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    Toyota, al Tokyo Auto Salon con il tuning di GR Yaris e concept GR GT3

    A differenza del CES statunitense, si concentra di più sugli appassionati e le personalizzazioni, ed è il primo vero ingresso dell’automotive nel 2022. È il Tokyo Auto Salon, dove saranno protagoniste tante soluzioni interessanti, a partire dal concept Subaru, da corsa, per proseguire con un progetto probabilmente gemello: Toyota GR GT3 Concept.
    Coupé corsaiola
    Un teaser introduce la coupé da corsa, diversissima da una Supra, con la curiosità di scoprire quale sia l’impianto alla base della GT3. Il teaser rivela i passaruota con sfoghi d’aria, un frontale spigoloso, la coda con l’ala a sovrastare uno spoiler al di sopra dei gruppi ottici.
    Il 14 gennaio scopriremo se e quanto hanno in comune il concept Subaru E-RA e questa Toyota. I marchi, ricordiamo, hanno annunciato sul finire del 2021 una partnership ulteriore, nel campo della ricerca su carburanti sostenibili, e-fuels da utilizzare nelle competizioni.

    Yaris GR: da Gazoo Racing i pezzi speciali
    Dal mondo concept alla realtà di soluzioni dedicate a Toyota Yaris GR, un pacchetto di pezzi per elaborare la protagonista degli ultimi due anni tra le hot-hatch. 
    Il teaser lascia intravedere un cofano con ampio sfogo d’aria (sarà anche alleggerito?), il frontale con una fascia paraurti ancora più angolata alle estremità e con un pronunciato splitter.
    Le soglie sottoporta sono raddoppiate da elementi a lama, mentre in coda è un’ala con doppi piloni a collo d’anatra che ottimizza l’aerodinamica, tra maggior carico e riduzione del drag. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Per Rossi un addio in grande stile dopo un 2020 difficile”

    ROMA – Un saluto come si deve per un campione senza tempo. Lin Jarvis, in un’intervista riportata da “MotorSport Total”, spiega la scelta che nel 2020 portò al rinnovo di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo: “Il Covid ha reso la scorsa stagione molto strana. Abbiamo iniziato a luglio e senza tifosi. Lui era pieno di energie, ma già dall’inizio si era accorto che i giovani erano davvero molto veloci”. Il managing director della Yamaha ha poi aggiunto: “È stata dura per Valentino. Perciò prendemmo la decisione di rinnovargli il contratto e dagli la possibilità di salutare la MotoGp in grande stile”.
    “El Diablo” salva la stagione
    Valentino Rossi a parte, la stagione della Yamaha è stata piena di alti e bassi, tra la vittoria di Fabio Quartararo e la questione Maverick Vinales. “A inizio stagione – ha detto Jarvis – eravamo incredibilmente forti e le aspettative erano alte. Maverick ha esordito con una vittoria, Quartararo ha vinto le altre due. Poi Fabio è andato molto bene e ha ottenuto punti anche nelle gare più difficili”. Il team di Iwata è stato però messo in crisi da Vinales. “Abbiamo toccato il fondo – ha aggiunto – ad Assen, quando ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare la Yamaha. A quel punto Morbidelli ha avuto una chance dopo il suo inforunio, ma neanche lui ha raggiunto gli obiettivi e ha deciso poi di operarsi, scelta che noi riteniamo giusta”. Rimane dunque il dubbio se quello della Yamaha sia solo un exploit isolato oppure se davvero siano state gettate le basi per un nuovo ciclo. Dopo gli anni d’oro di Rossi e Lorenzo, lo spagnolo è stato infatti l’ultimo capace di vincere un mondiale prima dell’avvento del Diavolo, in un 2015 combattuto fino all’ultima gara con il Dottore. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Jarvis su Rossi: “Gli rinnovammo il contratto per un addio in grande stile”

    ROMA – Un addio degno di una leggenda. Lin Jarvis, in un’intervista riportata da “MotorSport Total”, spiega la scelta che nel 2020 portò al rinnovo di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo: “Il Covid ha reso la scorsa stagione molto strana. Abbiamo iniziato a luglio e senza tifosi. Lui era pieno di energie, ma già dall’inizio si era accorto che i giovani erano davvero molto veloci”. Il managing director della Yamaha ha poi aggiunto: “È stata dura per Valentino. Perciò prendemmo la decisione di rinnovargli il contratto e dagli la possibilità di salutare la MotoGp in grande stile”.
    La stagione di Quartararo
    Valentino Rossi a parte, la stagione della Yamaha è stata piena di alti e bassi, tra la vittoria di Fabio Quartararo e la questione Maverick Vinales. “A inizio stagione – ha detto Jarvis – eravamo incredibilmente forti e le aspettative erano alte. Maverick ha esordito con una vittoria, Quartararo ha vinto le altre due. Poi Fabio è andato molto bene e ha ottenuto punti anche nelle gare più difficili”. Il team di Iwata è stato però messo in crisi da Vinales. “Abbiamo toccato il fondo – ha aggiunto – ad Assen, quando ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare la Yamaha. A quel punto Morbidelli ha avuto una chance dopo il suo inforunio, ma neanche lui ha raggiunto gli obiettivi e ha deciso poi di operarsi, scelta che noi riteniamo giusta”. Un’annata così così quindi quella della Yamaha, che ha interrotto il digiuno che perdurava dal 2015, quando cioè Lorenzo strappò il titolo mondiale allo stesso Rossi. Resta da capire ora se il team potrà trovare continuità nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Melandri positivo al Covid: l'ex pilota si sfoga sui social

    ROMA – Marco Melandri ha annunciato di essere positivo al Covid tramite un post pubblicato su Instagram, in cui si è voluto esprimere a sfavore del green pass e di parte delle politiche adottate durante la pandemia. “Contagiato da un 2 dosi. Se fosse successo il contrario? Per me esistono solo negativi o positivi, non esistono distinzioni e lo dice l’andamento dei fatti, cosi come che i nostri diritti non esistono più – si legge nel post dell’ex pilota di MotoGp -. Se fate i bravi vi lasciano una carta verde dove avete il “beneficio” di poter lavorare e poter studiare. Stiamo scherzando? Mi sono esposto contro il Green Pass e sono stato definito ‘complottista, no siringa, terrapiattista’. Non sono niente di tutto questo ma solo per la libertà di scelta, come la nostra costituzione vuole, anzi vorrebbe”.
    Le parole di Melandri
    “Spegnete Tv, radio e quant’altro, uscite all’aria aperta e godetevi la natura, guardate con i vostri occhi, pensate con la vostra testa – ha concluso Melandri -. Vi renderete conto che la vita va avanti. Io saró sempre e comunque libero. Quando la sera mi guardo allo specchio non ho nulla da recriminarmi e so di poter dormire sonni tranquilli”. LEGGI TUTTO

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    Marco Melandri positivo al Covid: lo sfogo sui social

    ROMA – Marco Melandri è risultato positivo al Covid. Ad annunciarlo lo stesso ex pilota di MotoGp tramite un post pubblicato su Instagram, in cui si è voluto esprimere a sfavore del green pass e di parte delle politiche adottate durante la pandemia. “Contagiato da un 2 dosi. Se fosse successo il contrario? Per me esistono solo negativi o positivi, non esistono distinzioni e lo dice l’andamento dei fatti, cosi come che i nostri diritti non esistono più – si legge nel post -. Se fate i bravi vi lasciano una carta verde dove avete il “beneficio” di poter lavorare e poter studiare. Stiamo scherzando? Mi sono esposto contro il Green Pass e sono stato definito ‘complottista, no siringa, terrapiattista’. Non sono niente di tutto questo ma solo per la libertà di scelta, come la nostra costituzione vuole, anzi vorrebbe”.
    Il post di Melandri
    “Spegnete Tv, radio e quant’altro, uscite all’aria aperta e godetevi la natura, guardate con i vostri occhi, pensate con la vostra testa – ha concluso Melandri -. Vi renderete conto che la vita va avanti. Io saró sempre e comunque libero. Quando la sera mi guardo allo specchio non ho nulla da recriminarmi e so di poter dormire sonni tranquilli”. LEGGI TUTTO

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    Autovelox automatico, in assenza della foto la multa si può annullare

    Arriva un’importante novità relativa al Codice della Strada: una sanzione derivata da una multa comminata tramite l’Autovelox automatico, infatti, può essere annullata in caso di ricorso se non viene prodotta in giudizio la foto che prova l’infrazione, in particolare se il verbale è stato redatto in ufficio e in un momento successivo a quello dell’infrazione stessa.
    Nuovo Codice della Strada: le 7 novità principali in arrivo dal 10 novembre
    Le motivazioni dell’annullamento
    A stabilirlo è una sentenza del Giudice di Pace di Cassino, che ha annullato una sentenza di una multa comminata per eccesso di velocità in un paese della provincia di Frosinone. Annullamento seguito all’esame delle prove fotografiche scattate dall’Autovelox e visionate in ufficio da agenti accertatori. Al momento dell’infrazione non erano presenti a bordo strada né l’agente che aveva poi redatto il verbale né un operatore della Polizia Stradale. Inoltre, la Prefettura che doveva provare la legittimità del provvedimento impugnato dall’automobilista non ha depositato, si legge nella sentenza, “alcun rilievo fotografico dal quale fosse possibile leggere chiaramente la targa dell’automezzo, risalire al modello e/o ad altri elementi utili alla sua identificazione (come per esempio il colore del veicolo o altri segni distintivi) atti a essere considerati prove sufficienti della responsabilità della parte ricorrente”. E quindi, l’assenza dell’immagine scattata dall’Autovelox è risultata determinante per l’accoglimento del ricorso presentato dalla guidatrice sanzionata e per il conseguente annullamento del verbale.
    Foto-prova: ecco a cosa serve
    La chiave di lettura è data dal fatto che la possibilità di esaminare la foto-prova dell’infrazione rilevata tramite Autovelox automatico sia un diritto dell’automobilista, perché permette ad esempio di verificare che non siano stati commessi errori da parte dell’ente accertatore nella lettura della targa del veicolo che ha superato i limiti di velocità o che ha attraversato un incrocio con il semaforo rosso. Per tale ragione, in genere nel verbale sono indicate le modalità per poter visionare l’immagine online tramite internet, oppure per effettuare richiesta di invio del duplicato per posta elettronica o per poterla esaminare di persona presso gli uffici preposti (può farlo anche un soggetto terzo, con una delega specifica).
    Il mistero della multa fantasma: l’autovelox confonde la maglietta con una targa e fa la multa LEGGI TUTTO

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    MotoGp: “Vogliamo la Yamaha Factory”. Il manager di Razgatlioglu rifiuta Razali

    ROMA – Voglio il meglio. Così recitava un vecchio spot, che il manager di Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, sembra aver recepito alla perfezione. Kenan Sofuoglu, infatti, mette le cose in chiaro e, dal portale tedesco SpeedWeek manda un messaggio a Razlan Razali, numero uno della neonata WithU Yamaha RNF. “Non voglio commettere errori nella carriera di Toprak. Razali ci ha chiesto più volte cosa avessimo intenzione di fare per il 2023, ma gli ho detto che non siamo interessati. Vogliamo solo il team factory, non una squadra B”. Per il suo manager, dunque, il campione del mondo in Superbike, potrà correre in MotoGp solo nella scuderia ufficiale di Iwata, che, nel frattempo si starebbe muovendo per organizzare un test da effettuare eventualmente in inverno.
    Imporsi ancora su Rea
    L’entourage di Razgatlioglu non ha mai nascosto l’ambizione di arrivare a gareggiare nella classe regina. Cosa che però potrebbe verosimilmente concretizzarsi solo nel 2023, quando cioè scadrà il contratto che lega il turco al team delle derivate di serie. “Ho già parlato con la Yamaha. Hanno interesse per Razgatlioglu affinché approdi in MotoGp in futuro, ma lui deve vincere gare anche nel 2022 in Superbike”, ha detto il manager. Già, perché se è vero che il 25enne di Alanya ha interrotto l’impero di Jonathan Rea, ora deve consolidare il successo del 2021, dargli in qualche modo ancora più valenza. In altro trionfo nelle derivate, potrebbe consacrarlo definitivamente, con la Yamaha che poi sarebbe costretta in qualche modo a prenderlo in considerazione. In casa Yamaha ci starebbero già pensando: “Stiamo pianificando – ha detto Sofuoglu – un test privato, forse anche una sessione ufficiale, che sia compatibile con il calendario. Non c’è ancora la conferma, ma penso che Toprak potrà salire in sella a un MotoGp questo inverno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il manager di Razgatlioglu rifiuta Razali: “Vogliamo solo il team factory”

    ROMA – Solo Serie A. Il manager di Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, mette le cose in chiaro e, dal portale tedesco SpeedWeek manda un messaggio a Razlan Razali, numero uno della neonata WithU Yamaha RNF. “Non voglio commettere errori nella carriera di Toprak – ha infatti detto Kenan Sofuoglu -. Razali ci ha chiesto più volte cosa avessimo intenzione di fare per il 2023, ma gli ho detto che non siamo interessati. Vogliamo solo il team factory, non una squadra B”. Per il suo manager, dunque, il campione del mondo in Superbike, potrà correre in MotoGp solo nella scuderia ufficiale di Iwata, che, nel frattempo si starebbe muovendo per organizzare un test da effettuare eventualmente in inverno.
    Prima la Superbike
    L’entourage di Razgatlioglu non ha mai nascosto l’ambizione di arrivare a gareggiare nella classe regina. Cosa che però potrebbe verosimilmente concretizzarsi solo nel 2023, quando cioè scadrà il contratto che lega il turco al team delle derivate di serie. “Ho già parlato con la Yamaha. Hanno interesse per Razgatlioglu affinché approdi in MotoGp in futuro, ma lui deve vincere gare anche nel 2022 in Superbike”, ha detto il manager. Già, perché se è vero che il 25enne di Alanya ha interrotto l’impero di Jonathan Rea, ora deve consolidare il successo del 2021, dargli in qualche modo ancora più spessore. E un altro titolo in SBK potrebbe definitivamente lanciarlo fra i grandi. Sarebbe infatti già pronto un primo contatto con una moto ufficiale Yamaha: “Stiamo pianificando – ha detto Sofuoglu – un test privato, forse anche una sessione ufficiale, che sia compatibile con il calendario. Non c’è ancora la conferma, ma penso che Toprak potrà salire in sella a un MotoGp questo inverno”. LEGGI TUTTO