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    Ezpeleta guarda al futuro: “Tra 20 anni mi immagino una MotoGp simile all'attuale”

    ROMA – Il motomondiale proverà a sfruttare la tecnologia per avere un sempre minore impatto ambientale. E’ da sempre uno degli obiettivi delle due ruote, confermato nuovamente dal numero uno della Dorna, Carmelo Ezpeleta, il quale in un’intervista a Sky Sport ha guardato al futuro: “Tra vent’anni immagino una MotoGp che fa rumore e molto simile a quella attuale. Noi, insieme alle Case costruttrici, abbiamo deciso di lavorare sulla benzina per arrivare ad avere comunque zero emissioni”, ha dichiarato. 
    Le parole di Ezpeleta
    Ezpeleta entra nel dettaglio dell’importanza dell’elettrico che contraddistingue la MotoE: “C’è un accordo per arrivare al 70% di utilizzo di biocarburanti sintetici entro il 2024 e al 100% entro il 2027 – prosegue -. Sono convinto che questa sia la strada giusta, ma in ogni caso sentiamo sempre il parere dei costruttori perché è giusto decidere insieme a loro. D’altra parte, abbiamo già una nostra parte elettrica e un campionato ibrido”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Sogno di fare il ciclista”

    ROMA – Non è un segreto che Aleix Espargaro ami alla follia la bicicletta. Il pilota spagnolo dell’Aprilia, infatti, fino al 2020 era a un passo dall’abbandonare la MotoGp per inseguire altri obiettivi su due ruote completamente diverse: “Seguo le gare attraverso tutte le applicazioni, ogni sera guardo i video riassuntivi, le interviste. Lasciare per la mountain bike? Tutto è nato perché in Aprilia non andava come mi aspettavo, non stavo migliorando la moto e sentivo frustrazione… Ho deciso di rimandare per aspettare l’Aprilia, ma eravamo davvero vicini“, ha affermato. 
    Il sogno di Aleix
    Espargaro ha spiazzato tutti in un’intervista per il canale YouTube ‘El Pinganillo’, enunciando senza mezzi termini il proprio sogno, non riguardante il motomondiale: “Ora che siamo su un canale di ciclismo e tanti tifosi della MotoGP non mi ascoltano, se mi chiedete cosa preferisco… Esordire con i professionisti o vincere nel Mondiale… Corro da tanti anni, non mi interessa se non vinco, vorrei tentare il mio sogno: fare il ciclista e correre nel World Tour. Ho 32 anni e non so cosa accadrà in un futuro non molto lontano. Non è mai troppo tardi“, conclude Aleix.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Che rivalità con Marquez e Rossi, c'era più personalità”

    ROMA – Un pizzico di nostalgia delle corse si nota quando Jorge Lorenzo parla di MotoGp. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Le rivalità ai suoi tempi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Stavo per tornare in pista nel 2020”

    ROMA – Jorge Lorenzo mostra talvolta un pizzico di nostalgia delle corse. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Su Marquez e Rossi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sul numero 1: “Uno stimolo per tutta la scuderia”

    ROMA – Max Verstappen si affida al numero 1 dopo la vittoria del Mondiale 2021, abbandonando il suo 33. Una scelta che è stata motivata e raccontata nel dettaglio dal team principal della Red Bull, Christian Horner: “Attaccare quel numero sulla macchina dopo tutta la sofferenza sportiva vissuta l’anno scorso, è un risultato che tutti noi abbiamo meritato ed ha emozionato tutti i membri nella squadra. Motiva tutti noi e ci trasmette fiducia, che è un aspetto importantissimo in qualsiasi sport. Non va confuso come una mossa arrogante, ma come uno stimolo per tutta la nostra compagine”, ha spiegato. 
    La nuova monoposto
    Anche la Red Bull proviene dai tre giorni di test a Barcellona: “La macchina si sta comportando come ci aspettavamo e come i nostri strumenti hanno previsto – prosegue Horner -. Quindi, è stato un inizio confortante. Ora siamo pronti all’inizio del campionato, in cui si vogliono vedere i migliori piloti del mondo combattere ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno. Anche la McLaren sembra forte, quindi si potrebbe avere qualche candidato in più, senza dimenticare George Russell. Penso che anche lui sarà una componente chiave in questo campionato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Mettere il numero 1 sulla macchina di Max non è arrogante”

    ROMA – Max Verstappen ha deciso di abbandonare il proprio numero 33 per affidarsi all’1 dopo la vittoria del Mondiale 2021. Una scelta che è stata motivata e raccontata nel dettaglio dal team principal della Red Bull, Christian Horner: “Attaccare quel numero sulla macchina dopo tutta la sofferenza sportiva vissuta l’anno scorso, è un risultato che tutti noiabbiamo meritato ed ha emozionato tutti i membri nella squadra. Motiva tutti noi e ci trasmette fiducia, che è un aspetto importantissimo in qualsiasi sport. Non va confuso come una mossa arrogante, ma come uno stimolo per tutta la nostra compagine”, ha spiegato. 
    Le parole di Horner
    Anche la Red Bull proviene dai tre giorni di test a Barcellona: “La macchina si sta comportando come ci aspettavamo e come i nostri strumenti hanno previsto – prosegue Horner -. Quindi, è stato un inizio confortante. Ora siamo pronti all’inizio del campionato, in cui si vogliono vedere i migliori piloti del mondo combattere ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno. Anche la McLaren sembra forte, quindi si potrebbe avere qualche candidato in più, senza dimenticare George Russell. Penso che anche lui sarà una componente chiave in questo campionato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Mi sento a mio agio con la nuova macchina”

    ROMA – I primi giri di Barcellona fanno sorridere Lando Norris. Il britannico della McLaren aveva fatto segnare il miglior tempo nella giornata inaugurale dei test di Montmelò, proseguendo i restanti due giorni senza concentrarsi troppo sul cronometro: “È stata una buona settimana e un buon inizio d’anno, molte cose sono andate bene. Naturalmente, ci sono stati un paio di problemi qua e là, ma abbiamo superato molti dei nostri programmi di test ed abbiamo capito meglio la macchina. Come pilota, sono stato in grado di sentirmi a mio agio con l’auto in modo piacevole e veloce”, ha dichiarato.
    Parla Daniel
    Si dice ottimista anche Daniel Ricciardo, al suo secondo anno in McLaren: “È stato bello correre un po’ sul bagnato – ha spiegato l’australiano – c’era molto da imparare da questo. Abbiamo poi intrapreso un programma diverso da quello di ieri, dove abbiamo accumulato un sacco di giri, il che è stato davvero produttivo. Ora si tratta di trasferire queste informazioni alla squadra e cercare di costruire su questo inizio positivo. Penso che siamo in una buona posizione, ma c’è sempre qualcosa su cui lavorare e migliorare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris sui test: “Qualche problema c'è stato, ma è un buon inizio”

    ROMA – Lando Norris sorride dopo i test di Barcellona. Il britannico della McLaren aveva fatto segnare il miglior tempo nella giornata inaugurale dei test di Montmelò, proseguendo i restanti due giorni senza concentrarsi troppo sul cronometro: “È stata una buona settimana e un buon inizio d’anno, molte cose sono andate bene. Naturalmente, ci sono stati un paio di problemi qua e là, ma abbiamo superato molti dei nostri programmi di test ed abbiamo capito meglio la macchina. Come pilota, sono stato in grado di sentirmia mio agio con l’auto in modo piacevole e veloce”, ha dichiarato.
    Le parole di Ricciardo
    Si dice ottimista anche Daniel Ricciardo, al suo secondo anno in McLaren: “È stato bello correre un po’ sul bagnato – ha spiegato l’australiano – c’era molto da imparare da questo. Abbiamo poi intrapreso un programma diverso da quello di ieri, dove abbiamo accumulato un sacco di giri, il che è stato davvero produttivo. Ora si tratta di trasferire queste informazioni alla squadra e cercare di costruire su questo inizio positivo. Penso che siamo in una buona posizione, ma c’è sempre qualcosa su cui lavorare e migliorare”. LEGGI TUTTO