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    F1: Santander diventa premium sponsor di Ferrari

    ROMA – Santander è ufficialmente premium sponsor di Ferrari. La banca spagnola e la scuderia di Maranello avevano già stretto una partnership durata dal 2010 al 2017, ma dal prossimo anno il marchio tornerà ad apparire sulla Rossa. L’accordo, oltre alla Formula 1, include le attività della Ferrari Driver Academy e il campionato Endurance. “Siamo molto entusiasti di lavorare di nuovo con la Ferrari e di sostenerla nella transizione verde – ha detto Ana Botin, CEO di Santander -. Santander è pienamente impegnata ad affrontare il cambiamento climatico, e come fornitore leader di finanziamenti in Europa nel settore auto, siamo determinati ad aiutare l’industria automobilistica a diventare sostenibile. La nostra nuova partnership con la Ferrari accelererà questo progetto”.
    Le parole di Elkann
    Anche John Elkann, presidente della Ferrari, ha parlato dopo l’annuncio di sponsorizzazione: “È un onore collaborare di nuovo con un’istituzione finanziaria globale come Santander, che è impegnata in un’attività bancaria responsabile e ha dimostrato la sua leadership nel finanziamento delle energie rinnovabili e nei servizi di consulenza ESG in tutto il mondo, non vediamo l’ora di collaborare con loro per raggiungere il nostro obiettivo chiave di diventare carbon neutral entro il 2030 in merito alle emissioni. Crediamo che la Formula 1, con le sue innovazioni e i suoi sviluppi tecnologici, porterà benefici alla nostra industria e, in definitiva, alla società”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Alesi fermato dalla polizia: ha danneggiato l'ufficio del cognato

    ROMA – Jean Alesi, ex pilota F1, è in stato di fermo ad Avignone per aver fatto esplodere un ordigno nei pressi dell’ufficio del cognato. “Jean Alesi è stato preso in custodia intorno alle 16 di lunedì per aver danneggiato la proprietà di altre persone con un dispositivo esplosivo”, ha riferito il vice procuratore di Nimes Antoine Wolf. I fatti avrebbero avuto luogo nella serata di domenica 19 dicembre quando intorno alle 22 tre persone avrebbero parcheggiato un auto, appartenente a Jose Alesi, fratello dell’ex pilota, nei pressi dello studio di architettura del cognato, inserendo un petardo nel telaio della finestra dello studio di architettura che ha causato danni alle persiane e ai vetri.
    “Un brutto scherzo”
    Dopo l’accusa ai danni del fratello l’ex ferrarista si sarebbe recato in questura per scagionare Jose, ammettendo di essere lui l’uomo presente nella vettura con il figlio ed un amico del ragazzo. Alesi avrebbe pensato ad un “brutto scherzo” nei confronti del cognato in odore di separazione con la sorella, infilando lui stesso nei pressi della struttura “il grande fuoco d’artificio comprato in Italia senza immaginare che avrebbe causato tali danni”. Il cognato ha dichiarato di non aver avuto nessun tipo di problema in precedenza con Alesi ma ha presentato lo stesso denuncia per i danni al suo ufficio. LEGGI TUTTO

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    F1, petardo contro l'ufficio del cognato: fermato Jean Alesi

    ROMA – L’ex pilota F1 Jean Alesi si trova in stato di fermo presso l’ufficio di sicurezza del dipartimento di Vaucluse ad Avignone per dei danni commessi verso l’ufficio di suo cognato. “Jean Alesi è stato preso in custodia intorno alle 16 di lunedì per aver danneggiato la proprietà di altre persone con un dispositivo esplosivo”, ha riferito il vice procuratore di Nimes Antoine Wolf. I fatti avrebbero avuto luogo nella serata di domenica 19 dicembre quando intorno alle 22 tre persone avrebbero parcheggiato un auto, appartenente a Jose Alesi, fratello dell’ex pilota, nei pressi dello studio di architettura del cognato, inserendo un petardo nel telaio della finestra dello studio di architettura che ha causato danni alle persiane e ai vetri.
    “Un brutto scherzo”
    L’ex pilota Ferrari si sarebbe recato in questura dove avrebbe scagionato il fratello dichiarando di essere lui in quella vettura insieme al figlio ed un amico del ragazzo. Alesi avrebbe pensato ad un “brutto scherzo” nei confronti del cognato in odore di separazione con la sorella, infilando lui stesso nei pressi della struttura “il grande fuoco d’artificio comprato in Italia senza immaginare che avrebbe causato tali danni”. Il cognato ha dichiarato di non aver avuto nessun tipo di problema in precedenza con Alesi ma ha presentato lo stesso denuncia per i danni al suo ufficio. LEGGI TUTTO

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    F1, Raikkonen: “Ho pensato più volte al ritiro negli anni”

    ROMA – Kimi Raikkonen, intervistato da “GPFans”, ha raccontato di aver più volte pensato al ritiro nelle ultime stagioni, fino a prendere la decisione definitiva in questa stagione, correndo la sua ultima gara in Formula 1 al Gran Premio di Abu Dhabi. “Nel corso degli anni i pensieri di ritirarmi sono venuti molte volte nella mia mente, sono cominciati molto tempo fa – ha detto il pilota finlandese -. Con il passare degli anni sono diventati sempre più insistenti e alla fine quella di smettere è stata una mia decisione, benché ne avessi discusso più volte con la mia famiglia”. 
    Le parole di Raikkonen
    Raikkonen ha parlato ancora della reazione della sua famiglia: “Non è che mi abbiano detto qualcosa in particolare. Volevo fare ciò che desideravo. Sono sicuro che siano tutti più felici a casa: sarò di più con loro. Voglio avere più tempo con i bambini, crescono in fretta. Voglio passare del tempo con la famiglia, fare molte più cose. Per i bambini non è stato facile, sicuramente. È complicato stare spesso lontani da casa, e non è la cosa più bella per loro. Ma d’altra parte, da quando sono nati la situazione è sempre stata la stessa, dunque sono abituati. Tuttavia, era un po’ di tempo che chiedevano quando avrei smesso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen scherza con Marko: “Sei più giovane dopo l'ultimo giro ad Abu Dhabi”

    ROMA – Max Verstappen e Helmut Marko sono stati intervistati assieme ai microfoni di “Servus TV”. Il neo campione del mondo di Formula 1 e il consigliere della Red Bull hanno scherzato a una settimana dal titolo vinto dal classe 1997, che ha ribadito: “Sono molto felice dove sono e spero di continuare così per altri 10-15 anni”. Poi qualche scambio di battute tra i due: “Helmut è diventato più giovane ora” – ha detto Verstappen parlando delle emozioni dell’ultimo giro ad Abu Dhabi. Pronta la risposta di Marko: “Ma cos’era quella scodata all’ultima curva?”. “Quella era per te” – ha replicato MadMax.
    Il commento di Marko
    Marko, sempre ai microfoni di “Servus TV”, ha anche fatto le sue previsioni in vista della prossima stagione: “Al momento crediamo di essere pressoché alla pari della Mercedes. Anche la power unit cambierà molto a causa dell’utilizzo di carburanti sintetici e questo si rivelerà un cambiamento drastico. Pensiamo che saremo ancora davanti entrambe, a meno che qualcuno riesca a mettere in pista colpi di scena come il doppio diffusore”. LEGGI TUTTO

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    F1, siparietto tra Verstappen e Marko: “Dopo l'ultimo giro sei diventato più giovane”

    ROMA – Helmut Marko e Max Verstappen sono stati protagonisti di un’intervista ai microfoni di “Servus TV”. Il neo campione del mondo di Formula 1 e il consigliere della Red Bull hanno scherzato a una settimana dal titolo vinto dal classe 1997, che ha ribadito: “Sono molto felice dove sono e spero di continuare così per altri 10-15 anni”. Poi qualche scambio di battute tra i due: “Helmut è diventato più giovane ora” – ha detto Verstappen parlando delle emozioni dell’ultimo giro ad Abu Dhabi. Pronta la risposta di Marko: “Ma cos’era quella scodata all’ultima curva?”. “Quella era per te” – ha replicato MadMax.
    Le parole di Marko
    Marko, sempre ai microfoni di “Servus TV”, ha anche fatto le sue previsioni in vista della prossima stagione: “Al momento crediamo di essere pressoché alla pari della Mercedes. Anche la power unit cambierà molto a causa dell’utilizzo di carburanti sintetici e questo si rivelerà un cambiamento drastico. Pensiamo che saremo ancora davanti entrambe, a meno che qualcuno riesca a mettere in pista colpi di scena come il doppio diffusore”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Abbiamo tutti oltrepassato il limite con le comunicazioni radio”

    ROMA – Ross Brawn era stato il primo, qualche giorno fa, a lanciare la proposta di abolire le comunicazioni radio tra team principal e direzione gara in Formula 1, in seguito alle polemiche scatenate dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, si è detto favorevole: “Sono d’accordo con Ross ma, allo stesso tempo, incolpo ugualmente me e Ross perché abbiamo preso parte alla decisione di trasmettere più team radio allo scopo di trasparenza e intrattenimento per i fan – ha detto ai microfoni di “Motorsport.com”.
    Le parole di Wolff
    “Ci sono tante cose nelle comunicazioni radio che danno ai fan una panoramica di tutti i piccoli retroscena e drammi che accadono – ha aggiunto Wolff -. Come, ad esempio, una monoposto che si rompe, discussioni legate alle strategie. Ma penso che siamo andati oltre. Ci è stata data l’opportunità di parlare direttamente con il direttore di gara e, considerando la ferocia della battaglia e gli interessi delle nostre squadre, la mia e quella di Horner, tutti noi abbiamo oltrepassato il limite. Sicuramente parte dei fallimenti di questa stagione è da ascrivere alla pressione che i direttori dei team hanno messo sulle spalle del direttore di gara. Quello sicuramente non ha giovato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sulle comunicazioni radio: “Abbiamo oltrepassato il limite”

    ROMA – Pochi giorni fa, Ross Brawn aveva proposto di vietare le comunicazioni radio tra i team principal e la direzione di gara, in seguito alle polemiche scatenate dal Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1. Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, si è detto favorevole: “Sono d’accordo con Ross ma, allo stesso tempo, incolpo ugualmente me e Ross perché abbiamo preso parte alla decisione di trasmettere più team radio allo scopo di trasparenza e intrattenimento per i fan – ha detto ai microfoni di “Motorsport.com”.
    Superato il limite
    “Ci sono tante cose nelle comunicazioni radio che danno ai fan una panoramica di tutti i piccoli retroscena e drammi che accadono – ha aggiunto Wolff -. Come, ad esempio, una monoposto che si rompe, discussioni legate alle strategie. Ma penso che siamo andati oltre. Ci è stata data l’opportunità di parlare direttamente con il direttore di gara e, considerando la ferocia della battaglia e gli interessi delle nostre squadre, la mia e quella di Horner, tutti noi abbiamo oltrepassato il limite. Sicuramente parte dei fallimenti di questa stagione è da ascrivere alla pressione che i direttori dei team hanno messo sulle spalle del direttore di gara. Quello sicuramente non ha giovato”. LEGGI TUTTO