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    MotoGp, le statistiche del Gp di Austin: Marquez dominatore

    ROMA – Marc Marquez torna in uno dei suoi tanti regni. A Austin il pilota della Honda Hrc ha vinto ben sei edizioni, lasciandone per strada solo una, che è anche l’ultima andata in scena nel 2019. Inutile dire che lo spagnolo detiene il record di vittorie, il record del circuito e la migliore pole di tutti i tempi nel Gp delle Americhe. Due anni fa uno scivolone lo mise fuori dai giochi, lasciando trionfare il connazionale Alex Rins, mentre lo scorso anno è stato il Covid a fermare le due ruote negli Usa. Austin è inoltre una delle pochissime piste dove Valentino Rossi non ha mai vinto, complice la più o meno fresca inaugurazione nel 2013. 
    Bagnaia insegue Quartararo
    Oltre a Marquez, c’è una lotta per il Mondiale tutt’altro che chiusa, soprattutto dopo gli ultimi due successi di Francesco Bagnaia tra Aragon e Misano. ‘Pecco’ ha discreti ricordi a Austin, dove vanta un primo posto nel 2018, seppur in Moto2. L’anno prima fu Franco Morbidelli a mettere il proprio sigillo nella medesima categoria. E Quartararo? Il leader del Mondiale, forte dei 48 punti di margine sul ducatista, ha corso solamente una volta il Gp delle Americhe in top-class, finendo settimo nel 2019.  LEGGI TUTTO

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    Domenicali: “La F1 è fatta di impegni veri per tutelare l'ambiente, non parole”

    Al panel – in replica domani, giovedì 30 settembre, alle ore 11 e disponibile on demand – hanno partecipato Michele Uva – Football & Social Responsibility director UEFA, Stefano Domenicali – President and CEO Formula 1, Massimiliano Sirena – Team Director Luna Rossa Prada Pirelli, Alessandro Costacurta – commentatore di Sky Sport e l’attrice, conduttrice tv e modella Martina Colombari. 
    La F1 ha una responsabilità verso il pianeta
    La Formula 1 con Domenicali pone i propri obiettivi verso un futuro più sostenibile: “È un dibattito che sicuramente rappresenta per noi un tema di credibilità non solo presente, ma futura. La Formula Uno rappresenta un sistema dove a livello olistico ci sono grandi costruttori, ci sono grandi impianti, grandi Stati, quindi abbiamo la responsabilità di dare coerenza rispetto a questa esigenza che, al di là del fatto che sia o meno urgente, è qualcosa di cui dobbiamo occuparci perché sicuramente anche la sensibilità dei tifosi del motorsport sta cambiando. Quindi abbiamo questo dovere, non solo di parlare delle macchine che corrono, ma anche di chi organizza, perché a livello di impatto ambientale ci sono strutture importanti che producono e quindi sotto l’aspetto dell’emissione e dell’attenzione all’ambiente abbiamo l’esigenza anche noi di seguirle per dare una linea di coerenza comune. Sotto questo profilo, la Formula Uno è molto attiva, i temi della sostenibilità sono affrontati a tutto tondo. Stiamo facendo la nostra parte, sapendo che abbiamo anche un’impressione sbagliata che siamo quelli che stiamo inquinando il mondo. Non è così, purtroppo la nostra parte la facciamo come tanti altri, piccola o grande che sia, dobbiamo dare un esempio e una line guida per il futuro”.     
    I GP ad energia solare
    “Se parliamo di obiettivi a medio termine, noi abbiamo l’obbligo e l’impegno di arrivare al carbon net zero nel 2030, quindi come industria questo è qualcosa su cui ci siamo impegnati e stiamo facendo tutto affinché questo venga rispettato e impostato già da adesso – aggiunge Domenicali -. Per quanto riguarda i nuovi regolamenti, la parte centrale è quella di aver già deciso che la nuova Power Unit del futuro sarà un motore ibrido con l’utilizzo di benzine sostenibili. Per noi questa è una grandissima scelta di coerenza rispetto a chi ha la Formula Uno.
    Poi, ci sono altri aspetti altrettanto importanti, ad esempio abbiamo – e il tutto viene contrattualizzato ovviamente con i nostri promotori – il fatto di vedere come da qui al 2030, tutta l’impiantistica vada in questa direzione. Come sappiamo, quando parliamo di gestione di eventi in ambiti come quelli degli stadi o dei circuiti di Formula Uno, abbiamo una serie di strutture che consumano. Sotto questo profilo, abbiamo preso degli impegni con i promotori per andare in questa direzione. Siamo già partiti, abbiamo degli impianti, possiamo già anticipare che ad esempio il Bahrain il prossimo anno ha già lanciato che tutta l’energia che utilizzeranno per alimentare il consumo per le strutture verrà fatto con l’energia solare.
    Questi sono impegni veri, fatti, non parole. Noi siamo partiti già da quest’anno con la riduzione dell’utilizzo quotidiano della plastica, la plastica monouso non è più nel paddock, così non sarà più utilizzata dagli spettatori che arrivano e consumano all’interno delle nostre strutture. Al Gran Premio a Zandvoort sono arrivate 34 mila persone in bicicletta, altre 25 mila in treno e mezzi di shuttle collegati con le città vicine. Quindi la Formula Uno sta facendo il proprio dovere in maniera diretta, con i fatti, senza pensare di essere intrappolati nelle discussioni che dicono che siamo un’azienda che trasmette negatività sotto questo profilo, perché noi abbiamo un impegno molto forte e lo stiamo facendo vedere con i fatti, non con le parole”.          
     Spazio alla tecnologia per l’ambiente
    “La Formula Uno ha sempre avuto la bellezza di essere al centro dello sviluppo tecnologico su tutti i fronti. In questo momento in cui i temi che stiamo affrontando sono nell’interesse di tutti e sono nella lista di priorità, abbiamo trovato un terreno fertilissimo perché noi coinvolgiamo aziende che sono leader nel mondo di tutti i settori e quindi questo faciliterà il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo dati.
    C’è bisogno di grande responsabilità da condividere con chi ha meno risorse, perché ovviamente chi non ha da mangiare si deve preoccupare prima di mangiare piuttosto che occuparsi di questi temi, quindi a livello di sistema noi dobbiamo pensare di trasferire questo tipo di cultura a chi ha altre priorità nella propria vita. A livello di industria, la Formula Uno ha questa facilità nel trovare terreno fertile perché è sempre stato un ambito dove la ricerca avanzata è sempre stata al centro dell’azienda di tutti quelli che partecipano a questo ambiente.   
    Tutti i temi emersi sono reali, che portano ognuno di noi di fronte alle proprie responsabilità. Abbiamo l’obbligo, utilizzando un altoparlante diretto e indiretto, di diventare responsabili e moltiplicare questo effetto visto i contatti che possiamo portare. Dobbiamo fare in modo che siano le Istituzioni a trasmettere certi messaggi per ridare credibilità alle Istituzioni stesse. Non solo quelle politiche, che hanno l’obbligo di darci la direzione strutturale a livello mondiale, ma anche a livello industriale e sportivo. Non ho alcuna paura nel discutere soprattutto quando parliamo di un settore come quello che rappresento, che tante volte viene messo in discussione”, ha concluso Domenicali.    LEGGI TUTTO

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    Rom-E, la Capitale si fa green: evento diffuso 1° al 3 ottobre

    L’appuntamento per Rom-E è ormai fissato e manca davvero poco. Da venerdì 1° a domenica 3 ottobre si terrà la prima edizione dell’evento dedicato alla mobilità sostenibile tra convegni, stand, veicoli a zero emissioni e test drive, per conoscere la mobilità di domani. Tre giorni di appuntamenti da non perdere aperti a tutti, quindi, sia sul web, con tantissimi ospiti che prenderanno parte al talk digitale, sia nelle piazze della città con numerosi espositori presenti fisicamente.
    1° ottobre: appuntamento sul web
    Rom-E prenderà ufficialmente il via venerdì 1° ottobre, giornata che sarà interamente dedicata al talk digitale visibile sul sito www.rom-e.it (dove sono presenti anche tutte le informazioni riguardanti l’evento). Le interviste, moderate dal direttore di Auto Andrea Brambilla e dal vicedirettore Pasquale di Santillo, avranno come protagonisti esponenti del mondo dell’auto, ma anche dello sport, delle amministrazioni e degli stakeholder legati alla mobilità sostenibile. Tra loro Alejandro Agag, fondatore della Formula E e di Extreme E, Massimiliano Di Silvestre, presidente e AD di BMW Italia, Radek Jelinek, presidente e AD di Mercedes Italia, Virginia Raggi, sindaca di Roma, Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura, Giuseppe Ricci, direttore Generale Energy Evolution Eni e tanti altri.
    Al centro degli incontri temi attuali come transizione energetica, decarbonizzazione dei trasporti, mobilità a basse emissioni/low-carbon mobility, elettrificazione, storage, infrastrutture di rete, idrogeno e nuovi vettori energetici. Le interviste saranno suddivise in sessioni tematiche: innovazione e tecnologie per abilitare la transizione verso un futuro sostenibile; urban mobility: e-mobility a Roma – sfide ed opportunità per la città metropolitana di Roma; motorsport e mobilità sostenibile.
    Colonnine auto elettriche, dove si trovano a Roma: ecco la mappa
    Evento diffuso per tutto il fine settimana
    Le giornate di sabato e domenica verranno invece dedicate alle attività a contatto con il pubblico. In particolare, sarà possibile visitare gli stand diffusi nei punti nevralgici della Capitale: Piazza San Silverstro, Largo dei Lombardi e Viale delle Magnolie, oltre a Piazza Bucarest dove si svolgeranno i test drive dei veicoli a zero emissioni. Previste anche attività dimostrative ed educative, per sensibilizzare anche i più piccoli su temi come la mobilità sostenibile e le energie rinnovabili.
    “Rom-E è il primo vero sguardo verso il futuro della mobilità sostenibile – ha spiegato il direttore di Auto Andrea Brambilla – Il futuro non riguarda solamente le vetture elettriche ma un uso e un possesso diverso dei mezzi per spostarsi, soprattutto nelle grandi città come Roma. Con il contributo di esperti, aziende e operatori del settore andremo a raccontare come sarà il futuro della mobilità, sicuramente molto più green”.
    Sulla stessa lunghezza d’onda Aldo Reali, AD di Sport Network: “Rom-E è l’evento giusto, un momento di incontro con i nostri partner per dialogare e approfondire queste tematiche, il tutto in un contesto istituzionale che conferisce alla manifestazione un’autorevolezza che intendiamo mantenere nel tempo”.
    L’evento, che punta a trasformare per un week end Roma in un vero e proprio laboratorio per la sostenibilità, è patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica e da Roma Capitale, e sostenuto dall’assessorato Politiche del verde, Benessere degli animali e Rapporti con la cittadinanza attiva nell’ambito del decoro e dall’assessorato allo Sport, Turismo, Politiche giovanili e Grandi Eventi. L’organizzazione è a cura di Sport Network.
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    Fenerbahçe, Zajc che guaio: il suo cartellino non va all'Empoli ma… ad una concessionaria d'auto

    A gennaio 2019 il centrocampista sloveno Miha Zajc è passato dall’Empoli al Fenerbahçe (con una parentesi lo scorso anno al Genoa). Ma nessuno immaginava che concludere questo affare sarebbe stato così complesso come poi si è rivelato. Al momento di pagare l’ultima rata del suo cartellino, il club turco ha commesso un errore clamoroso inviando il bonifico non ai toscani ma a una concessionaria d’auto olandese. Da lì tutta una serie di vicissitudini: ecco come sono andati i fatti.
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    Un bonifico da 830mila euro
    L’ultima rata del cartellino del giocatore, da 830.929,50 euro, non è arrivata sul conto del club di Serie A bensì a una concessionaria d’auto di Doetinchem, nei Paesi Bassi. Un errore involontario, di cui il Fenerbahçe non si era neanche accorto, ma che ha scatenato un vero e proprio tafferuglio. Quando poi, dopo una vana attesa, i toscani hanno richiesto il pagamento, la faccenda è venuta a galla e si è riusciti a risalire al fortunato destinatario di questa piccola fortuna.
    Ed è qui che viene il bello: una volta contattata, la concessionaria d’auto olandese non ne ha voluto sapere di restituire la somma ricevuta e così la capolista della Super Lig si è vista costretta a portarla in tribunale. Per fortuna, il ricorso è stato vinto, il destinatario ha restituito i soldi che sono poi stati girati, questa volta per davvero, all’Empoli, concludendo così l’affare Zajc.
    È stato lo stesso Fenerbahçe a raccontare tutto ai media, tramite una nota stampa: “Il 4 agosto 2021, il tribunale distrettuale di Gelderland a Zupthen, nei Paesi Bassi, ha ordinato a detta società di rimborsare il nostro Club. È stato avviato il processo di rimborso e in questa direzione sono state realizzate tutte le sanzioni legali nei confronti della società interessata a favore del nostro club”.
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    MotoGp, Quartararo: “Ad Austin avrò la stessa mentalità di Misano”

    ROMA – Manca sempre meno al termine della stagione di MotoGp. Fabio Quartararo vede da vicino il titolo, che però, soprattutto nelle ultime due gare ha iniziato ad annebbiarsi. Francesco Bagnaia si fa infatti minaccioso, pur essendo costretto a una rimonta titanica. A partire dal Gp delle Americhe: “Iniziamo il weekend di gara ad Austin con 48 punti di vantaggio, dopodiché ci sono altre tre gare, quindi la mia mentalità rimane la stessa di Misano. Originariamente il mio obiettivo era di non pensare al campionato fino al Gp di San Marino, ma ho deciso di andare avanti. Voglio lottare per la vittoria se posso. A Misano ho fatto quasi venire un infarto a mia mamma e mio papà. Ma non importa se combatto per il campionato o no: voglio vincere. Questo è quello che penso dall’inizio della stagione”, le parole del leader del Mondiale. 
    Le parole di Morbidelli
    Obiettivi comprensibilmente diversi per Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano vuole prendere confidenza con la moto dopo i test di Misano: “Mi piace guidare ad Austin – ammette -. È una pista dura e difficile, ma mi piace molto. Nel 2019, l’ultima volta che ci abbiamo corso con la MotoGp, ho fatto un buon risultato. Spero di essere ancora lì, migliorare il feeling con la moto, e migliorare la mia prestazione complessiva. Abbiamo fatto davvero un buon passo durante il test di Misano. Avevo sicuramente più feeling già nell’ultimo giro del Day 2 rispetto ai primi giri del Day 1. Ci stiamo muovendo in avanti e stiamo cercando di migliorare il più velocemente possibile”. LEGGI TUTTO