Ben Shelton (foto Getty Images)
Non era facile ipotizzare un Ben Shelton davvero competitivo sul “rosso” all’avvio della stagione europea, eppure… l’americano che non t’aspetti dopo Darderi batte anche Cerundolo all’ATP 500 di Monaco di Baviera (2-6 7-6 6-4 lo score) e sbarca in finale, dove molto probabilmente si giocherà il titolo contro l’idolo di casa Sasha Zverev. È la quarta finale in carriera per il nativo di Atlanta e la terza in questa categoria dopo Basilea e Tokyo. Ma c’è un dato statistico ancor più significativo: Shelton riporta uno statunitense in una finale di un torneo su terra battuta di categoria superiore al 250 dal 2002, quando il leggendario Andre Agassi vinse a Roma (distruggendo Haas in tre secchi set). Ben c’è riuscito rimontando l’argentino dopo una partenza così così, impattando il conto dei set al tiebreak (dove è stato a soli due punti dalla sconfitta…) e quindi giocando con discreta calma e intensità nel terzo set, bravo a recuperare un break immediato di svantaggio e quindi strappare il turno di servizio decisivo al rivale all’ultimo tuffo. Cerundolo è calato nel corso della partita, commettendo progressivamente più errori e aprendo il fianco agli affondi di Shelton, ma alla fine la vittoria del figlio d’arte americano è meritata e apre prospettive interessanti per il resto della stagione su terra battuta, e non solo. Infatti i messaggi già dalla vittoria nei quarti contro Darderi erano forti e chiari: Shelton può giocare, e pure piuttosto bene, anche sul rosso. E se resta così sereno anche nelle difficoltà…
Alla fine cosa serve per eccellere su terra battuta? Potenza, perché accelerare la palla con rimbalzi non sempre ottimali e non potendo andare sempre di solo timing come sul cemento non è possibile; è necessario saper governare le rotazioni, in particolare un diritto bello carico in costruzione dello scambio per aprirsi il campo e allontanare l’avversario; è utilissimo saper tagliare la palla col back per spezzare il ritmo, giocare smorzate e spostare il rivale dalla sua miglior posizione di controllo del palleggio; è indispensabile coprire molto bene il campo per velocità e reggere dure battaglie perché su terra molto spesso si va per le lunghe; meglio se si possiede un gran servizio, qualche punto gratis è indispensabile come non essere subito attaccato dalla risposta. Se mettiamo tutti in fila questi fattori, beh, “Ben” non è mica messo male, anzi…
C’è un ultimo ingrediente necessario a completare la torta, e così sfornare un dolce perfetto: la pazienza. Su terra tirare tutto e subito non funziona, è necessario attaccare ma anche saper aspettare il momento per l’affondo. Qua viene, e non poco, la sorpresa di Shelton. In questa settimana bavarese sta dimostrando una nuova ed interessantissima capacità di lettura del momento, contiene piuttosto bene la sua straordinaria esuberanza e quindi la pallata a chiudere non è affatto l’unica soluzione alternativa al servizio vincente. Era difficile ipotizzarlo così risoluto e paziente, anche piuttosto cauto prima provare a tirare la botta col rovescio, soluzione che controlla con minor qualità e precisione. Dalla scorsa off-season ha migliorato tanto l’apertura col rovescio, entra meno “diretto” nella palla e una leggera ovalizzazione dello swing gli permette di coprire quel tanto che basta la palla in modo da aver più controllo e margine sulla traiettoria. Aggiustamenti, non rivoluzione, ma sembrano funzionare. E poi in questo torneo di Monaco piace, tantissimo, come sta usando il back di rovescio. È una rasoiata che non leggi, con la quale può approcciare la rete con una palla che galleggia e atterra profonda, oppure fare la smorzata che sorprende il rivale. Più volte ieri contro Darderi o oggi vs. Cerundolo è anche andato con una via di mezzo, una palla lenta ma non smorzata a chiudere, che alla fine ha portato il rivale a giocare in una posizione scomoda. Non sempre gli ha portato il punto, ma alla lunga è qualcosa che rende meno sicuro l’avversario e gli fa perdere riferimenti, dovendo correre in avanti, un po’ storto e senza sapere come rigiocare… E poi Shelton ha sempre il plus di quel servizio che gli dà tanti punti (contro Cerundolo in semifinale nemmeno troppi, con percentuali non eccelse, al di sotto del suo massimo potenziale). Tuttavia, vincere senza brillare col servizio, in rimonta, su terra battuta contro un tipo tosto come Francisco è qualcosa da sottolineare.
Ben Shelton hits a beautiful drop shot against Cerundolo in Munich.
Some massive forehand rockets followed up by a soft touch.
Great stuff. 🇺🇸
pic.twitter.com/UMieG96f5f
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) April 19, 2025
Dopo la vittoria sull’argentino Shelton ha detto a caldo: “Mi diverto su terra battuta, sto cercando di imparare. Ho giocato contro grandi giocatori sulla terra battuta, sto imparando qualcosa da loro. Non sono troppo stressato in questo momento. Sto solo gareggiando e mi sto divertendo. Sento che questa era una cosa che mancava quando ho giocato a Monte Carlo la scorsa settimana. Non tutto è semplice e perfetto sulla terra battuta. Ti risponderanno più spesso… ma puoi anche fare più break. Riceverai dei brutti rimbalzi, ma lo stesso accadrà ai tuoi avversari. Credo che il saper affrontare le avversità e adattarsi renda un giocatore forte sulla terra battuta. Sto cercando di imparare giorno dopo giorno”. E bel un sorriso. Questa serenità, il godersi il momento, lo vede chiaramente in campo, spinto anche dalla clamorosa e meravigliosa tranquillità di papà Bryan.
Vediamo cosa combinerà in finale, ma sarà molto, molto intrigante vederlo sul rosso di Madrid, dove la palla viaggia piuttosto forte per l’altura, e poi anche a Parigi dove notoriamente i campi, seppur in terra, non sono affatto lenti. Questo Shelton più paziente, che regge nello scambio, carica il “drittone” e quindi attacca, pure piuttosto consistente sul lato destro, è una novità interessante. Crea spettacolo, diversità e diverte. Vedremo se quella tedesca è solo una settimana di grazia, oppure Ben ha davvero fatto un piccolo salto di qualità nella gestione dello scambio e nella lucidità della selezione dei colpi. Non è un fatto da poco…
Marco Mazzoni
Francisco Cerundolo vs Ben Shelton ATP Munich Francisco Cerundolo [5]664 Ben Shelton [2]276 Vincitore: Shelton ServizioSvolgimentoSet 3F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A4-5 → 4-6B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-303-4 → 4-4B. Shelton 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3B. Shelton2-2 → 2-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2B. Shelton 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-1 → 1-2F. Cerundolo 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 1-1B. Shelton 0-15 0-30 0-40 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 4-6* 5*-6 6*-6 6-7* 7-7* 7*-86-6 → 6-7B. Shelton 15-0 30-0 40-0 40-15 40-306-5 → 6-6F. Cerundolo 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5B. Shelton 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5F. Cerundolo 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4B. Shelton 15-0 ace 40-04-3 → 4-4F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 df 40-A df2-3 → 3-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-151-3 → 2-3B. Shelton1-2 → 1-3F. Cerundolo 15-0 30-15 40-150-2 → 1-2B. Shelton 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2F. Cerundolo 0-15 0-30 df 0-40 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. Shelton 0-15 df 0-30 15-30 15-405-2 → 6-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 ace4-2 → 5-2B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-2 → 4-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2B. Shelton 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-1 → 2-1B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-401-0 → 1-1F. Cerundolo 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO