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    Sondaggio: chi è il miglior palleggiatore della Superlega?

    Di Redazione
    La Superlega maschile, si sa, è anche una sfida tra grandi palleggiatori. E anche se il nostro campionato ha perso in estate un virtuoso del ruolo come Bruno Rezende, tornato in Brasile al Funvic Taubaté, le performance di registi di altissimo livello continuano a deliziare gli appassionati italiani. Sull’identità del numero uno, come sempre, il dibattito è aperto: per il nostro nuovo sondaggio ne abbiamo scelti tre, ma potrebbero esserci altri candidati, che qui sono riuniti in un’unica opzione…
    Ecco dunque i protagonisti che i nostri lettori conoscono molto bene: Simone Giannelli, che nonostante la giovane età è già da tempo il faro della nazionale e dell’Itas Trentino. Luciano De Cecco, passato lo scorso anno da Perugia a Civitanova ma rimasto ai vertici del campionato. E infine Dragan Travica, tornato a vestire la maglia di una “grande” proprio con la Sir, e subito determinante in avvio di stagione. Le “urne” sono aperte: votate il migliore, ricordando che è solo un gioco! LEGGI TUTTO

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    Riccardo Sbertoli, carattere da leader: “Sono cresciuto a Milano e qui voglio restare”

    Di Roberto Zucca
    Vederlo così consapevole di se stesso, del suo gioco, della sua maturità professionale, fa dimenticare il fatto che Riccardo Sbertoli ha “solo” 22 anni. Sembra ieri quando Riccardo palleggiava timidamente a Segrate. Da allora la strada lo ha portato a calcare per sei stagioni di fila il palcoscenico di Milano e negli ultimi anni a diventare un punto fermo dell’Allianz di Roberto Piazza:
    “Intanto ringrazio per la definizione di punto fermo. Devo dire che la strada fatta dai tempi di Segrate è stata tanta e che la consapevolezza maturata è ovviamente cresciuta con gli anni. Ma sono stato supportato da questa società e dai giocatori con cui ho disputato le varie stagioni. La Powervolley mi ha dato la possibilità di crescere e di fare un percorso. È una fortuna che non capita a tutti”.
    Non a caso è arrivato il rinnovo contrattuale quest’estate per altre due stagioni.
    “Avevo parlato con la società già qualche mese prima dell’estate. Sono molto legato a Milano e sono cresciuto qui, l’intenzione di vestire questa maglia era un mio desiderio e per altri due anni sarò parte della storia di questo club. Per me è e resterà un onore”.
    Si erano diffuse voci su un interessamento di diversi club. A 22 anni diventare incedibile è un vanto o spaventa?
    “(ride, n.d.r.) Io non ho fatto in tempo a vivere questo interessamento. In realtà ho imparato a non leggere quel tipo di voci di mercato e in generale non sono uno che legge ciò che scrivono sul suo conto. Detto questo credo sia solo un motivo di orgoglio far parte di un club che ti fa sentire desiderato nel tempo”.
    Foto Powervolley Milano
    Milano anche quest’anno è tra le prime della classe.
    “Vorrei avere anche qualche punto in più perso per strada, ma finora è andata comunque bene. Stiamo disputando in parallelo la Challenge Cup, da cui spero di vivere delle soddisfazioni, e spero di giocare la Final Four al massimo della condizione. Ultimamente abbiamo giocato con delle formazioni se vogliamo inedite, quindi l’ideale sarebbe poter disputare questo tipo di competizioni con tutta la rosa a disposizione. È forse l’aspetto più duro di giocare durante la pandemia, anche se molte squadre si trovano nella nostra condizione”.
    Il modello Milano prevede uno Sbertoli che gioca come un leader. Uno stile definito ben riconoscibile in campo.
    “Ho esordito in Superlega ritrovandomi dall’altra parte del campo con giocatori come Bruno e come De Cecco, che ho sempre preso a modello. Se ora riesco ad affermarmi in campo con le mie caratteristiche, senza scimmiottare quelle di altri palleggiatori, significa che il lavoro è stato fatto”.
    Il derby con Monza è andato a favore del Vero Volley. Le posso chiedere se ha ancora valore parlare del derby come di una partita più sentita delle altre?
    “Dipende. Nel mio caso le dico che è una partita che sento e che con gli anni ho imparato a disputare, perché è da quando gioco nelle giovanili che la sfida con Monza è per me quella con una compagine che conosco e che fa parte dei campionati nei quali sono cresciuto pallavolisticamente. Per altri è una gara come le altre. Non c’è quell’aria del calcio, argomentata anche dalle tifoserie nel bene e nel male. C’è anche il fatto che dall’altra parte del campo ci sono persone con le quali sei cresciuto, e penso ad atleti come Galassi, con cui magari capita di ritrovarsi a parlare anche nel dopogara. Ma è sempre una bella sfida”.
    Riccardo, fuori dal campo, sembra il classico ragazzo della porta accanto. Appare timido e distante dallo sportivo che magari ha qualche grillo per la testa.
    “La correggo dicendo che chi mi conosce sa che non sono uno timido, ma riservato. Non sono uno che ama apparire o uno a cui piace condividere il proprio privato. E non lo sono mai stato. L’immagine della porta accanto forse emerge perché sono quello che è cresciuto con lo stesso gruppo di persone a Milano, che ha studiato dove è cresciuto, e questo è stato fondamentale, e non manca mai a una pizza con gli amici di sempre”.
    Eppure la sua vita è cambiata tanto negli ultimi anni. Se le dico Tokyo, in chiusura, cosa è per lei?
    “Un sogno, un obiettivo, un motivo per lavorare con ancora più determinazione. È presto per pensarci, perché mancano molti mesi alle convocazioni e so di avere 22 anni e le mie occasioni da sfruttare più avanti nel tempo. Ma ci spero. La nazionale è quel posto di cui, quando inizi a farne parte, vorresti far parte per sempre”. LEGGI TUTTO

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    Perugia espugna la Kioene Arena e prende le distanze dalla Lube in classifica

    Di Redazione
    Nell’ultimo dei due posticipi della 3° giornata di ritorno, dopo il big match Trento-Lube vinto dai Cucinieri, la Sir Safety ferma la Kioene Padova in trasferta. Primo posto consolidato per i ragazzi di coach Heynen, che salgono a +36 e si portano a cinque lunghezze da Civitanova.
    “Peccato che non c’era pubblico stasera a Padova perché questo ritorno sarebbe stato ancora più emozionante, ma ero emozionato lo stesso. Poi è ovvio che durante la partita si pensa solo a giocare. È stata una partita un po’ strana all’inizio. Abbiamo commesso tanti errori, non riuscivamo a prendere ritmo. Padova giocava bene, con solidità e noi facevamo fatica. Siamo stati bravi con alcune fiammate individuali a vincere ai vantaggi primo e secondo set, poi nel terzo ci siamo sciolti ed abbiamo giocato meglio. Atanasijevic? È molto importante per noi sia tecnicamente come giocatore che come entusiasmo che porta alla squadra”.
    Così Dragan Travica, grande ex della partita, al termine di Kioene Padova-Sir Safety Conad Perugia con i Block Devils che sbancano la Kioene Arena in tre set nell’ultimo posticipo della terza di ritorno di Superlega.Match duro stasera per Perugia. Due set sempre sul filo dell’equilibrio con la squadra brava a reggere l’entusiasmo, la grande organizzazione in fase break e la buona pallavolo dei padroni di casa ed a trovare il guizzo risolutore nelle fasi caldissime. Poi nella terza frazione i Block Devils ingranano la quinta e caricano nel pullman la vittoria stagionale numero dodici.In una sfida combattuta, come certificato anche dai numeri finali, è il muro il fondamentale vincente per la Sir Safety Conad. 11 i vincenti per Perugia con un super Ricci a tratti invalicabile con 6 punti diretti nel fondamentale. Nelle file bianconere doppia cifra per Leon (13) e Plotnytskyi che ne mette a terra 11 e trova una prestazione di alto livello in tutti i fondamentali con un filotto di 4 punti consecutivi che, nel terzo set, spiana la strada ai suoi. Con Heynen che opera la staffetta Ter Horst-Atanasijevic in posto due (9 punti nei primi due set per l’olandese, 4 per il serbo nel terzo parziale), da rimarcare anche le prove importanti per Colaci in seconda linea e per Travica, bravo nella gestione dell’attacco di Perugia ed Mvp del match.   
    IL MATCH
    C’è Ter Horst in diagonale con Travica in avvio. Proprio l’olandese a segno (2-2). Padova trova il doppio vantaggio con Wlodarczyk (8-6). Ancora il polacco con il manioiut (10-7). Plotnytskyi riporta a contatto i suoi (12-11), ma Bottolo ristabilisce (14-11). Out Stern (14-13). Il muro di Leon pareggia, poi colpo sensazionale del cubano (14-15). Ricci è il più lesto sotto rete (14-16). Volpato e Wlodarczyk impattano subito (16-16). Leon fa ripartire i suoi (16-18). Sempre il numero nove di Perugia (17-20). L’ace di Wlodarczyk accorcia nuovamente (20-21). A segno Solè, poi muro di Plotnytskyi (20-23). Altro ace per Padova, stavolta di Vitelli (22-23). In rete il servizio successivo di Vitelli, set point Perugia (22-24). Il muro di Bottolo e l’ace di Stern rimandano il verdetto ai vantaggi (24-24). Ter Horst dopo una lunga azione (24-25). Proprio l’olandese a muro manda avanti Perugia (24-26).
    Bene Padova in avvio di seconda frazione (2-0). Il muro a tre di Perugia pareggia (2-2). Due in fila, attacco ed ace, per Wlodarczyk, poi muro di Vitelli (5-2). Out Plotnytskyi, scappa la Kioene (6-2). Il muro di Shoji dilata la forbice (9-4). Ter Horst chiude il contrattacco (10-7). Muro e poi attacco di Ricci (11-10). Padova riparte con il muro (14-11). Out Ter Horst (17-13). Muro di Ricci che dimezza (17-15). Sempre Ricci e sempre a muro (19-18). Perugia mette la freccia con Leon (21-22). Padova capovolge con il muro (23-22). Lungo il servizio di Vitelli (23-23). Ace di Leon, set point Perugia (23-24). I Block Devils si confermano di granito e chiudono con il contrattacco di Plotnytskyi (23-25).
    Nel terzo parziale, con Atanasijevic in campo per Ter Horst, è super Plotnytskyi in avvio (1-4). Il muro di Bottolo porta i suoi a -1 (4-5). Out Stern (5-8), poi muro di Shoji (7-8). Attacco e poi ace e poi pipe e poi altro ace di Plotnytskyi (8-13). Smash di Solè (9-15). Perugia tiene il vantaggio e con Atanasijevic si porta sul 14-20. Superlativo Ricci a muro (14-21). Non si passa davanti a Ricci (14-23). Atanasijevic porta Perugia al match point (15-24). L’invasione di Padova chiude la partita (15-25).
    Marco Vitelli (Kioene Padova): “Per stasera c’è rammarico. Quando giochi con queste squadre e riesci ad esprimerti come nei primi due set è un peccato non riuscire a chiudere. Nel terzo set invece Perugia ha dimostrato tutta la sua forza e noi ci siamo un po’ spenti.”
    Sebastian Solé (Sir Safety Conad Perugia): “Questa partita non ci ha visto sempre precisi ma siamo riusciti a vincere. Nei primi due set Padova ci ha messo in difficoltà ma noi l’abbiamo sempre girata a nostro favore specie in battuta.”
    Kioene Padova-Sir Safety Conad Perugia 0-3 (24-26, 23-25, 15-25)
    Kioene Padova: Shoji 4, Wlodarczyk 14, Vitelli 8, Stern 8, Bottolo 7, Volpato 4, Gottardo (L), Danani La Fuente (L), Casaro 0, Canella 1, Fusaro 0, Milan 1, Merlo 0. N.E. Ferrato. All. Cuttini.
    Sir Safety Conad Perugia: Travica 0, Plotnytskyi 11, Ricci 9, Ter Horst 7, Leon Venero 13, Solé 5, Russo (L), Piccinelli (L), Vernon-Evans 0, Zimmermann 0, Colaci (L), Atanasijevic 4. N.E. Sossenheimer, Biglino. All. Heynen.
    ARBITRI: Piana, Curto. NOTE – durata set: 28′, 28′, 24′; tot: 80′.
    CLASSIFICA3ª Giornata Rit. (13/12/2020) – Regular Season SuperLega Credem Banca, Stagione 2020
    Sir Safety Conad Perugia 36, Cucine Lube Civitanova 31, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 22, Gas Sales Bluenergy Piacenza 21, Allianz Milano 20, Leo Shoes Modena 20, Vero Volley Monza 18, Itas Trentino 18, NBV Verona 13, Kioene Padova 11, Consar Ravenna 7, Top Volley Cisterna 5.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Batosta Civitanova. Ko con Trento. Rychlicki: “Poco incisivi al servizio”

    Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Ritorno amaro in campionato per la Cucine Lube Civitanova, che dopo la lunga e proficua trasferta transalpina di Champions League di pochi giorni fa, valsa il primato a punteggio pieno nella classifica del proprio girone, cade in appena tre set nella BLM Group Arena di Trento al cospetto dell’Itas di Angelo Lorenzetti (22-25, 23-25, 22-25), nel posticipo di lusso della 3ª di ritorno della Regular Season di SuperLega Credem Banca.
    FEFE’ DE GIORGI: “Abbiamo provato a reagire senza però trovare la forza tecnica e mentale per girare il match. Nei turni di battuta di Abdel-Aziz abbiamo sofferto e pagato pegno. Trento ha tenuto bene in ricezione con Michieletto e Lucarelli anche quando siamo stati bravi in battuta”.
    SIMONE ANZANI: “Ci può stare una partita negativa dopo una settimana intensa, ma non con questo atteggiamento. Sarebbe un errore cercare alibi. Trento ha grandissimi giocatori che si esprimono da campioni come è accaduto oggi. Non dobbiamo soffermarci sui singoli episodi, ma sull’approccio. Siamo umani e non infallibili, ma ora dobbiamo riflettere e andare avanti. Domani riposiamo e mercoledì si riprende, anche perché si avvicina un’altra gara di alto livello”.
    KAMIL RYCHLICKI: “Trento ha vinto il braccio di ferro dai nove metri mettendoci pressione, mentre noi siamo stati poco incisivi al servizio. Le mie schiacciate non sono bastate. Con Monza, sempre se domenica si giocherà, dovremo rialzare la testa ed esprimere il nostro gioco”.
    E’ la seconda sconfitta in campionato per i campioni del mondo, dopo l’1-3 dello scorso 15 novembre con Vibo Valentia.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Bernardi: “Con Verona dovremo cambiare ancora assetto”

    Di Redazione
    La Gas Sales Bluenergy Piacenza trova una bella vittoria contro la Top Volley Cisterna con una grande Michal Finger che alla sua prima partita ha dimostrato di essere un ottimo acquisto. Proprio il nuovo opposto biancorosso e il coach Lorenzo Bernardi, intervistati dal quotidiano Libertà, fanno una disamina della partita e del prossimo turno con Verona.
    Contro Cisterna in chiara difficoltà siete stati bravi a non complicarvi la vita. «Siamo stati bravi – dice il tecnico biancorosso – perché abbiamo avuto un rendimento costante per tutta la gara e questo ci ha permesso di reagire nella maniera giusta quando magari i nostri avversari hanno fatto un paio di punti consecutivi o abbiamo commesso qualche errore. Il non complicarsi la vita è stato frutto dell’atteggiamento che abbiamo avuto in gara in queste situazioni».
    Finger da poco arrivato e subito in campo: grande partita. «Lo conoscevo già e sapevo quanto poteva dare. Devo ringraziare la famiglia Curti che mi ha seguito, condiviso la mia scelta e nel giro di 48 ore ha chiuso la trattativa. Non ci sono tante proprietà che fanno così».
    Ora manca un risultato contro una grande. «All’andata con Perugia abbiamo giocato due set alla pari e uno lo abbiamo anche vinto, con la Lube abbiamo giocato tre set alla pari e potevamo anche essere avanti a un certo punto della gara. Ma dobbiamo essere sinceri, in questo momento almeno tre squadre, e tra queste Perugia e Lube, hanno dimostrato di essere più forti di noi».
    La classifica è in continua evoluzione, mercoledì giocate a Verona: che partita sarà? «Non potrò avere diversi giocatori, dovremo cambiare ancora assetto. Sarà una partita con un bel punto interrogativo». 
    «Sono molto contento – le parole in inglese dell’opposto ceco – della vittoria in tre set di Piacenza e questa per me è la cosa più importante. In settimana abbiamo svolto un bel lavoro e questo poi si è visto in partita».
    Quindi vira sulla prova individuale. «Ogni volta che scendo in campo cerco di dare il mio meglio, ma questa volta era un po’ particolare perché si trattava della prima partita giocata con Piacenza. Sono molto felice soprattutto del lavoro che abbiamo svolto insieme, in modo collettivo, sono contento del feeling che ho avuto con i compagni nonostante siamo insieme da pochi giorni». LEGGI TUTTO

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    Modena, Giani: “Era importante vincere”. Lavia: “Dobbiamo tenere questa costanza”

    Foto Ufficio Stampa Modena Volley

    Di Redazione
    La Leo Shoes Modena torna alla vittoria dopo 4 sconfitte e lo fa al PalaPanini grazie al 3-0 rifilato a Ravenna. 
    Andrea Giani (allenatore Leo Shoes Modena): “Siamo molto contenti perché era importante vincere e lo abbiamo fatto con il gioco: mi è piaciuto che i ragazzi siano rimasti concentrati fino all’ultimo, entrare in campo al Palapanini non è mai come negli altri palazzetti. Abbiamo messo un primo mattoncino, sappiamo che dobbiamo lavorare tantissimo, ma era importante iniziare a generare entusiasmo. La Champions? Livello molto alto, vogliamo dimostrare di starci dentro anche grazie ai giocatori con più carisma”.

    Tommaso Rinaldi celebra il suo rientro in campo firmando i suoi primi due punti al PalaPanini: “Sorrido e sono molto contento della nostra squadra, dopo questo brutto periodo siamo riusciti a vincere e fare un 3-0, che era esattamente quello che dovevamo fare, inoltre sono molto contento per me e per il mio rientro in campo dopo il Covid, che era già avvenuto a Trento, ma questa volta sono riuscito giocare e fare qualche punto, quindi sono davvero contentissimo. Che sensazione c’era tra di noi prima della partita? Non nascondo ci fosse un po’ di tensione, ma è normale in un momento difficile come questo, però eravamo tutti molto uniti e pronti a vedere come andava, che comunque era l’unico modo. Siamo riusciti nel nostro obiettivo e adesso siamo pronti a ripartire“.

    Daniele Lavia: “Il nostro obiettivo era quello di giocare al massimo, avevamo tanta grinta e tanta cattiveria per uscire da questo periodo difficile che ci ha regalato quattro sconfitte di fila. Ci abbiamo messo del nostro, l’obiettivo era quello di giocare tanto con gli schiacciatori, perché obiettivamente stavamo facendo tutti un po’ fatica. In allenamento abbiamo cercato di mettere a posto quello che non andava e oggi sembra che ci siamo riusciti, speriamo di mantenere questa costanza perché ora è quello che conta”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serata no per Ravenna. Bonitta:”Dobbiamo solo chiedere scusa per la nostra prestazione”

    Foto Ufficio Stampa Consar Ravenna

    Di Redazione
    Modena continua a confermarsi stregata per Ravenna. La Leo Shoes interrompe la sua serie negativa imponendosi con un netto 3-0 su una Consar apparsa rassegnata e molto imprecisa. In tutti e tre i set, dopo l’inizio punto a punto, è bastata la prima accelerata dei gialli di casa per prendere quel vantaggio che Mengozzi e compagni non riescono più ad annullare. Serata storta, dunque, per la squadra di Bonitta, chiamata ora a reagire e a farsi trovare pronta per le prossime due ravvicinate trasferte (giovedì 17 a Padova e domenica 20 a Cisterna), in due autentici scontri salvezza.
    La cronaca della partita
    Rientra Recine nella Consar dopo lo stop per la nuova positività che lo aveva costretto a saltare il match col Verona. La Leo Shoes parte con lo stesso sestetto che ha perso mercoledì a Trento. Si comincia punto a punto, poi Lavia, uno dei tre ex in campo, Vettori e Stankovic propiziano il primo strappo (7-3) che costringe Bonitta al time-out. Prova a reagire la Consar a segno con Loeppky ma Modena non concede molti spazi. Anzi con un muro di Petric e un ace di Vettori Modena si porta sul +6 (15-9). Col secondo time out si scuote Ravenna, che piazza un break di 3 punti che la riavvicina ai padroni di casa (17-14). Bonitta attinge anche dalla panchina per provare a perfezionare la rimonta, Modena contiene e incamera il primo set con l’attacco vincente di Lavia.
    Punto a punto anche all’inizio del secondo set, poi sul 5 pari Modena piazza un’accelerazione che sorprende la Consar: con un break di 9-1 la Leo Shoes si apre la strada per la conquista anche del secondo set, che arriva ancora con una conclusione vincente di Lavia in un frangente in cui raramente la Consar trova spazio per farsi sentire.
    Koppers e Arasomwan nello starting six Consar del terzo set, al posto di Recine e Grozdanov. E’ equilibrio fino al 5-4 poi arriva un altro break modenese di 5 punti, che smorza le ultime velleità della Consar. Finale di set senza sussulti. Modena si aggiudica il gran derby regionale e a Ravenna non resta che riflettere su questa battuta d’arresto e ripartire di slancio in vista dei prossimi impegni.
    Il commento di coach Bonitta “Dobbiamo solo chiedere scusa per una prestazione soprattutto dal punto di vista morale non preventivabile perchè ci eravamo anche allenati e preparati bene per questa gara. Dobbiamo guardare bene in faccia la realtà e riconoscere che abbiamo offerto una prestazione sotto ogni punto di vista non all’altezza di una SuperLega. A mente fredda cercherò di capire la situazione: dobbiamo cambiare registro e farlo molto in fretta“.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO