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    Champions League: Milano in grande spolvero piega il Knack Roeselare in tre set

    Diciannove anni e diciotto palloni messi a terra, compresi tre ace, nell’esordio da titolare in Cev Champions League. Allianz Milano festeggia il passaggio del turno con il secondo posto garantito e il primato da giocarsi contro Zawiercie (il 29 gennaio) e si coccola il suo giovane gigante, Tommaso Barotto, scelto anche quale Mvp al termine del match vinto con grande autorità contro lo Knack Roeselare, in Belgio.

    Serviva un set ad Allianz Milano per assicurarsi il passaggio del turno e il compito viene eseguito dopo poco più di venti minuti. La squadra di coach Roberto Piazza prosegue così nella sua striscia positiva con la terza perentoria vittoria nel corso del 2025. Terzo 3-0, due in SuperLega contro Monza e Verona, uno in Champions contro un’avversaria di tutto rispetto, che nella partita di andata all’Allianz Cloud aveva portato i lombardi al tie-break.

    Sono un po’ le assenze a tenere banco nel pre-gara. Allianz Milano deve fare a meno di capitano e vicecapitano. Se Matteo Piano è rimasto in Italia per i postumi della sindrome gastrointestinale accusata durante la trasferta di domenica a Verona, anche Matey Kaziyski si è dovuto fermare in hotel a Roeselare per una sindrome influenzale. Striscia blu sulla maglia quindi per Yacine Louati. Decisamente pesante anche l’assenza nelle fila dello Knack Roeselare, perché Basil Dermaux opposto classe 2003 così come l’avversario e compagno di nazionale, Ferre Reggers, ha subito l’infortunio a una mano durante un allenamento ed è in panchina, ma con la maglia da libero.

    Sestetti – Coach Roberto Piazza parte con l’inedita diagonale Porro-Barotto, schiacciatori ricevitori Gardini e Louati, al centro capitan Caneschi e Schnitzer e Catania libero. Steven Vanmedegael si inventa una formazione con tre schiacciatori. C’è Seppe Rotty opposto al veterano D’Ulst, ex Civitanova. Al centro il 35enne Coolman, allo Knack da una vita e il 23enne Lennert Van Elsen, ricevitori il capitano Verhanneman con il canadese Erik Siksna, libero Dennis Deroey.

    1° set – Barotto sarà tra i protagonisti assoluti del match e mette i primi due punti su azione di Milano ben smarcato da Porro (3-3 e 4-4). Gardini aiutato dal nastro firma con la battuta un mini-break per Allianz. Louati senza muro pianta un chiodo nei tre metri sulla gamba di D’Ulst, che non gradisce, poi Gardini in pipe per il 6-8. Davide, figlio d’arte, vuole portare a casa anche lui i tre punti in Champions, come pochi minuti prima ha fatto (da coach) suo papà Andrea contro il Vero Volley con il suo Olympiakos. Porro al servizio per il 6-10. Lo Knack non ci sta e innesca Rotty fino al 9-11.

    Fiammata Allianz, Barotto da seconda linea, Louati ferma a muro Rotty e sull’11-17 c’è il secondo time out Roeselare. Ancora Gardini a segno (4 punti nel parziale con il 60% di positività, stessi punti del collega di reparto francese, con il 50%), poi Schnitzer serve l’ace del 16-22, approfittando dell’imprecisione in ricezione di Siksna. Porro a muro su Verhanneman, quindi l’errore di Rotty 17-25 e qualificazione assicurata per Allianz Milano. La ricezione meneghina è davvero molto buona (74%) e sul set pesano i 4 muri Allianz.

    2° set – Non cambiano i 6+1 in campo, Allianz Milano conduce 3-6 con un Gardini decisamente ispirato, torna lo Knack, ma ancora la pipe di Gardini per il 5-8. Tiene i tre punti di vantaggio la squadra italiana fino al 9-12, ma Rotty al servizio rosicchia un punticino. Barotto aggredisce dalla seconda linea: 11-15 e time out Roeselare. Louati a muro su Rotty per il 12-19 e secondo time out, a -7 fa freddo per i padroni di casa nella Tomabel Hall di Roeselare con tanti dei quasi 2mila spettatori ammutoliti.

    Ci prova Verhanneman con l’ace del 15-22, ma Barotto (8 punti nei primi due set) è una sentenza contro il neoentrato olandese Wijkstra per un inconsistente Siksna. Ace anche di Coolman: 17-24, ma Allianz chiude 18-25 in 23’ come il primo parziale. I muri milanesi salgono a 6.

    3° set – Terzo parziale con Mills in campo da opposto e Rotty che torna laterale, Piazza invece non cambia. Dopo il punto a punto iniziale è proprio Seppe Rotty, decisamente più a suo agio in posto quattro a firmare il break del 10-8. Torna a farsi sentire la Tomabel Hall. Ecco però il triplo ace di Barotto (il primo visto solo dal Challenge ben chiamato da Piazza) per l’11-13. L’oppostone milanese si esalta e da seconda linea fa anche il 14 con time out Roeselare. Milano vola, potrebbe essere il colpo da ko. Non si ferma Allianz neppure a muro, il parziale è di 5-0.

    Ci prova la squadra belga a tornare nel match. Due muri di Van Elsen per il 14-16. Un brutto errore di Mills vale però il +4 (15-19). Dentro Otsuka per Louati, dopo un altro punto di Barotto 16-20. Piazza ferma il gioco e sul turno al servizio di Rotty sempre incisivo (18-20). Gardini chirurgico in parallela per il punto numero 22 (a 18) e time out Vanmedegael. L’ace di Coolman fa il 20-23, ma sbaglia il successivo, il centrale, ci sono quattro match point per Allianz Milano, chiude Otusuka 20-25. Gioco, partita, incontro e qualificazione.

    KNACK ROESELARE (BEL) 0ALLIANZ MILANO 3(17-25, 18-25, 20-25)

    KNACK ROESELARE (BEL): Deroy (L), Siksna 2, D’hulst, Coolman 5, Wijkstra 1, Van Elsen 7, Verhanneman 4, Rotty 11, Mills 1. Non entrati Lips, Van Hoyweghen, Dermaux, Haapaniemi. All. Roeselare. ALLIANZ MILANO: Barotto 18, Caneschi 6, Catania (L), Gardini 11, Louati 11, Otsuka 1, Porro 1, Schnitzer 6. Non entrati Kaziyski, Larizza, Reggers, Staforini, Zonta. All. Piazza Roberto.

    ARBITRI: Ewald, Rodriguez Machin. NOTE – durata set: 23′, 23′, 26′; tot: 72′. Knack Roeselare (BEL): Battute sbagliate 13, Vincenti 5. Allianz Milano: Battute sbagliate 20, Vincenti 6.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Catania, Barotto, Recine e…: Fabio Lini fa il punto sul mercato di Milano

    Il direttore generale dell’Allianz Milano, Fabio Lini, fa il punto sul mercato dei lombardi. Di oggi la conferma ufficiale dell’arrivo il prossimo anno di Francesco Recine dopo l’esperienza in Giappone, ma sul tavolo di Lini ci sono anche conferme illustri, situazioni ancora da valutare e opportunità da cogliere.

    CATANIA BLINDATO“Posso confermare il prolungamento dell’accordo con Damiano Catania, uno dei migliori liberi del mondo, che per il terzo anno consecutivo sarà a Milano. Un giovane campione che tutti abbiamo apprezzato dentro e fuori dal campo. Abbiamo una batteria di liberi con pochi eguali in Allianz Milano, con Catania e Matteo Staforini. Anche Staforini meriterebbe di giocare di più, certo, basta vederli in allenamento, con loro la palla non cade mai. Nella competizione sportiva però è così e in campo ci può stare un solo libero”.

    BAROTTO IN PRESTITO PER FARE ESPERIENZA?“Lo stesso discorso fatto per Staforini vale per un altro nostro giovane cresciuto nel vivaio Allianz Diavoli Powervolley, ovvero Tommaso Barotto. Abbiamo già avuto alcune manifestazioni di interesse da squadre di SuperLega anche per lui. Al netto che coach Piazza è il maggiore utilizzatore del doppio cambio sistematico nel nostro campionato, sarebbe bello che Tommaso potesse giocare di più, per dimostrare le cose fatte anche con le nazionali. Se dovesse arrivare una proposta di gioco, ma di gioco vero, per la SuperLega saremo felici di far fare un anno di esperienza da titolare al giocatore, che è un patrimonio della società. Da sempre l’obiettivo del nostro presidente Lucio Fusaro è fare crescere i nostri ragazzi che escono dal settore giovanili e riportarli a casa una volta maturi”.

    RECINE CONFERMATO, E POI?“Al momento stiamo alla finestra. Non chiedetemi però nomi di giocatori di altre squadre, a campionato in corso. Se parliamo di grandi attaccanti, oggi la fiscalità agevolata, le importanti risorse pubbliche, con aiuti anche statali, mettono squadre di altre nazioni in una posizione di assoluto vantaggio. Noi non partecipiamo ad aste con nessuno e cerchiamo sempre accordi biennali con i nostri atleti”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Match Analysis: Rana Verona-Allianz Milano in sintesi

    La prima gara casalinga del nuovo anno non ha prodotto punti per Rana Verona, superata da una Allianz Milano capace di sfoderare una grande prestazione – come sottolineato dallo stesso Coach Stoytchev a margine della sfida – forse una delle migliori della sua stagione. Tuttavia, gli scaligeri hanno mantenuto la quinta posizione in classifica, seppur raggiunti a quota 27 punti, per miglior quoziente punti rispetto all’avversario di giornata.
    Nel complesso, la squadra ha registrato buoni numeri in attacco, chiudendo con il 51% di positività sottorete, con il picco raggiunto da Mozic in questo fondamentale. Il capitano veronese ha infatti toccato il 65% in questo fondamentale, per un totale di 18 palloni messi a terra, di cui uno dai nove metri. Inoltre, Verona ha mantenuto un buon livello anche nella fase di cambio-palla, con il 63% di punti realizzati dopo una ricezione positiva e il 52% dopo una negativa. La superiorità dei lombardi si è concretizzata soprattutto nel contrattacco, dove la formazione scaligera ha fatto fatica a esprimersi.
    A livello individuale, Vitelli si è ben comportato al rientro nel sestetto da titolare dopo quattro partite. Soprattutto a muro, dove si è imposto 5 volte, di cui 4 solamente nel primo parziale. Keita, invece, ha concluso nuovamente come miglior realizzatore del proprio team con 20 sigilli. Infine, è stato positivo l’impatto di Cortesia nella quarta frazione dell’incontro, con il centrale trevigiano che ha inanellato 2 ace consecutivi. LEGGI TUTTO

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    Kaziyski e Stoytchev concordano: “Milano in battuta, ricezione e in contrattacco è stata superiore”

    Nello scontro diretto a caccia dei Play Off, valido per la 5ª giornata di ritorno della Regular Season, l’Allianz Milano si impone per 3 a 1 sul campo di Rana Verona e centra l’aggancio in classifica a quota 27 punti.

    Nella prima parte di partita gli ospiti provano a tenere le redini del parziale, affidandosi soprattutto ai colpi di Louati, mentre a metà set la formazione scaligera acciuffa il pari, ma nel finale Milano torna a premere sull’acceleratore e con lo stesso francese sblocca il risultato. Al rientro in campo, Verona reagisce prontamente grazie alle gesta di Keita e Mozic, che trascinano i padroni di casa rimettendo la sfida in equilibrio.

    Milano torna ad alzare livello e intensità nella terza frazione, in questo caso con un Reggers spietato che non lascia scampo alla seconda linea locale, con Kaziyski che rimette la formazione di Piazza sopra nel punteggio. Avvio equilibrato nel parziale successivo, con le due squadre che si rincorrono, poi è Milano a spingere e, superata la metà del set, ad allungare. Alla fine, con il muro vincente di Louati, gli ospiti mettono il sigillo sulla sfida e portano a casa i tre punti.

    MVP dell’incontro Reggers, capace di timbrare 22 punti, con 3 muri e altrettanti ace. Tra le file veronesi Keita è il miglior realizzatore con 20 marcature.

    Radostin Stoytchev (allenatore Rana Verona): “Loro hanno servito molto bene e hanno rischiato tutto, noi abbiamo avuto delle buone percentuali in attacco, soprattutto in cambio palla, ma non abbiamo giocato bene in contrattacco e questo l’abbiamo pagato. Milano in battuta e ricezione, ma anche in contrattacco ci è stata superiore. Mi fa piacere ascoltare la valutazione dei giocatori subito a fine partita, perché sono consapevoli di quello che serve per ottenere i risultati, poi dobbiamo metterlo in pratica sul campo. Dobbiamo imparare che si può anche giocare male e ci sono diverse soluzioni per restare aggrappati al punteggio”.

    Matey Kaziyski (Allianz Milano): “Abbiamo fatto tre punti veramente fondamentali per la nostra classifica. Sono molto contento soprattutto per come abbiamo giocato, contro una squadra tosta. Siamo riusciti a resistere quando hanno alzato il loro livello e a mettere la giusta pressione a nostra volta. Per quanto riguarda il mio stato di forma ho ancora un po’ da recuperare, ma sono soddisfatto perché sto dando il mio meglio rispetto all’inizio della stagione quando avevo fatto un po’ di fatica”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano, Piazza e Louati: “Vittorie così devono darci consapevolezza della nostra forza”

    Finisce 3-0 un derby lungo, bello e combattuto tra Milano e Monza, con i parziali sempre in bilico e un primo set in particolare finito 42-40, ovvero il terzo con il punteggio più alto della SuperLega e Serie A1.Roberto Piazza (coach Allianz Milano): “E’ sempre importante vincere e quando si vince e si riesce a vincere 3-0 partite con questa intensità il gruppo deve prendere consapevolezza della sua forza. L’attenzione alla vigilia della partita era più alta sulle loro assenze che su quello che avrebbero potuto fare. Oggi sono soddisfatto per quello che siamo riusciti a mettere in campo e a gestire fino alla fine del match anche nei momenti in cui eravamo sotto. Deve essere un momento di crescita importante per la tutta la squadra”.Yacine Louati (Allianz Milano): “Ho vinto io il titolo di Mvp, ma in squadra oggi sarebbero stati tutti Mvp. La squadra mi ha aiutato molto, Porro ha fatto giocare tutti bene una partita molto complicata. Monza aveva vinto con la Lube a fine dicembre è una squadra che non meriterebbe la posizione in classifica. Viviamo un campionato molto tirato e più si va avanti più si deve alzare il livello. Iniziamo l’anno con fiducia dopo un dicembre molto complicato, finito con tre sconfitte. Avremo un po’ di tempo per allenarci e alzare ancora il livello di un gruppo creato per fare bene”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza, così fa malissimo: Milano vince 3-0… ma solo per pochi palloni

    Uno dei derby più drammatici e intensi, sportivamente parlando, regala all’Allianz Milano un successo forse meritato, ma di sicuro uno dei più bugiardi successi per 3-0 della storia della pallavolo. Per spiegarne il motivo basta leggere i parziali dei set: 42-40, 28-26, 25-23. Una prestazione tanto di cuore per la Mint Vero Volley Monza, quanto per certi versi sciagurata nella gestione dei finali di ogni singolo set.1° set – Il primo punto di Monza lo mette a terra Di Martino (1-1). I vincenti di Marttila e Rohrs tengono il gioco in parità, mentre il muro di Beretta prova a staccare la MINT (3-4). Break per Milano sul 9-7 e coach Eccheli chiama il primo time-out. Alla ripresa i padroni di casa provano a scappare, ma con Di Martino e Rohrs i monzesi si riportano a -1 (11-10). L’Allianz attacca, ma la MINT risponde senza però riuscire a recuperare i due punti di svantaggio che con Kaziyski diventano 3 (16-13) e nuova sospensione per gli ospiti. Al rientro, filotto per i monzesi che si prendono il 16-16 e costringono questa volta coach Piazza a richiamare i suoi. L’equilibrio si interrompe con il primo set point per Monza (23-24), annullato però da Louati. Rohrs ne procura un altro, ma Milano va ancora a segno. Si va ai vantaggi con i monzesi che non concretizzano la terza occasione, ma che con Beretta trovano il 26-27; nulla da fare però e si continua. Finale di set infuocato e lunghissimo con nessuna delle due formazioni che riesce a trasformare il set point (30-30; 33-33; 35-35; 38-38) fino a toccare quota 40-40. Alla fine è Milano a spuntarla per 42-20.2° set – Nella seconda frazione partenza aggressiva da parte di Monza che si porta subito 1-3. La MINT lotta per mantenere il break di vantaggio (4-6) che, dopo il time-out per Milano, diventa +4 (6-10). I padroni di casa però non ci stanno e con l’ace di Louati pareggiano i conti (10-10). Sono i monzesi a prendersi il break sul 14-16, mentre l’ace di Di Martino segna il 16-19 per Monza e la sospensione per Milano. I meneghini provano a rimanere in contatto (20-21), ma per i brianzoli arriva il primo di due set point (22-24). L’Allianz li annulla entrambi e si procura a sua volta la possibilità di chiudere anche il secondo parziale (25-24). Marttila però dice di no e si va ancora ai vantaggi (26-26). Nonostante i tentativi di Monza, è Milano a prendersi il parziale per 28-26.3° set – Nella terza frazione continua la scia positiva dei milanesi che trovano subito il 3-0 e la panchina di Monza è costretta a fermare il gioco. La sospensione aiuta la MINT che trova la parità (5-5) e sul 5-6 costringe coach Piazza al time-out. I monzesi si conquistano la chance di allungare sull’8-10, ma Milano si riavvicina subito. Botta e risposta tra le due formazioni fino al 19-17 per Milano, che significa 30″ per Monza. I brianzoli vogliono restare aggrappati alla partita e trovano prima il 21-20 e poi il 23-23. La corsa dei padroni di casa prosegue fino al primo match point (24-23), trasformato subito dopo.Allianz Milano 3Mint Vero Volley Monza 0(42-40, 28-26, 25-23)Allianz Milano: Porro 1, Louati 14, Schnitzer 8, Reggers 20, Kaziyski 16, Caneschi 9, Staforini (L), Zonta 0, Catania (L), Barotto 0, Otsuka 2. N.E. Larizza, Piano, Gardini. All. Piazza.Mint Vero Volley Monza: Kreling 1, Marttila 15, Di Martino 6, Szwarc 20, Rohrs 12, Beretta 5, Picchio (L), Mancini 0, Averill 0, Gaggini (L). N.E. Lee, Frascio, Taiwo. All. Eccheli.Arbitri: Piana, Puecher.Note – durata set: 47′, 35′, 29′; tot: 111′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tommaso Barotto e la questione ‘azzurrabilità’: “Continuo a tenere i piedi per terra”

    Questa è una conversazione che nasce da un’altra conversazione, ovvero quella con un caro collega con il quale lavoro, e della cui creatività linguistica ed espressiva si potrebbe scrivere un trattato. Per Tommaso Barotto l’amico Giuliano Bindoni ha coniato il termine “azzurrabile” (vorrei prendere la paternità del neologismo, ma ahimé non posso), alludendo alla candidabilità di Tommaso, opinione tra l’altro condivisa con il sottoscritto, alla maglia della nazionale seniores.Quanto sia azzurrabile Barotto lo dimostrano le scelte, fra cui l’approdo alla Powervolley Milano, nella quale è arrivato dopo una rapidissima e giustissima ascesa. Anche Tommaso è sbocciato in quel di Porto Viro, società che in questi anni è servita come apripista per molti giovani e meno giovani che nel club veneto hanno trovato una stabilità e una fonte di affermazione:“Porto Viro è stata una bellissima esperienza. Arrivavo da Milano in un paesone di 20.000 abitanti, nel quale mi sono sentito subito a casa, poiché è un luogo che vive di volley, e nel quale capitava di fermarsi per strada o al supermercato perché le persone notavano un giocatore alto e ricollegavano il volley e allora bastava un pretesto per parlarti della partita o per chiederti semplicemente a che ora si sarebbe giocato la domenica successiva. Rimane la passione, la tifoseria, davvero una bella parentesi”.Foto Lega Pallavolo Serie AQui a Milano ha trovato un altro simbolo della pallavolo, capace di catalizzare quell’attenzione da sempre. Si chiama Matteo Piano.“Lui è veramente una persona solare, capace di donarsi alla gente. Milano è certamente un contesto più grande, nel quale come in moltissime città, il calcio la fa da padrone. Ma anche alla Powervolley siamo riusciti a creare un bel microcosmo, con uno zoccolo duro di tifosi e con il palazzetto che si riempie sempre per venirci a vedere. Sono molto felice di essere arrivato”.Creare microcosmi come fa da sempre la società o lo stesso Matteo, aiuta secondo lei a perseguire determinati risultati?“Secondo me ti aiuta parecchio, perché il calore del pubblico, l’attenzione dei tifosi fa sempre bene. È uno stimolo perché capisci che sei lì certamente per te stesso, ma devi far bene anche per quelle centinaia di persone che ti seguono con passione e da te è come se volessero in cambio qualcosa, che poi non è altro che lo spettacolo o la grinta che siamo tenuti a servire per tutta la partita. Le persone anche a Milano sono in grado di spingerti, è un sogno comune, quello tra noi giocatori e loro sostenitori, e c’è una percentuale di supporto del pubblico che contribuisce a realizzarlo”.Barotto nuovo volto che piace anche agli addetti ai lavori. Lei si percepisce nella strada giusta per il successo?“Oddio, è una domanda difficile. Io so di avere scelto Milano perché so di avere degli obiettivi, il primo dei quali è crescere compiendo dei passi giusti nelle società giuste che in qualche modo contribuiscono alla mia affermazione”.Foto Powervolley MilanoLa sua carriera è stata rapidissima. Cosa ha saputo gestire meglio?“L’aver tenuto i piedi per terra e il continuare a tenerli”.Quando la definiamo azzurrabile lei cosa pensa?“Io non guardo molto all’azzurrabilità, come la chiama lei, o meglio cerco di non pensarci più di tanto. Ovviamente ognuno di noi si affaccia nel panorama della nazionale maggiore con il sogno di poterne fare parte. Sono molto focalizzato nel riuscire a far bene con la maglia di Milano e a vivere altrettanto il mio presente pallavolistico, e se ciò mi aiutasse ad arrivare un giorno ad indossare la maglia della seniores sarebbe davvero il massimo”.Foto Federazione Italiana PallavoloUna volta arrivato a casa sua a Stienta, si accorge di essere rimasto quel Tommaso degli anni dell’infanzia?“Consideri che sono andato via molto presto e sotto questo aspetto i miei genitori sono stati un supporto fondamentale, in primis perché mi hanno permesso di poter fare questa scelta. Li ringrazierò tutta la vita perché hanno fatto davvero tanti sacrifici per permettermi di diventare ciò che sono oggi. Stienta è un luogo in cui torno con grande piacere perché è casa, famiglia e perché sono rimasto molto legato a tutto e tutti”.So di una famiglia Barotto tifosissima.“Nonno sta diventando molto bravo anche a guardare le partite al pc, con l’ausilio della famiglia (ride n.d.r.). In generale sento il loro calore sempre”.Chiedo scherzosamente, li ha mai perdonati di averle fatto abbandonare il calcio per il volley?“Per me parlare del calcio è un argomento molto nostalgico, anche perché sono tifosissimo e sono uno juventino sfegatato. Ho avuto il pallone tra i piedi sin dalla nascita, e a 12 anni ho dovuto lasciare perché sono cresciuto troppo e non era lo sport più adatto per le mie altezze. Si immagini un ragazzino alle elementari alto 1.75 cm in mezzo a una pletora di bambini. Ho pianto molto, ero un difensore centrale e quando parlo di calcio mi si illuminano sempre gli occhi”.I miti assoluti?“Del Piero e Marco Reus”.Barotto, potrebbe giocarsi un secondo tempo della vita sportiva nel calcio. Ci ha mai pensato?“Non mi ci faccia pensare. Ho una maglia di Del Piero appesa in casa. Chissà che magari un giorno non riesca davvero, ma parlo di un tempo lontanissimo, a rigiocare ancora”.Cosa resta di quegli anni così spensierati?“Le stesse idee e la stessa voglia di vincere”.Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Civitanova torna alle Final-Four di Coppa Italia dopo tre anni: Milano eliminata al tie-break

    Dopo tre anni di assenza dalla fase finale della Del Monte® Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova spezza l’incantesimo al fotofinish e ristabilisce le gerarchie qualificandosi per la Final Four in programma il 25 e 26 gennaio all’Unipol Arena di Bologna. Decisivo un finale al cardiopalma con il successo al tie break (25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11) firmato contro l’Allianz Milano nei Quarti di finale in gara unica all’Eurosuole Forum. In Emilia i cucinieri se la vedranno in Semifinale contro l’Itas Trentino, vincente contro Cisterna Volley.Squadre in campo con i sestetti tipo. Prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria dello storico coach Daniele Bagnoli, scomparso venerdì.Le statistiche premiano Civitanova, ma il successo è frutto di agonismo e unità d’intenti. Reggers è mostruoso e mette in cascina 32 punti personali, coadiuvato da Louati (11) e Schnitzer (11), ma la Lube vince con la forza e la tenacia del gruppo. Boninfante chiude con un’ottima distribuzione dei palloni mandando in doppia cifra Lagumdzija (14), Bottolo (12), premiato MVP, Loeppky (11), entrato a gara in corso, e Chinenyeze (10). Dopo una prima fase combattuta nel set iniziale, la Lube mette la freccia grazie a una maggiore costanza in attacco, trainata da Lagumdzija (8 punti). Ai meneghini non bastano i 9 sigilli di Reggers (25-17). Nel secondo set Milano cresce al servizio (3 ace), Civitanova cala in ricezione e in attacco, consentendo agli ospiti di condurre il set dall’inizio alla fine con un’altra performance di Reggers degna di nota grazie a ulteriori 9 punti personali (20-25). Terzo set senza storia, con Loeppky dall’inizio e i cucinieri solidi in ricezione, travolgenti in attacco e superiori in tutti i fondamentali. Importante il contributo di Chinenyeze (5 punti con 2 muri), ma il più prolifico resta il rivale Reggers (6) nel 25-16 finale. In un quarto set brutto dal punto di vista tecnico e ricco di errori sui due fronti, Milano la spunta al servizio con 4 ace e neutralizza i tentativi di rimonta della Lube (21-25). Al tie break la tenuta mentale di Bottolo e l’impatto di Dirlic in una fase delicata, con l’ace finale di Poriya come ciliegina, mandano la Lube alla F4. Starting Players – Cucine Lube Civitanova al via con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Allianz in campo con la diagonale composta da Porro e Reggers, Kaziyski e Louati in banda, Caneschi e Schnitzer al centro, Catania libero.1° set – Buon avvio al servizio di Lagumdzija e Nikolov (6-3), autori di un ace a testa. Milano risponde con un muro compatto e con l’ace di Caneschi (7-7), per poi trovare il sorpasso con l’attacco di Reggers (10-11) e allungare con il block di Caneschi (11-13). Lagumdzija annulla subito il divario (13-13). La Lube firma uno strappo con il primo tempo di Chinenyeze e il mani out di Bottolo (17-15), colpi seguiti da due prodezze di Lagumdzija, intervallate dall’attacco out di Louati (21-16). Piazza inserisce Piano per Schnitzer, ma a mettersi in luce è l’ex Allianz Chinenyeze (22-16). Milano alza bandiera bianca e commette un fallo a rete (23-16). Il nuovo entrato Poriya chiude con un ace (25-17).2° set – Nel secondo set Milano parte meglio e prende il largo con gli attacchi di Reggers intervallati dall’ace baciato dal nastro di Caneschi (6-11). I padroni di casa sono meno precisi rispetto al precedente parziale (9-14) e Medei cambia diagonale inserendo Orduna e Dirlic. I biancorossi provano a risalire (12-15). Civitanova fatica a riavvicinarsi, ma dopo l’ingresso di Loeppky e Gargiulo arriva un muro di Chinenyeze che infuoca il palazzetto (19-21). Il mani out di Louati e l’ace di Caneschi chiudono il set (20-25) e riaprono la partita.3° set – Nel terzo set i cucinieri rientrano con Loeppky e trovano un buon avvio a muro, avanti 7-4 dopo i block di Chinenyeze e Boninfante. L’ace dello stesso alzatore vale il 9-5, mentre il diagonale di Loeppky manda la Lube sul +5 (12-7). Milano sente la pressione e il mirino va fuori fuoco (15-9). Tra i meneghini entra anche Otsuka. Record di decibel sugli spalti dopo il muro biancorosso e l’ace di Boninfante che mandano i marchigiani sul 19-11. Piazza cambia diagonale dando spazio a Zonta e Barotto. Lagumdzija si esalta al servizio (23-14) Alla seconda palla set ci pensa Gargiulo a chiudere i conti (25-16). 4° set – Il sentitissimo quarto set si apre punto a punto (8-7), ma Milano è più reattiva del parziale precedente e dopo l’ace di Schnitzer trova l’attacco del +3 targato Reggers (10-13). Tre errori consecutivi dei biancorossi regalano un cospicuo vantaggio agli ambrosiani (11-16). Nikolov rientra per Bottolo. Fase del match ricca di svarioni su ambo i fronti. Quando manca la precisione sono la potenza di Reggers e la battuta di Caneschi a fare la differenza (13-19). Bottolo rientra in campo. Nel momento più buio, grazie alla battuta di Lagumdzija, si riaccende la luce sulla metà campo di casa, mentre l’Allianz traballa (18-20). I biancorossi non chiudono la rimonta, ma subiscono la serie al servizio di Louati (18-23). Il lavoro in difesa e un errore di Milano tengono in vita la Lube (21-23), ma Milano porta la gara al tie break con l’ace di Schnitzer (21-25). 5° set – Al tie break restano in campo Gargiulo e Loeppky. Si lotta su tutti i palloni. L’ace di Boninfante e il salvataggio di Balaso chiuso dal bolide di Bottolo valgono il 7-5. Gli ospiti impattano (8-8) dopo un attacco a vuoto della Lube. Il nuovo entrato Dirlic regala una boccata d’ossigeno in attacco, l’offensiva sbagliata da Reggers e la conclusione vincente di Loeppky sono una scarica d’adrenalina (12-9). Bottolo porta il risultato sul 14-11, l’ace del nuovo entrato Poriya porta la Lube in Final Four di Coppa Italia. Cucine Lube Civitanova 3Allianz Milano 2(25-17, 20-25, 25-16, 21-25, 15-11)Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 10, Gargiulo 5, Loeppky 11, Orduna 1, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 14, Dirlic 2, Podrascanin 5, Bottolo 12, Tenorio ne. All. MedeiAllianz Milano: Kaziyski 5, Staforini (L) ne, Larizza, Zonta, Catania (L), Reggers 32, Barotto 1, Piano, Schnitzer 11, Gardini ne, Otsuka 1, Porro, Louati 11, Caneschi 8. All. PiazzaArbitri: Vagni (PG) e Cerra (BO)Note: durata set 23’, 26’, 23’, 26’, 18’. Totale 1h 56’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 9, muri 8, attacco 52%, ricezione 48% (25%). Milano: errori al servizio 24, ace 8, muri 5, attacco 45%, ricezione 47% (27%). Spettatori: 1.902.MVP: Bottolo.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO