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    Sarah Fahr: “Non mi aspettavo subito questa accoglienza”

    Di Redazione
    Prosegue senza sosta la preparazione dell’Imoco Volley Conegliano.
    Le Pantere sono agli ordini di Coach Santarelli da quasi un mese per farsi trovare pronte alla prima super sfida della stagione, ossia la Final Four di Supercoppa italiana.
    Il Corriere del Veneto ha intervistato oggi, la giovane centrale new entry della società veneta Sarah Fahr. La classe 2001 esordisce così: “Siamo già a un ottimo livello di preparazione e non potrebbe essere altrimenti considerando il livello di qualità delle giocatrici che formano questa squadra. Io ho una grande voglia di tornare a giocare, anche semplicemente un’amichevole”.
    La centrale azzurra continua: “Da di fuori si vedeva che l’Imoco è una grande famiglia, ma non mi aspettavo subito questa accoglienza. Tutte le ragazze mi hanno coinvolto, dentro e fuori il campo: abbiamo vissuto già dei bellissimi momenti extra volley e credo che non ci siano tante realtà dove si può vivere quest’atmosfera” .
    Sulla questione gare senza pubblico, l’ex Firenze afferma: “Al Palaverde non ho mai giocato da avversaria in campo, qui c’è un clima incredibile. Credo che sarà fondamentale poter giocare con un po’ di pubblico: l’impianto è grande, c’è la possibilità di restare distanziati. A me non piace l’idea di giocare senza pubblico. E poi credo che questa Imoco sia ancora la squadra da battere». LEGGI TUTTO

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    Alla scoperta della nuova A1: Conegliano, Monza, Bergamo e Brescia

    Di Alessandro Garotta
    Continua il nostro viaggio alla scoperta delle squadre che si sfideranno nella Serie A1 femminile 2020-2021, tra conferme, novità e aggiustamenti. Oggi facciamo il punto della situazione su Imoco Volley Conegliano, Saugella Monza, Zanetti Bergamo e Banca Valsabbina Millenium Brescia.
    PRIMA PUNTATA – Busto Arsizio, Novara, Chieri e Cuneo
    IMOCO VOLLEY CONEGLIANO. Ripetersi è uno dei mestieri più difficili al mondo, è un lavoro sporco ma qualcuno lo deve pur fare: l’Imoco si è guadagnata anche quest’anno il diritto di partire con i favori del pronostico. Il motivo principale è che nel 2019-2020 soltanto una pandemia è stata in grado di fermare questa corazzata fenomenale, che non ha semplicemente dominato la stagione, l’ha abbattuta con la forza di un uragano alzando tutti i trofei assegnati (Supercoppa, Mondiale per Club e Coppa Italia). Hanno avuto la giocatrice migliore, la squadra migliore con un ampio margine e probabilmente anche il miglior allenatore.
    E niente è cambiato in questo senso, visto che si riparte proprio da Egonu, Wolosz, Folie, De Kruijf, Sylla, Hill, De Gennaro e coach Santarelli. Si sono visti punti di partenza peggiori… Non solo: le meno impiegate nelle rotazioni della scorsa annata sono state sostituite da innesti di livello, con Fahr, Adams e Gicquel ad offrire alternative importanti nei rispettivi ruoli. Il meccanismo è oliato, le giocatrici hanno tanta consapevolezza dei propri mezzi e ognuna sa bene qual è il suo ruolo all’interno del team. Provate a prenderle.
    SAUGELLA MONZA. Le ultime stagioni sono servite ad avvicinarsi al vertice della classifica e acquisire consapevolezza, questa dovrebbe essere quella del definitivo salto di qualità. Il progetto alla base di ogni mossa di mercato è da elogiare: nulla è stato lasciato al caso, con la squadra puntellata per fare bene sin da subito, ma allo stesso tempo con uno sguardo al futuro.
    Confermato il nucleo titolare composto da Parrocchiale, Orthmann, Meijners, Heyrman e Danesi, sono state rimpiazzate le partenti Skorupa e Ortolani con Orro e Van Hecke; se il nuovo asse palleggiatrice-opposta riuscirà a garantire continuità laddove è mancata l’anno scorso, e troverà il feeling giusto all’interno del sistema di gioco di coach Gaspari, saranno guai per tutti. E attenzione a Begic: al rientro da un grave infortunio che l’ha tenuta lontano dai taraflex per otto mesi, sarà senza dubbio un valore aggiunto per l’organico brianzolo in posto 4.
    ZANETTI BERGAMO. Dopo un periodo vissuto in piena emergenza a causa della diffusione del coronavirus, Bergamo riparte anche dal volley. Budget ridotto, ma idee molto chiare, con la promozione di Turino a capo allenatore e una rosa completamente stravolta rispetto a quella del recente passato (ad essere confermate solo Loda e Prandi).
    Sarà sicuramente interessante capire quale impatto avranno l’opposto statunitense Faucette-Johnson, che torna in campo dopo una pausa dall’attività agonistica di due anni, e la portoricana Valentin-Anderson, esperta regista per la prima volta nel nostro campionato. A completare il quadro ci sono altri innesti di grande esperienza, come Enright, Marcon e Dumancic, e giovani di belle speranze, come Fersino e Lanier, che vogliono ritagliarsi un ruolo importante nella nuova squadra. L’obiettivo dichiarato è la salvezza; molto dipenderà dalla continuità di rendimento delle giocatrici nei ruoli chiave, forse il più grosso punto di domanda.
    BANCA VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA. Una delle peculiarità del team bresciano è quella della fidelizzazione reciproca con le proprie componenti, che porta le ragazze già protagoniste con la Millenium a tornare all’ovile dopo il passaggio a diversi lidi. Le ultime in ordine di tempo sono state Veglia, Decortes e Nicoletti. Proprio l’opposto veneto si candida al ruolo di principale terminale offensivo: se riuscirà a non far rimpiangere Mingardi (miglior realizzatrice dello scorso campionato), potrebbe trovare quella esplosione definitiva che continua a mancarle anno dopo anno.
    Ma occhio anche ad Angelina, chiamata a replicare le buone cose fatte vedere a Filottrano, e all’olandese Jasper, giovane schiacciatrice del tutto nuova a queste latitudini. Chiudono il probabile starting six le centrali Berti e Botezat, e le confermate Bechis e Parlangeli. Il compito di trovare la quadra in questo nuovo mix dalla forte impronta italiana spetterà a coach Mazzola, che rappresenta l’elemento di continuità per tentare di far bella figura anche nella stagione imminente.
    (2° Parte – Continua) LEGGI TUTTO

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    Ai titoli di coda la quarta settimana di preparazione della Saugella Monza

    Di Redazione
    Prosegue senza sosta e con successo il lavoro di preparazione alla stagione 2020-2021 della Saugella Monza di Marco Gaspari.
    Anche la quarta settimana di allenamento, tra pesi e tecnica, è arrivata al termine. Domani, sabato 8 agosto, le monzesi svolgeranno mezza giornata di tecnica per poi riposare nella giornata di domenica.
    La quinta settimana di lavoro inizierà come sempre lunedì: prevista una doppia seduta per le rosablù, in campo tra il 29 e 30 agosto (ancora non è ufficiale la data) per la Supercoppa Italiana, all’Arena di Monza, contro Cuneo.
    Allenamentidal 3 al 9 agosto 2020 (a porte chiuse)Lunedì 3 agostoOre 8.30 – 11.00 Pesi + Allenamento tecnicoOre 15.30 – 17.45 Allenamento tecnicoMartedì 4 agostoOre 15.30 – 17.45 Allenamento tecnicoMercoledì 5 agostoOre 11.00 – 13.00 Pesi + Allenamento tecnicoOre 17.45 – 20.00 Allenamento tecnicoGiovedì 6 agostoOre 16.30 – 19.00 Allenamento tecnicoVenerdì 7 agostoOre 8.30 – 11.00 Pesi + Allenamento tecnicoOre 15.30 – 18.00 Allenamento tecnicoSabato 8 agostoOre 9.00 – 11.30 PesiDomenica 9 agostoLibero
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza: Alessandra Marzari preme sull’accelleratore. “Serve chiarezza. Ora è tempo di agire, non si può più aspettare”

    Alessandra Marzari

    MONZA – Varati i calendari Alessandra Marzari, presidente di Vero Volley, commenta il momento: “Possiamo iniziare da quello che c’è: sicuramente dal fatto che gli atleti hanno ripreso la loro attività, anche se, magari, non ancora in forma completa, come prescrivono i protocolli in vigore. Per quanto riguarda Vero Volley, fin da subito, come nel periodo del lockdown ci siamo mossi con il massimo rigore possibile (ultima società in Italia a cessare gli allenamenti di squadra dopo essere diventato un caso nazionale e il conseguente varo di norme più stringenti ad hoc per far cessare l’attività al club brianzolo, ndr), testando tutti gli atleti, lo staff e il personale della nostra struttura sia con prelievi sierologici che con tamponi. Inoltre, abbiamo insistito molto sull’informazione anche al nostro interno, richiamando pure tutti i giocatori a una responsabilità individuale che, comunque, già appartiene al loro stile di vita: i ragazzi e le ragazze sono ben consapevoli che si parla di salute e di lavoro e, quindi, sono i primi a voler essere attenti. Infine, non abbiamo mai abbassato la guardia dal punto di vista della vigilanza: tuttora monitoriamo qualunque possibile sintomo, misuriamo la temperatura quotidianamente e verifichiamo ogni possibile indicatore per tutte le persone coinvolte dall’attività delle squadre, oltre che mantenere l’accesso all’impianto chiuso e limitato anche per quanto riguarda le aree utilizzate”. 

    Da ieri, anche con la stesura dei calendari da parte della Lega maschile, si può, quindi, parlare ufficialmente di ripresa? “Il tema principale di cui si dovrebbe parlare è di come si riprenderà, come si giocherà. E da questo punto di vista è necessario ricevere delle risposte e delle indicazioni chiare e precise. Personalmente sono convinta che in prossimità delle gare potrebbe essere corretto, se continuassero ad essere confermati i numeri di positivi che attualmente si registrano sul territorio nazionale, eseguire il tampone a tutti i soggetti coinvolti direttamente dalle partite senza applicare indiscriminatamente un protocollo come quello studiato per il calcio, che è stato sviluppato per un’altra disciplina e nel pieno dell’emergenza. Questo per garantire a tutti la stessa forma di sicurezza anche nel caso di modalità quotidiane di gestione che possono essere diverse tra loro. Allo stesso modo se come tutti ci auguriamo la situazione in Italia non dovesse peggiorare, non vedo motivi validi per mantenere chiuse le arene e giocare senza pubblico…”.

    Aprire al pubblico… Le soluzioni: “Prima di tutto bisogna fare una campagna efficace di comunicazione, continuando a trasmettere le corrette informazioni ai fans. Bisogna trasmettere la consapevolezza che, come già dicono le norme in questo momento, se si presenta qualche sintomo bisogna restare a casa ed essere controllati. E’ necessario, poi, sviluppare un protocollo adeguato per l’accesso alle arene. Gli impianti devono sempre essere puliti in maniera approfondita e sanificati, con il gel per la disinfezione delle mani a disposizione in più punti, ma tutti i palazzetti dovrebbero anche essere dotati di scanner per la misurazione della temperatura di tutti i presenti e, per quanto riguarda gli spalti, si dovrebbero studiare soluzioni per far sedere gli spettatori distanziati tra di loro, magari, con un terzo della capienza negli impianti. Poi, dovrebbe essere necessario l’accesso con la mascherina, con l’invito di limitare cori, urla e canti e l’uscita dagli impianti regolamentata per evitare assembramenti. Credo che già con queste poche regole, da applicare subito, per il primo mese di gare, sarebbe possibile avere gli spettatori alle partite. Come presidente di società, io, che sono una che si assume le proprie responsabilità, farei la mia parte”.

    Quello delle responsabilità sembra, infatti, essere uno dei temi principali della questione: “La vera questione, in questo momento, è appunto che bisogna essere capaci di assumersi delle responsabilità. Vanno bene gli scenari, le proiezioni e quant’altro, ma con poche centinaia di casi in Italia, le scuole che giustamente devono riaprire, la situazione che vediamo tutti i giorni sulle spiagge, negli esercizi pubblici, nelle città, sui mezzi di trasporto e via dicendo, le istituzioni, le leghe stesse e la Federazione, che alla fine sono gli organi di governo chiamati a decidere, devono prendere delle decisioni, comunicarle con puntualità e assumersene la responsabilità. Solo così si può pensare davvero di ripartire”.

    Non è un tema che tocca solo lo sport di alto livello e le sue prime squadre, giusto?“Assolutamente: stiamo parlando anche delle migliaia di praticanti che fanno sport a livello giovanile e pure amatoriale. Dare indicazioni, pensare a come riprendere con le prime squadre è affrontare una riflessione che serve allo sport a tutti i suoi livelli, altrimenti tanto vale dire che nell’incapacità di decidere e prendere una posizione si può fermare tutto, ma questo, poi, deve valere anche per le nazionali… e non voglio nemmeno pensare a uno scenario del genere e alle sue conseguenze”. LEGGI TUTTO

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    Novara: Hancock e Zanette, il bilancio del ritiro. “Atmosfera positiva per formare il gruppo, ma non vediamo l’ora di tornare in campo”

    La capitana Chirichella e la sua Igor

    NOVARA – Si avvicina alla conclusione il ritiro dell’Igor Volley di Stefano Lavarini, impegnata da domenica scorsa in Val Chiavenna per il tradizionale appuntamento pre-stagionale. “C’è un’atmosfera di lavoro molto positiva – spiega la regista Micha Hancock – e questo è fondamentale per fare gruppo, visto che la squadra è molto rinnovata, e quindi anche per prepararci al meglio per la nuova stagione. Non vediamo l’ora di tornare in campo, nel frattempo lavoriamo sodo per arrivare a quell’appuntamento nelle migliori condizioni possibili”.

    La regista americana, poi, non nasconde la gioia per aver ritrovato il volley: “Non ho mai avuto uno stop così lungo da quando ho iniziato a giocare, praticamente da prima ancora dei tempi del college e devo dire che se all’inizio poter tirare un po’ il fiato è stato piacevole, presto è diventato pesante e non vedevo l’ora di tornare in palestra, visto che la pallavolo è una parte importantissima della mia vita. Ora speriamo di poter tornare anche presto in campo a tutti gli effetti”.

    Parole condivise anche dall’opposto azzurro Elisa Zanette: “Ci manca l’adrenalina della partita, del sei contro sei… e stiamo tutte fremendo all’idea di tornare in campo. Intanto a Chiavenna abbiamo trovato un po’ di refrigerio dal caldo della città e, come sempre accade con il ritiro, abbiamo colto l’occasione per conoscerci un po’ di più e stringere i legami interpersonali. E’ così che si fa gruppo e si pongono le basi per una stagione positiva”. La parola d’ordine è ‘entusiasmo’: “Sì, ce n’è tanto in squadra. Un po’ perché dopo lo stop forzato tornare in palestra è stato bellissimo, un po’ perché abbiamo consapevolezza di poter fare molto bene e poi l’atmosfera di lavoro in palestra è positiva, cosa che aiuta sempre”. LEGGI TUTTO

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    Ieri il secondo incontro tra AIP e Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Foto: www.assopallavolisti.it

    Di Redazione
    Nel primo pomeriggio di ieri si è svolto un secondo incontro telematico tra la delegazione di AIP e i referenti di Lega Pallavolo Serie A Femminile, nelle persone del Direttore Generale Zatta e dei componenti del CdA Pirola (Vicepresidente di Serie A1) e Borruto (Consigliere di Serie A2), delegati ai rapporti con AIP.
    È stato un incontro pratico per cominciare a parlare delle tematiche individuate durante la scorsa call di presentazione: gran parte del confronto, durato un paio di ore, ha riguardato la disponibilità delle parti a collaborare sulla stesura di un protocollo sanitario condiviso, fondamentale per la ripartenza delle amichevoli e delle gare ufficiali; un tavolo che già vede le due Leghe confrontarsi con la Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), al quale AIP ha chiesto di poter essere presente per portare la voce degli Atleti/e.
    In secondo luogo si è parlato anche dell’importanza di confrontarsi sulla possibilità di studiare una formula di contratto-tipo, insieme alla componente degli agenti sportivi, per dare maggiori certezze e sicurezze alle attrici di questo mondo.
    In un futuro, come illustrato durante la riunione, il contestuale deposito dei contratti permetterebbe di alleggerire il sistema dal meccanismo delle liberatorie e nello stesso tempo rendere più snello il procedimento di iscrizione.
    AIP vuole ringraziare pubblicamente la Lega Pallavolo Serie A Femminile per aver rispettato l’impegno preso e aver voluto confrontarsi con AIP per aprire formalmente questo confronto, che continuerà da qui alle prossime settimane sui temi di volta in volta individuati.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore: Problema visti, il club lancia accuse al CONI

    CASALMAGGIORE – Sulla propria pagina Facebook la società del presidente Massimo Boselli Botturi lancia critiche verso il CONI per presunte pratiche in ritardo necessarie all’arrivo in Italia delle giocatrici statunitensi ingaggiate.

    Il post del club casalasco.

    LLOYD E BAJEMA BLOCCATE NEGLI USA:L’UFFICIO DEL CONI NON RILASCIA I VISTI!!!Oggi Carli Lloyd festeggia il suo trentunesimo compleanno e il regalo migliore che avremmo voluto farle è il Visto che le consente di prendere il primo aereo da Los Angeles e volare in Italia per allenarsi con le sue compagne di Squadra, sotto la guida di coach Carlo Parisi. Purtroppo però questo non è possibile in quanto dall’Ufficio Visti del CONI neppure oggi hanno lavorato il nulla osta che consente a Carli di partire. E le settimane passano e del Visto non c’è alcuna traccia. Ormai è un paradosso, se non una vergogna! In pochi giorni la Questura di Cremona e la FIPAV hanno rilasciato i documenti di loro competenza affinché l’Ufficio Visti del CONI potesse lavorare il benedetto nulla osta al rilascio del Visto ma come in un misterioso buco nero la pratica, così come quelle di 29 altre pallavoliste straniere di Serie A, è ferma da settimane su qualche scrivania e non c’è verso di farla andare avanti! La Lega Volley ha protestato, il vicepresidente Fipav Manfredi si è mosso, ma non è servito a niente: il nulla osta di Carli Lloyd, così come quello di Kara Bajema, è fermo, immobile, nell’Ufficio Visti del CONI.

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    Protocolli impossibili: Oltre 6 giornate senza pubblico non si va. Controlli: 15.000€ al mese per squadra

    MODENA – “Potremmo resistere 6 giornate senza pubblico poi saremmo costretti a fermare Superlega, A2 e A3”  è la valutazione di Massimo Righi, Presidente della Lega Pallavolo di fronte ai protocolli in essere che impediscono ancora ad oggi da una parte di poter giocare il 6vs6 che che chiede “Un gesto coraggio” – al Governo – ritenuto “conservativo nei confronti dello sport” a fronte invece di riaperture diverse.

    C’è poi il tema dei protocolli preventivi e di controllo da seguire – quello stilato dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico) per permettere al calcio di chiudere in fretta e furia il campionato – troppo onerosi se applicati ad altri sport di minor forza economica.   

    La Lega Pallavolo maschile ha calcolato che per “bolle” di 25/30 unità a club, nelle quali sono da considerare oltre alla squadra anche gli staff dirigenziali a contatto, la spesa per i tamponi può variare da 10.000 a 15.000 € al mese. 

    A metà agosto arriverà un nuovo protocollo? Avvio di stagione a rischio?

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