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Brilla la stella di Fonseca a Madrid, vittoria convincente e secondo turno contro Paul

Orfano di Carlos Alcaraz, e con il perdurare dell’assenza di Sinner, il pubblico di Madrid ha trovato un nuovo giovane da seguire con grande attenzione, e passione: Joao Fonseca. Il forte talento brasiliano ha esordito con una vittoria netta e assai convincente sul campo Manolo Santana contro il danese Elmer Moller, 6-2 6-3 lo score conclusivo che gli regala un secondo turno coi fiocchi contro lo statunitense Tommy Paul.

Giocando la sua prima partita sulla terra rossa in Europa, a un anno dalla sua consacrazione come il più giovane vincitore di un match nella storia del torneo, il brasiliano è sembrato assolutamente suo agio con le condizioni dell’evento, un “rosso” discretamente rapido vista l’altura della città spagnola. Per lui è stata decima vittoria stagionale sul tour Pro, mettendo in mostra la sua consueta potenza, a tratti del tutto incontenibile per spinta abbinata all’angolo delle traiettorie. Fa davvero impressione come la palla esca potente e precisa dall’ovale del brasiliano, una frustata talmente veloce che è quasi impossibile da contenere.

Fonseca ha adottato una posizione in risposta in risposta piuttosto arretrata per affrontare la prima palla di Moller, ma con la forza della sua risposta e la profondità dei colpi è stato rapido a riguadagnare una posizione più vicina alla riga di fondo e da lì comandare. Sulle seconde di servizio del rivale invece si è posizionato in modo aggressivo nei pressi della linea di fondo, prendendosi spazio di prepotenza e tirandone anche alcune vincenti. Fonseca ha gestito bene il rovescio interessante di Moller e ha condotto la maggior parte degli scambi la sua “potenza di fuoco”, sbattendo il danese spesso e volentieri metri dietro a rincorrere. Oltre allo score, piuttosto netto, uno dato statistico ben spiega l’andamento della partita: Joao ha ottenuto 13 palle break, convertendone quattro, senza concederne alcuna. Vedendo la sua qualità di gioco, ancor più se deciderà di giocare su terra battuta anche nell’estate europea, è molto probabile che il suo primo titolo in carriera, ottenuto a Buenos Aires lo scorso febbraio, non resterà l’unico in stagione sul “rosso”.

“Adoro giocare sulla terra rossa” afferma Fonseca dopo la vittoria. “Sono nato su questo tipo di campi quindi mi piace giocare qui, anche in alta quota. Mi piace concentrarmi sul servizio e giocare in modo aggressivo, quindi mi sento bene questa settimana”. Effettivamente anche casa sua, San Paolo, è in discreta altura (circa 750 metri sul livello del mare), quindi le condizioni di Madrid non sono poi così particolari per lui.

Non giocava da Miami, una scelta ponderata: “Io e la mia squadra abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di riposarci un po’, anche mentalmente, quindi concentrarci sul lavoro da fare per migliorare il mio gioco. Venire qui per iniziare la stagione sulla terra rossa penso sia stata una buona scelta. Sono molto contento di questa vittoria di oggi”.

Sarà molto interessante vederlo contro Paul: lo scorso anno l’americano a Roma giocò piuttosto bene, ma il “rosso” non è assolutamente la condizione ideale per il suo tennis in accelerazione sull’anticipo e veloce più che potente. Joao sembra aver tutte le carte in regola per tentare l’upset e continuare la sua strada del torneo, dove potrebbe trovare Khachanov e poi uno tra Draper o Berrettini.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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