More stories

  • in

    F1, dal sostituzione cambio libera a limite reprimende aumentato: come cambia il regolamento

    ROMA – Il 2022 si preannuncia una sorta di anno zero per la F1. Infatti, come è ben noto, le Scuderie hanno dovuto fare i conti con l’introduzione di nuove linee guida che hanno portato all’ideazione di monoposto completamente diverse rispetto al passato dal punto di vista estetico; inoltre, sono stati introdotti anche i nuovi pneumatici da 18″ e un tetto agli investimenti volti allo sviluppo della vettura lungo l’arco della stagione. Ma non solo, perché la FIA è intervenuta anche a livello sportivo, per quanto riguarda penalità ed altri aspetti. Ad esempio, è stato eliminato il limite secondo cui lo stesso cambio doveva essere utilizzato per almeno sei Gran Premi successivi. Alla pari della power unit, dal 2022 si potrà gestire la strategia liberamente: l’unico vincolo che rimane è che il numero massimo di cambi che si possono sostituire è di quattro, al quinto scatta la penalità che, quella sì, rimane di cinque posizioni in griglia. 
    Cambiano limite reprimende e vincolo pneumatici alla partenza
    Un altro aspetto che cambia è il limite delle reprimende prima che scatti la penalità di dieci posizioni in griglia nel GP di riferimento (o in quello successivo se la penalità veniva comminata in gara). Fino al 2021, questo limite era di tre “richiami”, di cui almeno due legati ad aspetti di guida irregolare; dalla nuova stagione, il limite sale a cinque, di cui almeno quattro legati alla guida. In tal senso, non cambia invece il sistema dei penalty points: anche nel 2022, raggiunto il limite di 12 penalità in 12 mesi, scatta la squalifica per il GP successivo.
    Infine, un’altra novità riguarda il vincolo di gomma da usare alla partenza in gara da parte di coloro che entrano in Q3. Infatti, fino ad ora, i piloti che superavano il taglio della Q2 dovevano poi partire in gara con la stessa gomma. Ma negli anni, tale regola ha mostrato limiti evidenti: innanzitutto, Mercedes e Red Bull riuscivano a entrare tra le prime dieci utilizzando una gomma meno performante; e poi, coloro che si qualificavano per la nona e decima posizione finivano per essere svantaggiati rispetto a chi partiva 11esimo o 12esimo. Di fatto, questo vincolo è stato completamente rimosso.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, cambia regolamento: sostituzione cambio libera e vincolo gomme per chi entrava in Q3 eliminato

    ROMA – La stagione 2022 sarà piena di novità per la F1. Infatti, come è ben noto, le Scuderie hanno dovuto fare i conti con l’introduzione di nuove linee guida che hanno portato all’ideazione di monoposto completamente diverse rispetto al passato dal punto di vista estetico; inoltre, sono stati introdotti anche i nuovi pneumatici da 18″ e un tetto agli investimenti volti allo sviluppo della vettura lungo l’arco della stagione. Ma non solo, perché la FIA è intervenuta anche a livello sportivo, per quanto riguarda penalità ed altri aspetti. Ad esempio, è stato eliminato il limite secondo cui lo stesso cambio doveva essere utilizzato per almeno sei Gran Premi successivi. Alla pari della power unit, dal 2022 si potrà gestire la strategia liberamente: l’unico vincolo che rimane è che il numero massimo di cambi che si possono sostituire è di quattro, al quinto scatta la penalità che, quella sì, rimane di cinque posizioni in griglia. 
    Le altre novità
    Un altro aspetto che cambia è il limite delle reprimende prima che scatti la penalità di dieci posizioni in griglia nel GP di riferimento (o in quello successivo se la penalità veniva comminata in gara). Fino al 2021, questo limite era di tre “richiami”, di cui almeno due legati ad aspetti di guida irregolare; dalla nuova stagione, il limite sale a cinque, di cui almeno quattro legati alla guida. In tal senso, non cambia invece il sistema dei penalty points: anche nel 2022, raggiunto il limite di 12 penalità in 12 mesi, scatta la squalifica per il GP successivo.
    Infine, un’altra novità riguarda il vincolo di gomma da usare alla partenza in gara da parte di coloro che entrano in Q3. Infatti, fino ad ora, i piloti che superavano il taglio della Q2 dovevano poi partire in gara con la stessa gomma. Ma negli anni, tale regola ha mostrato limiti evidenti: innanzitutto, Mercedes e Red Bull riuscivano a entrare tra le prime dieci utilizzando una gomma meno performante; e poi, coloro che si qualificavano per la nona e decima posizione finivano per essere svantaggiati rispetto a chi partiva 11esimo o 12esimo. Di fatto, questo vincolo è stato completamente rimosso.  LEGGI TUTTO

  • in

    FIA: “No-comment su candidatura team Andretti Global”

    ROMA – Il campionato di F1 potrebbe presto accogliere un nuovo team, dopo la candidatura di Michael Andretti. Ad annunciarne le mosse è stato il padre Mario, campione del mondo 1978 con la Lotus, che in un tweet aveva scritto che Michael “ha presentato una richiesta di iscrizione alla FIA per schierare un nuovo team a partire dal 2024. La Andretti Global ha le risorse necessarie e soddisfa tutti i parametri. E ora aspetta l’approvazione della Federazione”. Federazione che in realtà al momento si è dimostrata abbastanza fredda. Infatti, un portavoce della FIA, intercettato dal portale The-Race.com, ha dichiarato: “La FIA non si trova in questo momento nella posizione di poter commentare eventuali interessamenti o richieste di iscrizione ricevute da potenziali nuovi concorrenti per quanto riguarda il campionato del mondo di F1”. 
    La situazione della Andretti Global  
    Di certo non dei segnali di chiusura definitivi, anzi. Quel che è certo, è la forte volontà di Michael di entrare nel Circus: ci aveva infatti già provato acquistando un team esistente, nello specifico la Sauber e, soprattutto, la Williams. Questo anche per evitare di dover pagare i 200 milioni di dollari che ora i team chiedono ad un potenziale nuovo Costruttore come parziale compensazione della riduzione della cifra derivante dalla divisione dei proventi FOM, che nel caso verrebbero distribuiti con un soggetto in più. Nel caso andasse in porto l’operazione, la Andretti Global, che dovrebbe avere sede ad Indianapolis e centro operativo nel Regno Unito, sarebbe la prima Scuderia a dover pagare tale somma.  LEGGI TUTTO

  • in

    Team Andretti in F1, FIA: “Non siamo nella posizione di poter commentare”

    ROMA – Michael Andretti fa sul serio nella sua volontà di entrare con un nuovo team in F1. Ad annunciarne le mosse è stato il padre Mario, campione del mondo 1978 con la Lotus, che in un tweet aveva scritto che Michael “ha presentato una richiesta di iscrizione alla FIA per schierare un nuovo team a partire dal 2024. La Andretti Global ha le risorse necessarie e soddisfa tutti i parametri. E ora aspetta l’approvazione della Federazione”. Federazione che in realtà al momento si è dimostrata abbastanza fredda. Infatti, un portavoce della FIA, intercettato dal portale The-Race.com, ha dichiarato: “La FIA non si trova in questo momento nella posizione di poter commentare eventuali interessamenti o richieste di iscrizione ricevute da potenziali nuovi concorrenti per quanto riguarda il campionato del mondo di F1”. 
    Il terzo tentativo 
    Di certo non dei segnali di chiusura definitivi, anzi. Quel che è certo, è la forte volontà di Michael di entrare nel Circus: ci aveva infatti già provato acquistando un team esistente, nello specifico la Sauber e, soprattutto, la Williams. Questo anche per evitare di dover pagare i 200 milioni di dollari che ora i team chiedono ad un potenziale nuovo Costruttore come parziale compensazione della riduzione della cifra derivante dalla divisione dei proventi FOM, che nel caso verrebbero distribuiti con un soggetto in più. Nel caso andasse in porto l’operazione, la Andretti Global, che dovrebbe avere sede ad Indianapolis e centro operativo nel Regno Unito, sarebbe la prima Scuderia a dover pagare tale somma.  LEGGI TUTTO

  • in

    FIA cambia regolamento safety car dopo i fatti di Abu Dhabi

    ROMA – Arriva il primo provvedimento dopo le analisi che hanno riguardato il GP di Abu Dhabi di F1 della scorsa stagione. Nelle scorse ore, infatti, la FIA ha ufficializzato un cambio di regolamento che, nelle intenzioni, va a correggere uno dei punti più controversi che ha caratterizzato la gara di Yas Marina, che ha consegnato il trofeo iridato a Max Verstappen dopo le scelte di Michael Masi. Secondo le nuove disposizioni, la Safety Car dovrà rientrare ai box al termine del giro seguente rispetto al messaggio “Le vetture doppiate possono ora sorpassare” che la Direzione Gara manda a tutti i piloti. 
    Una modifica sostanziale
    La sfumatura può sembrare minima, ma la differenza è in realtà sostanziale. In pratica, la Safety Car rientrerà ai box senza dover aspettare che l’ultima vettura doppiata abbia superato il leader della corsa, come invece avveniva fino ad adesso. I tempi di ripartenza della gara, quindi, dovrebbero ridursi notevolmente. Questo cambiamento, quindi, di fatto non va a intervenire direttamente sull’articolo violato da Michael Masi, che nella gara in questione aveva fatto passare solo i piloti doppiati che si trovavano tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, ma si tratta comunque di una novità importante. E potrebbe non essere l’ultima, visto che, in vista del via al mondiale il prossimo, sono attese ulteriori possibili cambiamenti, che dovranno essere prima valutati dalla Commissione.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, cambia procedura rientro safety car

    ROMA – Le investigazioni e le analisi dopo i fatti del GP di Abu Dhabi della scorsa stagione di F1, cominciano a dare i primi frutti. Nelle scorse ore, infatti, la FIA ha ufficializzato un cambio di regolamento che, nelle intenzioni, va a correggere uno dei punti più controversi che ha caratterizzato la gara di Yas Marina, che ha consegnato il trofeo iridato a Max Verstappen dopo le scelte di Michael Masi. Secondo le nuove disposizioni, la Safety Car dovrà rientrare ai box al termine del giro seguente rispetto al messaggio “Le vetture doppiate possono ora sorpassare” che la Direzione Gara manda a tutti i piloti. 
    Cosa cambia
    La sfumatura può sembrare minima, ma la differenza è in realtà sostanziale. In pratica, la Safety Car rientrerà ai box senza dover aspettare che l’ultima vettura doppiata abbia superato il leader della corsa, come invece avveniva fino ad adesso. I tempi di ripartenza della gara, quindi, dovrebbero ridursi notevolmente. Questo cambiamento, quindi, di fatto non va a intervenire direttamente sull’articolo violato da Michael Masi, che nella gara in questione aveva fatto passare solo i piloti doppiati che si trovavano tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, ma si tratta comunque di una novità importante. E potrebbe non essere l’ultima, visto che, in vista del via al mondiale il prossimo, sono attese ulteriori possibili cambiamenti, che dovranno essere prima valutati dalla Commissione.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1: accordo per il rinnovo con il circuito delle Americhe fino al 2026

    ROMA – Il circuito delle Americhe e la Formula 1 hanno rinnovato l’accordo fino al 2026. Il campionato farà quindi tappa ad Austin almeno per altre cinque stagioni, compresa quella in procinto di iniziare. La prima gara su questa pista risale al 2012, quando Lewis Hamilton trionfò al volante della sua McLaren. Nel 2021, invece, a imporsi è stato Max Verstappen davanti a un pubblico record di 400mila unità. “Il Gran Premio degli Stati uniti è diventato uno degli eventi più grandi al mondo – ha detto Bobby Epstein, boss del COTA -. Siamo orgogliosi che abbia trovato casa in Texas, e grati ai milioni di fan che hanno assistito al Gp nella prima decade”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Il commento di Domenicali
    Anche Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ha parlato in occasione del rinnovo: “Siamo entusiasti di annunciare l’estensione dell’accordo con il circuito poco prima dell’inizio della stagione 2022. Austin è una grande città, e il circuito è uno dei preferiti dei piloti. Non vediamo l’ora di tornare in pista qui a ottobre”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: rinnovo con il circuito delle Americhe, Gran Premio USA fino al 2026

    ROMA – La Formula 1 ha annunciato il rinnovo con il circuito delle Americhe fino al 2026. Il campionato farà quindi tappa ad Austin almeno per altre cinque stagioni, compresa quella in procinto di iniziare. La prima gara su questa pista risale al 2012, quando Lewis Hamilton trionfò al volante della sua McLaren. Nel 2021, invece, a imporsi è stato Max Verstappen davanti a un pubblico record di 400mila unità. “Il Gran Premio degli Stati uniti è diventato uno degli eventi più grandi al mondo – ha detto Bobby Epstein, boss del COTA -. Siamo orgogliosi che abbia trovato casa in Texas, e grati ai milioni di fan che hanno assistito al Gp nella prima decade”.Guarda la galleryNuova Ferrari F1-75: Leclerc e Sainz la svelano a Maranello 
    Le parole di Domenicali
    Anche Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ha parlato in occasione del rinnovo: “Siamo entusiasti di annunciare l’estensione dell’accordo con il circuito poco prima dell’inizio della stagione 2022. Austin è una grande città, e il circuito è uno dei preferiti dei piloti. Non vediamo l’ora di tornare in pista qui a ottobre”. LEGGI TUTTO