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    Atp Monte-Carlo, Fognini entra in tabellone con una wild card

    Fabio Fognini torna al Masters 1000 di Monte-Carlo. Il tennista azzurro, vincitore nel 2019, entra nel main draw grazie a una wild card, diventando così il sesto italiano presente nel torneo. Oltre a lui, infatti, a Monte-Carlo ci saranno anche Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli. Le altre wild card sono state assegnate a Richard Gasquet, Stan Wawrinka e Valentin Vacherot.  LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Marrakech: Bellucci “di fioretto”, batte un Herbert inconsistente

    Mattia Bellucci a Marrakech

    Con in campo Mattia Bellucci non ci si annoia mai, troppo affascinante il suo tennis vario e imprevedibile. E se al di là della rete c’è un avversario inconsistente, incapace di imporre tanta forza nello scambio e/o con i colpi d’inizio gioco, beh, le pennellate del nostro talento regalano non solo spettacolo ma anche vittorie. Con una buonissima partita, condotta con il piglio del giocatore vero, Bellucci supera Pierre-Hugues Herbert nel secondo turno dell’ATP 250 di Marrakech (6-2 7-5 lo score), successo che gli apre le porte ai primi quarti di finale in carriera di un torneo su terra battuta nel tour maggiore, dove attende Griekspoor o Carreno. La vittoria del lombardo è limpida: ha dominato il campo per tutta la durata del match con un tennis ricco di variazioni, tra palle cariche spin per aprirsi il campo ed allontanare il rivale – già di per se poco aggressivo nello scambio… – alternate ad improvvise accelerazioni e tocchi corti, “storti”, che hanno dato zero ritmo e punti di riferimento al francese.
    Dopo aver dominato il primo set contro un Herbert davvero povero di intensità e qualità, falloso anche sotto rete dove di solito esprime il proprio meglio, Bellucci è stato bravissimo a reagire immediatamente all’unico momento di difficoltà della partita, un pessimo turno di battuta sul 2-1 del secondo set dove ha letteralmente regalato il game all’avversario con una serie di errori di diritto banali, un mix di fretta e confusione su cosa fare. Lì la partita poteva complicarsi o addirittura girare perché Herbert aveva iniziato meglio il secondo set, palleggiando un po’ di più per trovare ritmo e non offrirsi, come nel primo parziale, all’azzurro con attacchi poco incisivi. Mattia è stato pronto a rispondere con aggressività e mettere pressione al rivale, che ha restituito il break, e quindi continuare a governare il gioco, strappando l’allungo decisivo con un parziale di 10 punti a 0 dal 15-30 del 5-4 Herbart, pure “arrabbiato” per un time violtion subito a suo dire ingiustamente. Se Mattia si accende, …son dolori!
    Bellucci in realtà è stato bello “acceso” e vivace per tutta la partita, sempre pronto a creare disagio negli schemi offensivi ma un po’ traballanti di Herbert, a sua volta troppo falloso per far gara pari di tocco contro il nostro giocatore, assolutamente più veloce a coprire il campo e assai più reattivo nel rispondere ad ogni mossa del rivale. Mattia è un tennista unico: ha precisi limiti di potenza vista la sua cilindrata non esattamente alta, ma è una scheggia nell’avventarsi sulla palla e pochi hanno la sua combinazione di tempo d’impatto e lettura delle posizioni sul campo, così che con la sua mano e soluzioni tecniche riesce a proporre traiettorie insidiose e mai uguali, rendendo ogni scambio un vero rebus da risolvere in un millisecondo, pena esser trafitti da un angolo aperto, una discesa a rete, una smorzata perfetta. Devi tenerlo fermo con potenza e vigore, altrimenti se si gioca di fioretto il nostro è da medaglia d’oro, non lo prendi più. Pierre-Hugues ha servito così così, non ha la potenza per sbaragliare Mattia ed è stato pure troppo falloso, cercando la via della rete con approcci non così profondi e insidiosi. In più occasioni l’azzurro ha lasciato correre il braccio con passanti al corpo consistenti provocando errori di volo del rivale, e pure con la risposta è stato bravo a mettere pressione, entrando in campo e comandando. Una partita iniziata bene e finita meglio, pure con quel piccolo screzio con l’arbitro sul 5-4 che per assurdo l’ha ancor più acceso. 10 punti di fila, break e turno di servizio sicuro. Sipario e quarti di finale, assolutamente meritati.
    Nei quarti, sia contro Griekspoor che Carreno, sarà una sfida completamente diversa poiché entrambi hanno un’altra potenza rispetto ad Herbert, ma allo stesso tempo sono tennisti poco duttili e le variazioni continue di Bellucci potrebbero essere l’arma adeguata ad aprire il fianco ai rivali. Dovrà anche rispondere bene per non crollare a rincorrere metri fuori dal campo. Nella vittoria odierna Mattia ha servito solo il 55% di prime palle in gioco, troppo poche contro avversari più potenti, qua deve assolutamente migliorare per continuare la sua corsa in Marocco.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Herbert alza la prima palla del match, ma il servizio – uno dei suoi colpi migliori – non lo aiuta, e pure l’attacco alla rete non è preciso. Solo seconde palle per il francese e sul 30 pari Bellucci è bravo a rispondere una palla consistente e poi correre avanti e tirare un comodo passante. Mattia strappa subito il BREAK grazie al doppio fallo di Pierre-Hugues, entrato malissimo nel match, incerto anche sotto rete dove, con la sua esperienza e classe in doppio, di solito eccelle. Eccelle invece Bellucci nel suo primo game, gioca benissimo il “gancio” stretto col diritto mancino ed è un fulmine a correre a rete e chiudere di volo. 2-0, addirittura con un servizio dal basso sul 30-0 con Herbert in risposta 3 metri dietro, tanto che non c’ha nemmeno provato. Il 34enne di Schiltigheim è in netta difficoltà anche nel secondo turno di battuta, è molto irregolare nello scambio sulle palle alte e nemmeno così veloci del nostro. Un volée pessima ai vantaggi costa un’altra palla break ad Herbert, ma stavolta spara un Ace e poi chiude il game, 2-1. Bellucci è sicuro nei suoi turni, controlla il tempo di gioco con le sue variazioni ed è bravo ad aprire l’angolo con un corretto mix di rotazione e anticipo. 3-1. Il duello servizio del francese – risposta dell’italiano è tutto a favore di Bellucci, che ne trova due ottime nel quinto game, 0-30. Pierre-Hugues continua a litigare con la prima palla, ne alterna alcune ottime ad altre troppo lente per venire a rete, tanto che sul 30 pari Mattia indovina un angolo imprendibile col rovescio cross e ottiene una chance del doppio allungo. Stavolta Herbert difende bene la rete, bravo in uno smash non comodo. Bellucci ha un’altra palla break grazie al doppio fallo del rivale, e il BREAK arriva grazie ad una riposta potente che manda in bambola la volée del rivale, davvero irriconoscibile sotto rete. 4-1 Bellucci, bravo a consolidare ulteriormente il vantaggio con un turno di servizio a zero. Il set non ha altre scosse, Herbert trova un briciolo di consistenza al servizio ma Mattia, con l’ottavo colpo vincente, chiude per 6-2 un parziale dominato con velocità e palle piuttosto lavorate che hanno messo in crisi il rivale. Mattia sicuro, ma oggettivamente un parziale giocato molto male dal francese. Solo 3 punti persi dall’azzurro nei suoi turni di battuta.
    Herbert inizia il secondo set al servizio. Un buon game, vinto a zero senza prendersi molti rischi e palleggiando di più invece che provare la via della rete con attacchi modesti. Bene anche Bellucci, il diritto inside out funziona e la sue palle liftate non sono facili da aggredire per l’avversario. 1 pari. Sul 2-1 Mattia inizia male il turno di battuta con due errori da fondo campo, un po’ di fretta forse nello spingere la palla cercando la riga dopo il servizio. 0-30. Spara un Ace, poi cerca la smorzata ma la palla sbatte sul nastro, 15-40, prime palle break concesse. Altro diritto out, indietreggiando, qua davvero il classico non forzato che gli costa il BREAK e manda avanti Herbert 3-1. Qua il francese dà un bell’aiuto all’azzurro tornando ad attaccare la rete con approcci pessimi e poi un diritto out gli costa il 30-40. Stavolta il serve and volley di PHH è buono, grazie ad un servizio con una curva esterna perfetta. Con una splendida risposta bloccata e via a rete chiudere Mattia si prende di forza un’altra chance del contro break. Doppio fallo Herbert, regalassimo e BREAK che riporta in carreggiata il nostro, 3-2 e poi 3 pari con un turno di battuta a zero (e un altro servizio da sotto). Il contro break ha rianimato Bellucci, tornato a spingere trovando rotazione e la corretta profondità, senza esagerare. 0-30, Herbert è di nuovo sotto pressione e si affida al gioco di volo, il pezzo forte del suo repertorio. Poi il francese tocca in modo terrificante una smorzata sul 30 pari con la palla che quasi non arriva alla rete… chance per scappare via per l’azzurro, ma Pierre-Hugues serve bene e si salva. 4-3. Il set entra nella fase calda ma scorre sui turni di servizio. Sul 5-4 Herbert si porta 15-30 con un buon attacco, e Bellucci si arrabbia con il giudice di sedia per un time violation provocato da un rumore dagli spalti. Mattia non si scompone, tira due diritti vincenti uno più bello dell’altro e impatta 5 pari, bravo a gestire un momento delicato con freddezza. La breve sfuriata ha accesso totalmente Bellucci, bravissimo a rispondere aggressivo, avanzare e chiudere, 0-30. Herbert sbaglia una volée alta scolastica e crolla sotto 0-40, con tre chance eccezionali per l’azzurro. Buona la prima: un nastro stoppa la risposta di Mattia, il francese corre avanti e la rimette, ma il seguente lob del lombardo è perfetto. BREAK Bellucci, serve per il match sul 6-5. Sicuro con la prima palla, pronto a spingere con giusta misura, Mattia vola 40-0, tre match point. Si assicura il successo col secondo, buon servizio. Applausi a Bellucci, bravo a comandare il gioco e riprendersi immediatamente dall’unico passaggio a vuoto di una partita ottima. Aspetta Griekspoor o Carreno, la sua a Marrakech continua.

    ATP Marrakech Pierre-Hugues Herbert25 Mattia Bellucci [8]67 Vincitore: Bellucci ServizioSvolgimentoSet 2M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 5-7P. Herbert 0-15 0-30 0-405-5 → 5-6M. Bellucci 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5P. Herbert 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4M. Bellucci 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-304-3 → 4-4P. Herbert 0-15 0-30 15-30 30-30 40-40 A-403-3 → 4-3M. Bellucci 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3P. Herbert 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df3-1 → 3-2M. Bellucci 0-15 0-30 15-30 15-402-1 → 3-1P. Herbert 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1M. Bellucci 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1P. Herbert 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Bellucci 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 2-6P. Herbert 15-0 30-0 30-15 40-151-5 → 2-5M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 ace1-4 → 1-5P. Herbert 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df1-3 → 1-4M. Bellucci 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 1-3P. Herbert 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 df 40-A 40-40 ace A-400-2 → 1-2M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 0-2P. Herbert 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df0-0 → 0-1

    Statistica
    Herbert 🇫🇷
    Bellucci 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    225
    296

    Ace
    2
    4

    Doppi falli
    4
    0

    Prima di servizio
    39/63 (62%)
    28/50 (56%)

    Punti vinti sulla prima
    26/39 (67%)
    21/28 (75%)

    Punti vinti sulla seconda
    9/24 (38%)
    16/22 (73%)

    Palle break salvate
    4/8 (50%)
    0/1 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    162
    186

    Punti vinti sulla prima di servizio
    7/28 (25%)
    13/39 (33%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    6/22 (27%)
    15/24 (63%)

    Palle break convertite
    1/1 (100%)
    4/8 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    9/18 (50%)
    6/9 (67%)

    Vincenti
    13
    19

    Errori non forzati
    28
    15

    Punti vinti al servizio
    35/63 (56%)
    37/50 (74%)

    Punti vinti in risposta
    13/50 (26%)
    28/63 (44%)

    Totale punti vinti
    48/113 (42%)
    65/113 (58%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215 km/h (133 mph)
    208 km/h (129 mph)

    Velocità media prima
    191 km/h (118 mph)
    180 km/h (111 mph)

    Velocità media seconda
    159 km/h (98 mph)
    156 km/h (96 mph) LEGGI TUTTO

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    Montecarlo premia l’esperienza: wild card a Wawrinka, Fognini, Gasquet e al padrone di casa Vacherot

    Fabio Fognini nella foto

    Gli organizzatori del Masters 1000 di Montecarlo 2025 hanno svelato i nomi dei quattro giocatori che beneficeranno delle wild card per accedere direttamente al tabellone principale del prestigioso torneo sulla terra rossa del Principato.Le scelte degli organizzatori sono ricadute su tre veterani che hanno scritto pagine importanti della storia del tennis e su un rappresentante locale: Stan Wawrinka, Fabio Fognini, Richard Gasquet e il monegasco Valentin Vacherot saranno dunque presenti nel main draw grazie agli inviti concessi dalla direzione del torneo.
    Wawrinka, tre volte campione Slam e vincitore dell’edizione 2014 del torneo monegasco, avrà così l’opportunità di tornare a calcare i campi del Monte-Carlo Country Club. Lo svizzero, nonostante l’età avanzata, continua a mostrare lampi del suo tennis spettacolare e potente, in particolare sulla terra battuta che ha sempre esaltato le caratteristiche del suo gioco.Anche Fabio Fognini, vincitore a sorpresa dell’edizione 2019 del torneo, si è guadagnato una wild card. L’italiano, che sulla terra rossa monegasca ha vissuto il momento più alto della sua carriera sconfiggendo Rafael Nadal in semifinale prima di trionfare in finale, avrà la possibilità di rivivere le emozioni di quel magico torneo.Richard Gasquet, idolo del pubblico francese e uno dei rappresentanti più longevi del tennis d’Oltralpe, è il terzo veterano a ricevere l’invito degli organizzatori. Il suo rovescio a una mano, uno dei più eleganti del circuito, potrà ancora una volta deliziare gli spettatori del torneo monegasco.
    Infine, come da tradizione, un invito è stato concesso a un giocatore locale: si tratta di Valentin Vacherot, attuale numero 259 del ranking mondiale. Il 26enne rappresentante del Principato avrà così l’opportunità di giocare davanti al pubblico di casa nel torneo più prestigioso del suo paese.
    La decisione degli organizzatori di privilegiare l’esperienza e il blasone si inserisce nella tradizione del torneo monegasco, da sempre attento a valorizzare i campioni che hanno fatto la storia recente di questo sport, offrendo loro un palcoscenico prestigioso nelle fasi finali delle loro carriere.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Coco Gauff lancia la propria agenzia: addio al team di Federer per un nuovo percorso imprenditoriale

    Coco Gauff nella foto – Foto Getty Images

    Coco Gauff ha annunciato attraverso i suoi profili social la creazione della propria agenzia di rappresentanza: Coco Gauff Enterprises. La giovane stella del tennis americano intraprende così un nuovo percorso imprenditoriale, lasciando TEAM8, l’agenzia fondata da Roger Federer e dal suo storico manager Tony Godsick.La nuova società di Gauff opererà sotto l’ala protettrice di WME, il colosso dell’intrattenimento che possiede anche IMG, l’agenzia che rappresenta alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale come Serena Williams, Carlos Alcaraz, Iga Swiatek ed Emma Raducanu.
    “Sono entusiasta di costruire qualcosa che mi permetta di prendere il controllo della mia carriera e, allo stesso tempo, creare opportunità che si estendano oltre la mia crescita personale”, ha dichiarato Gauff nel suo annuncio sui social media.
    Questa mossa rappresenta un significativo passo avanti nella carriera extra-campo della tennista statunitense, che a soli 21 anni dimostra di avere una visione imprenditoriale ben definita. La decisione di creare una propria agenzia sotto l’egida di WME le consentirà di gestire in maniera più diretta i propri interessi commerciali, mantenendo al contempo il supporto di una struttura di grande esperienza nel settore.L’addio a TEAM8, l’agenzia di Federer, segna la fine di una collaborazione che ha accompagnato Gauff nei suoi primi anni da professionista, contribuendo alla sua crescente popolarità e alla costruzione del suo brand. Ora, con la fondazione di Coco Gauff Enterprises, la tennista americana punta a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera professionale, prendendone direttamente le redini.
    Questa iniziativa si inserisce in un trend crescente tra gli atleti di alto profilo che scelgono di creare le proprie strutture di management per avere un maggiore controllo sulla gestione della loro immagine e dei loro affari, seguendo l’esempio di leggende come LeBron James nel basket.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Atp Marrakech, il programma di oggi: partite e orari

    Sarà un giovedì a tinte azzurre all’Atp 250 di Marrakech, da seguire in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Tre italiani saranno impegnati oggi sulla terra rossa marocchina con il debutto nel torneo di Lorenzo Sonego. Testa di serie numero 2, il torinese affronterà il ceco Vit Kopriva, n. 106 al mondo e reduce dal titolo al Challenger 125 di Napoli. All’orizzonte per Sonego c’è il possibile derby con Luciano Darderi che sarà opposto al francese Hugo Gaston, nel remake della sfida di Indian Wells vinta dal transalpino. Chiude il programma azzurro un’altra sfida Italia-Francia con Mattia Bellucci che sfiderà Pierre-Hugues Herbert, n. 169 classifica mondiale. 

    Tutte le partite su Sky Sport Plus e con Extra Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA. LEGGI TUTTO

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    Kasatkina sul cambio di nazionalità: “In Australia tutti vengono trattati allo stesso modo”

    Daria Kasatkina nella foto – Foto Getty Images

    La numero 14 del mondo spiega dal WTA di Charleston perché ha scelto di rappresentare l’Australia: “È un paese un po’ lontano, ma…”“È una nuova tappa per me, quindi scendere in campo come australiana è stato sinceramente stressante”, ha dichiarato Daria Kasatkina pochi minuti dopo aver ottenuto la sua prima vittoria con la nuova nazionalità. Nata in Russia, l’attuale numero 14 del mondo ha iniziato questa nuova avventura nel migliore dei modi al WTA Charleston 2025, dove ha ancora molta strada da fare, sebbene questo nuovo capitolo della sua vita non sia iniziato in modo semplice.
    “Non ho potuto evitare un sorriso quando lo speaker ha annunciato che ero dall’Australia. È un momento molto speciale per me vincere la mia prima partita come giocatrice australiana. Sono molto felice e non avrei mai creduto che un giorno mi sarebbe successo qualcosa del genere. Questa settimana è stata un po’ stressante, con tutti i cambiamenti e le reazioni a questi cambiamenti”, ha confessato durante un’intervista a Tennis Channel. “Quando una tennista scende in campo, tutto lo stress che sta vivendo esplode, è così che funziona. Sono molto contenta di come ho gestito la situazione oggi, perché sinceramente non è stato facile”.
    Perché l’Australia?“È un paese che è un po’ lontano, ma è un posto fantastico. Le persone lì sono semplicemente diverse, sono molto gentili. Tutti vengono trattati allo stesso modo, senti che nessuno giudica nessuno, puoi essere te stessa. L’Australia è un grande paese. Sono molto felice e grata a tutte le persone che sono state coinvolte in questo processo, sono molto contenta di far parte di qualcosa del genere”.
    La scelta di Kasatkina di cambiare nazionalità arriva in un momento significativo della sua carriera e rappresenta una decisione importante per la giocatrice, che ha trovato evidentemente in Australia un ambiente più accogliente e inclusivo rispetto al suo paese d’origine.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ferrara parla del caso Clostebol: “Non consegnai nulla al fisioterapista e lo avvisai dei rischi, per nessuna ragione doveva entrare in contatto con Jannik”

    Umberto Ferrara

    Umberto Ferrara, ex preparatore atletico di Jannik Sinner e direttamente coinvolto nel “Caso Clostebol” che ha portato alla positività del n.1 nei controlli anti doping e quindi ad accettare una sospensione di tre mesi proposta da WADA per responsabilità oggettiva del suo team, per la prima volta ha rilasciato un’intervista nella quale racconta nel dettaglio la sua versione dei fatti. È un contributo molto interessante che rivela particolari finora inediti della faccenda, visto che Sinner non è mai entrato nel dettaglio. Ferrara ha parlato alla Gazzetta dello Sport riportando la sua versione dei fatti. Questi i passaggi più significativi del suo pensiero sulla faccenda.
    “Era giusto attendere la pronuncia degli organi competenti, che non mette in dubbio il mio operato” racconta Ferrara, oggi nel team di Matteo Berrettini. “Ho subito un grave danno alla mia reputazione personale e professionale. Tutti hanno letto articoli o commenti che riportavano i fatti in maniera non conforme a quanto accertato dal Tribunale Indipendente con la sentenza del 19 agosto”.
    Ferrara conferma di essere pienamente consapevole dei rischi del Trofodermin a livello anti doping. Come mai ce l’aveva con se a Indian Wells? “Lo utilizzo da anni in quanto prescritto dal medico specialista quale farmaco di supporto per una patologia cronica. Ero perfettamente consapevole del divieto e l’ho sempre custodito con massima cautela, nel mio beauty personale. Lo avevo negli USA perché mi sarebbe potuto servire per la patologia e per averlo a disposizione, essendo all’estero”.
    Questo il passaggio più significativo, come il prodotto è entrato in possesso di Naldi, che a sua volta l’ha trasmesso in modo indiretto a Sinner. “Non ho consegnato nulla a Naldi, gliene ho suggerito l’utilizzo poiché aveva un taglio a un dito che non cicatrizzava e rendeva complicato il suo lavoro. Fui molto chiaro nel comunicare a Naldi la natura del prodotto e la necessità che per nessuna ragione dovesse entrare in contatto con Jannik. Infatti ne ho consentito l’uso solo all’interno del mio bagno personale. Naldi non ha negato di essere stato informato, ma ha detto di non ricordare“.
    Chiedono a Ferrara se avesse mai avuto il dubbio che Naldi poteva aver trattato Jannik senza guanti o senza essersi lavato le mani in modo accurato, visti i rischi: “Assolutamente no, proprio per gli avvertimenti che gli avevo fornito e per le sue competenze”.
    La sua reazione una volta arrivata la comunicazione della positività: “Incredulità e stupore. Sentendo parlare di clostebol, il collegamento con il Trofodermin è stato immediato. In poche ore abbiamo ricostruito i passaggi che hanno portato alla contaminazione di Jannik e ho fornito le prove dell’acquisto dello spray presso una farmacia di Bologna”.
    “Ho trovato molto equilibrate le dichiarazioni e ho apprezzato il fatto che ITIA abbia chiarito di aver fondato le valutazioni sulla base di una consulenza resa da un team legale. Con il senno di poi è facile dire che non rifarei le stesse cose. Sicuramente, non farei più affidamento sul comportamento altrui. Mi ha fatto soffrire la superficialità, a volte aggravata dalla malafede, con cui molte persone hanno trattato la mia posizione all’interno della vicenda”
    Ferrara così risponde a chi criticato la scelta di Berrettini di affidarsi a lui dopo la vicenda di Sinner: “Non sono sorpreso dalle critiche, dal momento che sono pervenute da quelle stesse persone (giornalisti e non solo) che hanno trattato con superficialità la vicenda. Matteo si è documentato e ha preso le decisioni che ha ritenuto migliori. Se mi sono sentito demonizzato? Sì, molto. Ho dovuto constatare che qualcuno ha scelto di attaccare la mia persona, riportando fatti e circostanze in modo superficiale, ignorando deliberatamente il contenuto della sentenza del Tribunale Indipendente, che ha ben determinato dinamiche e responsabilità individuali”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO