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    MotoGp, Marquez sul ritiro di Rossi: “Il mondiale perde un'icona importante”

    ROMA – Tra le novità più rilevanti della nuova stagione di MotoGp c’è senza dubbio l’assenza di Valentino Rossi. Dopo 25 anni nel motomondiale, infatti, il campione di Tavullia ha abbandonato le due ruote a favore delle quattro, ripartendo in una nuova avventura nel campionato GT World Challenge Europe con Audi. Il nuovo punto di riferimento in pista sarà inevitabilmente Marc Marquez: lo spagnolo, infatti, è intenzionato a riscattarsi, dopo le ultime due stagioni sostanzialmente buttate a causa di ripetuti e gravi infortuni. Il nativo di Cervera ha parlato a proposito dell’assenza del Dottore: “Non vado d’accordo con Valentino, questo è noto. Ma non ho problemi a riconoscere che senza di lui la MotoGP perde un’icona importante e un pilota che ha attirato molto pubblico. Però la MotoGP continua. Ci sono nuove generazioni e io sono il primo che deve reinventarsi per non restare fuori dalla griglia. Alcuni grandi piloti si sono ritirati, ma è vero che l’impatto di Valentino è stato molto grande”, le sue parole ad As. 
    “La gente guarderà chi vince”
    Il pilota della Honda ha continuato, spiegando che lo spettacolo e l’interesse rivolti al motomondiale rimarrà immutato: “Il campionato continuerà sicuramente con lo stesso interesse e lo stesso spettacolo in pista. Quello che i tifosi vogliono vedere è lo spettacolo, che è garantito. Si sentirà la sua mancanza nelle prime gare, ma si va avanti e quando le luci si spegneranno in Qatar, la gente guarderà per vedere chi vince. Ci sono Quartararo, Bagnaia e un sacco di altri piloti”, ha concluso Marquez.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Non vado d'accordo con Rossi, ma mondiale perde icona importante”

    ROMA – La stagione 2022 di MotoGp sarà segnata dall’assenza di Valentino Rossi in griglia. Dopo 25 anni nel motomondiale, infatti, il campione di Tavullia ha abbandonato le due ruote a favore delle quattro, ripartendo in una nuova avventura nel campionato GT World Challenge Europe con Audi. Il nuovo punto di riferimento in pista sarà inevitabilmente Marc Marquez: lo spagnolo, infatti, è intenzionato a riscattarsi, dopo le ultime due stagioni sostanzialmente buttate a causa di ripetuti e gravi infortuni. Il nativo di Cervera ha parlato a proposito dell’assenza del Dottore: “Non vado d’accordo con Valentino, questo è noto. Ma non ho problemi a riconoscere che senza di lui la MotoGP perde un’icona importante e un pilota che ha attirato molto pubblico. Però la MotoGP continua. Ci sono nuove generazioni e io sono il primo che deve reinventarsi per non restare fuori dalla griglia. Alcuni grandi piloti si sono ritirati, ma è vero che l’impatto di Valentino è stato molto grande”, le sue parole ad As. 
    “Interesse rimarrà immutato”
    Il pilota della Honda ha continuato, spiegando che lo spettacolo e l’interesse rivolti al motomondiale rimarrà immutato: “Il campionato continuerà sicuramente con lo stesso interesse e lo stesso spettacolo in pista. Quello che i tifosi vogliono vedere è lo spettacolo, che è garantito. Si sentirà la sua mancanza nelle prime gare, ma si va avanti e quando le luci si spegneranno in Qatar, la gente guarderà per vedere chi vince. Ci sono Quartararo, Bagnaia e un sacco di altri piloti”, ha concluso Marquez.  LEGGI TUTTO

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    Monopattini elettrici, fuori dai centri abitati scatta l'obbligo di circolazione sulle piste ciclabili

    Sulla regolamentazione all’uso corretto dei monopattini elettrici si è discusso a lungo. Oggi, dal governo è arrivata un’altra novità: fuori dai centri abitati, infatti, i monopattini potranno circolare soltanto sulle piste ciclabili oppure su percorsi riservati alle biciclette.
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    Fuori dai centri abitati: la nuova legge
    Il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha comunicato che tale nuova norma è stata introdotta nel corso dell’esame nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, in opposizione alla regola precedente, che prevedeva la possibilità di utilizzare i monopattini dovunque fosse consentita la circolazione delle biciclette e, di conseguenza, anche nelle strade extraurbane. Per quanto riguarda invece la circolazione dei monopattini elettrici nei centri abitati, non cambia nulla: i monopattini quindi possono circolare esclusivamente su strade con limite di velocità non superiore a 50 km/h, nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili e dove è consentita la circolazione delle biciclette.
    Frecce e indicatori di direzione: cosa cambia
    Un’altra novità è data dalla scadenza entro cui i monopattini elettrici commercializzati in Italia devono essere dotati delle frecce e degli indicatori luminosi di frenata su entrambe le ruote, che è stata prorogata di due mesi, dal 1° luglio al 30 settembre 2022. Invece, per i monopattini già in circolazione a quella data è confermato l’obbligo di adeguarsi entro il 1° gennaio 2024.
    Monopattino elettrico, giovane paga 12mila euro per un noleggio! LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “La Honda merita un pilota top”

    ROMA – Dopo i buoni tempi registrati a Mandalika, Pol Espargaro vuole raccogliere quanto seminato. Con le incognite legate alla tenuta di Marc Marquez, tocca infatti a lui prendere per mano l’Ala dorata. Il 30enne di Granollers deve però trovare fiducia e costanza: “Ogni volta – ha detto infatti Espargaro a “motorsport.com” – che salgo in sella mi sembra di affrontare una sfida con me stesso. Devo dimostrare che merito di indossare questi colori”. Questa sarà la sua nona stagione in MotoGp, con il suo miglior piazzamento (5° posto in classifica piloti) che è però ormai distante due anni.
    L’obiettivo di Espargaro
    Il 44 vuole dunque prendersi la scena nella stagione vedrà Fabio Quartararo difendere il titolo iridato conquistato l’anno scorso. Prima di fare questo, però, deve concentrarsi – appunto – su sé stesso e sul feeling con la nuova Honda: “Puntare a massimo non significa vincere tutte le gare. Ma si tratta di dimostrare ai tecnici che il lavoro di questo inverno ha portato a una moto competitiva. La Honda merita un pilota capace di lottare per le prime posizioni”. La speranza di Pol Espargaro ora è che i test in Indonesia non rappresentino un caso isolato, ma un vero trampolino di lancio verso nuovi traguardi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Ogni gara è una sfida con me stesso”

    ROMA – È stato il pilota più veloce e costante lungo i tre giorni di test ufficiali a Mandalika e ora Pol Espargaro punta a portare in alto la Honda. Con le incognite legate alla tenuta di Marc Marquez, tocca ora a lui essere l’uomo in più dell’Ala dorata. Il 30enne di Granollers deve però trovare fiducia e costanza: “Ogni volta – ha detto infatti Espargaro a “motorsport.com” – che salgo in sella mi sembra di affrontare una sfida con me stesso. Devo dimostrare che merito di indossare questi colori”. Questa sarà la sua nona stagione in MotoGp, con il suo miglior piazzamento (5° posto in classifica piloti) che è però ormai distante due anni.
    La sfida di Espargaro
    Il 44 vuole dunque prendersi la scena nella stagione vedrà Fabio Quartararo difendere il titolo iridato conquistato l’anno scorso. Prima di fare questo, però, deve concentrarsi – appunto – su sé stesso e sul feeling con la nuova Honda: “Puntare a massimo non significa vincere tutte le gare. Ma si tratta di dimostrare ai tecnici che il lavoro di questo inverno ha portato a una moto competitiva. La Honda merita un pilota capace di lottare per le prime posizioni”. Ora Pol Espargaro spera che i segnali positivi in Indonesia si traducano in risultati concreti in pista, a partire dalla prima tappa del Motomondiale, in programma in Qatar il prossimo 6 marzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Voglio la Ducati Factory, ma valuto anche altro”

    ROMA – Jorge Martin punta in alto. Dopo l’ottima prima stagione in MotoGp, il pilota Pramac punta infatti Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici. Anche se non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    Su Rossi e Marquez
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Ha infatti conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. La prima occasione per mandare un segnale forte alla Ducati è il Gran Premio in Qatar, il 6 marzo prossimo, dove iniziare la scalata verso il team factory. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Altre opzioni oltre alla Ducati factory”

    ROMA – Tutti i piloti ambiscono alla miglior moto possibile per primeggiare in MotoGp. E Jorge Martin non è da meno. Il pilota Pramac vuole infatti approdare presto a Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici, ma non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    I modelli di Martin
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Alla sua prima stagione in MotoGp, ha conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. Ora che la stagione sta per iniziare, Martin può puntare a perfezionarsi, iniziando dal Gran Premio in Qatar, in programma il 6 marzo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, mini rivoluzione: ecco il brevetto dei nuovi tergicristalli

    Nel corso degli anni sono rimasti sempre gli stessi e forse, chissà, è anche per questo che noi automobilisti non ci facciamo neanche tanto caso, seppur li usiamo spesso, specialmente in caso di pioggia. Trattasi dei tergicristalli, brevettati per la prima volta negli Stati Uniti nel 1905 e da allora rimasti sostanzialmente invariati nella forma e nel funzionamento. Ma in un mondo dell’auto che cerca di rivoluzionare ogni aspetto delle vetture, anche i tergicristalli sono stati messi sotto la lente d’ingrandimenti di tecnici e ingegneri. Tra le Case impegnate da questo punto di vista c’è anche Ferrari, che ha depositato un brevetto di una soluzione alternativa alle classiche spazzole.
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    Spazzole classiche? No: cosa propone Ferrari
    Le ragioni che hanno portato la Casa di Maranello – e non solo – a sviluppare metodi alternativi per la pulizia dei vetri sono molteplici: innanzitutto l’aerodinamica, che viene disturbata dalle spazzole, ma anche il design, soprattutto quando si parla di supercar. La soluzione ideata dalla Ferrari prevede un sistema che è molto meno ingombrante di quelli tradizionali, migliorando quindi sia il flusso dell’aria che l’aspetto estetico delle vetture.
    Nello specifico, la pulizia dei vetri (parabrezza, ma anche lunotto e fari) verrebbe affidata a una serie di ugelli in grado di sparare aria compressa sulle superfici da mantenere pulite, rimuovendo così acqua e sporco senza bisogno di spazzole. L’asta del tergicristallo tradizionale verrebbe mantenuta, ma con dimensioni molto più contenute garantendo i vantaggi citati. Inoltre, il sistema sarebbe in grado di sparare aria calda o fredda, permettendo così di ripulire il vetro anche da eventuale ghiaccio. Nelle immagini relative al brevetto, scovato da CarBuzz, si vede lo schema di funzionamento applicato a una F430, utilizzata come “base” dello studio di Ferrari.
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    Le soluzioni di Tesla e McLaren
    Ma la Casa del Cavallino non è l’unica ad avere avviato studi per trovare soluzioni alternative ai tergicristalli tradizionali. Recentemente un altro brevetto era stato depositato da Tesla, che aveva progettato di eliminare lo sporco dal parabrezza e dalle superfici dei pannelli fotovoltaici sfruttando dei laser. In precedenza anche McLaren aveva affrontato la questione, puntando su un sistema che faceva uso di micro vibrazioni per rimuovere le impurità dai vetri.
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