Il tennis è uno sport di situazione e nelle sue mille possibili variabili ci sono dei confronti di caratteristiche che proprio non funzionano. No Way dicono a Londra, dove il tennis è nato. Mattia Bellucci nella semifinale dell’ATP 500 di Rotterdam si è trovato di fronte Alex De Minaur, avversario perfetto per mandare in crisi i suoi punti di forza, senza possedere le qualità per diventare pericoloso e incisivo. Lo score impietoso della partita, 6-1 6-2 a favore di De Minaur, rende bene l’idea di come la fantasia, tagli e variazioni del lombardo siano state del tutto inefficaci a mettere in difficoltà l’australiano. Non ha pesato solo la maggior esperienza a questo livello, che pur si è vista, e magari anche un pizzico di brillantezza in meno di Mattia viste le tante partite giocate nel torneo a un livello finora sconosciuto. È proprio l’aspetto tecnico – tattico ad aver deciso la partita a favore dell’australiano: Bellucci non ha la potenza, il “punch” per sfondare nello scambio De Minaur, come fa ad ogni occasione Sinner per esempio che va sopra alla spinta dell’australiano e non gli lascia scampo; in questo confronto i tagli e variazioni di Mattia non fanno male perché Alex è un fulmine nel reagire e adattarsi coi piedi a ogni contesto, traiettoria o angolo, e la modesta potenza dei colpi di Mattia non manda mai in crisi l’avversario, troppo bravo e rapido ad avventarsi sulla palla e imporre il suo ritmo superiore, sbagliando complessivamente pochissimo.
“Demon” è stato perfetto nel giocare pulito, solido, lucido, andando dritto per dritto per mettere grande pressione a Mattia, incapace così di creare, toccare la palla e variare, finendo fuori ritmo per uscire da uno scambio dove alla lunga veniva stroncato. Inoltre il suo servizio mancino e i suoi ganci angolati sono stati inefficaci (tantissimo rispetto a ieri vs. Tsitsipas) poiché sul lato del rovescio Alex è fortissimo, sente la palla e ha un timing formidabile anche in allungo. Solo rispondendo con massima aggressività e buttandosi a rete con attacchi perfetti forse poteva esserci partita, ma De Minaur è stato troppo bravo a comandare e gestire, rincorrendo alla perfezione ogni palla corta e chiudendo come un gatto sul net. Non c’è stata una sola situazione tattica a favore del nostro bravo giocatore che si è ritrovato come disarmato, non potendo nemmeno contare sull’esperienza per cercare un appiglio, una via d’uscita. Anche il tabellino di fine match è impietoso: ben 30 errori e fronte di 7 vincenti (per tennistv) per Bellucci, numeri che purtroppo confermano come sia stato in grave difficoltà e nettamente sconfitto.
Non c’è molto da commentare sull’andamento del match. De Minaur è in grande forma, sia fisica che tecnica. È reattivo, veloce, in fiducia, lo si è visto fin dai primi punti per come ha gestito con totale scioltezza ogni tentativo di Bellucci di mandarlo fuori ritmo e fuori posizione, colpendo pure diritti e rovesci di contro balzo senza perdere controllo o profondità. Questo forse ha ancor più mandato in crisi Mattia, la sensazione di impotenza di fronte ad ogni tentativo rischiato. Ha cercato di aprire l’angolo a tutta, e Alex ha corso come un fulmine appoggiandosi sulla gamba esterna e rimettendo palle precisissime e profonde; ha cercato di alzare la parabola e rallentare, ma l’altro ha anticipato e schiacciato la palla senza problemi; ha rischiato la via della rete, ma il passante di Alex ha marcato presente. Ha pure rischiato la palla corta Mattia, ma qua “amico mio” vai a stanare un tigre che prontamente ti ha sbranato vista la velocità di “Demon” nel correre avanti. Oggi Bellucci si è ritrovato davvero un Demone davanti, un tennista attrezzato delle qualità per rispondere ad ogni mossa e risolvere i problemi. Bravo lui, poco da dire. Del resto nello sport e nel tennis in particolare è così che va, tende a vincere chi è più bravo ad adattarsi alla situazione e colpi proposti dall’avversario. Bellucci ha colpi e schemi clamorosi per per mettere alle corde moltissime tipologie di giocatori, non un De Minaur, così rapido e capace di adattarsi. Mattia non ha proprio la forza fisica, la Criptonite per sconfiggere l’australiano.
Resta un torneo eccezionale per Bellucci, una settimana che lo issa tra i primi settanta nel ranking ATP e che regala al grande tennis un giocatore diverso, uno che ti fa divertire e che sempre vale il prezzo del biglietto. Benvenuto Mattia!
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match inizia con De Minaur alla battuta, ma è Bellucci a regalare spettacolo con una grande rincorsa e addirittura il vincente col colpo sotto le gambe in avanti. Alex è un fulmine nella copertura del campo, comanda lo scambio e accelera con precisione confermando l’ottima forma di quest’inizio di stagione. 1-0. Bellucci si scontra subito con le insidie dell’ottima risposta di De Minaur, in particolare di rovescio che va a depotenziare la curva mancina del suo servizio, che a Tsitsipas ha dato discretamente fastidio e che ha sorpreso Medvedev. Infatti nel primo turno del lombardo c’è lotta e un errore di rovescio ai vantaggi costa un’immediata palla break da difendere. Purtroppo un nastro beffardo allunga la seconda palla di battuta, per il doppio fallo che significa BREAK De Minaur, 2-0. Può fare corsa di testa Alex e gioca sciolto, solidissimo, pochi fronzoli e tanta profondità, e Bellucci non regge l’intensità del rivale cercando variazioni perdenti. Solo 13 minuti, 3-0 ADM, solo un punto ceduto nei suoi due game dal “canguro”. E come si allunga l’australiano, è bravissimo a gestire i tagli di Mattia, gli propone sempre un palla in più e mai banale. Un paio di errori in scambio aiutano Bellucci, muove lo score, 3-1. L’azzurro inizia a rispondere (ne trova una bellissima), ma De Minaur è un fulmine nell’adattarsi ai tagli del nostro giocatore, li gestisce senza affanno, e Bellucci manca del “punch” per mandare in crisi nello scambio il rivale. 4-1 De Minaur, propositivo, rapido e in comando dello scambio. Bellucci sbaglia più dei match precedenti, forse è anche un filo meno brillante fisicamente viste le tante partite giocate dalle qualificazioni, e poi la risposta di De Minaur è pungente, come quella di rovescio sullo 0-15. Sotto 0-30 Mattia chiede il massimo al servizio, non può farne a meno… Trova due ottime battute, poi sul 30 pari arriva lo scambio più lungo del match e alla fine è De Minaur a prenderselo perfetto nell’appoggiarsi alla palla non così potente dell’italiano. C’è un’altra palla break. Bellucci fa tutto bene, spinge tanto e tira due accelerazioni a tutta, ma non basta perché “Demon” è un vero demonio e tutto rimanda. Non basta un colpo sotto le gambe a distrarre Alex, si prende il secondo BREAK, 5-1. Prova ad alzare il ritmo Mattia, ma De Minaur non sbaglia MAI, rimette tutto e lo fa bene, profondo, intenso. 40-30 e Set Point per Alex. Con un diritto vincente (palla pure “aggiustata” da nastro) De Minaur chiude il set 6-1. Incredibile il 29% di prime palle dell’australiano, ma nonostante tutto ha dominato lo scambio e messo in crisi Bellucci con la risposta. Bellucci troppo leggero per mandare in crisi la velocità del rivale.
Secondo set, Bellucci scatta alla battuta. Non trova punti diretti col servizio, e commette un doppio fallo, ma grazie a una discesa a rete in contro tempo vince il game, 1-0. Ci prova al massimo in risposta Mattia, fa bene perché lasciare il tempo di gioco in mano all’avversario è la tattica peggiore, ma va sopra ritmo e sbaglia per primo. E nemmeno la smorzata funziona perché nonostante sia ben eseguita “Demon” ci arriva così bene da rimettere la palla profondissima. È dura per l’azzurro, l’avversario ha tutte le carte per metterlo in difficoltà. Quando si scambia verticale, dritto per dritto, Alex mette tanta pressione a Mattia che non riesce a creare, toccare la palla e variare, ma anzi sbaglia portato fuori ritmo. Anche il S&V non funziona, ancor più se va a sbattere sulla risposta di rovescio di ADM. Niente, la palla corta è un suicidio per Bellucci, De Minaur arriva tocca bene e chiude. Palla break… e il diritto troppo avventato costa caro all’azzurro. BREAK, 2-1 De Minaur, in totale controllo del match. C’è un dato impietoso nel match: Alex non sbaglia quasi niente, Mattia molto per cercare di creare qualche condizione per invertire l’inerzia. Non fa fatica De Minaur, si appoggia alla perfezione alle palle di Bellucci, ne gioca anche qualcuna di contro balzo e con controllo. Troppo bravo oggi, 3-1. Non c’è un game comodo per Bellucci, risponde bene De Minaur e pure sul net trova tocchi molto incisivi. 15-30 e poi 15-40 con un diritto fulminante lungo linea. Troppo rapido nell’anticipare sulla palla troppo morbida dell’azzurro. Niente, errore banale scambio di Mattia. BREAK, 4-1, è la resa. L’incontro termina 6-2 senza altre scosse. Bravo De Minaur, davvero top10 meritato e solidissimo, è andato a nozze con il tennis troppo leggero di Mattia. Bellucci esce tra gli applausi. A Rotterdam è “entrato in società”, il suo gioco così variopinto e diverso affascina. Benvenuto!
Alex de Minaur vs Mattia Bellucci
Statistica | De Minaur 🇦🇺 | Bellucci 🇮🇹 |
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STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 288 | 190 |
Ace | 1 | 0 |
Doppi falli | 1 | 2 |
Prima di servizio | 18/44 (41%) | 24/45 (53%) |
Punti vinti sulla prima | 14/18 (78%) | 17/24 (71%) |
Punti vinti sulla seconda | 18/26 (69%) | 5/21 (24%) |
Palle break salvate | 0/0 (0%) | 0/4 (0%) |
Giochi di servizio giocati | 8 | 7 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 263 | 53 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 7/24 (29%) | 4/18 (22%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 16/21 (76%) | 8/26 (31%) |
Palle break convertite | 4/4 (100%) | 0/0 (0%) |
Giochi di risposta giocati | 7 | 8 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti al servizio | 32/44 (73%) | 22/45 (49%) |
Punti vinti in risposta | 23/45 (51%) | 12/44 (27%) |
Totale punti vinti | 55/89 (62%) | 34/89 (38%) |