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    Zverev duro con se stesso dopo il ko con Auger-Aliassime: “La stagione? Per me è stata insoddisfacente. Il formato attuale della Davis Cup non è la vera Davis Cup”

    Alexander Zverev nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Alexander Zverev non ha cercato scuse né attenuanti. Dopo la sconfitta contro Felix Auger-Aliassime per 6-4, 7-6, che ha chiuso la sua partecipazione alle Nitto ATP Finals 2025, il tedesco si è presentato in conferenza stampa con un tono lucido e molto autocritico. Pur avendo terminato l’anno al numero 3 del ranking mondiale, dietro Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, Zverev ha definito il 2025 “un’annata incredibilmente insoddisfacente”.
    “Il mio peggior match dell’ultimo mese”Quando gli è stato chiesto di confrontare la sconfitta di oggi con quella subita contro Auger-Aliassime agli US Open, Zverev ha riconosciuto i progressi dell’avversario, ma ha anche evidenziato il suo livello insufficiente.“Felix è migliorato negli ultimi mesi, ma da parte mia questo è stato il peggior match che abbia giocato nell’ultimo mese. Tolgo quello con Sinner a Parigi perché lì non stavo bene fisicamente. Oggi non è stato un buon incontro da parte mia”.
    “Chiudo da numero 3, ma la stagione non mi soddisfa”Nonostante il ranking finale, Zverev ha ribadito che il 2025 non lo ha convinto:“Ci sono stati pochissimi momenti alti. La finale dell’Australian Open, il titolo a Monaco, e poco altro. Per il resto, sono molto insoddisfatto”.Quando gli è stato chiesto di dare un voto da 1 a 10 alla stagione, ha evitato il numero ma ha lasciato intendere che sarebbe molto basso.Ha anche confermato la sua presenza in Davis Cup, pur con delle riserve.
    “Devo restare in salute. Da lì posso costruire”Guardando al 2026, Zverev ha identificato una priorità su tutte: evitare i continui problemi fisici che hanno condizionato in parte la sua annata.“Restare in forma è la mia priorità. Se riesco a essere al massimo fisicamente, posso costruire. Negli ultimi mesi stavo ritrovando un buon livello, ma oggi non si è visto. Fa male perdere così, non solo per la sconfitta, ma perché non ho espresso il mio vero tennis”.Ha spiegato che, dopo la Davis Cup, si prenderà del tempo per riflettere e impostare il lavoro in vista della nuova stagione.
    “Il formato attuale della Davis Cup non è la vera Davis Cup”Zverev ha poi parlato del nuovo format della competizione a squadre, ribadendo una posizione che sostiene da anni.“Il vero spirito della Davis Cup è giocare in casa e in trasferta. Quello che facciamo oggi non la considero Davis Cup. È un torneo d’esibizione chiamato Davis Cup. Giocare quarti, semifinali e finale in campo neutro, per me, è una perdita di tempo, soprattutto se esci subito”.
    Quando gli è stato ricordato che Sinner e Alcaraz hanno espresso dubbi simili, Zverev ha confermato:“Ha ragione Jannik. Giocare contro l’Italia in Italia sarebbe totalmente diverso dal giocare contro l’Italia in Spagna. Ho giocato contro Nadal in una plaza de toros: quello è lo spirito vero”.Ha aggiunto che quest’anno giocherà comunque per rispetto dei compagni di squadra: “Me lo hanno chiesto perché molti sono verso la fine della carriera. Lo faccio per loro”.
    Problemi di visibilità e un tennis che non ha funzionatoZverev ha spiegato anche alcune difficoltà tecniche riscontrate durante il match contro Auger-Aliassime:“Sul serve-and-volley ho avuto problemi a vedere bene la palla. Le luci vengono dall’alto e ogni volta che la palla saliva perdevo un po’ la traiettoria”.La spiegazione tecnica, però, non attenua il rammarico per un match che il tedesco ha definito “lontano dal livello delle ultime settimane”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025 – Torino: Auger-Aliassime batte Zverev e vola in semifinale: sarà sfida con Alcaraz

    Felix Auger-Aliassime (foto Brigitte Grassotti)

    Vittoria di grande spessore per Félix Auger-Aliassime, che supera Alexander Zverev con lo score di 6-4 7-6(4) e conquista l’accesso alle semifinali delle Nitto ATP Finals 2025 di Torino. Il canadese ha giocato una partita solida, aggressiva e lucida nei momenti che contavano, contro un Zverev privo oggi delle sue due armi principali: servizio e dritto.Una sfida ad eliminazione diretta nel gruppo Björn Borg, con un solo biglietto in palio per il “Final Four”: chi vinceva andava a sfidare Carlos Alcaraz, chi perdeva salutava il torneo. La pressione era altissima, e si è vista.
    Il contesto: testa a testa, stagione e condizioniZverev, numero 3 del mondo, arrivava a Torino dopo una stagione altalenante, fatta di grandi picchi e cali improvvisi. Il bilancio dei precedenti gli era favorevole (6-3), ma nel confronto chiave più recente — lo US Open 2025 — era stato Auger-Aliassime ad avere la meglio.Il canadese, oggi numero 8 del ranking, sta vivendo un finale di stagione di grande qualità: finale a Bercy e rendimento eccezionale indoor, superficie nella quale ha conquistato 7 degli 8 titoli in carriera.All’Inalpi Arena, su hard indoor rapido, i due proponevano un tennis simile: servizio potente, pressione da fondo, ricerca del colpo definitivo. Ma è stato Felix a mantenere la lucidità necessaria nei punti pesanti.
    Primo setAvvio equilibrato, con entrambi solidi al servizio e consapevoli dell’importanza del punteggio. La prima chance è per Zverev sul 2-2, ma viene cancellata da una prima vincente del canadese. Sul 4-4 il tedesco trova un’altra palla break, anche questa annullata grazie alla solidità da fondo di Auger-Aliassime.Il set si decide nel decimo gioco: Zverev serve sul 4-5 per restare nel parziale, ma concede tre set point consecutivi sullo 0-40. Con tre ottime prime il tedesco risale fino alla parità, poi spreca una volée di dritto semplice. Al quarto set point, Felix imposta lo scambio e chiude con un dritto incrociato vincente: 6-4 Canada.Un colpo che pesa.
    Secondo setFelix inizia tenendo a zero il primo turno di battuta. Sul 2-1 arriva un nastro favorevole che gli regala la prima palla break del set, ma Zverev la cancella con un ace.Sul 2-2 è il tedesco a procurarsi due palle break: entrambe salvate con coraggio e prime di qualità dal canadese, che sale 3-2.Gli scambi si allungano: un rally da 30 colpi porta Felix sullo 0-30, ma Zverev rimedia e tiene per il 3-3. Auger-Aliassime deve annullare una palla break e si issa sul 4-3. È un continuo testa a testa, deciso da un paio di colpi a game. Si arriva fino al 6-6 senza ulteriori scossoni: è tie-break.Tie-break1-0 FAA, dritto vincente2-0, errore Zverev2-1, prima del tedesco2-2, rovescio lungo del canadese3-2 FAA, ottima prima3-3, slice corto di Felix che rimane sul piatto4-3 Zverev4-4, grande pressione da fondo del canadese5-4, smash vincente FAA6-4, dritto in rete ZverevDue match point: al primo, Zverev mette largo il dritto. Un errore gratuito che gli costa la semifinale.Finisce 7-6(4): FAA vola tra i migliori quattro.
    L’analisi: coraggio Felix, Zverev tradito dai fondamentaliAuger-Aliassime ha giocato un match di grande personalità: aggressivo in risposta, rapido nel prendere la rete, solido nei momenti delicati. Zverev, invece, ha pagato una giornata storta con il dritto e una seconda di servizio troppo attaccabile. Troppi errori gratuiti nei momenti che decidevano i giochi.Il canadese conferma la sua dimensione indoor, già mostrata a Parigi, e ora prepara l’assalto a Carlos Alcaraz, fresco numero 1 del mondo.
Nei precedenti è sotto 4-3, con lo spagnolo che ha vinto gli ultimi quattro incroci. Sarà una montagna ripida, ma il Felix visto stasera ha il tennis per provarci.
    La cronacaPrimo set. Entrambi concentrati, tengono bene il gioco di servizio, coscienti dell’importanza della posta in palio. E’ Zverev ad avere la prima palla break sul due pari, annullata dal Aliassime con una prima vincente. Sul 4 pari ancora una palla break per il tedesco. Vigile e solido da fondo Felix costringe Zverev all’errore. Si va vanti con i servizi fino al decimo gioco.Un set in equilibrio fino al decimo gioco. Zverev serve sul 4-5 per restare nel set, due errori ed una risposta vincente e Aliassime guadagna tre set point consecutivi sullo 0-40. Zverev ritrova il servizio ed imposta lo scambio. Annulla il primo il secondo ed il terzo set point. Sulla parità il n.3 del mondo sbaglia una facile volée di dritto (il fratello Michael si mangia le mani dal box giocatori). Sul quarto set-point Aliassime imposta lo scambio e chiude con un dritto incrociato vincente. Primo set al canadese, che ipoteca la semifinale.
    Il secondo set inizia con Aliassime al servizio che chiude il gioco a zero. Sul 2-1 per il canadese un nastro beffardo da la prima palla break del set al n.8 del mondo. Ace del tedesco. Sulla parità Zverev sbaglia ancora un dritto, nuova palla break, che Aliassime spreca con un dritto fuori. Sul 2-2 si ribalta la situazione. Zverev con un pregevole rovescio lungo linea guadagna due palle break. La prima se ne va con un servizio vincente. Idem per la seconda. La prima di servizio assiste il canadese che ritorna avanti 3-2. Punto pesante 30 scambi, Auger-Aliassime mette Zverev fuori causa 0-30. Prima vincente 15-30. Esce il dritto del canadese 30 pari. Sbaglia il dritto Zverev palla break. Altro scambio infernale, Zverev scende a rete, Auger sbaglia il passante. Tenta la palla corta Aliassime, Zverev lo punisce. Ancora un errore a rete del tedesco parità. Finalmente Zverev tiene il servizio 3-3. Ancora un gioco combattuto. Aliassime annulla una pallabreak e tiene il servizio 4-3. Di nuovo Auger avanti sul servizio di Zverev 0-30. A rete il tedesco 15-30. Ace 30 pari. Tiene Zverev 4 pari. Gioco senza problemi per il canadese 5-4. Piccolo brivido sul 30 pari per Zverev che rimedia con la prima 5-5. Equilibrio, la partita si gioca su uno o due punti. Tenta la risposta vincente Zverev che sbaglia. A rete con coraggio Zverev, Auger soffre sul rovescio 15-15. Prima vincente 30-15. Servizio e dritto 40-15, Auger gioco solido 6-5. Zverev al servizio per guadagnare il tie-break. Brutto rovescio fuori 0-15. Comanda lo scambio Felix che però mette fuori il dritto. Il nastro porta via il dritto del n.3 del mondo 15-30. Ace numero 9, 30 pari. Brutto rovescio di Aliassime, su un punto che poteva fare la differenza 40-30. Chiude con il dritto Zverev 6-6. Tie break. Inizia Aliassime dritto vincente 1-0. Pressa da fondo Il canadese, Zverev sbaglia 2-0. Prima vincente 1-2. Rovescio lungo gratuito di Auger 2-2. Ottima prima di Aliassime 3-2. Rimane sulla racchetta lo slice del canadese si cambia sul 3 pari. Zverev avanti 4-3. Spinge con il dritto Aliassime 4-4. Smash vincente 5.4 Aliassime. Dritto in rete di Zverev 6-4, due match point Aliassime. Esce il dritto di Zverev, un gratuito che gli costa la semifinale del Masters. Auger-Aliassime sfiderà Alcaraz.
    ATP Turin Alexander Zverev [3]46 Felix Auger-Aliassime [8]67 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* 4*-5 4*-66-6 → 6-7A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-305-6 → 6-6F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 ace4-4 → 4-5A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-303-4 → 4-4F. Auger-Aliassime 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 3-3F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-402-2 → 2-3A. Zverev 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 ace 40-40 A-401-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A4-5 → 4-6F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace4-4 → 4-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 ace 30-15 df 40-153-4 → 4-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-303-3 → 3-4A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-02-3 → 3-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3A. Zverev 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-15 ace 40-301-1 → 1-2A. Zverev 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Zverev: “Sinner ha fatto la differenza nei momenti chiave, ma il match era più equilibrato di quanto dica il punteggio”

    Alexander Zverev (foto Brigitte Grassotti)

    Dopo la sconfitta per 6-4, 6-3 contro Jannik Sinner, Alexander Zverev ha analizzato con lucidità e rispetto la prestazione del suo avversario, sottolineando i progressi dell’azzurro e la qualità del match, nonostante il punteggio netto.“Penso che la grande differenza oggi sia stata nel modo in cui ha servito nei punti importanti,” ha spiegato il tedesco in conferenza stampa. “Ho avuto sette palle break, ma su ognuna ha messo la prima. Non ho mai avuto l’occasione di entrare nello scambio. Lui ha avuto due opportunità, e le ha sfruttate entrambe. Questo è ciò che fanno i migliori.”
    “Serve incredibile, livello altissimo”Zverev ha riconosciuto come il servizio di Sinner sia migliorato enormemente negli ultimi due anni, diventando un’arma decisiva anche contro i migliori battitori del circuito:“Due anni fa nessuno avrebbe pensato che Jannik potesse servire più ace di me. Oggi ne ha fatti dodici. È impressionante quanto sia migliorato in questo aspetto. Dal fondo abbiamo giocato un match di altissimo livello, ma la differenza l’ha fatta il suo rendimento nei momenti chiave.”Nonostante la sconfitta, il tedesco si è detto soddisfatto della qualità del suo gioco:“Il punteggio è 6-4, 6-3, ma a mio avviso il match è stato più equilibrato di quanto sembri. Dal fondo mi sono sentito bene, forse anche meglio che a Vienna. Ho avuto tante opportunità che non sono riuscito a sfruttare.”
    “Questa è la differenza tra me e il numero 1”Zverev, con il suo consueto realismo, ha riconosciuto che la capacità di capitalizzare le occasioni è ciò che separa i top assoluti dal resto del gruppo:“Non era una partita ingiocabile. Ho avuto tante chance, lui una sola e l’ha convertita. È per questo che è il numero uno del mondo: sfrutta ogni possibilità. Io invece non l’ho fatto, e questa è la differenza.”
    “Prima di tutto, devo restare in salute”Il tedesco ha poi spiegato come la stagione 2025 sia stata complicata a causa di problemi fisici ricorrenti:“Quest’anno è stato un incubo dal punto di vista degli infortuni. Ho sempre avuto qualcosa, e diventa difficile migliorare quando devi solo cercare di stare in piedi. La priorità per me è restare sano e poter lavorare con continuità.
    “L’unica volta che l’ho battuto? Ho sfruttato la palla break”Infine, un sorriso ironico quando gli è stato chiesto cosa aveva funzionato nella finale di Vienna, dove fu l’ultimo a strappare un set a Sinner:“Beh, lì ho sfruttato la palla break (ride). Contro Jannik devi farlo, perché non te ne concede molte. Se esiti o sbagli, lui non ti perdona.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner implacabile al servizio, doma un ottimo Zverev alle ATP Finals. È in semifinale

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner vola in semifinale alle ATP Finals, dominante, implacabile col servizio. Sì, non c’è alcun errore di stampa… Il nostro campione nella serata del mercoledì a Torino spegne anzi deprime ogni velleità di un ottimo Alexander Zverev con una prestazione mostruosa con la battuta, per un 6-4 6-3 che gli vale il secondo successo nel girone Bjorn Borg e il sicuro accesso alle semifinali per il terzo anno consecutivo. Sinner ha servizio il 71% di prime in campo vincendo l’83% dei punti, ma in questo caso il freddo computo numerico non minimamente in grado di spiegare quanto abbia performato con la prima palla. Zverev è stato forte, a tratti fortissimo: ha servito l’83% di prime, ha messo pressione dalla risposta e spinto tanto e bene da fondo campo; ma ogni volta che Jannik è andato sotto si è messo alla piazzola della battuta, ha respirato, iniziato il lancio di palla e… arriva la magia. Ace, servizi vincenti, angoli diversi e precisione millimetrica. Ha annullato sette palle break su sette, sei senza nemmeno iniziare uno scambio grazie all’efficacia della battuta. Una forza mentale di un altro pianeta per come sia riuscito a ricavare il massimo in quei frangenti delicatissimi, ma anche in situazioni di 30 pari, vantaggio, ogni volta che lo score scottava. Formidabile la sua coordinazione, la fluidità del gesto, sempre più composto ed efficiente, senza dispersione di forze nel salire verso la palla con una sincronia meravigliosa.
    “Sono stato molto efficace con la battuta nei punti importanti” ha detto Jannik a caldo in campo. Se la scorsa estate – e a US Open – il servizio dell’italiano è stato altalenante, beh, in questo finale di stagione e ATP Finals in particolare con la battuta è entrato in modalità “Sampras”, preciso, continuo. Una sentenza. Dopo un inizio un po’ titubante da fondo campo, con Zverev invece partito fortissimo, Sinner ha preso progressivamente fiducia e ritmo con i colpi, prima col rovescio lungo linea e poi anche col diritto. Ha iniziato a costruire scambi sempre più rapidi e ficcanti; e in risposta, partendo da lontano per iniziare lo scambio e rimetterla di là vista la splendida giornata alla battuta anche del tedesco, ha preso fiducia, diventando sempre più insidioso. Da campione, nei momenti opportuni, ha piazzato due zampate micidiali andandosi a prendere di dolce prepotenza i due break che hanno deciso la partita. Chirurgico e vincente.
    Sinner ha impressionato per i dettagli. Potrebbe sembrare una prestazione non di alto livello la sua, “normale”, non ci sono stati nemmeno tantissimi scambi e anche lo spettacolo è arrivato solo a fiammate, perlopiù per l’aggressività di Zverev e per come l’azzurro l’abbia respinto con una freddezza da sicario, sempre lucido e perfetto. In realtà, è stata una partita che, sapendola leggere, ha dato l’ennesima conferma della grandezza dell’azzurro. In un match così equilibrato e con un Sasha davvero eccellente per spinta e continuità, ha saputo rompere l’equilibrio a suo favore con poche esecuzioni diverse, scelte con sapienza e applicate alla perfezione. Come quando è andato a prendersi la palla break nel secondo set: dopo aver tirato quasi sempre un diritto di scambio dopo la risposta bello potente al centro, in quella situazione così delicata ha scelto di colpire un diritto più lento e carico; Zverev è stato sorpreso, ha guardato la palla arrivargli più lenta, ha aspettato e così ha aperto tardi e colpito corto… esattamente quel che voleva Jannik, prontissimo a fare due passi avanti e prendersi il punto. O come ha preso il break sul 5-4 del primo set: due schemi identici, con due lungo linea, rovescio e poi diritto, bellissime esecuzioni per potenza misurata, una fluidità d’impatto assoluta a pizzicare le righe o quasi. Fino a quel preciso momento Jannik non aveva quasi usato il lungo linea di rovescio, si giocava prevalentemente al centro, e averlo fatto scientemente in quel passaggio dimostra come sia in grado di cambiare, sorprendere l’avversario e alzare il livello con schemi difficili che lui esegue da Maestro. Una bellezza, magari non facile da cogliere per tutti ma che racchiude l’essenza della sua forza e differenza su tutti gli altri.
    Nella serata Sinner ha risposto con meno prepotenza di altri match, ma è anche merito di Zverev per aver servito bene, e anche col diritto il tedesco ha spinto davvero forte sbagliando poco per i suoi standard quando entra con quella potenza. Doveva rischiare tanto Sasha, l’ha fatto e infatti è stato molto vicino a Sinner. Ha avuto più palle break, 7, contro le 4 di Jannik, ma… Sinner ne ha trasformate 2, Sasha nessuna. Sipario. L’italiano ha vinto una partita non facile, da campione. È già sicuro di essere in semifinale, venerdì contro Shelton un altro match per affinare condizione e colpi per il sabato. Jannik è in gran forma. È l’uomo da battere, ancor più se serve così. Al suo tennis costante, pressante, potentissimo e completo, se aggiungi un servizio così devastante nei momenti chiave, per tutti gli altri è solo un gran mal di testa…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia il suo secondo match alle Finals al servizio. Una prima palla vincente, poi nello scambio Zverev è più preciso, attacca e si porta 15-30. Arriva un Ace al T, 210 km/h, ma Sasha attacca di nuovo con il rovescio e c’è una palla break sul 30-40. Altro Ace, ancora al centro. Terzo “asso”… Braccio bello caldo, ma nello scambio si fa fatica in quest’avvio, non è particolarmente profondo e Zverev entra bene. Un errore col diritto costa a JS una seconda palla break. Ace, il quarto. 1-0 Sinner, avvio non comodo. Sul 40-0 arriva il primo gran vincente di Jannik, una bordata col diritto dal centro, bellissimo impatto. 1 pari. La battuta resta il colpo più efficace per l’italiano, arriva anche un buon rovescio in avanzamento, profondo e preciso, segnali di attivazione (2-1). Molto sicuro Zverev nel suo secondo turno, asciutto e concreto. Jannik all’avvio del quinto gioco va di “smorza” e gli viene un capolavoro, salta in piedi il pubblico. Progressivamente il tennis dell’italiano diventa più intenso e meno falloso, pronto a fare due passi in campo e chiudere lo scambio di prepotenza. 4-3 Sinner, dopo 32 minuti. Zverev è sopra l’80% di prime palle in gioco, così quasi impossibile per Jannik trovare efficacia in risposta, anche perché il tedesco stasera è zero attendista, entra subito con un drive molto consistente e sbaglia poco o niente. 4 pari. Anche Jannik si prende un turno a zero, chiuso con un’altra smorzata perfetta, a punire uno Zverev un po’ dietro (5-4). Il tedesco inizia il decimo game con un errore di diritto, di poco in corridoio. Pressure On? Seconda palla… Jannik risponde da molto dietro, la caccia discretamente profonda e Sasha tira un rovescio appena out. 0-30, punteggio inedito sul servizio di Zverev. Jannik si difende con ordine sul 15-30, corre e rimette palle consistenti, tanto che Sasha stecca un diritto dopo una quindicina di colpi. Due Set Point Sinner sul 15-40! Lungo palleggio sul primo, è Jannik a tirare di pochissimo lungo un rovescio. 30-40. Serve bene Zvevev, la rimanda di là a malapena l’azzurro. Parità. Bravissimo Sinner a risalire il campo dalla risposta e con un lungo linea di rovescio e poi uno col diritto si prende di forza un terzo Set Point. BRAVO! Ancora doppio lungo linea: rovescio, poi diritto e via a rete, a chiudere con dolcezza. Un babà. SET Sinnet, 6-4. Zampata da campione del nostro Jannik, bravo a prendersi un set molto equilibrato contro un Sasha che ha servito l’87% (!) di prime in campo. Non gli è bastato…
    Sinner riparte fortissimo col servizio nel secondo parziale, dueAce e una sensazione di controllo del tempo di gioco, forte dal centro del campo, implacabile. Ha una diversa reattività e attivazione Jannik rispetto ai primi 20 minuti di match, adesso è un moto continuo fluido e potente, arriva benissimo sulla palla e scarica tutta la sua maestria in accelerazione. Zverev è costretto a giocare sulle righe o giù di lì per tenergli testa. Molto alto il livello nel terzo game, e Zverev si fa minaccioso… Regge la velocità in scambio Jannik, riesce ad andare sopra e corre benissimo sulla smorzata. 0-30. Attenzione, Sinner sbaglia un diritto banale e siamo 0-40, tre palle break per il tedesco. Perfetto Sinner, due servizi vincenti e sul 30-40 una bordata di diritto dopo un’altra gran prima al corpo. Che rischio sulla volée stoppata… la parabola esce un po’ alta ma è talmente stretta che la rincorsa di Sasha non basta. Ace, il decimo, per il 2-1. Come si è cavato dal buco… Sullo slancio, come spesso capita, JS continua a pestare durissimo in risposta, mette pressione al tedesco (15-30) ma la chance per l’allungo non arriva (2 pari). Nel quinto game Zverev trova un gran vincente col rovescio, esecuzione magistrale, quindi sul 30 pari Jannik riprova la palla corta ma stavolta Sasha intuisce e chiude bene di volo. Palla break sul 30-40… Ace. Che concentrazione, in ogni situazione critica. Segue un servizio esterno preciso e via avanti col diritto nell’angolino. Assalto respinto, 3-2. Altina la frustrazione del tedesco, che si mette in bocca il manico della racchetta per esternare un disagio totale… Sta servendo l’85% di prime in campo, non sbaglia quasi niente, ed è in svantaggio. Zverev perde il primo punto del sesto gioco e va a lagnarsi con l’arbitro per un ledwall che va ko. Polemica risibile. Il pubblico si infiamma per un passante di diritto vincente di Jannik, gli vale un interessante 30 pari con seconda di servizio… Scaltro Jannik ad alzare la parabola sul diritto di Sasha che ci casca proprio dentro e sbaglia malamente. 30-40, ora la palla break è per il pusterese. PERFETTO! Sinner risponde, spinge in lungo linea e butta Zverev nell’angolo, e lo punisce con una smorzata di diritto cross stavolta imprendibile. BREAK Sinner, Black Mamba. 4-2. Zverev non cede, anzi. Entra forte in risposta e provoca due errori di Sinner, 0-30. Che qualità dell’italiano, si difende come un gatto da fondo campo e trova la coordinazione per tirare un rovescio passante raccogliendo la palla in terra, bellissima esecuzione e vincente. 30 pari. Non entra la prima in questo game, e Sasha pressa con grande potenza col diritto. Va prendersi la settima PB del match sul 30-40. Ancora col servizio Jannik si salva. Torna l’Ace, momento ideale per allontanare l’avversario e altre battute eccellenti. 5-2 Sinner. Ormai è accademia, Sinner chiude in bellezza l’incontro per 6-3 con un altro turno di battuta eccellente, e non c’è numero che possa esprimere quanto sia stato bravo a ricavare il massimo dalla prima palla ogni volte che ne ha avuto bisogno. Un Sinner davvero fortissimo. Implacabile.

    Jannik Sinner vs Alexander Zverev ATP Turin Jannik Sinner [2]66 Alexander Zverev [3]43 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-05-2 → 5-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-2 → 5-2A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-2 → 4-2J. Sinner 15-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-402-2 → 3-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 40-30 ace2-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 ace 40-0 ace 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A5-4 → 6-4J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4A. Zverev 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 4-4J. Sinner 30-0 ace 40-0 40-153-3 → 4-3A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 ace3-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2A. Zverev 15-15 30-15 ace 40-152-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 40-15 ace1-1 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-40 ace A-40 40-40 40-A A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: sorteggiati i gironi. Sinner con Zverev, Shelton e Auger-Aliassime o Musetti

    Sinner nel primo allenamento a Torino

    Sinner ha pescato Zverev, Shelton e Auger-Aliassime o… Musetti. Questi sono gli avversari di Jannik nel girone intitolato al leggendario Bjorn Borg, l’esito del sorteggio dell’edizione 2025 delle Nitto ATP Finals andato in scena a Torino, alla presenza di autorità politiche e tennistiche (tra cui Angelo Binaghi e Andrea Gaudenzi). C’è ancora una casella con una X, l’ottavo posto, ancora in ballo tra il canadese e l’italiano. Ricordiamo che Musetti per staccare il pass per le Finals dovrà necessariamente vincere l’ATP 250 di Atene, dove oggi scenderà in campo per i quarti di finale. Ma resta anche l’incertezza per la posizione di Novak Djokovic, che in quel di Atene ha ribadito che solo al termine del torneo in corso annuncerà la propria decisione sul prendere parte o meno al torneo di Torino. Ricordiamo che le Finals si giocano con la formula dei gironi all’italiana: i quattro tennisti di ogni gruppo si affrontano tra di loro, e i due migliori di ogni girone si qualificano per le semifinali, il primo di un gruppo contro il secondo dell’altro. La finale è prevista domenica 16 novembre.
    Questi i due giorni delle Nitto ATP Finals 2025, con l’incertezza per l’ottavo posto, Auger-Aliassime o Musetti:
    Gruppo Jimmy Connors
    (1) Carlos Alcaraz
    (4) Novak Djokovic
    (5) Taylor Fritz
    (7) Alex De Minaur

    Gruppo Bjorn Borg
    (2) Jannik Sinner 
    (3) Alexander Zverev
    (6) Ben Shelton
    (8) X (Auger-Aliassime o Musetti)

    Questi invece gironi per il torneo di doppio, dove sarà presente anche la coppia italiana Bolelli – Vavassori:
    Gruppo Peter Fleming 
    Cash – Glasspool
    Granoller – Zeballos
    Krawietz – Puetz (i campioni in carica)
    Bolelli – Vavassori

    Gruppo John McEnroe
    Heliovaara – Patten
    Aravelo – Pavic
    Salisbuby – Skupski
    Harrison – King

    Nel corso della cerimonia di sorteggio dei gironi delle Finals, hanno preso la parola anche il Presidente FITP Binaghi e quello dell’ATP Gaudenzi. Binaghi, oltre a ringraziare la città per il grande lavoro svolto nei cinque anni a Torino, ha mostrato dati di un’ulteriore crescita nelle presenze, anche grazie ai nuovi posti a sedere allestiti all’interno dell’Inalpi Arena (circa 700), in pratica è quasi un sold out (oltre il 96% di biglietti venduti). Gaudenzi invece ha sottolineato come le Finals a Torino siano uniche perché “Rispetto ad altre location, quando cammini per la città respiri l’evento, è un’atmosfera unica che non si avvertiva per esempio a Londra. (…) Oltre che per il Prize money più alto dell’anno, si giocherà per il n.1 del mondo, tra Jannik e Carlos. È una posta in gioco enorme, è un grandissimo finale per il tour. Sarà un privilegio che accada proprio qua a Torino. Essere n.1 a fine anno è l’impresa più difficile del nostro sport”. LEGGI TUTTO

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    Il paradosso Zverev: numero 3 del ranking, ma in crisi di risultati

    Alexander Zverev nella foto – Foto Patrick Boren

    Il ranking ATP non sempre rispecchia la realtà in campo, e la semifinale del Rolex Paris Masters 2025 ne è stata una chiara dimostrazione. Jannik Sinner, attuale numero 2 del mondo, ha letteralmente travolto Alexander Zverev, numero 3 del ranking, con un perentorio 6-0 6-1, in poco più di un’ora di gioco.Nonostante le difficoltà fisiche del tedesco, la superiorità dell’italiano è apparsa netta, quasi imbarazzante, confermando ancora una volta che la distanza tra Sinner e Alcaraz rispetto al resto del circuito è ormai evidente.
    Un dominio assolutoSinner ha gestito l’incontro con una calma glaciale, imponendo ritmo, profondità e precisione in ogni scambio. Zverev, visibilmente affaticato dopo un torneo lungo e un finale di stagione denso, non ha mai dato la sensazione di poter entrare in partita.Il risultato riflette perfettamente il momento dei due giocatori: da un lato un Sinner implacabile, capace di mantenere standard altissimi anche in condizioni fisiche non ideali; dall’altro, un Zverev che chiude l’anno con più ombre che luci.
    Un 2025 deludente per ZverevNonostante il terzo posto nel ranking, il bilancio stagionale di Alexander Zverev è ben lontano dalle aspettative. Il tedesco ha conquistato solo un titolo, l’ATP 500 di Monaco, e ancora una volta non è riuscito a sfatare il tabù dei tornei del Grande Slam, rimanendo a secco anche nel 2025.Le difficoltà mentali e fisiche sono emerse più volte nel corso della stagione: dalla deludente tournée sudamericana di febbraio, alla pesante sconfitta con Arthur Fils a Miami, fino alla resa contro Novak Djokovic a Roland Garros.Nemmeno l’erba tedesca gli ha portato fortuna, con eliminazioni premature a Stoccarda e Halle, e un durissimo ko al primo turno di Wimbledon contro Arthur Rinderknech.Negli Stati Uniti non ha superato la quarta fase all’US Open, e la tournée asiatica non ha invertito la tendenza. Arrivato a Parigi da campione in carica, ha dovuto arrendersi a un Sinner in stato di grazia e a un fisico ormai logoro.
    Il paradosso del numero 3 del mondoFa impressione pensare che, pur così distante nel livello di gioco da Sinner e Alcaraz, Zverev resti terzo nel ranking mondiale. Il motivo è da ricercare non tanto nei suoi meriti, quanto nella mancanza di continuità degli altri giocatori.In un momento storico in cui il circuito fatica a trovare stabilità, nessuno tra i top 20 è riuscito a colmare il vuoto dietro i due dominatori della nuova generazione.Emblematico quanto accaduto al Masters di Shanghai, dove l’assenza di Alcaraz e il ritiro di Sinner avrebbero potuto aprire la strada a nuovi protagonisti. Invece, nessuno tra i primi 200 al mondo è riuscito a imporsi, lasciando spazio alla sorprendente impresa di Valentin Vacherot, autentica rivelazione del torneo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner domina uno Zverev svuotato. Jannik è in finale al Masters 1000 Parigi, a un passo dal tornare n.1

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    “No match”, o “K.O. tecnico”, fa lo stesso. Impossibile per un Sasha Zverev del tutto svuotato di energie dalla durissima battaglia di ieri contro Medvedev fare partita contro Jannik Sinner, tanto che la seconda semifinale del Masters 1000 di Parigi è un assolo nemmeno così virtuoso e spettacolare dell’italiano, vincitore con un eloquente 6-0 6-1 in 62 minuti su “quel che restava” del tedesco, del tutto incapace di reggere la pressione e ritmo dell’italiano viste le gambe bloccate e pure una giornata totalmente negativa al servizio. Spettacolo oggettivamente deprimente per il pubblico, ma l’unica ottima notizia è la finale raggiunta a La Defense Arena da Sinner, dove trova un Auger-Aliassime solido, lanciatissimo, il più vincente in stagione al coperto. Non sarà una finale qualsiasi: in caso di vittoria Jannik potrà brindare al ritorno sul trono del ranking ATP. E farlo appena prima di sbarcare a Torino, in Italia, alle Finals, sarebbe un eccellente viatico all’ultimo evento del 2025 e anche piccola consolazione di un anno nel quale ha dovuto ingoiare tantissima fiele… Ma vincere non sarà affatto una passeggiata visto quanto il canadese sta giocando bene, davvero centrato, tosto agonisticamente e continuo. “Sono molto contento per Felix” afferma a caldo in campo Jannik, “È una delle migliori persone del tour, la più gentile”. I due si sono affrontati in semifinale a US Open e fu una discreta lotta…
    Non c’è molto da commentare sulla semifinale, non si è praticamente giocato. Ogni volta che Sinner ha spinto con intensità e precisione si è preso il punto, in particolare sul diritto di Zverev, colpo quasi impresentabile vista la grave difficoltà del tedesco nel cercare la palla coi piedi, fare spazio e spingere. Solo col rovescio Sasha è riuscito a reggere parzialmente e si è preso qualche punto discreto, ma la velocità, intensità e spinta di Jannik sono state un incubo per il tedesco. E poche sono state le volte nel quale Jannik ha davvero premuto l’acceleratore a manetta, non ce n’era minimamente bisogno per prendersi il punto diretto o provocare l’errore dell’avversario, totalmente in balia, smarrito e depresso.
    Visto l’andamento così insolito del match, è difficile commentare la prestazione di Sinner. È stato un allenamento agonistico perché fin dai primi punti è apparso evidente come Zverev fosse rigido e lento, non c’era un singolo colpo a funzionare, nemmeno il servizio che si gioca da fermo. Jannik non ha fatto alcuna fatica e queste energie risparmiate torneranno utilissime in finale (e pure a Torino). Volendo provare a cogliere qualcosa dalla sua prestazione, è piaciuto come l’azzurro abbia trovato precisione e qualità col lungo linea, sia di diritto che di rovescio, una soluzione tecnica che nelle ultime settimane ha provato in modo assiduo con risultati ottimi; ha risposto con sicurezza sulle battute poco incisive del rivale, sbagliando quasi niente; in generale ha gestito la situazione a dir poco particolare con tranquillità e freddezza, provando qualche colpo ma senza esagerare, anche per non infierire sull’avversario. Ha allungato sicuro e quindi ha gestito, senza strafare. Giusto così. Applausi a Zverev per essere rimasto in campo fino al match point, ma l’ha fatto solo per il grande rispetto che nutre per Sinner non essendo in alcun modo competitivo. Sarà la nona finale del 2025 per Sinner (su undici tornei disputati!), terza a livello 1000, entrambe perse contro Alcaraz (Roma e quella di fatto non giocata a Cincinnati). È anche la vittoria n.25 di fila a livello indoor per Sinner. 
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match inizia con Zverev al servizio ma è Sinner a prendersi il primo punto con un bel diritto vincente al termine di una progressione ben condotta. Due seconde palle, due punti foto copia con Jannik a comandare. 15-30. Bravo Sinner, comanda e si prende il punto con una smorzata ottima, dopo la differenza fatta con un eccellente rovescio lungo linea. 15-40, due palle break. Con una prima palla esterna più precisa che potete Zverev salva la prima; sulla seconda invece si scambia, Jannik piedi ben ancorati a terra e un diritto “pesante” provoca l’errore di Zverev. BREAK Sinner, può fare corsa di testa. Molto sicuro il primo turno di servizio dell’italiano, anche un Ace sul 30-15 ma soprattutto la netta sensazione di tranquillità nel gestire lo scambio. 2-0. Sasha è costretto a servire sopra alle sue medie recenti, altrimenti Jannik entra di brutto, come nel terzo game quando fulmina il tedesco con una risposta lungo linea micidiale. Ancora col lungo linea, un diritto improvviso, Sinner porta il terzo game ai vantaggi. La faccia di Zverev mentre vede sfilare la palla è tutto un programma… anche perché quando lo scambio diventa intenso va sotto, sembra in netta difficoltà con le gambe quando deve cercare la palla e spingere. Terribile l’errore del tedesco col diritto, la palla gli esce di due metri e c’è una nuova chance di break per l’italiano. Stavolta si scambia sul rovescio e dal lato sinistro è più sicuro, si salva. Troppo corto il servizio di Zverev, Sinner entra forte in risposta e si prende un nuovo BREAK, con un diritto cross dal centro stretto e velocissimo. 3-0, Dominio del n.2, Zverev sembra in grave difficoltà a reggere. Sasha sembra trascinarsi per il campo, tira alcuni buoni colpi ma appena Jannik alza un minimo il ritmo, ma nemmeno a tutta, il tedesco non regge e sbaglia anche di tanto. Sinner non perdona, con un Ace perfetto al T vola sul 4-0. Il diritto di Sasha proprio non va, altro bruttissimo errore sul 15-0 quando costretto a fare due passi in avanti affossa la traiettoria in rete. Jannik invece è famelico, aggredisce con la risposta la palla di Zverev e gioca al doppio della velocità…. forse anche qualcosa in più. 15-30. Solo con il rovescio il tedesco riesce ad appoggiarsi alla palla dell’italiano e trovare un po’ di angolo e profondità. Pesantissimo Zverev nel correre a destra sul 30 pari, dopo alcuni scambi discreti. 30-40, chance del triplo allungo per JS. L’italiano risponde, colpisce in sicurezza e con profondità, e ancora il diritto tradisce Zverev. 5-0, col terzo break di fila. Zverev si alza dalla sua panchina all’ultimo secondo disponibile, spossato e sportivamente depresso. Ogni lungo linea di Sinner è una punizione, l’altro non ci prova nemmeno o ci arriva malissimo. Sinner concede un paio di sbavature, 15-30, e qua arriva il primo punto che scatena l’applauso dell’Arena, una smorzata, poi lob e tweener, pro Sinner, che poi con l’ennesimo diritto potente si prende il primo Set Point. Ace. 6-0 in 30 minuti. Zverev passa davanti ad un Sinner già seduto muovendosi come un pachiderma e a testa bassa. Out of Energy.
    Zverev riparte nel secondo set cercando di prendersi un po’ di vantaggio col servizio e un rovescio incisivo, ma il suo problema è che questo pressing, seppur discreto, fa il solletico alla difesa di Sinner… Mentre Jannik trova il lungo linea ad occhi bendati, Sasha non ci riesce. 30 pari. Troppo corto il tedesco nello scambio, Jannik va sopra e quindi “punisce” il rivale con una smorzata ottima, Sasha nemmeno ci prova. 30-40, ancora palla break. Con una seconda di servizio finalmente di qualità Zverev si apre il campo e l’attacco col rovescio stavolta lo premia. Un Ace esterno, il primo del match, vale la palla game. Eccolo! Esplode la Defense sul buon diritto cross che sorprende Sinner e vale a Zverev un game. Il tedesco chiede l’intervento del medico al prossimo cambio di campo. Sinner intanto amministra senza alcun patema un altro turno di battuta, 1 pari. Nel terzo game anche il rovescio tradisce il tedesco e Sinner vola ancora a palla break sul 30-40. Niente, un banale scambio sulla diagonale di rovescio, nemmeno a grande velocità, termina con l’ennesimo errore di Zverev che subisce il quarto BREAK del match, 2-1 e servizio Sinner. Il medico misura i valori di Sasha (ricordiamo il suo diabete) e gli somministra un farmaco. Ma la musica non cambia: Jannik gestisce con totale agio il suo turno di battuta e poi va a prendersi con un paio di spallate di diritto bestiali (un po’ fortunata l’ultima) un nuovo break, per il 4-1. Sorride amaro il tedesco, oggi va così. Anzi, non va per nulla…

    Alexander Zverev vs Jannik Sinner ATP Paris Alexander Zverev [3]01 Jannik Sinner [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-5 → 1-6J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-4 → 1-5A. Zverev 15-0 ace 15-15 15-30 15-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-2 → 1-3A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-5 → 0-6A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-4 → 0-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-3 → 0-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Zverev ha la meglio su Medvedev dopo due match point annullati. Ora la sfida con Sinner. Medvedev fuori da Parigi e dalle Finals

    Alexander Zverev nella foto – Foto Patrick Boren

    Alexander Zverev ha conquistato la semifinale del Rolex Paris Masters 2025 dopo una lunga e intensa battaglia contro Daniil Medvedev, chiusa con il punteggio di 2-6, 6-3, 7-6(5). Il tedesco, terzo nel ranking mondiale, ha rimontato una partita iniziata nel peggiore dei modi e affronterà ora Jannik Sinner per un posto in finale. Per Medvedev, invece, la sconfitta segna la fine definitiva delle speranze di qualificarsi alle ATP Finals di Torino.Il match è stato il ventiduesimo confronto tra i due, una rivalità che negli ultimi anni ha regalato incontri ricchi di tensione, contrasti e ottimo tennis. Anche questa volta la sfida non ha deluso le aspettative, offrendo al pubblico parigino uno spettacolo intenso e imprevedibile.
    Il primo set è stato dominato da Medvedev, che ha imposto il suo ritmo fin dai primi scambi. Il russo ha trovato grande profondità nei colpi e ha costretto Zverev a muoversi costantemente in difesa, conquistando il parziale per 6-2. In questa fase il tedesco è apparso contratto e privo di idee, incapace di leggere il servizio dell’avversario e di incidere con la risposta.Nel secondo set l’equilibrio è cambiato. Dopo un inizio difficile, Zverev ha trovato più fiducia nei propri colpi e ha alzato notevolmente il livello al servizio. Il tedesco ha iniziato a spingere di più con il diritto e a muovere il russo, riuscendo a ottenere il break decisivo e a chiudere 6-3. Dall’altra parte, Medvedev ha cominciato a perdere la calma: alcuni errori gratuiti e un atteggiamento nervoso hanno contribuito a farlo uscire mentalmente dal match.Il terzo set è stato un’autentica maratona. Entrambi hanno tenuto il servizio fino al tiebreak, ma non senza emozioni: Medvedev ha avuto due match point sul 5 a 4, annullati da Zverev con un ace e un rovescio vincente nei momenti più delicati dell’incontro. Nel tiebreak decisivo, il tedesco ha mostrato maggiore lucidità e solidità, chiudendo con il punteggio di 7-5 e completando una rimonta che conferma la sua crescita di condizione nelle ultime settimane.Zverev approda così alla semifinale di Parigi, dove affronterà Jannik Sinner in una sfida di alto livello tecnico e mentale. Per Medvedev, invece, la sconfitta rappresenta un duro colpo: dopo un buon finale di stagione, il russo conclude il 2025 senza la possibilità di prendere parte alle Finals di Torino.
    Il match tra Zverev e Medvedev ha ribadito una volta di più la forza e la complessità della loro rivalità: due stili diversi, due personalità forti e un equilibrio sottile che, ancora una volta, si è deciso solo nei dettagli.
    ATP Paris Daniil Medvedev [11]636 Alexander Zverev [3]267 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 3*-4 3*-5 4-5* 5-5* 5*-66-6 → 6-7A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 5-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4A. Zverev 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3D. Medvedev 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-402-2 → 3-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 2-2D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 3-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-302-3 → 3-3A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2A. Zverev 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A1-0 → 1-1A. Zverev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-2 → 6-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-404-2 → 5-2D. Medvedev 15-0 15-15 df 30-15 ace 30-30 40-303-2 → 4-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Zverev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO