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    MotoGp, Marquez: “Sono molto felice, ci sono margini per migliorare”

    ROMA – ” “Sono molto felice, primo per essere tornato di nuovo su una moto in pista, poi perché abbiamo confermato su una moto stradale le sensazioni che ho avuto su quella da cross. E’ stato un grande sollievo, perché in sella non ho avuto alcun fastidio alla vista: non guidavo da tanto tempo e mi manca qualcosa dal punto di vista fisico, ma è solo perché non sono riuscito a svolgere il solito lavoro pre stagionale”. Marc Marquez è più che soddisfatto dopo la giornata di test a Portimao. Domenica 16 gennaio, infatti, il Cabroncito è sceso sul circuito portoghese in sella alla moto stradale Honda RC-213V-S, per la prima volta dopo lo stop dovuto alla diplopia, che lo ha costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione di MotoGp.
    Verso i test di Sepang
    “Ci sono margini per migliorare, l’aver confermato le sensazioni sulla moto da cross è stata la cosa più importante – ha aggiunto Marquez, come riportato da un comunicato della Honda -. Adesso, con due settimane prima dei test di Sepang, ne approfitterò per intensificare la mia preparazione fisica e allenarmi sulla moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez dopo i test: “Molto felice di tornare in pista”

    ROMA – Marc Marquez è più che soddisfatto dopo la giornata di test a Portimao. Domenica 16 gennaio, infatti, il Cabroncito è sceso sul circuito portoghese in sella alla moto stradale Honda RC-213V-S, per la prima volta dopo lo stop dovuto alla diplopia, che lo ha costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione di MotoGp. “Sono molto felice, primo per essere tornato di nuovo su una moto in pista, poi perché abbiamo confermato su una moto stradale le sensazioni che ho avuto su quella da cross – ha detto -. E’ stato un grande sollievo, perché in sella non ho avuto alcun fastidio alla vista: non guidavo da tanto tempo e mi manca qualcosa dal punto di vista fisico, ma è solo perché non sono riuscito a svolgere il solito lavoro pre stagionale”. 
    Verso Sepang
    “Ci sono margini per migliorare, l’aver confermato le sensazioni sulla moto da cross è stata la cosa più importante – ha aggiunto Marquez, come riportato da un comunicato della Honda -. Adesso, con due settimane prima dei test di Sepang, ne approfitterò per intensificare la mia preparazione fisica e allenarmi sulla moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “L'addio di Rossi non influenzerà le gare”

    ROMA – Tra i piloti del motomondiale non ci sarà Valentino Rossi. Dopo 26 anni, dopo nove titoli mondiali e dopo 115 Gran Premi vinti, il campione di Tavullia ha deciso di ritirarsi nella scorsa stagione, abbracciando una nuova sfida nelle quattro ruote. Il 42enne ha esordito in quella che allora era la classe 500 nel 2000 con la Honda, scuderia che lo ha poi visto trionfare per tre anni consecutivi. Ed è proprio il team manager della casa giapponese, Alberto Puig, a commentare così l’assenza di Rossi, in un’intervista riportata da MotorSport Total: “Valentino sarà ricordato sempre fra i più grandi, ma viviamo nel presente e le corse non verranno influenzate dalla sua assenza”, ha detto.
    Il nuovo che avanza
    Dal 1996 al 2021 Valentino Rossi ha contribuito, come egli stesso ha ammesso, a far crescere la MotoGp. La personalità, le vittorie e la simpatia del Dottore ha fatto sì che nascesse una fanbase su scala globale. Il passato, per quanto glorioso, non può però tornare e Alberto Puig afferma: “In tanti sono stati capaci di lasciare il segno e Valentino è uno di questi grandi piloti. Ma, quando è arrivato il loro momento, anche questi hanno detto basta: è una situazione che si ripete nel nostro sport. l motomondiale è però già di per sé emozionante e una nuova generazione di piloti sta scalpitanso”, ha aggiunto manager della Honda. LEGGI TUTTO

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    Alex Song: “La panchina al Barcellona? Non me ne fregava un c***o, avevo la stessa auto di Henry”

    Per molti giocatori essere uno “scaldapanchine” è segnale di sconfitta. Per Alex Song, ex centrocampista camerunense, ha rappresentato l’obiettivo della carriera. C’è chi punta a guadagnare primeggiando e tentando di essere il numero 1, e c’è chi nemmeno ci prova, ma fa il minimo indispensabile per portare a casa lo (stratosferico) stipendio.

    Questa è appunto la storia e la verità rivelata da Song che a un certo punto della sua carriera ha preso una decisione chiara: guadagnare quanto più possibile giocando poco. Ed è così che dopo molte stagioni all’Arsenal, nel 2012 passa al Barcellona: in Spagna, l’ex centrocampista gioca poco, chiamato in causa solo al momento del bisogno, ma non si è fatto mancare proprio nulla, siglando un contratto di cinque anni a cinque milioni di euro a stagione, e così ha potuto assecondare una della sue grandi passioni: quella per le auto di lusso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig su Rossi: “Le gare non risentiranno del suo addio”

    ROMA – Per la prima volta dopo 26 anni, il motomondiale partirà senza Valentino Rossi. Dopo nove titoli mondiali e 115 Gran Premi vinti, il campione di Tavullia ha deciso di ritirarsi nella scorsa stagione, abbracciando una nuova sfida nelle quattro ruote. Il 42enne ha esordito in quella che allora era la classe 500 nel 2000 con la Honda, scuderia che lo ha poi visto trionfare per tre anni consecutivi. Ed è proprio il team manager della casa giapponese, Alberto Puig, a commentare così l’assenza di Rossi, in un’intervista riportata da MotorSport Total: “Valentino sarà ricordato sempre fra i più grandi, ma viviamo nel presente e le corse non verranno influenzate dalla sua assenza”, ha detto.
    Nuove generazioni
    Dal 1996 al 2021 Valentino Rossi ha contribuito, come egli stesso ha ammesso, a far crescere la MotoGp. Il Dottore ha messo in pista talento e carisma, tanto da avere ad oggi una fanbase di tifosi sparsa in tutto il mondo. Ma questo è il passato e Alberto Puig afferma: “Ci sono stati tanti piloti in grado di lasciare il segno e Valentino è uno di loro. Ma, a loro volta, anche questi si sono ritirati: è una situazione ricorrente nel nostro sport. l motomondiale è già di per sé eccitante e sta arrivando una nuova generazione di piloti”, ha concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Va a prendere le pizze e lascia l'auto accesa: ladro flash colpisce a Livorno

    Pur di mangiare una pizza si perde anche l’automobile. Non volontariamente almeno. Lo sa bene un automobilista di Livorno che non ha resistito a comprare le pizze da asporto per cena e si è visto rubare però la macchina. E quello che si preannunciava un sabato sera perfetto, magari nel salotto davanti alla tv per vedere anche il match delle 20.45 tra Juventus e Udinese, si è trasformato in una serata da incubo.
    Un furto lampo, in meno di 10 minuti, è costato all’uomo, un cittadino straniero, la sua Hyundai i30, che aveva lasciato fuori dalla pizzeria non solo con le chiavi inserite nel cruscotto ma proprio col motore acceso. Un brutto episodio sul quale adesso indaga la polizia.
    Giusto il tempo di parcheggiare l’auto davanti alla pizzeria intorno alle otto di sera, entrare nel locale, prendere le pizze e uscire coi cartoni in mano. E invece l’amara sorpesa: la vettura era sparita. Una faccenda da sbrigare in pochi minuti è diventata un’odissea per il proprietario della Hyundai.
    Rubato anche il telefono
    Come riporta Il Tirreno, il ladro è stato fulmineo, seppur agevolato dal gesto fin troppo spensierato dell’uomo, colpevole di avere lasciato tutto apparecchiato al furfante. Il rapinatore non ha fatto altro che aprie la portiera e mettere la prima per poi sparire nelle strade buie della città ligure senza lasciare tracce su viale Carducci, a bordo dell’auto sgraffignata.
    Oltre al danno poi anche la beffa per l’uomo che aveva lasciato in macchina anche il suo telefono. E che quindi per chiamare la polizia è dovuto rientrare in pizzeria e chiedere ai titolari di poter chiamare le forze dell’ordine per sporgere denuncia. Alla fine è arrivata una volante dell’ufficio prevenzione e soccorso pubblico della polizia di Stato, guidato dal vicequestore aggiunto Francesco Falciola: agli agenti l’uomo ha raccontato di aver lasciato l’auto col motore acceso, pensando di fare in fretta, giusto il tempo di recuperare le pizze e tornare all’auto. Ma per l’automoblista è rimasta solo la speranza che la giustizia possa fare il suo corso e che prima o poi la sua auto venga ritrovata e il colpevole identificato.
    Follia negli Usa: sfonda vetrina del negozio e scende… a bere whisky! LEGGI TUTTO

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    Petrucci, obiettivo MotoAmerica: test a Portimao con la Panigale V4

    ROMA – Danilo Petrucci si prepara a far le valigie e a sbarcare negli Stati Uniti, dove ad attenderlo ci sarà la MotoAmerica. Tornato dalla Dakar, il pilota ternano deve però passare prima per Portimao. Nuovi stimoli in questo 2022 per Petrucci, che culmineranno, appunto, con il campionato a stelle e strisce delle derivate di serie, al via il prossimo 10 marzo. L’italiano si recherà dunque in Portogallo, per prendere parte ai test della Superbike dell’8 e del 9 febbraio a bordo di una Ducati Panigale V4.
    Nuovi scenari
    La vittoria nella quinta tappa della Dakar 2022 ha riempito d’orgoglio Danilo Petrucci, incoraggiato e celebrato dai suoi ex colleghi in MotoGp, ma non solo. Il classe 1990, dopo l’intervallo a Portimao, è pronto a fare le valigie e trasferirsi negli States. La MotoAmerica, che l’italiano affronterà con l’appoggio di Ducati, è organizzata dal 2014 da Wayne Rainey, tre volte campione del mondo per la classe 500, e partirà con la Daytona 200, per poi proseguire in tutto il Paese. Per quanto, però, possa essere tanta la distanza, Danilo Petrucci potrebbe giocare comunque un ruolo importante nella MotoGp della Ducati. I piloti in classe regina motorizzati dalla scuderia di Borgo Panigale sono in tutto otto e, se dovvessero avere qualche problema lungo la stagione, ci sarebbe da giocarsi la carta “Petrux”. La riserva ufficiale è Michele Pirro, ma gli imprevisti nel mondo delle due ruote possono essere frequenti e la Ducati, con Petrucci, sembra essere pronta a fronteggiarli. LEGGI TUTTO

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    Petrucci a Portimao, test con la Panigale V4 in vista della MotoAmerica

    ROMA – Dalla sabbia della Dakar agli Stati Uniti, passando per Portimao. Questo inizio di 2022 si sta rivelando per Danilo Petrucci un periodo di nuovi stimoli e sperimentazioni in pista, che culmineranno con la MotoAmerica, campionato a stelle e strisce delle derivate di serie, al via il prossimo 10 marzo. Intanto, però, il pilota ternano si recherà in Portogallo, per prendere parte ai test della Superbike dell’8 e del 9 febbraio a bordo di una Ducati Panigale V4.
    Il ruolo in Ducati
    La vittoria nella quinta tappa della Dakar 2022 ha riempito d’orgoglio Danilo Petrucci, incoraggiato e celebrato dai suoi ex colleghi in MotoGp, ma non solo. Il classe 1990, dopo l’intervallo a Portimao, è pronto a fare le valigie e trasferirsi negli States. La MotoAmerica, che l’italiano affronterà con l’appoggio di Ducati, è organizzata dal 2014 da Wayne Rainey, tre volte campione del mondo per la classe 500, e partirà con la Daytona 200, per poi proseguire in tutto il Paese. Ciononostante, Danilo Petrucci potrebbe fare comodo alla Ducati, soprattutto qualora i suoi piloti in MotoGp, in tutto otto, dovvessero avere qualche problema lungo la stagione. La riserva ufficiale è Michele Pirro, ma avere a disposizione un pilota d’esperienza come “Petrux” potrebbe rivelarsi un asso da giocarsi nei momenti di difficoltà. LEGGI TUTTO