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    L’effetto Sinner fa punto anche nello Zambia, grazie a Saggioro e ai Carota Boys: ora a Ndola il sogno è un’academy

    Il campo da tennis realizzato a Ndola (Zambia), ora dotato di impianto di illuminazione grazie alla raccolta fondi promossa dai Carota Boys

    Alcune persone vogliono che accada, altre desiderano che accada e altre ancora lo fanno accadere”. È una nota frase della leggenda del basket Michael Jordan, riportata sul murales che a Ndola, città dello Zambia situata a 300 chilometri a nord della capitale Lusaka, celebra il successo e l’ambizione del bresciano Damiano Saggioro. È stato lui, quando era presidente del Tennis Desenzano, a favorire attraverso una raccolta fondi la realizzazione di un campo da tennis all’interno di una casa d’accoglienza, costruito nel 2023 grazie alla solidarietà di tanti. E oggi quella struttura, dall’enorme impatto sociale per il territorio, si è impreziosita anche di un impianto di illuminazione finanziato da una nuova campagna di fundraising promossa dai celebri Carota Boys: sei amici d’infanzia cuneesi diventati la pittoresca tifoseria del numero uno del mondo Jannik Sinner, seguito nei tornei più importanti del mondo. Il loro intervento, sempre appoggiato al progetto di cooperazione internazionale Cicetekelo Youth Project che ogni giorno ospita decine di bambini e giovani provenienti da situazioni di forte vulnerabilità, ha permesso di raccogliere la cifra di 5.295 euro attraverso la quale non solo il campo è stato dotato dell’illuminazione artificiale, ma è stato anche finanziato l’acquisto di attrezzature sportive: racchette, palline, abbigliamento e altro. Così, grazie alla possibilità di giocare anche senza la luce del sole, gli orari di attività sono raddoppiati e la pratica del tennis come strumento di riscatto sociale è stata estesa a sempre più ragazzi, con effetti tangibili a 360 gradi.
    Secondo quanto stimato da Cicetekelo Youth Project, il campo di matrice italiana ha avuto un impatto senza precedenti sul territorio. Grazie al tennis, c’è stato un incremento del 45% nel totale di bambini e ragazzi che praticano regolarmente attività sportiva. Addirittura l’87% dei partecipanti al progetto ha mostrato un miglioramento nei risultati scolastici dopo sei mesi di allenamento, mentre il 65% dei ragazzi ha dichiarato di aver sviluppato nuove competenze relazionali e una maggiore autostima. Dall’arrivo del campo, 21 ragazzini sono entrati nel progetto Cicetekelo grazie all’attività sportiva, abbandonando situazioni di strada o rischio, mentre 29 bambine hanno iniziato a giocare a tennis, in un contesto nel quale le ragazze hanno spesso minori opportunità di accesso allo sport. Prove di una vera trasformazione sociale e anche culturale, che si traduce in una lunga serie di benefici per il futuro dei ragazzi e dunque dell’intero territorio.
    Tanto che, sull’onda di questi risultati e dei traguardi già raggiunti, ora c’è la volontà di alzare ancora l’asticella, verso qualcosa di mai fatto prima. Il sogno condiviso da Cicetekelo Youth Project, Damiano Saggioro e Carota Boys è di lanciare la prima Tennis Academy for Development in Zambia: un centro sportivo e formativo permanente per bambini e giovani svantaggiati, con un programma completo di allenamenti quotidiani di tennis, attività educative e supporto scolastico. Ma anche un progetto di formazione professionale per una decina di giovani allenatori locali, che riceveranno un training tecnico e pedagogico; un’occasione di crescita anche competitiva (con clinic e tornei locali) e un’iniziativa di inclusione, con attenzione specifica alla partecipazione di ragazze e minori con disabilità. Un obiettivo estremamente ambizioso che punta a realizzare un modello unico nel paese, con lo sport come reale veicolo di rivalsa sociale. Il tutto partito dall’Italia, dalla rete di solidarietà che prima ha favorito la realizzazione del campo e poi dell’impianto di illuminazione che l’ha reso ancora più funzionale. Con le vittorie di Sinner sullo sfondo. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Nardi fuori di 3 posti dal Md di Madrid

    Scritto da JOA20

    Scritto da marco.mazzoni

    Scritto da JOA20

    Scritto da Vincenzo

    Scritto da JOA20Curioso di vedere se per Roma taglieranno via Jannik oppure si “limiteranno” a segnarlo come WC fin dall’inizio

    Ma scusa non ho capito cosa intendi, forse ho capito, la settimana prossima esce l’entry list e lui non risulta ancora eleggibile per giocare? A sto punto io lascerei il nome così com’è, senza il taglio e né niente visto che poi comunque da maggio potrà giocare ecc

    Potrei aver preso un granchio ma Sinner non può iscriversi a tornei prima di riprendere ad allenarsi con giocatori professionisti (metà aprile quindi) e dato che le liste di Roma escono un mese prima del torneo in teoria dovrebbero tagliare via il suo nome come hanno fatto per Madrid.

    Per quello che mi ricordo del regolamento (vado a memoria), Sinner è il n.1 del mondo e quindi è iscritto di diritto ad un M1000 Mandatory come Roma. Pertanto, visto che all’avvio del torneo il periodo di sospensione sarà terminato, non deve iscriversi. Ci sarà e basta, a meno di sua decisione di cancellarsi per infortunio o altri problemi.Saluti!M.

    Quindi non dovrà chiedere una wild card per Roma? Avevo sentito così
    Non so dove l’hai letto ma è errato.Oltretutto mi sono preso la briga di andare a controllare il regolamento anti-doping, che così recita: “Where an Event that will or may take place after the period of Ineligibility has an entry deadline that falls during the period of Ineligibility, the Player may submit an application for entry in the Event in accordance with that deadline, notwithstanding that at the time of such application they are still Ineligible”.
    Quindi: Sinner anche nel periodo di sospensione può iscriversi a tornei. Per esempio, Amburgo.Questione chiusa.M. LEGGI TUTTO

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    Atp Barcellona e Atp Monaco di Baviera, le partite di oggi: gli orari

    Venerdì dedicato ai quarti di finale agli Atp 500 di Monaco di Baviera e Barcellona, da seguire in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Si partirà dalla Germania dove scenderà in campo Luciano Darderi, opposto al n. 2 del seeding Ben Shelton nel 2° match dalle 11. Sarà un confronto inedito per l’italoargentino che non ha mai affrontato il 22enne di Atlanta. A seguire toccherà a Sascha Zverev contro Tallon Griekspoor. Tra le sfide di Barcellona, invece, particolare attenzione al confronto tra Carlos Alcaraz e Alex De Minaur.

    Tutti gli incontri su Sky Sport Plus ed Extra Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA. LEGGI TUTTO

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    Piatti sul ritorno di Sinner: “Questi mesi di stop gli daranno un vantaggio decisivo”

    Riccardo Piatti nella foto

    Ricardo Piatti analizza il ritorno di Jannik Sinner nel circuito, prevedendo grandi successi per il numero uno italiano.Jannik Sinner sta ultimando i preparativi per il suo atteso ritorno alle competizioni. Dopo diverse settimane lontano dai riflettori, il tennista italiano sta progressivamente riapparendo in pubblico, allenandosi nelle strutture che hanno recentemente ospitato il Masters 1000 di Montecarlo e condividendo sessioni di allenamento con colleghi del circuito.
    Il tennista altoatesino, che ha rilasciato poche interviste durante questo difficile periodo, ha ammesso di aver accettato i mesi di sospensione per evitare conseguenze peggiori. A pochi giorni dal suo rientro al torneo di Roma, cresce l’attesa per Sinner, che tornerà con lo stesso status con cui si era allontanato: quello di grande favorito in ogni competizione.
    “Tutta questa situazione è stata molto spiacevole per Sinner, ma sono sicuro che la trasformerà in qualcosa di positivo. Credo che in questi mesi Jannik abbia una carta molto importante in mano per vincere Roland Garros, Wimbledon e US Open”, ha dichiarato Ricardo Piatti ai microfoni di SuperTennis TV. L’anno scorso Sinner è arrivato lontano in diversi tornei del Grande Slam, come nel caso del Roland Garros, ma è evidente che il tennista di San Candido ha margine per aumentare ulteriormente il divario con i suoi inseguitori. Conquistare immediatamente un titolo al suo ritorno sarebbe inoltre una chiara dichiarazione d’intenti verso i suoi rivali.
    Piatti, ex coach di Sinner che conosce profondamente le capacità del tennista italiano, è convinto che questo periodo di pausa forzata non abbia interrotto la crescita dell’atleta. “Sono certo che in questi mesi di pausa, Jannik non si sia fermato. Durante la pandemia, per esempio, fu uno dei momenti di costruzione più importanti per lui. Si allenava fisicamente tre volte a settimana e giocava a tennis tutti i giorni”, ha spiegato.
    Il coach ha inoltre sottolineato la crescita complessiva del movimento tennistico italiano: “Dieci o quindici anni fa tutti vincevano la Coppa Davis e la BJK Cup tranne l’Italia, che era un passo indietro. Ora, invece, con tutto il tennis che c’è in Italia, siamo nella posizione giusta: è chiaro che è un vantaggio avere il numero 1 del mondo, ma se non c’è il numero uno, ci sono altri giocatori che possono entrare nella top 10 e vincere tornei”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou: “Musetti in finale di uno Slam? Dipende da solo lui, può farcela ma deve essere meno passivo”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Il noto coach Patrick Mouratoglou ha dedicato una puntata della sua rubrica “Eye of the coach” all’analisi del gioco e potenzialità di Lorenzo Musetti che, dopo la grande settimana vissuta a Monte Carlo con l’accesso alla finale, è a un passo dallo sbarcare in top 10. Secondo l’allenatore francese Musetti ha un grande talento e il destino nelle proprie mani: può arrivare a giocarsi i titoli dello Slam a patto di tenere in campo un’attitudine meno passiva e di restare aggressivo per tutta la durata dell’incontro, altrimenti quel buon livello non sarà sufficiente.
    “Musetti è un grandissimo giocatore, ha tutto nel suo gioco” esordisce Mouratoglou nell’analisi dell’italiano. “Si muove molto bene sul campo, anche il diritto, il rovescio, il tocco sono ottimi, può giocare bene anche al volo. È un tennista completo con colpi di grande qualità. La sua palla è molto viva, quando colpisce può accelerare in ogni situazione, sia col diritto che col rovescio”.
    “Penso che la terra battuta sia la superficie migliore per lui perché è globalmente troppo passivo e questo è il motivo per cui a Monte Carlo i suoi incontri hanno avuto così tanti alti e bassi, perché è costantemente esitante sulla condotta da tenere. ‘Devo spingere, devo prendermi il rischio, devo comandare’ o ‘meglio attendere che sia l’avversario a sbagliare’. ‘Devo dare più rotazione alla palla, devo giocare slice, devo difendermi e così funzionerà’. Nel torneo ha perso diversi primi set e li ha persi male o è stato sotto di un break e quindi si è scosso e ha iniziato a giocare, ha iniziato a diventare aggressivo, ha iniziato a comandare. Così la partita è completamente cambiata“.
    “Spero per lui che questo torneo sia stata una grande lezione perché è davvero un grande tennista. Se riuscirà a cambiare mentalità, ad aver maggiore determinazione nell’essere quello che comanda e restare in difesa solo quando non ha nessun’altra opzione, il suo livello crescerà in modo esponenziale. In finale a Monte Carlo abbiamo visto un tennista che sta sempre all’attacco come Alcaraz contro uno che sta tanto in difesa come Musetti, e abbiamo visto come è finita. A livello di qualità tra i due non c’è una differenza enorme, entrambi in campo possono fare di tutto, entrambi riescono ad accelerare tantissimo sia col diritto che col rovescio, ma mentre uno ha una mentalità totalmente offensiva, l’altro è ancora a caccia di una costanza nel suo modo di stare in campo”.
    Mouratoglou fa un paragone tra Zverev e Musetti. “La differenza tra il tedesco e Lorenzo è che Sasha ha raggiunto un livello altissimo come contrattaccante, stazionando piuttosto dietro la riga di fondo campo ma non essendo difensivo, colpendo forte la palla senza creare, coprendo bene tutto il campo e tenendo una buona qualità e profondità di gioco per tutto lo scambio. E quando si pensava che avesse compiuto l’ultimo step ha visto che non poteva, perché mancava qualcosa di importante che non ha mai funzionato nel suo gioco. Sasha deve ancora imparare a fare uno o due passi avanti se la palla e più corta e colpire con più anticipo, andando più vicino al rimbalzo. Non ha mai imparato a farlo perché il suo tennis funzionava lo stesso. Non è per niente la stessa cosa per Musetti, sa che deve farlo, ma non lo fa abbastanza perché ancora si basa troppo sull’attesa che l’avversario possa sbagliare prima di lui. È la stessa cosa di gente come Gasquet o Monfils, ragazzi bravissimi a muoversi, rallentare e sperare che l’altro sbagliasse un colpo per primo. La qualità degli spostamenti di Gael è incredibile quindi è sempre riuscito a rimettere tantissime palle all’avversario, quindi questa tattica funziona alla grande fino a un certo livello. Ma quando la giochi contro i migliori, non funzionerà. Lorenzo comanda in alcune parti del match. Deve arrivare a farlo per tutta la durata di una partita, direi che a Monte Carlo lo ha fatto per un 40% del tempo, e per il 60% no. Se vuole arrivare al top del gioco, anche essere un numero uno, deve arrivare a farlo per il 100% dell’incontro. Se può arrivare in una finale Slam? Perché no, dipende da lui. Soltanto da lui“.
    Un’investitura importante quella di Mouratoglou che sottolinea potenziale ma anche difetti del nostro talento. Dall’estate 2024 Lorenzo ha fatto importanti passi in avanti, in tutti i sensi, anche a livello di aggressività e condotta di gioco. Dalla stagione su erba dell’anno scorso i risultati parlano chiaro: Musetti è tra i migliori, ma non sempre. Manca ancora la costanza e la capacità di tenere quest’attitudine positiva, anche nell’arco della stessa partita. Un salto di qualità da completare per affermarsi come vero top10 e diventare da corsa per altri Masters 1000, e non solo…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO