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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Sogno di fare il ciclista”

    ROMA – Non è un segreto che Aleix Espargaro ami alla follia la bicicletta. Il pilota spagnolo dell’Aprilia, infatti, fino al 2020 era a un passo dall’abbandonare la MotoGp per inseguire altri obiettivi su due ruote completamente diverse: “Seguo le gare attraverso tutte le applicazioni, ogni sera guardo i video riassuntivi, le interviste. Lasciare per la mountain bike? Tutto è nato perché in Aprilia non andava come mi aspettavo, non stavo migliorando la moto e sentivo frustrazione… Ho deciso di rimandare per aspettare l’Aprilia, ma eravamo davvero vicini“, ha affermato. 
    Il sogno di Aleix
    Espargaro ha spiazzato tutti in un’intervista per il canale YouTube ‘El Pinganillo’, enunciando senza mezzi termini il proprio sogno, non riguardante il motomondiale: “Ora che siamo su un canale di ciclismo e tanti tifosi della MotoGP non mi ascoltano, se mi chiedete cosa preferisco… Esordire con i professionisti o vincere nel Mondiale… Corro da tanti anni, non mi interessa se non vinco, vorrei tentare il mio sogno: fare il ciclista e correre nel World Tour. Ho 32 anni e non so cosa accadrà in un futuro non molto lontano. Non è mai troppo tardi“, conclude Aleix.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Che rivalità con Marquez e Rossi, c'era più personalità”

    ROMA – Un pizzico di nostalgia delle corse si nota quando Jorge Lorenzo parla di MotoGp. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Le rivalità ai suoi tempi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Stavo per tornare in pista nel 2020”

    ROMA – Jorge Lorenzo mostra talvolta un pizzico di nostalgia delle corse. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Su Marquez e Rossi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Migno guarda al titolo: “Serve più costanza, ma abbiamo acquisito esperienza”

    ROMA -In vista del Mondiale 2022 di Moto3, il Team Snipers si presenta con una nuova livrea in cui il colore iconico della Cecchini Family resta predominante, ma si sposta verso un amaranto più aggressivo, mescolandosi con l’arancio e il rosso dei suoi piloti, Andrea Migno ed Alberto Surra. Proprio Migno ha grandi obiettivi per la stagione in arrivo: “Sono davvero felice di tornare in questa fantastica squadra. Non vedo l’ora di iniziare ufficialmente questa stagione. Sono carico e pronto, ho ottime sensazioni su questa moto, come durante l’anno passato. Nonostante a livello tecnico non ci siano state novità sento davvero un buon feeling in sella. L’obiettivo dell’anno scorso era quello di lottare per il Campionato del Mondo e alcune cose non sono andate per il verso giusto. Abbiamo acquisito molta esperienza e abbiamo capito dove possiamo essere più forti quest’anno. Ho bisogno di essere più costante per tutta la stagione, lavorerò su questo”, dichiara il classe 1996. 

    Le parole di Surra
    Decisamente diverso il curriculum del compagno di box Alberto Surra, il quale fa parte degli Snipers da metà stagione scorsa: “Sono entrato a far parte della famiglia Snipers in Moto3 – dichiara – come sostituto durante la stagione 2021 e mi sono trovato benissimo, come in una famiglia. Sono molto motivato e desideroso d’iniziare questa stagione. Ho voglia di dare il massimo e ripagare la fiducia riposta in me, quindi ho lavorato molto duramente durante la pre-stagione. I test con il Team Snipers sono andati bene, dobbiamo lavorare ancora su alcuni dettagli ma mi sento davvero pronto per scendere in pista e dare il 100%”.  LEGGI TUTTO

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    Moto3, Migno punta al titolo: “Abbiamo capito dove essere più forti”

    ROMA – Il Team Snipers si presenta in vista del Mondiale 2022 di Moto3 con una nuova livrea in cui il colore iconico della Cecchini Family resta predominante, ma si sposta verso un amaranto più aggressivo, mescolandosi con l’arancio e il rosso dei suoi piloti, Andrea Migno ed Alberto Surra. Proprio Migno ha grandi obiettivi per la stagione in arrivo: “Sono davvero felice di tornare in questa fantastica squadra. Non vedo l’ora di iniziare ufficialmente questa stagione. Sono carico e pronto, ho ottime sensazioni su questa moto, come durante l’anno passato. Nonostante a livello tecnico non ci siano state novità sento davvero un buon feeling in sella. L’obiettivo dell’anno scorso era quello di lottare per il Campionato del Mondo e alcune cose non sono andate per il verso giusto. Abbiamo acquisito molta esperienza e abbiamo capito dove possiamo essere più forti quest’anno. Ho bisogno di essere più coerente per tutta la stagione, lavorerò su questo”, dichiara il classe 1996. 

    Parla il compagno di box
    Decisamente diverso il curriculum del compagno di box Alberto Surra, il quale fa parte degli Snipers da metà stagione scorsa: “Sono entrato a far parte della famiglia Snipers in Moto3 – dichiara – come sostituto durante la stagione 2021 e mi sono trovato benissimo, come in una famiglia. Sono molto motivato e desideroso d’iniziare questa stagione. Ho voglia di dare il massimo e ripagare la fiducia riposta in me, quindi ho lavorato molto duramente durante la pre-stagione. I test con il Team Snipers sono andati bene, dobbiamo lavorare ancora su alcuni dettagli ma mi sento davvero pronto per scendere in pista e dare il 100%”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zeelenberg sull'esclusione di Dixon: “Scelta non dovuta ai risultati”

    ROMA – Il Team Petronas si è trasformato in Rnf MotoGP Racing per l’imminente stagione. Così verrà denominata la scuderia guidata da Andrea Dovizioso e Darryn Binder, il quale fino all’ultimo si è contesto il posto con Jake Dixon: “Jake ha fatto un buon lavoro, devo dire. Ci ha sorpreso molto, anche a Silverstone. Ha faticato un po’ durante il fine settimana ed è stato sfortunato in gara ma ha avuto un buon ritmo alla fine. Naturalmente, abbiamo deciso per qualcos’altro nel 2022, ma non è stata una scelta dovuta a quei risultati fondamentalmente, perché tutti si sono comportati abbastanza bene in moto”, le parole del team manager Wilco Zeelenberg. 
    La stagione di Jake
    Jake Dixon nel 2021 era stato chiamato a sostituire Franco Morbidelli nelle due tappe di Silverstone e Aragon. Il britannico, al suo esordio in MotoGp, è rimasto ancorato in fondo alla classifica: “Crutchlow, Gerloff e Dovizioso appena hanno corso la loro prima gara erano ultimi fondamentalmente, ma non si tratta di qualcosa di imbarazzante – prosegue Zeelenberg a Crash.net -. Si sono ritrovati ultimi, ma hanno cercato di resistere. Quando un pilota sale in moto a metà stagione, penso sia difficile immaginarsi qualcosa di diverso”. LEGGI TUTTO

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    Zeelenberg: “Dixon fuori dalla MotoGp? Non per via dei risultati del 2021”

    ROMA – Il nome ufficiale del Sepang Racing Team, conosciuto da tutti come Team Petronas, si è trasformato in Rnf MotoGP Racing. Così verrà denominata la scuderia guidata da Andrea Dovizioso e Darryn Binder, il quale fino all’ultimo si è contesto il posto con Jake Dixon: “Jake ha fatto un buon lavoro, devo dire. Ci ha sorpreso molto, anche a Silverstone. Ha faticato un po’ durante il fine settimana ed è stato sfortunato in gara ma ha avuto un buon ritmo alla fine. Naturalmente, abbiamo deciso per qualcos’altro nel 2022, ma non è stata una scelta dovuta a quei risultati fondamentalmente, perché tutti si sono comportati abbastanza bene in moto”, le parole del team manager Wilco Zeelenberg. 
    Il 2021 di Dixon 
    Jake Dixon nel 2021 era stato chiamato a sostituire Franco Morbidelli nelle due tappe di Silverstone e Aragon. Il britannico, al suo esordio in MotoGp, è rimasto ancorato in fondo alla classifica: “Crutchlow, Gerloff e Dovizioso appena hanno corso la loro prima gara erano ultimi fondamentalmente, ma non si tratta di qualcosa di imbarazzante – prosegue Zeelenberg a Crash.net -. Si sono ritrovati ultimi, ma hanno cercato di resistere. Quando un pilota sale in moto a metà stagione, penso sia difficile immaginarsi qualcosa di diverso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Devo far ricredere gli scettici, li invito a conoscermi”

    ROMA – “C’è scetticismo nei miei confronti e ne sono consapevole, ma voglio che tutti mi conoscano meglio. Coloro che hanno collaborato con me sanno chi sono e se parlano bene di me fa piacere. Gli scettici forse devono ricredersi. Per quanto mi riguarda, devo dimostrare in pista ciò che so fare e ho l’opportunità per farlo”. Sono queste le parole di Luca Marini, pilota del VR46 Racing Team e fratello di Valentino Rossi – proprietario della scuderia -, a margine della presentazione che ha avuto luogo ieri al teatro Rossini di Pesaro. “Questo – ha aggiunto Marini – deve essere un anno di crescita tramite il divertimento e non di rivincita”.
    Sul 2021
    Marini deve ora lavorare – a pochi giorni dalla prima tappa della MotoGp in Qatar il prossimo 6 marzo – sulla sua condizione fisica. “Devo lavorare in modo specifico – ha detto il pilota italiano – sulla spalla sinistra. Non posso fare finta che sia in condizioni normali e mi manca un po’ di forza, ma penso di aver raggiunto un buon livello”. Poi un commento sulla Ducati GP22, moto con la quale è già sceso in pista nello shakedown di Sepang e nei test ufficiali di Mandalika: “Ho preso abbastanza confidenza la moto. L’anno scorso è stato difficile per il pacchetto tecnico non di livello. Nel box non eravamo sereni. Dobbiamo continuare a lavorare e io ho cercato di colmare i miei punti deboli”, ha detto, concludendo, Marini. LEGGI TUTTO