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    L’intensità di Cobolli! Domina Dzumhur, è finale all’ATP 250 Bucarest (vs. Baez)

    Flavio Cobolli (foto ATP.com)

    Energia. Il tennis di Flavio Cobolli quando gira come si deve è un carico gioioso e a tratti inarrestabile di energia, una spinta poderosa con braccio, gambe e piedi a picchiare la palla con un’intensità che diventa molto difficile da contenere se gli lasci il controllo dello scambio. Un Cobolli davvero ritrovato per condizione atletica, tecnica e soprattutto fiducia domina Damir Dzumhur nella seconda semifinale dell’ATP 250 Bucarest, come ben spiega il netto 6-3 6-0 in soli 63 minuti. Flavio torna in una finale ATP, la seconda in carriera dopo Washington 2024, si giocherà il titolo in Romania contro un avversario assai ostico come Sebastian Baez, il tennista che dal 2020 ha vinto complessivamente più partite di tutti sul “rosso” e che nei tornei 250 è davvero uno di quelli da battere. Ma oltre alla chance di vincere il primo titolo in carriera, la notizia più importante è ritrovare in campo il “vero” Cobolli: intenso, aggressivo, “cattivo” al punto giusto.
    Il commento della semifinale è banale: Cobolli è stato nettamente superiore a Dzumhur, l’ha soverchiato per spinta, aggressività, potenza, profondità delle traiettorie. Il romano ha controllato il tempo di gioco e dal centro del campo ha fatto quel che voleva, trovando anche diversi cambi in lungo linea col rovescio ottimi, che hanno mandato ancor più in crisi la resistenza del rivale, incapace di trovare una via tecnica o tattica per spezzare il ritmo del nostro giocatore. Non ha servito nemmeno così bene Flavio (alla fine è arrivato al 60% di prime in campo, nel primo set era intorno al 50), ma le sue percentuali di trasformazione sono state ottime perché in risposta il bosniaco ha solo rimesso in gioco, senza generare grande angolo e solo a tratti profondità. Damir lo scorso anno ha brillato nei Challenger, tornando nel tennis che conta quando ormai pareva “perso” per questo livello, ma nel corso della semifinale di Bucarest non è riuscito ad andare oltre ad un palleggio centrale e nemmeno mai profondo, fornendo così una serie di “assist” alle pallate vigorose ed intense dell’azzurro, mai davvero in difficoltà. Nessuna palla break concessa da Cobolli, nei suoi turni di servizio solo due volte si è arrivati ai vantaggi.
    Cobolli è stato bravo ad entrare forte nel match per far sentire la sua presenza. Ha iniziato subito a spingere “duro”, palla vigorosa senza nemmeno rischiare tanto visto che non ce n’era bisogno. Flavio ha martellato benissimo dal centro del campo con una palla centrale profonda, che Dzumhur ha contenuto a malapena, aprendo così il fianco al successivo affondo del nostro, quasi sempre vincente o talmente aggressivo da provocare l’errore del rivale. Damir ha provato qualche smorzata, anche a rischiare col lungo linea di rovescio improvviso (il suo miglior colpo), ma sono stati rari momenti positivi all’interno di una prestazione modesta. Non ha una grande mano il bosniaco, e ha bisogno di tempo per aprire, colpire ed imbastire lo scambio; quel tempo è stato bravo Flavio a rubarglielo, ponendolo sempre a rincorrere o subire una pressione con una velocità troppo alta per le proprie attuali capacità difensive. Flavio era favorito alla vigilia, ma la partita è andata anche più liscia del previsto perché è rimasto molto focalizzato, lucido e preciso. Nonostante questo campo sia piaciuto ben poco a quasi tutti i giocatori presenti, probabilmente per il modo di impattare la palla del romano è invece buono. La palla un po’ rallenta, si alza, e la “schiacciata” a tutta col diritto di “Cobbo” va a nozze.
    Bucarest 2025 è la seconda finale in carriera per Cobolli, inattesa dopo settimane e settimane di sconfitte al primo turno. Si sperava che tornare sulla terra rossa fosse la medicina per l’azzurro. Questo torneo è diventato molto di più: anche in caso di sconfitta domani – sarà partita vera e per niente facile contro uno dei tennisti più rapidi e tosti in difesa – Flavio in Romania ha ritrovato ritmo, fiducia e fluidità di gioco. Con questa condizione fisica e tutta l’energia che mette in campo, Cobolli giocherà la sua partita cercando di portare a casa il primo titolo in carriera. Ancor più importante, volerà subito dopo a Monte Carlo avendo ritrovato il suo tennis, pronto a nuove sfide da protagonista. Il 2025 di Flavio inizia adesso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Cobolli inizia bene il match, turno di servizio solido, buona spinta col diritto controllando lo scambio. Ottimo il piglio di Flavio, anche in risposta prende subito l’iniziativa, piedi in campo e via a martellare col diritto dal centro. Fantastica la risposta tutta da sinistra, bordata ingestibile, che gli vale lo 0-30. Dzumhur sembra incapace di tener fermo l’azzurro, è enorme la differenza di intensità e potenza tra i due. Sul 15-40 già due palle break per Cobolli. Il bosniaco trova un Ace sulla prima, poi sbaglia malamente in risposta Flavio, errore grave di una seconda di servizio non così vivace. Il BREAK arriva alla terza chance: sciagurato tentativo di serve and volley di Damir, ma il servizio è solo carico e non veloce, Flavio intuisce e lo passa con un comodo rovescio lungo linea. 2-0 Cobolli, può fare corsa di testa, e lo fa con una progressione molto intelligente fatta di palle potenti ma senza rischiare troppo, conquistando campo e poi affondando nello spazio libero. Dzumhur gioca troppo centrale e troppo corto, Cobolli va nozze e vola 3-0 (14 punti a 5). Il n.65 al mondo prova ad accelerare i colpi, consapevole che alla velocità tenuta finora va sistematicamente sotto al forcing dell’italiano. Insiste sul rovescio di Flavio e a 30 muove lo score, 3-1. Cobolli governa senza problemi anche il quinto game, 4-1, quindi in risposta alza “il muro”, gioca con potenza, profondità e ritmo, e Dzumhur non riesce a trovare il modo di cambiare ritmo o incidere, e sbaglia per primo. 0-40, Flavio ha tre chance del doppio break. Non gioca bene la prima chance, uno smash un po’ storto di Damir lo sorprende, poi il bosniaco apre bene l’angolo, eccellente il diritto cross strettissimo sul 30-40. Con le spalle al muro, Dzumhur trova il miglior colpo del match, un vincente di rovescio cross perfetto che sorprende Cobolli. 4-2, con cinque punti di fila del bosniaco. Il diritto inside out dal centro di Cobolli è una frustata che Dzumhur non riesce a contenere, c’è molta energia nel tennis del romano ed è un’ottima notizia. 5-2 Cobolli. Flavio è bravo a giocare sulla diagonale di rovescio una palla molto carica di spin e così impedisce al rivale di pungere in quella fase, dove stava cercando di rientrare in partita. Dzumhur rischia tutto sotto 15-30, e gli va bene, ma sul 30 pari è bravissimo Cobolli a trovare un cambio lungo linea di rovescio che spezza le gambe al rivale. 30-40 e Set Point Cobolli. Lo annulla Damir tirando a tutta il rovescio lungo linea. 5-3, Cobolli serve per il set. Non un gran game, due errori col diritto e pure un doppio fallo sul terzo set point (40-30). Ai vantaggi Flavio torna a picchiare la palla a tutta, al centro, solo per sfondare l’avversario rischiando poco. Il quarto set point è quello buono: servizio esterno e via diritto al volo a chiudere. 6-3. Buon set, tanta energia e controllo degli scambi.
    Dzumhur riparte al servizio, ma… il servizio non lo aiuta affatto. Doppio fallo nel secondo punto e 0-30, subito sotto pressione. Sul 30 pari è bravo Cobolli a martellare col diritto da ogni posizione, chiudendo lo scambio con un lungo linea di diritto ottimo, sulla riga. Palla braek. Damir si aggrappa alla palla corta, non ci arriva male Flavio ma il suo colpo non passa la rete, bastava meno impeto e più precisione… ma il tennis del romano è potenza, è spinta, è martellare. Come nel punto seguente, vinto di prepotenza e che gli vale un’altra palla break. Stavolta è Dzumhur a sbagliare cercando un diritto aggressivo, BREAK Cobolli, subito avanti 1-0, poi solido a vincere l’ennesimo turno di battuta nonostante il tentativo di reazione dei Dzumhur, che ci prova con tutto quel che ha ma non riesce a scardinare il forcing dell’italiano. 2-0. Scuote la testa Damir dopo l’errore seguente all’ottimo lungo linea di Flavio, sempre più in possesso del campo. Clamorosa la potenza in risposta sul 15-30, un diritto in salto tirato con i piedi oltre il corridoio, talmente vigoroso e profondo che Dzumhur manca la palla! 15-40. Il doppio BREAK arriva subito, terribile rimbalzo della palla su di una risposta potente di Flavio, Damir non riesce a colpire. 3-0 Cobolli, in totale controllo del match. Ai vantaggi vince anche il quarto game, quindi in risposta è super aggressivo, non lascia rifiatare Dzumhur che non riesce a tenere e regala pure. Ormai non ci crede più il bosniaco, tira una pallaccia out con zero convinzione sul 15-40, e Flavio si ritrova a servire per il match sul 5-0. Finisce in un attimo, al primo match point con un rovescio vincente. Dopo 10 mesi Cobolli torna in finale in un torneo ATP (Washington). Bravo, e soprattutto bentornato!

    ATP Bucharest Flavio Cobolli [3]66 Damir Dzumhur30 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 2F. Cobolli 15-0 ace 40-0 ace5-0 → 6-0D. Dzumhur 0-15 0-30 0-40 15-404-0 → 5-0F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-0 → 4-0D. Dzumhur 0-15 15-15 15-30 15-402-0 → 3-0F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 2-0D. Dzumhur 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-3 → 6-3D. Dzumhur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2D. Dzumhur 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-1 → 4-1D. Dzumhur 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-0 → 3-1F. Cobolli 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0D. Dzumhur 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 df 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Cobolli 🇮🇹
    Dzumhur 🇧🇦

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    302
    199

    Ace
    3
    1

    Doppi falli
    2
    1

    Prima di servizio
    28/47 (60%)
    33/50 (66%)

    Punti vinti sulla prima
    22/28 (79%)
    16/33 (48%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/19 (63%)
    7/17 (41%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    8/12 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    7

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    201
    58

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/33 (52%)
    6/28 (21%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    10/17 (59%)
    7/19 (37%)

    Palle break convertite
    4/12 (33%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    7
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    5/9 (56%)
    3/3 (100%)

    Vincenti
    20
    8

    Errori non forzati
    8
    8

    Punti vinti al servizio
    34/47 (72%)
    23/50 (46%)

    Punti vinti in risposta
    27/50 (54%)
    13/47 (28%)

    Totale punti vinti
    61/97 (63%)
    36/97 (37%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    211 km/h (131 mph)
    192 km/h (119 mph)

    Velocità media prima
    187 km/h (116 mph)
    166 km/h (103 mph)

    Velocità media seconda
    156 km/h (96 mph)
    148 km/h (91 mph) LEGGI TUTTO

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    Sinner parla a Sky: “Non ero molto d’accordo nell’accettare la sospensione. Si doveva scegliere il male minore e credo che sia stato fatto questo. È un po’ ingiusto quello che sto passando”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner ha rilasciato a Sky Sport un’intervista esclusiva, la prima dopo la sospensione accettata con un accordo con WADA per chiudere il caso Clostebol. Questo il testo integrale dell’intervista, realizzata da Eleonora Cottarelli.

    Jannik, bentornato su Sky Sport. Prima di tutto, come stai?Sto molto bene. Sono riposato, quindi sono contento.
    Sei riposato, però ti sei anche allenato. Su cosa ti sei concentrato in particolare?Onestamente ho fatto tante cose diverse, ho speso molto tempo con la mia famiglia, soprattutto con mio papà. Abbiamo fatto cose diverse con i miei migliori amici a Montecarlo. Sono andato sui go-kart, abbiamo fatto un’uscita in bicicletta, insomma tante cose nuove. Alla fine, proprio le persone che ho intorno tutti i giorni, sono proprio le cose che mi portano avanti e sono molto felice.Ovviamente stiamo lavorando davvero molto in palestra per essere ancora più pronti fisicamente al rientro, ma per questo manca ancora un po’ di tempo. Sono tutte domande che avranno risposta a Roma, però diciamo che sta andando tutto bene.
    Cosa ti ha reso particolarmente felice di tutte le attività che hai fatto, visto che da un po’ non avevi così tanto tempo libero?Sicuramente la parte di cui ho goduto di più è quella di non vivere sempre con la tensione della prestazione. Anche l’allenamento comunque è stato un po’ diverso perché non hai in mente che tra una settimana devi giocare, quindi sei molto più tranquillo. Le giornate comunque sono lunghe… E poi, ripeto, gli amici magari li vedi la sera, stai bene, vai a cena o magari giochi un po’ alla playstation, si fanno altre cose insieme. Onestamente sto bene. Se potessi, sceglierei di giocare a tennis, però allo stesso tempo sto molto bene e non sto neanche pensando tanto al tennis, in questo momento.
    Un po’ più di leggerezza, se vogliamo, che si abbina però anche ad un’altra cosa: il tuo essere perfezionista. Nello spot di Lavazza c’era il tuo “la rifacciamo, ne rifacciamo un’altra!”. Ecco, sempre con il sorriso che, anche adesso, ti rappresenta. Cosa c’è di te in quella volontà di raggiungere la perfezione?Questo in parte sicuramente c’è, perché altrimenti non sarei nella posizione in cui mi trovo. Si può sempre migliorare. Sicuramente quello spot di Lavazza era verso quella direzione: devi provare sempre a far meglio. Era uno spot ma un po’ mi rappresenta: se faccio un bel colpo c’è sempre qualcosina che posso far meglio. È quello che stiamo provando a fare in questi mesi di allenamento per il rientro a Roma.
    Torniamo a un paio di mesi fa, quando ti veniva proposto dalla Wada l’accordo che portava alla tua sospensione. Voglio capire come ti sei sentito tu in quei giorni: come li hai vissuti umanamente?In tutta onestà, mi sono sentito molto tranquillo. La decisione di andare verso la direzione di prendere la sospensione di tre mesi era molto rapida da prendere. Abbiamo accettato in poco tempo, anche se io non ero tanto d’accordo. Andavamo un po’ avanti e indietro con il mio avvocato e le persone che avevo intorno. Si doveva scegliere il male minore e credo che sia stato fatto questo. È un po’ ingiusto quello che sto passando ma, se guardiamo le cose, poteva andare anche molto peggio, poteva essere ancora più ingiusto. Dopo, quando abbiamo preso questa decisione, ci ho messo un po’ a ritrovarmi. Sono successe anche altre cose, al di là di questo, che non sono state semplici per me, ma sono qua e servirà ancora un po’ di tempo per digerire tutto questo. Non vedo l’ora di rientrare a Roma. È un torneo speciale per me anche se, allo stesso tempo, sarà molto difficile perché rientrare in un momento con così tanta attenzione non sarà facile.
    In un’intervista a Sky di qualche mese fa avevi detto che per te, nella fase calda della vicenda, era un pensiero immaginare a come ti avrebbero guardato alcuni tuoi colleghi a Flushing Meadows. Questo pensiero come cambia immaginando a come, invece, guarderai tu alcuni colleghi che hanno avanzato dei dubbi su di te.Non so rispondere perché non so cosa potrà accadere. Io sono certo di come sono andate le cose, sono consapevole di essere innocente. Le persone che ho intorno a me, non solo il mio team ma anche quelle esterne come la famiglia, i miei amici, sono le persone a cui mi attacco moltissimo e che non hanno il minimo dubbio sulla verità. Quello che voglio fare è giocare a tennis e stare molto sereno, finisce lì la storia. Per questo sono sicuro che andrà tutto bene, anche se magari all’inizio ci metterò un po’ a ripartire.
    Hai guardato un po’ di tennis in questo periodo, tra le tue tante attività?Ho guardato veramente poco. Non sto controllando praticamente niente, tranne qualche partita che mi interessa, ma il resto proprio zero, anche perché i risultati sono una cosa che non posso controllare. Quindi è anche inutile guardare in questo momento, la competizione è talmente lontana che è un momento un po’ diverso per la mia carriera.
    Ti aspettavi che il vantaggio in classifica, visto il tuo stop, rimanesse praticamente lo stesso?Non posso controllare come giocano gli altri. Alla fine, sono solo punti, la classifica è importante, ma è un momento diverso. È un momento in cui c’è la nuova generazione e la “nuova, nuova” generazione che sta arrivando, con altri giocatori ancora più giovani, con Nole che continua a fare finali o vincere dei tornei. Ci sono tanti movimenti, ma io non posso controllare niente.
    Pensavi che Zverev e Alcaraz facessero così fatica? Avevano una grande opportunità con te fermo. Eppure, sembra quasi che sentissero la tua pressione da fuori.Nessuna partita è scontata, anche se giochi contro il 100 al mondo, il 150 al mondo, sono tutte partite tirate. Quando non sei al 100% magari stai passando dei momenti non facili fuori dal campo. Ci sono tante cose che possono dar fastidio quando vai in campo, magari la pressione o magari il pensiero del numero 1, magari un problema familiare o di persone che ti stanno intorno. Quindi non lo so. Sicuramente le cose possono cambiare molto velocemente. Adesso c’è il cambio di superficie. Si riparte da Montecarlo, sulla terra battuta. Carlos (Alcaraz n.d.r.) è il favorito, stessa cosa per Sasha (Zverev n.d.r.) perché poteva diventare numero uno giocando benissimo un po’ di tempo fa al Roland Garros. Sono tante cose, quindi vediamo.
    Immaginati tra un mese esatto, tu sei lì a Roma, pensi al bagno di folla che ci sarà, alle persone che vorranno supportarti e applaudirti, alla voglia che hanno di rivederti in campo. Come te lo immagini?Sarà molto importante bilanciare l’attenzione che riceverò e soprattutto il modo in cui reagirò alle cose esterne. Mi piace giocare in Italia, l’ho fatto vedere a Torino che è un posto dove mi sento al sicuro. Il pubblico è un’arma in più perché il tifo italiano è molto importante, si sente in campo soprattutto quando giochi contro un altro italiano è una carta sicuramente da usare. Se sarà un problema o un privilegio lo scopriremo tra un mesetto. C’è ancora un po’ di tempo e in questo tempo cercherò di prepararmi al meglio.
    Hai attivato un countdown dentro la tua testa?Dal primo giorno, onestamente. Perché ho smesso di fare quello che ho sempre sognato e sono nella posizione migliore per fare questo sport. Ogni giorno che passa il mio rientro si sta avvicinando sempre di più e ogni giorno mi sento meglio fisicamente e mentalmente, nonostante manchi ancora un bel po’. È una bella opportunità per migliorare nelle aree dove faticavo, per rientrare in una superficie dove faccio molta fatica. Proviamo, quindi, a fare una cosa diversa, se ci riusciamo subito molto bene, altrimenti abbiamo altri anni per riprovarci.
    La voglia che tu hai di tornare in campo a cosa la paragoneresti? A quello che aspettavi da bambino?Io da piccolo volevo diventare un pilota, ma non avevo i soldi per farlo quindi non ho neanche iniziato. Però qualche settimana fa siamo andati sui go-kart e la sera prima avevo tanta voglia di andare, è stato bellissimo. Poi siamo usciti in bici qualche giorno dopo e anche lì avevo voglia di provare. La sensazione probabilmente sarà un po’ simile a quella cosa lì, sapendo però che sono un buon tennista! Sui go-kart magari non sono bravissimo e nella bici sono proprio scarso, però comunque ritornare e ritrovare la voglia è una cosa molto importante perché nel momento in cui ho preso la sospensione non ho neanche pensato al tennis ma solo a come passare questi mesi, con quali persone e basta.
    Hai imparato qualcosa di nuovo su di te in questi mesi che magari ti può servire anche in altre esperienze?Ho imparato tante cose, che forse sapevo già prima. Ad esempio, che il tennis non è la cosa più importante. L’ho capito anche in questi mesi perché fuori ci sono delle persone che tengono tanto a me. La famiglia sarà sempre al primo posto. Gli amici sono fondamentali: avere un bellissimo legame, stare insieme soprattutto nei momenti difficili e soprattutto trovarsi delle persone intorno a te di cui ti puoi fidare, con cui puoi scambiare idee. Ho imparato questo negli ultimi mesi, tanto dal lato umano.
    C’è stato un momento in cui ti sei sentito molto fragile, in cui magari anche da solo ti è venuto un po’ da piangere, in cui hai provato delle sensazioni che non avevi mai provato prima?Ero molto fragile dopo quello che è successo. Ero molto fragile perché sono successe cose che non mi aspettavo, reazioni dentro di me inattese. Vi direi una bugia. Risulterei una persona senza sentimenti ed emozioni, senza niente. Però nella vita si impara. Anno dopo anno conosco sempre meglio me stesso, come sono come persona e anche sul mio valore. Non è stato facile, però le persone che mi stanno attorno sono riuscite a sollevarmi, mi hanno dato la forza di capire meglio quello che è successo.
    E ora appuntamento a Roma…Ragazzi non manca così tanto, quindi piano piano, giorno dopo giorno speriamo di prepararci bene e… ci vediamo a Roma!

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tennis Channel e ATP uniscono le forze: il Circuito challenger diventa globale nel 2025

    Il circuito challenger si prepara a raggiungere un pubblico più vasto che mai nel 2025, grazie a un’importante espansione delle trasmissioni a livello globale che porterà il tennis di alto livello a milioni di spettatori. Una nuova partnership con Tennis Channel consentirà la trasmissione di 35 eventi Challenger Showcase, caratterizzati da una produzione potenziata, in […] LEGGI TUTTO

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    Atp Montecarlo, tutto quello che c’è da sapere sul Masters 1000

    Sono sei gli azzurri nel tabellone principale. A guidare il gruppo azzurro c’è Lorenzo Musetti, unica testa di serie italiana del torneo. Il carrarino vanta un quarto di finale nel 2023, anno in cui perse contro Jannik Sinner dopo aver battuto Novak Djokovic, allora n. 1 al mondo. Attesa anche per Matteo Berrettini che nel Principato ha vinto solo due match e non è mai andato oltre gli ottavi. Di seguito gli italiani al via:

    Lorenzo MUSETTI (testa di serie numero 14)
    Matteo BERRETTINI
    Matteo ARNALDI
    Lorenzo SONEGO
    Flavio COBOLLI
    Fabio FOGNINI (wild card)

    Sono impegnati nelle qualificazioni, invece, Mattia Bellucci e Luca Nardi LEGGI TUTTO

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    Venus Williams fuori dalla classifica WTA dopo 30 anni: un’era si chiude?

    Venus Williams nella foto

    Per la prima volta in tre decenni, Venus Williams è ufficialmente scomparsa dalla classifica mondiale WTA. La leggendaria tennista americana, quasi 45enne, ha perso gli ultimi punti rimasti nel suo ranking questa settimana, esattamente dodici mesi dopo aver disputato il suo ultimo match professionistico.Un evento storico che segna potenzialmente la fine di un’era per il tennis femminile. Chi visitasse oggi il profilo WTA di Venus potrebbe facilmente confonderla con un’ex giocatrice, nonostante non abbia mai annunciato ufficialmente il suo ritiro.
    La sette volte campionessa Slam, nativa di Lynwood, California, è stata una presenza costante nella classifica mondiale sin dagli anni ’90, rappresentando insieme alla sorella Serena una delle figure più iconiche della storia di questo sport. Vincitrice di cinque titoli a Wimbledon e due US Open, Venus ha ridefinito il tennis femminile con la sua potenza e atletismo, ispirando generazioni di giovani giocatrici.
    L’uscita dalla classifica solleva inevitabilmente domande sul suo futuro nel tennis professionistico. Gli indizi suggeriscono che i suoi interessi si stiano sempre più spostando fuori dal campo: la Williams è un’imprenditrice di successo con la sua linea di abbigliamento EleVen, oltre ad essere coinvolta in numerose alTre attività commerciali e filantropiche.Nonostante l’età avanzata per gli standard tennistici e la lunga assenza dai campi, Venus non ha mai dichiarato pubblicamente l’intenzione di appendere la racchetta al chiodo. Questo lascia aperta la porta a un possibile ritorno, anche se appare sempre più improbabile con il passare del tempo.Quando e se arriverà l’annuncio ufficiale del ritiro rimane un mistero. Conoscendo la riservatezza di Venus su questi temi, è probabile che la decisione non verrà comunicata nell’immediato futuro, lasciando i fan a chiedersi se potranno ancora vederla competere nel circuito WTA.
    Nel frattempo, la sua uscita dalla classifica mondiale rappresenta comunque un momento simbolico nella storia del tennis, segnando la fine di un’epoca per una delle più grandi campionesse che questo sport abbia mai conosciuto.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risutati di Sabato 05 Aprile 2025

    Jessica Pieri nella foto

    W35 Santa Margherita di Pula 30000 – Semi-finalAriana Geerlings vs Jessica Pieri ore 10:30ITF W35 Santa Margherita di Pula – 2025-03-31T00:00:00Z Jessica Pieri400 Ariana Geerlings• 400ServizioSvolgimentoSet 1Ariana Geerlings15-15 30-15 30-30 40-40

    W15 Monastir 15000 – Semi-final[1] Sapfo Sakellaridi vs [7] Arianna Zucchini ore 11:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO