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    WTA 1000 Dubai: I risultati con il dettaglio del Day 3. In campo Jasmine Paolini ed il doppio Paolini-Errani

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    🇦🇪

    WTA 1000 Dubai
    Emirati Arabi

    Cemento

    2° TURNO

    ☁️ Nuvoloso25°C/20°C

    Center Court – ore 08:00Eva Lys vs (4) Jasmine Paolini Inizio 08:00Il match deve ancora iniziare
    Victoria Azarenka vs (2) Iga Swiatek Il match deve ancora iniziare
    (3) Coco Gauff vs McCartney Kessler Il match deve ancora iniziare
    (7) Qinwen Zheng vs Peyton Stearns Non prima 15:30Il match deve ancora iniziare
    (1) Aryna Sabalenka vs Veronika Kudermetova Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 08:00(6) Elena Rybakina vs Moyuka Uchijima Inizio 08:00Il match deve ancora iniziare
    Liudmila Samsonova vs (5) Jessica Pegula Il match deve ancora iniziare
    Clara Tauson vs Elina Svitolina Il match deve ancora iniziare
    Emma Raducanu vs (14) Karolina Muchova Il match deve ancora iniziare
    Belinda Bencic vs (8) Emma Navarro Il match deve ancora iniziare

    Court 2 – ore 08:00(11) Diana Shnaider vs Linda Noskova Inizio 08:00Il match deve ancora iniziare
    Anastasia Potapova vs Dayana Yastremska Il match deve ancora iniziare
    Linda Noskova / Yulia Putintseva vs (2) Gabriela Dabrowski / (2) Erin Routliffe Il match deve ancora iniziare
    Sorana Cirstea vs Alycia Parks Il match deve ancora iniziare
    McCartney Kessler / Clara Tauson vs Kristina Mladenovic / Shuai Zhang Il match deve ancora iniziare

    Court 3 – ore 08:00Elise Mertens vs (9) Paula Badosa Inizio 08:00Il match deve ancora iniziare
    Sofia Kenin vs Marta Kostyuk Il match deve ancora iniziare
    (4) Sara Errani / (4) Jasmine Paolini vs Alexandra Panova / Fanny Stollar Il match deve ancora iniziare
    Marketa Vondrousova vs (12) Mirra Andreeva Il match deve ancora iniziare
    Tereza Mihalikova / Olivia Nicholls vs Yifan Xu / Zhaoxuan Yang Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek: “Il mio caso e quello di Sinner sono completamente diversi”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Iga Swiatek è arrivata a Dubai con l’obiettivo dichiarato di andare il più lontano possibile nel WTA 2025 che si disputa negli Emirati Arabi. Sebbene abbia chiarito di non avere traguardi specifici per questa stagione, la numero 2 del mondo punta a vincere il maggior numero di tornei possibile. Nel corso della conferenza stampa pre-torneo, la campionessa polacca ha però dovuto affrontare domande riguardanti la squalifica di Jannik Sinner, fermato per tre mesi dopo la positività a una sostanza proibita. Le similitudini con il caso che coinvolse la stessa Swiatek — risultata positiva lo scorso anno per una contaminazione di melatonina — sono state inevitabili, ma la polacca ha voluto specificare come in realtà siano due vicende ben distinte.
    Sull’assenza di parallelismi tra il suo caso e quello di SinnerSwiatek è stata chiara nel sottolineare la differenza sostanziale tra i due episodi:“Non ha senso confrontare situazioni che sono molto diverse. La gente tende a mettere tutto sullo stesso piano, ma ogni caso va analizzato singolarmente. Non conosco i dettagli della situazione di Jannik, ma immagino sia stato un processo duro per lui. Io mi limito a leggere i documenti e ad avere fiducia che il tutto sia stato gestito correttamente.”
    L’ex numero uno del mondo era stata, infatti, sospesa per un breve periodo, ma la rapida identificazione della fonte contaminata di melatonina aveva permesso di risolvere la questione senza ulteriori strascichi:“Abbiamo fornito tutta la documentazione in modo molto preciso. Era chiarissimo sin dall’inizio che si trattava di una contaminazione, quindi non c’erano motivi affinché la WADA o altri organi facessero ricorso. È logico che i media trovino più semplice connettere i casi tra di loro, ma non ci sono punti reali di somiglianza.”
    Nessun timore di riapertura del casoSwiatek ha spiegato di non aver temuto una riapertura delle indagini nei propri confronti:“Ognuno ha la propria storia, sostanze diverse, procedure diverse, non c’è ragione di creare parallelismi. Io ero sicura che, avendo dimostrato la contaminazione e seguito tutte le istruzioni, non ci sarebbe stato spazio per ulteriori dubbi.”
    L’attenzione sul proprio percorsoIga, da tempo, ha deciso di concentrarsi esclusivamente sul suo percorso professionale, senza lasciarsi influenzare dal circo mediatico:“Mi sono stancata di rivivere quella situazione. Non è passato nemmeno un anno, quindi so che se ne parlerà ancora. A me non importa, preferisco pensare al futuro.”
    Il commento sulla sospensione di Stefano VukovTra i temi toccati in conferenza stampa, anche la recente sanzione WTA a carico di Stefano Vukov, allenatore di Elena Rybakina, per presunti comportamenti di molestie:“Non sappiamo molto di ufficiale. La WTA ha rilasciato appena un paio di frasi, quindi non posso entrare nei dettagli. Credo però sia importante fidarsi delle procedure svolte nel modo corretto. Ogni allenatore deve accettare il codice di condotta se vuole far parte del circuito WTA. Spero che la WTA stia facendo tutto il necessario per creare un ambiente sicuro.”
    Swiatek ha poi ribadito di fare molta attenzione nella scelta del proprio team:“Posso solo controllare il mio ambiente, selezionare con cura le persone con cui lavoro. Sul resto, non so molto di più, preferisco concentrare le mie energie su ciò che posso gestire direttamente.”
    Obiettivi a Dubai e per il 2025Dopo aver chiarito la sua posizione sul caso Sinner e la lontananza di tale vicenda dalla propria esperienza personale, la polacca ha ribadito di essere concentrata sul torneo di Dubai e, in generale, su una stagione in cui vuole ottenere il massimo possibile:“Non ho un obiettivo unico per il 2025, voglio soltanto continuare a vincere e a migliorare. Punto soprattutto a progredire come giocatrice e a essere stabile mentalmente, cosa che ritengo fondamentale per affrontare con serenità anche questioni spinose come quelle di cui abbiamo discusso.”
    Con queste parole, Iga Swiatek si prepara ad affrontare il debutto nel WTA di Dubai, determinata a mettere da parte le polemiche e a confermarsi tra le protagoniste di una stagione tennistica ricca di sfide, sia in campo sia fuori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev sul caso Sinner: “Se non ha colpa, perché squalificarlo?

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Il caso che ha coinvolto Jannik Sinner, con conseguente squalifica di tre mesi, continua a far discutere il circuito ATP. Tra i tennisti che hanno voluto esprimere la propria opinione, Alexander Zverev non è rimasto in silenzio e ha rilasciato dichiarazioni piuttosto chiare in merito:
    “È una situazione strana perché prima è stato assolto, poi la WADA ha voluto dare un’altra occhiata e cose del genere. Secondo me, ci sono due opzioni: o non hai alcuna colpa e, quindi, non dovresti essere sospeso, oppure hai una responsabilità e ti dovrebbe essere comminata una squalifica. Devono decidere: è stata colpa sua, o no? Se non è stata colpa sua, allora non dovrebbe ricevere una squalifica di tre mesi.”Zverev, dunque, pone l’accento sulla necessità di chiarezza e coerenza nel sistema antidoping. Se un atleta risulta effettivamente innocente, secondo il tedesco non dovrebbe subire alcuna punizione, men che meno una squalifica che lo terrà lontano dai campi per un lungo periodo.
    La vicenda di Jannik Sinner, inizialmente assolto e successivamente sanzionato con una sospensione concordata con la WADA, ha suscitato molte reazioni contrastanti. C’è chi la considera una soluzione di compromesso ragionevole e chi, come Zverev, ritiene invece che in un caso di non colpevolezza non ci sia spazio per alcun tipo di penalizzazione.
    Nel frattempo, Sinner proseguirà il suo periodo di stop lontano dai principali tornei, dovendo rinunciare a difendere punti importanti in classifica. Una volta scontata la sospensione, tutti gli occhi saranno puntati sul suo rientro in campo, così da verificare le conseguenze – sia sportive che mentali – di una vicenda che continua a dividere il mondo del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti costretto al forfait a Rio: l’infortunio di Buenos Aires non è superato

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti non parteciperà all’ATP 500 di Rio de Janeiro. Il tennista italiano, attraverso un post su Instagram, ha annunciato il suo forfait dal torneo brasiliano a causa del persistere dell’infortunio accusato la scorsa settimana a Buenos Aires.
    “Ciao a tutti. Purtroppo devo informarvi che non sarò in grado di giocare nemmeno il torneo di Rio”, ha scritto Musetti. “Gli esami medici a cui mi sono sottoposto questa mattina hanno confermato che l’infortunio al polpaccio subito a Buenos Aires è ancora presente.”Il carrarino, che era la testa di serie numero 2 del torneo, ha espresso il suo rammarico per non poter giocare in Brasile: “Mi dispiace molto perché amo giocare in Brasile, specialmente a Rio. Un grande abbraccio a tutti, specialmente ai miei tifosi.”
    Con questo forfait, Musetti interrompe anzitempo la sua trasferta sudamericana sulla terra battuta, con la speranza di poter recuperare per i prossimi impegni della stagione.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic sul caso Sinner: “La maggioranza dei giocatori non sono contenti di come è stato gestito il procedimento, è ora di cambiare”

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic parla da Doha poco prima di tornare in campo (domani nel pomeriggio, contro Berrettini) e lo fa tuonando contro il sistema, e anche attaccando Sinner per “favoritismo”. Per il serbo è tempo di cambiare perché il tennis ne esce male come immagine dopo i casi di Swiatek e Sinner, e i procedimenti che hanno portato ai brevi stop per i due numeri uno hanno  scontentato tutti. Questi o passaggi più salienti del pensiero di Djokovic.
    “I casi doping di Jannik Sinner e Iga Swiatek, due numeri uno del mondo, hanno attirato moltissima attenzione: non è una bella immagine per il tennis” afferma Djokovic. “In spogliatoio parlo con tutti e la maggioranza dei giocatori con cui mi sono confrontato negli ultimi mesi non sono contenti della gestione di tutto il procedimento. La maggioranza pensa che non sia giusto, che ci sia stato del favoritismo. Il messaggio che passa è che se sei un top player che può permettersi avvocati di grido puoi quasi condizionare la sentenza“.
    Una frase quest’ultima piuttosto pesante, ma discutibile: in realtà la unica sentenza è stata quella del tribunale indipendente dopo il procedimento della ITIA, e che la WADA è arrivata alla stessa conclusione (non c’è doping e dolo per Sinner), quindi pare difficile sostenere le parole di Djokovic. Altro discorso quello della responsabilità oggettiva, prevista dal regolamento e sul quale WADA si è aggrappata, arrivando ad una transazione con Sinner, si badi bene, non sentenza. È una differenza enorme. Inoltre, parlando di accordo, questo si stipula tra le parti e quindi parlare di uniformità in questa fattispecie è molto difficile se non impossibile, visto che i casi sono tra loro naturalmente diversi.
    Djokovic continua: “Swiatek e Sinner sono innocenti, è stato dimostrato fino a prova contraria. Sinner è stato sospeso per tre mesi per colpa di errori e negligenza dei membri del suo team, ma stanno lavorando nel circuito, questo è qualcosa che molti giocatori, anche io, troviamo molto strano“. In realtà è solo uno, Umberto Ferrara, ancora attivo sul tour, insieme a Matteo Berrettini, non Giacomo Naldi.
    “C’è davvero poca uniformità tra i diversi casi” afferma Novak. “Abbiamo visto come Simona Halep, Tara Moore e altri giocatori meno conosciuti hanno lottato per molto tempo, anni, per risolvere il proprio caso, o hanno ricevuto sospensioni per molto tempo”.
    Per il serbo è tempo di voltare pagina: “Ritengo che questo sia proprio il momento migliore per affrontare il problema e cambiare il sistema, è chiaro che il sistema e la sua struttura non funzionano come tutti noi vorremmo. Nel futuro deve esser trovato un modo migliore per gestire i procedimenti. Dobbiamo ricordare che Swiatek e Sinner erano i numeri uno al mondo quando sono state annunciate le loro positività, non è una cosa buona per il nostro sport, per questo è necessario che tutti insieme possiamo trovare una strategia migliore per il futuro”.
    “La poca coerenza porta frustrazione tra i giocatori: quando ogni caso viene trattato a suo modo, non ci sono né trasparenza né coerenza. Alcuni casi sono trasparenti, altri no. Sappiamo che c’è una regola poco chiara in merito al tempo nel quale si deve dare informazioni quando si è in possesso di una sostanza contaminata, un tempo ragionevole, ma qual è questo tempo ragionevole? In un caso la contaminazione può essere maggiore, in altri casi di meno. Il problema adesso è la carenza di fiducia tra i giocatori, sia uomini che donne, nei confronti della WADA, dell’ITIA e dell’intero processo” conclude il serbo.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Atp Rio de Janeiro: Musetti annuncia il ritiro per infortunio

    Trasferta sudamericana sfortunata per Lorenzo Musetti. Infortunatosi la scorsa settimana a Buenos Aires dopo la vittoria nel primo turno contro Moutet, è stato costretto a ritirarsi in corso d’opera dal torneo argentino e oggi, lunedì 17 febbraio, ha annunciato che non potrà prendere parte nemmeno all’Atp 500 di Rio de Janeiro. Avrebbe dovuto esordire martedì 18 febbraio contro il cileno Barrios Vera, proveniente dalle qualificazioni, ma su Instagram ha ufficializzato il forfait: “Sfortunatamente devo informarvi che non sarò in grado di giocare nemmeno il torneo di Rio. Gli esami medici a cui mi sono sottoposto stamattina hanno confermato come l’infortunio di Buenos Aires sia ancora presente. Mi dispiace veramente perchè adoro giocare in Brasile, soprattutto a Rio. Un grande abbraccio a tutti, soprattutto ai miei tifosi”. Musetti si era ritirato per un problema muscolare alla gamba destra. L’unico azzurro in tabellone in Brasile resta Luciano Darderi, atteso dalla sfida contro il boliviano Hugo Dellien.  LEGGI TUTTO

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    Nardi da Doha: “Sto dalla parte di Sinner, a Roma sbaraglierà tutti. Sto cercando un coach, mi serve continuità”

    Luca Nardi nella foto

    Luca Nardi ha centrato la qualificazione al main draw dell’ATP 500 di Doha, nel quale esordirà contro il cinese Zhizhen Zhang (che pochi giorni fa si è ritirato a Marsiglia nel corso dei quarti di finale). Il pesarese è stato intervistato da La Stampa e si è soffermato su vari temi, affermando di essere impegnato nella scelta di un nuovo coach e di sostenere fermamente Jannik Sinner in questo momento difficile.
    “Jannik è un mio caro amico, un bravissimo ragazzo, sono sempre stato dalla sua parte” afferma Nardi. “Sono contento che abbia preso la decisione di accettare la proposta della WADA. L’anno scorso per lui deve essere stato un inferno, almeno potrà mettersi tutto alle spalle. Sono sicuro che tornerà a Roma e sbaraglierà tutti“.
    “L’anno scorso ho attraversato un momento un po’ confuso, diciamo così, e ho commesso qualche errore, forse non ho dato alle persone il tempo necessario per trovare il feeling con me” continua Luca, parlando della sua situazione. “Dopo aver lasciato l’Academy di Galimberti a Cattolica ho cambiato un po’ tanti coach, tornando anche al mio primo maestro, ma non ha funzionato. Ora sto cercando la persona giusta, perché per me la prima cosa che conta è il rapporto umano. Mollare tutto? No, assolutamente. Scelte sbagliate, sì. Ma voglia di smettere con il tennis, no”.
    Questo il principale obiettivo di Nardi, per l’immediato: maggior continuità di gioco, e quindi risultati. “Quello che mi manca è la continuità, ho troppi alti e bassi sia nel corso della stagione, il tecnico che sceglierò dovrà aiutarmi proprio in questo“.
    “La vittoria contro Djokovic l’anno scorso a Indian Wells per qualche settimana mi ha un po’ sbalestrato, è vero, ma è stata una bella cosa. Se Djokovic se l’è presa? No, è un tipo tranquillo, ci salutiamo quando ci incontriamo. Purtroppo non capita spesso che giochiamo gli stessi tornei…”
    L’esordio contro il tennis potente di Zhang non sarà facile, ma Luca è fiducioso: “Una volta l’ho battuto, quindi entrerò in campo con ottimismo”.
    Nardi nel 2025 ha centrato il main draw ad Auckland, quindi ha disputato la finale al Challenger di Koblenz (partendo dalle qualificazioni). Poca fortuna a Marsiglia, battuto subito da Altmaier. Adesso la nuova chance a Doha, con l’ingresso nel main draw. In caso di vittoria, quasi sicuramente Luca troverà Alcaraz (che esordisce contro Cilic).
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Atp Doha, Alcaraz batte Cilic all’esordio: gli HIGHLIGHTS del match

    C’è voluta un’ora e quaranta, ma alla fine Alcaraz piega Cilic e accede al secondo turno del Qatar Open. Doppio 6-4 per lo spagnolo, che ha regolato l’ex numero 3 del mondo (e campione agli US Open nel 2014) in due set. Nonostante sia sprofondato nel ranking Atp, il croato ha dimostrato di essere ancora competitivo nel circuito e questa sconfitta può comunque dargli motivazione per il prosieguo della stagione. Alcaraz invece attende ora al secondo turno il vincente tra l’italiano Luca Nardi, arrivato al tabellone principale tramite le qualificazioni, e il cinese Zhang, impegnati martedì 18 febbraio. 

    La cronaca del match
    La partita si apre con un break di Alcaraz, subito restituito da Cilic. I turni di battuta di entrambi continuano a essere molto combattuti e il game decisivo è il settimo, sul 3-3 pari e servizio del 36enne: Alcaraz glielo strappa alla quinta palla break e riesce poi a chiudere 6-4 senza troppi patemi. Il secondo set scorre invece velocemente fino al 4-3 per Cilic, quando il croato riesce a salire 0-40 su servizio dello spagnolo. Alcaraz però tira fuori la prima e, compreso un ace, riesce ad annullare tutte le palle break e ad aggiudicarsi il game, complice anche un servizio in corridoio del croato a punto quasi conquistato. Il contraccolpo è notevole: break subito dal veterano e Alcaraz va a servire per il match. Cilic riesce a conquistare un’altra palla break, ma Alcaraz cancella anche questa e con un passante che pizzica appena la riga si guadagna anche il match point. Per Cilic è la resa: la sua risposta in rete vale la vittoria del 21enne. LEGGI TUTTO