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    MotoGp, Rossi: “Serve più allenamento negli anni per tenersi in forma”

    ROMA – Passato lo spavento per i problemi di salute di papà Graziano, Valentino Rossi passerà il Natale con la sua famiglia a Tavullia preparando la 12 Ore del Golfo che vedrà il Dottore impegnato ai primi di gennaio sul circuito di Yas Marina. Nonostante il ritiro dalla MotoGp gli allenamenti per Rossi non sono mai terminati. “Quando invecchi e soprattutto quando superi i 30 anni, se vuoi mantenerti in forma devi allenarti sempre di più – ha sottolineato a DAZN -. Inoltre negli anni la preparazione fisica è cambiata molto, perché le moto sono diventate più difficili da guidare, vanno più veloce e frenano più forte”.
    L’importanza del Ranch
    Non serve più solo il talento in modo per un pilota, ma tanto impegno in allenamento, come nel Ranch contro i suoi “allievi”. “Questo tipo di allenamento aiuta a migliorare il controllo della moto in condizioni di scarsa aderenza, ad attraversare la moto in entrata e uscita di curva, a controllare lo slittamento, l’acceleratore e molte altre cose. Il bello è che corriamo sempre l’uno contro l’altro e per un pilota è molto importante per esercitarsi nei duelli corpo a corpo“, ha concluso il Dottore. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Con l'età devi allenarti di più”

    ROMA – Valentino Rossi passerà il Natale in famiglia, in compagnia tra gli altri di papà Graziano appena dimesso dall’ospedale e preparando la 12 Ore del Golfo che vedrà il Dottore impegnato ai primi di gennaio sul circuito di Yas Marina. Nonostante il ritiro dalla MotoGp gli allenamenti per Rossi non sono mai terminati. “Quando invecchi e soprattutto quando superi i 30 anni, se vuoi mantenerti in forma devi allenarti sempre di più – ha spiegato a DAZN -. Inoltre negli anni la preparazione fisica è cambiata molto, perché le moto sono diventate più difficili da guidare, vanno più veloce e frenano più forte”.
    Gli allenamenti nel Ranch
    Fondamentali per mantenere alta la forma e lo spirito di competitività gli allenamenti con i suoi “allievi” nel ranch. “Questo tipo di allenamento aiuta a migliorare il controllo della moto in condizioni di scarsa aderenza, ad attraversare la moto in entrata e uscita di curva, a controllare lo slittamento, l’acceleratore e molte altre cose. Il bello è che corriamo sempre l’uno contro l’altro e per un pilota è molto importante per esercitarsi nei duelli corpo a corpo“, ha concluso Rossi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Nakagami fa un bilancio della stagione: “Come voto mi do un 2”

    ROMA – Takaaki Nakagami non si fa sconti nel giudicare la sua stagione, chiusa al quindicesimo posto della classifica piloti di MotoGp con 76 punti. In un’intervista ai microfoni di “Motorsport.com”, il giapponese del team LCR ha cercato di spiegare i motivi del risultato arrivato. “Per questa stagione mi darei un voto di due su dieci – ha detto -. Il motivo è che, con la buona situazione che avevamo l’anno scorso, sia io che la squadra abbiamo pensato, ‘quest’anno succederà’, invece siamo andati indietro. Anche se abbiamo avuto molte gare difficili, c’erano diverse occasioni in cui avrei dovuto ottenere risultati migliori, ed è per questo che mi sto dando un voto così basso”.
    Verso la prossima stagione
    “Se continuo così come ho fatto l’anno scorso, i risultati saranno gli stessi – ha aggiunto Nakagami -. Non sono più nella fase in cui ho bisogno di più esperienza, quindi se posso migliorare dove ho bisogno, i risultati dovrebbero essere una conseguenza naturale. Per quanto riguarda la mia velocità, sono in grado di mostrarla nelle prove, non sono stato lento e comunque ho avuto buoni risultati nelle gare. Penso che la sensazione di pressione e l’adrenalina siano abbastanza diverse tra le qualifiche e le gare. Quindi, è importante migliorare dal punto di vista mentale e, in questo modo, voglio mostrare la mia velocità e la mia forza il prossimo anno. Devo recuperare e fare un gran passo in avanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Nakagami: “Il voto alla mia stagione? Un 2”

    ROMA – “Per questa stagione mi darei un voto di due su dieci. Il motivo è che, con la buona situazione che avevamo l’anno scorso, sia io che la squadra abbiamo pensato, ‘quest’anno succederà’, invece siamo andati indietro. Anche se abbiamo avuto molte gare difficili, c’erano diverse occasioni in cui avrei dovuto ottenere risultati migliori, ed è per questo che mi sto dando un voto così basso”. Takaaki Nakagami non si fa sconti nel giudicare la sua stagione, chiusa al quindicesimo posto della classifica piloti di MotoGp con 76 punti. In un’intervista a “Motorsport.com”, il giapponese del team LCR ha cercato di spiegare i motivi del risultato arrivato.
    Verso il 2022
    “Se continuo così come ho fatto l’anno scorso, i risultati saranno gli stessi – ha aggiunto Nakagami -. Non sono più nella fase in cui ho bisogno di più esperienza, quindi se posso migliorare dove ho bisogno, i risultati dovrebbero essere una conseguenza naturale. Per quanto riguarda la mia velocità, sono in grado di mostrarla nelle prove, non sono stato lento e comunque ho avuto buoni risultati nelle gare. Penso che la sensazione di pressione e l’adrenalina siano abbastanza diverse tra le qualifiche e le gare. Quindi, è importante migliorare dal punto di vista mentale e, in questo modo, voglio mostrare la mia velocità e la mia forza il prossimo anno. Devo recuperare e fare un gran passo in avanti”. LEGGI TUTTO

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    Suv più attesi nel 2022: la Top 3+1 firmata Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ferrari

    Il 2022 è alle porte e con sé vedremo l’arrivo di una prima offensiva di nuovi SUV firmati Stellantis. Modelli che “parlano italiano” e promettono di sbaragliare la concorrenza sul mercato. A comandare l’aria fresca di nuove auto ci sono 3 dei brand capostipiti del gruppo: Jeep, Alfa Romeo e Maserati. Ma in questa super Top3 non potevamo non inserire anche l’eccellenza del Made in Italy: la Ferrari. Una Rossa a sorpresa nel panorama FCA-Stellantis. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez: “La preparazione fisica mi ha salvato da molti infortuni”

    ROMA – Ricevute notizie confortanti sul decorso della diplopia, Marc Marquez sta già pensando al futuro. Nel corso della nuova puntata del documentario “Yo pilota” in onda su Dazn ha parlato anche del lavoro fisico di un pilota. “Tanti anni fa nel mondo del motociclismo la preparazione fisica aveva un ruolo importante, ma tu non eri un atleta. L’elasticità è una parte noiosa, ma richiede costanza. In un’ora non guadagni più elasticità, bisogna esercitarsi sempre. Questo mi ha salvato da molte cadute e infortuni”
    I complimenti di Puig
    Il team manager Honda, Alberto Puig ha sottolineato come le vittorie del 2021 di Marquez siano arrivate in condizioni fisiche quasi proibitive. “Probabilmente in pochi conoscono le condizioni in cui Marc ha corso quest’anno, con un braccio in recupero ma non al 100%. Sicuramente sa il tipo di lavoro che ha fatto – ha affermato Puig -, il modo in cui lo ha fatto per vincere quelle gare. Perché lui è un ragazzo molto speciale, un Michael Jordan delle moto, un pilota sopra la media”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez: “Il lavoro fisico mi ha evitato molti infortuni”

    ROMA – Negli ultimi giorni sono arrivate notizie positive riguardo le condizioni fisiche di Marc Marquez, che scongiurata l’ipotesi operazione, dovrebbe essere regolarmente ad inizio 2022. Lo spagnolo nella nuova puntata del documentario “Yo pilota” in onda su Dazn ha parlato anche del lavoro fisico di un pilota. “Tanti anni fa nel mondo del motociclismo la preparazione fisica aveva un ruolo importante, ma tu non eri un atleta. L’elasticità è una parte noiosa, ma richiede costanza. In un’ora non guadagni più elasticità, bisogna esercitarsi sempre. Questo mi ha salvato da molte cadute e infortuni”
    Le parole del team manager
    Alberto Puig, team manager Honda, spiega la grandezza di Marquez nell’ottenere determinati risultati nonostante una condizione fisica deficitaria. “Probabilmente in pochi conoscono le condizioni in cui Marc ha corso quest’anno, con un braccio in recupero ma non al 100%. Sicuramente sa il tipo di lavoro che ha fatto – ha sottolineato Puig -, il modo in cui lo ha fatto per vincere quelle gare. Perché lui è un ragazzo molto speciale, un Michael Jordan delle moto, un pilota sopra la media”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Voglio vincere altri due o tre titoli, poi andrò in pensione”

    ROMA – Lin Jarvis, intervistato da “motorsport-total.com”, ha spiegato come gli ultimi anni in MotoGp siano stati molto stancati, e che la sua permanenza nel paddock come managing director di Yamaha potrebbe non durare ancora a lungo, anche se la conquista del titolo da parte di Fabio Quartararo ha ridato motivazioni. “Sono stanco, la pandemia ci ha portato lavoro in più e contemporaneamente si è perso parte del divertimento – ha detto -. Non possiamo più andare al ristorante, ci sono tante restrizioni e non possiamo più invitare ospiti”.
    Su Quartararo
    “Il titolo di Fabio (Quartararo, ndr) è stato, in un certo senso, la ricompensa per quello sforzo – ha aggiunto Jarvis -. Sono ancora motivato a fare il mio lavoro. Ma i buoni risultati sono fondamentali. Ho 64 anni e mi mancano tre o quattro anni, credo. Vorrei festeggiare due o più titoli e poi dimettermi”. LEGGI TUTTO