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    F1, Gp Gran Bretagna: Sainz e la Ferrari al comando delle libere 2, quinto Leclerc

    SILVERSTONE – Carlos Sainz è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari, sul circuito di Silverstone, firma il crono di 1:28.942 e precede la Mercedes di Lewis Hamilton. Terza posizione per la McLaren di Lando Norris davanti al leader della classifica Max Verstappen, mentre l’altra Rossa di Charles Leclerc chiude le FP2 e la giornata di venerdì con il quinto tempo.
    Gli altri piloti
    Sesto tempo per la Alpine di Fernando Alonso davanti a Sergio Perez e George Russell. Chiudono la top ten la McLaren di Daniel Ricciardo e l’Aston Martin di Lance Stroll. Appuntamento alla giornata di sabato per la terza sessione di prove libere e le qualifiche che decreteranno la griglia di partenza LEGGI TUTTO

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    Leclerc e Sainz, mese decisivo: la svolta Ferrari

    Carlos Sainz cavalca l’onda positiva della bella gara in Canada – un secondo posto accettato dallo spagnolo con espressione torva – ma continua a dover gestire una non facile dicotomia: si sente importante per la Ferrari – lo è, effettivamente – però deve evitare che la sua giustificabile smania di vincere si trasformi in ansia da prestazione. Ci sono momenti, nell’orologio biologico di un campione, in cui certe cose devono tassativamente accadere. Carlitos non sopporta più che lo si definisca potenzialmente vincente e per questo vuole il suo primo successo in un GP, a qualsiasi costo. Domenica il pallottoliere delle gare disputate dirà centocinquanta, ciò che fa risuonare in Sainz due insopportabili paragoni: uno è con il compagno di squadra Charles Leclerc, tostissimo fuoriclasse con cui non è facile confrontarsi, l’altro con Max Verstappen che ha cominciato esattamente come Carlitos, il quale gli dette anche filo da torcere ai tempi della Toro Rosso. Poi, però, Max è decollato. 

    Verstappen i suoi 150 GP li ha celebrati già due domeniche fa a Montreal: lo scatto in più è dovuto semplicemente al fatto che Carlos non potè correre il GP del Belgio 2020 per la rottura degli scarichi della sua McLaren prima della partenza. I due però da un punto di vista numerico si sono mossi come sincronette: debuttarono fianco a fianco in Toro Rosso, due rookie dunque, nel GP Australia 2015, poi l’anno dopo in Spagna Max fu messo all’improvviso sulla Red Bull di Daniil Kvyat (retrocesso in Toro Rosso) e le strade dei due si separarono. Carlitos non fu ammesso nella prima squadra dei bibitari, non la prese bene e andò a cercar fortuna in Renault e poi in McLaren, svoltando infine con la Ferrari del 2021, quella della risalita dalla crisi. Nel frattempo l’olandese ha collezionato ventisei vittorie, quindici pole e un titolo mondiale, vinto come sappiamo. 

    Fatto sta che Sainz si sente condannato al successo, anche se gli interessi della Ferrari per il Mondiale piloti suggeriscono altro. E ieri a Silverstone s’è presentato così: «Vincere delle gare, se riuscirò a farlo, potrebbe aiutarmi a tornare in lotta per il titolo». Dopo un po’ di GP storti, sofferti per via del sovrasterzo della Rossa, il Canada gli ha ridato morale: «Sono un po’ più entusiasta, non solo per Montreal ma anche per Baku, Monaco, ho avuto alcuni fine settimana decenti con la macchina. Silverstone probabilmente sarà una sfida più difficile perché è più simile al Montmelò, la pista su cui ho fatto più fatica. Sarà quindi un buon punto di riferimento per vedere quanto sono migliorato nei confronti di me stesso e quanto con questa macchina. Da Montecarlo in poi, comunque, mi sono sentito molto più a mio agio sulla F1-75». 

    Carica Leclerc

    Uno dei problemi di Sainz è che l’entusiasmo elettrifichi anche il suo compagno: «Adoro questa pista e in generale i curvoni veloci – ha detto ieri Charles Leclerc – Inoltre quest’anno abbiamo una macchina ben più competitiva rispetto a quelle con cui abbiamo affrontato gli ultimi GP di Gran Bretagna. Chiedo solo di avere un weekend pulito, visto che da Miami in poi non è andato tutto liscio». E già: lì la Red Bull era superiore, poi rottura del motore Ferrari a Barcellona, pasticcio con le strategie a Montecarlo, motore rotto anche a Baku, rimontona arrembante dalla coda al quinto posto a Montreal. «Speriamo di rimetterci in carreggiata e tornare a vincere – ha concluso Charles – Silverstone sarà molto importante, ma in realtà lo saranno le prossime quattro gare». Che, ricordiamo, troveranno posto tutte in luglio, con il supplemento della Sprint in Austria. LEGGI TUTTO

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    F1, Max-Lewis: va in scena la pace (almeno temporanea)

    TORINO – “Ci siamo parlati, tra noi c’è rispetto, in fondo tutti e due volevamo solo vincere”. Le inopportune parole di Nelson Piquet hanno riportato d’attualità l’incidente dell’anno scorso tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, proprio a Silverstone. Incidente che aprì una divisione profonda in seno alla Formula 1, dividendo i colpevolisti (secondo i quali l’inglese aveva deliberatamente spinto il rivale fuori pista) dagli innocentisti (di pare opposto). Tra le due squadre scese un gelo che solo il tempo è riuscito a sciogliere e forse non tutto è alle spalle. In ogni caso, quel che accadde poco dopo a Monza (incidente alla prima variante, per fortuna a velocità bassa, con la Red Bull finita letteralmente sopra la Mercedes) fu una sorta di prolungamento (polemico, acido e arrabbiato) del botto di Silverstone.

    Ferrari, Mekies positivo al Covid: seguirà il Gp di Gran Bretagna da remoto

    Tutto alle spalle tra Hamilton e Verstappen

    POMERIGGIO – Dopo quel pomeriggio inglese, i sentimenti tra i due piloti non erano certamente improntati al “vogliamoci bene”: Hamilton festeggiò sul podio, Verstappen (con entourage) era in ospedale e lanciò parole di fuoco (via social) contro il rivale. Oggi Verstappen è campione del mondo, Hamilton quest’anno non è in lotta per vincere, il rivale principale (Leclerc) è distante. E’ più facile dire che tutto è alle spalle, ma è comunque bello che sia stato detto. “Sono cose che nelle corse accadono – ha aggiunto – ma noi piloti abbiamo la capacità di lasciarci tutto alle spalle, anche le arrabbiature”.

    F1, GP Gran Bretagna: Bottas al comando, Sainz terzo davanti a Leclerc LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Gran Bretagna: Bottas al comando, Sainz terzo davanti a Leclerc

    SILVERSTONE – E’ di Valtteri Bottas il miglior tempo nelle prove libere 1 al Gran Premio della Gran Bretagna, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Si gira pochissimo nelle FP1 sul circuito di Silverstone, causa un tempo incerto che tiene i piloti ai box per gran parte del tempo. Nei minuti finali il finlandese dell’Alfa Romeo firma il crono di 1:42.249, precedendo la Mercedes di Lewis Hamilton. Terzo tempo per Carlos Sainz, davanti all’altra Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione.
    Gli altri tempi
    Quinto tempo per la Haas di Mick Schumacher, che precede l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou e il compagno di squadra Kevin Magnussen. Seguono Lance Stroll, Yuki Tsunoda e Sebastian Vettel, che chiude la top ten. Nel finale bandiera rossa per un’incidente di Stroll, senza però grosse conseguenze. LEGGI TUTTO

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    F1: Bottas comanda le libere 1 a Silverstone. Sainz terzo davanti a Leclerc

    SILVERSTONE – Valtteri Bottas è il più veloce nella prima sessione di prove libere al Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Si gira pochissimo nelle FP1 sul circuito di Silverstone, causa un tempo incerto che tiene i piloti ai box per gran parte del tempo. Nei minuti finali il finlandese dell’Alfa Romeo firma il crono di 1:42.249, precedendo la Mercedes di Lewis Hamilton. Terzo tempo per Carlos Sainz, davanti all’altra Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione.
    Gli altri piloti
    Quinto tempo per la Haas di Mick Schumacher, che precede l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou e il compagno di squadra Kevin Magnussen. Seguono Lance Stroll, Yuki Tsunoda e Sebastian Vettel, che chiude la top ten. Nel finale bandiera rossa per un’incidente di Stroll, senza però grosse conseguenze. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies positivo al Covid: seguirà il Gp di Gran Bretagna da remoto

    ROMA – Il fine settimana del Gran Premio di Gran Bretagna, decimo appuntamento della Formula 1, non inizia nel migliore dei modi per la Ferrari. Il direttore sportivo della scuderia del Cavallino, Laurent Mekies, è infatti risultato positivo al Covid-19 e non potrà dunque prendere il suo solito posto nel muretto italiano.
    Mekies da remoto
    Il dirigente francese però non se ne starà con le mani in mano a guardare i 52 giri previsti sulla storica pista di Silverstone. Mekies, infatti, si unirà al team che lavorerà da un garage remoto per aiutare Mattia Binotto a coordinare meglio le azioni di gara. Per ora la Ferrari non ha comunicato lo stato di salute del suo direttore sportivo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Silverstone da remoto per Mekies: il ds è positivo al Covid

    ROMA – Inizia con una brutta notizia il weekend della Ferrari, impegnata nella decima tappa della Formula 1: il Gran Premio di Gran Bretagna. Il direttore sportivo della scuderia del Cavallino, Laurent Mekies, è infatti risultato positivo al Covid-19 e non potrà dunque prendere il suo solito posto nel muretto italiano.
    Mekies in smartworking
    Il dirigente francese però non se ne starà con le mani in mano a guardare i 52 giri previsti sulla storica pista di Silverstone. Mekies, infatti, si unirà al team che lavorerà da un garage remoto per aiutare Mattia Binotto a coordinare meglio le azioni di gara. Al momento non si hanno notizie sullo stato di salute del direttore sportivo della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    Incredibile Ecclestone: mi prenderei una pallottola per Putin! Zelensky faccia il comico

    TORINO – Incredibile Ecclestone. Il GP di Gran Bretagna è pur sempre “casa sua”, anche se la sua vita attuale si svolge tra il Brasile (il Paese della moglie) e la Svizzera (dove ha uno chalet di lusso a Gstaad). Così non riesce proprio a trattenersi, lanciandosi in una serie di dichiarazioni che sembrano fatte apposta per scatenare il caos. Anche se, a dire il vero, non scatena granché. Ormai la Formula 1 non dipende più da lui e lui non ha più nessun ruolo.

    CONFLITTO – Un po’ punzecchia su scenari di mercato (per esempio sostenendo che la Mercedes si sia stufata di Hamilton), un po’ insinua dubbi sulle operazioni dietro le quinte (riferendosi all’ingaggio di una figura ex Mercedes da parte della Fia). Ma soprattutto si esibisce su temi di politica internazionale, intervenendo sul conflitto tra Ucraina e Russia. «Mi prenderei una pallottola per lui – dice riferendosi a Putin -. Preferirei che non facesse male, ma mi prenderei una pallottola. Putin è una persona di prima classe e quello che sta facendo è qualcosa che credeva fosse la cosa giusta da fare». E ancora: «Come molti uomini d’affari, commette errori di tanto in tanto. E in questi casi, bisogna fare del proprio meglio per uscirne». E certo, suona un po’ strano sentire che i missili sui civili, gli ospedali o le scuole siano un errore dal quale uscire… Del resto, Ecclestone ne ha anche per Zelensky: «Quell’altra persona in Ucraina… Da quel che ho capito faceva il comico… Sembra che voglia continuare a svolgere quella professione».

    PROVVEDIMENTI – La Formula 1 prende le distanze, benché Ecclestone sia fuori dal Mondiale dal 2017: «I commenti di Ecclestone sono le sue opinioni personali e sono in netto contrasto con la posizione dei moderni valori dello sport». Forse Ecclestone, giusto per il gusto della provocazione, vorrebbe che la Formula 1 prendesse provvedimenti nei suoi confronti, tipo bandirlo dai circuiti. In realtà non accadrà perché, è un po’ triste ammetterlo, ormai Bernie non fa più notizia. Come dicevano i latini, sic transit gloria mundi. LEGGI TUTTO