo. Sono molto contento della mia collaborazione con Nike”.

    Been speaking with a few insiders and looks like Holger Rune is done with Nike. Look for a new sponsor to debut at the US Open potentially.
    — Tennis Connected (@TennisConnected) August 9, 2024

    Rune ha lungo un rapporto con Nike iniziato quando era ancora un junior di grande prospettiva, e da moltissimi anni ha un contratto con Babolat per quanto riguarda la racchetta. Al momento indossa le scarpe da tennis Nike Air Zoom Vapor Pro, come il coetaneo e rivale Carlos Alcaraz. Tra i suoi vari sponsor figurano le bevande energetiche STATE e i marchi danesi Shamballa Jewels e PurePower. Attualmente dal punto di vista contrattuale, Holger è seguito dall’agenzia Tennium.
    Non è la miglior stagione per Rune: attualmente staziona al n.17 ATP, dopo aver iniziato l’anno da n. 8 ed aver toccato il best ranking di n.4 un anno fa. Nessun torneo vinto in stagione, con i migliori risultati raggiunti a Brisbane (finale, nel suo primo torneo dell’anno), quindi la semifinale all’altro 250 di Montpellier e poi al 500 di Acapulco. Finora nel 2024 nei Masters 1000 non è mai andato oltre i quarti e nei tre Slam disputato si è fermato agli ottavi a Wimbledon e Parigi e solo al secondo turno a Melbourne, risultati solo discreti che gli sono valsi una discesa in classifica.
    Oggi Rune a Montreal è atteso da un match non facile contro Sasha Zverev, testa di serie n.2 dell’Open del Canada.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Vucic (Presidente della Serbia): “Costruiremo un museo per Novak Djokovic”

    Novak con l’Oro di Parigi 2024

    La Serbia è pronta a costruire un museo dedicato a Novak Djokovic. L’annuncio arriva direttamente dal presidente del paese balcanico, Aleksandar Vucic, all’indomani dello storico successo alle Olimpiadi di Parigi 2024 che ha consentito al campione di Belgrado di completare il suo palmares.
    “Abbiamo avuto le prime discussioni sulla costruzione del museo dedicato a Novak Djokovic. Sarà un’altra attrazione per la capitale”, ha detto martedì il presidente serbo, come riporta AFP. “Palma di Maiorca ha un museo dedicato a Rafael Nadal. Ci impegneremo a mostrare ciò che Djokovic ha fatto per il nostro paese in base ai suoi meriti e allo stesso tempo sarà una nuova possibilità per attrarre turisti e appassionati di tennis che ammirano il nostro campione”, conclude Vucic.
    Del museo in realtà si parla da tempo, ma visto quest’ultimo successo il progetto subirà un’accelerata. Secondo i piani del presidente serbo, il museo dovrebbe essere completato entro il 2027, quando Belgrado ospiterà l’Expo mondiale.
    Domenica scorsa, dopo il successo i Novak alle Olimpiadi, la gente si è radunata nelle piazze principali del paese sventolando bandiere e cantando canzoni patriottiche per celebrare la vittoria del suo campione.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Kafelnikov: “Djokovic è uno dei tre più forti sportivi di tutti i tempi. L’Oro Olimpico? Vale quanto uno Slam”

    Yevgeny Kafelnikov vittorioso ai giochi di Sydney 2000

    Yevgeny Kafelnikov è uno dei molti ex campioni che hanno commentato la straordinaria vittoria di Novak Djokovic alle Olimpiadi. Secondo l’ex n.1 russo, Novak con questo ennesimo trionfo è ancora più il miglior tennista di sempre, ma anche uno dei tre sportivi migliori di ogni epoca. L’ha sottolineato in una breve intervista rilasciata a Tennis Major, nella quale afferma che l’Oro Olimpico è cresciuto esponenzialmente come valore nel tempo, diventando un trofeo ambito e di valore pari ad un titolo Slam.
    “Non c’è dubbio che Novak sia il più grande di tutti i tempi nel tennis, questo è sicuro“, ha detto Kafelnikov. “Metterlo sullo stesso livello di Michael Jordan? Io non lo faccio perché sono cresciuto idolatrando il più grande atleta di tutti i tempi, ovvero Michael Jordan: tutto quello che volevo era vederlo giocare dal vivo. Per me Michael è sempre il numero 1, ma Novak è sicuramente tra i tre più grandi atleti di tutti i tempi, senza dubbio: tutti i successi, i record che ha battuto, i titoli che ha vinto”.
    Oltre a raggiungere il numero 1 del ranking ATP e vincere due titoli del Grande Slam, Kafelnikov ha vinto la medaglia d’Oro nel singolare maschile alle Olimpiadi di Sydney 2000. Forse anche per questo ritiene la medaglia più preziosa delle Olimpiadi un trofeo pari a un Major.
    “L’oro olimpico è importante quanto un titolo del Grande Slam. Il giorno prima della finale di Parigi 2024 ho scritto su Twitter che questa finale era la partita più importante della carriera di Djokovic. Ne ero assolutamente certo. Se Novak avesse perso, sarebbe stata la peggior sconfitta della sua vita. Non è successo. Domenica ha vinto l’Oro e ha dimostrato che i miei commenti erano veri. A essere onesti, è così divertente vedere i fan di Novak sui social media ora: prima dicevano che le Olimpiadi non erano importanti, ma ora le trovano fondamentali, dicendo che era necessario per lui vincerle”.
    “Novak ha dimostrato fin dall’inizio di essere pronto a dare tutto quel che aveva per vincere quell’oro. È stata una grande battaglia fin dal primo punto, e sono stati pochi punti quelli che hanno fatto la differenza. Penso che sia stata propria la voglia di vincere, il desiderio, a far pendere la bilancia dalla parte di Novak, era il giocatore che voleva vincere di più, e così è stato. Se l’è meritato” conclude Kafelnikov.
    Parole interessanti, ma il “Kaf” oltre a Jordan e Djokovic non cita chi a suo dire è l’altro dei tre più forti atleti di tutti i tempi. Chi potrebbe essere? Phelps? Bolt?
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic su Djokovic: “Non sarei sorpreso di vederlo a Los Angeles 2028. La chiave era innervosire Alcaraz. US Open? È il favorito”

    Goran invece a Novak ai tempi della loro collaborazione

    “Considerando quanto è ‘pazzo’, non mi sorprenderebbe vederlo anche a Los Angeles 2028″. Così Goran Ivanisevic, ex coach di Novak Djokovic, parla del campionissimo serbo in un’intervista rilasciata al collega Sasa Ozmo dopo la straordinaria vittoria dell’Oro alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nole aveva affermato da mesi che l’Oro era il suo grande obiettivo, unico alloro mancante nel suo sterminato palmares. Missione compiuta, con un crescendo favoloso e una finale giocata da campione, durissimo e lucido nelle fasi decisive contro un Alcaraz tutt’altro che “docile”. Per Ivanisevic l’aver vinto tutto quello che è in palio nel tennis non placherà la fame di vittorie di Djokovic, tanto che ipotizza ancora 4 anni di grande tennis e successi, magari fino alle prossime Olimpiadi in California, dove Novak avrebbe ben 41 anni… Interessante anche la chiave di lettura del croato della finale Olimpica: portare Carlos ad innervosirsi.
    “È semplicemente incredibile, era scritto da qualche parte che doveva finire così”, afferma Ivanisevic a Tennis Majors. “Il suo primo trofeo di questa stagione: Oro olimpico! Questo scenario è il migliore, il più dolce. Ha avuto un grave infortunio, un intervento chirurgico, poi una brutta finale di Wimbledon, ma domenica abbiamo visto cosa possono farti fare la volontà e il desiderio. Quando Novak gioca come sa fare, è il migliore al mondo, nessuno può toccarlo“.
    I due erano insieme a Tokyo tre anni fa, dove Djokovic era in vantaggio di un set e un break contro Alexander Zverev in semifinale, ma non è riuscito a battere il tedesco e l’Oro è rimasto un sogno. Questa volta ci è riuscito, e anche di più. “Ne abbiamo parlato così tante volte, era uno dei miei più grandi desideri per lui, lo desiderava tanto ed è per questo che è stato così emozionante per tutti”, continua Goran.  “È affascinante vedere come ha giocato in finale per l’Oro rispetto a quella di Wimbledon. È stato incredibile quello che è riuscito a fare nella sua mente, Wimbledon è stato solo due o tre settimane fa. La volontà, il desiderio, la forza… Alcaraz ha 16 anni in meno, colpisce più forte ed è più veloce, ma Novak con la sua testa ha fatto sembrare che Carlos non fosse il più giovane, più veloce e quello che colpisce più forte“.
    “Solo un pazzo direbbe di lui che non ha più, che non ha più niente da dare. Quando Novak vuole davvero qualcosa, nessuno può batterlo, indipendentemente da chi si trovi dall’altra parte della rete. È stato incredibilmente intelligente, ha giocato in modo aggressivo e tirato ogni colpo con convinzione. Alcaraz colpisce duro, ma Novak ha colpito ancora più duro! Penso che questo abbia sorpreso Carlos e lo abbia reso un po’ nervoso. È più facile a dirsi che a farsi, ma questa è la chiave: portare Alcaraz ad innervosirsi e costringerlo a fare qualche errore. È quello che è successo nel tie break del secondo set: Alcaraz sapeva che sarebbe stato punito se avesse giocato più corto e ha fatto qualche errore. Non è facile fare quello che ha fatto Novak, ma ancora una volta, lo voleva così tanto da riuscirci“.
    “Novak è come se non avesse giocato la finale di Wimbledon, ma qui c’era eccome… Se fossero rimasti altre cinque ore su quel campo, il risultato sarebbe stato lo stesso. Novak stava volando, stava ballando. La gente si è dimenticata che questa era la sua prima finale olimpica, sentiva che era questa la chance, doveva cogliere quest’opportunità. Ora ce l’ha fatta, ma considerando quanto è pazzo, non mi sorprenderebbe vederlo anche a Los Angeles nel 2028”
    “Sono così contento che abbia finalmente vinto questo oro. Gli auguro adesso di vincere il 25° Slam, di battere il record assoluto, e poi potrà ritirarsi, anche se non si ritirerà mai… Penso che possa trovare la motivazione per farcela, l’oro lo solleverà di nuovo. Se gioca così, è l’uomo da battere agli US Open. A Wimbledon è stato un miracolo che abbia anche solo giocato, ed è arrivato in qualche modo anche in finale, ma non sappiamo mai se qualcosa di simile all’Australian Open di quest’anno potrà accadere. Contro Sinner non ha dato il suo meglio. Non abbiamo una sfera di cristallo, ma se è motivato come lo era a Parigi, sarà il favorito a New York” conclude Ivanisevic.
    Parole al miele per il suo ex pupillo, ancora una volta capace di superare infortuni, dolori e l’età che avanza, mostrando una forza mentale e lucidità superiore anche all’esuberanza e potenza di Alcaraz, che veniva da una serie pazzesca di vittorie (due Slam) e quindi in totale fiducia. Non resta che attendere US Open, dove oltre a Sinner e Alcaraz il “Djoker” sarà certamente uno dei favoriti. O forse, il vero grande favorito…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic Titanico! Vince l’Oro a Parigi 2024 battendo Alcaraz. Finale straordinaria

    Novak Djokovic, campione Olimpico a Parigi 2024

    Parigi, Bois de Boulogne. L’orologio ha da poco superato le 17, l’atmosfera è elettrica, si sta disputando la finale per l’Oro Olimpico del singolare maschile, una partita straordinaria per qualità di gioco e intensità. Il diritto di Novak Djokovic da sinistra è una pallata potente e precisa, vincente. Il Chatrier di Roland Garros esplode e l’arbitro urla “Game Set Match Djokovic!”. La finale di Parigi 2024 finisce così, con un punto esclamativo del più vincente dell’era moderna che si aggiudica con pieno merito l’unico grande alloro che mancava al suo sterminato palmares, la medaglia d’Oro Olimpica. La sua racchetta cade a terra, esulta verso il suo angolo scaricando la tensione, abbraccia il rivale e poi piange, a dirotto, come forse mai in carriera, in ginocchio sul rosso del Chatrier, letteralmente tremando di gioia. Forse nella sua mente è passato il film della sua intera vita… la racchetta imbracciata da piccolo sul campo in montagna, le bombe della guerra, le lezioni con la maestra Gencic, i primi allori, poi i record epocali e il chiodo fisso di questa medaglia, l’ultimo sogno di una carriera ineguagliabile. Djokovic ha superato il dolore, gli acciacchi dei suoi 37 anni, la tensione, un’operazione recentissima al ginocchio e soprattutto un rivale mai domo e fortissimo come Carlos Alcaraz in finale, vincendo due tiebreak giocati in modo stellare, perfetti, degni del titolo di tennista più vincente dell’era moderna della disciplina. È stata una finale straordinaria per tensione e qualità di gioco. Grazie anche a Carlos Alcaraz, uno spot bellissimo per il tennis e premio meritato alla carriera irreale e oggi PERFETTA nel serbo.
    La finale è stata un braccio di ferro mostruoso tra i due campioni, mai domi e così pugnaci da annullare tutte le palle break concesse. Tutte. E di occasioni ne hanno avute molte entrambi, ma ognuno di loro non ha mai mollato di un centimetro, pronto a dar fondo a ogni energia fisica e mentale per non cedere campo, non retrocedere la posizione, aggrappandosi ai punti forti del proprio repertorio. Alcaraz velocissimo e con mille frecce diverse, Djokovic pugnace, lucido e tatticamente ineccepibile, una Treccani della disciplina applicata alla lettera, praticamente in ogni maldetto 15 di questa partita. Scontato che in uno scontro titanico, così duro, alla fine fossero una manciata di punti a fare la differenza; e, vista l’assenza di break, che fossero i tiebreak a risultare decisivi. Così è stato ed è giusto affermare che oggi la medaglia d’Oro l’ha vinta il migliore, il più forte. Novak ha giocato due tiebreak pazzeschi, non una scelta sbagliata o un momento di titubanza.
    E stata una vittoria clamorosa perché nel match si è avuta la netta sensazione che Alcaraz ne avesse di più, di gambe, di soluzioni e di possibilità. Più vigore, più forza, più tutto, ma… non è mai riuscito a sfruttare le palle break (anche cinque in un unico game!) e questo l’ha pagato mentalmente, con una frustrazione l’ha portato a sbagliare quelle due palle nei “decider” e prendere quella manciata di decisioni errate che Novak è stato perfetto nel capitalizzare. Da Djokovic, da Djoker, dal più vincente del tennis moderno. Duro, durissimo, di testa e di fisico, ma che classe e che colpi. I due diritti vincenti in corsa sparati da Novak nel secondo tiebreak sono già entrati per la porta principale nella sua leggenda e in quella della disciplina, due mazzate di difficoltà irreali, che puoi riuscire a tirare e trasformare solo se hai una classe superiore e un cuore e una testa altrettanto superiori. Djokovic lo si può amare o odiare, ma è indubbio, palese e lampante che nessuno è come lui per combinazione di qualità tecniche, fisiche e mentali. E nessuno come lui riesce ad andare oltre alla fatica, ad un avversario formidabile e complessivamente forse oggi anche più bravo, ma incapace di sfruttare il momento e capitalizzare il vantaggio “ai punti” che nel tennis non serve a niente.

    Djokovic has won it all #Tennis pic.twitter.com/q6P6i9tdgd
    — Roland-Garros (@rolandgarros) August 4, 2024

    Il tennis è un meraviglioso sport di situazione, devi cogliere il momento con visione, gambe e braccio. Djokovic oggi è stato più forte, si merita questa bellissima medaglia d’Oro Olimpica e forse la “pace dei sensi”, avendo vinto davvero tutto quel che si può vincere nello sport che l’ha portato a diventare icona mondiale. Esempio di lavoro e perseveranza. Alcaraz ha pianto a dirotto… scontato dopo tanta tensione. Forse ha sbagliato a non forzare gli scambi sulla lunghezza, stancando maggiormente il rivale; forse ha rischiato troppo spesso la smorzata, dove ha ricavato poco; non ha fatto punti importanti col servizio, e contro Nole sono indispensabili. Difetti all’interno di un’ottima prestazione, ma Djokovic è stato più presente e continuo, ha assolutamente meritato. Forse al terzo set la maggior forza dello spagnolo poteva prevalere, ma Novak è stato perfetto nel chiudere prima.
    Questa finale resterà nella storia, è stata una partita molto bella che aiuterà non poco il tennis diventare sempre più sport “anche” Olimpico. È vero che noi abbiamo Wimbledon, gli altri Slam e la Davis; ma è esattamente grazie a partite leggendarie come questa che lo sport della racchetta sta facendo passi da gigante nella considerazione generale all’interno della 15ina a cinque cerchi. Grazie a Carlos e Novak per le emozioni.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Djokovic parte meglio di Alcaraz, gioca tatticamente alla perfezione cercando profondità e rubando tempo di gioco allo spagnolo, che incappa in qualche errore di troppo e concede una palla break nel suo primo turno di battuta. L’annulla con classe Carlos, finta uno dei suoi diritti fulminanti e quindi tocca una smorzata perfetta. 1 pari. Nel terzo gioco il serbo recupera un pericoloso 0-30, anche grazie ad errori di un Carlos un po’ impaziente nel cercare la bordata a chiudere. La situazione si ribalta sul 2-1: Novak anticipa e comanda, e con una risposta vincente clamorosa strappa altre tre palle break sullo 0-40. Impressionante come Alcaraz alza il livello, servizio e primo colpo di scambio in totale anticipo, di fatto ingiocabile. 2 pari. Durissimo il quinto game: Novak si incaponisce nella smorzata, sbagliando; concede tre palle break ma in qualche modo – soprattutto col servizio – le annulla, ma sembra molto vicino al suo limite. Dopo tanta lotta il set si blocca sui binari dei turni di servizio, fino al 4. Djokovic commette un doppio fallo, poi sul 30 pari dopo uno smash tremebondo un diritto s’impenna sul nastro e scappa via out. Palla break delicatissima per Carlos. Attacca con coraggio il serbo e copre la rete, salvandosi con classe sulle difese estreme del giovane rivale. La lotta è feroce, intensa come qualità dei colpi dei due. Numeri in accelerazione dell’iberico, prodezze sul net di Novak, costretto a buttarsi avanti a ripetizione. Grande spettacolo. Annulla ben 5 palle break Djokovic, per il 5-4. Sul 6-5 Alcaraz serve, ma è Djokovic a trovare due grandi punti. Sul 30 pari lo spagnolo sbaglia un tocco di volo un po’ goffo, è palla break e soprattutto set point Djokovic. Servizio e diritto cross vincente immediato, ottimo Alcaraz. Dopo oltre 84 minuti il set si decide al tiebreak. Livello di gioco altissimo, solo vincenti tra l’anticipo dello spagnolo e la sagacia del serbo. Sul 3 punti pari Novak trova un angolo impossibile con la risposta di diritto, forte anche un filo fortunata. Chirurgico il serbo, due ottimi servizi e 6-3. Chiude la porta di volo Novak sul primo, chiamato a rete da Carlos. 7 punti 3 Djokovic, grandissimo spettacolo, 95 tra i migliori in stagione.
    Lo spettacolo si mantiene molto alto anche nelle prime fasi del secondo set. Alcaraz si distrae servendo sull’1 pari, concede una palla break ma l’annulla con un diritto fulminante. Urla dopo aver chiuso il game con un bel servizio, 2-1. Impressionante la durezza mentale di Novak, sul 2 pari approfitta di ogni pertugio e si porta 15-30, ma altrettanto veemente e bellissima la reazione di Carlos. (3-2). Un po’ di nervosismo da parte di Alcaraz, che non riesce a scrollarsi di dosso la resistenza del campionissimo, che a sua volta colpisce molto pulito e offensivo. C’è sempre la sensazione che l’iberico abbia ancora un po di margine per crescere, mentre il serbo sia al massimo delle sue possibilità fisiche. Il livello di gioco tocca picchi epici sul 4 pari. Alcaraz spara pallate furibonde, Djokovic regge e ribatte con angoli e anticipo da campione. Carlos vince un game durissimo, sia sul piano mentale che fisico, per il 5-4. L’equilibrio non si spezza, nonostante i tentativi di entrambi i campioni di incidere in risposta (nessuna palla break convertita!). 6 pari, tiebreak. Fantastico il diritto vincente di Djokovic nel primo punto, intuisce la traiettoria, arriva prima e tira una pallata perfetta. Mini break immediato, con Carlos furibondo per aver lasciato spazio sulla sua destra. Segue una difesa incredibile del serbo, con un lob tanto disperato quanto profonda, e Alcaraz ci casca. Poco lucido lo spagnolo in molti punti decisivi dell’incontro, quelli che stanno facendo la differenza. Con un forcing muscolare terrificante Alcaraz si riprende il mini-break, 2-1. ANCORA! Altro diritto cross vincente di Novak a chiudere uno scambio durissimo, che cuore e durezza il serbo. 3-2 avanti Nole. Carlos sbaglia malamente un diritto sul 4-2, ora la rimonta è difficilissima, 5 punti a 2 avanti il serbo. Alcaraz ha perso focus, sbaglia anche col rovescio, 6 punti a 2 e 4 punti per Djokovic per vincere le Olimpiadi. Basta il primo, diritto vincente. BRAVO NOVAK! Ha vinto il più duro e tenace, al termine di una partita spettacolare.

    Djokovic N. (SRB ) – Alcaraz C. (ESP )ATP Paris Olympics Novak Djokovic [1]770 Carlos Alcaraz [2]660 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6Novak Djokovic 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-5 → 5-5Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3Carlos Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3Novak Djokovic 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Novak Djokovic 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Carlos Alcaraz 15-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 6-3*6-6 → 7-6Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-406-5 → 6-6Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5Novak Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4Novak Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2Carlos Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 2-2Novak Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1Novak Djokovic15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Murray: “Sono arrivato al n.1 del mondo mentre i big three giocavano, questo per me significa molto”

    Andy Murray saluta a Parigi 2024

    Andy Murray ha simbolicamente appeso la racchetta al chiodo dopo esser stato eliminato nel torneo olimpico di doppio. Un ritiro sentito, che ha provocato moltissime reazioni nel mondo della racchetta e non solo. Grande rispetto per lo scozzese, vincitore di 3 Slam, due Ori olimpici e moltissimi altri trofei, in un’epoca “infestata” o meglio dominata dal talento epocale di campioni epocali come Federer, Nadal e Djokovic. Murray è sempre stato lì con loro, in lizza per i grandi tornei, a battagliare con tutte le sue forze e ottenendo molte vittorie di prestigio. Per questo oggi è sereno e tira un bilancio molto positivo della propria carriera, nonostante mille infortuni e brucianti sconfitte. Ne ha parlato a latere dei giochi, in un’intervista al media Eurosport della quale riportiamo alcuni passaggi salienti.
    “Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato già da alcuni mesi” racconta Murray. “Sia che avessimo perso qualche giorno fa o che avessimo raggiunto la finale, ero preparato al fatto che sarebbe accaduto. Ora ho un po’ di tempo per fare quello che voglio e non vedo l’ora di farlo”.
    Lacrime al momento del ritiro, ma stavolta lacrime di gioia: “Sì, non mi sento triste. Alla fine non mi dispiace non giocare più a tennis. Quando pensavo a questo momento negli ultimi due anni, ne ero triste. Ero preoccupato per come mi sarei sentito e tutto il resto. È passato solo un giorno, ma è stato molto più facile di quanto mi aspettassi. Vedremo il futuro”.
    Andy racconta il bel messaggio ricevuto dal leggendario Bjorn Borg: “Stamattina ho ricevuto un messaggio da Borg, è stato molto bello. È una leggenda del nostro sport e ho potuto passare un po’ di tempo con lui alla Lever Cup. Mi ha scritto: complimenti a uno dei più grandi di tutti i tempi, in bocca al lupo per quello che verrà. Sono pienamente consapevole che i miei tre grandi rivali hanno avuto carriere migliori della mia, ma per un periodo, a metà del mio percorso, ho gareggiato con loro alla pari nei tornei più grandi e li ho anche battuti. Sono riuscito a raggiungere il numero uno al mondo mentre tutti loro giocavano. Questo ha significato molto per me. Come ho detto ieri, non è stato facile vincere le grandi competizioni mentre loro erano lì con me, e vedere qualcuno come Borg, uno della loro statura, riconoscere i miei meriti è davvero speciale”.
    Visto lo strapotere storico dei Big 3, i risultati raggiunti da Murray restano di grandissimo livello. Così la pensa Andy:  “Penso che la cosa più difficile per me in questo senso sia che ciò che Rafa, Roger e Novak hanno raggiunto, è qualcosa che va oltre la portata di chiunque giochi a tennis. I risultati che ho ottenuto sembrano minuscoli rispetto a quello che hanno ottenuto loro. Può sembrare poco aver vinto qualche torneo del Grande Slam e qualche Olimpiade… ma sono orgoglioso di quello che ho ottenuto in questo periodo. Ho lavorato molto duramente per raggiungere questi risultati e questa è l’unica cosa che conta. Ciò che gli altri dicono a riguardo non ha molta importanza per me. Ovviamente amo il tennis e ho un grande rispetto per le generazioni precedenti e per ciò che hanno ottenuto. Sentire qualcosa del genere da Bjorn per me è stato grandioso”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    MUSETTI SCIVE LA STORIA! Batte Auger-Aliassime e vince il Bronzo ai giochi di Parigi 2024

    Lorenzo Musetti a Parigi 2024 (foto Coni)

    Lorenzo Musetti entra nella storia del tennis italiano, e non solo. Con una prestazione di grande livello e fatica, cadendo e risalendo, giocando momenti di tennis di grandissima qualità, batte in tre set Felix Auger-Aliassime (6-4 1-6 6-3) e vince per l’Italia la medaglia di Bronzo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Una prestazione ottima nel primo set, poi un secondo parziale molto difficile con un calo nei colpi d’inizio gioco e la rimonta di un Felix cresciuto a dismisura. Il capolavoro è arrivato nel terzo set, dove Musetti è riuscito a contenere la sfuriata del rivale, ritrovare potenza e incisività nei colpi e dare la zampata vincente nell’ottavo game, una sinfonia di forza fisica, difesa e poi gioco offensivo. Gli ultimi 10 minuti di Lorenzo sono stati di una bellezza ed efficacia uniche, una poesia, una carezza.

    Lorenzo Musetti takes the Bronze!
    He wins Italy’s first medal in tennis in 100 years #Paris2024 | #Olympics | #tennis pic.twitter.com/asvba1YVXl
    — ITF (@ITFTennis) August 3, 2024

    Cento anni dopo il terzo posto di Uberto de Morpurgo a Parigi 1924, un tennista italiano torna sul podio ai Giochi Olimpici. Bravissimo!
    Il momento del match point di Lorenzo:

    Lorenzo Musetti, Olympic bronze medalist
    WHAT A MOMENT. pic.twitter.com/LW5F5FMKah
    — Bastien Fachan (@BastienFachan) August 3, 2024
     
    in aggiornamento

    La cronaca
    La sfida per il bronzo olimpico a Parigi 2024 inizia con Auger-Aliassime alla battuta. Subito grandi variazioni di Musetti, tattica perfetta visto che il canadese è forte sul ritmo, tanto che un rovescio gli vola via. Un solo punto, già chiarissimo il canovaccio tattico del match. Eccellente Lorenzo per come si gira sul diritto da sinistra e scarica potenza e precisione, si prende il punto e poi mette pressione al rivale, che sbaglia. 15-40, due immediate palle break per l’azzurro. Felix si salva con servizio e giocando profondo. Incerto il canadese, commette due doppi falli ma annulla le due ulteriori palle break attaccando col diritto (si poteva far meglio col passante sulla quarta chance). Il BREAK finalmente arriva alla quinta chance: si scambia e FAA sbaglia malamente un rovescio cross. 1-0 e servizio Musetti, entrato nel match molto più deciso e con in testa molto chiaro come giocare. Buono anche il primo game di battuta del toscano, funziona bene l’effetto kick con palla alta e difficile da gestire in risposta. Con un lob fantastico, Lorenzo si porta 2-0. Ingrana con servizio e diritto, Auger-Aliassime muove lo score (1-2). Incredibile il punto vinto da “Muso” sul 30-15 nel quarto game, un tweener in rincorsa che diventa un lob. Roba da urlo, gran mano e gran punto! Andando di fino, Lorenzo è nella sua zona di comfort. Altro buon servizio, diritto e via, 3-1 Musetti. È entrato in ritmo anche il tennis lineare del canadese, bel servizio e spinta col diritto in progressione, ma deve trovare un gran game in risposta per riaprire il parziale. Musetti ha altri piani per la serata: comanda il tempo di gioco con un diritto davvero incisivo, sia dal centro quando è in controllo, che in corsa (bellissimo quello in corsa che chiude sesto game, 4-2). Il primo momento di difficoltà di Musetti è sul 4-3: doppio fallo, poi un rovescio banale non passa la rete. 0-30. Ritrova sicurezza in spinta, porta il game ai vantaggi ma con un ottimo attacco col diritto Felix strappa la prima palla break del match a favore. Scende a rete Lorenzo dopo il servizio ma la sua volée alta muore in rete. Contro Break, 4 pari. Immediata la reazione di Musetti: si incita vistosamente, spara a tutta un diritto e poi arriva bene sulla rete e il tocco è ottimo. 0-30. Segue un rovescio clamoroso in lungo linea, vincente, il suo colpo, FAA è tramortito. 0-40 e tre palle break! Auger si gioca bene le prime due, inclusa una smorzata di diritto perfetta; ma sbaglia malamente un diritto sulla terza, facendo scendere troppo la palla. BREAK Musetti, di nuovo avanti 5-4 al servizio per il set. Troppa frenesia di Felix, comanda dalla risposta ma sparacchia via un diritto, 15-0. Più paziente e continuo Lorenzo nel governare lo scambio, 30-0. Con un gran servizio al centro strappa tre point, e chiude subito, altra prima palla precisa. SET Musetti, 6-4! Un Musetti più solido e concreto, tatticamente più efficace con la sola sbavatura del break subito, prontamente ripreso con piglio molto offensivo. Buono anche il 70% di prime palle in campo. Auger-Aliassime troppo teso nei momento delicati.
    Secondo set, il canadese alla battuta. Buon game, ma il punto più bello lo vince Musetti con la sua sbracciata di rovescio lungo linea. Felix cambia la posizione in risposta: staziona assai più dietro per iniziare in qualche modo lo scambio. La tattica funziona, subisce di meno e ribalta lo scambio da difesa ad attacco. Un brutto diritto sbagliato da Lorenzo, poi sul 30 pari subisce il contrattacco ottimo di Felix. Gli costa la palla break sul 30-40, e il BREAK purtroppo arriva: non mette la prima palla Musetti, la seconda è carica ma è sul diritto e Auger-Aliassime entra forte e si prende il punto. 2-0 avanti il canadese, ora è Musetti a dover rincorrere. La lotta si accende: entrambi scambiano con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo, gran ritmo, il primo a sbagliare a Felix e scivola 0-30. Si aggrappa alla battuta FAA, ma sul 30 pari è Lorenzo a vincere un altro duro scambio con l’angolo totalmente aperto e un bel cambio di ritmo col rovescio lungo linea. Chance del contro break! ACE, ottimo momento per piazzare il secondo asso dell’incontro. Serve bene ora Felix, 3-0. Ha preso fiducia Auger, braccio sciolto e la sua palla viaggia sicura nei pressi delle righe. Musetti chiede di più alla battuta, altrimenti è dura tener fermo l’avversario, ma con i colpi di scambio è meno incisivo e preciso. Un rovescio in rete sul 30 pari gli costa la palla del doppio break. Costruisce bene il punto con il diritto da sinistra, di potenza annulla la chance, inchiodando l’avversario a sinistra. Poche prime nel set (al 50%) e così perde il controllo delle operazioni. A fatica, vince il game l’azzurro, 1-3. Invece è cresciuto molto alla battuta Felix, tra punti diretti e aperture di campo che capitalizza con il suo forcing in progressione. 4-1. Ormai ogni turno di battuta dell’azzurro è una lotta, la prima palla non fa “male”, è molto sicuro in risposta il canadese e si prende il campo. Sul 40 pari Felix trova una splendida risposta di diritto cross che sorprende Lorenzo, c’è la palla del doppio break. La gioca malissimo Musetti, smorzata dopo la battuta, ma la palla s’impenna malamente, un assist per FAA. BREAK, 5-1 avanti. Serve bene il canadese, molto sciolto, vola a due set point sul 40-15. Ok il secondo, è in rete un rovescio a tutta, ma affrettato, dell’italiano. 6-1 Aliassime, set dominato. Male l’azzurro alla battuta, con Felix cresciuto in ogni fase di gioco, più incisivo e convinto.
    Terzo set, Musetti to serve. Non cambia la musica rispetto al secondo set, col servizio l’azzurro non fa la differenza e in risposta Felix è pronto ad aggredire, ruba spazio sul campo a Lorenzo. Con fatica Musetti si prende un bel punto sul 30 pari, ma i suoi colpi sono meno profondi rispetto al primo set. Ci pensa Auger-Aliassime a sbagliare un colpo di scambio che vale l’1-0 a Musetti. Importantissimo questo game, per riprendere fiducia e giocare facendo corsa di testa. Assai più netto lo schema offensivo dell’ex n.6 del mondo, servizio e diritto con un passo in avanzamento è incisivo e preciso. A quindici si porta 1 pari, con un altro Ace, e poi in risposta col diritto gioca quasi sulle righe. Non riesce a tenerlo fermo col servizio, Felix legge le traiettorie e risponde molto bene. Musetti deve stringere di più l’angolo, come sul secondo punto del terzo game, non deve lasciare l’avversario libero di spingere in equilibrio. Non gioca un buon smash Felix, ma il suo martellamento col diritto sul rovescio di Lorenzo funziona. 30 pari. Finalmente il cambio col rovescio funziona, e l’equilibrio si sposta di nuovo a favore di Musetti. 2-1. Nel quarto game Musetti cambia passo. Carica molto bene il diritto, trova profondità e potenza, allontana il rivale e si prende di forza il punto del 15-30. Auger-Aliassime si fa prendere dalla fretta e sbaglia malamente un diritto di scambio… quanto sente la pressione… 15-40 e due palle Break per Lorenzo!!! Anche poche prime per FAA, ma annulla prima chance con un diritto lungo linea ottimo; Ace sulla seconda. Serve bene nel momento cruciale il canadese, 2 pari. Arriva forse il miglior momento del match dal punto di vista tecnico: FAA continua a comandare i ritmi e rischia molto, Lorenzo a sua volta alta i ritmi e spinge tantissimo col diritto, c’è qualità e pochi errori. Splendida la smorzata di Felix nel settimo game, ancor più bello lo smash giocato da dietro da Musetti, una pallata vincente che gli vale il 4-3. Si entra nella fase caldissima del match, e la pressione sale… Fantastico l’azzurro nel guadagnare campo sul 15 pari, si gira sul diritto e trova un angolo splendido. Super progressione dalla risposta e super punto! 15-30. Questo era mancato a Lorenzo, efficacia in risposta. Ottimo, OTTIMO il rovescio improvviso in lungo linea che spezza le gambe di Felix, coordinazione perfetta. 15-40, due palle break che potrebbero mandarlo a servire per il match. C’è più energia e focus ora, e la differenza è netta. FAA non trova la prima palla… si scambia ed è bravo l’azzurro a giocare profondo, con il canadese che sbaglia malamente un diritto sventaglio (lascia cadere troppo la palla). BREAK Musetti! 5-3, serve per il Bronzo Olimpico!?! Inizia bene, ottima prima palla che mal gestisce il rivale. 15-0. VANNO A TUTTA le gambe di Lorenzo, incredibile copertura del campo e poi scatto avanti a riprendere una smorzata ottima, e che controllo col tocco sotto alla palla. COLPO TOP!!! 30-0. Con un ACE esterno, solo il secondo del match, ecco le due palle match sul 40-15!!! SIIIII, seconda esterna, gran curva, poi tocco corto che Aliassime non gestisce. CROLLA A TERRA, è finita! Vince il Bronzo ai giochi! BRAVISSIMO! Come ha tirato su una partita che tanto si era complicata, contro un avversario salito terribilmente. Bravo, bravissimo! Solo Djokovic l’ha battuto, che piglio e testa. Una medaglia storica e meritatissima! BRAVO!!!

    Lorenzo Musetti vs Felix Auger-Aliassime (3-4 posto) (17:00)ATP Paris Olympics Lorenzo Musetti [11]616 Felix Auger-Aliassime [13]463 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 40-155-3 → 6-3Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 15-404-3 → 5-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3Felix Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1Felix Auger-Aliassime 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-5 → 1-6Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A1-4 → 1-5Felix Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-3 → 1-3Felix Auger-Aliassime 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 A-400-2 → 0-3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2Felix Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Felix Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-40 30-404-4 → 5-4Lorenzo Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-3 → 4-4Felix Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 4-3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2Felix Auger-Aliassime3-1 → 3-2Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1Felix Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-0 → 2-1Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-151-0 → 2-0Felix Auger-Aliassime0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO