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    Quella Lancia Fulvia parcheggiata a Conegliano Veneto da 50 anni

    Prima un fenomeno locale, adesso un “caso” nazionale. È la Lancia Fulvia parcheggiata in via Zamboni, a Conegliano Veneto, dal 1974 e da lì mai più spostata. Nel comune trevigiano, tutti vogliono bene a quella Fulvia, divenuta ormai un monumento della cittadina o quantomeno un simbolo. Prima la conoscevano solo i cittadini di Conegliano, adesso è un “bene” nazionale. Merito dei post condivisi sul gruppo Facebook chiamato Conegliano Forever, che hanno fatto diventare famigerata la macchina.
    Di chi è la Lancia Fulvia?
    Ma di chi è quella Fulvia, e perché si trova in via Zamboni da quasi cinquant’anni? Il proprietatio è Angelo Fregolent, 94 anni ed ex edicolante, che la parcheggiava proprio davanti alla sua edicola in modo che potessero caricarvi sopra i giornali e le riviste che poi Angelo avrebbe comodamente trasportato fino all’edicola. Una tradizione durata anni e anni, fino a quando Angelo è andato in pensione, e la sua Fulvia è rimasta lì dov’è sempre stata.
    Lancia Fulvia Coupé: la sua storia
    I segni del tempo
    Basta una rapida occhiata per capire come la vettura sia veramente rimasta lì da cinquant’anni. La ruggine è ormai presente su tutta la carrozzeria, le temperature climatiche hanno ormai deteriorato la carrozzeria, eppure è proprio quello il fascino dell’auto: si mostra anziana e stanca, ma sempre in piedi, immobile, eterna, e per questo rispettata e, per certi versi, “venerata”. Dopo essere diventata famosa, tutte le testate giornalistiche italiane sono approdate a Conegliano per incontrarla, e non sono poche le persone che si recano in via Zamboni esclusivamente per farsi un selfie insieme a lei. Persino il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, l’ha ricordata, affermando che essa si trovava già lì, ferma in via Zamboni, quando lui andava a scuola.
    Custodita e ammirata dentro una scuola
    E il signor Angelo, va sottolineato, continua da cinquant’anni a pagare bollo e assicurazione nonostante non la usi più. Ma la magia presto dovrà finire. La polizia locale ha già informato che il marciapiede di via Zamboni è usufruito spesso dai pedoni e soprattutto dai giovanissimi che si recano a scuola. È stato proposto di spostarla nel cortile della scuola enologica di Conegliano, al posto di un vecchio pioppo ormai scomparso. In tal modo, il signor Fregolent potrebbe continuare a vederla da casa sua, e l’auto verrebbe custodita in un luogo più sicuro, dove continuerà a farsi ammirare come fatto dal 1974 a oggi.
    Lancia Fulvia HF Competizione, quella gialla del ’69 costa 120.000 euro LEGGI TUTTO

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    Superbike, Locatelli: “Razgatlioglu è un buon compagno di squadra”

    ROMA – Andrea Locatelli ha parlato in un’intervista ai microfoni di “motosan.es”. Il pilota italiano della Yamaha ha parlato del suo primo anno in Superbike, mostrandosi soddisfatto di quanto fatto fin qui: “Pensavo ci sarebbe voluto più tempo per adattarsi. Ma alla fine mi è andata abbastanza bene fin dall’inizio, perché avevo un buon feeling. Sicuramente mi hanno aiutato molto il team e anche Toprak. Ho cercato di seguirlo lungo la pista per capire come si deve guidare la R1. Abbiamo fatto il primo podio ad Assen, ci siamo messi sulla buona strada e ora abbiamo tutto per fare bene”. 
    Su Toprak
    Locatelli ha anche elogiato Toprak Razgatlioglu: “Per me è un buon compagno di squadra, un ragazzo molto calmo. Mi ha aiutato molto all’inizio e anche adesso. Per tutto il weekend collaboriamo per migliorarci. Questo è un buon modo per alzare il livello della squadra, quindi sono molto felice di condividere il box con lui”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Locatelli: “Razgatlioglu mi ha aiutato molto all'inizio”

    ROMA – “Pensavo ci sarebbe voluto più tempo per adattarsi. Ma alla fine mi è andata abbastanza bene fin dall’inizio, perché avevo un buon feeling. Sicuramente mi hanno aiutato molto il team e anche Toprak. Ho cercato di seguirlo lungo la pista per capire come si deve guidare la R1. Abbiamo fatto il primo podio ad Assen, ci siamo messi sulla buona strada e ora abbiamo tutto per fare bene”. Queste le parole di Andrea Locatelli in un’intervista ai microfoni di “motosan.es”. Il pilota italiano della Yamaha ha parlato del suo primo anno in Superbike, mostrandosi soddisfatto di quanto fatto fin qui.
    Su Razgatlioglu
    Locatelli ha anche elogiato Toprak Razgatlioglu: “Per me è un buon compagno di squadra, un ragazzo molto calmo. Mi ha aiutato molto all’inizio e anche adesso. Per tutto il weekend collaboriamo per migliorarci. Questo è un buon modo per alzare il livello della squadra, quindi sono molto felice di condividere il box con lui”. LEGGI TUTTO

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    Danilo Petrucci: “In MotoGp si impara ad andare oltre i propri limiti”

    ROMA – Danilo Petrucci ha parlato a pochi mesi dal suo imminente addio alla MotoGp. Il pilota ternano, arrivato quest’anno in KTM, lascerà infatti il Motomondiale a fine stagione dopo un anno difficile. L’ex Ducati ha spiegato come mai con il nuovo team le cose non siano andate bene come si sperava: “A causa della mia stazza necessito di una moto più lunga rispetto agli altri piloti – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Finora in questa stagione non ho avuto problemi alla schiena. Ma ad Austin ho avuto un forte mal di schiena. Quando ciò accade non riesco più a muovermi correttamente sulla moto. A causa del mio peso maggiore, la mia moto è impostata molto rigidamente, quindi sento ancora di più ogni urto”. 
    Il racconto di Petrucci
    “Nella vita normale mi sarei arreso in una situazione del genere – ha aggiunto Petrucci -. Ma è diverso sulla moto. Non riuscivo più a muovermi, era come correre con le gambe che non ce la fanno più. Ma nella vita di tutti i giorni non si finisce in situazioni così estreme. Solo in MotoGP si impara ad andare oltre i propri limiti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci: “Nella vita normale mi sarei arreso”

    ROMA – “A causa della mia stazza necessito di una moto più lunga rispetto agli altri piloti. Finora in questa stagione non ho avuto problemi alla schiena. Ma ad Austin ho avuto un forte mal di schiena. Quando ciò accade non riesco più a muovermi correttamente sulla moto. A causa del mio peso maggiore, la mia moto è impostata molto rigidamente, quindi sento ancora di più ogni urto”. Queste le parole di Danilo Petrucci, ai microfoni di “Speedweek”, a pochi mesi dal suo addio alla MotoGp. Il pilota ternano, arrivato quest’anno in KTM, lascerà infatti il Motomondiale a fine stagione dopo un anno difficile. L’ex Ducati ha spiegato come mai con il nuovo team le cose non siano andate bene come si sperava.
    Le parole di Petrucci
    “Nella vita normale mi sarei arreso in una situazione del genere – ha aggiunto Petrucci -. Ma è diverso sulla moto. Non riuscivo più a muovermi, era come correre con le gambe che non ce la fanno più. Ma nella vita di tutti i giorni non si finisce in situazioni così estreme. Solo in MotoGP si impara ad andare oltre i propri limiti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Si fanno tanti errori, ma sbagliando si impara”

    ROMA – Jack Miller e la Ducati puntano a chiudere al meglio una stagione che coinvolge ancora Francesco Bagnaia nella lotta al titolo. L’australiano proverà a dare tutto nelle ultime gare, non avendo nulla da perdere. In questi giorni, proprio Miller è intervenuto al Festival dello Sport di Trento per ripercorrere alcune tappe della sua vita: “Ho sempre detto a me stesso: io devo andare a correre. Però è poi invecchiando che si iniziano a capire tante cose e ti rendi conto che quella cosa che ti piace tanto può diventare il tuo mestiere. Ho sempre pensato che correre era una cosa che non potevo ottenere senza sforzo. Mi hanno aiutato parecchie persone. i miei genitori, la mia famiglia. E’ chiaro che, soprattutto quando uno si trasferisce dall’altro lato del mondo, è tutto più difficile. Si fanno tanti errori ma a forza di sbagliare si impara. Così ho capito cosa dovevo e cosa non dovevo fare e ho trovato la mia strada”, le sue parole. 
    Le parole di ‘Pecco’
    Si è concentrato più sull’attualità invece Francesco Bagnaia che è aritmeticamente ancora in corsa per il Mondiale nonostante la distanza importante che lo separa da Fabio Quartararo: “Tutti mi dicono che sono un tipo testardo e ostinato, ma nella vita e nello sport credo che l’ostinazione sia la cosa più importante. Senza di quella non si possono ottenere certi risultati. Stiamo crescendo e gettando delle ottime basi per la prossima stagione. La lotta per il titolo? Continua a essere aperta e noi siamo qui, non molliamo mai”, conclude ‘Pecco’.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: aumentano i posti a Misano, 35mila spettatori per il Gp del Made in italy

    ROMA – L’ultimo decreto del governo fa sorridere anche la MotoGp, vista la decisione di aumentare il numero di persone che potranno assistere a un evento sportivo all’aperto. L’ultima decisione consentirà di accogliere negli impianti un numero di persone pari al 75% della capienza totale degli spalti. Aumenteranno quindi anche gli spettatori che potranno presenziare al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp.
    Sì alle tribune, no al prato
    Saranno aperte le varie tribune del circuito di Misano, in particolare la A, la B e la C, per un totale di 35mila posti per gli appassionati del Motomondiale. Non sarà invece possibile seguire il weekend di gara dai prati. Saranno quindi garantiti tutti i protocolli di sicurezza. Il Gp del Made in Italy sarà l’ultimo di Valentino Rossi sulla pista romagnola. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, aumentano i posti per l'ultima di Rossi a Misano: consentiti 35mila spettatori

    ROMA – Arrivano buone notizie per la MotoGp dall’ultimo decreto del governo italiano, che aumenta la quantità di spettatori consentiti per gli eventi sportivi all’aperto. L’ultima decisione consentirà di accogliere negli impianti un numero di persone pari al 75% della capienza totale degli spalti. Aumenteranno quindi anche gli spettatori che potranno presenziare al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp.
    Niente prati
    Saranno aperte le varie tribune del circuito di Misano, in particolare la A, la B e la C, per un totale di 35mila posti per gli appassionati del Motomondiale. Non sarà invece possibile seguire il weekend di gara dai prati. Saranno quindi garantiti tutti i protocolli di sicurezza. Il Gp del Made in Italy sarà l’ultimo di Valentino Rossi sulla pista romagnola. LEGGI TUTTO