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    MotoGp, Puig sull'incidente Marquez-Puig: “Può capitare”

    ROMA – “Abbiamo visto il Marquez più forte delle ultime gare, purtroppo ha valutato male il sorpasso su Martin, ovviamente non intenzionalmente, e sono entrati in contatto e sono caduti. Mi spiace per Martin e per la sua squadra, maqueste sono le corse e durante il primo giro queste cose possono succedere, perché i piloti sono tutti ravvicinati”. Alberto Puig, team manager di Honda, ha parlato dopo il Gran Premio della Gran Bretagna di MotoGp, che a Silverstone ha visto Marc Marquez cadere dopo un contatto con Jorge Martin, anche lui costretto al ritiro. “Peccato perché Marc avrebbe potuto lottare per il podio. Non credo per la vittoria, ma per il podio sì” – ha affermato Puig.
    Su Pol Espargaro
    Puig ha poi commentato il weekend di Pol Espargaro, che ha chiuso al quinto posto la sua gara: “Per Pol Espargarò questo fine settimana è stato un vero e proprio punto di svolta. Penso che abbia fatto un passo avanti enorme rispetto a quello che ha fatto sino ad ora. Ha mostrato il suo vero potenziale, perché è un pilota che può stare in queste posizioni e speriamo che possa continuare così. In qualifica è stato fantastico con la pole, e in gara puntava al podio. Ha avuto un forte calo sul pneumatico posteriore. Forse la decisione di montare la Soft non è stata corretta. Ma la cosa importante è che sia tornato ad essere veloce, dal venerdì alla domenica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: primi test per Vinales con Aprilia, il debutto a Misano

    ROMA – Maverick Vinales è a Misano Adriatico per il giorno del debutto in pista con Aprilia. Lo spagnolo, che ha lasciato da poco la Yamaha, è sceso in pista per la prima volta in sella alla RS-GP per dei test con la scuderia italiana, per cui correrà in MotoGp sicuramente nel 2022, ma che potrebbe debuttare già a settembre. Intanto, però si pensa ai primi giri in pista con la nuova moto e alla fase di ambientamento. Poi, i dati e le sensazioni daranno maggiori risposte.
    Un 2021 turbolento
    E’ stata una stagione complicata e piena di colpi di scena quella di Vinales, che dopo una prima parte di stagione conclusasi male con Yamaha, ha subito la sospensione durante il Gran Premio d’Austria, con la separazione anticipata dalla casa di Iwata arrivata poche settimane dopo. Intanto, però, era già arrivata l’ufficialità del suo passaggio in Aprilia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: per Vinales primi test con Aprilia a Misano

    ROMA – E’ arrivato il grande giorno del debutto di Maverick Vinales per i primi test con Aprilia. Il pilota spagnolo, che ha lasciato anticipatamente Yamaha dopo la sospensione arrivata nel Gran Premio d’Austria, si prepara alla nuova avventura in MotoGp con la casa di Noale, per cui correrà sicuramente nel 2022, ma che potrebbe debuttare già a settembre. Intanto, però si pensa ai primi giri in pista con la nuova moto e alla fase di ambientamento. Poi, i dati e le sensazioni daranno maggiori risposte.
    Un anno turbolento
    E’ stata una stagione complicata e piena di colpi di scena quella di Vinales, che dopo una prima parte di stagione conclusasi male con Yamaha, ha subito la sospensione durante il Gran Premio d’Austria, con la separazione anticipata dalla casa di Iwata arrivata poche settimane dopo. Intanto, però, era già arrivata l’ufficialità del suo passaggio in Aprilia. LEGGI TUTTO

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    Toyota riattiva i minibus autonomi dopo l'incidente al villaggio Paralimpico

    Una brutta esperienza, quella di Toyota al villaggio olimpico: i robotaxi della Casa, gli e-Palette, sono la flotta messa a disposizione degli atleti paralimpici per gli spostamenti, come già era successo alle Olimpiadi. Qualche giorno fa, però, un veicolo a guida autonoma ha colpito uno sportivo.

    Scontro a bassa velocità

    L’e-Palette Toyota viaggiava a una velocità contenuta, sotto i 2 km/h, quando ha colpito lo sportivo. Grazie alla marcia molto lenta del veicolo, non ci sono state conseguenze per la vittima, che è stata portata in un centro medico prima di poter tornare a piedi nella sua residenza. Per Toyota, invece, è scattata un’indagine interna insieme alla Polizia locale, per individuare le cause dell’incidente. Il servizio dei robotaxi è stato sospeso per qualche giorno, mentre il presidente Akio Toyoda si è scusato e ha evidenziato le difficoltà di circolare per un veicolo a guida autonoma in presenza di persone con disabilità.

    Dacia Jogger, il Salone di Monaco 2021 accoglie la nuova 7 posti

    Impossibile nel mondo reale

    Ora il servizio è stato ripristinato, la Casa ha fatto sapere di aver innalzato il livello di controllo dei mezzi in circolazione e aumentato il numero di funzionalità gestibili manualmente. L’inconveniente, purtroppo per Toyota, è stato un brutto colpo all’immagine della Casa e anche la dimostrazione che la guida autonoma è ancora un’idea poco applicabile al mondo reale, perché ad oggi è molto difficile prevedere le infinite possibilità del comportamento umano.  

    Senza patente, bloccano il traffico per un balletto su TikTok: le influencer sono nei guai LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Volevo smettere, ora sono nella squadra migliore”

    ROMA – Aleix Espargaro non è riuscito a contenere la gioia per il primo podio dell’Aprilia in MotoGp. Lo spagnolo, assieme alla casa di Noale, è passato attraverso momenti complicati. Rialzarsi più forti di prima è stato il motto che li ha accompagnati al terzo posto di Silverstone: “Questa è la realtà, lo giuro! Non ho mai visto un mio meccanico parlare male di un’altra squadra, oppure avere un brutta parola per un risultato o una caduta. Avete cambiato 40.000 volte i motori, sono caduto nel 2019 e nel 2018 43 volte… Volevo smettere di correre, Albert e la mia famiglia lo sanno, ma alla fine gli ultimi due anni sono stati impressionanti”, le parole di Espargaro al team. 
    La gioia di Aleix
    In un video diffuso da Aprilia sui canali social, Espargaro ha rivolto queste parole al team dopo il podio in Gran Bretagna: “Oggi – racconta nelle dichiarazioni di domenica all’interno del box – non avevo fatto il podio perché qualcuno è caduto, perché pioveva, ho fatto podio perché ce lo siamo meritato. Poteva già succedere in Qatar, è arrivato tardi, ma sono davvero orgogliosissimo di tutti voi, siete la migliore squadra di tutto il paddock”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Rinaldi confermato in Ducati anche per il 2022

    ROMA – Michael Ruben Rinaldi e la Ducati proseguiranno assieme anche nel 2022. Quest’anno il pilota italiano è stato protagonista nel weekend di Misano, dove ha ottenuto ben due vittorie, mentre in classifica attualmente si assesta al sesto posto. Risultati che hanno convinto la casa di Borgo Panigale a confermarlo anche per la prossima stagione. A cambiare, come noto già da giorni, sarà il suo compagno di squadra: Alvaro Bautista infatti prenderà il posto di Scott Redding in sella alla Ducati Panigale V4R.
    L’esperienza in Ducati
    Nel 2016 Rinaldi sale in sella alla Ducati Panigale R del team Aruba.it Racing-Junior nel campionato SuperStock 1000 FIM chiudendo al sesto posto per poi trionfare l’anno successivo conquistando il titolo di campione europeo. Con il team Aruba.it Racing – Junior, Michael Ruben Rinaldi esordisce anche in WorldSBK nella stagione 2018 partecipando soltanto alle gare europee per poi disputare il campionato completo l’anno successivo con il Barni Racing Team. Nel 2020 Rinaldi ottiene il primo successo in WorldSBK con la Panigale V4 R del team Go Eleven in Gara-1 ad Aragon, round che lo ha visto salire sul podio anche nella Superpole Race (P3) e in Gara-2 (P2). LEGGI TUTTO

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    Dacia Jogger, il Salone di Monaco 2021 accoglie la nuova 7 posti

    Sembra un Suv, ha un ampio portellone e sette posti. Eccolo, il biglietto da visita di Dacia Jogger, novità del Salone di Monaco dedicata a chi cerca spazio per trasportare la famiglia, preferibilmente in attività all’aperto.
    Dove in passato ha operato con Lodgy, Dacia propone un modello le cui dimensioni, uscita sul mercato e motori, scopriremo già il 3 settembre. Un vernissage sui contenuti aspettando il Salone. 
    Intanto, c’è un’impronta di stile, che dice della cabina ampia e del profilo lontano dai canoni del monovolume che fu Lodgy.
    Avrà i contorni un po’ del suv un po’ del multi-purpose vehicle. Del primo porta nel nome il suffisso già di Duster. Jogger rialzato un po’ da terra, probabilmente sì. Jogger 4×4? Chissà. 
    Leggi anche: Aldo Costa svela i segreti di Dallara EXP: l’arma totale da pista
    Caratteristiche
    Alcuni elementi di stile e funzionalità si palesano già dal teaser. A cominciare dal portellone posteriore molto verticale, premessa per scoprire una soglia di carico bassa, un’apertura del vano molto regolare e, soluzioni specifiche per la modulabilità degli spazi, legate alla configurazione dei sedili in seconda e terza fila.
    Dettagli, ancora: sarà un trattamento estetico o rivolto a un extra di luminosità a bordo, l’andamento della linea dei finestrini ondulata, nella parte superiore?
    Dettagli, prevedibili: le barre longitudinali al tetto potrebbero seguire il “doppio-impiego” già su Duster (qui scopri il restyling) e Sandero Stepway, ovvero, anche elementi portapacchi, scollegabili e installabili traversalmente.
    Spaziosa ed economica
    Dacia Jogger lancia indizi interessanti, per una proposta che andrà sul mercato con il punto di forza centrale di un prezzo d’attacco (leggi i suv e crossover più convenienti passati dal centro prove di Auto) molto competitivo in rapporto all’ampissimo spazio offerto nella configurazione 7 posti. Sarà anche Dacia Jogger 5 posti, da scoprire se soluzione alternativa disponibile su tutti i mercati o specifica di alcune realtà.
    I 10 modelli suv e crossover più attesi del 2022 LEGGI TUTTO

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    Stellantis, si ferma l'impianto Sevel: colpa della crisi dei chip

    L’industria automobilistica è piombata in una crisi generale, a causa della carenza di approvigionamento di microchip. Una serie di difficoltà che costringe l’impianto Sevel di Stellantis, in Val di Sangro, a dichiarare lo stop alla produzione.
    La crisi del comparto è destinata a protrarsi fino al 2022, secondo le previsioni prodotte nelle scorse settimane da Carlos Tavares e, più recentemente, dal fornitore giapponese Rohm. 
    “Posso confermare che la produzione a Sevel sarà sospesa a causa di una carenza di chip da un fornitore”, le parole diffuse da Stellantis, dopo che la notizia era stata anticipata da fonti sindacali, a prospettare difficoltà nella produzione e conseguenti stop anche per altri impianti italiani, oltre Pomigliano e lo stabilimento Sevel, responsabile della produzione della gamma di veicoli commerciali, per un volume annuo di circa 1.200 unità.
    Ordini in ritardo fino al 2023
    In uno scenario più ampio, di sforzi dei produttori di microchip per far fronte alla crisi nata già nell’ultimo trimestre del 2020, i giapponesi di Rohm, fornitori di Toyota, Honda e Ford, tra gli altri, fanno il punto.
    L’editoriale del Direttore: materie prime, chip e incentivi. L’auto e le sue incertezze
    “Tutti gli impianti produttivi operano a piena capacità dal settembre dello scorso anno, gli ordinativi dei clienti però sono enormi. Non credo che riusciremo a soddisfare tutti gli ordini arretrati il prossimo anno”, le parole dell’a.d. Matsumoto riportate dall’agenzia di stampa Reuters.
    Le scorte dell’industria
    Creare una sorta di indipendenza dai fornitori, sulla materia specifica dei microchip, richiede tempo e investimenti (leggi lo stanziamento UE-Mise da 1,7 miliardi). Tempo per approntare strutture ad altissimo tasso tecnologico, oltre quello necessario ad acquisire le materie prime necessarie alla produzione dei chip, vero collo di bottiglia nella produzione, individuato dagli analisti.
    Un allentamento della crisi è prospettato nel 2023, in un calo della domanda che potrebbe essere supportato dalla creazione di scorte di microchip, a seguito della crisi superata. Un fattore non contemplato nella produzione automobilistica, co-responsabile della crisi in atto. LEGGI TUTTO