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    WTA Awards 2024: Sabalenka Giocatrice dell’Anno, Premio “Comeback” a Badosa. Errani-Paolini miglior doppio

    Sara Errani e Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    La WTA ha annunciato i vincitori dei suoi premi annuali per il 2024, con Aryna Sabalenka che si aggiudica per la prima volta in carriera il premio di Giocatrice dell’Anno.Questi riconoscimenti celebrano un anno di tennis femminile ricco di storie di successo, conferme e sorprendenti ascese, confermando la profondità e la qualità del circuito WTA.
    Giocatrice dell’Anno: Aryna SabalenkaLa bielorussa corona una stagione straordinaria in cui ha vinto due Slam (Australian Open e US Open), conquistato i titoli di Cincinnati e Wuhan, e chiuso l’anno come numero 1 del mondo.
    Comeback dell’Anno: Paula BadosaLa spagnola viene premiata per il suo notevole ritorno dopo i problemi alla schiena che l’avevano condizionata nel 2023. Ha chiuso l’anno al numero 12, vincendo Washington e raggiungendo le semifinali a Cincinnati, Pechino e Ningbo.
    Coppia dell’Anno: Sara Errani/Jasmine PaoliniLe italiane hanno dominato il doppio vincendo l’oro olimpico e trionfando a Roma, Pechino e in Austria, oltre alla finale al Roland Garros.
    Rivelazione dell’Anno: Lulu SunIncredibile ascesa dalla posizione 200 alla 40, con il punto più alto nei quarti di Wimbledon raggiunti dalle qualificazioni, dove ha anche sconfitto la top-10 Qinwen Zheng.
    Giocatrice Più Migliorata: Emma NavarroL’americana ha conquistato il suo primo titolo a Hobart e raggiunto sei semifinali, inclusa quella agli US Open, debuttando nella top-10 mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Struff: “Il migliore del 2024? Sinner, non ci sono dubbi”

    Jan-Lennard Struff

    Jan-Lennard Struff non ha dubbi: il miglior tennista del 2024 è Jannik Sinner. Anche Alcaraz ha trionfato in due Slam, ma Sinner ha vinto molto altro, ha dominato nel ranking, ha perso pochissime partite e gioca un tennis più completo e consistente di tutti. Il tedesco ha preso parte lo scorso weekend al “Gran Final” dell’Ultimate Tennis Showdown (UTS) a Londra, prendendo il posto dell’infortunato Shapovalov (problemi al gomito per il canadese). Parlando a Tennishead nel corso dell’evento, ha tracciato un bilancio della sua annata, impreziosita dal bel successo sulla terra di casa a Monaco di Baviera, e sull’annata tennistica in generale.
    “Ovviamente il successo a Monaco, il mio primo titolo in carriera, è stato il momento più bello della mia annata”, racconta Struff. “Ho aspettato un bel po’ per questo successo ed è stato pazzesco ottenerlo in Germania, è stata un’emozione incredibile. Era importante per me arrivarci, mancava nella mia carriera un titolo, Ce l’ho fatta e sono molto felice che sia successo. Di sicuro mi ha incoraggiato e mi ha anche dato una spinta in termini di autostima. Andiamo sempre di corsa, non abbiamo molto tempo per festeggiare, infatti siamo andati subito dopo a Madrid per giocare. Ma è stato un grande momento”.
    Struff aveva perso le sue tre precedenti finali sul tour, ma finalmente cancellato lo zero alla voce titoli vinti battendo Taylor Fritz sulla terra battuta in Baviera, un successo che l’ha fatto diventare il terzo giocatore più anziano a vincere il suo primo titolo ATP, visti i suoi 33 anni. Curioso tra l’altro che ci sia riuscito su terra, visto il suo tennis potentissimo ma le sue capacità di spostamento non eccezionali. Struff ha poi condiviso la sua idea sul migliore del 2024 e la rivalità tra Alcaraz e Sinner.
    “Giocatore dell’anno? Dico Sinner assolutamente, ha vinto due Slam, è un tennista incredibile”, continua il numero 42 del mondo. “Carlito anche ne ha vinti anche due di Slam, quindi in quello sono pari nel 2024, ma Sinner ha vinto anche la Coppa Davis e molto altro, non ha perso quasi mai. Sì, è una stagione per lui incredibile.”
    “La loro è una grande rivalità per il tennis, giocano partite eccezionali ed è bello assistere ai loro incontri. Jannik è così costante, è fortissimo dalla linea di fondo. Colpisce così forte che non lo reggi e poi cerchi in qualche modo di cogliere un suo punto debole, ma non ne trovi uno. È molto dura contro di lui. Anche Carlito è fortissimo, ha così tanta varietà nel gioco e gioca in modo così fisico, anche lui è un tennista pazzesco.” conclude Struff.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner ad Abu Dhabi per il GP di Formula1

    Sinner con il team Ferrari ad Abu Dhabi (foto F1ingeneale)

    È nota la passione di Jannik Sinner per i motori e la velocità. Detto fatto. Il n.1 del tennis si è recato ad Abu Dhabi dove oggi si disputa l’ultimo Gran Premio di Formula1. Su X troviamo vari scatti di Jannik al suo arrivo presso la pista e di momenti passati con il team Ferrari e Charles Leclerc. Ne riportiamo alcuni.

    Men’s tennis World #1 Jannik Sinner is at the #AbuDhabiGP pic.twitter.com/lcXMZtI53H
    — Phillip Horton (@PHortonF1) December 8, 2024

    Intanto becchiamo un ospite speciale in casa Ferrari😍
    Se non vedi correttamente la foto, segui @f1ingeneraleIT su Telegarm pic.twitter.com/3KOvPwKOsg
    — F1INGENERALE (@F1ingenerale_) December 8, 2024

    لكلللععيررررررر pic.twitter.com/XCZRbtW9st
    — 🏎️م.موجو (@mojostark16) December 8, 2024

    i can’t believe he actually showed up 😭🙏🏻 “friend of f1” is finally something tangible pic.twitter.com/XejAXMFPGo
    — sol ★ (@sinnerliker) December 8, 2024

    L’azzurro ha scelto la vicina Dubai come base per lavorare nella off-season e preparare un 2025 impegnativo, che scatterà subito con la difesa del titolo vinto agli Australian Open lo scorso anno, suo primo Slam in carriera. Ad accompagnarlo nel lavoro ci sarà il team quasi al completo, Vagnozzi, Panichi e Badio.
    Quindi Jannik farà un breve ritorno a casa in Alto Adige per passare il Natale in famiglia, con la solita sciata sulle nevi di casa, tradizione di casa Sinner, e quindi volerà “down under”. Gli Australian Open scatteranno il prossimo 12 gennaio 2025.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Niente esibizione a Kooyong il prossimo anno

    Una panoramica dell’impianto di Kooyong

    La parola Kooyong suscita grandi ricordi agli appassionati di tennis un po’ più navigati. Sui campi in erba naturale della località di Melbourne si è svolto infatti l’Australian Open dal 1972 al 1987. Lo Slam “down under” fin dagli albori non aveva una sede fissa, ma si spostava nel paese, fino alla decisione di mantenerlo in pianta stabile a Melbourne, essendo la città che garantiva il maggior afflusso di pubblico. Nel ’72 fu il tennis morbido e Ken Rosewall a trionfare e l’ultimo campione sull’erba di Kooyong fu Stefan Edberg nel 1987. Dal 1988 il torneo si spostò definitivamente a Flinders Park, nuovo avveniristico impianto costruito in Melbourne con campi in sintetico, dove tutt’ora si disputa il primo Slam dell’anno. A Kooyong tuttavia il tennis è rimasto: si è svolto infatti un evento di esibizione preparatorio agli Open, con molti campioni presenti per affinare la forma. È stata una tappa classica per tanti tennisti, ma nel 2025 non si disputerà.
    Gli organizzatori infatti hanno comunicato che nella prossima estate australiana non ci sarà quest’evento, lasciando la porta aperta alla possibilità di un ritorno nel 2026, ma non la certezza. Non sono state fornite molte altre informazioni in merito. A Melbourne si parla da tempo di un intervento importante di ristrutturazione degli spalti, oggettivamente un po’ datati, e anche dell’impianto in generale, ma la questione è sul tavolo da tempo senza aver trovato ancora uno sbocco positivo.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    De Minaur sulla partecipazione all’UTS Grand Final di Londra: “È divertente e quel grosso assegno fa gola a tutti”

    Alex de Minaur nell’infografica di UTS

    Educato, sincero e sempre onesto, questi sono alcuni degli aspetti che rendono Alex de Minaur uno dei giocatori più stimati nell’ambiente. Anche quando è pronto ad ammettere, senza ipocrisia, che un gran bell’assegno sia una grossa motivazione a giocare l’ennesima esibizione. Il miglior tennista australiano, reduce dalla prima apparizione in carriera alle ATP Finals di Torino, parteciperà al gran finale del tour UTS, una serie di esibizioni ideata dal coach Patrick Mouratoglou nel quale si gioca un tennis un po’ diverso, governato dal tempo e da un ritmo assai “televisivo”. Grazie a buoni sponsor e trainato dall’interesse delle tv, l’Ultimate Tennis Showdown ha destato un certo interesse e dal 6 all’8 dicembre a Londra (presso la Copper Box Arena) si disputerà una sorta di “Masters”, con un prize money davvero importante: ben 2.165.000 dollari, con il vincitore che potenzialmente potrà portarsi a casa un assegno di 921.800 dollari. In pratica duemila dollari in meno del premio ricevuto dal vincitore dell’ultimo Masters 1000 di Parigi Bercy (Zverev). Oltre all’australiano, il lotto dei partecipanti alle finali UTS sarà composto da Andrey Rublev, Holger Rune, Ugo Humbert, Alexander Bublik, Gael Monfils, Denis Shapovalov e Thanasi Kokkinakis.
    “È emozionante e diverso, ti dà una visione nuova di come giocare i punti”, afferma De Minaur al media britannico Tennis365 appena sbarcato a Londra per la manifestazione. “Ho giocato un paio di eventi UTS e mi sono davvero divertito. Iniziare il punto con un solo servizio è un interessante cambiamento di mentalità e mi piace cercare di adattarmi. Trovo che il rumore e il caos degli eventi UTS siano un po’ più facili da gestire quando penso al contesto dell’evento. Quando intorno tutto è in silenzio, senti ogni rumore, ma visto che durante le partite UTS non c’è mai tranquillità ti ci abitui, è la dimostrazione che posso giocare anche così. Ti abitui al fatto che la folla è partecipe, urla e la musica suona. Significa che devi trovare un modo diverso per concentrarti sul gioco“.
    “Anche i compensi sono ottimi agli eventi UTS e questo li rende super competitivi. Siamo tutti là fuori a cercare di vincere e quel grande assegno alla fine della settimana fa gola a tutti, tira fuori il meglio dai giocatori“.
    Non si spegne mai il tema del giocare troppo, calendario affollato, stagione esageratamente lunga ma… alla fine i giocatori prendono parte più che volentieri a varie esibizioni nel periodo che dovrebbe esser dedicato a riposo e preparazione. L’UTS Tour rientra pienamente in queste critiche, ma De Minaur insiste sul fatto che ai giocatori debba essere garantita la libertà di scegliere quando giocare.
    “Giocare un evento come questo è un buon modo per spezzare la stagione e divertirsi molto allo stesso tempo”, afferma De Minaur. “Quando sei là fuori, senti la pressione del momento e ti metti alla prova. È importante provare a migliorare alcuni aspetti del proprio gioco, e affrontare una competizione diversa come questa può aiutarti capire molte cose, per poterle poi applicare quando giochi altre partite nel tour regolare”.
    Mouratoglu continua a sostenere la bontà della sua creatura, un tennis diverso, un po’ più rock and roll, e per questo a suo dire più avvincente ed in grado di avvicinare i giovani. “Con il format UTS hai sia la parte competitiva, con i migliori in campo, che un’incredibile quantità di momenti di vera pressione in cui senti molta adrenalina come spettatore e naturalmente anche come giocatore. Allo stesso tempo, c’è vero intrattenimento. Quindi hai entrambe le cose, agonismo e intrattenimento, il che è fantastico perché è lo scopo del tour fin dal primo giorno. L’obiettivo di UTS è principalmente quello di portare nuovi fan al tennis e fan più giovani. Ma, ovviamente, qualsiasi appassionato è più che benvenuto e non mi sorprende che coloro che sono venuti e hanno vissuto l’esperienza di persona l’abbiano amata. Anche i giocatori continuano a tornare, ovviamente si divertono. Amano il DJ, la musica, l’atmosfera. Ciò che gli sportivi amano di più è sentire la folla con loro o contro di loro, e provare quell’emozione e condividerla”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Disputato il “North Palmyra Trophy”, esibizione in Russia

    Una foto di gruppo del North Palmyra Trophy

    Come è noto i tour Pro hanno temporaneamente cancellato dai propri calendari i tornei in Russia dopo l’invasione all’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022. Nessun evento ufficiale è organizzato nel paese guidato da Putin. Tuttavia nei giorni scorsi a San Pietroburgo. precisamente alla Ksk Arena (dove si svolgevano i tornei ATP e WTA fino al 2021), è andato in scena il “North Palmyra Trophy”, esibizione organizzata nella bella città russa con una formula a squadre miste che ricorda un po’ il concetto della Laver Cup. Le polemiche derivano dalla presenza all’evento non solo di tennisti russi, ma anche qualche straniero. Infatti Bautista Agut, Kokkinakis, Martinez e Lajovic hanno accettato l’offerta degli organizzatori e si sono uniti al nutrito numero di tennisti russi o appartenenti a paesi es sovietici, per l’esattezza Khachanov, Bublik, Shnaider, Putintseva, Potapova. Tomova, oltre alle vecchie glorie Davydenko, Myskina, Vesnina (appena ritirata), e pure l’istrionico Mansour Bahrami ad arricchire gli eventi con le sue solite gag.
    Raccontano dalla Russia che l’evento è stato un grande successo, aperto da un doppio tra Bahrami, Davydenko, Vesnina e Myskina, quindi con vari match tra le due squadre, i Lions (composti da Khachanov, Potapova, Lajovic, Bautista Agut e Tomova) e Sphinxes (formati da Bublik, Kokkinakis, Martinez, Putintseva e Shnaider). Si sono disputati 11 incontri, 8 di singolare e 3 doppi, molto simile appunto alla Laver Cup, con il successo finale per i “Leoni” per 116 a 111, sommando game vinti complessivi.

    Una manifestazione che bissa quella dell’anno scorso, con esito più o meno simile, per la soddisfazione degli organizzatori – che così hanno riportato tennis con ottimi giocatori nel paese – e del main sponsor dell’evento, uno dei colossi del gas russo. Nonostante si parli tanto di calendario troppo lungo, questo tipo di esibizioni sembrano destinate e continuare visto che incontrano il favore dei giocatori.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic ha incontrato il presidente argentino Milei a Buenos Aires

    Javier Milei, presidente dell’Argentina, e Novak Djokovic

    Arriva una notizia curiosa dall’Argentina. Novak Djokovic ha chiesto e ottenuto un incontro col presidente Javier Milei, discusso leader del paese latinoamericano, salito al potere da un anno al termine di una campagna elettorale a dir poco turbolenta e forte delle sue idee ultre-liberiste. La stampa di Buenos Aires riporta che Novak, sbarcato nel paese per l’esibizione con Del Potro, ha detto all’entourage che ha organizzato l’evento: “Voglio incontrare Javier Milei. Se riescono a organizzare un incontro con lui, resterò ancora un giorno a Buenos Aires.” Detto fatto: nonostante Milei non sia un appassionato di tennis (in gioventù ha giocato a calcio a discreto livello), conosce alla perfezione il personaggio Djokovic, e ha subito acconsentito ad organizzare una visita privata.
    I media argentini hanno ripreso costantemente gli spostamenti del campione serbo nei giorni passati a Buenos Aires, incluso quello verso Los Olivos, residenza del presidente.

    🚨 AHORA | Finalizó el encuentro de Novak Djokovic con Milei en la Quinta de Olivos 🇦🇷🇷🇸
    “Él lo quería conocer al Presidente @JMilei y se enteró esta mañana porque alguien se lo comenta, buscó un lugar en la agenda y lo recibió”
    FENÓMENO BARRIAL 🌎 pic.twitter.com/OoiwC3MM3s
    — Agarra la Pala (@agarra_pala) December 2, 2024

    Dell’incontro non si sa niente, è stato strettamente privato, solo che è durato più di un’ora. Si vocifera che uno degli argomenti trattati sia stato il periodo della pandemia da Covid-19, con Djokovic fermamente contrario al vaccino, e con lo stesso Milei assai dubbioso sulla gestione del periodo storico a livello generale. Il suo governo infatti si è rifiutato di firmare l’accordo globale sulle pandemie promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). “In Argentina le decisioni le prendono gli argentini”, disse all’epoca il portavoce presidenziale Manuel Adorni.
    Terminato l’incontro, Djokovic è salito nuovamente sul van e si è diretto senza altre soste all’aeroporto centrale di Buenos Aires, per fare rientro in Europa.
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    Le cinque migliori partite negli Slam del 2024 per l’ATP

    Lorenzo Musetti a Roland Garros

    Il sito ufficiale ATP ha lanciato un sondaggio per gli appassionati: quali sono state le migliori partite negli Slam maschili nel 2024? La scelta è tra 5 grandi match, battaglie serrate concluse in cinque set. Questi gli incontri selezionati:

    1° posto – Roland Garros: 3° turno, Novak Djokovic b. Lorenzo Musetti 7-5, 6-7(6), 2-6, 6-3, 6-0
    2° posto – Australian Open: Finale, Jannik Sinner b. Daniil Medvedev, 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3
    3° posto –  Roland Garros Semifinale, Carlos Alcaraz b. Jannik Sinner, 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3
    4° posto – Wimbledon: 3° turno, Carlos Alcaraz b. Frances Tiafoe, 5-7, 6-2, 4-6, 7-6(2), 6-2
    5° posto – US Open: 3° turno, Frances Tiafoe b. Ben Shelton, 4-6, 7-5, 6-7(5), 6-4, 6-3

    Curioso che in questi cinque match, per due volte siano presenti Sinner, Alcaraz e Tiafoe. Due invece gli italiani, oltre alle due grandi battaglie affrontate da Jannik, anche Musetti figura nelle scelte ATP per i migliori match del 2024 relativi ai tornei dello Slam.
    L’andamento del sondaggio ribalta al momento la prima posizione: per gli appassionati infatti la rimonta di Sinner su Medvedev a Melbourne è il match più bello (col 35% dei voti), seguito dalla vittoria di Novak su Lorenzo a Parigi (30%), con al terzo posto la semifinale di Roland Garros tra Jannik e Carlos (25%). Nettamente staccati gli altri due match, con solo il 10% dei voti sommando i due incontri.
    E per voi, qual è stato il match degli Slam maschili 2024 più avvincente?
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO