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    Roland Garros: Sinner ok, troppo consistente per Gasquet

    Jannik Sinner (foto Patrick Boren)

    Troppo Sinner per un Gasquet ancora elegante ma ormai sul viale del tramonto per tenuta ed efficacia. In prime time serale sotto il tetto del Chatrier, il francese gioca un tennis volenteroso, soprattutto nella prima parte dell’incontro, ma non può resistere alla strapotenza fisica e tecnica Jannik Sinner, che vince il match di secondo turno a Roland Garros per 6-4 6-2 6-4, qualificandosi per il terzo turno dello Slam “rosso”. Jannik c’ha messo qualche game per ingranare, un po’ incerto nel trovare la verticalizzazione lungo linea di rovescio e con qualche errore in scambio. Dopo una ventina di minuti per prendere le misure e capire le condizioni umide e pesanti del campo, Sinner ha cambiato marcia prima al servizio e poi in risposta: ha aumentato la profondità dei suoi colpi e intensità nella spinta, imponendo un ritmo continuo ed asfissiante che ha demolito “ai fianchi” un Gasquet via via meno reattivo e stabile sulle gambe. Un break nel settimo game ha dato il via a Jannik, si è preso il centro del campo e ha comandato il gioco in sicurezza, sfruttando spesso anche la palla corta per spezzare ulteriormente il fiato e la corsa del rivale dopo averlo sballottato tre o quattro volte nei lati del campo.
    Gasquet è uno che ama costruire il gioco, e nemmeno anticipando… buon per Sinner che così ha avuto il tempo per imporre la sua maggior potenza e consistenza generale, con alcuni cambi di ritmo micidiali. Gasquet forse doveva provare a scambiare di meno ed attaccare di più, rischiare maggiormente col rovescio lungo linea invece di costruire tanto senza riuscire a finalizzare. Ma reggere il ritmo angolato e profondo dell’italiano è roba tosta, figuriamoci per un quasi 38enne…Una buona prestazione complessiva per Sinner sia per qualità che per quantità, con alcune zampate difensive che hanno ammutolito il caldo pubblico di casa. Si conferma in discreta forma fisica e sostenuto anche da un servizio efficace (ha chiuso con 76% di prime palle in campo, vincendo 79% di punti). Al prossimo turno per l’azzurro ci sarà la sfida con Pavel Kotov.
    “Ringrazio il pubblico, Gasquet è stato sostenuto in modo molto onesto. È un grande giocatore, è bello vederlo ancora qua” afferma Jannik a caldo in campo. “Ho cercato di migliorare il mio gioco nel giorno di riposo”. È la vittoria n.30 in stagione, con sole due sconfitte, e la n.50 da US Open, con 4 sconfitte. Numeri da Numero uno.

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Jannik inizia il match in risposta e affronta una partita completamente diversa dal primo turno: contro Gasquet si scambia molto, c’è tempo per prendere ritmo e lavorare la palla. Il francese dopo solo 4 punti gronda di sudore, il palleggio è intenso, ma non ha smarrito la brillantezza dei suoi colpi nonostante sia vicino alle 38 primavere. Jannik nel secondo game (e suo primo turno di battuta) prova subito la smorzata, vincente, del resto Gasquet risponde “dai teloni”. Qualche errore di Sinner nel cercare il lungo linea in avvio, mentre l’accelerazione cross a tutta è potente. 1 pari. Nel terzo game arriva il primo gran punto, un passantino stretto di diritto di Sinner clamoroso per controllo in allungo. Sul 2-1 Jannik si ritrova sotto 0-30, rimedia col servizio (anche il primo Ace) e poi un attacco ottimo con volée bassa da manuale (2-2). Nel quinto game Sinner cambia marcia, la sua palla è più netta e rapida, e in risposta sul 3 pari si ritrova avanti 0-30. Il francese trova uno dei suoi rovesci meravigliosi, ma la risposta di Jannik sul 15-30 è profondissima, si apre il campo e chiude col diritto. 15-40 e prime palle break. Il BREAK arriva subito, doppio fallo di Richard. 4-3 e servizio Sinner. È impreciso col rovescio Jannik, un paio di palle gli volano via e concede una palla del contro break. L’annulla attaccando col diritto, poi due ottime “smorze”. 5-3 Sinner. Soffre la palla corta Gasquet, parte da dietro e dopo aver rincorso due o tre palle è in affanno. La fatica dopo 45 minuti inizia a farsi sentire sulle gambe del francese. Con un diritto nell’angolo Jannik strappa due set point sul 15-40. Si salva Richard rischiando il tutto per tutto, ma niente può in risposta, Sinner chiude 6-4 con un turno di battuta sicuro. Incredibile nel primo punto del game: con la palla in gioco scatta un raccattapalle! Granitico Jannik, non se ne cura. 77% di punti vinti con la prima di servizio e un crescendo a metà set che Richard non è riuscito a gestire.
    Gasquet spinge più che può all’avvio del secondo set, ma Jannik trova subito un vincente deluse, un tocco a rimettere una volée fantastico, dimostrazione di forza e sicurezza micidiale. Gasquet si disunisce, sbaglia malamente un diritto con poche gambe e concede una palla break Se lo prende Sinner sfondando la resistenza del rivale dalla risposta e costruendo un pressing ingestibile. BREAK Sinner, 1-0 e servizio. La sensazione è che Richard faccia troppa fatica a costruire e prendersi il punto, mentre Jannik non sembra nemmeno al 70% del suo potenziale di spinta e quando cambia marcia l’altro non gli sta dietro. Adesso anche il rovescio lungo linea, falloso all’avvio, sostiene Sinner e questo taglia letteralmente le gambe e Richard, in grande affanno. Con un parziale di 7 punti di fila, lo score è 2-0 Sinner, può fare corsa di testa, con il pubblico del Chatrier ammutolito. Sinner sottopone il rivale a una sorta di supplizio chiamandolo spesso a rete con la palla corta dopo diverse rincorse, il lavoro ai fianchi dell’azzurro è pesante, ormai Richard non riesce quasi mai a comandare nello scambio. 3-1 Sinner. Pure dalla difesa Jannik si prende il punto, clamoroso il rovescio nel primo punto del quinto game… scuote la testa Gasquet, sembra non crederci più sulla bordata di rovescio che porta Sinner 0-40. Niente, prova la smorzata il nativo di Beziers, ma non va, altro BREAK e 4-1 Sinner, in totale controllo del gioco e del match. Il pusterese chiude il secondo parziale per 6-2 senza problemi. Controllo totale del match, enorme il gap fisico tra i due.
    Sinner vuole chiuderla subito: in risposta nel primo game del terzo set alza il muro, Richard va letteralmente a sbattere, rincorre con la forza della disperazione ma non riesce a chiudere il punto e sulla palla break sbaglia un diritto che gli costa un BREAK immediato, 1-0 e in un amen 2-0 Sinner, dominante in ogni situazione di gioco e posizione di campo. Sul 2-1 Jannik cala l’attenzione, concede la prima palla break del match e completa il piccolo passaggio a vuoto con un rovescio malamente in rete, gli costa il contro break e 2 pari. Poco male, Sinner ritorna a martellare immediatamente in risposta, di prepotenza si prende due chance per un nuovo allungo sul 15-40, stralunata la faccia di Richard sull’attacco dell’azzurro. Il BREAK arriva con un’altra magia, un diritto cross vincente strettissimo, la zampata del campione, per il 3-2. Gasquet trova qualche rovescio d’autore, pennellate di classe tanto belle quanto inutili a invertire l’inerzia del match. Troppo solido Jannik, sempre più centrato e sciolto con l’avanzare dell’incontro. Chiude per 6 giochi a 4 al secondo match point. Al prossimo turno Kotov o Wawrinka, Jannik sarà ancora favorito. La sua corsa a Parigi, continua.

    Richard Gasquet vs Jannik Sinner GS Roland Garros Richard Gasquet424 Jannik Sinner [2]666 Vincitore: Jannik Sinner ServizioSvolgimentoSet 3Jannik Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6Richard Gasquet 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 4-5Jannik Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5Richard Gasquet 0-15 15-15 30-15 40-152-4 → 3-4Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4Richard Gasquet 15-0 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 2-2Richard Gasquet 15-0 30-0 40-0 40-150-2 → 1-2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2Richard Gasquet 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6Richard Gasquet 15-0 30-0 40-0 40-151-5 → 2-5Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 1-5Richard Gasquet 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4Jannik Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 1-3Richard Gasquet 0-15 0-30 15-30 40-300-2 → 1-2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2Richard Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6Richard Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-5 → 4-5Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5Richard Gasquet 0-15 0-30 15-30 15-403-3 → 3-4Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3Richard Gasquet 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Jannik Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Richard Gasquet 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1Jannik Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1Richard Gasquet15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistiche
    🇫🇷 Richard Gasquet
    🇮🇹 Jannik Sinner

    Ace
    0
    8

    Doppi falli
    4
    3

    Percentuale prime di servizio
    49% (45/92)
    76% (58/76)

    Punti vinti con la prima
    62% (28/45)
    79% (46/58)

    Punti vinti con la seconda
    45% (21/47)
    50% (9/18)

    Velocità massima servizio
    209 km/h
    210 km/h

    Velocità media prima di servizio
    187 km/h
    189 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    155 km/h
    155 km/h

    Punti vinti in risposta
    28% (21/76)
    47% (43/92)

    Punti vinti in risposta sulla prima
    21% (12/58)
    38% (17/45)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    50% (9/18)
    55% (26/47)

    Palle break giocate
    3% (2/76)
    8% (7/92)

    Palle break convertite
    50% (1/2)
    71% (5/7)

    Giochi con palle break
    14% (2/14)
    43% (6/14)

    Punti totali vinti
    70
    98

    Vincenti
    18
    38

    Errori forzati
    40
    24

    Errori non forzati
    20
    28

    Punti vinti a rete
    44% (7/16)
    94% (16/17)

    Giochi vinti a zero
    0
    4

    Colpi da fondo
    308
    322

    Smash
    1
    1

    Passanti
    8
    8

    Volée
    6
    8

    Approcci a rete
    1
    1

    Palle corte
    4
    9

    Lob
    0
    1 LEGGI TUTTO

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    Djokovic preoccupato dopo la sconfitta a Ginevra: “Non ho giocato per niente bene quest’anno, non sono tra i favoriti a Parigi”

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    La brutta sconfitta patita da Djokovic contro il ceco Machac a Ginevra ha avuto un’eco importante nel mondo del tennis. Il n.1 quest’anno stenta a trovare condizione, ha giocato poco e spesso piuttosto male. Critica anche la sua situazione dal punto di vista fisico, come dimostra l’altalena davvero preoccupante sofferta oggi sul rosso in Svizzera, a una manciata di giorni dall’esordio a Parigi, torneo nel quale è campione in carica.
    Novak dopo la sconfitta non ha cercato scuse e ammette la propria preoccupazione: “Certo che sono preoccupato”, commenta il serbo al canale RFJ. “Quest’anno non ho giocato per niente bene, a parte qualche partita qua e là. Le cose stanno come stanno. Non mi vedo affatto favorito a Parigi. Cercherò di affrontare il torneo partita per partita. Non ho avuto una bella serata, oggi è stata dura. Mi sono sentito malissimo nella prima metà della partita. Non voglio togliere i meriti a Tomas, che ha giocato bene e si è preso giustamente la vittoria, ma non so cosa pensare a questa partita”.
    Eppure il secondo set aveva illuso tutti addirittura un 6-0, quindi la sconfitta con il crollo finale. Bene Machac, ma a tratti Novak è scomparso dal campo. Gli era capitato solo un’altra volta in carriera di vincere un set con un “cappotto” e quindi perdere la partita, esattamente nel 2012 contro Sam Querrey a Parigi-Bercy: “Anche io non so come ho vinto il secondo set. I risultati sono stati buoni… Mi aspettavo di giocare più di una partita quando sono arrivato qui, e ne ho giocate tre. Ma vorrei sentirmi meglio. Non è piacevole soffrire così in campo. È difficile concentrarsi sul tennis quando hai altre cose in mente. Spero solo di essere pronto e in salute per il Roland Garros”.
    Novak parla di “risultati buoni” per aver giocato tre partite, ma anche di aver altre cose in mente, senza specificare. Crollo fisico, poca tranquillità e focus. Roland Garros scatta tra due giorni (probabilmente Djokovic esordirà martedì) ma la sua condizione sembra lontanissima da quella che gli può consentire di essere un fattore nel torneo. Ce la farà a recuperare?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il record di Zverev nei Masters 1000, importante ma…

    Alexander Zverev (foto Getty Images)

    Alexander Zverev a Roma 2024 ha ritrovato il successo in uno dei tornei maggiori dopo il gravissimo infortunio patito a Roland Garros 2022, la rottura di ben sette tendini della caviglia. C’ha messo mesi a rientrare e buona parte del 2023 a ritrovare un’ottima forma. Sul rosso del Foro Italico  quest’anno il tedesco è stato il più forte, alzando il 22esimo trofeo in carriera e secondo agli Internazionali dopo quello vinto nel 2017 a soli 20 anni.
    Per Zverev il titolo romano è il sesto Masters 1000 in carriera (da quando esiste la categoria, 1990). Questo successo gli vale un primato eccellente ma… non totalmente invidiabile. Infatti Sasha diventa il tennista aver vinto più tornei Masters 1000 senza aver ancora vinto uno Slam. In questa speciale classifica con 6 M1000 supera Marcelo Rios (5), Andrei Medvedev (4), Thomas Enqvist, Stefanos Tsitsipas e Nikolay Davydenko a quota 3.

    📊 Les joueurs qui ont remporté le plus de titres en Masters 1000 sans avoir remporté de Grand Chelem :🇩🇪 Alexander Zverev – 6 titres ⬆️🇨🇱 Marcelo Rios – 5 titres🇺🇦 Andrei Medvedev – 4 titres🇸🇪 Thomas Enqvist – 3 titres🇷🇺 Nikolay Davydenko – 3 titres🇬🇷 Stefanos Tsitsipas -… https://t.co/Vb7WGVRudB
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) May 19, 2024

    Questa la lista dei Masters 1000 vinti dal tedesco in carriera:
    Roma (2017)
    Open del Canada (2017)
    Madrid (2018)
    Madrid (2021)
    Cincinnati (2021)
    Roma (2024)
    A questi trofei vanno aggiunte anche due edizioni delle ATP Finals, 2018 (Londra) e 2021 (Torino). Tuttavia manca ancora lo Slam. Una sola finale disputata da Zverev, US Open 2020, rimontato clamorosamente da Thiem dopo esser stato avanti due set a zero. Per uno Zverev recuperato fisicamente, sarà il 2024 l’anno buono per alzare il primo Major e… togliersi da questa lista di prestigio ma un po’ scomoda?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafael, l’uomo che ha sollevato il mondo

    Nadal sulla passerella degli Internazionali a Roma

    Un uomo che ha segnato in modo indelebile il tennis degli ultimi venti anni, attorniato da una marea umana di persone e un’ondata irrefrenabile di affetto, mentre saluta dopo la sconfitta. Un fiume di gente lo circonda a perdita d’occhio, lo abbraccia e idealmente lo eleva sino all’infinito. La potenza di questa immagine di Nadal sulla passerella del torneo dopo la batosta rimediata contro Hurkacz, forse ultimo Tango al Foro Italico, resterà negli annali non solo del torneo di Roma e sarà inevitabilmente la foto degli IBI24, nemmeno quelle del vincitore con la coppa in mano potranno superarla. È la storia di un torneo martoriato da mille disavventure e sfortune, quella di un probabile addio. È la vita.

    La forza di uomo che è andato oltre ogni limite umanamente comprensibile per arrivare a dominare il tennis sul rosso stride con quella di un tennista duramente battuto in campo da un ottimo giocatore, Hubi Hurkacz, ma non esattamente il più temibile su questi campi. Le parole secche, precise, scandite con dolore una dopo l’altra da Rafa nella confermata stampa post partita sono il segno della fine di un sogno, quello di tornare a sentirsi di nuovo un giocatore forte, uno che può vincere ancora, che può rinascere per la ennesima volta. No, stavolta non è così.
    Non sto così male, ma il mio tennis è stato questo. Devo accettarlo. Parole sue, istantanee brutali della presa di coscienza che stavolta sembra davvero finita, lo spazio per sognare non c’è. Due anni di assenza e il nuovo infortunio su di un fisico già segnato a mille ferite pesano troppo, quanto quelle gambe che cercando disperatamente trazione sul campo per sostenere la fruttata del braccio, ma non ce la fanno più come un tempo. Hurkacz ha tutto il tempo di cui abbisogna per spostare e tirare i suoi colpi veloci. Rafa non lo sa, o forse non lo vuole accettare, ma in questi due anni di assenza il tennis è andato avanti, anche senza lui, e va ancor più veloce. I suoi fendenti arrotati ma non così velenosi sono nulla per arginare la potenza di un giocatore forte e in salute. Questo Nadal, oggi, non è competitivo.
    Lui lo sa, benissimo. Lo accetta? Forse ancora no, ma ce la farà. Ha un’intelligenza troppo raffinata per non riuscirci. La voglia, il desiderio di ritornare ad essere quella visione di se stesso che non fermava davanti a niente, abbattendo ostacoli impossibili, cova in lui, è la sua forza e gli ha permesso di battere tutti i migliori e superarsi in anni di lavoro così duri che nemmeno nei Gulag sarebbero tollerati… Nadal è stato forza, potenza, resistenza, capacità di superare e superarsi con una durezza mai vista prima. È stato, non lo è più. La battuta d’arresto vs. Hubi è stato uno schiaffo morale fortissimo alle ultime ambizioni. Lui aveva parlato di voler salutare il suo mondo a modo suo. Vedendolo in campo la sensazione è stata altra. Lui, sotto sotto, ci credeva ancora. Credeva che la sua forza d’animo potesse continuare a sollevarlo dalle secche e riportarlo tra i grandi. È sempre stata la sua grandezza questa, gli ha permesso di arrivare lassù in cima. “Giochi ogni colpo peggio di Federer, ma se ci metti più grinta e intensità lo possiamo battere” ammoniva Zio Rafa nei primi anni. Così è stato.
    Giocherai ancora una partita Rafael, o forse dieci, prima di appendere la racchetta al chiodo. Ma mi piace pensare che quell’emozione vissuta coi miei occhi, brividi veri vedendo dalla passerella quella marea di gente ad abbracciarti, tutta per te, resterà la ultima del Nadal giocatore. L’ uomo che ha sollevato il mondo del tennis di peso portandolo di pura prepotenza su vette mai toccate prima. Buona vita.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’incredibile serie di infortuni sofferti da Alcaraz

    Carlos in allenamento, con il braccio infortunato

    Fortissimo, ma fragile. Che il percorso di Carlos Alcaraz nel tennis di vertice potesse rivelarsi ricco di ostacoli l’avevamo intuito già dai suoi primi anni di battaglie sui campi dei più importanti tornei. Un giocatore entusiasmante per qualità dei colpi, tutto e subito, tutto o niente. Un gioco senza mezzi termini, di un anticipo e aggressività senza pari, e per questo estremo e sorretto da equilibri precari. Difficile durare quando porti in campo la sua incredibile e perversa combinazione di talento e velocità di gioco, fatta da strappi di tale intensità da metterlo a serio rischio di problemi muscolari.
    Ormai tutti i big – ma potremo estendere facilmente ai giocatori inclusi tra i primi 50-70 del mondo – producono un tennis molto vicino ai propri limiti, l’infortunio diventa conseguenza naturale. La sequela di infortuni dei migliori del ranking nelle ultime settimane è inquietante e rende sia la prossima edizione degli Internazionali d’Italia che Roland Garros piuttosto incerti e imprevedibili. Tuttavia la serie di infortuni patiti da Carlos Alcaraz negli ultimi anni è impressionante. Si è infortunato in quasi tutte le parti del corpo, per sua fortuna non problemi gravissimi ma ugualmente invalidanti tanto da forzarlo a saltare vari tornei. Proponiamo una lista dei principali infortuni sofferti dal più giovane n.1 della storia dal 2021, suo primo vero anno di attività al massimo livello. Una vera e propria lista degli orrori…
    – US Open 2021: si ritira a metà del secondo set nei quarti di finale (vs. Auger-Aliassime) per un problema ai muscoli addominali, uno stiramento.
    – ATP 500 Vienna 2021: cede in due set vs. Zverev in semifinale, dopo la partita dichiara non esser sceso in campo al meglio ancora per un risentimento muscolare
    – Masters 1000 Bercy 2022: si ritira nei quarti di finale vs. Rune sul 6 pari del secondo set (dopo aver perso il primo) per un problema muscolare all’addome
    – ATP Finals 2022: non gioca per l’infortunio subito a Parigi, riceve il premio di n.1 di fine anno senza giocare.
    – Australian Open 2023: non vola a Melbourne, si infortuna ad un muscolo della gamba in uno degli ultimi allenamenti presso l’accademia di Ferrero (per il tentativo disperato di recuperare una banale smorzata del suo sparring)
    – ATP 500 Rio 2023: perde in finale contro Norrie, ma gioca buon parte dell’incontro con uno stiramento di primo grado al tendine del ginocchio
    – ATP 500 Acapulco 2023: salta il torneo messicano per i postumi del problema sofferto a Rio
    – Masters 1000 Monte Carlo 2023: non gioca nel Principato, per lui stavolta dolore alla schiena e alla mano
    – Roland Garros 2023: perde una dura semifinale vs. Djokovic, nel corso dell’incontro è preda di vistosi crampi alle gambe, ma riesce a concludere il match
    – ATP 500 di Basilea 2023: non gioca per problemi lombari e a un piede; torna in campo poco dopo a Bercy ma in pessima condizione, battuto subito da Safiullin
    – ATP 500 Rio 2024: qua è sfortunato, si gira una caviglia bloccata sulla terra rossa dopo solo due game nel match d’esordio contro Monteiro
    – Masters 1000 Monte Carlo, 500 Barcelona: non gioca per un problema muscolare all’avambraccio destro, si allena con una protezione ma decide di non scendere in campo nei due tornei. Gioca a Madrid, ancora fasciato, cede nei quarti contro Rublev e all’indomani dichiara l’edema muscolare che lo costringe a un nuovo stop, salta il 1000 di Roma.

    Un elenco che lascia molte perplessità sul futuro e carriera dell’iberico. Fragilità strutturale? Un tennis troppo esplosivo ed estremo, inadatto per il suo fisico – o per qualsiasi fisico? Dispiace veramente vedere un talento così scintillante preda di continui problemi fisici. Non possiamo che augurargli un grande in bocca al lupo, ma anche consigliare un ripensamento. Qualcosa, evidentemente, non funziona. Lo stesso consigliamo anche a chi governa il tour: quanto è attraente un circuito nel quale i migliori protagonisti sono così frequentemente assenti/scassati/stressati/in cattive condizioni?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner: oggi visita e risonanza magnetica a Monte Carlo

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    C’è apprensione per le condizioni fisiche di Jannik Sinner. L’azzurro, n.2 del mondo, già dal torneo di Monte Carlo ha avvertito un problema all’anca, non così grave ma persistente e fastidioso. Dopo l’uscita di scena in semifinale nel principato, Jannik è arrivato a Madrid e nel corso del suo match di terzo turno contro Kotov ha palesato il problema, dicendo al suo angolo “Mi fa male, che devo fare?”. Ha stretto i denti Sinner, e dopo il trattamento del suo fisioterapista Giacomo Naldi è sceso di nuovo in campo contro Karen Khachanov, disputando una buona partita e vincendo in tre set. In campo contro il russo è sembrato piuttosto libero nei movimenti, ma purtroppo lo sforzo dell’incontro – molto tirato sul lato atletico per la potenza dei colpi e la durezza degli scambi – certamente non ha aiutato lo stato dell’anca, tanto da portarlo alla decisione di ieri di ritirarsi dal torneo di Madrid, senza così giocare il suo match di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Un ritiro precauzionale per non aggravare la situazione.
    “La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”. Così Jannik Sinner sui social ha spiegato la decisione di ritirarsi. “Farò altri esami e seguirò i consigli degli specialisti sul recupero”.
    Secondo quanto riporta Sky Sport, Sinner oggi a Monte Carlo vedrà il suo specialista di fiducia e si sottoporrà anche a una risonanza magnetica all’anca dolorante, per valutare nel dettaglio la situazione dell’articolazione ed escludere altri eventuali problemi più seri. Al momento non trapela nient’altro, si attende l’esito del controllo strumentale, dopo di che verrà fatta una valutazione del caso.
    Anche la partecipazione agli Internazionali d’Italia a questo punto è in dubbio. Il torneo inizia il 7 maggio, ma Jannik è sicuro di non scendere in campo prima del 10. Saranno sufficienti 8 giorni di fisioterapia e riposo per esser a posto e giocare al Foro Italico, a meno di un mese dall’inizio di Roland Garros? Attendiamo notizie dalla visita, è il primo passo che potrà chiarire la situazione attuale, sperando che lo sforzo di Madrid non abbia complicato il quadro.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz dopo la sconfitta a Madrid: “Mi sono svegliato la mattina con dolori da tutte le parti”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Sarà ricordato come “il primo maggio nefasto” quello 2024 al Madrid Open, con la sconfitta del favorito locale Carlos Alcaraz e il ritiro del n.1 del seeding Jannik Sinner, ad impoverire un torneo già orfano di Djokovic e Nadal. In attesa di conoscere l’esito degli accertamenti all’anca a cui si sottoporrà l’italiano, prende la parola il campione di Murcia, molto deluso per la sconfitta ma consapevole fin dalla vigilia che la partita vs. Rublev per lui sarebbe stata molto, molto dura. Infatti continua non esser sicuro del suo braccio – infortunato poco prima di Monte Carlo – e le poche partite disputate insieme a un’influenza l’hanno portato a uno stato di forma mediocre, come ha raccontato alla stampa.
    “Fa male perdere, fa male avere opportunità e non trarne vantaggio” racconta Alcaraz. “Non mi sento molto bene, sono raffreddato. E’ stata una giornata difficile per me dopo la partita di ieri, era da un po’ che non giocavo una partita del genere e mi sono svegliato con dolori su tutto il corpo. L’avambraccio stava così così, e tutto ciò mi ha un po’ messo a dura prova. Non voglio togliere nulla alla partita di Rublev, ma per me è stata una partita difficile”.
    Per Carlos ecco cosa è mancato nel suo match contro Rublev: “Mentalmente sono stato un po’ più debole rispetto ad altri momenti. Mi sono lamentato di più, mi fa molto male avere delle chance e non approfittarne, soprattutto se è per colpa di miei errori. Se l’altro giocatore gioca un buon punto, lo applaudo e passo al successivo; ma se sbaglio, sento la frustrazione. Uno come Rublev ti dà poche opportunità e se commetti errori ti fa male. Avrei dovuto essere più duro mentalmente, e forse questo mi ha messo a dura prova.”
    Sconfitta imprevista, ma Alcaraz resta positivo per come è andato il torneo: “È stata una settimana molto positiva, un giorno prima dell’inizio del torneo non sapevo se avrei potuto giocare e sono arrivato ​​ai quarti di finale. Diverse partite ad un buon livello, quindi è stato positivo. Una volta che scendo in campo non mi piace perdere, non importa se non ho le migliori sensazioni. Ma, nel complesso, è stata una buona settimana. Sono arrivato senza aver toccato la racchetta per dei giorni, ho giocato e sono arrivato nei quarti e perdendo contro Rublev in tre set, è una settimana positiva” conclude Carlos.
    A questo punto non resta che attendere lo sbarco dello spagnolo al Foro Italico per vedere in che condizioni affronterà il torneo italiano, l’ultimo in preparazione di Roland Garros. Con anche Jannik Sinner in condizioni precarie, e con Novak Djokovic fermo da tempo, chissà che gli IBI24 non si rivelino un torneo aperto e possibili sorprese. La certezza è una sola: molti dei big sono in cattive condizioni, in un momento nevralgico della stagione. È una situazione sulla quale è necessario, forse, riflettere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner c’è! Batte Khachanov al termine di una dura battaglia, mostrando una buona condizione. È nei quarti al 1000 di Madrid

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Gioca? Non gioca? Jannik Sinner risponde “presente”, forte e chiaro, più duro di ogni fastidio o incertezza, dimostrando in campo che razza di lottatore sia. Nessun calcolo futuro, qua c’è da giocare e da vincere. Oggi e subito. Dopo un sostanzioso allenamento all’ora di pranzo per testare l’anca dolente, l’azzurro decide di scendere in campo contro Karen Khachanov, lotta e vince una tirata partita in tre set negli ottavi di finale del Masters 1000 di Madrid, 5-7 6-3 6-3 lo score conclusivo sulla Arantxa Sanchez Arena. È stata una bella partita, 2 ore 9 minuti molto intensi sul piano fisico e agonistico, gran livello di gioco da parte di entrambi con un tennis potente in totale spinta e molti punti spettacolari, i più belli vinti da Jannik con alcune accelerazioni di diritto micidiali che hanno letteralmente fatto esplodere la palla e il pubblico sugli spalti. C’erano forti dubbi sulla condizione di Sinner, anche sull’opportunità di affrontare un tipo tosto come Khachanov, uno che non si batte da solo ed è pronto a lunghe battaglie. Jannik non s’è tirato indietro: ha sofferto nella prima fase della partita contro un tennis davvero consistente e continuo del russo, mostrando ancora qualche incertezza nello scivolare e rincorrere verso destra, ma con l’attitudine di chi gioca per vincere, non tanto per provarci. Ha perso il primo set al rush finale, per poche prime di servizio e un paio di errori, ma quando si ipotizzava un’uscita rapida dalla partita Sinner ha rilanciato. E come l’ha fatto…
    È andato a prendersi un break immediato sfruttando un brutto turno di servizio di Khachanov, ha alzato la qualità del servizio e dei colpi da fondo, chiudendo un ottimo set. La vittoria l’ha conquistata nel terzo parziale: Karen è tornato quello dell’avvio, ha alzato la potenza della risposta e del diritto, strappando due palle break nei primi due turni di battuta dell’azzurro. Sinner è stato freddo, potente e preciso, si è salvato alzando il livello e quindi nel quinto gioco è andato a prendersi un break clamoroso, di prepotenza e classe, con un paio di zampate da fuoriclasse che hanno spaccato la partita a suo favore. Via via sempre più sciolto e sicuro, ha chiuso in bellezza, con un crescendo impetuoso. Bellissima e importante vittoria: è la conferma che Sinner sembra stare bene, la conferma della testa e della durezza del campione che non molla mai e gioca sempre per vincere, anche stringendo i denti e rimontando un avversario assai tosto. Nei quarti attende Felix Auger-Aliassime
    Sinner ha chiuso la partita in crescendo e numeri al servizio complessivamente buoni: 69% di prime in campo, vincendo l’80% dei punti. Ma più di ogni dato statistico oggi ha convinto la sua straordinaria attitudine, quella propria dei grandi campioni. Khachanov ha disputato una grande partita, avrebbe perso con pochi oggi con quella potenza in spinta e una tenuta ad altissimo livello davvero formidabile. Ha interpretato bene la partita il russo: non lasciare tempo a Sinner per comandare lo scambio, pena finire a rincorrere. L’ha fatto spingendo come un forsennato, dritto per dritto, andando a pungere sulla destra Jannik, dove tutti sapevano del problema e della titubanza nell’allungarsi al massimo in recupero. Infatti nel primo set – via via che la partita procedeva poi di meno – l’azzurro è stato assai cauto nel rincorrere fino alla morte a destra, finendo più volte infilato. Ha giocato piuttosto bene fin dall’avvio Sinner, ma non è riuscito nel primo set ad entrare in risposta, tanto da non aver strappato nemmeno una palla break a favore, anche per ampi meriti di un Khachanov a tratti intrattabile con la prima palla. Il campione è venuto fuori all’avvio del secondo parziale: nessuna intenzione di tirare i remi in barca, curare il fastidio pensando a Roma e Parigi, qua c’è una partita da vincere in un grande torneo. Ha trovato profondità in risposta nel primo minimo passaggio a vuoto di Karen e si è preso un break di forza, difeso con turni di battuta perfetti. E poi il capolavoro nell’avvio del terzo parziale, con le palle break salvate contro un rivale furibondo e via, la zampata vincente che spacca la partita.
    Sinner è stato bravo a non esagerare nei momenti in cui Khachanov era più in controllo, e quindi sparare a tutta alzando il livello appena l’altro ha rallentato. Ha fatto la differenza trovando maggior profondità in risposta, inchiodando il russo sul diritto con alcuni contro piedi perfetti e dei cambi in lungo linea di rovescio micidiali. Alla fine il match è girato dalla parte di Sinner in due-tre fasi cruciali, dove ha giocato meglio i punti importanti, andandoseli a prendere, da vero fuoriclasse. Duro di testa, resistente nonostante una condizione fisica tutt’altro che al meglio; duro nei colpi, a tratti di una potenza devastante. Ha retto in difesa senza esagerare, ha rischiato alcune smorzate trovandone almeno una cinquina perfetta in momenti decisivi. Qualità, resistenza e voglia di vincere. Un mix perfetto che porta Jannik ai quarti di finale a Madrid. I dubbi sono fugati: Jannik c’è. Forte e chiaro.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    L’ottavo di finale inizia con Sinner alla battuta. Nel primo scambio Jannik pare discretamente sciolto nei movimenti spinge da un lato all’altro e attacca la rete, senza indecisioni. A 15, nonostante un doppio fallo, vince un bel game d’apertura. Risponde anche con grande aggressività, entrando con decisione nei servizi di Khachanov, 0-30. Karen capisce che non può attendere, pena finire subito sotto, per questo chiede il massimo a servizio e diritto, rimonta con quattro punti di fila, 1 pari. Ne vince ben 7 di punti consecutivi il russo, con una mazzata di diritto terrificante per lo 0-40, Jannik concede tre palle break. Perfetto al servizio l’azzurro, un Ace e due prime molto cariche di spin, poi sul 40 pari trova un’accelerazione cross di diritto irreale, degna del miglior Sampras, che punto! 5 punti uno meglio dell’altro, 2-1 Sinner. L’azzurro accelera al massimo i tempi di gioco, spinge fortissimo con il primo colpo dopo il servizio e costo di sbagliare, evidente come cerchi di evitare i lunghi scambi. Khachanov è preciso col diritto, un colpo che negli anni ha migliorato molto, lo aggredisce meno “sotto”, entrando dritto nella palla. Il set segue i turni di servizio, piuttosto spedito, rari i lunghi scambi. Karen veleggia sull’80% di prime in campo, un bell’andare. Jannik cerca con frequenza la smorzata col diritto dopo il servizio, funziona perché il russo risponde spesso bloccato e resta un bel metro dietro la riga di fondo, preso così in contro tempo dal tocco del nostro. Sul 4-3 Sinner cambia marcia: spinge dalla risposta come un forsennato e sorprende Khachanov con la smorzata e poi passantino stretto, quindi trova un rovescio incrociato sulla riga, altra velocità di palla e anticipo. 0-30. Potente la risposta di Karen, servizio vincente poi diritto violento. Bel livello tecnico in questa fase, si gioca un tennis di qualità, incluso un rovescio lungo linea dell’azzurro perfetto. Khachanov regge, 4 pari. Sul 5 pari Sinner è in difficoltà: rovescio in rete, poi commette un doppio fallo e sul 30 pari sbaglia la direzione dell’attacco col diritto, finisce fuori posizione e sbaglia, palla break da difendere. Attacca col rovescio lungo linea, poi perde di vista la palla per un cattivo rimbalzo, ne scaturisce un tocco pessimo… Karen non si fa pregare e chiude. BREAK Khachanov, serve avanti 6-5. Anche nel match odierno il recupero in scivolata sulla destra di Jannik non è dei migliori, il russo lo sa lì va a pungere col diritto. 40-0, tre Set Point. Basta il primo, bordata esterna di servizio. 7-5 Khachanov, un set tutto sommato meritato, nessuna sbavatura dal n.17 al mondo, 70% di prime in campo e grande solidità (nessuna palla break concessa).
    Sinner inizia il secondo set al servizio. Vince un buon game, nonostante un doppio fallo, bene la spinta col diritto. Nel secondo game Khachanov sbaglia due diritti fila, situazione inedita dopo un set quasi perfetto, 0-30. Non fortunato Jannik con un nastro maledetto che stoppa un’accelerazione molto probabilmente vincente… si rifà nel punto seguente, imponendo un gran ritmo e forzando l’errore in corsa del russo. 15-40, ecco le prime palle break del match per Sinner. Niente, passaggio a vuoto di Khachanov, un rovescio malamente in rete gli costa il BREAK per Sinner, 2-0 e poi 3-0 avanti con un turno di servizio di grande sostanza, e anche rapido. Ha perso sicurezza nella spinta col diritto il russo, battibecca col suo angolo dopo averne sbagliato un altro nel quarto game, poi un altro ancora. Jannik non ne approfitta, sbaglia un diritto non difficile cercando di mettere pressione. 3-1. Avanza con un altro turno di battuta speculare al precedente Sinner, servizio potente, primo colpo a tutta col diritto tendenzialmente sul diritto di Karen in modo da coglierlo in contro piede, 4-1. Si avanza senza scossoni fino al 5-3, l’azzurro serve per chiudere. Nessun sbandamento, servizi precisi e via, 6-3. Bravo Jannik a capitalizzare il passaggio a vuoto del rivale, quindi servire come un treno (solo 5 punti al servizio nel parziale) e spingere con precisione col diritto. Si va al terzo.
    Parte bene Khachanov, molto deciso con i fondamentali, può fare corsa di testa. Non buono invece l’avvio per Jannik, latita la prima di servizio e due errori col diritto (uno gratuito), si ritrova sotto 30-40, con una palla break da annullare. Ace! La risolve da campione. 1 pari. Khachanov ha ritrovato l’efficacia di inizio partita, quasi ingiocabile nei suoi turni di battuta. La partita torna uno scontro frontale a chi trova per primo profondità e potenza nello scambio, e la prima di servizio dell’azzurro va e viene. Sul 30 pari Sinner rischia una palla corta su di uno scambio complicato, non va. Di nuovo palla break…Servizio e diritto vincente, con urlaccio a seguito, bravo Jannik a sottolineare il momento, a dir poco critico. Ancor più bello il cross stretto complicatissimo nel punto seguente, un tocco di diritto micidiale. 2 pari, a fatica Sinner regge, trovando grandi giocate. Quinto game, Sinner alza il volume in risposta. Ne impatta un paio ottime, e sul 30 pari trova un cambio di rovescio lungo linea, pur in salto, magistrale. Palla break!!! Fantastico! Come l’ha giocata… risposta affondo, retrocede ma tira smash e poi vincente col diritto. Domina lo scambio, scappa avanti con un BREAK conquistato di forza, con un’impennata micidiale. 3-2 e servizio Sinner. Prova il tutto x tutto Karen, lascia correre a tutto il braccio dalla risposta, attacca testa bassa, ma Jannik c’è, governa bene gli angoli in difesa e trova una prima palla perfetta sul 30-15, poi un ACE. 4-2 Sinner, break consolidato, allungo felino per velocità, da tigre per potenza. Sinner è perfetto alla battuta, sicuro e fluido. Khachanov sul 5-3 stecca un diritto per un cattivo rimbalzo, poi ai vantaggi subisce un rovescio lungo linea perfetto dopo una risposta nei piedi. Match Point Sinner! Smorzata e passante lungo linea. Perfetto nei punti decisivi. Game Set Match, grande Sinner, per come ha lottato, alzato il livello e rimontato un avversario di grande spessore e livello. Fantastico Jannik, è andato a prendersi il match con forza e qualità, la durezza del campione!

    [1] Jannik Sinner vs [16] Karen KhachanovATP Madrid Jannik Sinner [1]566 Karen Khachanov [16]733 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3K. Khachanov 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-3 → 6-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-04-3 → 5-3K. Khachanov 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-2 → 4-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 4-2K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2K. Khachanov 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-400-1 → 1-1K. Khachanov 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3K. Khachanov 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2K. Khachanov 15-0 30-0 ace 40-04-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1K. Khachanov 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-0 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0K. Khachanov 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1K. Khachanov 15-0 30-0 40-05-6 → 5-7J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-405-5 → 5-6K. Khachanov 15-0 15-15 30-15 ace 40-155-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4K. Khachanov 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-3 → 4-3K. Khachanov 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2K. Khachanov 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-1 → 2-1K. Khachanov 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-150-0 → 1-0

    🇮🇹 Jannik Sinner vs 🇷🇺 Karen Khachanov**SERVICE STATS**
    | Statistica | 🇮🇹 Sinner | 🇷🇺 Khachanov ||——————————|—————–|—————–|| Serve Rating | **297** | 284 || Aces | 5 | **8** || Double Faults | 3 | **0** || First Serve % | 69% (59/85) | 69% (58/84) || 1st Serve Points Won % | **80% (47/59)** | 67% (39/58) || 2nd Serve Points Won % | 54% (14/26) | **65% (17/26)** || Break Points Saved % | **83% (5/6)** | 0% (0/3) || Service Games Played | 15 | 15 |
    **RETURN STATS**
    | Statistica | 🇮🇹 Sinner | 🇷🇺 Khachanov ||——————————|—————–|—————–|| Return Rating | **187** | 90 || 1st Serve Return Points Won %| **33% (19/58)** | 20% (12/59) || 2nd Serve Return Points Won %| 35% (9/26) | **46% (12/26)** || Break Points Converted % | **100% (3/3)** | 17% (1/6) || Return Games Played | 15 | 15 |
    **ADDITIONAL STATS**
    | Statistica | 🇮🇹 Sinner | 🇷🇺 Khachanov ||——————————|—————–|—————–|| Net Points Won % | 67% (12/18) | **78% (7/9)** || Winners | **27** | 21 || Unforced Errors | 22 | **13** || Service Points Won % | **72% (61/85)** | 67% (56/84) || Return Points Won % | **33% (28/84)** | 28% (24/85) || Total Points Won % | **53% (89/169)**| 47% (80/169) |
    **SERVICE SPEED**
    | Statistica | 🇮🇹 Sinner | 🇷🇺 Khachanov ||——————————|—————–|—————–|| Max Speed | **217km/h (134mph)** | 211km/h (131mph) || 1st Serve Average Speed | **201km/h (124mph)** | 197km/h (122mph) || 2nd Serve Average Speed | **163km/h (101mph)** | 156km/h (96mph) |
    Le statistiche mostrano una prestazione leggermente superiore di Sinner rispetto a Khachanov. L’italiano ha servito meglio, vincendo una percentuale più alta di punti sulla prima di servizio (80% vs 67%) e salvando una percentuale maggiore di palle break (83% vs 0%), nonostante abbia commesso più doppi falli (3 vs 0). In risposta, Sinner è stato più efficace, vincendo il 33% dei punti totali, in particolare sulla prima di servizio di Khachanov (33%), e convertendo tutte le palle break avute a disposizione (3/3). Sinner ha anche messo a segno più vincenti (27 vs 21), pur commettendo più errori non forzati (22 vs 13). Nel complesso, Sinner si è aggiudicato il 53% dei punti totali contro il 47% di Khachanov. LEGGI TUTTO