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    Masters 1000 Roma – Arnaldi si arrende a Bautista Agut: prestazione opaca per l’azzurro

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    Matteo Arnaldi esce di scena al primo turno degli Internazionali BNL d’Italia. Il tennista ligure, che partiva con i favori del pronostico, si è arreso al veterano spagnolo Roberto Bautista Agut con il punteggio di 6-4, 6-3 dopo un’ora e 55 minuti di gioco.Una prestazione al di sotto delle aspettative per il sanremese, apparso lontano dalla sua miglior condizione e incapace di trovare continuità nei colpi. La partita è stata caratterizzata da alti e bassi, con Arnaldi che ha pagato a caro prezzo i troppi errori gratuiti, in particolare con il dritto, e le scelte tattiche spesso discutibili.
    Nel primo set, dopo un inizio equilibrato, è stato lo spagnolo a piazzare il break decisivo nel sesto game, portandosi sul 4-2. Nonostante un sussulto d’orgoglio dell’azzurro, capace di recuperare il break svantaggio sul 5-3, Bautista ha chiuso il parziale per 6-4 alla prima occasione, grazie a un preciso rovescio incrociatoe piazzando un nuovo break.La seconda frazione è iniziata nel peggiore dei modi per Arnaldi, che ha ceduto immediatamente il servizio nel secondo game, commettendo anche il quarto doppio fallo della sua partita in un momento cruciale. Il ligure ha tentato più volte di rientrare nel match, riuscendo anche a piazzare un break nel settimo game per accorciare sul 5-2, ma Bautista ha mantenuto la calma e alla prima occasione utile ha chiuso l’incontro sul 6-3, sfruttando un errore di rovescio dell’italiano sulla palla match.
    Bautista Agut, che a 37 anni continua a dimostrare una notevole efficacia nel suo tennis essenziale ma efficace, prosegue così il suo cammino nel torneo romano e affronterà al secondo turno l’americano Tommy Paul, testa di serie numero 13 del seeding.
    Per Arnaldi, invece, una battuta d’arresto che impone riflessioni in vista dei prossimi impegni sulla terra rossa europea, dove dovrà ritrovare quella brillantezza che oggi, sul Campo Centrale del Foro Italico, è mancata nei momenti chiave.
    ATP Rome Matteo Arnaldi43 Roberto Bautista Agut66 Vincitore: Bautista Agut ServizioSvolgimentoSet 2R. Bautista Agut 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-5 → 3-6M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace2-5 → 3-5R. Bautista Agut 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-5 → 2-5M. Arnaldi 0-15 0-30 0-401-4 → 1-5R. Bautista Agut 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-3 → 1-4M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-300-3 → 1-3R. Bautista Agut 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-2 → 0-3M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df0-1 → 0-2R. Bautista Agut 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-404-5 → 4-6R. Bautista Agut 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A3-5 → 4-5M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-5 → 3-5R. Bautista Agut 15-0 ace 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5M. Arnaldi 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4R. Bautista Agut 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3M. Arnaldi 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2R. Bautista Agut 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1R. Bautista Agut 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Bautista Agut 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    208
    266

    Ace
    4
    1

    Doppi falli
    2
    2

    Prima di servizio
    35/55 (64%)
    52/76 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    22/35 (63%)
    33/52 (63%)

    Punti vinti sulla seconda
    5/20 (25%)
    13/24 (54%)

    Palle break salvate
    4/8 (50%)
    7/9 (78%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    125
    207

    Punti vinti sulla prima di servizio
    19/52 (37%)
    13/35 (37%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/24 (46%)
    15/20 (75%)

    Palle break convertite
    2/9 (22%)
    4/8 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/9 (78%)
    16/18 (89%)

    Vincenti
    21
    20

    Errori non forzati
    30
    27

    Punti vinti al servizio
    27/55 (49%)
    46/76 (61%)

    Punti vinti in risposta
    30/76 (39%)
    28/55 (51%)

    Totale punti vinti
    57/131 (44%)
    74/131 (56%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    210 km/h (130 mph)
    199 km/h (123 mph)

    Velocità media prima
    185 km/h (114 mph)
    187 km/h (116 mph)

    Velocità media seconda
    157 km/h (97 mph)
    154 km/h (95 mph)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Bufera nel tennis: giudice accusa l’ATP di pressioni su Zverev e Shelton. Sentenza storica nella causa intentata dalla PTPA potrebbe ridefinire i rapporti di potere tra giocatori e istituzioni

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Una sentenza destinata a segnare un punto di svolta nei rapporti tra tennisti e organi di governo dello sport è stata emessa da un giudice di New York, che ha stabilito che l’ATP ha tentato di influenzare impropriamente alcuni dei suoi giocatori più importanti, tra cui Alexander Zverev e Ben Shelton, durante il procedimento legale intentato dalla Professional Tennis Players’ Association (PTPA).
    La decisione giudiziaria si inserisce nel contesto di una battaglia legale avviata dalla PTPA, il sindacato dei tennisti co-fondato da Novak Djokovic, che nel marzo scorso ha presentato una denuncia contro quattro dei principali organi di governo del tennis: ATP, WTA, Federazione Internazionale di Tennis (ITF) e Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA).
    Al centro della controversia c’è l’accusa che l’ATP abbia cercato di far sottoscrivere a diversi giocatori, tra cui Zverev e Shelton, finalisti dell’ATP 250 di Monaco 2025, bozze di lettere in cui negavano di avere conoscenza preventiva della causa intentata dalla PTPA. Secondo quanto riportato dalla BBC, il giudice Margaret Garnett ha ritenuto che tali azioni avrebbero potuto “essere facilmente considerate potenzialmente coercitive, ingannevoli o abusive”, soprattutto nei confronti dei due tennisti citati.La sentenza arriva poche settimane dopo che Reilly Opelka aveva pubblicamente denunciato minacce dirette ricevute da Andrea Gaudenzi, direttore dell’ATP, per aver firmato la denuncia della PTPA contro l’associazione.
    Nel suo pronunciamento, il giudice ha sottolineato la posizione di vulnerabilità dei giocatori, evidenziando come atleti come Zverev e Shelton siano “vulnerabili alla coercizione economica”, poiché i loro mezzi di sostentamento dipendono in modo significativo dai tornei gestiti quasi interamente dall’ATP. Una circostanza che, secondo la corte, mette in risalto il carattere potenzialmente abusivo del comportamento dell’ATP, indipendentemente dalle intenzioni.Sebbene la PTPA avesse richiesto un’ordinanza generale che vietasse tutte le comunicazioni tra i giocatori e l’ATP riguardo alla causa, il giudice ha emesso una decisione più circoscritta. L’ordine impedisce all’ATP di mettere in atto ritorsioni – o minacciare ritorsioni – contro qualsiasi giocatore coinvolto o che potrebbe essere coinvolto nella causa. La corte non ha imposto un divieto totale di comunicazione da parte dell’ATP, pur riconoscendo il diritto dell’organizzazione di rispondere al contenzioso legale in modo legittimo.
    Inoltre, all’ATP è stato ordinato di conservare tutte le registrazioni delle comunicazioni con i giocatori in relazione alla causa, anche se non è stato imposto l’obbligo di renderle pubbliche nell’immediato.L’ATP ha risposto alla sentenza con una dichiarazione ufficiale in cui afferma di “prendere atto della decisione della corte e di volersi conformare prontamente alle sue direttive”, ribadendo il proprio sostegno ai giocatori e confermando l’intenzione di difendere la propria posizione attraverso i canali legali.
    Zverev e Shelton, pur non essendo formalmente querelanti nel caso, sono ora al centro di una controversia con implicazioni significative riguardo agli squilibri di potere e ai diritti dei giocatori nel tennis professionistico. Con i procedimenti legali ancora in corso e l’attenzione pubblica concentrata sulle modalità di governance dell’ATP, questa decisione potrebbe rappresentare un momento cruciale nel cambiamento del panorama lavorativo dello sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Lacoste punta a estendere il contratto con Djokovic fino alle Olimpiadi di Los Angeles. Il CEO Thierry Guibert rivela che il campione serbo intende proseguire la carriera almeno fino al 2028

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic sembra avere le idee molto chiare sul suo futuro tennistico. Nonostante le recenti difficoltà in campo, il campione serbo ha già fissato un obiettivo a lungo termine: continuare a competere almeno fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.La rivelazione arriva direttamente da Thierry Guibert, amministratore delegato di Lacoste, storico sponsor tecnico di Djokovic. In un’intervista rilasciata al quotidiano francese L’Equipe, il dirigente ha condiviso dettagli significativi sulle trattative in corso per il rinnovo della partnership con il tennista.
    “Novak vuole arrivare almeno fino ai Giochi di Los Angeles. Non ho alcun dubbio che troveremo un terreno comune nelle prossime settimane. Stiamo discutendo soprattutto il tipo di rinnovo”, ha dichiarato Guibert, confermando l’intenzione del colosso dell’abbigliamento sportivo di proseguire una collaborazione che dura ormai da diversi anni.
    Le parole del CEO di Lacoste assumono particolare rilevanza in un momento delicato della carriera del 37enne serbo, che sta attraversando una fase di rendimento altalenante. Nonostante i recenti risultati al di sotto delle aspettative, l’azienda francese continua a mostrare piena fiducia nel campione, considerandolo evidentemente una figura di riferimento per il proprio brand a livello mondiale.
    La prospettiva di vedere Djokovic competere fino al 2028, quando avrà 41 anni, testimonia l’incredibile longevità e determinazione del vincitore di 24 titoli del Grande Slam, che evidentemente non ha alcuna intenzione di appendere la racchetta al chiodo nel breve periodo, nonostante l’ascesa delle nuove generazioni capitanate da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.Le Olimpiadi di Los Angeles rappresenterebbero l’ultimo grande obiettivo per completare una carriera straordinaria dopo il Bronzo a Pechino 2008 e l’Oro olimpico a Parigi dello scorso anno dopo aver battuto Carlos Alcaraz in finale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Victoria Azarenka: “Caso Sinner solleva dubbi non su di lui ma sulla gestione. Masters 1000 di due settimane a rischio per le nuove generazioni”

    Victoria Azarenka nella foto – Foto getty images

    Victoria Azarenka non ha usato mezzi termini nelle sue dichiarazioni agli Internazionali BNL d’Italia 2025. La tennista bielorussa, componente del comitato giocatori dell’Associazione Internazionale di Integrità del Tennis (ITIA), ha espresso preoccupazioni significative sulla gestione del caso che ha coinvolto Jannik Sinner, tornato recentemente alle competizioni dopo una sospensione di tre mesi.
    “Personalmente, Jannik mi sta molto simpatico. Credo sia un ragazzo eccezionale. È sempre stato gentilissimo con me. Sembra una persona piuttosto umile. Non lo conosco molto bene, ma faccio fatica a essere troppo critica nei suoi confronti a livello personale,” ha dichiarato l’ex numero uno del mondo in un’intervista rilasciata a Tennis.com, sottolineando il suo rispetto per l’italiano.
    Tuttavia, Azarenka ha mostrato una posizione ben diversa riguardo all’aspetto professionale della vicenda: “Sul piano professionale, ritengo ci siano discrepanze, poiché non credo che tutti i giocatori ricevano lo stesso trattamento. Non è solo il suo caso. Penso che esistano molte domande legittime su come siano state gestite le procedure.”
    La bielorussa ha evidenziato la mancanza di trasparenza nel sistema: “Se parliamo del caso di Jannik Sinner, la gente si chiederà perché nessuno ne era a conoscenza. C’è un aspetto legale, lo comprendo. Ma la situazione resta comunque al limite.” Azarenka ha chiarito che non intende criticare personalmente Sinner, ma piuttosto sollevare interrogativi sul sistema nel suo complesso.“Ciò che penso personalmente ha poca importanza. La questione riguarda piuttosto come vengono applicate le regole: sono applicate allo stesso modo per tutti? Ci sono modifiche che dovrebbero essere apportate? Credo che questa sia la conversazione che dovremmo affrontare, concentrandoci maggiormente su cosa si possa migliorare,” ha aggiunto la tennista.
    Nel suo intervento, Azarenka ha espresso anche preoccupazioni più ampie sulla gestione del tennis moderno: “Ritengo che, in generale, l’organizzazione debba dimostrare maggiore integrità. Un problema significativo è che siamo sottoposti alla supervisione dell’AMA, la quale può modificare le proprie regole solo in finestre temporali specifiche. Non pretendo di avere tutte le risposte, ma esistono domande legittime che meriterebbero di essere poste.”
    La tennista ha inoltre criticato l’attuale organizzazione del calendario, con particolare riferimento ai Masters 1000 di due settimane, il continuo cambio di palline e le diverse superfici: “Mi preoccupo meno per me stessa e più per le giocatrici più giovani, perché sarà molto più difficile per loro costruire una carriera longeva come la mia, rimanendo nel circuito per oltre 20 anni.”Azarenka ha concluso il suo intervento con un appassionato appello per il futuro del tennis: “Sinceramente, desidero soltanto vedere crescere il nostro sport. Voglio veramente che abbia successo. Questa disciplina mi ha dato moltissimo nella vita, e desidero vederla prosperare, continuando a essere uno sport di riferimento per le donne. Ci sono molti sport emergenti che rappresentano una concorrenza crescente. Anche noi dobbiamo continuare a evolverci e migliorare.”
    Le dichiarazioni della Azarenka arrivano in un momento particolarmente delicato, con Sinner appena rientrato nel circuito dopo la sospensione concordata con la WADA, che aveva inizialmente presentato appello contro la decisione dell’ITIA di non sanzionare il tennista italiano per la contaminazione accidentale da clostebol, considerando che la sostanza proibita era entrata nel suo organismo attraverso il massaggio effettuato dal suo fisioterapista.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 di Roma: I risultati dei giocatori italiani impegnati nel Day 3. Oggi in campo dieci azzurri (LIVE)

    Un vero “esame” per Arnaldi perché il vecchio Roberto resta uno dei peggiori cagnacci del circuito.Lo stesso Sinner l’aveva classificato come tra i più “sottovalutati” in circolazione.
    Credo che per il derby ci sarà poca storia, dato che Nardi ha sempre sofferto molto i compatrioti.
    Buon tennis a tutti! (*-*) LEGGI TUTTO