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    La grandezza di Sinner! L’azzurro lotta, rimonta e supera un ottimo Zverev, vince l’ATP 500 Vienna

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Campione. Sinner è un grande campione. Lo è diventato con atletismo innato, colpi e testa, costruendo dentro se stesso una differenza che lo porta a giocare alla grande nei momenti chiave. Come a Vienna. I grandi Campioni reggono nella difficoltà, stringono i denti e restano lucidi, cambiando le carte in tavola e girando l’inerzia di un match difficile – contro un forte avversario – con visione e alzando il livello, fino a spiccare il volo e vincere i punti decisivi. Con classe immensa. Duro, durissimo, una roccia mentalmente Jannik Sinner nella finale dell’ATP 500 di Vienna 2025, vinta in rimonta contro Alexander Zverev per 3-6 6-3 7-5, superando un inizio di crampi nel terzo set, aggrappato al servizio e alla sua immensa classe nel trovare energie, risorse mentali e tecniche per andare a prendersi i punti importanti sul 5 pari. È stata una bella partita, intensa, lottata, con il miglior Zverev da molti mesi, davvero ottimo al servizio e bravo a giocare tanti rovesci lungo linea di grande qualità, ma non è bastato a superare la “tigna”, la maggior lucidità e coraggio di Jannik nell’andare a spingere con braccio libero e più profondità quando contava.
    Sinner è partito molto bene ma poi è stato, all’improvviso, il primo a concedere un break, contro uno Zverev fortissimo da fondo campo, così tosto che il forcing non così profondo dell’azzurro non è riuscito a “sfondare”. Ha attraversato una fase non facile Jannik perché Sasha è stato più intenso e più tosto imponendo la sua velocità di crociera, alla quale l’azzurro non riusciva a forzarne l’errore. Così il primo set se l’è aggiudicato con merito il tedesco. Jannik ha analizzato il momento ed ha fatto la scelta giusta: a questo ritmo e profondità, l’altro è “sopra”. Cosa fare? Alzare la velocità media e soprattutto profondità dei colpi, scambiando di meno ed entrando appena possibile a tutta nella palla, in particolare col diritto sul rovescio di Zverev per poi farlo correre a destra. Dall’avvio del secondo parziale ha cambiato traiettoria e la sua prestazione si è impennata. Ma Sahsa regge da dietro, è in una giornata ottima e col servizio da destra trova una curva pazzesca, difficilissimo arrivare a palla break. Serve minare le certezze, trovare il modo di portarlo fuori dalla sua zona di comfort, e mettergli quella tensione che spesso lo porta fuori strada. Qua viene fuori la lucidità di lettura ed esecuzione da Campione di Jannik. Il capolavoro è arrivato al momento del break a favore nel secondo set: con Zverev ottimo al servizio e fortissimo in difesa, Sinner ha sbaragliato l’avversario con tre palle corte nel game, non sempre perfette nell’esecuzione ma perfette per farlo correre in avanti e rompere l’incantesimo della sua tosta resistenza da dietro. Un rischio enorme, ma ha funzionato. Tutto è decollato nel tennis dell’italiano, con più vincenti e la conferma del lungo linea, soluzione più importante in tutta la settimana viennese, diritto e anche di rovescio. Alcuni vincenti di Jannik in lungo linea sono stati da cineteca. E quello strappo invece ha messo più di un dubbio nel rivale.
    Nel terzo set grande equilibrio, Sasha serve bene con la battuta recupera più di un game in cui era scivolato dietro nello score. Ma sul 5 pari, quando la bagarre è massima, la maggior freddezza e scelte corrette hanno portato Sinner a prendersi un punto vincente e poi, come si dice, “alzare il muro”, portando il tedesco a commettere due errori, compreso quello decisivo. Ha servito benissimo Jannik dopo aver accusato il dolore alla coscia sinistra a metà del terzo set: lì aveva bisogno del massimo dal servizio e l’ha trovato, dando fondo alla sua enorme forza mentale. È il quarto titolo in stagione per Sinner e 21esimo in carriera, ottenuto con 46 vincenti a fronte di soli 21 errori (28-34 per Zverev). Una bellissima partita e grande vittoria, ottenuta dando fondo a tutte le energie fisiche e mentali. L’incontro infatti è stato davvero duro perché Zverev ha giocato come non faceva dall’Australian Open di gennaio, pochi errori, ottimo rendimento del servizio, potenza e poche fasi di quel suo atavico attendismo che gli è costato troppe sconfitte in carriera. C’è voluto un Sinner tostissimo, paziente e resistente, per martellare e sbaragliarlo, palla dopo palla.
    L’aspetto più positivo in questa vittoria, oltre alla sua ormai proverbiale forza mentale e lucida gestione, è come sia riuscito a cambiare ritmo e passo dal secondo set. Contro un rivale così centrato e solido, non era né facile né scontato riuscire a liberare il braccio e farlo senza farsi prendere dalla frenesia. Il rischio era concreto, andare troppo oltre per la bramosia di “spaccare tutto”, ma sarebbe stato un errore farlo col paraocchi. Jannik ha analizzato le situazioni di gioco, ha spinto con la massima potenza dal centro affidandosi alla botta in lungo linea che ha costretto il rivale ad indietreggiare un po’ di più per coprire meglio il lato destro. Una scelta che ha portato non solo molti punti ma gli ha dato un vantaggio importante in molti scambi, e comunque Zverev non ha affatto mollato. Il game del 5 pari nel terzo set è da vedere e rivedere. Piccoli dettagli, colpi efficaci, scelte corrette, quello che serve per allungare nel momento decisivo. Superare difficoltà, reggere fisicamente, alzare il livello dei colpi, con tantissimi vincenti di qualità superiore. Jannik Sinner continua a vincere indoor e alza il secondo titolo a Vienna. Una splendida settimana chiusa nel miglior modo possibile.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Zverev alza la prima palla della finale 2025 di Vienna. Parte un po’ trattenuto il tedesco, un doppio fallo (in semifinale vs. Musetti ieri nessuno), e scambia un po’ corto, tanto che sul 30-15 Sinner tira un diritto lungo linea vincente clamoroso. Sasha è poi spostato in avanti e di lato, tanto che il suo diritto esce di poco. 30-40 palla break per Sinner. Serve bene Zverev e cancella la chance. Il tedesco non può prescindere dalla massima efficacia della battuta, pochi punti ma sembra già scritto, perché se Jannik risponde son dolori… Proprio col servizio (Ace al T) Sasha muove lo score, tutti punti col servizio. Impressiona la velocità, coordinazione e precisione di Sinner nel secondo punto del secondo game, come aggredisce la palla e apre il campo. Fa tutto con una concretezza e rapidità eccezionali Jannik, 1 pari, col primo Ace del match. Risponde bene l’azzurro, entra duro nella palla e poi con una palla corta ottima si prende un interessante 0-30. Sul 15-30 Sasha vince il primo scambio, forzando un diritto in rete di Jan con un buon angolo e poi vince il game con sostanza dalla riga di fondo. Qualche imprecisione per Jannik nel quarto game: da 40-0 commette un doppio fallo e tira abbastanza largo un rovescio per lui non difficile. Zverev ai vantaggi tira un ottimo rovescio lungo linea, Sinner accorcia e il tedesco si prende il punto in avanzamento. C’è una palla break per Sasha. Sinner la annulla martellando con pazienza sul rovescio e cambiando all’improvviso sul diritto. Segue un errore di Jannik col diritto, la sensazione è che giochi un po’ corto l’azzurro e Zverev non va così in difficoltà. Seconda palla break per Zverev. Stecca col diritto Jannik su di un rovescio profondo. Da 40-0, Sinner, subisce il BREAK che manda avanti Zverev 3-1. Dopo un parziale molto negativo, Sinner torna a prendersi un bel punto con un rovescio lungo linea vincente. Fretta del tedesco col diritto, perde di vista la palla e l’errore lo porta sotto 15-30. Risponde molto dietro l’azzurro, e funziona: risale il campo dopo una risposta potente e carica di spin. 15-40, due chance del contro break. Ace di Zverev da destra, 30-40; attacca bene col rovescio Sasha su di una risposta non profonda. Funziona benissimo il rovescio di Zverev, è il colpo che più sta performando. Bellissimo lo scambio sul vantaggio, rovescio, palla corta e poi lob vincente. Sale lo spettacolo in campo. 4-1 Zverev. Durissimo lo scambio all’avvio del sesto game, non sbaglia niente Zverev e Sinner cerca di uscire – male – con la palla corta. Servono punti col servizio che non arrivano (al 50%, poche). Un altro errore col diritto lo fa scivolare sotto 0-30. Cerca di nuovo la palla corta e stavolta funziona Jan, evidente la necessità di uscire dallo scambio lungo e di potenza. Ancora la smorzata ma non la gioca bene. 15-40, un brutto Sinner in questa fase, anche confuso sul cosa fare.  Zverev tira in rete la risposta sulla seconda palla, 30-40; torna un bel servizio, esterno, importantissimo. Con la prima palla efficace, la musica cambia perché Jannik ha spazio per entrare forte e fare la differenza. Infatti si prende 4 punti di fila, per il 4-2. Molto sicuro Sasha, controlla il suo game per il 5-2. Torna a “spaccare la palla” Sinner nell’ottavo game, forte anche del servizio tornato a funzionare, 5-3 con un rovescio lungo linea dal centro inside out. Il miglior game del match. Sasha serve per il set. Incredibile come si arrampica in risposta Jannik e provoca l’errore del tedesco, 15 pari. Però serve bene Zverev, la curva da destra è micidiale. Regalo di Alexander col diritto, pessimo impatto frontale, 30 pari. Ma ancora la curva da destra non si prende, 40-30 e Set Point. Un diritto steccato da AZ forza il game ai vantaggi. Niente, terzo Ace di fila da destra. SP #2. Set Zverev, 6-3. Ottimo il tedesco, Sinner paga quel brutto game perso da 40-0 e diversi game un po’ passivi, scambiando troppo e senza farlo con la necessaria profondità.
    Sinner riparte al servizio del secondo parziale. Subito un bel diritto vincente in contro balzo, è necessario scambiare di meno e attaccare di più. Un errore grave col diritto, ma la battuta c’è ed è 1-0. Sembra che Jannik voglia prendersi più rischi, come sul 15 pari, ma l’accelerazione a tutto braccio non passa la rete. Un doppio fallo porta il game sul 30 pari. BELLISSIMA la palla corta di Sinner dopo aver spostato il rivale da tutte le parti, a partire da un’ottima risposta. Lo scambio migliore del match, e palla break sul 30-40 (la quarta del match). Ancora un bel servizio del tedesco, si salva. Il game va in lotta, ancora una bella smorzata con Zverev molto dietro e soffre. Doppio fallo, di mezzo metro…! Seconda palla break del game. Stavolta la gioca con la seconda… Beh, che scambio!!! Comanda Sinner, sembra vincerlo ma Zverev rientra, e di nuovo con la palla corta punisce il tedesco, passandolo stretto. Un’ora per strappare il primo BREAK, 2-0. Fa il pugno Jannik, un break strappato con fatica e cambiando lucidamente dopo un primo set non perfetto. L’allungo ha sciolto l’azzurro, dopo il servizio – efficace – si prende il punto subito. Game a zero e 3-0, parziale di 7 punti a 0. Fila via libero il braccio di JS, come il bellissimo diritto vincente nel secondo punto, dopo il nastro che devia la traiettoria. Zverev ha perso sicurezza sulla velocità superiore dell’italiano, ha fretta nello spingere col dritto e…sbaglia. 15-30. Cambia la posizione in risposta Sinner, ora è a due passi dalla riga e sul 40-30 tocca col diritto un’altra smorzata bestiale, non lo corta ma anche nell’angolo. Zverev è costretto a chiedere tutto alla battuta visto come è andato sotto nel gioco, 3-1. Molto salita la percentuale di prime palle in gioco, siamo sull’80% e la differenza è evidente. La Zverev risale da 40-15, con un diritto al volo di Sinner non definitivo e una palla corta stavolta in corridoio. Costruisce con pazienza l’azzurro e stavolta niente “schiaffo”, ma un diritto calibrato aspettando la mossa del tedesco. Con un rovescio cross vincente DIFFICILISSIMO, da difesa ad attacco, Sinner si porta 4-1. Il set scorre sui game di servizio, e la conferma di come Jannik giochi più sciolto e offensivo, scambiando di meno, vedi il diritto “fiammeggiante” in lungo linea che fulmina il rivale nell’ottavo game, terzo colpo di scambio (5-2). Jannik serve per il set sul 5-3 e lavora molto bene col diritto, potenza ma anche pazienza nell’affondare a tutta quando si è aperto lo spazio. Con l’Ace esterno, il quarto, si prende un 6-3 meritato. Altro passo e 74% di prime palle in gioco.
    Zverev inizia set decisivo con un turno a zero, chiuso col nono Ace, può fare corsa di testa. Buona partenza anche per Sinner, incredibile la progressione col diritto sul 15 pari, per un vincente micidiale. Ma appena accorcia, Sasha c’è e tira altrettanto forte. Col rovescio in lungo linea il tedesco riesce a cambiare a suo favore l’inerzia degli scambi, c’è grande qualità in campo da parte di entrambi. Solo punti vincenti, come il rovescio lungo linea di Jannik che lo porta 1 pari. Inizia con il 18esimo diritto vincente Sinner, poi un doppio fallo di Zverev porta lo score 15-30. Arriva un brutto errore dell’italiano, dalla risposta comanda ma affonda un drive in rete. 2-1 Zverev. Nel quarto game torna la smorzata di Jannik dopo un paio di ottimi affondi sul 30-0. 2 pari, altro ottimo turno di battuta. L’onda dell’altoatesino continua nel quinto game: un bel forcing gli vale il primo punto, poi Zverev, sotto pressione, affretta l’affondo ed è 0-30. Con coraggio Sasha spinge fortissimo col diritto, 15-30, e poi sbaglia malamente un rovescio sulla risposta carica dell’italiano. 15-40, due palle break importantissime. Torna quel servizio precisissimo da destra, colpo più efficace del suo match, 30-40; molto molto molto sfortunato Sinner… Sasha centra male un colpo e due volte il nastro, l’ultima lo aiuta non poco a chiudere il punto. Si lotta, c’è grande intensità e il tedesco sente la pressione del momento. Col servizio si salva Zverev, 3-2. Scoccano le due ore di gioco su di un lob perfetto di Sasha (meno la volée di Jannik non così lunga). Rimonta bene l’azzurro, con un servizio in ritmo (Ace sul 40-30). 3 pari. Nel settimo game Sinner trova un lob spettacolare, poi sembra accusare un crampo alla gamba sinistra, dietro alla coscia, in una frenata. 4-3 Zverev. Jannik, sotto grande pressione del punteggio, serve molto bene, Ace al centro sul 30-0, e poi un altro esterno per il 4 pari. Un game perfetto, ideale a respingere ogni velleità del rivale. Si avvicina al suo angolo Jannik, ma la regia non inquadra. Si entra nel rush finale del match. Sinner con un bel cross di rovescio provoca l’errore di Zverev, 0-15. Poi una grandissima risposta ma sbaglia un colpo di scambio non difficile. Col “martello”, Zverev vola 5-4. Dopo un errore col rovescio torna a toccarsi dietro alla coscia Jannik, la situazione è critica. Per questo chiede tutto alla battuta, e trova tre punti diritti. Con due Ace di fila si porta 5 pari. Grandissima concentrazione. Si lotta nel game #11, soffre Jannik ma è bravo a spingere forte col diritto e provocare un errore del tedesco che porta lo score sul 15-30. Non trova la risposta l’italiano, 30 pari. Incredibile… Zverev tira uno smash “basso” da due passi dalla rete con la palla che sbatte sul nastro ma passa… Il game va ai vantaggi con una schermaglia sul net vinta da Jannik. Il pubblico è tutto in piedi, c’è grande tensione agonistica. SI!!!! Che scambio!!! Sinner vince uno scambio durissimo con un rovescio lungo linea vincente. Esecuzione magistrale, Palla Break!!! Non entra la prima… OUT! È out un rovescio di Zverev, ancora dopo un lungo e tattico scambio. Ha alzato il muro l’azzurro, “fammi il punto…” ma non ci riesce l’altro. Serve sul 6-5, per il match dopo 2h e 26 minuti di eccellente spettacolo. Inizia con una prima palla esterna molto precisa, e risposta out (di un niente). Poi battuta esterna, attacco col diritto e volée per niente facile di rovescio, la stoppa benissimo. 30-0. Ancora un gran servizio e diritto vincente. 3 Championship Point sul 40-0. Lo sguardo di Zverev è l’immagine della delusione, arrivato così vicino… In rete la risposta. GAME SET MATCH SINNER! Vince a Vienna, che bella finale, molto dura. E molto importante. Titolo n.21, grande grinta e durezza, in rimonta, brillando nella fase decisiva. Il bell’abbraccio col team è significativo, un successo difficile e meritato.

    Jannik Sinner vs Alexander Zverev ATP Vienna Jannik Sinner [1]367 Alexander Zverev [2]635 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace4-5 → 5-5A. Zverev 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace ace3-4 → 4-4A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace2-3 → 3-3A. Zverev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-01-2 → 2-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2A. Zverev 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 30-15 ace 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 2-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-4 → 2-4A. Zverev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 df 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. Zverev 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Zverev troppo solido: Musetti si ferma in semifinale a Vienna. In finale sarà sfida con Sinner

    Lorenzo Musetti

    Alexander Zverev si conferma un muro e vola in finale all’ATP 500 di Vienna battendo Lorenzo Musetti con un doppio 6-4. Il tedesco ha disputato una delle sue migliori partite indoor dell’anno, impeccabile al servizio e dominante nei momenti chiave. Nulla da rimproverare a Musetti, che ha tenuto testa per lunghi tratti, ma ha pagato a caro prezzo i due doppi falli nei game decisivi: contro uno Zverev in stato di grazia non era possibile concedere nulla.
    Per il tennista di Carrara si trattava di un ritorno in semifinale nella capitale austriaca, a un anno di distanza dal quarto di finale giocato proprio contro lo stesso Zverev. Dodici mesi dopo, la sfida si è riproposta con in palio la finale, e anche stavolta il duello non ha deluso per intensità e qualità.
    Musetti era arrivato a questo appuntamento dopo una settimana convincente, costruita su una ritrovata fiducia e sulla vittoria netta su Corentin Moutet nei quarti, dove aveva mostrato un tennis brillante e in controllo. Dall’altra parte, il numero 3 del mondo ha confermato lo stato di forma che lo ha reso uno dei giocatori più costanti della stagione. Il precedente del 2023, vinto da Musetti in due set equilibrati, aggiungeva un pizzico di rivincita alla sfida odierna: Lorenzo ha provato a riscrivere la storia e a centrare la sua seconda finale in un ATP 500 dopo quella di Amburgo 2022, ma si è dovuto arrendere a un avversario semplicemente superiore. La partita è stata frammentata e dominata dai servizi. Zverev ha costruito la vittoria sulla solidità della prima palla, favorita dalle condizioni indoor, e su una gestione perfetta dei turni di battuta. Anche Musetti ha servito bene, pur non potendo contare sulle stesse percentuali e potenza del tedesco. Da fondo, Lorenzo ha tenuto botta in modo eccellente, soprattutto sulla diagonale di rovescio, dove il suo elegante colpo a una mano ha retto contro il pesante bimane di Sascha.Il primo set si è deciso nel settimo gioco, quando un doppio fallo e un nastro sfortunato hanno offerto a Zverev l’occasione del break. Il tedesco non ha più concesso nulla, gestendo alla perfezione i punti cruciali e chiudendo 6-4. Musetti aveva avuto una mini opportunità sul 30-0 nel game di risposta, ma Zverev ha cancellato tutto con una sequenza di prime vincenti.Nel secondo parziale l’equilibrio è durato fino al nono game, poi un altro doppio fallo del toscano ha spalancato la porta al break decisivo. Zverev, implacabile, ha servito per il match chiudendo con autorità 6-4 6-4 in un’ora e mezza di gioco.Musetti lascia Vienna con sensazioni positive e la conferma di una crescita costante, soprattutto nella tenuta mentale e nella qualità del gioco da fondo. Ma oggi lo Zverev visto in campo era semplicemente ingiocabile al servizio, troppo solido per lasciare spazio a sorprese.Ora il tedesco troverà in finale Jannik Sinner, per una sfida tutta da seguire tra due tra i giocatori più forti indoor.
    La cronaca1.set Inizia Musetti che tiene il servizio senza problemi 1-0. Gioco a zero per Zverev 1-1. Perfetto al servizio Musetti ancora un gioco a zero 2-1. Avanti Musetti sul servizio di Zverev 0-30. Reagisce a modo su il tedesco 30 pari. Il servizio è l’arma vincente del tre del mondo 2-2. Gioco a zero per Musetti che sta servendo su ottimi livelli 3-2. Rovescio fuori per Zverev 0-15. Implacabile la prima del tedesco 40-15. Esce la risposta di Lorenzo 3-3. Avanti Lorenzo con servizio e dritto 15-0. Recupera Zverev con un cross di rovescio 15 pari. Doppio fallo 15-30. Nastro per Zverev con Lorenzo a rete 15-40 due palle break. Prima vincente 30-40. Serve and volley 40 pari. Spinge la risposta Zverev ancora palla break. Si scambia da fondo Musetti mette il rovescio in corridoio. Break 3-4. Conferma il break a zero Zverev 5-3. Musetti serve per restare nel set. Bene la prima del toscano 4-5. Ingiocabile al servizio in indoor Zverev 40-0. Risposta vincente di Lorenzo 40-15. Ancora una prima e set per Zverev 6-4.
    2.set Musetti al servizio: Miracolo di Lorenzo che recupera una palla difficilissima. Zverev spara la risposta sul soffitto dello stadio 30-15. Prima vincente 40-15. A rete Lorenzo che toglie il tempo a Zverev 1-0. Tiene il servizio a 30 Zverev. Bene Musetti che prova il serve and volley, gioco zero e Lorenzo sempre avanti 2-1. Attacca Musetti che gioca una splendida volée 0-15. Prima ad oltre 210 per Zverev 15 pari. Splendida risposta di Lorenzo 15-30. Ace 30 pari. Ancora una prima ad oltre 210 40-30. Smash vincente per il n.3 del mondo 2-2. Risponde aggressivo Zverev che si apre il campo 0-15. Sbaglia la risposta Zverev 15 pari. Non perdona Lorenzo con la prima 40-15. Sempre avanti Musetti 3-2. Prima esterna di Zverev 15-0. A rete Musetti, a segno il passante 30-0. Gioco a zero per Zverev che serve la prima seconda palla del set 3-3. Bene Musetti con la prima 30-0. A rete Lorenzo che sfrutta il nastro 40-0. Lento ad uscire dal servizio Musetti, dritto out 40-15. Si scambia da fondo, errore di dritto di Lorenzo 40-30. Doppio fallo il secondo della partita 40-40 da quaranta a zero. Servizio e dritto Musetti autoritario. Risposta vincente del n.3 del mondo parità. Ace il secondo della partita per Musetti. Ancora una prima vincente mantiene il vantaggio Musetti 4-3. Punto costruito perfettamente Musetti chiude con la volée 0-15. Sbaglia al volo Lorenzo 15 pari. Non perdona la prima di Zverev 40-15. Si difende bene a rete il tre del mondo 4-4. Cerca il dritto di Zverev Musetti 30-0. Palla facile Lorenzo purtroppo mette fuori 30-15. Esce il rovescio di musetti che esagera nel cercare il lungolinea 30 pari. Seconda coraggiosa a 176 km/h 40-30. Deliziosa palla corta di Musetti. Zverev non ci arriva 5-4. Ottima risposta di Musetti 15 pari. Magnifica volée di Lorenzo 15-30. Prima a 211 niente da fare 30 pari. Ancora una prima eccellente 40-30. Servizio e smash 5-5. Stecca il dritto Musetti 0-15. Terzo ace per Lorenzo 15 pari. Servizio e dritto vincente 30-15. Doppio fallo il terzo, 30 pari. Arretra Lorenzo e Zverev piazza il dritto incrociato vincente. Palla break. Gioca bene Musetti, ma cerca una palla corta su cui si avventa Zverev. Break 4-5 Zverev serve per il match. Prima a 215, 15-0. Un’altra prima vincente 30-0. Risposta fuori 40 -0 tre match-point. Dritto in rete del tedesco 40-15. Ace, Zverev in finale.Enrico Milani
    Musetti – Zverev ATP Vienna Lorenzo Musetti [4]45 Alexander Zverev [2]67 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 5-7L. Musetti 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 30-405-5 → 5-6A. Zverev 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4A. Zverev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3A. Zverev 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-302-1 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace 40-154-5 → 4-6L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 ace 40-03-4 → 3-5L. Musetti 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-3 → 3-4A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3L. Musetti 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 3-2A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace ace1-0 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Zverev sul nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita: “Ottima idea, ma la stagione deve essere più corta”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Dopo aver superato due ostacoli complicati come Jacob Fearnley e Matteo Arnaldi, Alexander Zverev è tornato tra i protagonisti dell’ATP 500 di Vienna 2025. Il tedesco, pur non attraversando la sua stagione più brillante, si è guadagnato un posto nei quarti di finale, dove affronterà l’olandese Tallon Griekspoor, avversario ostico e dotato di un servizio esplosivo.In conferenza stampa, Zverev ha analizzato la sua settimana in Austria, il suo stato di forma e anche le recenti novità legate al tennis mondiale, come la creazione del nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita.
    “Non è stata la mia miglior stagione, ma 50 vittorie sono un buon traguardo”Il campione olimpico di Tokyo ha ammesso che il 2025 non è stato il suo anno più costante, ma guarda comunque con soddisfazione ai progressi delle ultime settimane:“Considerando che la stagione non è stata delle migliori, sono comunque arrivato a 50 vittorie, quindi direi che non è andata male. Oggi sono contento di poter continuare qui a Vienna. Non sempre ho espresso il mio miglior tennis, ma sto ritrovando fiducia e voglio chiudere bene la stagione.”“Griekspoor è pericoloso, sale sempre di livello contro i migliori”Zverev sa che il prossimo turno non sarà semplice. Griekspoor, infatti, ha già ottenuto risultati importanti nel circuito e in passato è riuscito anche a batterlo.“È un grande battitore, gioca in modo molto aggressivo. Contro i giocatori forti alza sempre il livello, ha battuto diversi top player, anche me. Contro avversari più deboli a volte fatica, ma quando affronta i migliori è davvero efficace. Mi aspetto una partita molto difficile.”
    Sul nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita: “Servono meno tornei e più tempo per prepararci”Il tedesco ha poi espresso la propria opinione sull’espansione del calendario e sul nuovo ATP Masters 1000 che dal 2028 si disputerà in Arabia Saudita.“Se con il denaro del nuovo Masters si riuscisse a ricomprare alcune settimane del calendario e accorciare la stagione di tre o quattro settimane, sarebbe fantastico per noi giocatori. Poter terminare a metà novembre invece che a dicembre darebbe la possibilità di avere una pre-stagione più lunga, magari di otto settimane anziché quattro. Questo aiuterebbe tutti, soprattutto i top 10 e i top 20.”
    “In Arabia Saudita mi sono trovato bene, stanno cambiando”Zverev ha parlato anche del suo rapporto con l’Arabia Saudita, dove ha già partecipato a esibizioni e tornei negli ultimi anni:“Mi è piaciuto stare lì, ho avuto una bella esperienza. È un Paese che sta investendo molto nello sport, e questo è positivo. So che ci sono discussioni politiche, ma stanno cercando di cambiare. Tre anni fa non ero mai stato lì, e devo dire che mi è sembrato quasi un Paese nuovo. Io non sono un politico: se ci sarà un Masters 1000 lì, andrò a giocarlo. Si gioca a Dubai o Doha da 30 anni e non ci sono mai stati problemi. L’importante è che la ATP usi quei fondi per migliorare la vita dei giocatori e per restituire qualcosa al circuito.”
    Zverev, tra ambizione e realismoCon 50 vittorie stagionali e una ritrovata fiducia, Alexander Zverev punta a chiudere l’anno in crescendo. Il suo cammino a Vienna rappresenta non solo un’occasione per arricchire il palmarès, ma anche un segnale importante in vista del 2026.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Arnaldi out, Zverev troppo solido al servizio

    Matteo Arnaldi a Vienna

    Poche prime palle in gioco, troppa fretta nel cercare l’affondo e un avversario estremamente solido e continuo al servizio, con queste variabili impossibile per Matteo Arnaldi venire a capo di Alexander Zverev negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Vienna. Il tedesco, n.3 del mondo, sconfigge il sanremese per 6-4 6-4 e accede ai quarti di finale, dove trova l’olandese Tallon Griekspoor. Non era una sfida per niente facile per Matteo, passato per le qualificazioni nel maggiore torneo austriaco, di fronte ad un avversario così forte, ma si è anche complicato la vita da solo con un paio di passaggi a vuoto, caratterizzati da scelte di gioco non corrette per la fretta di voler incidere, mentre Zverev ha condotto una partita con pochi fronzoli e tutta sostanza, sostenuto da una prestazione di alto livello con il servizio. Il finalista dell’ultimo Australian Open ha servito talmente bene e continuo da impedire ad Arnaldi di trovare il modo di essere pericoloso con la risposta, eccetto rare occasioni, come il sesto game del secondo set, quando l’italiano è arrivato a palla break. Zverev non ha dato la sensazione di spingere a tutta, confermando una condizione fisica non ottimale (come ha affermato prima del torneo), ma è riuscito a gestire il gioco e rischiare complessivamente poco. Un tennis semplice, razionale, tutto votato all’efficacia con un rovescio molto potente e preciso e una buona propensione a venire a rete a raccogliere i frutti della spinta. Matteo resta ancora nel limbo tra momenti di gioco aggressivo e interessante a fasi in cui cade preda della frenesia e commette errori che alla fine paga a caro prezzo, una tendenza che l’incontro di Vienna non è riuscito a invertire.
    L’incontro scatta e prosegue con i due giocatori efficaci nei propri turni di servizio. Sul 2 pari Arnaldi è costretto ai vantaggi ma la chance per Zverev non arriva. Il tedesco serve quasi solo prime palle in gioco e i suoi colpi sono pesanti, difficile per Matteo incidere. Col secondo ace del match Arnaldi si porta 4-3. Il match è un po’ bloccato e anche lo spettacolo langue, in risposta troppo poco. Sul 4 pari arriva la prima scossa. Zverev inizia il game in risposta con un’ottima risposta ed entra forte col rovescio. Poi spreca un assist a porta vuota, ma Arnaldi rischia e sbaglia totalmente una palla corta, 15-30. Con una risposta precisa di diritto Zverev si prende le prime due palle break del match (arriva male Arnaldi sulla palla). Col terzo ace del match il ligure annulla la prima, ma sul 30-40 c’è lo scambio più lungo del match, nessuno dei due attacca e alla fine è Arnaldi il primo a sbagliare, un rovescio in rete. Zverev allunga sul 5-4 e si aggiudica il set per 6-4 forte del suo servizio.
    Arnaldi riparte al servizio nel secondo parziale ma sul secondo punto combina un vero disastro, perde di vista la palla su di una volè alta facile che gli costa un pericoloso 15-30. Seguono un paio di buoni punti di Matteo poi un doppio fallo. Alti e bassi, ma un buon attacco vale all’italiano il primo game. Anche il terzo game è complicato per il sanremese, ha fretta ed esagera, come sulla palla corta dopo il servizio che gli costa il 30-40 e palla break. Con un doppio fallo Arnaldi conclude un brutto game e subisce il secondo break dell’incontro, con Zverev avanti 2-1 e servizio. Proprio il servizio sostiene a dovere il gioco del tedesco, con tre prime palle in gioco su quattro è molto difficile per l’italiano (3-1). Sul 3-2, Zverev subisce un bello schema dalla risposta di Arnaldi e poi sul 30 pari sbaglia malamente una volè scolastica sulla rete, che gli costa la prima palla break da difendere nella partita. La annulla tirando forte un rovescio cross, troppo potente per essere difeso, per il 4-2. Il parziale scorre via sui game di battuta, Zverev va a servire per il match sul 5-4. Arnaldi riesce a strappare il primo punto, ma poi Alexander ingrana con servizio e rovescio e chiude alla prima palla match, vola via la risposta di Arnaldi sul 40-15.

    Matteo Arnaldi vs Alexander Zverev ATP Vienna Matteo Arnaldi44 Alexander Zverev [2]66 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-303-5 → 4-5A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 3-5M. Arnaldi 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 df2-4 → 3-4A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 2-3A. Zverev 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df1-1 → 1-2A. Zverev 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 df1-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace4-4 → 4-5A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2A. Zverev2-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Arnaldi vs Zverev

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Zverev 🇩🇪

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    259
    314

    Ace
    6
    6

    Doppi falli
    4
    1

    Prima di servizio
    28/59 (47%)
    38/53 (72%)

    Punti vinti sulla prima
    22/28 (79%)
    33/38 (87%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/31 (52%)
    8/15 (53%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    1/1 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    209km/h (129 mph)
    215km/h (133 mph)

    Velocità media prima
    192km/h (119 mph)
    205km/h (127 mph)

    Velocità media seconda
    162km/h (100 mph)
    177km/h (109 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    60
    156

    Punti vinti su prima di servizio
    5/38 (13%)
    6/28 (21%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    7/15 (47%)
    15/31 (48%)

    Palle break convertite
    0/1 (0%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    38/59 (64%)
    41/53 (77%)

    Punti vinti in risposta
    12/53 (23%)
    21/59 (36%)

    Totale punti vinti
    50/112 (45%)
    62/112 (55%) LEGGI TUTTO

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    Zverev miglior tennista a non aver vinto uno Slam? Secondo Kafelnikov no

    Alexander Zverev

    È numero tre del mondo Alexander Zverev, una posizione che quasi tutti i colleghi tennisti sognano e invidiano, ma lui non è affatto felice della sua stagione come più volte esternato in varie interviste, e ora è uscito con le “ossa rotte” pure dal torneo di Shanghai, masticando amarissimo dopo l’ennesima delusione. Un torneo quello cinese che si era aperto in modo incredibile a tutti vista l’assenza del n.1 Alcaraz e il ritiro di Sinner in preda ai crampi per le difficilissime condizioni di caldo umido che opprime da giorni e giorni quest’area del paese asiatico. Invece Sasha ancora una volta non ha colto l’occasione, sconfitto al terzo turno da Rinderknech, stesso avversario che lo estromise addirittura all’esordio all’ultima edizione di Wimbledon. E pensare che lo scorso anno, durante le ATP Finals, Zverev era convintissimo di aver la prima agognata vittoria in uno Slam molto molto vicina. Lo diceva a chiare lettere durante ogni intervista, “So cosa devo fare e mi sto avvicinando”. A Torino, con la stagione ormai alla fine, se ne stava in campo più di tutti, addirittura un’ora abbondante dopo ogni singolo match disputato perché gennaio e l’Australia erano dietro l’angolo e c’era uno Slam da vincere.
    C’è andato molto vicino il tedesco a Melbourne, ad un passo… ma la prepotenza tennistica di Sinner l’ha stoppato ancora una volta, in quella che è stata la sua terza finale major persa (US Open 2020, Roland Garros 2024, Australian Open 2025). Quella sconfitta netta sulla Rod Laver Arena fu molto più di una normale partita persa. Per lui è stato un vero schiaffo in faccia, la dimostrazione di come ogni sforzo profuso, anche quelli di una off-season quasi spesa interamente a lavorare invece di riposarsi, non fosse sufficiente. Tanto che alla ripresa dell’attività dopo il ritorno dall’Australia ha inanellato una serie di risultati molto negativi. Il tutto aggravato da un’altra situazione per lui terribilmente scomoda: lo stop di tre mesi dell’allora n.1 Sinner gli aveva messo sul piatto d’argento la possibilità di diventare primo nel ranking ottenendo ottimi risultati tra fine inverno e inizio primavera, c’era la matematica a confermalo a suo favore. Il suo destino e nelle sue mani, ma…, ancora una volta, tra tensione e qualche acciacco, Zverev non ce l’ha fatta e anche questo grande obiettivo è svanito. Con Sinner così tosto e continuo e il “nuovo” Alcaraz non solo strepitosamente forte ma ora pure costante come rendimento, il trono del tennis si è allontanato forse definitivamente per Zverev, e lui ne è dannatamente consapevole.
    Ha tantissime qualità Sasha, ma anche problemi irrisolti. Con quel fisico imponente non ti puoi permettere di restare troppo lì dietro a costruire e remane. Non è un caso che forse il miglior torneo in carriera l’ha disputato nella prima edizione delle Finals di Torino dove, forte di un servizio mai così efficace ed di un’attitudine super aggressiva, a scambiare ci stava ben poco e sbaragliò tutta la concorrenza, anche un Djokovic ancora fortissimo e un Medvedev che da lì a poco sarebbe diventato n.1 del mondo. Quella settimana magica di Torno è rimasta una fiammata. Non mai stato nemmeno particolarmente fortunato il tedesco. A Parigi 2022 tutti ricordiamo il suo terribile infortunio sofferto in campo in semifinale vs. Nadal, una partita durissima che Zverev forse avrebbe vinto se non si fosse spezzato 7 legamenti della caviglia in una brutta caduta, col piede bloccato nella terra, perché lo spagnolo sembrava essere molto vicino al limite delle sue energie, mentre Sasha aveva in quel momento ben altra tenuta (e in finale c’era Ruud, non Djokovic…). Il rientro non fu facile ma alla fine ce l’ha fatta. Slam escluso, che resta ancora lì, come un miraggio. Magari un giorno il tedesco ce la farà, se mai Alcaraz e Sinner per una volta non saranno “cannibali” e perderanno qualcosa per strada, non si può mai sapere. Al momento per moltissimi commentatori Zverev è il tennista più forte nella storia moderna del gioco a non aver mai vinto uno Slam. A rafforzare questo “scomodo” primato i tanti tornei vinti in carriera (24) tra cui vari Masters 1000, le due edizioni delle Finals e la posizione di n.2 del mondo.
    Non tutti però indicano Zverev come il miglior tennista senza uno Slam in bacheca. Tra questi il russo Yevgeny Kafelnikov, due volte campione Slam ed ex n.1, che rispondendo ad un post sui social sulla questione, tuona “Non c’è un tennista nell’intero universo senza un titolo Slam migliore di Marcelo Rios!”. Il leggendario mancino cileno, famosissimo per il suo braccio fatato quanto il suo caratteraccio, in effetti vanta un altro primato assai particolare: è ad oggi l’unico n.1 ATP nella storia moderna del gioco a non aver vinto alcun titolo Slam. Per lui solo la finale agli Australian Open 1988, dove fu battuto da Petr Korda. Rios effettivamente è stato un tennista fuori dal comune: nonostante un fisico a dir poco “normale” aveva un senso geometrico del campo e una capacità di governare la palla senza pari, tra arrotate e cambi di ritmo pazzeschi. Faceva in campo quel che voleva, ma ha sempre difettato di di visione e costanza di rendimento, tanto aver vinto molto rispetto al proprio talento.
    Il “migliore senza vittorie Slam” è il classico tema che scatena un bel dibattito. Che dire allora di “Gattone” Mecir, uno con due finali Slam perse e uno stile di gioco unico? O David Ferrer, altro agonista feroce ma capitato in un’epoca quantomeno scomoda. Tomas Berdych è certamente un altro candidato forte in questa categoria, come l’americano Todd Martin (due finali Slam) o Jo Tsonga. Per non dimenticare anche Nikolay Davydenko e Robin Soderling (due finali a Roland Garros). Chissà se mai Zverev uscirà da questa categoria, vincendo finalmente uno Slam. Per farcela dovrà sicuramente compiere un grande salto di qualità a livello di consistenza, velocità nel battere gli avversari nei primi turni per non consumare troppe energie, e spogliarsi da quelle titubanze e attendismo che troppe volte lo rendono passivo e conservativo. Un titolo Slam devi andare a prendertelo di forza, non te lo regala nessuno…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zverev accende la polemica: “Campi troppo lenti per favorire Sinner e Alcaraz”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev ha acceso la polemica al Masters 1000 di Shanghai 2025 con dichiarazioni che hanno fatto rapidamente il giro del circuito. Il tennista tedesco, dopo la vittoria nel secondo turno, ha criticato la velocità sempre più uniforme delle superfici, arrivando a insinuare che i direttori dei tornei stiano favorendo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. “Odio che la velocità dei campi sia la stessa in tutti i tornei. So che i direttori degli eventi più importanti stanno andando in quella direzione perché vogliono che Jannik e Carlos facciano bene e arrivino in finale”, ha dichiarato senza mezzi termini, scatenando sorpresa e discussioni.
    Le parole di Zverev arrivano in un momento in cui la tendenza alla “omogeneizzazione” delle superfici è ormai evidente e supportata dai dati. Il Court Pace Index (CPI), l’indicatore che misura la velocità dei campi, mostra infatti un rallentamento generalizzato. Shanghai, per esempio, è passata da un CPI di 42.4 nel 2024 a 32.8 quest’anno, diventando una delle più lente del circuito insieme a Indian Wells (31.0). Solo Toronto, Cincinnati e Parigi restano sopra i 40 punti, considerate dunque superfici rapide.
    Il numero 3 del mondo è però andato oltre la semplice analisi tecnica, suggerendo che questa tendenza favorisca i due giovani dominatori del tennis mondiale. “Un tempo c’erano superfici molto diverse e non si poteva giocare allo stesso modo su tutte. Bisognava adattarsi all’erba, alla terra e al cemento, ma ora si può giocare nello stesso modo in ogni torneo”, ha aggiunto il tedesco, rimpiangendo un tennis più vario e tecnico.Le sue parole ricordano quelle di Roger Federer, che di recente aveva espresso preoccupazione per la perdita di diversità nelle superfici e la curiosità di vedere come Sinner e Alcaraz si comporterebbero su campi davvero veloci. Tuttavia, il tono di Zverev è apparso molto più polemico, quasi a voler denunciare un presunto “trattamento di favore” nei confronti dei due giovani rivali.
    In realtà, la lamentela del tedesco sembra riflettere più una frustrazione personale che un reale complotto. Dopo una stagione altalenante e lontana dai livelli di Sinner e Alcaraz, il suo sfogo sembra quello di un campione che fatica ad accettare la nuova gerarchia del tennis mondiale. Paradossalmente, anche nei tornei più rapidi — come Cincinnati, la seconda superficie Masters 1000 più veloce dell’anno — gli stessi Sinner e Alcaraz sono arrivati in finale, smentendo di fatto l’idea che le condizioni attuali siano costruite su misura per loro.
    Il dibattito sulla velocità dei campi resta aperto, ma le parole di Zverev rivelano qualcosa di più profondo: la difficoltà di un ex protagonista nel confrontarsi con una generazione capace di eccellere ovunque e di adattarsi a ogni tipo di superficie.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev alla vigilia della Laver Cup: “Calendario insostenibile e Alcaraz-Sinner davanti a tutti” (con il programma di oggi della Laver Cup in campo anche Cobolli)

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Sincero, diretto e senza filtri. Così si è presentato Alexander Zverev nella conferenza stampa del Team Europe alla vigilia della Laver Cup 2025, che scatterà venerdì. Il tedesco, chiamato a ritrovare fiducia dopo mesi complicati, ha affrontato i temi caldi del momento: dal calendario sempre più opprimente alla supremazia di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sul resto del circuito.
    “Il calendario ATP è troppo denso”Zverev ha ribadito con forza una critica che da tempo circola tra i giocatori: “Questo è un tema ricorrente da quando sono entrato nel circuito e nulla è cambiato negli ultimi mesi. La nostra agenda è più fitta che mai”, ha dichiarato. Il n.3 del mondo ha sottolineato l’assenza di una vera pausa: “Noi tennisti meritiamo e abbiamo bisogno di una vera pre-season in cui allenarci e prepararci a 360 gradi, oltre che di qualche settimana di vacanza per ricaricare le pile. Con questo calendario non riusciamo nemmeno a prenderci due settimane di riposo. È troppo intenso: finiamo con le ATP Finals e iniziamo subito con uno Slam, non è possibile”.
    “Alcaraz e Sinner sono davanti a tutti”Zverev non ha nascosto la propria ammirazione per i due giovani dominatori del tennis mondiale: “La finale di Roland Garros tra Carlos e Jannik è stata qualcosa di mai visto, per la velocità e la qualità dei colpi. Abbiamo avuto grandi campioni negli ultimi 15 anni e i Big 3 ci hanno regalato partite indimenticabili, ma quello che hanno mostrato quei due a Parigi è stato unico”. Un riconoscimento che pesa, visto che proprio Zverev dovrebbe essere tra i principali rivali dello spagnolo e dell’italiano: “Sono chiaramente avanti a tutti. Il nostro compito è lavorare per avvicinarci al loro livello. Quest’anno non c’è riuscito nessuno, speriamo che accada la prossima stagione”.
    Obiettivo Laver CupVeterano della manifestazione, Zverev proverà a essere protagonista in questa Laver Cup 2025. Tra la necessità di ritrovare fiducia e la voglia di misurarsi contro i migliori, il tedesco ha lanciato un messaggio chiaro: il tennis ha bisogno di cambiamenti, ma nel frattempo lui è pronto a lottare.
    Prima giornata Laver Cup – Si parte staseraChase Center – ore 22:00Casper Ruud vs Reilly Opelka Jakub Mensik vs Alex Michelsen Flavio Cobolli vs Joao Fonseca (Non prima 04:00)Carlos Alcaraz / Jakub Mensik vs Taylor Fritz / Alex Michelsen LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e Sinner, un duopolio che schiaccia il circuito: il divario con il “resto del mondo” è abissale

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Suona forte e persino incredibile, ma i numeri non mentono: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner stanno giocando un altro sport. Il livello espresso dai due giovani campioni è talmente superiore rispetto al resto del circuito che persino il ranking ATP fotografa un divario mai visto prima.
    L’ultimo dato, riportato dagli analisti, è impressionante: Jannik Sinner, attuale numero 2 del mondo, ha ben 4.850 punti di vantaggio su Alexander Zverev, terzo in classifica. Una distanza siderale, che equivale – e qui il paragone rende davvero l’idea – al margine che separa lo stesso Zverev dal numero 47 del mondo, il serbo Miomir Kecmanovic.
    Una sproporzione che racconta meglio di qualsiasi discorso l’egemonia esercitata da Alcaraz e Sinner sul tennis maschile. I due si dividono i titoli più importanti, giocano quasi sempre le finali dei tornei che contano e lasciano agli altri soltanto briciole.Se il presente è già un duopolio dominante, il futuro rischia di trasformarsi in un regno a due teste. La domanda che serpeggia nel circuito è la stessa: chi sarà in grado di colmare questa voragine? LEGGI TUTTO