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    Nba, Tyler Herro nominato sesto uomo dell'anno

    ROMA – La guardia dei Miami Heat, Tyler Herro, ha vinto il premio di sesto uomo dell’anno della Nba, premio che va al giocatore che – in uscita dalla panchina – riesce a dare un maggior contributo alla squadra. E’ il primo giocatore della franchigia della Florida ad aggiudicarsi il riconoscimento. Herro ha ottenuto 488 punti battendo nettamente Kevin Love dei Cleveland Cavaliers fermo a 214. L’ex cestista di Kentucky è stato indicato come miglior sesto uomo dell’anno da 96 dei 100 esperti che hanno partecipato alla votazione.Sullo stesso argomentoNBAPlayoff Nba: i Celtics raggiungono i Bucks, Morant trascina Memphis LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba: i Celtics raggiungono i Bucks, Morant trascina Memphis

    Nella notte italiana, i Celtics superano facilmente i Bucks per 109-86 e riportano la serie in parità (1-1) nel secondo turno dei playoff Nba della Easter Conference. Al secondo quarto il parziale era già di 33-19, con la squadra di Boston in controllo della partita sin dai primi minuti. Protagonista Jaylen Brown con 30 punti seguito dai 29 punti e 8 assist di Jayson Tatum. Serata storta per i campioni NBA in carica che non trovano un grande contributo realizzativo con Jrue Holiday che si ferma a quota 19 punti. Nella Western Conference anche Memphis pareggia i conti portandosi sull’1-1 con Golden State grazie ad una vittoria per 106-101. Sontuosa prova di Morant che chiude la partita con 47 punti (18 dei quali nell’ultima frazione), 8 rimbalzi e 8 assist e diventa così l’unico giocatore insieme a LeBron James e Kobe Bryant con più di una gara ai playoff da 45+ punti prima dei 23 anni. 
    Nba, tutti i risultati
    2° TURNO EASTERN CONFERENCE:
    Miami Heat – Philadelphia 76ers 05/05 (1-0)
    Boston Celtics – Milwaukee Bucks 109-86 (1-1)
    2° TURNO WESTERN CONFERENCE:
    Phoenix Suns – Dallas Mavericks 05/05 (1-0)
    Memphis Grizzlies – Golden State Warriors 106-101 (1-1) LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba, Payton II ko: che follia di Brooks!

    MEMPHIS (STATI UNITI D’AMERICA) – Un colpo basso, una vigliaccata. Così si potrebbe definire l’intervento di Dillon Brooks su Gary Payton II in gara due dei playoff Nba. Dopo pochissimi minuti di gioco, infatti, l’ala piccola dei Memphis Grizzlies ha colpito alla testa l’avversario lanciato verso il canestro. Il figlio di The Glove, per evitare guai ben più peggiori nell’impatto sul parquet, si è procurato una frattura al gomito sinistro che, con molta probabilità, pone fine alle sue speranze di tornare in campo in questa stagione. 
    Il commento di Steve Kerr
    Furioso il tecnico dei Golden State Warrios Steve Kerr che tra il primo e il secondo quarto ha commentato: “Non stiamo parlando di una giocata fisica, ma di un colpo basso, di qualcosa di sporco”. Concetto poi ribadito anche nel dopopartita in conferenza stampa: “Non so se quel tipo di colpo fosse intenzionale o meno, non mi importa: so solo che è stata una giocata sporca. La pallacanestro playoff è più fisica, certo, tutti hanno voglia di combattere e lottare per la propria squadra. Ma c’è un codice non scritto che i giocatori seguono: nessuno si permetterebbe mai di mettere in discussione la stagione o addirittura la carriera di un collega colpendo un avversario alla testa mentre è in volo verso il ferro. Gary è un ragazzo che ha combattuto sul parquet per sei anni alla ricerca del posto giusto in NBA, finalmente ha trovato casa e questa dovrebbe essere la parte migliore della sua vita. Non è tollerabile che qualcuno arrivi a colpirlo in testa mentre sta per arrivare al ferro e gli rompa il braccio”. LEGGI TUTTO

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    Playoff Nba: incredibile Morant, Memphis raggiunge Golden State

    Nella notte italiana, in Western Conference Memphis pareggia i conti portandosi sull’1-1 con Golden State grazie ad una vittoria per 106-101 nel secondo turno dei playoff Nba. Sontuosa prova di Morant che chiude la partita con 47 punti (18 dei quali nell’ultima frazione), 8 rimbalzi e 8 assist e diventa così l’unico giocatore insieme a LeBron James e Kobe Bryant con più di una gara ai playoff da 45+ punti prima dei 23 anni. Invece i Celtics superano facilmente i Bucks per 109-86 e riportano la serie in parità (1-1) nella Easter Conference. Al secondo quarto il parziale era già di 33-19, con la squadra di Boston in controllo della partita sin dai primi minuti. Protagonista Jaylen Brown con 30 punti seguito dai 29 punti e 8 assist di Jayson Tatum. Serata storta per i campioni NBA in carica che non trovano un grande contributo realizzativo con Jrue Holiday che si ferma a quota 19 punti. 
    Nba, tutti i risultati
    2° TURNO EASTERN CONFERENCE:
    Miami Heat – Philadelphia 76ers 05/05 (1-0)
    Boston Celtics – Milwaukee Bucks 109-86 (1-1)
    2° TURNO WESTERN CONFERENCE:
    Phoenix Suns – Dallas Mavericks 05/05 (1-0)
    Memphis Grizzlies – Golden State Warriors 106-101 (1-1) LEGGI TUTTO

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    Caso Griner, la Wnba le rende omaggio sui parquet

    NEW YORK (Stati Uniti) – La Wnba ha annunciato l’intenzione di riconoscere l’importanza della giocatrice delle Phoenix Mercury Brittney Griner attualmente detenuta in Russia con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Durante la stagione 2022, che inizierà venerdì 6 maggio, le iniziali della Griner (BG) ed il suo numero di maglia (42) saranno presenti a bordo campo di tutti i 12 campi della Lega. Queste le parole della commissioner Cathy Engelbert: “Continuiamo a lavorare per riportare a casa Brittney e apprezziamo il supporto che la comunità ha mostrato a BG e alla sua famiglia durante questo periodo straordinariamente difficile”. La detenzione di sostanze stupefacenti in Russia può comportare una sanzione massima di 10 anni di carcere, un’udienza è fissata per il 19 maggio. LEGGI TUTTO

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    “Embiid farà domanda per la nazionalità francese e vorrebbe giocare con i Blues”

    Stando a quanto riportato da l’Equipe, Joel Embiid – centro dei Philadelphia 76ers in corsa per il premio di Mvp della regular season Nba – avrebbe avviato le procedure per ottenere la nazionalità francese e giocare, così, con i ‘Blues’. Embiid avrebbe alcuni legami familiari con la Francia, che gli permetterebbero di ottenere la nazionalità e giocare con i transalpini i prossimi grandi eventi come le Olimpiadi di Parigi. Tra l’altro, il giocatore dei Sixers già in passato avrebbe tentato di ottenere la nazionalità francese, ma non ci sarebbe riuscito. Sullo stesso argomentoNBANba, tegola per Philadelphia: frattura dell’osso orbitale per Embiid

    La Francia avrebbe, così, un roster di primissimo livello

    “So che ha avviato personalmente il processo di nazionalizzazione e che vorrebbe poter giocare per la Francia”, spiega Boris Diaw, ex giocatore e ora vice allenatore della nazionale. Se Embiid riuscisse a entrare nel giro della nazionale francese, allora quest’ultima si troverebbe ancor più forte di quella ha ottenuto l’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo. I ‘Blues’, infatti, hanno nel loro roster diversi giocatori che militano nella Nba: uno su tutti, Rudy Gobert, giocatore degli Utah Jazz che ha vinto per 3 volte il premio di difensore dell’anno. Ma oltre a lui ci sono anche Nicolas Batum (Los Angeles Clippers), Frank Ntilikina (Dallas Mavericks) e Evan Fournier (New York Knicks). 

    Sullo stesso argomentoNBANba, playoff: Miami batte Philadelphia, Dallas ko con Phoenix LEGGI TUTTO

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    L'Equipe: “Joel Embiid vuole giocare con la Francia”

    Il centro dei Philadelphia 76ers Joel Embiid, miglior realizzatore dell’ultima stagione regolare della Nba e in corsa per vincere il premio di Mvp, secondo l’Equipe avrebbe fatto richiesta per avviare le procedure per ottenere la nazionalità francese e giocare, così, con i ‘Blues’. Il centro avrebbe alcuni legami familiari con il paese guidato da Emmanuel Macron e questo potrebbe permettergli di ottenere la nazionalità e giocare i prossimi grandi eventi – come le Olimpiadi di Parigi nel 2024 – con la selezione francese.Sullo stesso argomentoNba, i Sixers perdono Embiid per infortunio: frattura dell’osso orbitaleNBA

    In passato avrebbe già fatto altri tentativi

    Già in passato Embiid avrebbe fatto dei tentativi per avere la possibilità di giocare con la Francia, tentativi che, però, non sarebbero andati a buon fine. “So che ha avviato personalmente il processo di nazionalizzazione e che vorrebbe poter giocare per la Francia. Detto questo, non stiamo mettendo il carro davanti ai buoi e speriamo che queste procedure abbiano successo” ha detto l’ex giocatore e ora vice-allenatore dei ‘Blues’ Boris Diaw.

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    Non sarebbe l’unico francese a militare nella Nba

    Se Embiid riuscisse a ottenere la nazionalità transalpina, allora la Francia si ritroverebbe con un roster di livello assoluto, ancor più forte di quello che ha ottenuto l’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo (battuta in finale dagli Usa). La Francia, infatti, ha già diversi giocatori che militano nella Nba: uno su tutti, il 3 volte difensore dell’anno Rudy Gobert, centro degli Utah Jazz. Ma poi ci sono anche Nicolas Batum dei Los Angeles Clippers, Evan Fournier dei New York Knicks e Frank Ntilikina dei Dallas Mavericks.  LEGGI TUTTO

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    Nba, playoff: Dallas ko con Phoenix, Miami supera Philadelphia

    NEW YORK (USA) – Partenza con il piede giusto e fattore campo rispettato per Phoenix e Miami, che vincono la prima gara delle rispettive semifinali playoff di Conference e si portano così sull’1-0 contro Dallas e Philadelphia.
    Ai Mavericks non basta Doncic
    Per la prima volta in una semifinale di Conference, Luka Doncic prova a trascinare Dallas (45 punti, 12 rimbalzi e 8 assist) ma lo sloveno non basta per sorprendere Phoenix, che chiude 121-114 con 25 punti di Ayton e 23 di Booker. Suns sempre in controllo e mai dietro nel punteggio e dominanti a rimbalzo (51-36): decimo successo di fila contro i Mavericks considerando anche la regular season. Intanto sale l’attesa il secondo atto della serie, sempre in Arizona.
    Senza Embiid i Sixers ko
    Nell’altro match l’assenza di Embiid si fa sentire per i Sixers, battuti 106-92 dagli Heat dove brillano un Tyler Herro recuperato a tempo di record dopo un problema respiratorio (25 punti) e un Bam Adebayo da 24 punti e 12 rimbalzi. A dare un contributo alla causa anche Butler (15 punti) mentre agli uomini di coach Rivers non bastano Harris (27 punti), Maxey (16 punti) e Harden (16 punti, 9 rimbalzi e 5 assist). “Non mi è piaciuto come abbiamo mosso la palla, siamo stati lenti”, rimprovera ai suoi proprio Rivers, che dovrà trovare una soluzione per gara 2 dove mancherà ancora Embiid. LEGGI TUTTO