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    F1, Zhou: “Anno zero per tutti, sono elettrizzato”

    ROMA – Guanyu Zhou sta già facendo parlare di sé. Rilevando il sedile che nel 2021 era di Antonio Giovinazzi, ha suscitato perplessità in Formula 1, che con lui vede il suo primo pilota cinese in pista. Zhou sarà inoltre l’unico esordiente nella stagione 2022 del Circus, che vedrà una vera e propria rivoluzione in pista. “Sono elettrizzato. Siamo di fronte a una nuova era: nuove vetture e nuovi regolamenti. Questo rappresenta un’opportunità per tutti i team, che partiranno da zero. Da quando arrivato, tutti in Alfa Romeo mi hanno aiutato”. Guarda la galleryNuova Alfa Romeo C42: Bottas e Zhou sfoggiano il tricolore
    Le parole di Zhou
    “Mi riempie di orgoglio – ha aggiunto Zhou – vedere il duro lavoro, l’impegno e la motivazione di tutti, a Hinwil come in pista. Non vedo l’ora di scendere in pista con questa macchina e lavorare con il mio team per i risultati prefissati”. Durante i test di Barcellona, Zhou ha fatto registrare qualche tempo interessante, che – però – lascia il tempo che trova. L’Alfa Romeo punta così su di lui e sull’esperienza di Valtteri Bottas per tentare di distinguersi in Formula 1 con la C42. “Appena ho visto la nuova macchina ho pensato che ora è tutto vero e si inizia a fare sul serio”, ha chiosato Zhou. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Ora si fa sul serio, partiamo tutti da zero”

    ROMA – Neanche il tempo di scendere in griglia e Guanyu Zhou, 22 anni, ha già segnato un record. È infatti lui ad essere il primo pilota cinese della storia della Formula 1, rilevando il sedile che nel 2021 era di Antonio Giovinazzi. Zhou sarà inoltre l’unico esordiente nella stagione 2022 del Circus, che vedrà una vera e propria rivoluzione in pista. “Siamo di fronte a una nuova era: nuove vetture e nuovi regolamenti. Questo rappresenta un’opportunità per tutti i team, che partiranno da zero. Da quando arrivato, tutti in Alfa Romeo mi hanno aiutato”. Guarda la galleryNuova Alfa Romeo C42: la monoposto del Biscione ha l’ala tricolore
    Sulla nuova C42
    “Mi riempie di orgoglio – ha aggiunto Zhou – vedere il duro lavoro, l’impegno e la motivazione di tutti, a Hinwil come in pista. Non vedo l’ora di scendere in pista con questa macchina e lavorare con il mio team per i risultati prefissati”. Durante i test di Barcellona, Zhou ha fatto registrare qualche tempo interessante, che – però – lascia il tempo che trova. L’Alfa Romeo punta così su di lui e sull’esperienza di Valtteri Bottas per tentare di distinguersi in Formula 1 con la C42. “Aver visto – ha concluso il cinese – con i miei occhi la nuova livrea mi dice che stiamo iniziando a fare sul serio”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi a Misano: test privati con l’Audi R8

    ROMA – È un Valentino Rossi dall’agenda piena nelle ultime ore. Pochi giorni fa il Dottore ha infatti presentato a Pesaro il VR46 Racing Team che correrà in MotoGp, mentre oggi è a Misano per una sessione di prove privata con l’Audi R8, al debutto con l’assetto 2022. Il nove volte campione del mondo prepara così la sua prima nel Fanatec GT World Challenge Europe, che affronterà con il team WRT a partire dal 1° aprile prossimo a Misano. Per Rossi questi sono i terzi test privati con l’Audi, dopo quelli di Valencia, nel dicembre 2021, e a Magny-Cours, il 14 febbraio.Guarda la galleryL’addio di Valentino Rossi e le lacrime di Francesca Sofia Novello

    Nuove sfide

    Per la prima sessione di test ufficiali, invece, Valentino Rossi è atteso al al circuito “Paul Ricard” di Castellet il prossimo 7 marzo. Il campione di Tavullia si prepara però per un’altra importante prima volta. Tra pochi giorni, infatti, diventerà papà, con la compagna Francesca Sofia Novello quasi al termine della sua dolce attesa. Periodo pieno di nuovi stimoli e sfide per Rossi, il cui nome rimarrà legato anche quest’anno alla MotoGp, visto che suo fratello Luca Marini e il rookie Marco Bezzecchi correranno per la scuderia del Dottore in questo 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, lettera della Federazione ucraina alla FIA: “Stop ai piloti russi”

    ROMA – Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha ricevuto una lettera dalla Federazione automobilistica dell’Ucraina (FAU). Da Kiev vorrebbero infatti contromisure per escludere Russia e Bielorussia dai vari campionati a quattro ruote. Inizialmente il numero uno della Federazione internazionale aveva comunicato alla FAU “pieno appoggio e supporto dalla FIA” e aveva suggerito di “non esitare a contattarlo per qualsiasi esigenza”. Così, il presidente della Federazione ucraina, Leonid Kostyuchenko, ha proposto vari veti per limitare la presenza della Russia e della Bielorussia dalle competizioni FIA. La Haas, di proprietà dell’imprenditore russo Dmitry Mazepin, è già corsa ai ripari, rimuovendo lo sponsor Uralkali e la bandiera russa dalla livrea della VF-22.
    Rischi per Mazepin?
    La FAU, nello specifico, chiede alla FIA di: “vietare l’uso dei simboli di stato della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia durante le competizioni”, “vietare lo svolgimento di competizioni autorizzate FIA sul territorio russo e bielorusso”. E ancora: “vietare le competizioni della Federazione automobilistica russa (RAF) nel territorio ucraino”, “escludere dalla FIA tutti i membri della RAF e della Federazione automobilistica bielorussa (BAF)”, “escludere dalle commissioni FIA tutte le persone che rappresentano organizzazioni russe e bielorusse” e “vietare ai titolari di tutte le licenze rilasciate dalla RAF e dalla BAF di competere al di fuori di Russia e Bielorussia”. Si complica ulteriormente, dunque, la situazione di Nikita Mazepin, pilota russo della Haas e figlio del patron dell’Uralkali, che l’Ucraina vorrebbe escludere dalla Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, la Federazione ucraina alla FIA: “Stop ai piloti russi”

    ROMA – La Federazione automobilistica dell’Ucraina (FAU) scrive alla FIA e sottopone al presidente Mohammed Ben Sulayem una serie di contromisure per escludere Russia e Bielorussia dai vari campionati a quattro ruote. Inizialmente il numero uno della Federazione internazionale aveva inviato una lettera alla FAU esprimendo “pieno appoggio e supporto dalla FIA” e suggerendo di “non esitare a contattarlo per qualsiasi esigenza”. Così, il presidente della Federazione ucraina, Leonid Kostyuchenko, ha proposto vari veti per limitare la presenza della Russia e della Bielorussia dalle competizioni FIA. La Haas, di proprietà dell’imprenditore russo Dmitry Mazepin, è già corsa ai ripari, rimuovendo lo sponsor Uralkali e la bandiera russa dalla livrea della VF-22.
    Mazepin a rischio?
    La FAU, nello specifico, chiede alla FIA di: “vietare l’uso dei simboli di stato della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia durante le competizioni”, “vietare lo svolgimento di competizioni autorizzate FIA sul territorio russo e bielorusso”. E ancora: “vietare le competizioni della Federazione automobilistica russa (RAF) nel territorio ucraino”, “escludere dalla FIA tutti i membri della RAF e della Federazione automobilistica bielorussa (BAF)”, “escludere dalle commissioni FIA tutte le persone che rappresentano organizzazioni russe e bielorusse” e “vietare ai titolari di tutte le licenze rilasciate dalla RAF e dalla BAF di competere al di fuori di Russia e Bielorussia”. Qualora queste richieste venissero accolte, allora Nikita Mazepin, pilota russo della Haas, sarebbe fuori dalla Formula 1. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “Ho deciso di vivere più tranquillamente”

    ROMA – Nuova sfida per Jorge Lorenzo. La MotoGp è infatti pronta a riaccogliere il campione maiorchino, che si cimenterà come commentatore. L’ex Yamaha si è infatti accordato con DAZN per raccontare da vicino il Motomondiale, dove lui ha trionfato per ben cinque volte. “Voglio davvero commentare. È qualcosa che doveva succedere. Sono stato un pilota professionista per 18 anni, ma, dopo aver lasciato le moto, ho deciso di vivere più tranquillamente. Mi divertirò molto”. Lorenzo non ha mai nascosto la sua passione nel commentare le gare, tant’è vero che nel 2021 ha aperto un canale YouTube per iniziare ad abituarsi a cuffie e microfono. Inizierà a partire dal Gran Premio del Qatar, il prossimo 6 marzo.
    Sulla Ducati
    “Mi approccerò alla cosa con umiltà – ha detto Lorenzo – per me è tutto nuovo e ho molto da imparare. Ma sono consapevole di avere una grande esperienza in materia e che potrò dare il mio contributo”. DAZN ha infatti allestito una squadra di prim’ordine per commentare la MotoGp, strappando Lorenzo ai concorrenti. Al fianco del 34enne di Palma di Maiorca ci saranno infatti Carlos Checa e Alex Crivillè. Nel frattempo però Lorenzo fa la sua prima previsione per la stagione: “Non vedo un grande favorito. Marquez è in ottima forma fisica, anche se ha ancora acciacchi. Quartararo potrebbe fare il bis, ma credo che il 2022 potrebbe essere l’anno della Ducati”, ha pronosticato il cinque volte iridato. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Voglio una vita più tranquilla”

    ROMA – Jorge Lorenzo torna in MotoGp, questa volta nelle vesti di commentatore. Il pilota spagnolo si è accordato con DAZN per raccontare da vicino il Motomondiale, dove lui ha trionfato per ben cinque volte. “Voglio davvero commentare. È qualcosa che doveva succedere. Sono stato un pilota professionista per 18 anni, ma, dopo aver lasciato le moto, ho deciso di vivere più tranquillamente. Mi divertirò molto”. L’ex pilota Yamaha non ha mai nascosto la sua passione nel commentare le gare, tant’è vero che nel 2021 ha aperto un canale YouTube per iniziare ad abituarsi a cuffie e microfono. Inizierà a partire dal Gran Premio del Qatar, il prossimo 6 marzo.
    Le parole di Lorenzo
    “Mi approccerò alla cosa con umiltà – ha detto Lorenzo – per me è tutto nuovo e ho molto da imparare. Ma sono consapevole di avere una grande esperienza in materia e che potrò dare il mio contributo”. DAZN ha infatti allestito una squadra di prim’ordine per commentare la MotoGp, strappando Lorenzo ai concorrenti. Al fianco del 34enne di Palma di Maiorca ci saranno infatti Carlos Checa e Alex Crivillè. Nel frattempo però Lorenzo fa la sua prima previsione per la stagione: “Non c’è un chiaro favorito. Nonostante gli infortuni, sembra che Marquez sia in ottima forma fisica. Quartararo è il campione in carica, ma penso che quest’anno potrebbe essere il turno della Ducati”, ha concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    F1, Tost: “Lo scorso anno Tsunoda ha sottovalutato la preparazione”

    ROMA – Questo inverno, grazie alle storie social e ai post dei piloti, abbiamo dato uno sguardo a quanto lavoro sia necessario per gareggiare in Formula 1. Le sollecitazioni fisiche nell’abitacolo possono infatti arrivare fino a 6 g, il che vuol dire che – per esempio – alla Prima variante di Monza il pilota viene sottoposto a una forza gravitazionale pari a sei volte quella terrestre. Per sopportare tutto ciò, i piloti devono dunque allenarsi. Un aspetto che, dice Franz Tost (team principal AlphaTauri) a “racingnews365.com”, viene sottovalutato, anche da Yuki Tsunoda: “Tutti i giovani piloti, compreso Tsunoda, prendono sottogamba la preparazione. Yuki ha avuto problemi l’anno scorso, ma quest’anno ha lavorato molto”.Guarda la galleryNuova AlphaTauri AT03: livrea col tricolore per Gasly e Tsunoda
    Sui giovani piloti
    Per non far sì che i giovani piloti mettano a repentaglio la propria salute, Tost ha un metodo: “A loro dico sempre ‘Ora inizierà il lavoro vero. Tutto quello che avete fatto prima è stato come andare all’asilo. Ora dovete iniziare a essere disciplinati’”. D’altro canto, però, il team principal di AlphaTauri si rende conto di una cosa: “Dieci o quindici anni fa era più facile. I piloti avevano a disposizione molti più test e queste macchine sono più veloci. Oggi si deve andare di più in palestra, si deve lavorare sul fisico”. Questa nuova consapevolezza ha modificato l’immagine del pilota di Formula 1, ora a tutti gli effetti considerato un atleta, con preparazione estenuante, buone abitudini e dieta ferrea. LEGGI TUTTO