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    Davis Cup: il ruggito di Matteo Berrettini! Il romano batte Rodionov, Italia 1, Austria 0

    Matteo Berrettini a Bologna (foto Brigitte Grassotti)

    Riparte da dove aveva finito, con la grinta e la qualità del Campione, fortissimo con quella splendida maglia azzurra addosso. Una vittoria da Leader per Matteo Berrettini nel primo singolare di Italia – Austria nella Finals 8 di Davis Cup a Bologna, senza brillare come nei giorni migliori ma bravo a scatenare la potenza del diritto (a tratti super) e soprattutto la sua forte personalità, quella che lo ha portato a rendere al massimo nei momenti chiave facendo sentire la propria presenza sul rivale, Jurij Rodionov. Berrettini sconfigge l’austriaco per 6-3 7-6(4), bravissimo a strappare un break nel momento migliore del rivale nel primo set, affidandosi a un gioco pratico e razionale, e quindi a recuperare un break nel secondo set, annullando anche 3 set point consecutivi sul 5-4 0-40. Lì Matteo ha vinto il match e dimostrato che razza di agonista e Davis man sia: in una giornata non così brillante con la prima di servizio, quando si è trovato spalle al muro ha respirato profondo, trovato la massima concentrazione e servito alla perfezione, non solo di potenza ma anche di precisione, respingendo l’assalto dell’austriaco. La qualità del Campione, ritrovare il massimo rendimento del colpo più importante quando ne aveva assoluto bisogno. Al tiebreak Matteo va subito avanti e anche con un pizzico di fortuna, ma anche tantissima intensità, stacca Rodionov imponendo la sua maggior classe e sicurezza, con una perfetta alternanza del rovescio in back per farsi spazio e quindi la potenza del diritto. Un successo con qualche grattacapo, ma che conferma quanto Matteo sia grande agonista e in Davis una certezza.
    Matteo è parso in buona forma, discretamente veloce e reattivo negli spostamenti, sopratutto quando nello scambio ha lavorato bene le rotazioni della palla per mettere in difficoltà Rodionov. L’austriaco, seppur indietro nel ranking, è il classico buon giocatore che ha colpi pericolosi quando si esalta e sente il “momento”, e questo lo rende un avversario potenzialmente ostico in Davis, dove di fronte a un finalista di Wimbledon e fuori casa era ovviamente sfavorito e quindi senza alcuna responsabilità. Ha servito bene Jurij, e attaccato tanto con un tennis molto verticale, restare troppo nello scambio non è roba sua. Invece bene ha fatto Matteo, in una giornata meno devastante con la prima palla, a giocare un tennis pratico, affidandosi non solo alla pura potenza ma anche alla costruzione. Infatti andare solo a tutto gas poteva essere pericoloso, portando l’austriaco a trovare palle da impattare con un vincente in ritmo; per questo bravo è stato Berrettini a giocare molti back, lunghi e lenti, che Rodionov proprio non digerisce, utilissimi anche per guadagnare il centro sinistra del campo da dove il suo diritto è micidiale. Bene he funzionato l’accelerazione lungo linea, ma diversi sono stati gli errori. Per questo il romano è stato lucido nel giocare spesso un diritto a tre quarti di velocità, abbastanza carico di spin, per allontanare il rivale dalla riga di fondo e quindi guadagnare spazio per l’affondo (o provocando l’errore). Una prestazione di sostanza, impreziosita dalla splendida rimonta sul 5-4, dove il suo agonismo è stato spaziale.
    È un punto importantissimo perché con questo formato non ti puoi permettere alcun passo falso, sia per l’importanza del singolo punto che per far scendere il secondo singolarista in campo senza lo stress assoluto del dover vincere a tutti i costi. Ora sotto con Cobolli, opposto a Misolic.
    Così Berrettini a caldo in campo: “Mi siete mancati da morire, gioco a tennis per queste emozioni, per questo pubblico, per giocare la Davis”. Il momento dei set point: “Pensavo che non si può mollare, perché giocavo non solo per me, ma per i miei compagni. Si deve lottare e mai mollare. Portare a casa un punto alla volta per portare a casa la partita. Ora ragazzi, speriamo ci sia una sola partita da giocare, fatevi sentire per Flavio, Daje!”
    Da Bologna, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini inizia la prima sfida di Italia Austria al servizio. Braccio caldo e via, quasi non si scambia, game a zero in totale sicurezza. Anche Rodionov vince un buon game al servizio, scambi quasi zero. Nel terzo game i primi big point del match, una smorzata di Matteo perfetta e poi un passante in corsa di diritto di Jurij in allungo molto difficile. Il pubblico si fa sentire l’atmosfera Davis è unica, e anche il ridotto contingente di supporters austriaci è bello “carico”. (2-1 Berrettini). Dopo un altro turno di battuta molto sicuro, Rodionov è arrembante dalla risposta, attacca a spron battuto e si butta a rete, tanto da dietro non funziona. Meglio mettere pressione a Berrettini che sul 15 è costretto a un doppio passante non facile con l’altro a presidiare la rete. Con una demi-volée eccellente e successiva chiusura di volo, Matteo si porta 3-2 in soli 13 minuti. Jurij è molto sicuro al servizio, anche perché Berrettini non ingrana con la risposta, sul 3 pari l’azzurro ha vinto 1 punto nei game dell’austriaco. Nel settimo game Matteo sbaglia un tocco sotto rete, forse un po’ di sufficienza, poi un diritto si ferma sul nastro, 30 pari, primo momento delicato della partita. Si scambia sulla seconda palla, e arriva lo scambio più lungo del match con Berrettini troppo attendista, non scatena la potenza del diritto e Rodionov è pronto ad attaccare la rete e prendersi la prima palla break del match. Ace! Stavolta il tocco sotto rete non tradisce, il romano fa il pugno e si porta sul 4-3. Finalmente Berrettini impatta una buona risposta di rovescio nell’ottavo game e si prende il punto, poi controlla un passante col diritto (attacco un po’ leggero) e il game va ai vantaggi con un errore dell’austriaco. Jurij non mette la prima palla e Berrettini è bravo a conquistare campo e tirare il suo diritto, in lungo linea. Palla break Italia! BREAK! Matteo è bravo a rallentare col back, girarsi sul diritto e spingere forte, vola via la difesa di Rodionov. 5-3 Berrettini. Ora fila il diritto dell’azzurro, forte del vantaggio. “Matteo Matteo”, il pubblico si esalta e lo esalta. Con il diritto Berrettini fa più differenza che col servizio. Infatti arriva anche il primo doppio fallo, 30 pari. UFF! Nastro bolognese… un back si arrampica letteralmente sul nastro, danza e ricade lemme al di là. Non è un momento banale, c’è il set point. Non va, altro nastro, stavolta respinge il diritto dell’azzurro. Un diritto lungo di Rodionov, di un centimetro o meno porta il SP #2 ACE! Chiude col punto esclamativo l’azzurro, 6-3.
    Il secondo set riparte con turno di battuta solido di Rodionov, poi sul 40-0 di Berrettini il gioco si ferma, c’è qualcosa al sistema di elettrico che non va. Musica a palla, Berrettini esce anche brevemente dal campo, poi si mette a tirare qualche servizio nell’attesa. Si riparte dopo quasi venti minuti, con un servizio vincente dell’italiano, 1 pari. Come nel primo set, mediamente si scambia di più nei game di Berrettini che in quelli di Rodionov, con l’azzurro in discreto controllo delle operazioni, pronto a tagliare col rovescio e accelerare col diritto; molto più verticale e scarno il gioco dell’austriaco, ma efficace quando gli entra la prima palla. Si lotta nel quinto game, Berrettini entra bene dalla risposta, spinge e prende il controllo ma sbaglia due accelerazioni – di poco – e lo score è 3-2 Rodionov. Qualche piccolo ritardo nell’aggredire la palla per Matteo e il diritto esce di un niente. 15-30. Si prende un punto di potenza poi si fa sorprendere dalla risposta di Rodionov e concede una palla break sul 30-40. Berrettini sceglie una prima palla esterna più di controllo che potente, Jurij intuisce, aggancia la palla e trova una risposta molto profonda, che l’azzurro non fa in tempo a gestire, in ritardo nel far spazio coi piedi. BREAK Austria, 4-2. Il pubblico di Bologna salta letteralmente in piedi per un passante stretto di rovescio a una mano di Matteo, prodezza assoluta. Segue un punto ancor più bello, grande ritmo e chiuso con l’attacco vincente di Berrettini. 30 pari. Spettacolo. Si gioca bene in questa fase, eccellente anche l’attacco e volée dell’austriaco. 5-2 Rodionov, con un diritto cross molto preciso. Segue un turno di battuta impeccabile di Berrettini, chiuso con una volée di rovescio di rara eleganza e controllo, 5-3. Rodionov invece inizia il turno per chiudere il set con un doppio fallo. Si riscatta bloccando Matteo sul rovescio, in spinta col diritto mancino. Quando dà fastidio all’austriaco il back lungo e lento dell’italiano… 15-30. L’atmosfera è carica a mille. Out! È largo l’attacco col rovescio di Jurij, un po’ affrettato. 15-40, due chance del contro break. Eccellente prima palla al T, 30-40; sulla seconda invece si scambia e Berrettini è attento a giocare carico e al centro, Rodionov non regge e sparacchia lungo il più classico degli unforced. Contro BREAK! 5-4, Berrettini serve. Ma non mette la prima palla, e i suoi affondi non sono abbastanza lunghi. Un errore banale, e un gran passante di Rodionov, 0-40, tre set point Austria. Il primo Matteo lo cancella con un Ace, 15-40. Altro gran servizio, 30-40. Altro! Con tre super servizi, nel momento più delicato, per Berrettini, la testa del Campione. Con un diritto potente dal centro e poi una battuta angolata imprendibile, ecco i 5 punti di fila che fissano lo score 5 pari. Che rimonta, il pubblico è euforico. Si arriva al tiebreak. Uff, un nastro “davvero azzurro” nel primo punto, imprendibile per Rodinov e mini-break. Matteo c’è: lavora benissimo la palla col back, si sposta e fa partire il diritto, ben calibrato. 2-0, poi sbaglia un rovescio in rete sotto la risposta aggressiva dell’austriaco. Rodionov regala, doppio fallo, per il 3 punti a 2 Berrettini. Servizio e diritto, si gira 4-2. Quanto funziona bene il back di rovescio del romano, Rodionov è sempre in difficoltà nel rimettere la palla lenta e carica di effetto dell’italiano, 5-2. Rodionov si avvicina, prendendosi i suoi due punti, 5-4. Parata!!!! Si butta a rete l’azzurro, non era un grandissimo attacco, ma riesce in qualche modo a parare la palla, e questa passa mal centrata, corta e imprendibile. Match Point Italia sul 6-4. Servizio vincente, Game Set Match! La prima è andata. Ora sotto con Cobolli.

    Matteo Berrettini 🇮🇹 vs Jurij Rodionov 🇦🇹ATP Bologna Matteo Berrettini67 Jurij Rodionov36ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak5-3* 5*-4 6*-46-6 → 7-6ServizioSvolgimentoSet 1J. Rodionov15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-3 → 4-3J. Rodionov 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Rodionov 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Rodionov 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1M. Berrettini15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, Italia in semifinale: Austria battuta 2-0

    Finisce qui a Bologna: l’Italia batte l’Austria 2-0 ed è in semifinale di Coppa Davis. Decisive le vittorie di Berrettini e di Cobolli. Matteo ha sconfitto nel primo match di giornata Rodionov 6-3, 7-6 in un’ora e 46 minuti di gioco. Successo e ottimo debutto anche per Flavio Cobolli, che ha battuto Misolic con un netto 6-1, 6-3. In semifinale, in programma venerdì alle ore 16, l’Italia se la vedrà contro il Belgio. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer entra nella Hall of Fame del tennis: cerimonia ad agosto 2026

    Roger Federer entra nella Hall of Fame del tennis. A dare l’annuncio la stessa organizzazione con sede a Newport negli Stati Uniti. Il 44enne svizzero, che è stato insignito al suo primo anno di eleggibilità, sarà premiato il prossimo fine agosto nella città del Rhode Island. “È un immenso onore essere inserito nell’International Tennis Hall of Fame e poter essere al fianco di tanti grandi campioni – ha detto Federer, 20 titoli Slam vinti, l’ultimo in Australia nel 2018 -. Nel corso della mia carriera, ho sempre apprezzato la storia del tennis e l’esempio di chi mi ha preceduto. È stato davvero speciale ricevere la notizia dalla federtennis svizzera. E’ un grande riconoscimento per la mia carriera. Non vedo l’ora di essere a Newport il prossimo agosto”. LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Colina: I risultati completi con il dettaglio del Day 3 (LIVE)

    Mayar Sherif EGY, 05-05-1996

    WTA 125 – Colina (Cile 🇨🇱) – Secondo Turno, terra battuta

    Center Court – ore 16:00Antonia Vergara Rivera vs Laura Pigossi Inizio 16:00Il match deve ancora iniziare
    Sada Nahimana vs (5) Oleksandra Oliynykova Il match deve ancora iniziare
    Miriam Bulgaru vs (2) Mayar Sherif Non prima 20:00Il match deve ancora iniziare
    (8) Maja Chwalinska vs Despina Papamichail Non prima 23:00Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 16:00Jimar Gerald Gonzalez / Luisina Giovannini vs (2) Ayana Akli / (2) Riya Bhatia Inizio 16:00Il match deve ancora iniziare
    Carolina Alves vs Carole Monnet Il match deve ancora iniziare
    (1) Alicia Herrero Linana / (1) Laura Pigossi vs Laura Samson / Noelia Zeballos Il match deve ancora iniziare
    (4) Maria Lourdes Carle / (4) Sara Sorribes Tormo vs Marian Gomez Pezuela Cano / Eva Vedder Il match deve ancora iniziare

    Court 5 – ore 18:00Jazmin Ortenzi / Maria Paulina Perez Garcia vs (3) Leolia Jeanjean / (3) Valeriya Strakhova Inizio 18:00Il match deve ancora iniziare
    Katarina Jokic / Rebeca Pereira vs / Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner nella storia: finale in tutti i “Big Five” del 2025. Alcaraz elogia Fonseca, Babos pensa alla maternità, Jabeur annuncia il suo ritorno… da mamma, mentre Joe Salisbury si ferma per salute mentale

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner ha scritto un’altra pagina indelebile della storia del tennis. Nel 2025, l’azzurro è diventato il terzo giocatore di sempre capace di raggiungere la finale di tutti e cinque i tornei più importanti del calendario: i quattro Slam e le ATP Finals. Prima di lui erano riusciti nell’impresa solo due giganti come Roger Federer (nel 2006 e 2007) e Novak Djokovic (nel 2015 e nel 2023). In entrambi i casi, lo svizzero e il serbo avevano conquistato quattro titoli su cinque; Sinner, dal canto suo, ha chiuso la stagione con tre trofei e due sconfitte solo contro Carlos Alcaraz, a Parigi e a New York.
    Proprio Alcaraz, rientrato in Spagna dopo la finale delle Finals di Torino, è tornato a parlare del suo imminente impegno esibizione con Joao Fonseca, in programma l’8 dicembre a Miami. Il murciano ha garantito che sarà pronto per quel match e non ha esitato a lodare il talento brasiliano. “È un giocatore speciale. Ha una potenza incredibile nei colpi e un ottimo servizio, che è ciò che più mi costò quando arrivai nel circuito. Anche il suo dritto è impressionante. Credo che il punto su cui potrà crescere di più sia la mobilità, ma con il tempo lo migliorerà”, ha dichiarato Alcaraz, spendendo parole importanti anche sulla stagione del giovane sudamericano. “Entrare nei top-25 è un risultato enorme e penso che nei prossimi due anni progredirà tantissimo. Vedremo come gestirà la pressione, ma credo che possa arrivare in top-3: sarebbe fondamentale per lui entrare tra i migliori e restarci”.
    Intanto, nel mondo del tennis femminile, un’altra notizia significativa arriva da Timea Babos. Una delle migliori doppiste del circuito e fresca finalista delle WTA Finals 2025, la 32enne ungherese ha annunciato sui social la possibilità che l’Australian Open 2026 sia il suo ultimo torneo prima di fermarsi per un anno e mezzo o due, con l’obiettivo di diventare madre. Babos ha chiarito che non si tratta di un ritiro, ma di una pausa programmata.
    Sempre in ambito WTA, l’attenzione è stata catturata da Ons Jabeur, al centro di molte speculazioni negli ultimi mesi a causa della sua assenza dai tornei dopo Wimbledon e di alcuni problemi fisici. Mentre molti temevano un ritiro imminente, la tunisina ha stupito tutti annunciando la gravidanza e confermando invece la volontà di tornare in campo dopo la maternità. “Abbiamo scoperto che un bambino si unirà al nostro “team” in aprile. Ci ha sorpresi, ma siamo felicissimi”, ha raccontato Ons, che ha lodato il nuovo programma maternità della WTA e del PIF, considerandolo un supporto fondamentale per le atlete. La tunisina ha ammesso che il suo sogno di diventare madre era stato rimandato per l’ossessione di vincere Wimbledon, soprattutto dopo la finale persa del 2023. Ora guarda al futuro con un nuovo equilibrio, lavorando alla sua accademia in Tunisia. “Non mi ritiro, tornerò. Forse riscoprirò la gioia del tennis proprio grazie ai bambini”, ha concluso.
    Non tutte le notizie, però, sono serene. Joe Salisbury, ex numero uno del mondo in doppio, ha annunciato uno stop di almeno tre mesi per affrontare problemi di salute mentale, che negli ultimi tempi lo hanno messo a dura prova. Il britannico non tornerà in campo prima dell’inizio della stagione su terra battuta, nella primavera del 2026. Il suo gesto, sebbene doloroso, rappresenta un ulteriore segnale di come il tennis stia finalmente dando spazio e dignità a scelte coraggiose legate al benessere personale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Challenger Maia, Temuco, Bogotà, Playford, Atene, Islamabad e Manama 2: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Challenger Islamabad 2025: livello bassissimo, entra in tabellone il n. 2.138 del mondo e non ci saranno le quali

    Luca Potenza nella foto – Foto Antonio Burruni

    La settimana conclusiva della stagione del ATP Challenger Tour 2025 presenta diversi eventi sparsi nel calendario, ma nessuno desta tanta curiosità quanto il Challenger 50 di Islamabad, in Pakistan. Il torneo rappresenta un’occasione speciale per un Paese che raramente ospita tennis di livello internazionale; tuttavia, ciò che più sorprende non è tanto la location quanto il livello complessivo degli iscritti.Il quadro principale del torneo è infatti uno dei più modesti che si siano mai visti in un evento Challenger: il ranking del giocatore entrato con l’ultimo posto disponibile recita n. 2.138 del mondo, una cifra praticamente impensabile per un torneo professionistico di questa categoria. A rendere il quadro ancora più particolare, va sottolineato che non si disputano nemmeno le qualificazioni, poiché non è stato registrato alcun giocatore per il tabellone cadetto.In totale, solo quattro tennisti presenti nel main draw occupano una posizione nella top-300 mondiale, un dato che conferma il livello estremamente basso del torneo. Il favorito per la vittoria finale risulta essere lo svedese Elias Ymer, che con la sua esperienza e classifica superiore si distingue nettamente dal resto dei partecipanti.
    Se da un lato questo può far sorridere gli appassionati per l’anomalia statistica, dall’altro è un segnale positivo per il movimento tennistico pakistano: anche un torneo dal campo partecipanti così modesto rappresenta pur sempre un’opportunità per il pubblico locale di assistere dal vivo a tennis professionistico e per gli stessi giocatori asiatici di accumulare punti e fiducia.
    Il Challenger 50 di Islamabad 2025 rimarrà dunque negli annali come uno degli eventi di livello più basso della categoria, ma anche come simbolo della volontà dell’ATP di portare il tennis in nuove regioni, offrendo visibilità e possibilità di crescita a territori spesso dimenticati dal circuito.

    Maia 🇵🇹 POR EUR 100 ICLTemuco 🇨🇱 CHI USD 100 HBogotá (Los Lagartos) 🇨🇴 COL USD 75 CL (High altitude)Playford 🇦🇺 AUS USD 75 HAthens 🇬🇷 GRE EUR 50 HIslamabad 🇵🇰 PAK USD 50 HManama 2 🇧🇭 BRN USD 50 H

    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Maia (MD) Inizio torneo: 24/11/2025 | Ultimo agg.: 19/11/2025 11:15Main Draw (cut off: 294 – Data entry list: 04/11/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Courier punta su Draper: “Se nel 2026 sarà in salute, Jack può insidiare il dominio di Sinner e Alcaraz”

    Jack Draper

    A.A.A. terza forza cercasi… Le ATP Finals hanno chiuso la stagione 2025 di singolare al maschile dando l’ennesima conferma del gap incredibile che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno creato con tutti gli altri. Il ranking lo certifica ulteriormente: tra gli 11500 punti di Sinner, secondo a fine stagione, e i 5160 del n.3 del mondo Alexander Zverev c’è una voragine di 6340 punti, più di quanto è riuscito ad accumulare il tedesco nell’annata appena passata in archivio. La splendida rivalità tra l’italiano e lo spagnolo elettrizza il mondo degli appassionati, visto che quando i due si scontrano c’è sempre grandissimo tennis, ma è indubbio che un tour polarizzato totalmente su due attori rischia di perdere attrattiva. Per questo molti invocano l’esplosione di un terzo incomodo, un giocatore che possa realmente insidiare i due leader e battagliare con loro per il successo nei più grandi tornei. Zverev sembra bloccato nei suoi problemi tecnici e mentali, a dir poco acuiti dopo la “batosta” subita da Sinner agli Australian Open 2025; Rune, per molti il vero candidato a diventare terza forza, è k.o. per il gravissimo infortunio al tendine d’Achille e prima di farsi male navigava con alti e bassi ben dietro a Jannik e Carlos; Shelton è in crescita, ma forse ancora indietro in diversi aspetti tecnici, mentre Fritz si è stabilizzato su livelli di eccellenza ma è probabilmente già arrivato a toccare il sui limite, o è molto vicino ad esso. Musetti? È affascinante pensare che l’italiano possa crescere ancora e ritoccare al rialzo il best ranking di n.6 toccato lo scorso settembre. Molti sperano in Fonseca, ma forse è ancora presto per il teenager di Rio. Per Jim Courier chi potrebbe seriamente insidiare il dominio di Alcaraz e Sinner è Jack Draper. 
    Il britannico – grande amico di Sinner, ormai da molti anni – è esploso nell’estate nel 2024 con l’approdo in semifinale a US Open, poi nei primi mesi del 2025 ha brillato conquistando il suo primo titolo Masters 1000 a Indian Wells (per molti il “mille” più ambito in stagione), interrompendo in semifinale il regno del due volte campione in carica Alcaraz. Quindi ha disputato la finale a Madrid e i quarti a Roma. Nelle settimane successive ha iniziato ad avvertire problemi fisici che si è trascinato tra Roland Garros e l’erba, tanto che Wimbledon si è fermato al secondo turno contro Cilic, ma già ampiamente debilitato. Qualche settimana di stop e il tentativo di rientro a New York, dove difendeva moltissimi punti, ma dopo una vittoria senza patemi su Gomez, ha scelto prudenzialmente di non giocare contro Bergs il secondo turno per affrontare seriamente il problema al braccio. Dopo poche settimane è arrivato l’annuncio che il suo 2025 era già terminato, meglio curarsi al 100% e ripresentarsi del tutto guarito in Australia.
    Intervenuto su Tennis Channel, Courier ha parlato di Draper come il giocatore con maggiori chance di sfidare i “New Two”… a patto che resti integro fisicamente. “Punto i miei soldi su Jack Draper”, afferma ‘Big Jim’, “Se è in salute, come abbiamo visto a Indian Wells, può giocarsela con i big. Ha armi pesanti: il servizio mancino è una grande risorsa, il diritto è devastante ed è migliorato in tutti i fondamentali. È potente, è aggressivo. Deve solo stare bene”.
    “Il braccio gli ha dato problemi dopo Wimbledon quest’anno: una contusione ossea con una frattura da stress. Non si è più fatto sentire di recente, ma da quello che ho appreso sembra pronto a rientrare per qualche esibizione nella off-season e poi ripartire. Vedremo se Jack riuscirà a fare il passo: è già arrivato in semifinale allo US Open nel 2024, e con il suo tennis, a patto di essere sano, può giocarsela anche con Alcaraz e Sinner” conclude Courier.
    Draper ha annunciato il rientro in campo all’esibizione UTS di Londra (il tour alternativo organizzato dal coach Mouratoglou) che si disputa in dicembre, per testare le proprie condizioni in vista dell’avvio della stagione 2026.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO