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    Mauresmo annuncia: domani i match inizieranno alle 10 su tutti i campi, un match in più sul Chatrier

    Amelie Mauresmo, direttrice di Roland Garros

    Visto il maltempo che imperversa su Parigi, la direttrice di Roland Garros corre ai ripari. Amelie Mauresmo ha annunciato che domani su tutti i campi i match inizieranno alle ore 10 della mattina, e quindi sul Chatrier ci sarà un incontro in più rispetto al consueto programma di giornata. Lo riporta da Parigi la cronista francese Carole Bouchard.

    Mauresmo just announced that matches will start at 10am on ALL courts tomorrow. So one more match on Chatrier. Security to be tightened, umpires have been asked to be more struck for disruptive actions during points. Mauresmo also said she’s sick of seeing the Chatrier empty.
    — Carole Bouchard 💜💛 (@carole_bouchard) May 30, 2024

    Inoltre Mauresmo ha annunciato di aver chiesto a tutti i giudici di sedia di tenere un atteggiamento più severo contro gli eccessi da parte del pubblico, probabilmente in risposta alle lamentele di alcuni giocatori, come Goffin o la stessa Swiatek, che ieri dopo aver battuto Osaka ha affermato che spesso il pubblico di Parigi tende a “beccare” fin troppo alcuni giocatori. Sarà anche vietata la vendita di alcool negli stand prossimi ai campi da gioco.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jabeur: “Sul Chatrier col tetto chiuso le palle sono pesantissime, non vanno”

    Ons Jabeur a Parigi

    Ons Jabeur ha lottato tre set per portare a casa il suo incontro di secondo turno a Roland Garros contro la tenace colombiana Camila Osorio. Al termine della partita la talentosa tennista tunisina ha spiegato le grosse difficoltà ambientali che ha dovuto superare per vincere contro la rivale latina, principalmente per colpa del tetto chiuso sul Centrale di Parigi che rende altissimo il tasso di umidità e influisce pesantemente sulle condizioni di gioco.
    “Non mi piace quando la palla è troppo pesante e sentivo che era incredibilmente umida” afferma Jabuer dopo la partita. “Per l’umidità le palle erano enormi, quindi era molto difficile generare forza. Ho pensato, ok, ho più tempo per colpire ma in realtà è stato peggio perché non riuscivo a spingere come volevo. Non vedevo l’ora di cambiare le palle perché sento che queste condizioni sono molto negative per il mio tennis. Quando è tetto del Chatrier è chiuso c’è moltissima umidità“.
    Ons riflette anche sulla durezza del tennis, sport che coinvolge totalmente l’atleta, ancor più quando si compete al massimo livello: “Non ho mai provato altri sport prima, quindi non so se il tennis è il più duro del mondo come afferma Tiafoe, ma… secondo la mia esperienza, potrei direche ha ragione. Il tennis è uno sport molto duro. È anche un sport a tutto tondo. Ogni parte del nostro corpo viene utilizzata e spremuta al massimo, include le nostre cellule cerebrali. Siamo lontani dalla nostra famiglia, viaggiamo in tutto il mondo e tutto l’anno, dobbiamo adattarci alle superfici del campo, alle diverse palle del campo. Spero che le condizioni del tour miglioreranno come principio generale, perché le prime 10, o prime 20, se giochiamo molti tornei possiamo subire molti infortuni”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios tornerà a Wimbledon …da commentatore per la BBC. Ritiro imminente?

    Nick Kyrgios

    Nick Kyrgios farà parte della squadra di commentatori della BBC per la prossima edizione di Wimbledon, quindi salterà il torneo da giocatore. Dopo l’annuncio, in patria si parla apertamente di uno suo ritiro ormai imminente, visto che la breve stagione su erba è sempre stata la sua preferita insieme ai tornei dell’estate australiana e la sua lunghissima assenza dai campi da gioco per i gravi problemi al ginocchio sembra senza fine.
    Parlando della sua prima esperienza agli scorsi Australian Open da commentatore, Nick si era detto entusiasta di poter restare nell’ambiente del tennis anche se in una veste diversa. I dati di ascolto dei suoi interventi sono stati ottimi, come i suoi commenti senza peli sulla lingua, per questo la BBC ha pensato di metterlo nella squadra dei commentatori per la prossima edizione dei Championships, insieme alla connazionale Ash Barty. Non ci sarà invece Boris Becker, ancora alla prese con i problemi legali negli Regno Unito per i suoi reati fiscali.
    “Non conoscevo Nick molto bene prima che iniziassimo a lavorare insieme” ha dichiarato il telecronista Nick Lester riflettendo sulla loro esperienza agli Australian Open. “Ho ricevuto una chiamata da Eurosport una settimana prima di Natale per dirmi che avevano fatto un grande acquisto e avevano bisogno di qualcuno che commentasse sul posto e dato che ero già lì, è così che è successo tutto. La regola d’oro della telecronaca del tennis è non parlare durante i punti e Nick l’ha capito rapidamente. Quello che diceva era interessante e dalle reazioni che abbiamo avuto durante e dopo l’evento, sembra che abbia funzionato davvero bene. Il motivo per cui è stato un successo dipende dal fatto che lui era semplicemente se stesso”.
    “Una delle parti più coinvolgenti dell’ascoltare di Nick è che non c’erano filtri” continua Lester, “Diceva quel che pensava e non si preoccupava di quello che pensavano gli altri. Questo è ciò che lo ha reso così bello da ascoltare. Parlava come avrebbe fatto senza cuffie e quella era la parte più bella del lavoro per lui. Inoltre, non ci sono molti commentatori attuali che hanno giocato contro i migliori ragazzi in attività ed è per questo che Nick aveva qualcosa di nuovo da offrire. Molti ex giocatori vengono messi in una box di commento ma non aggiungono molto a quel che si vede in campo”.
    Kyrgios ha recentemente dichiarato di sentirsi ancora giocatore e che le cose stanno andando per il meglio per quanto riguarda il recupero dal problema al ginocchio. Tuttavia la decisione di saltare Wimbledon anche quest’anno sembra spingerlo in una direzione opposta al rientro sul tour ATP.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Roddick rivela: “Lotto da anni contro un tumore della pelle

    Andy Roddick nella foto – Foto Getty Images

    Andy Roddick nel corso dell’ultima puntata del suo fortunato e interessante podcast “Served with Andy Roddick” ha rivelato di soffrire da diversi anni di alcune forme di tumore alla pelle. I primi sintomi della malattia sono arrivati poco dopo il suo ritiro dal tennis Pro, avvenuto nel 2012 dopo US Open.
    “Ho dovuto affrontare diversi tipi di cancro della pelle da quando ho smesso di giocare. Cinque o sei anni fa mi è stato asportato un tumore a cellule squamose dal labbro. Non ne avevo mai parlato. Stamattina, per esempio, mi sono fatto un trattamento laser al viso ed è per questo che mi vedete così su YouTube, come se fossi arrabbiato”.
    L’americano, n.1 del mondo nel 2003 e vincitore di US Open nello stesso anno, ha approfittato del suo podcast per lanciare un messaggio di prevenzione di questa malattia.
    “Tutta questa faccenda è pesante. Dovrò fare un lavoro di prevenzione per il resto della mia vita. Quello che dovete fare è usare la protezione solare. Mettete la protezione solare ai vostri figli. Soprattutto se giocano a tennis”, afferma Roddick, che ricorda che questo il tipo di cancro non appare immediatamente. “Il problema non si verificherà quando il bambino avrà otto anni, ma potrebbe verificarsi quando il bambino sarà più grande e avrà tipo 38 anni”. LEGGI TUTTO

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    Il Piemonte Open pronto per le qualificazioni, in attesa dei big: lunedì otto match e nove italiani in gara. Domani il sorteggio del tabellone principale

    Matteo Gigante, romano classe 2002, è uno dei novi italiani in gara nelle qualificazioni del Piemonte Open Intesa Sanpaolo (foto Adelchi Fioriti/FITP)

    Numerosi dei protagonisti del Piemonte Open Intesa Sanpaolo hanno già messo piede al Circolo della Stampa Sporting di Torino, per saggiare le condizioni di gioco in vista dell’evento premium della categoria ATP Challenger 175 organizzato dalla Federazione Italiana Tennis e Padel. Ma per il sorteggio del tabellone principale bisognerà attendere fino alla mattinata di lunedì. Quindi, la domenica della vigilia è stata interamente dedicata ad allenamenti e preparativi, per rifinire gli ultimi dettagli in vista di una seconda edizione che accoglierà una quindicina di giocatori compresi fra i primi 100 della classifica mondiale Atp, con Lorenzo Musetti – numero 29 del ranking – nel ruolo di prima testa di serie. La lista di giocatori da tenere d’occhio è davvero lunga: dal padrone di casa Lorenzo Sonego, che nel quartiere Santa Rita ci è nato e cresciuto (e allo Sporting si allena), a due ex top-10 come il belga David Goffin e Fabio Fognini. E poi ancora l’argentino Mariano Navone che sette giorni fa ha vinto a Cagliari l’altro SuperChallenger 175 in scena nel nostro Paese, il talento imprevedibile del francese Corentin Moutet (reduce dalla sfida contro Novak Djokovic agli Internazionali BNL d’Italia), i giovani azzurri Flavio Cobolli e Luca Nardi, più tanti altri giunti in Piemonte con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. La gran parte dei big esordirà fra martedì e mercoledì, mentre da giovedì saranno in campo (dal secondo turno) le prime 4 teste di serie.
    In attesa del main draw, al Piemonte Open Intesa Sanpaolo si gioca già da lunedì mattina con il primo turno del tabellone di qualificazione, sorteggiato nella serata di domenica. Le otto teste di serie sono tutte comprese fra i primi 200 giocatori del mondo, con il brasiliano Felipe Meligeni Alves nel ruolo di numero uno del seeding. Affronterà all’esordio l’ex top-100 Gianluca Mager, uno dei nove italiani a caccia degli ultimi 4 posti per il tabellone principale. Fra le teste di serie anche Matteo Gigante (reduce dal secondo turno a Roma), Giulio Zeppieri, Andrea Pellegrino (che affronta il torinese Denis Spiridon, vincitore allo Sporting della wild card per le qualificazioni messa in palio in un torneo Open riservato ai tesserati dei circoli piemontesi) e Mattia Bellucci. Anche per Gigante c’è un derby, contro l’altra wild card Gianluca Bellezza Quater. Il terzo e ultimo invito a disposizione degli organizzatori è andato invece a Peter Buldorini, avversario del canadese Alexis Galarneau. In gara per l’Italia anche il pisano Francesco Maestrelli, che affronta il boliviano Hugo Dellien. Il via è fissato per le 10 del mattino, su tre campi. Sul Centrale le sfide Zeppieri-Sweeny e Maestrelli-Dellien. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.
    IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO DAL VIVO – È ancora possibile acquistare i biglietti per assistere al Piemonte Open Intesa Sanpaolo sulla piattaforma TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/), con uno sconto del 20% sul singolo biglietto per i tesserati della FITP. I tagliandi sono disponibili anche al Circolo della Stampa Sporting, presso la biglietteria all’ingresso di corso Agnelli 67/a.
    IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO IN TV – Gli incontri del Piemonte Open Intesa Sanpaolo saranno trasmessi in diretta e in esclusiva sul canale della FITP, SuperTennis Tv (64 del digitale terrestre, 224 di Sky), oltre che in streaming sul sito Supertennis.tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.
    (🇮🇹) Tabellone di Qualificazione1. **(1) Felipe Meligeni Alves (BRA 🇧🇷)** vs. **Gianluca Mager (ITA 🇮🇹)**2. **Denis Spiridon (ITA 🇮🇹)** vs. **(7) Andrea Pellegrino (ITA 🇮🇹)**
    3. **(2) Matteo Gigante (ITA 🇮🇹)** vs. **Gianluca Bellezza Quater (ITA 🇮🇹)**4. **Francesco Maestrelli (ITA 🇮🇹)** vs. **(6) Hugo Dellien (BOL 🇧🇴)**
    5. **(3) Giulio Zeppieri (ITA 🇮🇹)** vs. **Dane Sweeny (AUS 🇦🇺)**6. **Marc-Andrea Huesler (SUI 🇨🇭)** vs. **(5) Otto Virtanen (FIN 🇫🇮)**
    7. **(4) Alexis Galarneau (CAN 🇨🇦)** vs. **Peter Buldorini (ITA 🇮🇹)**8. **Ivan Gakhov (RUS 🇷🇺)** vs. **(8) Mattia Bellucci (ITA 🇮🇹)** LEGGI TUTTO

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    Rafael, l’uomo che ha sollevato il mondo

    Nadal sulla passerella degli Internazionali a Roma

    Un uomo che ha segnato in modo indelebile il tennis degli ultimi venti anni, attorniato da una marea umana di persone e un’ondata irrefrenabile di affetto, mentre saluta dopo la sconfitta. Un fiume di gente lo circonda a perdita d’occhio, lo abbraccia e idealmente lo eleva sino all’infinito. La potenza di questa immagine di Nadal sulla passerella del torneo dopo la batosta rimediata contro Hurkacz, forse ultimo Tango al Foro Italico, resterà negli annali non solo del torneo di Roma e sarà inevitabilmente la foto degli IBI24, nemmeno quelle del vincitore con la coppa in mano potranno superarla. È la storia di un torneo martoriato da mille disavventure e sfortune, quella di un probabile addio. È la vita.

    La forza di uomo che è andato oltre ogni limite umanamente comprensibile per arrivare a dominare il tennis sul rosso stride con quella di un tennista duramente battuto in campo da un ottimo giocatore, Hubi Hurkacz, ma non esattamente il più temibile su questi campi. Le parole secche, precise, scandite con dolore una dopo l’altra da Rafa nella confermata stampa post partita sono il segno della fine di un sogno, quello di tornare a sentirsi di nuovo un giocatore forte, uno che può vincere ancora, che può rinascere per la ennesima volta. No, stavolta non è così.
    Non sto così male, ma il mio tennis è stato questo. Devo accettarlo. Parole sue, istantanee brutali della presa di coscienza che stavolta sembra davvero finita, lo spazio per sognare non c’è. Due anni di assenza e il nuovo infortunio su di un fisico già segnato a mille ferite pesano troppo, quanto quelle gambe che cercando disperatamente trazione sul campo per sostenere la fruttata del braccio, ma non ce la fanno più come un tempo. Hurkacz ha tutto il tempo di cui abbisogna per spostare e tirare i suoi colpi veloci. Rafa non lo sa, o forse non lo vuole accettare, ma in questi due anni di assenza il tennis è andato avanti, anche senza lui, e va ancor più veloce. I suoi fendenti arrotati ma non così velenosi sono nulla per arginare la potenza di un giocatore forte e in salute. Questo Nadal, oggi, non è competitivo.
    Lui lo sa, benissimo. Lo accetta? Forse ancora no, ma ce la farà. Ha un’intelligenza troppo raffinata per non riuscirci. La voglia, il desiderio di ritornare ad essere quella visione di se stesso che non fermava davanti a niente, abbattendo ostacoli impossibili, cova in lui, è la sua forza e gli ha permesso di battere tutti i migliori e superarsi in anni di lavoro così duri che nemmeno nei Gulag sarebbero tollerati… Nadal è stato forza, potenza, resistenza, capacità di superare e superarsi con una durezza mai vista prima. È stato, non lo è più. La battuta d’arresto vs. Hubi è stato uno schiaffo morale fortissimo alle ultime ambizioni. Lui aveva parlato di voler salutare il suo mondo a modo suo. Vedendolo in campo la sensazione è stata altra. Lui, sotto sotto, ci credeva ancora. Credeva che la sua forza d’animo potesse continuare a sollevarlo dalle secche e riportarlo tra i grandi. È sempre stata la sua grandezza questa, gli ha permesso di arrivare lassù in cima. “Giochi ogni colpo peggio di Federer, ma se ci metti più grinta e intensità lo possiamo battere” ammoniva Zio Rafa nei primi anni. Così è stato.
    Giocherai ancora una partita Rafael, o forse dieci, prima di appendere la racchetta al chiodo. Ma mi piace pensare che quell’emozione vissuta coi miei occhi, brividi veri vedendo dalla passerella quella marea di gente ad abbracciarti, tutta per te, resterà la ultima del Nadal giocatore. L’ uomo che ha sollevato il mondo del tennis di peso portandolo di pura prepotenza su vette mai toccate prima. Buona vita.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sharapova e le sorelle Williams tra le stelle del Met Gala

    Maria al Met Gala

    Anche il tennis in bella vista al Met Gala di New York, l’evento mondano per eccellenza nella città statunitense, organizzato ogni anno per raccogliere fondi a beneficio del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York.
    Serena e Venus Williams, e anche Maria Sharapova, sono state tra le stelle dell’evento, come testimoniano le foto in abiti super eleganti, scatti che hanno rapidamente il giro del mondo.

    Légendes du tennis 🎾
    Les sœurs Williams et Maria Sharapova au #MetGala ✨ pic.twitter.com/dBIhgTcWy0
    — Univers Tennis 🎾 (@UniversTennis) May 7, 2024

    Williams ha camminato sul tappeto rosso in solitaria indossando uno scintillante abito di Balenciaga che, secondo Vogue, ha richiesto 150 ore di realizzazione ed è stato realizzato con 25 metri di taffetà laminato in lamina d’oro. LEGGI TUTTO

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    Del Potro non scarta la possibilità di diventare un “supercoach”

    Juan Martin Del Potro a Madrid (foto ESPN)

    Juan Martin Del Potro non direbbe di no all’eventuale proposta di diventare “super coach” di qualche big o promessa del tennis mondiale. Lo sfortunatissimo campione argentino ha trascorso qualche giorno a Madrid al Masters 1000 della “Caja Magica”, commentando le vicende del torneo per ESPN Latina. Proprio il network panamericano ha approfittato per un aggiornamento sul quotidiano della “torre di Tandil”, purtroppo ritiratosi assai giovane per un ginocchio andato k.o. in modo irrimediabile. Questi alcuni stralci dell’intervista, nella quale Juan Martin parla dell’opzione coach, che non disdegnerebbe affatto, a patto di non costringerlo a viaggi ogni settimana.
    “Adatto le mie priorità giorno per giorno” racconta Del Potro. “A differenza di alcuni giocatori che si stanno preparando per il dopo affrontando i loro ultimi giorni nel tennis, io non ho potuto farlo. Un infortunio mi ha tolto la possibilità di continuare a giocare. Non è stata una decisione mia, purtroppo”.
    “Sono ambasciatore di un bellissimo evento organizzato dal Roland Garros che dà l’opportunità ai tennisti latinoamericani under 16 di competere per un posto nel Roland Garros Junior. Come ambasciatore partecipo all’evento tenendo conferenze, condividendo esperienze sul circuito, come comportarsi dentro e fuori dal campo. Mi piace farlo con gli junior perché sono in un’età e in una fase in cui possono ascoltare e imparare molto da uno che c’è passato prima di loro”.
    “Adesso, allenando i ragazzi, vivo una situazione piuttosto comoda nell’insegnare e nel condividere con loro la mia esperienza rispetto a una vita 365 giorni all’anno sul circuito professionistico. Ovviamente, se un tennista del calibro di Rafa, Carlitos o qualcuno di quel livello mi chiamasse, li accompagnerei volentieri. Novak? Ora che ha terminato con Ivanisevic cerca anche un allenatore, nessuno può dire di no a Nole o ad uno qualsiasi dei grandi, nemmeno io lo farei”.
    “In questo momento quello che mi peserebbe di più, la cosa cui non sono così aperto, è viaggiare di continuo. I viaggi per noi, dopo tanti anni, sono pesanti. Visto che non sono stati viaggi di piacere o di vacanza, salire sull’aereo di continuo costa molto, ma sarebbe un’incredibile esperienza se me lo chiedesse una grande promessa o un big. Per ora sto bene così, vediamo cosa riserverà il futuro”, conclude l’argentino.
    Quindi Del Potro si vede come allenatore part-time, la figura del “super coach” che tanto oggi va di moda per affiancare in un numero preciso di settimane all’anno – di solito nei più grandi tornei – giocatore e allenatore. Vedremo se qualcuno penserà all’argentino per questo ruolo.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO