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    Finanzieri nei guai: falsificavano firme per annullare le multe prese in auto

    Sono in grossi guai i 16 finanzieri accusati di falso in atto pubblico e che adesso rischiano di finire a processo. Da quanto emerso finora, pare che i militari della Guardia di Finanza annullassero con firme false le multe prese fuori servizio per infrazioni al Codice della Strada. In totale sono circa 50 le sanzioni a loro carico emesse dai vigili urbani di Fiumicino. Ma come si è arrivati a scoprire le falsificazioni?

    Infrazioni al Codice della Strada

    Dopo alcune irregolarità venute alla luce, la Guardia di Finanza ha deciso di controllare a fondo il lavoro dei propri militari e, indagando, sono arrivati a scoprire anche questi reati. Le infrazioni commesse fuori dall’orario di lavoro sono varie: vanno dal parcheggio in divieto di sosta alla doppia fila, passando per l’attraversamento con semaforo rosso. I 16, poi, redigevano dei documenti e falsificavano le firme (addirittura anche quella del proprio comandante) per annullare le multe a loro carico. Il record va a un brigadiere 60enne che tra il 2011 e il 2017 è riuscito a cancellare ben 27 multe. Con queste gravissime accuse i militari rischiano di dover andare in tribunale e rispondere dei loro reati davanti ai giudici.

    Terni, vende l’auto ma continuano ad arrivare multe e denunce: ora vuole il risarcimento LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Il mio idolo è Barros, corro con il 44 per lui”

    ROMA – Pol Espargaro rivela chi sia il suo idolo. È Alex Barros, ex pilota di MotoGp e Superbike, che lo spagnolo della Honda ricorda con particolare affetto, nonostante qualche caduta di troppo. “È lui il mio modello – ha detto il più giovane dei fratelli Espargaro a “MotorSport Total”. Quando vedevo le gare in tv con mio padre e mio fretello era veloce e lottava per vincere, ma cadeva spesso. Era il mio idolo però, perché aveva uno stile molto insolito che mi colpì”. Poi svela: “Corro con il 44 perché lui aveva il 4, ma il suo numero non era disponibile e così ho cercato di costruirmi un’identità su questo”.
    L’incontro con Barros
    Barros e Pol Espargaro si sono anche visti. È successo a Barcellona, quando il brasiliano di San Paolo correva ancora in classe regina: “È stato molto gentile e mi ha invitato nel suo camper. È stato un gesto che ho apprezzato molto. È strano che non abbia neanche un suo autografo, ma non sono un tipo che si attacca alle cose materiali”, ha detto lo spagnolo. Anche Espargaro però non vuole essere da meno: “Vorrei essere d’ispirazione per i giovani, così come Barros lo è stato per me”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro rivela: “Alex Barros mio idolo e modello”

    ROMA – Anche Pol Espargaro ha il suo idolo. È Alex Barros, ex pilota di MotoGp e Superbike, che lo spagnolo della Honda ricorda con particolare affetto, nonostante qualche caduta di troppo. “È lui il mio modello – ha detto il più giovane dei fratelli Espargaro a “MotorSport Total”. Quando vedevo le gare in tv con mio padre e mio fretello era veloce e lottava per vincere, ma cadeva spesso. Era il mio idolo però, perché aveva uno stile molto insolito che mi colpì”. Poi svela: “Corro con il 44 perché lui aveva il 4, ma il suo numero non era disponibile e così ho cercato di costruirmi un’identità su questo”.
    Niente autografo
    Barros e Pol Espargaro si sono anche visti. È successo a Barcellona, quando il brasiliano di San Paolo correva ancora in classe regina: “È stato molto gentile e mi ha invitato nel suo camper. È stato un gesto che ho apprezzato molto. È strano che non abbia neanche un suo autografo, ma non sono un tipo che si attacca alle cose materiali”, ha detto lo spagnolo. Poi un augurio per il futuro: “Vorrei essere d’ispirazione per i giovani, così come Barros lo è stato per me”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, rubate le moto di Di Giannantonio: “Se ritrovate le mie cose contattatemi”

    ROMA – “Ragazzi, mi hanno aperto il box. Se trovate in giro caschi, tute e moto mie, si tratta della roba che mi è stata rubata, per favore contattatemi subito”. Così Fabio Di Giannantonio su Instagram dopo il furto subito durante le vacanze di Natale. Il garage del pilota romano, che l’anno prossimo debutterà in MotoGp con il team Gresini, è stato infatti svaligiato, con i ladri che gli hanno sottratto tre moto, che Di Giannantonio era solito utilizzare durante gli allenamenti, più tute e caschi.
    Il duo con Bastianini
    Di Giannantonio ha anche pubblicato le foto dell’attrezzatura che gli è stata sottratta e che gli serve per preparare al meglio il suo debutto in MotoGp. Dopo una stagione agrodolce con una vittoria, tre podi ma solo il settimo posto finale nel campionato di Moto2, ora il 23enne ha interrotto il suo rapporto con l’Aprilia per legarsi alla Ducati del team Gresini Racing, dove ad attenderlo c’è Enea Bastianini. Nella classe di mezzo Di Giannantonio a corso prima con moto Speed Up poi con Kalex. In Moto3 invece ha raccolto il secondo posto nella stagione 2018. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, furto nel box di Di Giannantonio: “Aiutatemi a ritrovare le mie cose”

    ROMA – Prima il furto, ora l’appello sui social per ritrovare il maltolto. È la storia di Fabio Di Giannantonio, che l’anno prossimo debutterà in MotoGp con il team Gresini. Il garage del pilota romano è stato infatti svaligiato, con i ladri che gli hanno sottratto tre moto, che Di Giannantonio era solito utilizzare durante gli allenamenti, più tute e caschi. “Ragazzi, mi hanno aperto il box – ha scritto su Instagram. Se trovate in giro caschi, tute e moto mie, si tratta della roba che mi è stata rubata, per favore contattatemi subito”.
    Il debutto in MotoGp
    Di Giannantonio ha anche pubblicato le foto dell’attrezzatura che gli è stata sottratta e che gli serve per preparare al meglio il suo debutto in MotoGp. Dopo una stagione agrodolce con una vittoria, tre podi ma solo il settimo posto finale nel campionato di Moto2, ora il 23enne ha interrotto il suo rapporto con l’Aprilia per legarsi alla Ducati del team Gresini Racing, dove ad attenderlo c’è Enea Bastianini. Di Giannantonio è stato anche vicecampione del mondo in Moto3 nel 2018, prima di passare alla categoria successiva dove ha corso prima con moto Speed Up poi con Kalex. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Lecuona: “Honda ha fatto bene a prendere due piloti giovani”

    ROMA – “Sono molto contento, penso di poter dare una nuova visione al progetto. Honda ha preso due giovani piloti, Vierge ed io. Nel mio caso, ho due anni di esperienza in MotoGp, su una grande moto, e sono andato veloce. Ora salirò su una nuova moto che è in fase di sviluppo in termini di freni e altri aspetti, penso che Honda abbia fatto la scelta giusta, prendere due piloti giovani dà energia”. Iker Lecuona ha parlato in vista della nuova avventura che lo vedrà impegnato in Superbike con la Honda, dove correrà anche Xavi Vierge. Il pilota spagnolo, dopo due anni in MotoGp, comincerà nel 2022 una nuova avventura. “Sono molto contento, prima di tutto perché è un progetto ufficiale e nuovo – ha detto ai microfoni di “Motorsport” -. spingerò e sicuramente lavorerò sodo per stare davanti. Entrambi siamo piloti giovani e vogliamo sviluppare la moto velocemente per vincere gare. Penso che Honda sia molto buona”.
    Sul possibile ritorno in MotoGp
    Lecuona ha poi parlato della possibilità di tornare in MotoGp in futuro: “È difficile da dire. Sicuramente sono molto giovane. Tra i piloti che arriveranno in MotoGp nel 2022, due sono più grandi di me e gli altri sono miei coetanei, ma con due anni in meno di esperienza. Mai dire mai, ma se devo essere onesto non penso di tornare indietro. Se ho firmato con il team Honda ufficiale in Superbike è perché la mia mente aveva bisogno di un cambiamento, di cambiare un po’ l’obiettivo, le aspettative durante l’anno, affrontare nuove sfide. Avevo bisogno di prendere molta energia e sfruttarla per migliorare e per lavorare su un nuovo progetto”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, le vittorie nel GT vanno in scena con la mostra “un anno memorabile”

    Una stagione che ha visto le Ferrari impegnate nei principali campionati distribuiti sul pianeta, al termine della quale l’albo d’oro del Cavallino Rampante si è arricchito di 23 titoli. Tra questi spiccano gli allori di Campione del Mondo piloti e Costruttori nel FIA World Endurance Championship con la 488 GTE e il successo nelle classi Pro e Pro-Am nel GT World Challenge Europe Endurance Cup con la 488 GT3 Evo 2020, in quella che è la serie più difficile per le vetture di classe GT3.

    Un anno che è stato il più vincente della storia di Maranello, come ha detto anche John Elkann, grande ospite dei Caschi d’Oro 2021 di Autosprint, e che è diventato una mostra al Museo Ferrari. S’intitola “GT 2021, a memorable year” l’esposizione che sarà ospitata a Maranello fino al 31 marzo 2022.

    Vicini alla 488 GTE e alla Ferrari 330 P3

    Il percorso realizzato per i visitatori proporrà una panoramica delle vittorie e dei titoli ottenuti dalla Casa del Cavallino Rampante attraverso immagini e filmati e offrirà la possibilità di vedere da vicino le 488 GTE di AF Corse che si sono imposte nel FIA World Endurance Championship. La numero 51, impegnata in classe LMGTE Pro con Alessandro Pier Guidi e James Calado, quest’anno si è imposta in tre occasioni, tra cui la 24 Ore di Le Mans, permettendo al duo italo-inglese di essere il primo equipaggio ad aggiudicarsi due titoli mondiali nella classe dall’istituzione del WEC. Per Ferrari, quello ottenuto al termine della Season 9 del WEC è il sesto alloro mondiale dopo quelli del 2012, 2013, 2014, 2016 e 2017.

    La numero 83, portata in gara da François Perrodo, Nicklas Nielsen e Alessio Rovera, si è aggiudicata quattro successi, inclusa la 24 Ore di Le Mans, dimostrandosi la vera mattatrice della classe LMGTE Am aggiudicandosi il FIA Endurance Trophy per i piloti e per i team, bissando il risultato dello scorso anno.

    Durante la durata della mostra, all’interno della mostra dedicata alla storia della Scuderia, sarà anche esposta la Ferrari 330 P3 protagonista della leggendaria edizione della 24 Ore di Daytona del 1967, con l’arrivo in parata delle tre vetture di Maranello.

    I Musei Ferrari, quello di Maranello e quello di Modena dedicata al fondatore Enzo Ferrari, chiudono il 2021 con grande positività. La riapertura dei Musei dopo i periodi di chiusura forzata rappresentano un forte segnale di ripresa del settore turistico che vede, in modo particolare, una grande crescita del pubblico italiano (+70%) che si dimostra sempre più vicino ai luoghi di interesse del nostro Paese.

    Ferrari 488 GT Modificata, un gioiello da 700 cv LEGGI TUTTO

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    Marquez elogia Rossi: “La MotoGp dovrebbe dirgli grazie, è stato unico”

    ROMA – Dopo i fatti di Sepang, Marc Marquez e Valentino Rossi non hanno mai nascosto la loro insofferenza reciproca. La pace fra loro non è arrivata neppure dopo il ritiro del 46 dalla MotoGp, tant’è che il Dottore ha dichiarato di preferire che il suo rapporto con lo spagnolo rimanga così com’è. Tuttavia, Marc Marquez – come riporta MotorSport Total – ha reso merito alla carriera dell’italiano sottolineando il grande apporto dato da Rossi a tutto il mondo a due ruote: “Ha vinto molto e ha fatto tanto per il motociclismo. Ha suscitato nelle persone l’interesse per le due ruote. È qualcosa di irripetibile e la MotoGp dovrebbe ringraziarlo per questo”, le sue parole.
    Giallo sempre in pista
    I tifosi di Valentino Rossi sono sparsi in tutto il mondo e hanno riempito le tribune dei motodromi fino all’ultima gara del 46 a Valencia. Una presenza fissa quella dei tifosi del Dottore che non smetteranno di esserci anche nella prossima stagione: “L’anno prossimo non ci sarà, ma sono convinto che il colore giallo continuerà a dominare le piste. Metà delle tribune saranno sempre per lui”, ha detto lo spagnolo. Guai però a pensare a un disgelo fra i due: “Non abbiamo un buon rapporto ma non ho problemi a riconoscere quello che lui ha fatto per il nostro sport. Non dipende da me riallacciare i contatti, ma non è una cosa che mi interessa molto”, ha sottolineato Marquez che l’anno prossimo non troverà più il suo rivale sulla griglia di partenza. LEGGI TUTTO