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    MotoGp, Bagnaia: “Finalmente facciamo passi in avanti”

    ROMA – I risultati opachi delle prime quattro tappe di questo Motomondiale non frenano l’entusiasmo dei ducatisti Pecco Bagnaia e Jack Miller. L’italiano, a -38 dalla vetta della MotoGp occupata da Enea Bastianini, è pronto a scendere in pista per il Gran Premio del Portogallo: “Sono carico e pronto ad affrontare la prima tappa europea della stagione. Sia in Argentina che in America siamo riusciti finalmente a fare dei passi avanti e a ritrovare le sensazioni a cui ero abituato in sella alla mia Desmosedici. Ad Austin non siamo riusciti ad andare oltre la quinta posizione: in gara ci è mancata un po’ di velocità. Portimao è un circuito dove lo scorso anno siamo riusciti ad andare forte in entrambi i Gp disputati su questo tracciato. Questo ci permetterà di trarre un bilancio del lavoro fatto finora e capire dove dobbiamo ancora migliorare”.
    Le parole di Miller
    Per quanto riguarda l’australiano, la situazione non è certo migliore. Miller ha 31 punti in classifica piloti ed è solo settimo. “Sono davvero entusiasta di tornare a correre in Europa, dove penso che il Mondiale entrerà veramente nel vivo. Essere salito sul podio nell’ultimo Gp in America – ha detto il ducatista – mi dà la giusta fiducia per affrontare questa parte importante del campionato. Non vedo l’ora di scendere in pista a Portimao, un tracciato che mi piace molto! Lo scorso anno sono arrivato terzo nell’ultima gara disputata qui e credo ci siano tutti i presupposti per poter fare bene anche quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Portogallo: Quartararo e Bagnaia vincitori nel 2021 a Portimao

    ROMA – A diversi mesi dall’ultima volta, la MotoGp torna a fare tappa in Portogallo, su un circuito che ha ospitato ben due gare nelm 2021. Il campionato riprende dopo due settimane con il quinto appuntamento stagionale, a due domeniche dal successo di Enea Bastianini ad Austin che è valso all’italiano il ritorno in testa alla classifica piloti. La situazione in graduatoria è di pieno equilibrio, con tre vincitori nelle quattro gare fin qui disputate e soltanto il riminese capace di ottenere più di un successo.
    I dati del Gp
    Nel Gran Premio del Portogallo 2021 è stato Fabio Quartararo a imporsi, trovando la seconda vittoria in stagione dopo quella di Doha nella gara precedente. Nel Gp di Algarve, disputato invece a fine anno, la vittoria è andata a Francesco Bagnaia, secondo al termine del campionato. La MotoGp era tornata a Portimao nel 2020, con la vittoria dell’allora rookie Miguel Oliveira nella gara di casa. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Non ero tranquillo con l'abbassatore Ducati”

    ROMA – I laboratori della Ducati fanno scuola nel Motomondiale per le sue importanti innovazioni. Una novità in particolare però spacca il paddock: l’abbassatore in movimento, ossia il cosiddetto holeshot. Andrea Dovizioso, all’epoca pilota per la casa di Borgo Panigale, ricorda il suo primo impatto con questa miglioria: “Sono stato il primo a utilizzarlo in gara. Ma certamente non ero rilassato, ci è voluto un po’. A forza di provarlo poi lo metti a punto, ci si migliora, ci si abitua e si trova un vantaggio. Soltanto la Ducati ha quel dispositivo”.
    Le parole di Dovizioso
    Dorna e FIM hanno bocciato questa novità di casa Ducati, bandendolo a partire dal 2023 sostanzialmente a causa del suo alto impatto sui bilanci. Per Dovizioso però è quasi una questione filosofica: “Due considerazioni: se una cosa rispetta i regolamenti va sempre bene. Se ci arrivi prima degli altri, allora è giusto continuare a usare il nuovo componente tecnico. Gli altri devono poi adattarsi e quindi si può approfittarne per un po’”. Poi il rovescio della medaglia: “Sarebbe meglio non fare certe operazioni per attivare il dispositivo. Si fa l’abitudine a tutto, ma ci sono cose che si sovrappongono alla guida classic e questo secondo me è un po’ al limite. Non lo userei se dipendesse da me“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Portogallo: terzo anno di fila a Portimao, Quartararo l'ultimo a vincere

    ROMA – La MotoGp torna in Portogallo, dove l’anno scorso ha disputato ben due tappe di un Mondiale ancora condizionato dalla pandemia. Il campionato riprende dopo due settimane con il quinto appuntamento stagionale, a due domeniche dal successo di Enea Bastianini ad Austin che è valso all’italiano il ritorno in testa alla classifica piloti. La situazione in graduatoria è di pieno equilibrio, con tre vincitori nelle quattro gare fin qui disputate e soltanto il riminese capace di ottenere più di un successo.
    Le statistiche
    Nel Gran Premio del Portogallo 2021 è stato Fabio Quartararo a imporsi, trovando la seconda vittoria in stagione dopo quella di Doha nella gara precedente. Nel Gp di Algarve, disputato invece a fine anno, la vittoria è andata a Francesco Bagnaia, secondo al termine del campionato. La MotoGp era tornata a Portimao nel 2020, con la vittoria dell’allora rookie Miguel Oliveira nella gara di casa. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Con l'abbassatore Ducati non ero rilassato”

    ROMA – Le innovazioni tecniche della Ducati spesso si rivelano decisive in pista. C’è però una novità che in particolare divide il paddock: l’abbassatore in movimento, ossia il cosiddetto holeshot. Andrea Dovizioso, all’epoca pilota per la casa di Borgo Panigale, ricorda il suo primo impatto con questa miglioria: “Sono stato il primo a utilizzarlo in gara. Ma certamente non ero rilassato, ci è voluto un po’. A forza di provarlo poi lo metti a punto, ci si migliora, ci si abitua e si trova un vantaggio. Soltanto la Ducati ha quel dispositivo”.
    L’analisi di Dovizioso
    Dorna e FIM hanno bocciato questa novità di casa Ducati, bandendolo a partire dal 2023 sostanzialmente a causa del suo alto impatto sui bilanci. Per Dovizioso però è quasi una questione filosofica: “Due considerazioni: se una cosa rispetta i regolamenti va sempre bene. Se ci arrivi prima degli altri, allora è giusto continuare a usare il nuovo componente tecnico. Gli altri devono poi adattarsi e quindi si può approfittarne per un po’”. Poi il rovescio della medaglia: “Sarebbe meglio non fare certe operazioni per attivare il dispositivo. Ci si abitua a tutto, ma tutte le cose che fai in aggiunta rispetto alla guida classica sono un po’ borderline secondo me. Se potessi decidere non lo userei“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Marquez? Il tempo passa per tutti”

    ROMA – I tanti contratti in scadenza infiammano già da ora il mercato piloti. E Jorge Lorenzo, uomo di grande esperienza del paddock con i suoi cinque titoli iridati, prova a tracciare la linea che i team seguiranno nella sosta invernale, quando si deciderà cioè la griglia di partenza della MotoGp 2023. Lo spagnolo parte da un punto fermo nella sua intervista a “Motorsport”: “Penso che Martin sia già nella squadra ufficiale. Spero per lui che sia così perché al momento Bastianini sta guidando molto bene. È leader del mondiale e ha già due vittorie. Se Martin non ha firmato ancora, secondo me potrebbe complicarsi il suo approdo alla Ducati”.
    Su Marquez
    Il fatto che la Ducati non riesca comunque a ingranare con Pecco Bagnaia suscita questa riflessione da parte di Lorenzo: “La GP22 si sta dimostrando più complicata, per Bagnaia in particolare. Rispetto a Martin e Miller, si sta adattando con fatica”. Poi il pensiero va a Marc Marquez, ancora una volta in sella dopo i problemi alla vista: “È un fenomeno, ma non aiuta continuare a farsi male. Man mano questi problemi si insinuano nella testa. Il tempo passa per tutti, ormai ha quasi trent’anni. Però può continuare per altri cinque anni ad alti livelli”. Infine un parere sul campione del mondo Fabio Quartararo, in difficoltà con la Yamaha. “Non vedo opzioni alternative per lui. La Honda è una moto che va nella direzione opposta al suo stile di guida e nella Ducati non c’è spazio per lui. Tecnicamente mi ricorda molto Marquez”, ha concluso Lorenzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Bastianini può insidiare Martin per una sella in Ducati”

    ROMA – La stagione è appena iniziata ma già si parla di mercato piloti. Come cambierà la griglia di partenza per la  MotoGp 2023? Ne parla Jorge Lorenzo in un’intervista a “Motorsport”, con i lcinque volte iridato che prova a decifrare le mosse delle scuderie per il prossimo anno: “Penso che Martin sia già nella squadra ufficiale. Spero per lui che sia così perché al momento Bastianini sta guidando molto bene. È leader del mondiale e ha già due vittorie. Se Martin non ha firmato ancora, secondo me potrebbe complicarsi il suo approdo alla Ducati”.
    Le parole di Lorenzo
    Il fatto che la Ducati non riesca comunque a ingranare con Pecco Bagnaia suscita questa riflessione da parte di Lorenzo: “La GP22 si sta dimostrando più complicata, per Bagnaia in particolare. Rispetto a Martin e Miller, si sta adattando con fatica”. Poi il pensiero va a Marc Marquez, ancora una volta in sella dopo i problemi alla vista: “È un fenomeno, ma non aiuta continuare a farsi male. Man mano questi problemi si insinuano nella testa. Il tempo passa per tutti, ormai ha quasi trent’anni. Però può continuare per altri cinque anni ad alti livelli”. Infine un parere sul campione del mondo Fabio Quartararo, in difficoltà con la Yamaha. “Non vedo opzioni alternative per lui. La Honda è una moto che va nella direzione opposta al suo stile di guida e nella Ducati non c’è spazio per lui. Mi ricorda molto Marquez sotto il punto di vista tecnico”, ha chiosato lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari 296 GTS, supercar ibrida per la guida en plein air

    Da GTB, di cui mantiene tecnica e impianto di base, a Ferrari 296 GTS, che diventa Spider. Ma la novità non sta solo nel cambio di configurazione, piuttosto in un’intera novità funzionale e stilistica. Una vettura per la guida a cielo aperto, di cui si parlava da tanto e con l’attesa ormai arrivata alle stelle.
    Tetto e soluzioni di stile
    Tanta ricerca tecnica meritava una vetrina permanente, “esposizione” che trova nella copertura in vetro introdotta sul cofano posteriore. È l’area in cui si concentra il cambiamento. Sì, c’è un tetto rigido che in 14 secondi è in grado di ripiegare e scoprire l’abitacolo. Un’operazione possibile in marcia, fino a 45 km/h.
    A ben vedere, però, la definizione della 296 GTS è nelle soluzioni di stile pensate dal Centro Stile diretto da Flavio Manzoni per la zona centrale. Le nervature tese, longitudinali, scrivono i volumi della retrotreno, tra le pinne dei montanti, realizzando l’integrazione degli sportelli di ricarica della batteria e di rifornimento, a seguire forme e curvature del volume posteriore.
    Un’ala mobile come LaFerrari
    In coda, a sviluppare prestazione, ecco lavorare un’ala mobile derivata dalle soluzioni pensate per LaFerrari. Genera carico aerodinamico supplementare, un valore che può arrivare, nel complesso dei sistemi della 296 GTS, a 360 kg a 250 km/h, con le specifiche alleggerite e da extra-downforce dell’Assetto Fiorano.
    Esclusività ricercatissime, dai pannelli porta più leggeri di 8 kg alle appendici aero, in fibra di carbonio applicate all’avantreno. Ancora, le sospensioni Multimatic derivate dai progetti Competizioni GT alle gomme Michelin Pilot Sport Cup2R. Sono alcune delle soluzioni uniche di 296 GTS Assetto Fiorano, il cui peso complessivo si attesta sui 1.540 kg.
    In più, la possibilità di avere la colorazione ispirata alla Ferrari 250 Le Mans. Vale dire delle prestazioni assolute della 296 GTS. Dei 330 km/h di velocità massima, oppure, dei 2″9 dichiarati in accelerazione sullo 0-100 km/h; diventano appena 7″6 nel rilevamento 0-200 km/h.
    Il motore
    Con la spider la gamma 296 si amplia (qui trovi il test della GTB), condividendo principi e soluzioni tecniche della Berlinetta. L’ibrido plug-in abbina l’unità V6 2.9 litri twin turbo – con V aperta a 120 gradi – al motogeneratore di trazione, 167 cavalli a supporto dei 633 prodotti dal V6 Ferrari. Canta come un piccolo 12 cilindri, grazie anche a soluzioni quali i risonatori posti nei condotti di scarico, sonorità che entrano in abitacolo con ancor più presenza scenica sulla GTS.
    Abbiamo detto quanto la trasformazione si concentri nella porzione centrale e posteriore della GTS. Resta da dire dell’elemento frangivento, in vetro, posto tra i due sedili: ha un’estensione variabile in altezza e assicura il massimo comfort a la neutralità dell’abitacolo dalle turbolenze aerodinamiche.
    Con la produzione della 296 GTB inaugurata quest’anno – che sarà di prime consegne ai clienti – è verosimile che la linea GTS veda la luce nel 2023.
    Ferrari SF90 Stradale, in America spunta la supercar con interni… in jeans! LEGGI TUTTO