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    Ucraina, Honda donerà 1 milione di euro alla Croce Rossa per aiutare i rifugiati

    ROMA – Bel gesto da parte di Honda Motor Co. Ltd, che attraverso un comunicato ufficiale ha reso noto che donerà 1 milione di euro alla Croce Rossa giapponese. L’obiettivo è quello di aiutare il popolo ucraino, che sta vivendo un periodo complicato a causa del conflitto con la Russia. Tale denaro verrà destinato agli aiuti umanitari ed alle attività di soccorso nei paesi che stanno accogliendo i rifugiati ucraini. Honda è la prima azienda nel mondo delle moto ad effettuare una donazione, seguendo le orme di svariate case automobilistiche.
    Il comunicato della Honda
    “Honda Motor Co., Ltd donerà 1 milione di euro (all’incirca 130 milioni di yen) alla Croce Rosse giapponese come sostegno umanitario per le tante persone in Ucraina e nelle aree limitrofe che stanno incontrando notevoli difficoltà. Attraverso la Croce Rossa giapponese, la donazione verrà usata per contribuire ad aiutare la crisi umanitaria in Ucraina e per sostenere le attività di soccorso nei paesi che accolgono i rifugiati dall’Ucraina. Honda si augura vivamente che l’attuale situazione d’emergenza volga al termine il più presto possibile e che torni la pace in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, nella mattinata del day-3 brilla Perez: Sainz chiude quarto

    ROMA – Nella mattinata del terzo e ultimo giorno di test della Formula 1 in Bahrain, è Sergio Perez a mettersi davanti a tutti. Il messicano della Red Bull gira in 1:33.105 su gomme dure ed ottiene il miglior tempo. Alle sue spalle il rookie dell’Alfa Romeo Zhou Guanyu (+0.854) ed il francese dell’AlphaTauri Pierre Gasly (+1.760). Buon quarto posto per Carlos Sainz, che al volante della sua Ferrari completa 68 giri e chiude a circa due secondi dalla vetta (+1.800). Solo nona la Mercedes di Lewis Hamilton, che non tenta il giro veloce ma prosegue nella propria strategia di nascondersi.
    LA CLASSIFICA TEMPI

    Perez (Red Bull) 1:33.105
    Zhou (Alfa Romeo) +0.854
    Gasly (AlphaTauri) +1.760
    Sainz (Ferrari) +1.800
    Alonso (Alpine) +2.223
    Norris (McLaren) +2.399
    Latifi (Williams) +2.529
    Stroll (Aston Martin) +2.924
    Hamilton (Mercedes) +3.112
    Magnussen (Haas) +5.511 LEGGI TUTTO

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    F1, Perez il più veloce nella mattinata del day-3: quarto Sainz

    ROMA – È Sergio Perez il protagonista della mattinata del terzo e ultimo giorno di test della Formula 1 in Bahrain. Il messicano della Red Bull ha fermato il cronometro a 1:33.105 su gomme dure. Secondo il rookie Zhou Guanyu, al volante dell’Alfa Romeo, con un miglior tempo di 1:33.959. Terzo il francese dell’AlphaTauri Pierre Gasly, mentre la Ferrari chiude in quarta posizione, con Carlos Sainz a +1.800 dalla vetta. Solo nona la Mercedes di Lewis Hamilton, che non tenta il giro veloce ma prosegue nella propria strategia di nascondersi.
    CLASSIFICA TEMPI – SESSIONE MATTUTINA

    Perez (Red Bull) 1:33.105
    Zhou (Alfa Romeo) +0.854
    Gasly (AlphaTauri) +1.760
    Sainz (Ferrari) +1.800
    Alonso (Alpine) +2.223
    Norris (McLaren) +2.399
    Latifi (Williams) +2.529
    Stroll (Aston Martin) +2.924
    Hamilton (Mercedes) +3.112
    Magnussen (Haas) +5.511 LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton sul rapporto con Verstappen: “Nemici in pista, ma ci rispettiamo”

    ROMA – Tutto pronto per un nuovo capitolo della battaglia tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Entrambi i piloti di Formula 1 sono stati protagonisti dell’ultima stagione, decisa solamente dai giri finali del Gp di Abu Dhabi e in cui non sono mancati tanti colpi di scena. Una rivalità, quella alla quale hanno dato vita i due, caratterizzata dalla competizione ma anche da un pizzico di odio sportivo, culminata con un incredibile finale di 2021 che ha trascinato con sé numerose polemiche. Tuttavia, secondo Lewis Hamilton, il suo rapporto con l’olandese non è esattamente come viene descritto dalla stampa.
    Hamilton, ecco il suo pensiero
    “Tra me e Max le cose sono normali. Ci siamo rivisti nel paddock ed è tutto ok. E’ importante fare attenzione a ciò che scrivono i media perché solitamente creano storie più drammatiche per i tifosi”. Così il sette volte campione del mondo in un’intervista agli inglesi di Sky Sports. Il pilota di Stevenage, determinato a prendersi la rivincita sul rivale in occasione della nuova stagione di Formula 1, ha poi aggiunto: “Verstappen ed io condividiamo l’amore per i motori ma per vincere bisogna essere spietati. In pista non possiamo essere amici, tuttavia quando si scende dalla macchina è fondamentale che ci sia rispetto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Io e Verstappen non siamo amici, ma c'è rispetto”

    ROMA – L’ultima stagione di Formula 1 è stata infiammata dal duello Hamilton-Verstappen. I due si sono dati battaglia dalla prima all’ultima gara, arrivando a giocarsi il Mondiale proprio nei giri finali del Gp di Abu Dhabi. Nel mezzo tanti colpi di scena tra sorpassi, incidenti e scintille. Una rivalità caratterizzata dalla competizione ma anche da un pizzico di odio sportivo, culminata con un incredibile finale di 2021 che ha trascinato con sé numerose polemiche. Tuttavia, secondo Lewis Hamilton, il suo rapporto con l’olandese non è esattamente come viene descritto dalla stampa.
    Le parole di Hamilton
    In un’intervista agli inglesi di Sky Sports, il sette volte campione del mondo ha dichiarato: “Tra me e Max le cose sono normali. Ci siamo rivisti nel paddock ed è tutto ok. E’ importante fare attenzione a ciò che scrivono i media perché solitamente creano storie più drammatiche per i tifosi. Verstappen ed io condividiamo l’amore per i motori ma per vincere bisogna essere spietati – ha ammesso Lewis – In pista non possono esserci amici, tuttavia quando si scende dalla macchina è fondamentale che ci sia rispetto”. Così il pilota di Stevenage, che in tutta onestà ha spiegato come stanno le cose e non vede l’ora di prendersi la rivincita sul rivale in occasione della nuova stagione di Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo positivo al Covid-19: salterà anche il day-3 dei test in Bahrain

    ROMA – Piove sul bagnato per la McLaren, che oltre ai vari problemi tecnici che sta riscontrando in questi giorni in Bahrain, deve fare i conti con un’altra brutta notizia. Daniel Ricciardo è infatti risultato al Covid-19. Il pilota australiano aveva già saltato le prime due giornate di test a Sakhir a causa di problemi fisici non meglio specificati, ma solamente ora il tampone a cui si è sottoposto ha dato esito positivo. A renderlo noto è stata proprio la sua scuderia, attraverso un comunicato. “Dopo essersi sentito male da mercoledì in Bahrain, Daniel Ricciardo ha effettuato un test PCR ed è risultato positivo al Covid-19. Daniel resterà in isolamento, in conformità con i protocolli locali” si legge.
    Le parole di Ricciardo
    Sarà dunque ancora Lando Norris a scendere in pista in occasione della terza giornata di test F1 in Bahrain. Guardando il lato positivo della situazione, Ricciardo dovrebbe guarire in tempo per il GP di Sakhir, che inaugurerà la nuova stagione di Formula 1 nel weekend del 18-20 marzo. E’ stato lo stesso pilota a sdrammatizzare su Twitter, scrivendo: “Meglio questa settimana che la prossima. E’ un peccato aver perso i test, ma sto iniziando a sentirmi meglio”. Ovviamente iniziare la stagione con appena una giornata e mezza di test alle spalle, in quel di Barcellona circa un mese fa, non è l’ideale; tuttavia, un pilota esperto e talentuoso come Ricciardo sicuramente saprà cavarsela. LEGGI TUTTO

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    F1, test Bahrain: il Covid-19 ferma Ricciardo, nuovamente in pista Norris

    ROMA – Pessime notizie per la McLaren, che deve rinunciare a Daniel Ricciardo anche in occasione della terza giornata di test in Bahrain. Il pilota australiano, che aveva già saltato le prime due a causa di problemi fisici non meglio specificati, è infatti risultato al Covid-19. A renderlo noto è stata proprio la sua scuderia, attraverso un comunicato. “Dopo essersi sentito male da mercoledì in Bahrain, Daniel Ricciardo ha effettuato un test PCR ed è risultato positivo al Covid-19. Daniel resterà in isolamento, in conformità con i protocolli locali” si legge. Non un periodo particolarmente fortunato per la McLaren, visto che in questi giorni a Sakhir sta riscontrando svariati problemi con la vettura, specialmente riguardanti i freni. 
    Ricciardo sdrammatizza
    “Meglio questa settimana che la prossima. E’ un peccato aver perso i test, ma sto iniziando a sentirmi meglio”. Così Ricciardo su Twitter, nel tentativo di sdrammatizzare. Il pilota aussie dovrebbe infatti guarire in tempo per il GP di Sakhir, che inaugurerà la nuova stagione di Formula 1 nel weekend del 18-20 marzo. Tuttavia si vedrà costretto ad iniziare il campionato con appena una giornata e mezza di test alle spalle, in quel di Barcellona circa un mese fa. A sostituirlo, scendendo in pista anche in occasione della terza giornata di test F1 in Bahrain, sarà ancora una volta Lando Norris, chiamato agli straordinari. LEGGI TUTTO

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    Yamaha TMAX Tech MAX 2022: il test

    Nel corso degli anni abbiamo imparato a conoscere e apprezzare tutti quei valori di unicità, performance e qualità senza compromessi che fanno parte del DNA del TMAX da sempre. Con l’ultima versione 2022, il maxi-scooter giapponese ha raggiunto la sua ottava generazione e conferma le sue caratteristiche: nonostante non sia una moto, è tra i pochi mezzi della sua categoria a poter vantare sensazioni simili. A porsi come alternativa rilevante. 
    Ma cosa cambia esattamente rispetto al passato? Nessun ribaltamento progettuale o passaggio epocale, solo miglioramenti “step-up” estetici, tecnici e funzionali, che danno ulteriore spinta ad un prodotto già al top. Lo abbiamo testato in versione Tech MAX, la più completa e raffinata, sulle strade incredibili nei dintorni di Valencia. Di seguito, l’analisi “voce per voce”, con le impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo. 
    Il look

    Sul fronte delle linee si fa ancora più evidente la discendenza “nobile” dalle sportive R-series. La nuova carena è più compatta. Il muso, ridisegnato, accentua l’indole aggressiva di un mezzo che, proprio nelle performance, trova la sua cifra stilistica distintiva. Come dimostra la scelta tecnica di montare rigidamente, su un telaio motociclistico in alluminio pressofuso, un motore bicilindrico (da 560 cm3 e 48 CV) per ottenere un bilanciamento ottimale dei pesi. Il nuovo gruppo ottico ha fari a LED “twin-eye” di nuova progettazione con lenti monofocali. Gli indicatori di direzione integrati, completano il look minimal e raffinato del TMAX. Le colorazioni disponibili, per il Tech MAX oggetto della prova sono Power Gray e Dark Petrol; quest’ultima, molto bella, con tonalità cangianti in base alle condizioni di luce. In gamma, però, si sente la mancanza di una combinazione cromatica più chiara. Il TMAX standard, invece, è proposto in Extreme Yellow (un omaggio al primo modello del 2001), Icon blue e Sword Gray. VOTO: 8
    Contenuti tecnici: le novità

    Ferma restando la base tecnica ereditata dalla precedente versione (motore, telaio, etc), concentriamoci sulle novità. Oltre al nuovo design dell’avantreno, sul TMAX esordisce un efficace parabrezza regolabile con presa d’aria centrale, per migliorare look e comfort di guida; nonché una sezione centrale più snella, per facilitare la mobilità del pilota e rendere più agevoli i movimenti. L’inedito schermo TFT a colori da 7’’ rende chiare le info e permette la connettività con lo smartphone tramite l’app MyRide e MyRide-Link; ma anche di sfruttare la navigazione Garmin integrata a mappa intera. Per muoversi tra le tante funzioni disponibili, risulta vincente, sul blocchetto sinistro, il piccolo joystick da manovrare col pollice. Da segnalare, poi, è anche l’arrivo di cerchi Spin Forged a 10 razze, più leggeri, che contribuiscono a staccare l’ottimo dato dichiarato sulla bilancia di 218 Kg in ordine di marcia (220 per il Tech MAX). Le sospensioni, invece, sono state aggiornate con un nuovo setting dedicato che enfatizza la maneggevolezza. Aggiornata anche l’ergonomia, con una posizione di guida dalla triangolazione sella/manubrio/pedane un po’ più sportiva (la seduta è più lunga), associata allo schienale del pilota regolabile su tre posizioni (il movimento longitudinale ha un’escursione di 30 mm: offre un buon supporto in accelerazione, e comfort extra nei viaggi più lunghi). E non manca un pratico vano portaoggetti impermeabile, con presa USB, in cui riporre lo smartphone. Confermati, a bordo, i D-Mode a 2 modalità (per un’erogazione più dolce, o più muscolare), l’efficiente traction control e le pinze freno radiali a 4 pistoncini contrapposte; mentre gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i Bridgestone Battlax SC2.A proposito della versione Tech MAX oggetto della prova, la sua dotazione extra comprende la sella pilota riscaldabilr, manopole riscaldabili, parabrezza regolabile elettricamente, cruise control, interruttori centrali retroilluminati, e sospensione posteriore progressiva regolabile. VOTO: 8,5
    Comfort e guida

    Un colpo al pulsante dello start e si parte! A bordo si apprezza subito la nuova posizione di guida, che senza cedere nulla in termini di comfort, rende effettivamente più “active” la conduzione. Migliora la possibilità di muoversi in sella, grazie alla maggiore rastrematura nella zona centrale, ma in termini di spazio per i piedi, almeno in laterale, non si può ancora gridare al miracolo (visti gli ovvi ingombri del tunnel centrale). Ottima, invece, la protettività del plexiglass regolabile (con facilità, sul Tech MAX, grazie all’ottimo sistema elettronico). Durante le soste, invece, si apprezza la capacità di carico del sottosella, invariata rispetto al passato: ci sta dentro anche un casco integrale. Appena sufficiente, invece, la visuale offerta dagli specchietti. VOTO: 7,5
    Come va

    Dal punto di vista dinamico, il maxi giapponese si muove bene anche in spazi angusti, grazie ai ridotti ingombri laterali e a doti di manovrabilità e agilità nient’affatto scontate. Le sospensioni assorbono efficacemente le sconnessioni e, in generale, ci si sente sempre padroni della situazione. Ma fin qui, si tratta di semplici “questioni da scooter”. Dove invece il TMAX brilla – scatti al semaforo a parte – è quando la strada si apre e si può dare libero sfogo al suo lato più emozionale. Aumentando il ritmo si apprezza subito il rigore del telaio in alluminio a doppio trave – una garanzia! – ben supportato dalle sospensioni che, con la nuova taratura, sono ancora più efficienti nella guida aggressiva. Soprattutto, è il feeling con l’avantreno a fare la differenza, regalando tanta precisione e rigore in inserimento. Notevole la stabilità sul veloce. E poi il motore: il bicilindrico Yamaha risponde sempre forte e chiaro tutte le volte che lo chiami in causa coll comando del gas, sia nelle partenze da fermo, che in ripresa, dove il carattere dell’allungo mantiene vigore fino a fine corsa. E che sound! Ottima, infine, la frenata. VOTO: 9,5
    Rapporto qualità/prezzo
    La versione Tech MAX oggetto di questa prova è “extra” anche nel prezzo: occorrono 14.899 euro per acquistarla (2.200 in più rispetto alla versione standard, che ne costa 12.699). La qualità messa in campo è elevata, così come il livello delle dotazioni, ma qui si arrivano a sfiorare listini di moto d’alta gamma… forse un po’ troppo. VOTO: 6,5
    Le conclusioni
    Se vuoi praticità, ma anche un automatico che vada forte come una moto, perché non ti fai un TMAX? Una domanda che si devono essere  posti in tanti, dalle nostre parti, se si considera che delle oltre 350.000 unità del maxi giapponese vendute nel mondo, circa 160.000 sono state immatricolate in Italia. C’è poco da stupirsi, siamo fatti così. Ci piace andare forte; e sentirci “in carena”, sempre. Anche su uno scooter. Anche solo per andare al bar. 
    VOTO FINALE: 8  LEGGI TUTTO