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    Roland Garros, i risultati di oggi: Tsitsipas al 2° turno

    Giornata fortemente condizionata dalla pioggia al Roland Garros, con tanti match interrotti per il maltempo. E’ fortunato chi gioca su uno dei campi coperti come Stefanos Tsitsipas, nona testa di serie del tabellone, che ha debuttato con un successo contro l’ungherese Marton Fucsovics. 7-6, 6-4, 6-1 i parziali per il greco in poco meno di due ore e mezza. Avanti anche Shelton, Khachanov e Auger-Aliassime.  LEGGI TUTTO

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    Roland Garros, i risultati degli italiani: Paolini batte Saville e va al 2° turno

    Esordio positivo a Parigi per Jasmine Paolini. La toscana, reduce dal trionfo in doppio a Roma con Sara Errani, ha battuto al 1° turno l’australiana Daria Saville, n. 84 al mondo: 6-3, 6-4 il punteggio finale in un’ora e 36 minuti di gioco. Un match insidioso per Paolini soprattutto nel primo set, segnato da sette break complessivi di cui quattro in favore dell’azzurra. In una partita di lotta, Jasmine è salita di livello nel secondo parziale condizionato dalla sospensione di 90 minuti per pioggia. Al rientro, avanti 5-4, Paolini ha subito servito per il match senza tremare, chiudendo con un game a zero. Per la quarta volta in carriera al secondo turno del Roland Garros, la n. 15 della classifica mondiale attende la vincente del derby statunitense tra Hailey Baptiste e Kayla Day.  LEGGI TUTTO

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    Roland Garros, Sinner: “Non sono al 100%, ma l’anca sta bene”

    Un sorriso accompagna il ritorno in campo e la vittoria di Jannik Sinner al Roland Garros. “Sono contento di essere tornato in campo e della performance di oggi” ha spiegato il n. 2 al mondo dopo la vittoria contro l’americano Chris Eubanks. Ventisette giorni senza match ufficiali per l’azzurro, rimasto fermo a causa dell’infortunio all’anca. L’esordio a Parigi era importante per verificare le condizioni dell’articolazione e il responso è stato positivo: “L’anca sta bene, con il mio team abbiamo lavorato tanto – ha detto Sinner – Non sono al 100% della forma, stiamo cercando di recuperarla piano piano e penso che migliorerà partita dopo partita. Negli ultimi mesi sono migliorato tanto, la mia squadra ogni giorno mi spinge per migliorare ancor di più ed essere felice in campo”. 

    “Parigi è speciale”

    Jannik, che al secondo turno affronterà Richard Gasquet, ha parlato del suo rapporto con l’Open di Francia: “Sono contento di essere tornato in campo, il Roland Garros è un torneo speciale per me perché qui ho giocato il mio primo quarto di finale a livello Slam. Io amo giocare a tennis, per questo sono contento di essere qui e giocare di nuovo”. LEGGI TUTTO

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    Zverev-Nadal al Roland Garros, dove vedere in tv e streaming

    Un primo turno, un destino, due storie ciascuna in attesa di un degno finale. Nel momento in cui il nome di Nadal è stato assegnato alla linea numero 34 nel tabellone del Roland Garros, in fondo chiunque ha capito che la “last dance” di Rafa sarebbe iniziata con Zverev, non con Alcaraz. Chi muove i fili di un discorso chiamato tennis doveva scegliere se insistere con la trama, un po’ ritrita, del passaggio di consegne tra il re e il principe designato o se virare sull’epilogo da film di una partita che rimarrà probabilmente il più grande “what if” di questo sport – riferendosi soltanto al campo, ovviamente. 

    Quel precedente in semifinale e il drammatico epilogo
    Alle 14.45 di venerdì 3 giugno 2022 nulla lasciava presagire che la semifinale più attesa sarebbe finita nel tetro silenzio di chi capisce che il tennis sa essere veramente crudele. Neanche 48 ore prima, in conferenza stampa dopo la vittoria contro Alcaraz, la prima contro un top ten in uno Slam, uno Zverev quasi profetico, con lo sguardo vagamente triste, si era lasciato sfuggire una grande verità, ossia che, a 25 anni e con tanta concorrenza in arrivo, sarebbe potuta essere l’ultima volta in cui considerarsi favorito per il tanto atteso trionfo in un Major. Pensiero che, anno dopo anno, per il tedesco stava diventando sempre più un’ossessione. Perché Sascha in carriera ha vinto tutto. 22 tornei, tra cui una medaglia d’oro alle Olimpiadi, due ATP Finals, sei Masters 1000. Tutto, tranne il titolo che vuole davvero. Uno Slam.

    Vedendoli entrare in campo, travolti dal boato di un Philippe Chatrier vestito a festa, i volti di Nadal e Zverev tradivano apprensione: Rafa per il fisico, Sascha per la paura di realizzare il proprio sogno, paura ormai conosciuta e sempre più reale fin dagli US Open 2020. Il revisionismo storico ci porta a ripensare a quella partita come a una battaglia di livello paranormale, ma non andò esattamente così. Il primo set fu dominato dai nervi e dalla stanchezza, salvo essere illuminato sul finale da un paio di passanti da antologia di Nadal. Il secondo set fu anche peggio, con Zverev che andò a servire per il parziale sul 5-3 e sentì il braccio pesantissimo, bloccato, paralizzato, incarnato nell’eterna cryptonite del doppio fallo. 

    Poi, dopo 3 ore e 26 minuti di gioco, il drammatico epilogo: su un generoso recupero difensivo in scivolata, a giocarsi fino alla fine il punto per andare al tiebreak anche nel secondo set, la caviglia destra di Sascha si impiantò su una zolla di terra traditrice in un Philippe Chatrier simile a un pantano – ed è lecito discutere se, alla fine, sia stato opportuno chiudere il tetto soltanto per il rischio di pioggia. Il crac, l’urlo, disperato, come quello di un animale ferito. Il silenzio a Parigi. Partita finita. In un istante. Potenzialmente sarebbe potuta essere la semifinale più lunga di sempre al Roland Garros. Invece sarà sempre ricordata come la più drammatica. Scortato in sedia a rotelle e accompagnato negli spogliatoi da Nadal, Zverev rientrò in campo in stampelle e in lacrime, determinato comunque a salutare il pubblico sulle proprie gambe. Rafa andò a vincere il 14esimo Roland Garros, in una magica finale contro Ruud. Sascha rimase fuori dal campo per 7 mesi e, soltanto a Parigi, un anno dopo, spostato a freddo sul Philippe Chatrier contro Molcan in sostituzione di Monfils, capì di stare finalmente bene e tornò a essere Zverev.

    Il ritorno a Parigi
    Dal 2022 al 2024, le vite parallele di Rafa e Sascha si sono incrociate soltanto in allenamento e sono cambiate forse persino più di quanto immaginassero: se Zverev avesse vinto la famosa semifinale che non fu mai, non è detto che poi avrebbe conquistato anche il primo Slam in carriera. Sicuramente, però, il tedesco sarebbe diventato numero 1 del mondo: tra lui e la vetta nel ranking ATP ad agosto 2022 ci furono soltanto 125 punti. Quei 125 punti – e oltre – che lui avrebbe guadagnato sconfiggendo Nadal sul Philippe Chatrier.
    Quanto a Rafa, per quanto lui dica di essere sereno con se stesso, è impossibile che, almeno una volta, non sia stato tentato dal pensiero stupendo di immaginare come sarebbe stata la “last dance” se, come Sampras agli US Open 2002, avesse salutato il tennis da eterno re di Parigi, cristallizzandosi per sempre sul Philippe Chatrier. Nessuno ha la risposta a queste domande, che forse neanche meritano una risposta. Nadal e Zverev, però, avranno la possibilità di dare la propria definitiva risposta a tutto quello che li ha tormentati e ossessionati per due lunghi anni. Sascha, che nel frattempo 10 giorni fa si è ripreso la corona di Roma, nella città dove aveva smesso di essere bambino nel 2017 e dove è diventato di nuovo uomo sette anni dopo, parte favorito. Però, se esiste un posto in cui Nadal frantuma qualsiasi legge di spazio e tempo, è proprio il Roland Garros. E se esiste un campo magico, su cui Rafa vuole morire, è proprio il Philippe Chatrier.

    Comunque vada questo primo turno che primo turno non sarà mai, per brividi ed emozioni, entrambi avranno la possibilità di chiudere un cerchio. E se entrambi hanno imparato a leggere i messaggi mandati dal destino, sapranno che la vera vittoria è essere in pace con se stessi.

    Zverev-Nadal, dove vedere la partita del Roland Garros
    Il match tra Alexander Zverev e Rafael Nadal, valido per il 1° turno del Roland Garros 2024, è in programma lunedì 27 maggio, terzo match dalle 12 sul campo Philippe-Chatrier di Parigi. Il torneo è in diretta su Eurosport (canali Sky 210 e 211 e in streaming su NOW). LEGGI TUTTO

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    Nardi, esordio amaro al Roland Garros: sconfitto da Muller in tre set

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Patrick Boren

    Una partita deludente. Luca Nardi (70) stecca la prima in uno Slam lasciando via libera al francese Alexandre Muller (90) 6-4 6-1 6-3 in un’ora e quarantatré minuti.. Senza grinta ne concentrazione il pesarese non è mai entrato in partita. In un clima da stadio come era ovvio aspettarsi quando si gioca contro un transalpino al Roland Garros, Luca avrebbe dovuto imporre la sua personalità aggredendo subito l’avversario senza lasciargli il tempo di installare il suo gioco. Purtroppo quasi come assente, Nardi subisce il break nel primo set con un doppio fallo (alla fine saranno 7 contro 1 aces). Finalmente arriva un sussulto di presenza. Due accelerazioni di dritto che valgono due palle break. Lo score è di nuovo in parità, ma sul 4- 5 e servizio continua il momento buio di Nardi. Il servizio va a corrente alternata e manca una tattica di gioco. Sul set-point per il francese Luca tenta la prima smorzata dell’incontro che ovviamente finisce in rete. Con il set finisce anche la partita. Sempre più frastornato Nardi subisce un doppio break nella seconda frazione. Riesce a togliere il servizio a Muller, ma poi ricede nuovamente il gioco di battuta. Un 6-1 pesante. Muller è in finisce e Luca sprofonda ancora più nelle sue incertezze.
    Le parole di Luca Nardi – Dal nostro inviato, Enrico Milani

    Il terzo set è una formalità . Break per Muller sull’uno pari e doppio break sul 3-1. Un po’ di braccino del transalpino lascia a Nardi la possibilità di recuperare un break. Un fuoco di paglia. Finisce logicamente 6-3 per Muller, che si gode gli applausi del suo pubblico e la Marsigliese intonata al cambio di campo. Per Nardi tante cose da rivedere e da cambiare. Primo il servizio (nel terzo set non ha tenuto una volta il turno di battuta) e poi lo studio di una tattica di gioco diversa che dal rimandare la palla di là. Il francese per esempio ha martellato l’azzurro sul lato sinistro del campo per poi chiudere con il dritto lungolinea. I risultati si sono visti. Tanti errori di rovescio da parte di Nardi ed altrettanti punti per Muller. Inoltre insistere con colpi potenti si, ma senza rotazioni alla fine non fa che favorire l’avversario. Una giornata da dimenticare, ma a 21 anni la strada è ancora tutta davanti.

    GS Roland Garros Luca Nardi413 Alexandre Muller666 Vincitore: Alexandre Muller ServizioSvolgimentoSet 3Luca Nardi 0-15 0-30 0-40 15-403-5 → 3-6Alexandre Muller 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-5 → 3-5Luca Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-5 → 2-5Alexandre Muller 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-4 → 1-5Luca Nardi 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4Alexandre Muller 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3Luca Nardi 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2Alexandre Muller 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Luca Nardi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Alexandre Muller 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-5 → 1-6Luca Nardi 0-15 0-30 0-401-4 → 1-5Alexandre Muller 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-4 → 1-4Luca Nardi 15-0 15-15 15-30 15-400-3 → 0-4Alexandre Muller 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3Luca Nardi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-1 → 0-2Alexandre Muller 0-15 0-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Luca Nardi 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-5 → 4-6Alexandre Muller 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Luca Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4Alexandre Muller 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-4 → 3-4Luca Nardi 15-0 30-0 30-15 40-151-4 → 2-4Alexandre Muller 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-3 → 1-4Luca Nardi 0-15 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3Alexandre Muller 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Luca Nardi 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Alexandre Muller15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Luca Nardi
    🇫🇷 Alexandre Muller

    Ace
    1
    2

    Doppi falli
    7
    3

    Percentuale prime di servizio
    53% (37/70)
    65% (51/78)

    Punti vinti con la prima
    57% (21/37)
    73% (37/51)

    Punti vinti con la seconda
    24% (8/33)
    44% (12/27)

    Velocità massima servizio
    204 km/h
    212 km/h

    Velocità media prima di servizio
    186 km/h
    187 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    147 km/h
    139 km/h

    Punti vinti in risposta
    37% (29/78)
    59% (41/70)

    Punti vinti in risposta sulla prima
    27% (14/51)
    43% (16/37)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    56% (15/27)
    76% (25/33)

    Palle break giocate
    8% (6/78)
    14% (10/70)

    Palle break convertite
    50% (3/6)
    80% (8/10)

    Giochi con palle break
    31% (4/13)
    62% (8/13)

    Punti totali vinti
    58
    90

    Vincenti
    14
    17

    Errori forzati
    34
    24

    Errori non forzati
    39
    20

    Punti vinti a rete
    77% (10/13)
    88% (15/17)

    Giochi vinti a zero
    0
    3

    Colpi da fondo
    273
    253

    Smash
    3
    3

    Passanti
    8
    5

    Volée
    2
    11

    Approcci a rete
    0
    0

    Palle corte
    2
    5

    Lob
    8
    5

    Da Parigi, Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Djokovic e Sinner si confessano prima del Roland Garros: tra sfide, sogni e curiosità

    Novak Djokovic con Flavio Cobolli al Roland Garros quest’oggi – Foto Patrick Boren

    Novak Djokovic e Jannik Sinner, due dei favoriti per la vittoria del Roland Garros 2024, hanno espresso i loro pensieri riguardo al torneo e al loro stato di forma.
    Il campione serbo, nonostante il momento non facile, resta fiducioso di poter esprimere il suo miglior tennis a Parigi, come ha sempre fatto nei grandi appuntamenti.“Con basse aspettative e grandi speranze”, dichiara Djokovic riguardo al suo stato d’animo attuale. “Sé di cosa sono capace, particolarmente nei Grand Slam, e credo che durante la maggior parte della mia carriera sono stato in grado di esprimere il mio miglior tennis in questi tornei”.Djokovic è consapevole che i primi mesi dell’anno non sono stati all’altezza delle aspettative, ma il suo obiettivo rimane quello di difendere il titolo e scrivere nuove pagine di storia. Arriva al Roland Garros con aspettative contenute, ma con la speranza di poter fare grandi cose.
    Il campione serbo ha parlato delle difficoltà fisiche che ha dovuto affrontare negli ultimi mesi, senza però voler entrare troppo nei dettagli.“Sono diverse cose che sono successe negli ultimi mesi, ma non voglio entrarci, non voglio aprire il vaso di Pandora e parlare di queste cose. Cerco solo di concentrarmi su ciò che deve essere fatto”, afferma Djokovic, che preferisce guardare avanti e lavorare con il suo team per ritrovare la forma migliore.
    Sinner, dal canto suo, ha raccontato di come la sconfitta subita l’anno scorso contro Altmaier abbia segnato un punto di svolta nella sua mentalità.“Sempre cerco di imparare dalle mie sconfitte e questa è stata difficile. Il mio modo di pensare non era molto buono e mi sono promesso che questo atteggiamento non sarebbe più apparso. Era il momento di dare il meglio di me con un sorriso”, confessa Sinner.Grazie anche al supporto del suo team, l’azzurro ha imparato a vivere la pressione come un privilegio e a godersi ogni momento in campo, ritrovando la gioia di giocare. Questa nuova attitudine gli è stata utile nella finale degli Australian Open, dove è riuscito a rimontare uno svantaggio contro Medvedev.
    “Mi piace ballare nella tempesta della pressione. Bisogna godersi la pressione perché non è come se fossimo medici che fanno un intervento chirurgico. Fai un errore come medico e può costarti la vita. Noi semplicemente vinciamo o perdiamo e la settimana successiva hai un’altra opportunità”, spiega Sinner, che mantiene una visione relativistica del tennis.
    Sinner ha raccontato un aneddoto sulla sua particolare modalità di festeggiare i successi.“Le mie celebrazioni sono diverse. Se ho una buona settimana, mangio sempre un hamburger con patatine fritte, una Coca-Cola e tiramisù o gelato. A Melbourne avevo tutto. Questo è il mio piacere colpevole”, rivela l’azzurro, che dopo la vittoria agli Australian Open ha potuto concedersi questo piccolo sgarro alla dieta.Ma il momento più bello per Sinner è stato il viaggio di ritorno in aereo con il suo team.“Normalmente dormo durante il volo, ma non quella notte. L’aereo aveva un bar e andavamo lì a chiacchierare. È quello che mi piace, condividere la vittoria con le persone che mi hanno aiutato ad arrivare fino a questo punto”, confessa il giovane talento italiano, che dà grande importanza al lavoro di squadra e al rapporto con le persone che lo circondano.
    Il giovane italiano è consapevole che solo con il duro lavoro si possono raggiungere grandi traguardi e si diverte a cercare sempre nuove soluzioni per migliorare il suo gioco. Ora sogna di conquistare il suo primo titolo sulla terra rossa di Parigi, proprio nel luogo dove un anno fa ha cambiato il suo approccio al tennis.
    Djokovic e Sinner arrivano al Roland Garros con stati d’animo diversi, ma entrambi determinati a dare il massimo per inseguire i propri obiettivi. Il serbo cerca conferme, mentre l’italiano insegue un sogno, ma tutti e due sanno che dovranno tirare fuori il loro miglior tennis per avere successo nella capitale francese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    A Kaylan Bigun ed Emerson Jones la 64ª edizione del Trofeo Bonfiglio

    L’australiana Emerson Jones, testa di serie numero 1 del Trofeo Bonfiglio, ha battuto in finale Tyra Grant (foto Francesco Panunzio)

    Lo statunitense Kaylan Bigun e l’australiana Emerson Jones sono i nuovi campioni del Trofeo Bonfiglio. L’edizione numero 64 dell’evento in scena al Tc Milano Alberto Bonacossa, il quinto torneo under 18 più importante al mondo dopo i quattro Slam, ha visto il pubblico delle grandi occasioni sullo storico Campo Tribuna per ammirare il trionfo dei due junior provenienti da oltreoceano. La curiosità per vedere in azione i campioni di domani era tanta e non è andata delusa. La finale femminile, che vedeva di fronte l’elegante australiana Jones e l’esplosiva italo-americana Tyra Grant, seguita in tribuna da papà Tyrone, celebre ex cestista arrivato direttamente da New York per assistere al match, si preannunciava molto equilibrata. Il successo è andato alla 15enne di Gold Coast che, in 1 ora e 34 minuti, ha chiuso con lo score di 7-6 6-2. Il primo set è stato un festival di break, con entrambe le giocatrici molto più a loro agio in risposta che al servizio. Al nono gioco l’americana riesce per la prima volta a tenere il servizio e, nel game successivo, ha anche una palla per chiudere i conti. Fallita, la Grant deve subire il ritorno della n.3 del mondo che riesce a chiudere al tie-break il primo parziale. Il secondo set va via veloce, con la 15enne aussie capace di prendere il largo grazie a un tennis che potremmo definire d’istinto e a un rovescio che ha lasciato spesso senza parole il pubblico sugli spalti. “Vincere il Bonfiglio significa davvero tanto – ha detto dopo il match Emerson Jones – e non me lo aspettavo, non pensavo di avere chance di vittoria. Mi sono divertita e sono orgogliosa di ogni match che ho giocato qui questa settimana”. E, a proposito della finale, ha aggiunto: “Il piano prima del match era quello di essere aggressiva ed è quello che ho fatto”. Emozionata, con il trofeo stretto tra le mani, l’australiana – che dopo il Bonfiglio è a un passo dal guadagnare la vetta del ranking juniores – ha concluso: “Questo è un torneo molto importante, è stata una delle mie vittorie più belle, soprattutto perché è arrivata sulla terra battuta che non è esattamente la mia superficie preferita. Adesso mi prendo qualche momento per festeggiare e poi mi concentrerò sul Roland Garros”.
    Lo ricorderà a lungo, questo successo agli Internazionali d’Italia juniores, anche Kaylan Bigun. Giunto a Milano da n.13 dell’Itf Junior Ranking, il 18enne di Los Angeles, grazie al successo sul 17enne sudcoreano Jangjun Kim (battuto per 6-3 6-3 in un’ora e 20 minuti) lascia la città della Madonnina da top 10. Match dominato, come da pronostico, e che ha messo in evidenza le qualità del mancino che adora Rafa Nadal e che – a detta del coach USTA (la federazione americana) Mario Rincon – ha lavorato molto duro per presentarsi in forma per il J500 milanese. In effetti, il californiano è apparso fisicamente in grande condizione, cosa che gli ha permesso di giocare i punti più impegnativi senza affanno e di dominare l’avversario grazie ad un diritto in cross sempre molto efficace. L’altro colpo con cui Bigun ha fatto la differenza è stato il servizio. Incontenibile la gioia della testa di serie numero 6 dopo il match-point: “Prima dell’ultimo punto, nella mia testa stavo già pensando a come festeggiare”. La scelta è caduta sul gesto della star Nba D’Angelo Russell, che si indica un ipotetico orologio al polso, come a dire: “It’s my time”, è il mio momento. Fan sfegatato dei Lakers, il ragazzo di Los Angeles ha commentato così il successo milanese: “Questo è il J500 più impegnativo del circuito. È anche uno dei tornei più belli al mondo e, senza dubbio, il migliore evento junior del calendario. Sta per arrivare il Roland Garros, per cui vincere qui è stato grandioso. Esco da questo torneo con tanta fiducia perché da noi, negli Stati Uniti, non capita spesso di giocare sul rosso”. Il successo di Kaylan Bigun e la finale di Tyra Grant, con il titolo di doppio che è andato alla coppia a stelle e strisce Exsted/Woestendick, permette agli Stati Uniti di vincere, per il terzo anno consecutivo, la Coppa delle Nazioni. A dimostrazione che il Paese nordamericano ha ormai decisamente superato le storiche diffidenze verso il mattone tritato.
    I RISULTATI DELLE FINALI
    Tabellone singolare maschile, finaleK. Bigun (Usa, 6) b. J. Kim (Kor, 8) 6-3 6-3
    Tabellone singolare femminile, finaleE. Jones (Aus, 1) b. T. Grant (Usa, 2) 7-6(3) 6-2
    Tabellone doppio maschile, finaleM. Exsted / C. Woestendick (Usa, 2) b. H. Jones / C. Robertson (Aus/Gbr) 6-4 7-6(0)
    Tabellone doppio femminile, finaleI. Ivanova /A. Kovackova (Bul/Cze, 3) b. J. Pastikova / J. Stusek (Cze/Ger) 4-6 7-6(1) 10/7 LEGGI TUTTO