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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Sofoglu difende Oncu? Non ha cervello”

    ROMA – “Sofoglu? Per fortuna questo tizio è lontano dal paddock della MotoGP. Io sono completamente sicuro, e non ho alcun dubbio, che Deniz Oncu non l’abbia fatto di proposito. Ma sono molto giovani e per questa ragione hanno bisogno di imparare”. Aleix Espargaro non si risparmia su Twitter contro Kenan Sofoglu, ex pilota turco e attuale manager di Deniz Oncu. Sofoglu aveva infatti difeso negli scorsi giorni il suo connazionale, il quale aveva provocato un brutto incidente nel Gran Premio delle Americhe di Moto3, dove avevano rischiato grosso Migno, Alcoba e Acosta.
    Le parole di Espargaro
    “La Dorna ha fatto la cosa giusta con la penalità per dar loro una lezione, ma il suo managernon ha cervelloe quindi ha detto l’opposto – ha aggiunto Espargaro -. Oncu ha cambiato la linea a metà del rettifilo, dal lato destro (dove deve trovarsi perché era la linea buona per la curva successiva) si è spostato al lato sinistro dove si trovava l’altro pilota, che non poteva scomparire”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Redding: “Correre è importante, ma la vita vale di più”

    ROMA – Scott Redding ha parlato in vista della tappa di San Juan, appuntamento in Argentina del Mondiale di Superbike. Il pilota britannico ha ricordato la protesta del 2019, quando sei piloti si rifiutarono di correre a caua delle condizioni dell’asfalto sulla pista: “Due anni fa in Argentina alcuni hanno scioperato, altri hanno guidato – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Non capivo perché qualcuno stesse correndo il rischio. La corsa è molto importante per noi piloti, ma non è tutto. Vorrei tornare a casa tutto intero. È il nostro lavoro. Come tutti gli altri, vado al lavoro e non voglio essere ferito. La mia vita è preziosa, per me vale di più dell’assegno che ricevo per il mio lavoro”. 
    La critica di Redding
    “Anche se l’80% dei partecipanti vuole scioperare, ci sono ancora piloti che non hanno cervello e si dicono ‘se gli altri non vogliono guidare, vincerò io’ – ha aggiunto Redding -. Questi ragazzi poi salgono sul podio, anche se di solito girano solo tra il 10° e il 15° posto. Da parte mia, non guiderò solo per vedere il mio nome su una lista”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Redding: “Ci sono piloti che non hanno cervello”

    ROMA – “Due anni fa in Argentina alcuni hanno scioperato, altri hanno guidato. Non capivo perché qualcuno stesse correndo il rischio. La corsa è molto importante per noi piloti, ma non è tutto. Vorrei tornare a casa tutto intero. È il nostro lavoro. Come tutti gli altri, vado al lavoro e non voglio essere ferito. La mia vita è preziosa, per me vale di più dell’assegno che ricevo per il mio lavoro”. Queste le parole di Scott Redding, ai microfoni di “Speedweek”, in vista del round in Argentina, valevole per il Mondiale 2021 di Superbike. Il pilota britannico ha ricordato la protesta del 2019, quando sei piloti si rifiutarono di correre a caua delle condizioni dell’asfalto sulla pista.
    Le parole di Redding
    “Anche se l’80% dei partecipanti vuole scioperare, ci sono ancora piloti che non hanno cervello e si dicono ‘se gli altri non vogliono guidare, vincerò io’ – ha aggiunto Redding -. Questi ragazzi poi salgono sul podio, anche se di solito girano solo tra il 10° e il 15° posto. Da parte mia, non guiderò solo per vedere il mio nome su una lista”. LEGGI TUTTO

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    Superbike: Razgatlioglu campione in Argentina se: tutte le opzioni per la conquista del titolo

    ROMA – Il prossimo weekend in Argentina, sulla pista di San Juan Villicum, potrebbe essere già decisivo per garantire al pilota della Yamaha Toprak Razgatlioglu il primo titolo mondiale in carriera. Il pilota turco, reduce dalla caduta per problemi tecnici nell’ultima uscita a Portimao, ha attualmente 24 punti sul campione in carica e diretto concorrente, Jonathan Rea. Per festeggiare in Sudamerica non deve accadere un fatto specifico: la vittoria di Rea, che rimanderebbe ogni discorso in Indonesia.
    Le altre possibilità per il titolo
    Oltre ad arrivare davanti al nordirlandese in Gara-1, Razgatlioglu dovrà concludere il fine settimana con 62 punti di vantaggio sul rivale che in Argentina ha trionfato in quattro delle ultime cinque occasioni, ma che in stagione ha vinto in totale solo 5 gare, contro le 10 del leader mondiale. Non del tutto tagliato fuori per il titolo, ma alla ricerca di un vero e proprio miracolo, anche il britannico Scott Redding. Il ducatista, staccato di 54 punti dalla vetta, per lasciarsi ancora aperta una porta dovrà restare a meno di 61 punti di distanza dal turco. LEGGI TUTTO

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    Superbike: Razgatlioglu campione in Argentina? Tutte le possibili combinazioni per il titolo

    ROMA – Il penultimo round del mondiale Superbike in programma nel weekend in Argentina, sulla pista di San Juan Villicum, potrebbe garantire al pilota della Yamaha Toprak Razgatlioglu la vittoria del mondiale, il primo in carriera. Il turco, reduce dalla caduta per problemi tecnici nell’ultima uscita a Portimao, ha attualmente 24 punti sul campione in carica e diretto concorrente, Jonathan Rea. Il primo dato fondamentale per riuscire a festeggiare già in Sudamerica è non permettere a Rea la vittoria in gara-1, evento che rimanderebbe l’assegnazione del titolo all’ultimo appuntamento dell’anno in Indonesia.
    Le altre opzioni per il titolo
    Per rendere inutile l’ultimo weekend dell’anno Toprak Razgatlioglu, oltre a piazzarsi davanti al nordirlandese in Gara-1, dovrà concludere il fine settimana argentino con 62 punti di vantaggio sul rivale che in Argentina ha trionfato in quattro delle ultime cinque occasioni, ma che in stagione ha vinto in totale solo 5 gare, contro le 10 del leader mondiale. Non del tutto tagliato fuori per il titolo, ma alla ricerca di un vero e proprio miracolo, anche il britannico Scott Redding. L’uomo di punta della Ducati è staccato di 54 punti dalla vetta e dovrà restare sotto i 61 punti al termine delle gare argentine, per tentare l’impresa in Indonesia. LEGGI TUTTO

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    Il Principe Carlo ammette: “La mia Aston Martin? Va a vino e formaggio”

    La passione ecologica del principe Carlo è cosa ormai risaputa. L’erede al trono d’Inghilterra, infatti, ha sempre mostrato il suo fervente impegno per le battaglie a tutela dell’ambiente. E durante un’intervista alla Bbc ha anche svelato di aver modificato la sua Aston Martin DB6, fedele compagna a quattro ruote da oltre 50 anni, per alimentarla a “vino e formaggio” e renderla così meno inquinante. Ma è possibile? Ecco la spiegazione.

    Il carburante E85

    Durante l’intervista, tenutasi a Balmoral, la tenuta scozzese della famiglia reale inglese, il principe Carlo ha commentato le recenti proteste degli attivisti per il clima, confermando il suo impegno nelle iniziative finalizzate alla tutela dell’ambiente, tra queste ci sono anche le modifiche apportate al suo stile di vita per ridurre l’impatto ambientale. Come per esempio, ha ironizzato, la decisione di convertire la sua Aston Martin a una nuova tipologia di alimentazione: metodo che Carlo ha descritto come un sistema basato su “gli eccessi del vino bianco inglese e gli scarti della lavorazione del formaggio”. Il reale ha simpaticamente semplificato il carburante E85, ovvero una miscela composta per l’85% da bioetanolo e per il 15% da benzina senza piombo. E cosa c’entrano vino e formaggio? Tra i vari modi attraverso cui ricavare il bioetanolo ci sono anche le eccedenze di vino e l’alcol estratto dal siero di latte fermentato. Ed ecco spiegata la battuta del principe. Dopo le sue parole, però, non tutti si sono trovati d’accordo. Questa soluzione, secondo alcuni esperti, non può essere applicata su larga scala: ci sono infatti pareri contrastanti sui biocarburanti e sull’impatto che avrebbero a lungo termine per la deforestazione e il cambiamento nell’utilizzo del suolo.

    Andrà all’asta la Ford Escort Ghia appartenuta a Lady Diana LEGGI TUTTO

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    Elon Musk, la nuova idea del capo di Tesla: ecco la “Gigabier”

    Elon Musk continua a stupire: durante l’iniziativa per illustrare gli sviluppi del maxi stabilimento Tesla in Germania, circa 10.000 dipendenti, e sul come migliorare la loro vita lavorativa, il tycoon ha annunciato la produzione di una birra ispirata alla Tesla.
    Dopo la tequila, ecco la birra
    La parte più interessante del progetto Gigabier è sicuramente il design della bottiglia in stile Cybertruck, il pick-up futuristico che sarà costruito proprio in Germania a partire dal 2022. La Gigabier, prodotta nel Paese della birra, spera di seguire le orme della Tesla Tequila, esaurita in un lampo a novembre 2020, nonostante il costo di 250 dollari a bottiglia. Un successo clamoroso.
    Dipendenti più felici
    Ma non c’è solo la birra nei piani di Musk per rendere sempre più vivibile l’ambiente di lavoro della Gigafactory. Tra le altre cose c’è la personalizzazione dei vari garage con murales, per renderli meno monotoni, e la costruzione di un sistema di spostamento interno, una specie di stazione, per aiutare le migliaia di pendolari del maxi stabilimento alle porte di Berlino.
    Tesla dice addio alla Silicon Valley, nuova sede in Texas LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Rossi applaude Bagnaia: “Da tempo non vedevo una Ducati così. Merito suo”

    ROMA – Ducati-campioni è da sempre un binomio sinonimo di garanzia nel mondo del motomondiale. Partendo da Casey Stoner, unico pilota a vincere un titolo iridato con la scuderia di Borgo Panigale, passando per gli italiani Loris Capirossi e Andrea Dovizioso fino ad arrivare a Troy Bayliss, Sete Gibernau e Nicky Hayden, tutti campioni in grado di regalare grandi emozioni ai sostenitori ducatisti. Ora tutti questi fenomeni shanno un erede: Francesco “Pecco” Bagnaia, parola di Valentino Rossi.
    “Pecco è impressionante”
    Per il Dottore alla base del ritorno al vertice della Ducati c’è lo zampino di Bagnaia. Il piemontese è stato protagonista di una grande stagione come dimostrano le tre pole consecutive ed il secondo posto nella classifica iridata guidata da Quartararo. “Pecco è impressionante. Il Gp delle Americhe è stata la sua terza pole position di fila con un giro straordinario. È in grande, grandissima forma.  È molto divertente guardarlo correre, è un grande piacere perché guida al top. Era da molto, molto tempo che non vedevo una Ducati così. Quindi, sono molto felice per lui”, ha concluso il pilota del team Petronas. LEGGI TUTTO