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    Powervolley Jam Camp 2024 superato il record di 1.500 partecipanti

    Iniziata la quarta settimana a Marina di Carrara. Le parole dei protagonisti
    Di record in record, il Powervolley Jam Camp 2024 sta regalando numeri ed emozioni straordinarie all’insegna dello sport e del divertimento. Sold out tutti i turni settimanali a Marina di Carrara, con oltre 1.500 ragazzi partecipanti. La quarta settima si chiuderà venerdì 12 luglio, ma non è finita qui, perché il tour si sposterà poi in Basilicata, a Policoro – Lido di Scanzano, dal 22 al 28 luglio, per concludersi a Salsomaggiore Terme dal 19 al 25 agosto.  A impreziosire ancora una volta il Powervolley Jam Camp e a renderlo indimenticabile per i ragazzi e le ragazze, sono stati e saranno alcuni ospiti straordinari. Per Allianz Milano hanno fatto tappa nelle settimane di Camp Matey Kaziyski, Paolo Porro, Damiano Catania e Tommaso Barotto. Mentre a Salsomaggiore sono attesi altri due big del calibro del capitano Matteo Piano e di Tatsunori Otsuka. Tra gli altri ospiti del camp di volley ricordiamo Luca Porro, Aimone Alletti e Tommaso Stefani, mentre in questa quarta settimana, oltre alla conferma di Damiano Catania, lo staff tecnico potrà contare sui consigli di Jacopo Cuttini, Pupo Dall’Olio e Luca Cristofani.

    Il Jam Camp, arrivato alla sua edizione numero 28, è una vera e propria Academy per il volley e il basket, un progetto sportivo-educativo a 360°, che promuove la pratica sportiva come divertimento “attivo” e modello per un corretto e sano stile di vita, incentivando l’esercizio delle attività sportive nei giovani nella fascia di età 8-18 anni. Avvicina bambini e ragazzi alla pratica sportiva, li incoraggia all’esercizio motorio costante, allontanandoli dalla prospettiva di una vita sedentaria. Rappresenta inoltre un’esperienza formativa, emozionale e indimenticabile per chi ne è coinvolto, favorendo l’aggregazione e l’inclusione sociale grazie allo sport ed alle attività ludico-ricreative che prevedono, fuori dal campo di gioco, la condivisione di momenti di svago in spiaggia, in piscina, nelle serate a tema e nelle brevi escursioni nella località ospitante, per i ragazzi un forte stimolo  verso scelte consapevoli quali una vita permanentemente attiva, la valorizzazione della diversità e l’inclusione, la solidarietà, la tolleranza ed il fair-play, dentro e fuori dal campo da gioco.
    La collaborazione tra il Jam Camp e Allianz Powervolley Milano ha impreziosito negli anni un contesto già di eccellenza, in continuità con i progetti del presidente della società sportiva meneghina, Lucio Fusaro, da sempre attento a fornire possibilità di formazione e crescita ai più giovani, come testimonia il grande lavoro svolto sul settore giovanile “Diavoli Powervolley” ed i conseguenti successi a livello nazionale ed internazionale arrivati negli ultimi anni.

    La parola infine ai protagonisti della manifestazione. “Il successo di un Camp non si misura certo solo dai numeri, che già di per sé dicono molto, ma dal piacere di vedere i nostri atleti come Kaziyski, Catania, Barotto e Porro mettersi a disposizione con il sorriso per una comunità così eterogenea di giovani sportive e sportivi, che porteranno dalla prossima stagione il ricordo e gli insegnamenti dei campioni di Allianz Milano” commenta il direttore sportivo di Allianz Milano, Fabio Lini.
    “Siamo molto contenti di questo percorso intrapreso ormai tre anni fa con Powervolley che stagione dopo stagione è sempre più intenso – fa eco Roberto Milocco, manager sportivo e fondatore del Jam Camp – Siamo molto legati alla società milanese, alla sua dirigenza con cui condividiamo valori e obiettivi e ai suoi atleti, veri numeri uno dentro e fuori dal campo. Contiamo di realizzare insieme grandi progetti, per noi è uno stimolo a dare sempre il meglio e sempre di più”.

    Come anticipato, anche un campione come Matey Kaziyski, uno dei giocatori più vincenti nella storia del volley, al suo secondo anno in maglia Allianz Milano ha voluto dare il suo contributo al Powervolley Jam Camp 2024. Ecco le sue parole. “I ragazzi sono fantastici, hanno tanta voglia di giocare e una grande energia. Anche se fanno tanti allenamenti, perché di mattina giocano per due ore e poi tornano in palestra nel pomeriggio, sono sempre pieni di energia, è veramente impressionante. Mi è piaciuta anche l’atmosfera che gli allenatori creano, perché si vede che riescono a far appassionare tutti questi ragazzi” conclude Matey. LEGGI TUTTO

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    Alla ErmGroup San Giustino il giovane centrale Marco Romanacci

    Arriva dalla Toscana il giovane che completa il roster della ErmGroup San Giustino per ciò che riguarda il reparto dei centrali. Si chiama Marco Romanacci, classe 2006 (ha compiuto 18 anni lo scorso marzo) e 199 centimetri di altezza; livornese doc, proviene dal Torretta Volley, la società della città labronica nella quale è cresciuto, disputando i campionati Under 17 e Under 19 e sfiorando il titolo regionale toscano per poi giocare con la prima squadra, che milita in Serie C. E nell’estate del 2023, il primo significativo riconoscimento: la convocazione a un collegiale della Nazionale Juniores. “E la chiamata da parte della Pallavolo San Giustino è la seconda grande soddisfazione – ha dichiarato Romanacci – tanto più che pratico attività agonistica da pochi anni. Ho iniziato con le discipline individuali, vedi arti marziali e nuoto, poi ho scoperto la bellezza del gioco di squadra e mi sono appassionato alla pallavolo; peraltro, ho ancora margini di miglioramento da sfruttare anche dal punto di vista fisico”. Sei più forte nell’attacco veloce oppure a muro? “Bella domanda! Io credo di andar bene nell’attacco in primo tempo, ma c’è chi mi dice sono meglio a muro. Non è facile essere forti in entrambi i fondamentali, anche se a San Giustino lavorerò sodo sia da una parte che dall’altra. Con la velocità impressa al pallone nelle battute, è assai probabile che si debba stare pronti più a muro sui contrattacchi avversari che sui primi tempi”. Romanacci è stato un obiettivo inseguito a lungo da Valdemaro Gustinelli: “Il “corteggiamento” nei confronti di Marco è durato un anno – ha ricordato il direttore sportivo biancazzurro – perché la prima volta che ho parlato con lui è stato nel settembre dello scorso anno a Zocca, nel ritiro della pre-Juniores e ho notato fin da subito le sue capacità. Da quel momento, assieme ai suoi genitori abbiamo cominciato a valutare la possibilità di inserirlo nel roster della prima squadra. Il ragazzo ha partecipato, durante la scorsa stagione, ad alcuni allenamenti con la prima squadra, palesando quelle capacità che fanno di lui un profilo estremamente interessante. Stiamo parlando di un giovane del 2006 alto quasi due metri, che fino ad ora ha disputato un solo campionato di Serie C oltre alle varie categorie giovanili, per cui dovremo avere pazienza e saperlo aspettare. Dotato di qualità fisiche notevoli, Marco è un ragazzo sereno che crede profondamente nelle sue possibilità e che ha accettato di buon grado il progetto; anche per lui, come per tutti i nostri giovani in età, ci sarà il percorso dell’Under 19 nel quale crediamo profondamente e che comunque sarà una opportunità per potersi mettere in mostra e magari per “sfogare” tutta la sua voglia di campo. Con l’arrivo di Marco Romanacci, quest’anno in rosa abbiamo ben tre atleti nati nel 2006 e uno nel 2005, con Jacopo Biffi e Gian Marco Cioffi classe 2000, Simone Marzolla del 1999 e Paolo Battaglia del 1998: direi quindi che il nostro progetto abbia assunto dei connotati ben precisi e di questo ringrazio profondamente la società nella figura dell’amministratore delegato Claudio Bigi, primo sostenitore della linea verde”.
    La Pallavolo San Giustino rivolge un ringraziamento per il grande impegno profuso e per il prezioso contributo dato nella scorsa stagione allo schiacciatore Salvatore Cozzolino e al centrale-opposto Leonardo Ricci. A entrambi, la società formula un sentito “in bocca al lupo” per il prosieguo delle rispettive carriere.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Pallavolo San Giustino LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Vingegaard: “Nessuna paura, sto migliorando e aspetto la terza settimana”

    “Se avessi seguito Pogacar e Remco (Evenepoel) e poi fossi stato eliminato, avrei perso il Tour de France ieri. Non è stata una mancanza di coraggio, ma una corsa intelligente e strategica”. Così Jonas Vingegaard nel giorno di riposo e dopo la tappa di Troyes dominata dagli sterrati. Il danese poi prosegue: “Di solito sto molto bene nella terza settimana”. Vingegaard replica così a chi lo critica per la strategia troppo difensiva in questo Tour de France e risponde a chi lo ha punzecchiato dicendogli che non ha avuto carattere. “Mi sento come se stessi migliorando sempre di più. Penso di essere a un livello molto alto, molto più di quanto avrei potuto sperare con solo sei settimane di preparazione”, ha detto. “È difficile fare un paragone con l’anno scorso perché abbiamo avuto solo una tappa di alta montagna. Ma sì, sono un po’ al di sotto dell’anno scorso. Non è necessariamente un brutto segno, significa che ho ancora margini di miglioramento anche se non so come sarò nella terza settimana – conclude –  Di solito sto molto bene nella terza settimana, ma con la caduta vedremo… La caduta (al Giro dei Paesi Baschi) mi ha fatto cambiare perché sono particolarmente felice di essere vivo e di partecipare al Tour”.  LEGGI TUTTO

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    Giuseppe Bellanova in cabina di regia alla Negrini CTE

    Per produrre una sinfonia perfetta ogni orchestra ha bisogno di un direttore. Dopo aver annunciato i nomi dei protagonisti, la Negrini CTE è lieta di concludere gli annunci col “direttore d’orchestra” del team che disputerà il prossimo campionato di serie A3: Giuseppe Bellanova. 
    Nonostante abbia soltanto 21 anni, il giovane palleggiatore salentino nato nel 2003 a Ostuni, ha già alle spalle tre stagioni in serie A (Modena A1 2021/22, Motta di Livenza A2 2022/23, Prata di Pordenone A2 2023/24).
    Adesso Giuseppe è pronto a muovere le redini della formazione di Acqui Terme, alla quale si presenta iniziando a ripercorrere la sua carriera:  “La mia carriera pallavolistica inizia nella mia città natale, Ostuni dove ho iniziato i campionati giovanili e serie D e C. Nel 2019 sono andato al Modena Volley dove ho trascorso 3 anni alternando campionati di U19 e serie B ad allenamenti con la serie A e avendo l’occasione di esordire in Champions League. Le ultime due  stagioni le ho passate una a Motta di Livenza e l’altra a Prata di Pordenone in A2. Due anni fondamentali per la mia crescita professionale”
    Una crescita che continuerà ad Acqui Terme dove Bellanova sarà il giocatore più giovane del sestetto titolare:
     “La proposta della Negrini CTE mi è piaciuta sin da subito sia per la serietà della società sia per la bravura e professionalità di coach Totire. Il progetto che mi è stato presentato è ottimo e ho capito che qui potevo crescere molto sotto tanti punti di vista. Il livello dell’A3 l’anno prossimo sarà molto alto, tante squadre si sono rinforzate. È ancora presto per parlare di obiettivi per la prossima stagione, quando ci troveremo in palestra tutti insieme li definiremo, per ora posso dire che abbiamo un mix interessante tra giocatori esperti e giovani di prospettiva”
    In conclusione: “L’unione del gruppo deve essere un nostro punto di forza” LEGGI TUTTO

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    Consoli, un centro a tutto Tondo!

    La Consoli fa sul serio e annuncia nella sede del title sponsor SFERC che Alessandro Tondo è la preziosa arma in più del reparto centrali! Il campione pugliese, forte di sette stagioni in Superlega e sei in A2, promette: “Brescia ha progetti ambiziosi, vedo un gruppo esperto, pronto a non disattendere le aspettative”
    Brescia 8 luglio 2024 – Gli ultimi scorci del mercato di Atlantide per la stagione 2024/2025 sono da ‘circoletto rosso’, con Alessandro Tondo che va a chiudere il cerchio attorno al reparto dei centrali biancoblù.
    Ospite dei fratelli Campadelli nel quartier generale di SFERC, il fuoriclasse ex Catania, Vibo e Piacenza ha messo in chiaro le sue intenzioni per questa nuova avventura lombarda: “Ogni volta che negli ultimi anni sono tornato in A2, l’ho fatto per progetti ambiziosi. Brescia viene da un’ottima stagione in cui ha centrato due grandi obiettivi, quindi ora le aspettative si alzeranno: faremo del nostro meglio per cercare di non disattenderle, nonostante quest’anno la categoria sia una delle più equilibrate e forti che ricordi. Tante squadre sono ben organizzate e temibili: penso a Siena, Cuneo, Ravenna, Prata e anche a Catania, la favorita sulla carta, che credo non potrà permettersi passaggi a vuoto.
    Personalmente porterò in campo tutto ciò che possiedo tecnicamente, fisicamente e metterò a disposizione del gruppo l’esperienza maturata, che non manca certo tra i tucani. Ritrovo giocatori incontrati da avversario, come Tiberti, Cavuto, Erati, Raffaelli e Cominetti e altri con cui ho già avuto modo di giocare come Cargioli e Hoffer, persone che condividono la mia stessa voglia di vincere e di centrare gli obiettivi che la società ha nel mirino”.
    Quasi 33 anni, 202 cm, Tondo inizia la gavetta nel 2011 nel campionato cadetto a Reggio Emilia, dove resta un lustro. La sua carriera si impenna nei sei anni trascorsi tra Milano – dove gioca come opposto tra il 2017 e il 2018 – e Piacenza, con cui, tornato al centro … centra la sua prima promozione nel 2019. I tucani lo incrociano nei Quarti Play off quell’anno e con la squadra emiliana resterà poi tre stagioni, macinando gioco ed esperienze nella massima serie.
    Torna in A2 con Vibo nel 2022/2023 ed è protagonista della promozione che gli vale l’ingaggio a Catania in Superlega – dopo che il sodalizio siculo è subentrato nei diritti proprio a Vibo. In quello stesso anno conquista anche Coppa Italia (una l’aveva vinta pure con Piacenza) e Supercoppa.
    In carriera ha collezionato sinora 2.000 punti e non ha intenzione di fermarsi.  Valerio Campadelli, CEO di SFERC, aggiunge il suo entusiasmo: “L’impressione su Tondo è ottima e lo è anche sulla squadra di quest’anno. Per noi sponsor continua ad essere un piacere venire al San Filippo e godere dello spettacolo: bell’ambiente, bella tifoseria e gran bel gioco. Il finale della scorsa stagione con la vittoria di due trofei nazionali ci ha dato un buon ritorno di immagine che ci impegneremo a mantenere, dando ancora di più per continuare a far parlare di Brescia”.
    Chiude Il tecnico Zambonardi: “Tondo è un atleta strutturato, dotato di un’ottima battuta spin e di una fisicità esplosiva, ma sono la grande professionalità e la mentalità vincente le caratteristiche che contribuiscono a rendere il nostro reparto centrale probabilmente il più solido della categoria”. LEGGI TUTTO

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    Al via la campagna 2024/25 con la prelazione vecchi abbonati

    Noi siAMO SATURNIA. Con questo claim e la passione condivisa per la pallavolo, Cosedil Saturnia Acicastello lancia la sua campagna abbonamenti per la stagione 2024/25 per vivere insieme ai supporter i match del Campionato di Serie A2 Credem Banca a partire dal prossimo ottobre. E si inizia dai vecchi abbonati con la possibilità di usufruire del diritto di prelazione fino a domenica 14 luglio. Dal giorno dopo, lunedì 15 luglio, partirà la vendita libera per tutte le altre categorie di abbonamento.
    “Quest’anno è un anno da vivere tutti insieme, per questo intanto abbiamo voluto dare la possibilità ai nostri supporter storici di scegliere il loro posto per primi e poi abbiamo scelto delle tariffe accessibili a tutti con delle promo dedicate che riguardano le famiglie, gli studenti dell’Università di Catania, i tesserati Federvolley e i ragazzi e le ragazze innamorati come noi di questo sport”, spiega il presidente Luigi Pulvirenti.
    Per i nuovi abbonati tre opzioni diverse, tribuna A inferiore 150 €, tribuna ordinaria 100 € e curva 50 €, con uno sconto del 30% dedicato agli abbonati della scorsa stagione che potranno riservare il loro posto a 105 € (Tribuna A inferiore), 70 € (Tribuna ordinaria) e 35 € (Curve).
    Ma la campagna abbonamenti, che verrà aperta nella sua totalità lunedì 15 luglio, prevede sconti per diverse categorie, a cominciare dalla promo dedicata ai tesserati e alle tesserate Federvolley, per loro riduzioni sul costo dei biglietti e degli abbonamenti dal 10% al 25% per l’acquisto di pacchetti, e ancora la promo dedicata alle famiglie grazie alla quale per un genitore che acquista l’abbonamento a prezzo pieno, quello per il primo figlio potrà essere acquistato con solo 1€, mentre quello per il secondo con il 50% di sconto. Sconti anche per gli studenti dell’Ateneo Catanese, con il 15% di riduzione sia per gli abbonamenti che per i biglietti, in più per i più meritevoli, ulteriori sconti al botteghino sui ticket dei singoli match. I bambini e le bambine sotto i 10 anni potranno entrare gratuitamente al PalaCatania, dai 10 ai 16 anni invece il costo sarà dimezzato.
    “Sarà una stagione da non dimenticare – aggiunge il presidente Pulvirenti – abbiamo messo su una squadra altamente competitiva con giovani talenti che, insieme a giocatori di grande esperienza daranno grande spettacolo al PalaCatania”.
    Tredici i match casalinghi della Regular Season, il cui costo dei singoli biglietti è fissato in 15 € (Tribuna inferiore), 10 € (Tribuna Ordinaria) e 5 € (Curve).
    L’acquisto degli abbonamenti, in prelazione fino a giorno 14 luglio, può essere fatto esclusivamente su LiveTicket a questo link.
    Per acquistare le promo è necessario inviare una mail a saturniaacicastello@gmail.com
    Noi siAMO SATURNIA.
    Ufficio Stampa – Saturnia VolleyKarma CommunicationMariangela Di Stefano – comunicazione@saturniavolley.it LEGGI TUTTO

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    Alessandro Tondo chiude (col botto) il reparto centrali di Brescia

    Gli ultimi scorci del mercato di Atlantide per la stagione 2024/2025 sono da ‘circoletto rosso’, con Alessandro Tondo  che va a chiudere il cerchio attorno al reparto dei centrali biancoblù.Ospite dei fratelli Campadelli nel quartier generale di SFERC, il fuoriclasse ex Catania, Vibo e Piacenza ha messo in chiaro il suo obiettivo in questa nuova avventura lombarda: “Ogni volta che negli ultimi anni sono tornato in A2, l’ho fatto per progetti ambiziosi. È chiaro che Brescia viene da un’ottima stagione, in cui ha centrato due grandi obiettivi, quindi ora le aspettative si alzeranno: faremo del nostro meglio per cercare di non disattenderle, nonostante quest’anno la categoria sia una delle più equilibrate e forti che ricordi. Tante squadre sono ben organizzate e temibili: penso a Siena, Cuneo, Ravenna, Prata e anche Catania, la favorita sulla carta, che credo non potrà permettersi passaggi a vuoto.”  “Personalmente porterò in campo tutto ciò che possiedo tecnicamente, fisicamente e metterò a disposizione del gruppo l’esperienza maturata, che non manca certo tra i tucani. Ritrovo giocatori incontrati da avversario, come Tiberti, Cavuto, Erati, Raffaelli e Cominetti e altri con cui ho già avuto modo di giocare come Cargioli e Hoffer, persone che condividono la mia stessa voglia di vincere e di centrare gli obiettivi che la società ha nel mirino”.

    Quasi 33 anni, 202 cm, Tondo inizia la gavetta nel 2011 nel campionato cadetto a Reggio Emilia, dove resta un lustro. La sua carriera si impenna nei sei anni trascorsi tra Milano – dove gioca come opposto tra il 2017 e il 2018 – e Piacenza, con cui, tornato al centro … centra la sua prima promozione nel 2019. I tucani lo incrociano nei Quarti Play off quell’anno e con la squadra emiliana resterà poi tre stagioni, macinando gioco ed esperienze nella massima serie.Torna in A2 con Vibo nel 2022/2023 ed è protagonista della promozione che gli vale l’ingaggio a Catania in Superlega – dopo che il sodalizio siculo è subentrato nei diritti proprio a Vibo. In quello stesso anno conquista anche Coppa Italia (una l’aveva vinta pure con Piacenza) e Supercoppa.

    In carriera ha collezionato sinora 2.000 punti e non ha intenzione di fermarsi. Valerio Campadelli, CEO di SFERC, aggiunge il suo entusiasmo: “L’impressione su Tondo è ottima e lo è anche sulla squadra di quest’anno. Per noi sponsor continua ad essere un piacere venire al San Filippo e godere dello spettacolo: bell’ambiente, bella tifoseria e gran bel gioco. Il finale della scorsa stagione con la vittoria di due trofei nazionali ci ha dato un buon ritorno di immagine che ci impegneremo a mantenere, dando ancora di più per continuare a far parlare di Brescia”.

    Chiude Il tecnico Zambonardi: “Tondo è un atleta strutturato, dotato di un’ottima battuta spin e di una fisicità esplosiva, ma sono la grande professionalità e la mentalità vincente le caratteristiche che contribuiscono a rendere il nostro reparto centrale probabilmente il più solido della categoria”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2024: oggi riposo, dalla prossima tappa riparte caccia a Pogacar

    Il Tour de France rispetta la sua prima giornata di riposo. Un momento di tregua per fare un primo bilancio: Pogacar è l’uomo da battere, ma Evenepoel, Vingegaard e Roglic restano lì. E nessuna corsa come la Grande Boucle può riservare sorprese. Un Tour che in questa prima settimana ha regalato tante immagini da ricordare
    TOUR DE FRANCE 2024, IL PERCORSO – LA PRESENTAZIONE DELLA 10^ TAPPA

    Abbiamo ancora negli occhi la polvere degli “chemins blancs”, gli sterrati che hanno reso la 9^ tappa del Tour de France uno spettacolo nello spettacolo. Non ci sono stati scossoni in classifica, ha vinto l’eroe di giornata Turgis, 30 anni e un successo da raccontare ai nipoti. Ma sulle strade dell’Aube, da Troyes a Troyes, tra campagne, polvere, vigneti e sole accecante, i big non hanno deluso le aspettative. Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel non si sono risparmiati, hanno voluto e cercato la bagarre (il danese forse un po’ meno), hanno dato strappi che hanno infiammato la corsa e ci hanno fatto saltare sui divani. Era una tappa importante, perché, come ha detto alla vigilia la maglia gialla, era una frazione non decisiva per vincere il Tour ma per perderlo sì. L’importante era stare davanti a inizio di ogni settore di sterrato, non farsi risucchiare, ma il concetto è stato sublimato da fucilate prima di Pogacar, poi della Visma, poi di Evenepoel. Menzione speciale per Vingegaard, costretto a correre, causa foratura, 100 km con la bici del suo gregario Tratnik, cosa non banale. Dopo le fiamme della domenica, il lunedì la Grande Boucle riposa, prende fiato e martedì sarà occasione per velocisti. Una giornata di sosta anche per riorganizzare le idee e fare un primo bilancio

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    Cosa ci ha detto la prima settimana
    Cosa ci lascia dunque la prima settimana di Tour de France? Innanzitutto le immagini, splendide, della “Grand Départ”, con tre tappe interamente corse in Italia e una quarta partita da Pinerolo. Firenze, Rimini, Cesenatico, Bologna, Piacenza e Torino: sulle strade d’Italia si è respirata passione, con tantissimi tifosi e curiosi. Un evento memorabile e unico, a 100 anni dalla prima vittoria italiana alla Grande Boucle (1924, Ottavio Bottecchia detto “il muratore del Friuli”). Frazioni che hanno regalato spettacolo e le prime scaramucce dei big, con l’accelerazione di Pogacar sulla salita di San Luca a Bologna. Ma è stata la 4^ tappa, da Pinerolo a Valloire, a stabilire le prime gerarchie. Sull’ultimo tratto del Galibier, e ancora di più in discesa, Pogacar ha dimostrato (se ce ne fosse bisogno) di essere l’uomo da battere. Uno dei suoi capolavori, con una vittoria in puro stile maglia gialla. Vingegaard ha dimostrato di non mollare e spera che la sua condizione, dopo il terribile incidente e il lungo ricovero di aprile, cresca giorno dopo giorno. Stessa speranza ce l’ha Roglic, a cui sembra mancare lo spunto dei primi tre in classifica generale ma che resta lì, quarto a 1’36”. Quello che, insieme allo sloveno, sembra avere la gamba migliore è Remco Evenepoel. Il belga ha risposto agli attacchi di Pogacar in salita, forse deve migliorare in discesa e nel posizionamento durante la corsa, ma a cronometro è imbattibile e lo ha dimostrato nella prova contro il tempo a Gevrey-Chambertin, rifilando 12 secondi in 25 km a Pogacar e posizionandosi secondo in classifica generale a soli 33′ secondi dalla maglia gialla. Sulle squadre dei big invece ci sono pochi dubbi: UAE e Visma | Lease a Bike sono decisamente le più attrezzate. Gli uomini di Pogacar sul Galibier hanno realizzato un capolavoro, la squadra del danese sugli sterrati ha risposto dando una prova di forza e compattezza. Martedì 9 luglio si riparte, nelle ultime due settimane ci saranno le salite, i Pirenei e un po’ di Alpi e soprattutto la cronometro finale con arrivo a Nizza. La sfida è tutta aperta. Pogacar resta il più forte ma Evenepoel, Vingegaard e Roglic sono lì, e nessuna corsa più del Tour de France non è finita finché non è finita. La certezza è che ci divertiremo ancora, e molto. 

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    Istantanee dalla Grande Boucle: il record di Cannonball
    Sono tante le immagini di questa prima settimana che meriterebbero la copertina. A partire da Mark Cavendish, tornato Cannonball dopo l’incredibile sofferenza delle prime due tappe. Il britannico corona il sogno, battere il record (che condivideva) e superare Eddy Merckx per vittorie di tappa al Tour: ora sono 35 a 34. Cosa ancora più bella, ricevendo l’omaggio di tutto il gruppo, a partire dagli avversari battuti in volata a Saint-Vulbas. Significa aver lasciato un segno umano, prima che sportivo, nel gruppo. Con il siparietto con Pogacar dopo la vittoria e “l’avvertimento” di Cavendish allo sloveno: “Non battere il mio record eh”…

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    Girmay nella storia, la speranza azzurra Ciccone e la “beffa” Bernard
    Altra istantanea è quella di Girmay: primo eritreo a vincere una tappa al Tour de France e non contento ne vince anche una seconda, indossando la maglia verde di leader della classifica a punti. I francesi, oltre alla vittoria di Turgis e alla prima maglia gialla di Bardet, si tengono stretta l’immagine (anche e soprattutto in chiave futuro) del trionfo di Vauquelin a Bologna. E il francese ha corso anche un’ottima cronometro, in classifica generale è molto indietro ma ha solo 23 anni. L’Italia si aggrappa a Ciccone, 14° in classifica a 5’35” ma non lontano da un posto in top 10. La maglia a pois dell’anno scorso sta facendo il suo, finora una buona corsa, aspettiamo un acuto per poter gioire un po’ anche noi. Fotografia finale: Julien Bernard che durante la cronometro riceve l’omaggio dei tifosi, sulle strade di casa. Il francese si ferma per abbracciare e baciare moglie e figlio. Viene multato di 200 franchi, la sua risposta dice già tutto: “Pagherei volentieri altri 200 franchi per vivere giornate così”. Onorare la corsa significa anche celebrare i tifosi e concedersi a loro quando è possibile (ribadiamo invece un appello: non si disturbano i corridori con comportamenti senza senso, rispetto della fatica prima di tutto, facciamo i tifosi e non gli esibizionisti). Quelle immagini di gioia, quell’abbraccio collettivo per salutare un corridore e la sua carriera sono l’essenza di questo sport. Questo surplus del ciclismo andrebbe preservato con cura. 

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    TOUR DE FRANCE
    Le classifiche del Tour: Pogacar in giallo

    Tante emozioni sugli sterrati della nona tappa, ma sia la classifica generale che quelle speciali non subiscono scosse. Pogacar resta in giallo, saldi in testa anche Evenepoel, Girmay e Abrahamsen nelle rispettive graduatorie. Ecco l’ordine di arrivo della frazione odierna, la classifica generale e quelle speciali. Il Tour è in diretta integrale su Eurosport, canali 210 e 211 del telecomando Sky
    TOUR DE FRANCE, LA 9^ TAPPA

    L’ORDINE DI ARRIVO DELLA 9^ TAPPA:

    ANTHONY TURGIS in 4h 19’43”
    Tom Pidcock – S.T.
    Derek Gee – S.T.
    Alex Aranburu – S.T.
    Ben Healy +2”
    Alexey Lutsenko – S.T.
    Javier Romo +12”
    Jasper Stuyven +18”
    Biniam Girmay +1’17”
    Michael Matthews – S.T.

    LA MAGLIA GIALLA

    POGACAR Tadej (UAE Team Emirates) in 35h 42′ 42”
    EVENEPOEL Remco (Soudal Quick-Step) +33”
    VINGEGAARD Jonas (Team Visma | Lease a Bike) +1’15””
    ROGLIC Primoz (Bora Hansgrohe) +1’36”
    AJUSO Juan (UAE Team Emirates) +2’16”
    ALMEIDA Joao (UAE Team Emirates) +2’17”
    RODRIGUEZ Carlos (Ineos-Grenadiers) +2’31”
    LANDA Mikel (Soudal Quick-Step) +3’35”
    GEE Derek (Ismael-Premier Tech) +4’02”
    JORGENSON Matteo (Team Visma | Lease a Bike) +4’03”

    LA MAGLIA VERDE (Classifica a punti)

    Biniam Girmay – 224 punti
    Jasper Philipsen – 128 punti
    Jonas Abrahamsen – 107 punti
    Anthony Turgis – 96 punti
    Arnaud De Lie – 92 punti

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