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    Challenger 50 Roma Garden: Il Tabellone Principale e di Qualificazione con il programma di domani

    Jacopo Vasami classe 2007

    🇮🇹 Challenger 50 Roma Garden – Tabellone Principale – terra(1) Vilius Gaubas vs Khumoyun Sultanov Oriol Roca Batalla vs QualifierAndrea Pellegrino vs (WC) Jacopo Vasami (Alt) Remy Bertola vs (6) Arthur Bouquier
    (4) Timofey Skatov vs Antoine Cornut-Chauvinc Paul Jubb vs QualifierNick Hardt vs Qualifier(Alt) Mili Poljicak vs (5) Lukas Neumayer
    (8) Federico Arnaboldi vs (WC) Gabriele Pennaforti Abdullah Shelbayh vs Dimitar Kuzmanov Qualifier vs Denis Yevseyev Qualifier vs (3) Hady Habib
    (7) Matteo Gigante vs Lorenzo Giustino Qualifier vs Dominic Stricker (Alt) Francesco Maestrelli vs Henri Squire (WC) Lorenzo Carboni vs (2) Duje Ajdukovic

    🇮🇹 Challenger 50 Roma Garden – Tabellone Qualificazione – terra🇸🇪 Elias Ymer [1] [ALT] vs. Gianluca Mager 🇮🇹Federico Iannaccone [WC] 🇮🇹 vs. Sandro Kopp [11] 🇦🇹
    🇧🇪 Kimmer Coppejans [2] vs. Matthew Dellavedova 🇦🇺Pedro Araujo 🇵🇹 vs. Norbert Gombos [7] 🇸🇰
    🇮🇹 Stefano Travaglia [3] vs. Simone Rossolino [WC] 🇮🇹Raul Brancaccio 🇮🇹 vs. Jiri Vesely [9] 🇨🇿
    🇨🇭 Mika Brunold [4] vs. Alessio Balestrieri [WC] 🇮🇹Pablo Llamas Ruiz 🇪🇸 vs. Rudolf Molleker [8] 🇩🇪
    🇺🇦 Oleg Prihodko [5] vs. Tomasz Berkieta 🇵🇱Jacopo Bilardo [WC] 🇮🇹 vs. Samuel Vincent Ruggeri [12] 🇮🇹
    🇮🇹 Jacopo Berrettini [6] vs. Lukas Pokorny [ALT] 🇸🇰Marko Topo 🇷🇸 vs. Giovanni Fonio [10] 🇮🇹

    Center Court – ore 10:00Jacopo Bilardo vs Samuel Vincent Ruggeri Mika Brunold vs Alessio Balestrieri Elias Ymer vs Gianluca Mager Jacopo Berrettini vs Lukas Pokorny
    Court 2 Decathlon – ore 10:00Kimmer Coppejans vs Matthew Dellavedova Pablo Llamas Ruiz vs Rudolf Molleker Raul Brancaccio vs Jiri Vesely Federico Iannaccone vs Sandro Kopp
    Court 3 Banca del Fucino – ore 10:00Pedro Araujo vs Norbert Gombos Oleg Prihodko vs Tomasz Berkieta Stefano Travaglia vs Simone Rossolino Marko Topo vs Giovanni Fonio LEGGI TUTTO

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    Shelton, l’americano “che non t’aspetti”, è in finale in Monaco di Baviera

    Ben Shelton (foto Getty Images)

    Non era facile ipotizzare un Ben Shelton davvero competitivo sul “rosso” all’avvio della stagione europea, eppure… l’americano che non t’aspetti dopo Darderi batte anche Cerundolo all’ATP 500 di Monaco di Baviera (2-6 7-6 6-4 lo score) e sbarca in finale, dove molto probabilmente si giocherà il titolo contro l’idolo di casa Sasha Zverev. È la quarta finale in carriera per il nativo di Atlanta e la terza in questa categoria dopo Basilea e Tokyo. Ma c’è un dato statistico ancor più significativo: Shelton riporta uno statunitense in una finale di un torneo su terra battuta di categoria superiore al 250 dal 2002, quando il leggendario Andre Agassi vinse a Roma (distruggendo Haas in tre secchi set). Ben c’è riuscito rimontando l’argentino dopo una partenza così così, impattando il conto dei set al tiebreak (dove è stato a soli due punti dalla sconfitta…) e quindi giocando con discreta calma e intensità nel terzo set, bravo a recuperare un break immediato di svantaggio e quindi strappare il turno di servizio decisivo al rivale all’ultimo tuffo. Cerundolo è calato nel corso della partita, commettendo progressivamente più errori e aprendo il fianco agli affondi di Shelton, ma alla fine la vittoria del figlio d’arte americano è meritata e apre prospettive interessanti per il resto della stagione su terra battuta, e non solo. Infatti i messaggi già dalla vittoria nei quarti contro Darderi erano forti e chiari: Shelton può giocare, e pure piuttosto bene, anche sul rosso. E se resta così sereno anche nelle difficoltà…
    Alla fine cosa serve per eccellere su terra battuta? Potenza, perché accelerare la palla con rimbalzi non sempre ottimali e non potendo andare sempre di solo timing come sul cemento non è possibile; è necessario saper governare le rotazioni, in particolare un diritto bello carico in costruzione dello scambio per aprirsi il campo e allontanare l’avversario; è utilissimo saper tagliare la palla col back per spezzare il ritmo, giocare smorzate e spostare il rivale dalla sua miglior posizione di controllo del palleggio; è indispensabile coprire molto bene il campo per velocità e reggere dure battaglie perché su terra molto spesso si va per le lunghe; meglio se si possiede un gran servizio, qualche punto gratis è indispensabile come non essere subito attaccato dalla risposta. Se mettiamo tutti in fila questi fattori, beh, “Ben” non è mica messo male, anzi…
    C’è un ultimo ingrediente necessario a completare la torta, e così sfornare un dolce perfetto: la pazienza. Su terra tirare tutto e subito non funziona, è necessario attaccare ma anche saper aspettare il momento per l’affondo. Qua viene, e non poco, la sorpresa di Shelton. In questa settimana bavarese sta dimostrando una nuova ed interessantissima capacità di lettura del momento, contiene piuttosto bene la sua straordinaria esuberanza e quindi la pallata a chiudere non è affatto l’unica soluzione alternativa al servizio vincente. Era difficile ipotizzarlo così risoluto e paziente, anche piuttosto cauto prima provare a tirare la botta col rovescio, soluzione che controlla con minor qualità e precisione. Dalla scorsa off-season ha migliorato tanto l’apertura col rovescio, entra meno “diretto” nella palla e una leggera ovalizzazione dello swing gli permette di coprire quel tanto che basta la palla in modo da aver più controllo e margine sulla traiettoria. Aggiustamenti, non rivoluzione, ma sembrano funzionare. E poi in questo torneo di Monaco piace, tantissimo, come sta usando il back di rovescio. È una rasoiata che non leggi, con la quale può approcciare la rete con una palla che galleggia e atterra profonda, oppure fare la smorzata che sorprende il rivale. Più volte ieri contro Darderi o oggi vs. Cerundolo è anche andato con una via di mezzo, una palla lenta ma non smorzata a chiudere, che alla fine ha portato il rivale a giocare in una posizione scomoda. Non sempre gli ha portato il punto, ma alla lunga è qualcosa che rende meno sicuro l’avversario e gli fa perdere riferimenti, dovendo correre in avanti, un po’ storto e senza sapere come rigiocare… E poi Shelton ha sempre il plus di quel servizio che gli dà tanti punti (contro Cerundolo in semifinale nemmeno troppi, con percentuali non eccelse, al di sotto del suo massimo potenziale). Tuttavia, vincere senza brillare col servizio, in rimonta, su terra battuta contro un tipo tosto come Francisco è qualcosa da sottolineare. 

    Ben Shelton hits a beautiful drop shot against Cerundolo in Munich.
    Some massive forehand rockets followed up by a soft touch.
    Great stuff. 🇺🇸
    pic.twitter.com/UMieG96f5f
    — The Tennis Letter (@TheTennisLetter) April 19, 2025

    Dopo la vittoria sull’argentino Shelton ha detto a caldo: “Mi diverto su terra battuta, sto cercando di imparare. Ho giocato contro grandi giocatori sulla terra battuta, sto imparando qualcosa da loro. Non sono troppo stressato in questo momento. Sto solo gareggiando e mi sto divertendo. Sento che questa era una cosa che mancava quando ho giocato a Monte Carlo la scorsa settimana. Non tutto è semplice e perfetto sulla terra battuta. Ti risponderanno più spesso… ma puoi anche fare più break. Riceverai dei brutti rimbalzi, ma lo stesso accadrà ai tuoi avversari. Credo che il saper affrontare le avversità e adattarsi renda un giocatore forte sulla terra battuta. Sto cercando di imparare giorno dopo giorno”. E bel un sorriso. Questa serenità, il godersi il momento, lo vede chiaramente in campo, spinto anche dalla clamorosa e meravigliosa tranquillità di papà Bryan.
    Vediamo cosa combinerà in finale, ma sarà molto, molto intrigante vederlo sul rosso di Madrid, dove la palla viaggia piuttosto forte per l’altura, e poi anche a Parigi dove notoriamente i campi, seppur in terra, non sono affatto lenti. Questo Shelton più paziente, che regge nello scambio, carica il “drittone” e quindi attacca, pure piuttosto consistente sul lato destro, è una novità interessante. Crea spettacolo, diversità e diverte. Vedremo se quella tedesca è solo una settimana di grazia, oppure Ben ha davvero fatto un piccolo salto di qualità nella gestione dello scambio e nella lucidità della selezione dei colpi. Non è un fatto da poco…
    Marco Mazzoni

    Francisco Cerundolo vs Ben Shelton ATP Munich Francisco Cerundolo [5]664 Ben Shelton [2]276 Vincitore: Shelton ServizioSvolgimentoSet 3F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A4-5 → 4-6B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-303-4 → 4-4B. Shelton 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3B. Shelton2-2 → 2-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2B. Shelton 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-1 → 1-2F. Cerundolo 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 1-1B. Shelton 0-15 0-30 0-40 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 4-6* 5*-6 6*-6 6-7* 7-7* 7*-86-6 → 6-7B. Shelton 15-0 30-0 40-0 40-15 40-306-5 → 6-6F. Cerundolo 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5B. Shelton 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5F. Cerundolo 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4B. Shelton 15-0 ace 40-04-3 → 4-4F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 df 40-A df2-3 → 3-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-151-3 → 2-3B. Shelton1-2 → 1-3F. Cerundolo 15-0 30-15 40-150-2 → 1-2B. Shelton 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2F. Cerundolo 0-15 0-30 df 0-40 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. Shelton 0-15 df 0-30 15-30 15-405-2 → 6-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 ace4-2 → 5-2B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-2 → 4-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2B. Shelton 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-1 → 2-1B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-401-0 → 1-1F. Cerundolo 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Challenger 75 Gwangju: Il Tabellone Principale e di Qualificazione con il programma di domani

    Christopher Eubanks (USA) – Foto Getty Images

    Challenger 75 Gwangju – Tabellone Principale – hard(1) Adam Walton vs Qualifier(PR) Jason Kubler vs (WC) Soonwoo Kwon Qualifier vs Yasutaka Uchiyama Hugo Grenier vs (5) Li Tu
    (4) Tristan Schoolkate vs Rei Sakamoto Emil Ruusuvuori vs QualifierConstant Lestienne vs (WC) Hyeon Chung Yuta Shimizu vs (6) James Trotter
    (8) James McCabe vs Yosuke Watanuki Zachary Svajda vs Johannus Monday Qualifier vs (WC) Yun seong Chung Qualifier vs (3) Brandon Holt
    (7) Terence Atmane vs Alibek Kachmazov Qualifier vs Sho Shimabukuro Yi Zhou vs Omar Jasika Antoine Escoffier vs (2) Christopher Eubanks

    Challenger 75 Gwangju – Tabellone Qualificazione – hard(1) Alex Bolt vs (WC) Uisung Park (WC) JiSung Nam vs (11) Petr Bar Biryukov
    (2) Yu Hsiou Hsu vs Hoyoung Roh Moerani Bouzige vs (12) Naoki Nakagawa
    (3) Yan Bai vs (WC) Duckhee Lee Kaichi Uchida vs (9) Jie Cui
    (4) Viktor Durasovic vs (WC) Woobin Shin Gerard Campana Lee vs (8) Ilia Simakin
    (5) Rio Noguchi vs Mats Rosenkranz (Alt) Kasidit Samrej vs (7) Fajing Sun
    (6) Marat Sharipov vs Hayden Jones Andre Ilagan vs (10) Christian Langmo

    Center Court – ore 04:00JiSung Nam vs Petr Bar Biryukov Alex Bolt vs Uisung Park Yan Bai vs Duckhee Lee Rio Noguchi vs Mats Rosenkranz (Non prima 10:00)
    Show Court – ore 04:00Gerard Campana Lee vs Ilia Simakin Viktor Durasovic vs Woobin Shin Yu Hsiou Hsu vs Hoyoung Roh
    Court 5 – ore 04:00Marat Sharipov vs Hayden Jones Moerani Bouzige vs Naoki Nakagawa Kasidit Samrej vs Fajing Sun (Non prima 08:00)
    Court 8 – ore 04:00Andre Ilagan vs Christian Langmo Kaichi Uchida vs Jie Cui LEGGI TUTTO

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    Tartarini: “Musetti ha tennis da top10, ma deve migliorare ancora e ha spesso faticato a gestire l’emotività”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Con la top 10 molto vicina, coach Simone Tartarini traccia una linea nel percorso di crescita del suo pupillo Lorenzo Musetti. Lo storico allenatore del nostro talento ha parlato a SuperTennis affermando che a livello di puro tennis Musetti è già un tennista da primi dieci, ma che c’è ancora un bel lavoro da fare per migliorare molti aspetti e consolidare le sue qualità. Il vero punto resta la gestione dell’emotività, il settore nel quale Lorenzo ha fatto più fatica e che diventa decisivo per compiere un nuovo step in avanti. In tutti i sensi. Riportiamo i passaggi più importanti dell’intervista.
    “Stiamo facendo un lavoro molto lungo, soprattutto impostato sull’aspetto caratteriale e di gestione dell’emotività” racconta Tartarini. “Tutti sappiamo che i suoi picchi di rendimento sono molto alti: quando gioca bene, il suo tennis è da top-10, top-5. L’ha dimostrato anche nel 2024 battendo due volte su due Zverev, tre volte su tre Fritz, e poi De Minaur. Le difficoltà arrivano quando tecnicamente o tatticamente c’è qualcosa che non funziona: fino a ora, in certi casi, Lorenzo ha spesso faticato a tenere la situazione emotiva sotto controllo. Questo lo faceva cadere in frustrazione e in passato ha condotto a sconfitte con giocatori di livello inferiore al suo. A Montecarlo, invece, malgrado sia spesso partito male faticando dal punto di vista tattico, è sempre riuscito a rimanere nella partita. È un passo avanti importante. Un giocatore non matura da un giorno all’altro, a maggior ragione uno come Lorenzo che tatticamente sa fare un sacco di cose, dunque ha bisogno di più tempo rispetto a giocatori dal tennis magari meno brillante, ma che risulta più efficace. Tuttavia, fra Miami e Montecarlo abbiamo raccolto varie indicazioni che ci dicono che, se nelle situazioni difficili riesce a rimanere aggrappato alla partita e a lottare, vince più incontri. Questo lo porterà ancora più in alto”.
    Un lavoro quindi basato sulla crescita e maturazione personale, ma non solo: “Il lavoro è su tutti i fronti. Per esempio, nel corso dell’off-season abbiamo lavorato sul servizio, modificando la biomeccanica del gesto. La tipologia precedente gli procurava sempre problemi nel lancio di palla, mentre dopo gli accorgimenti presi la situazione è migliorata e continua a migliorare. Ci lavoreremo ulteriormente perché Lorenzo fa ancora fatica a ottenere punti diretti col servizio e col primo colpo dopo il servizio, e questo lo obbliga a giocare più punti rispetto agli avversari. Sulla terra riesce a proporre un buon mix fra potenza e rotazioni, utilizzando bene slice e kick, mentre sul veloce avrebbe bisogno di qualche palla più veloce e ci stiamo lavorando. Per il resto, in generale ci stiamo concentrando maggiormente a livello tattico, verso l’obiettivo di avvicinare di più i piedi alla linea di fondo. Ma sempre partendo da lontano, perché Lorenzo gioca meglio quando riesce a tagliare il campo, mentre partendo da più vicino fatica. Ovviamente su campi più rapidi partire da molto lontano è impensabile, ma lavoriamo appunto sul fatto di tagliare maggiormente il campo, per andare a colpire più spesso la palla mentre sale”.
    Vincere anche quando non ti senti in una giornata top è un passaggio obbligato a diventare un big: “Oggi, e dico a oggi perché sono convinto che in futuro cambierà, il suo limite è relativo a un discorso di rendimento. In tornei meno importanti, magari, non riesce a trovare la stessa sicurezza che trova in altre situazioni. Ma se comincerà a capire che il suo tennis può funzionare anche nelle giornate no, la situazione migliorerà sempre di più. È una questione emotiva, di capacità di imparare a sentirsi più sicuro anche quando non tutto funziona al meglio. Il solo modo per migliorare le cose è imparare a stare nel confronto anche nelle situazioni più complicate”.
    Per il coach ligure, Musetti ha così tanta qualità che anche il discorso superfici resta relativo a come le affronta: “Lorenzo è un giocatore molto tecnico, fra i più tecnici al mondo, perché sa fare davvero un sacco di cose. Dunque, teoricamente, chi ha un bagaglio più ampio ha maggiori possibilità di adattarsi a tutte le superfici. Secondo me, anche in questo caso si torna a un discorso emozionale, di sicurezze. Lui è nato sulla terra battuta e ha un tennis fatto ancora di situazioni tattiche e di costruzione del punto, che dunque ha maggiore efficacia sul rosso. Ma funziona anche sull’erba perché ormai è una superficie sulla quale si può scambiare regolarmente. La vera difficoltà, per Lorenzo, arriva sul veloce: si scambia meno e c’è la necessità di prendere rischi più rapidamente. Una situazione che lo mette in difficoltà, specialmente quando non è particolarmente in palla. È obbligato a scegliere subito, mentre lui preferirebbe una palla in più, un approccio più conservativo. Terra ed erba lo concedono, il cemento meno”.
    “Musetti deve migliorare in termini di continuità sulla velocità di palla. Spesso sul veloce si rifugia un po’ troppo nella soluzione in kick, quando il servizio potente offre maggiori garanzie. Lorenzo ha bisogno di ottenere più punti diretti, così da doverne giocare meno. Una situazione che a oggi lo penalizza un po’ rispetto a tanti avversari. Il suo miglioramento sul duro passerà da lì. Il resto è una questione di fiducia in se stesso: quando non si sente tranquillo in campo, la prima cosa che fa è indietreggiare. Una mossa che sui campi veloci non è permessa. Così come il suo approccio più conservativo nelle scelte non sempre paga: deve pensare e agire più velocemente. In questo è già migliorato tanto, come dimostrano delle ottime partite vinte sul duro, ma può migliorare ancora. Di sicuro, la crescita dipende molto di più dal servizio che dalla risposta: in quella è fra i primi 10 su tutte le superfici. Deve solo imparare a scegliere più velocemente, essere più aggressivo, subito propositivo senza aspettare una palla in più. La fiducia aiuta: in fondo è un discorso minimamente tecnico-tattico e molto più emozionale, di fiducia, relativo all’essere più tranquillo e consapevole” conclude Tartarini.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Gasquet svela i tennisti “sgradevoli” del circuito. Rybakina rafforza il suo team. Arthur Fils rivela il suo momento più difficile. Lotta per la Top-10 nel ranking ATP

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Il mondo del tennis continua a offrire interessanti spunti di discussione, dalle confessioni di veterani prossimi al ritiro alle aspirazioni delle giovani promesse, passando per i cambiamenti negli staff tecnici dei top player.
    Gasquet svela i tennisti “sgradevoli” del circuitoRichard Gasquet, che sta ponendo fine a oltre vent’anni di carriera professionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni destinate a far discutere durante il podcast “Pause”. Il tennista francese, che ha condiviso campo e spogliatoio con numerosi colleghi, è stato interrogato sul carattere del “Big 3” rispetto ad altri giocatori, in particolare su chi fosse stato più sgradevole nei rapporti con i compagni.“Roger, Novak e Rafa sono persone molto educate, rispettose e piacevoli con tutti”, ha affermato Gasquet, prima di aggiungere: “C’erano due giocatori che hanno avuto una grande carriera, ma che non possono essere paragonati al Big 3, che avevano un atteggiamento più sgradevole nel circuito: Robin Soderling e Tomas Berdych”.
    Rybakina rafforza il suo teamElena Rybakina, da mesi al centro di voci e episodi poco chiari riguardanti il suo (ex?) allenatore Stefano Vukov, ha annunciato un nuovo ingresso nel suo staff tecnico. Dopo l’uscita di Ivanisevic, dovuta all’influenza di Vukov sulla tennista kazaka, e la successiva rinuncia del preparatore fisico Azuz Simcich, il team di Rybakina si trovava privo di figure chiave.La tennista ha comunicato l’ingaggio del preparatore fisico Aldo Chiari, che in passato ha collaborato occasionalmente con Jannik Sinner, per rafforzare il suo entourage in vista dei prossimi impegni.
    Arthur Fils rivela il suo momento più difficileArthur Fils potrebbe diventare uno dei principali rivali di Carlos Alcaraz nei prossimi anni sulla terra battuta, candidandosi come seria minaccia nei tornei importanti. A soli 21 anni, il francese che ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, ha già dimostrato grandi potenzialità.In un’intervista rilasciata ad atptour.com, Fils ha rivelato quale sia stata la maggiore difficoltà che ha dovuto affrontare nel suo percorso. “Gli infortuni sono sempre la cosa peggiore per qualsiasi atleta e qualche anno fa ho avuto problemi a diverse vertebre. Quello è stato il momento peggiore della mia vita, ho dovuto fare molta riabilitazione e avere pazienza”, ha spiegato il giovane francese, il cui grande sogno è diventare numero 1 del mondo.
    Lotta per la Top-10 nel ranking ATPUn appassionante fine settimana si presenta con la disputa delle fasi finali del Conde de Godó 2025. Tre tennisti sono coinvolti nella corsa per entrare nella top-10 del ranking ATP il prossimo lunedì 21 aprile, dopo la conferma dell’uscita di Casper Ruud da questo gruppo d’élite, con il norvegese che perderà 400 punti scendendo alla 15ª posizione.Lorenzo Musetti potrebbe entrare tra i dieci migliori se sia Holger Rune che Arthur Fils venissero eliminati in semifinale a Barcellona. Nel caso in cui il danese raggiungesse la finale, sarebbe lui ad occupare la decima posizione, a meno che il francese non riesca a vincere il torneo e Rune perdesse in semifinale.La lotta per un posto nella top-10 aggiunge ulteriore interesse alle semifinali del prestigioso torneo catalano.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risultati di Sabato 19 Aprile 2025

    Giovanni Fonio nella foto

    M25 Sharm ElSheikh 30000 – Semi-final[4] Saba Purtseladze vs Lorenzo Rottoli ore 10:00Il match deve ancora iniziare

    M25 Santa Margherita di Pula 30000 – Quarter-final[1] Gauthier Onclin vs [6] Giovanni Fonio 2 incontro dalle 09:30Il match deve ancora iniziare
    [3] Arthur Gea vs [7] Andrea Picchione ore 09:30ITF M25 Santa Margherita di Pula – 2025-04-13T00:00:00Z Arthur Gea Andrea PicchioneServizioSvolgimentoSet 0ServizioSvolgimentoSet 1

    Federico Iannaccone vs [2] Jay Clarke 2 incontro dalle 09:30Il match deve ancora iniziare

    W75 Koper – Semi-finalSilvia Ambrosio vs Ekaterine Gorgodze ore 11:00Il match deve ancora iniziare

    W35 Santa Margherita di Pula 30000 – Quarter-final, 2nd RoundAnastasia Bertacchi vs Iva Ivanova ore 09:30ITF W35 Santa Margherita di Pula – 2025-04-14T00:00:00Z Iva Ivanova Anastasia BertacchiServizioSvolgimentoSet 0ServizioSvolgimentoSet 1

    Sarah Iliev vs Alessandra Mazzola ore 09:30ITF W35 Santa Margherita di Pula – 2025-04-14T00:00:00Z Sarah Iliev150 Alessandra Mazzola• 150ServizioSvolgimentoSet 1Alessandra Mazzola15-0 15-15

    [4] Katharina Hobgarski vs [5] Tatiana Pieri ore 09:30ITF W35 Santa Margherita di Pula – 2025-04-14T00:00:00Z Katharina Hobgarski Tatiana PieriServizioSvolgimentoSet 0ServizioSvolgimentoSet 1 LEGGI TUTTO

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    Nuova controversa regola antidoping vieta docce non supervisionate

    Nuova controversa regola antidoping vieta docce non supervisionate

    L’Agenzia Internazionale Antidoping del Tennis ha annunciato un controverso aggiornamento della sua normativa che ha scatenato un acceso dibattito sui social media. Secondo quanto comunicato attraverso una nota ufficiale, i tennisti e le tenniste non potranno più fare la doccia senza essere osservati quando vengono chiamati a sottoporsi a un test antidoping.
    Questa nuova disposizione è stata introdotta con l’obiettivo di evitare che durante la doccia possano verificarsi alterazioni in grado di influenzare i risultati dei test. La misura, che si applica indistintamente a tutti gli atleti, sia uomini che donne, rappresenta un ulteriore irrigidimento dei protocolli antidoping nel tennis professionistico.

    La notizia ha immediatamente sollevato numerose polemiche, in particolare sui social network, dove molti hanno espresso preoccupazioni riguardo alla privacy degli atleti. Il dibattito si concentra sul difficile equilibrio tra la necessità di garantire l’integrità delle competizioni sportive attraverso controlli antidoping rigorosi e il diritto alla riservatezza dei giocatori.L’agenzia non ha al momento fornito ulteriori dettagli su come verranno implementate concretamente queste nuove procedure e su quali saranno le modalità di osservazione durante le docce degli atleti chiamati ai controlli. Resta da vedere quale sarà la reazione ufficiale delle associazioni dei giocatori e delle giocatrici di tennis a questa controversa novità regolamentare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO