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    Ciclismo, Mark Cavendish annuncia il ritiro a fine stagione

    Se nasci sull’isola di Man la velocità non può che essere un destino. Mark Cavendish la storia non l’ha scritta però in moto, ma in bicicletta, raggiungendo ugualmente velocità impressionanti. ‘Cannonball’ o “The Manx Missile” i suoi soprannomi, e tanto basta per capire di chi stiamo parlando. L’amore per la bicicletta scoppiato a 11 anni, da piccolo un esordio da terzino e il tifo per il Leeds, anche qualche esperienza con la danza prima di dedicarsi anima e corpo alle due ruote. Impressionante il suo palmares. Al Tour ha vinto 34 tappe, come un certo Eddy Merckx, eguagliando il record del belga. 16 i successi al Giro, 3 alla Vuelta. In totale in carriera 161 successi, primatista tra i corridori in attività. Ha conquistato nel 2009 la Milano-Sanremo, l’unica classica adatta a un velocista come lui. Un mondiale in linea nel 2011 a Copenaghen, tre volte oro iridato in pista nell’americana, argento olimpico nell’omnium a Rio nel 2016. Competitivo, veloce, un missile appunto. Già da ragazzo, quando lavorava come impiegato in banca e si mise in testa di battere il record di transazioni fatte in una singola giornata. Cavendish ha annunciato il ritiro a fine stagione, lo ha fatto in conferenza stampa, sulle strade del Giro oggi di riposo, il giorno dopo il suo 38esimo compleanno. Come si dice in questi casi: chapeau Mark, e grazie di tutto. 

    “Ho vissuto un sogno assoluto”

    Cavendish in conferenza stampa ha ufficializzato il ritiro a fine stagione, a Coccaglio, nell’albergo dell’Astana, la sua squadra, nel giorno di riposo della corsa rosa. Con lui la moglie e ai quattro figli: “Sento che è il momento perfetto per dire che questo sarà il mio ultimo Giro d’Italia e che il 2023 sarà la mia ultima stagione da ciclista professionista. Il ciclismo è la mia vita da oltre 25 anni. Ho vissuto un sogno assoluto. La bici mi ha dato l’opportunità di vedere il mondo e incontrare persone incredibili, molte delle quali sono orgoglioso di chiamare amici. Amo questo sport più di quanto possiate immaginare e non riesco a vedermi andare troppo lontano da esso, questo è certo. Quando capisci che non è per sempre, è più facile godere di ogni sensazione che questo sport ha da offrire” LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti è il nuovo coach dei Block Devils: “Saremo dei cacciatori di finali”

    Ufficiale la nuova guida tecnica della Sir Safety Susa Perugia. Lorenzetti arriva con lo scudetto appena vinto a Trento, con alle spalle un palmares da brividi e con un bagagliaio infinito di sapienza e conoscenza pallavolistica. “La prima sensazione? Innanzitutto di gratitudine perché questa occasione è arrivata in un momento nel quale ero convinto di star fermo per un anno. Allenerò un gruppo evidentemente molto competitivo, un gruppo che ho sempre visto da avversario e che non vedo l’ora di conoscere. Come mi immagino la mia Perugia? Mi piacerebbe fosse una squadra all’attacco dell’avversario, con capacità di essere presente in tutti i momenti, di essere aggressiva, e di non dare mai niente di scontato contro qualsiasi squadra. Saremo impegnati in meno fronti e quindi dovremo subito cercare l’eccellenza per provare a raggiungere più finali possibili”

    È Angelo Lorenzetti la nuova guida tecnica della Sir Safety Susa Perugia!È ufficiale l’arrivo al PalaBarton dell’allenatore neo campione d’Italia con Trento che, dopo una vita sportiva da protagonista sulla panchina avversaria a quella bianconera con Modena prima ed appunto con Trento poi, approda stavolta su quella dei Block Devils per condurli la prossima stagione.Carriera infinita quella di Lorenzetti, nato a Fano 59 anni fa. Una carriera iniziata nel lontano 1988 con le giovanili proprio di Fano, una carriera vissuta principalmente in serie A (23 stagioni, due in A2 e ventuno nella massima serie, da capo allenatore, in rigoroso ordine temporale, tra Fano, Padova, Modena, Verona, Piacenza, ancora Modena e Trento) e con una parte dedicata anche alla guida ed alla crescita tecnica delle nazionali azzurre maschili prejuniores e juniores (dal 1992 al 1999 e dal 2004 al 2006). Una carriera costellata di vittorie con una bacheca dove brillano 4 Scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane, 1 Mondiale per Club, 1 Coppa Cev ed 1 Coppa Italia di serie A2 oltre a 4 premi di miglior allenatore di Superlega nel 2008, 2009, 2016 e 2017.La prossima tappa del lungo viaggio di Angelo, fine stratega, grande comunicatore e conoscitore come pochi altri della pallavolo, si chiama Perugia, si chiama Sir Safety Susa.“Qual è la mia prima sensazione? Innanzitutto di gratitudine perché questa occasione è arrivata in un momento nel quale ero convinto di star fermo per un anno”. Eccole le prime parole di Lorenzetti da tecnico dei Block Devils. Prosegue Angelo.“Chiaramente stiamo parlando di una grossa occasione in una squadra, in una società, in un palazzetto ed in una realtà che in questi anni ho conosciuto tante volte da avversario. Devo dire che anche da avversario Perugia mi ha accolto sempre in maniera simpatica e gentile e spero che questo sia un buon viatico per costruire un bel percorso tutti insieme. Se me l’aspettavo? La chiamata di Perugia onestamente non me l’aspettavo proprio. Ho apprezzato molto il fatto che si sia mosso il presidente in prima persona perché non è una cosa scontata ed ho apprezzato la sua volontà di stabilire subito una connessione. Abbiamo cominciato a conoscerci e da parte mia ci metterò tutto me stesso per rendere la conoscenza efficace”.Si continua parlando della squadra che è stata affidata alle sapienti mani di Lorenzetti.“Evidentemente stiamo parlando di un gruppo molto competitivo, un gruppo che ho sempre visto da avversario e che non vedo l’ora di conoscere. Alcuni ragazzi, come Simo, Seba e Max (Giannelli, Solè e Colaci, ndr), li ho già allenati e li conosco bene. Ma la situazione sarà nuova, ci sono cose che avranno bisogno di tempo, da parte mia ci sarà la massima disponibilità, la mia predisposizione sarà quella di non dare mai niente per scontato e di lavorare”.È il momento di desideri ed obiettivi.“Mi piacerebbe che la mia Perugia fosse una squadra all’attacco dell’avversario, con capacità di essere presente in tutti i momenti, di essere aggressiva, e di non dare mai niente di scontato contro qualsiasi squadra. Saremo impegnati in meno fronti e quindi dovremo subito cercare l’eccellenza per provare a raggiungere più finali possibili. Possiamo dire che saremo dei cacciatori di finali”.La conclusione è per i suoi nuovi tifosi.“Ai miei nuovi tifosi dico che non vedo l’ora di conoscere quella curva bianca e quel muro bianco che in tante situazioni in questi anni sono stati un altro giocatore contro. Spero attraverso il lavoro di potermi guadagnare prima possibile la loro fiducia”.Benvenuto a Perugia, Angelo!
    UFFICIO STAMPA SIR SAFETY SUSA PERUGIA LEGGI TUTTO

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    L’ABBA Pineto Volley parteciperà al prossimo campionato di Serie A3!

    Dopo la stagione 2022/2023 conclusasi con la vittoria della Coppa Italia e della Super Coppa Italia Serie A3 la società biancazzurra è già al lavoro per la prossima annata sportiva.
    Dopo attente valutazioni il sodalizio pinetese ha sondato il terreno per la possibile acquisizione del titolo dei cugini della SIECO Impavida Ortona a cui vanno i nostri più sinceri complimenti e congratulazioni per la vittoria del campionato. Data la strada non percorribile e soprattutto la voglia di vincere, come già fatto sul campo, il presidente Guido Abbondanza e tutto lo staff hanno optato per affrontare nella prossima stagione ancora il campionato di Serie A3 Credem Banca per difendere le due Coppe conquistate e dire la propria sportivamente.
    L’ABBA Pineto Volley è diventata una realtà importante del terzo campionato italiano e vorrà sempre lavorare per provare a vincere giocando un’ottima pallavolo, bella e divertente soprattutto per tutti tutti gli appassionati ed i tifosi.
    Nelle prossime ore verranno ufficializzate le decisioni del caso e i primi movimenti di mercato in entrata e in uscita per la prossima stagione che si preannuncerà ancora scoppiettante.

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    LEO SHOES CASARANO, CALA IL SIPRARIO SU UNA STAGIONE MEMORABILE

    Non ce l’hanno fatta i ragazzi di Mister Licchelli ad avere la meglio in gara due sulla Farmitalia Catania che, grazie al successo ottenuto ieri, festeggia la meritata promozione in A-2 al culmine di una serie play-off nel corso dei quali gli etnei hanno inanellato solo vittorie.
    La Leo Shoes Casarano, oltre al merito da attribuirsi alla formazione siciliana, ha trovato nella sfortuna l’unico avversario in grado di mettere i bastoni tra le ruote ad un gruppo che, nel corso degli spareggi promozione, ha acquisito una padronanza di gioco e di carattere tali da lasciar presagire la possibilità di tagliare un traguardo storico che, purtroppo, è sfumato sul più bello.
    Nota di grande merito al pubblico che, nel corso delle ultime settimane, si è stretto intorno ai rossoazzurri non facendo mai mancare il sostegno ed il calore: ieri l’apice con oltre settecento spettatori che hanno fatto diventare il PalaCesari un’autentica bolgia rumorosa e colorata.
    Per quanto concerne la cronaca del match di ieri c’è da dire che, come successo in gara uno, sono stati davvero pochi i momenti in cui Peluso e compagni sono riusciti a tenere testa ai ragazzi allenati da Mister Kantor; la voglia di regalarsi un successo davanti al pubblico amico, il desiderio di continuare a cullare il grande sogno non sono stati sufficienti a sopperire alle gravi assenze e alla determinazione di un avversario pronto ad approfittare della situazione.
    I primi due set, chiusi entrambi a 18 in favore dei siciliani, hanno visto un inizio equilibrato con l’immediato allungo della Farmitalia Catania non appena il punteggio ha superato quota dieci. Casaro e Zappoli hanno trascinato i compagni sul doppio vantaggio.
    La reazione dei padroni di casa si è vista nel terzo set quando Marzolla e soci hanno tentato il tutto per tutto: l’equilibro questa volta non si è interrotto, Casarano è rimasta agganciata agli avversari fino alla fine, ha sprecato due set ball prima di cedere il parziale e la sfida in favore del Catania (28-30) che ha tagliato il traguardo dellapromozione in A-2.
    Si chiude così una stagione memorabile in casa rossoazzurra: un percorso straordinario compiuto da un gruppo che ha scritto una delle pagine più belle della storia sportiva casaranese. Chapeau ragazzi! LEGGI TUTTO

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    Antoine Brizard, il capitano biancorosso nel giorno del suo compleanno si racconta. Dal matrimonio con Camille alla nazionale francese, dalla famiglia al futuro, dalla Russia al no a Perugia.

    Piacenza 22.05.2023 – Antoine Brizard, il capitano di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza ha chiuso la sua seconda stagione con la maglia biancorossa. L’ha chiusa da vero capitano, in campo e fuori dal campo. Giocherà a Piacenza anche le prossime tre stagioni il campione olimpico di Tokio con la maglia della Francia. Classe 1994, 29 anni oggi 22 maggio, il capitano torna ora in Francia. Lo attende la Nazionale guidata da Andrea Giani, lo attendono gli appuntamenti della VNL e del campionato d’Europa, lo attendono la sua famiglia e i suoi amici di sempre. E prima di lasciare Piacenza si racconta a tutto tondo in una lunga chiacchierata.
    “A Piacenza ho trovato il mio ambiente naturale, città tranquilla, pubblico vicino alla squadra, tanta voglia di pallavolo. Quando ho deciso di venire a giocare qui ho fatto la scelta giusta, mese dopo mese ne sono sempre più convinto”.
    Cosa piaceva fare ad Antoine Brizard ragazzino?
    “Fare tanto sport, mio padre giocava a calcio e anche bene, faceva pure atletica leggera, io ho giocato a tennis, calcio e pallavolo. Quando avevo sei anni, nel giardino di casa era stata messa una rete di pallavolo e giocavo con mio fratello che ha quattro anni più di me. Non mi è mai piaciuto studiare, a scuola sono sempre stato promosso ma non mi piaceva studiare a casa e avevo sempre una scusa pronta per mia madre Francoise quando non volevo studiare”.
    E se non avessi giocato a pallavolo cosa avresti fatto?
    “Nella mia famiglia sono quasi tutti dottori, dallo zio a mio fratello Benjanin, quando è venuto a mancare mio papà io avevo dieci anni, da allora abbiamo sempre pensato cosa lui avrebbe voluto per noi. Mio fratello giocava a pallavolo dopo un po’ di anni ha smesso per preparare al meglio l’anno del test per entrare in Medicina. Io avrei voluto fare fisioterapia ma era più che altro per tranquillizzare mia madre. Anch’io mi sono iscritto per fare il test di medicina che poi serviva anche per entrare a fare fisioterapia, dopo sei mesi ho capito che non mi piaceva, sono anche andato in depressione, ho parlato con mia madre e le ho fatto capire che volevo giocare a pallavolo e diventare un giocatore di pallavolo”.
    E tua madre cosa ha detto?
    “Ha capito, l’anno successivo ho lasciato Poitiers per trasferirmi a Parigi e anche là ho provato ad iscrivermi a Fisioterapia sempre per fare felice mia madre ma il campo era il mio pensiero fisso, mi sono allenato tantissimo, lì ho capito che la pallavolo era il mio lavoro e come tutti i lavori dovevo imparare a farlo al meglio”.
    Ti sei mai spiegato perché tua madre non ti vedeva giocatore di pallavolo?
    “Aveva paura perché era un mondo che non conosceva mentre conosceva benissimo il mondo della medicina. Io ero già nel giro della Nazionale Giovanile francese, si diceva che fossi bravo, si è tranquillizzata anche se continua a temere soprattutto per infortuni e considera il mondo della pallavolo un mondo chiuso”.
    Quanto è importante per te la famiglia?
    “Sono molto legato alla mia famiglia perché abbiamo una storia un po’ complicata alle spalle, di carattere adesso sono un po’ cambiato, sono maturato, ho idee più chiare sulla vita in generale, questo ci ha portato ad allontanarci un po’ ma se c’è un problema siamo sempre pronti ad aiutarci”.
    Da poco più di due anni sei sposato con Camille, come vi siete conosciuti?
    “Siamo sposati dal 30 aprile del 2021, ci siamo conosciuti a Parigi una decina di anni fa al primo anno in cui ero là, un amico in comune una sera ci ha presentato ed è subito scattata la scintilla. Lei non conosceva nulla di pallavolo ma ancora adesso non sa molto di pallavolo, pensava che fossi a Parigi pe terminate gli studi di Fisioterapia. Per adesso non pensiamo ad avere figli e se anche venisse la voglia pensiamo di non fare figli per tanti motivi, uno fra tutti per come va il mondo”.
    Nel 2021 Campione Olimpico con la Francia: come è cambiata la tua vita?
    “È cambiata tantissimo, già quando eravamo in finale eravamo contenti ma adesso mi rendo conto che tra vincere ed arrivare secondi c’è tanta differenza almeno in Francia ma credo anche in Italia. Vincere quella medaglia d’oro ha dato tanta luce sul nostro movimento in Francia, ricordo ancora la grande festa a Parigi quando siamo tornati, eravamo noi e i giocatori di pallamano che vincono sempre”.
    C’è una cosa che non rifaresti di quanto fatto fino ad ora?
    “Sono abbastanza orgoglioso di quello che faccio, vorrei sempre fare di più e meglio ma sono anche una persona che pensa che se cambia una minuscola cosa potrebbe cambiare tutto”.
    Ad esempio?
    “Nella stagione 2020-21 sono andato a giocare in Russia a San Pietroburgo, un anno di contratto. Perugia in quel periodo mi aveva offerto un contratto triennale ma avevo voglia di andare a fare un’esperienza in Russia e ho deciso di andare là nonostante tutti mi dicessero che ero un pazzo rifiutare un triennale a Perugia. Non era una questione di soldi, volevo fare la storia a San Pietroburgo e non essere il dopo De Cecco a Perugia”.
    Una stagione in Russia non delle migliori…
    “Il posto era bellissimo, purtroppo ero là solo visto che per il Covid nessuno mi poteva raggiungere ed io non sono neppure potuto andare al funerale di mio nonno. Ad un certo punto mi sono sentivo male, ho resistito e posso dire che alla fine sono uscito molto più forte caratterialmente e non solo, l’estate dopo ho vinto l’Olimpiade, magari non fossi andato in Russia la storia sarebbe stata diversa. Dico sempre che la vita è un percorso e hai anche bisogno di fare degli errori per crescere”.
    Sei un amante degli animali?
    “Amo i gatti, ne abbiamo due: il primo è arrivato quando ero a Tolosa, il secondo l’abbiamo preso sempre in Francia dai nostri vicini. Sono sempre con me e Camille, ci seguono in ogni nostro spostamento”.
    I tuoi hobby?
    “Amo leggere, mi piace il cinema in generale ma qui facciamo un po’ fatica perché ci sono poche versioni originali in francese, quando torno in Francia mi piace giocare a golf ma mi faccio prendere troppo da questo gioco e passerei giornate intere sui campi. Amo la montagna, un po’ meno il mare o meglio la sabbia e l’acqua salata”.
    Cosa farai da grande?
    “Una volta finito di giocare il mio primo obiettivo è dare a mia moglie Camille spazio perché possa fare quello che vuole lei. Ha sempre fatto tanti sacrifici per seguirmi e questo non le permette di potere fare tutto quello che vorrebbe fare come ad esempio studiare architettura. Poi credo che resterò legato alla pallavolo magari allenatore del settore giovanile della nazionale francese o dirigente a tempo pieno nel Paris a cui sono legatissimo, anni fa ha rischiato di sparire per problemi economici, tanti di noi l’hanno aiutata”. LEGGI TUTTO

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    Antonello Andriani sarà il secondo allenatore: esperienza internazionale e doti umane per la Gioiella Prisma

    ANTONELLO ANDRIANI SARÀ IL SECONDO ALLENATORE: ESPERIENZA INTERNAZIONALE E GRANDI DOTI UMANE A SERVIZIO DELLA NUOVA GIOIELLA PRISMA TARANTO
    Il pugliese Antonello Andriani, classe ‘86 di Gravina di Puglia, sarà il nuovo assistant coach al servizio di Mister Mastrangelo, con cui condurrà la squadra nella nuova stagione.
    Nato come scoutman, ha sviluppato moltissime esperienze cominciando dalla sua Puglia, e raggiungendo poi coach Mastrangelo a Matera, dove hanno fatto insieme tre stagioni dal 2012 al 2015 durante le quali è passato nel ruolo di secondo allenatore.
    Dopo le esperienze in Basilicata, Antonello Andriani ha deciso di intraprendere una carriera all’estero, prima con la Nazionale Venezuelana, secondo di Vincenzo Nacci, poi con il team francese Chaumont diventando secondo allenatore di coach Prandi, con cui ha raggiunto recentemente la finale scudetto, e nel frattempo ha lavorato con diverse nazionali, quella ungherese, quella bulgara, allenata sempre da Prandi, ed infine con la Croazia con la quale ha vinto l’oro ai Giochi del Mediterraneo ad Orano, dove aveva sconfitto proprio l’Italia in semifinale.
    Oltre a questa, nel suo palmarés ci sono anche la vittoria del campionato 2016-17 e due Supercoppe nel 2017 e 2021 con la squadra francese di Chaumont.
    “Con Chaumont sono cresciuto e ho imparato molto e sarò sempre grato a questo club francese con cui abbiamo fatto un percorso di crescita esponenziale- dichiara Antonello Andriani – quando è arrivata la notizia che coach Mastrangelo potesse prendere in mano la squadra di Taranto ci siamo sentiti ed è subito scattata la stessa intesa che avevamo anni fa, naturalmente ci eravamo sempre tenuti in buonj rapporti tutto questo tempo. Tornare in Puglia è naturalmente l’occasione ideale, a due passi da casa, dopo l’esperienza conclusa a Matera. In questi anni mi sono interfacciato con una realtà francese molto organizzata, con tanti pro e contro, ma molto diversa da quella italiana. Sono curioso di rituffarmi nella stagione, specialmente quella di Superlega, che arriverà prestissimo. Stiamo già programmando e organizzando il lavoro naturalmente, credo che potremo dire la nostra in questo campionato con elementi davvero importanti e diversi tra loro: sarà una bella sfida!”
    “Mister Andriani ha fatto un percorso di crescita professionale piuttosto importante – sottolinea il Direttore Generale Vito Primavera – partendo dalla gavetta e girando diverse realtà in tutto il mondo, ora ha una vasta esperienza internazionale di alto livello molto utile per il nostro programma tecnico. Nello staff e durante il lavoro in palestra sarà dunque un valido supporto al primo allenatore e a tutto il team grazie anche alle sue qualità umane e a competenze indiscusse”
    Linda Stevanato Ufficio stampa Gioiella Prisma Taranto LEGGI TUTTO

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    Davide Esposito ai saluti

    Mentre dal campo arriva anche l’ultimo verdetto che permette a Catania di seguire Ortona in serie A2, categoria in cui approdano anche Aversa – che ha acquistato i diritti di Bergamo -, e Siena, scesa dalla Superlega, in casa Atlantide è arrivato il momento dei saluti. Faticosi, ma doverosi!

    Cinque delle sue sette stagioni di A2 le ha passate in maglia biancazzurra: un percorso iniziato nel 2016 e ripreso nel 2020, culminato con la finale promozione conquistata nel 2021. Oggi Davide Esposito cambia percorso, ma Brescia sarà sempre un po’ casa su.

    Arrivederci e grazie Espo, per la serietà e l’impegno portati ogni giorno al San Filippo, che siamo certi saranno il sigillo anche della tua prossima tappa. LEGGI TUTTO

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    La Farmitalia Saturnia conquista la promozione in Serie A2: battuta anche in gara due la Leo Shoes Casarano

    È Serie A2. In una serata che passerà alla storia la Farmitalia Saturnia conquista la promozione, superando per 3-0 il Casarano.
    A Cutrofiano, davanti a una straordinaria cornice di pubblico, gli uomini di Kantor si regalano la gioia più bella che vale il lieto fine riscattando definitivamente la finale persa l’anno passato con Grottazzolina e inaugurando un nuovo capitolo dopo 58 anni di attività.
    Dietro questa promozione c’è il lavoro certosino di una società che ha saputo creare entusiasmo e riportare il volley d’alto livello a Catania. E c’è anche la storia di una squadra, guidata da Waldo Kantor, capace nei play off di rialzare la testa, dopo aver perso il primo posto nella stagione regolare in dirittura d’arrivo e concluso la Final Four in malo modo. Otto vittorie consecutive nella poule promozione che suggellano il sacrificio, la voglia di riuscire e di ottenere un risultato fortemente voluto.
    MIX ZONE. Il presidente Luigi Pulvirenti: “Un percorso di quattro anni è arrivato alla conclusione con un risultato straordinario. Non era facile, ma la squadra ha saputo nei play off conquistare otto vittorie di fila suggellando la promozione con un percorso netto. Da domani si comincia. C’è una Serie A2 che un patrimonio esclusivamente della Saturnia ma di tutto il movimento pallavolistico siciliano. Il ricordo più bello? Il buco nero in cui la squadra era finita e che ha saputo tirarsi fuori grazie soprattutto al della società”.  Il tecnico Waldo Kantor: “Soddisfazione enorme con un percorso straordinario nella poule promozione. Abbiamo vinto otto partite e fatto un percorso netto. Ho sempre creduto in questa squadra. Tornare a fare una promozione a Catania dopo il 1985 è davvero unico”.
    PRIMO SET. Il Palasport di Cutrofiano è una bolgia. Dalla Sicilia arrivano in sessanta per celebrare la Farmitalia Saturnia. La formazione di Kantor scende in campo con il consueto sestetto base degli ultimi mesi con Battaglia titolare dopo l’infortunio di Disabato. Nel Casarano manca ancora Cianciotta. Il primo punto per gli uomini di Kantor porta la firma di Casaro. Frumuselu a muro si regala il 3 pari. Zappoli e Casaro ancora raggiungono i padroni di casa (7 pari). Il sorpasso porta la firma di Robi Battaglia (11-10). La Farmitalia allunga il passo (13-10), trova continuità a muro e in  difesa con Casaro. Il punto numero 14 arriva grazie a Frumuselu che chiude tutti i varchi. Jeroncic concede l’ace del più cinque. La squadra di Kantor, superato l’approccio difficile della partita, prende inesorabilmente il largo (19-12, scatenato Frumuselu). L’errore in battuta di Cutrofiano manda in archivio il primo parziale.
    SECONDO SET. La Farmitalia ha testa e cuore. Vuole chiudere i conti. Trova energie inesauribili. I muri di Battaglia e Fabroni segnano il primo break. Frumuselu e Jeroncic sfruttano i centimetri e la voglia di scrivere la storia, chiudendo ogni varco agli attaccanti locali (9-5). Battaglia si fa trovare pronto, tira forte sulle mani del muro (16-11) e in lungolinea (18-12). Frumuselu trova le misure su Ciupa (20-13). Il muro di Casaro suggella il 24-18. Un errore in attacco locale manda la squadra di Kantor avanti di due set.
    TERZO SET. La partenza nel terzo set è roboante (4-0, 8-4). Casarano non vuole congedarsi dal suo caloroso pubblico senza provarci, pareggiando i conti sul 9 pari. Casarano ci crede, la Farmitalia rallenta un po’. Gli uomini di Licchelli si portano avanti di tre lunghezze (16-13), ribaltando la situazione. Ma la Farmitalia non ci sta e, a muro, riporta la situazione in parità (16-16).
    Un botta e risposta emozionante. Zappoli firma il 19 pari. Casarano prende il largo nelle battute finali. Guadagnini la porta sul 24-22. Due errori pugliesi riportano la Farmitalia nuovamente in parità. Set da brividi. Ci pensa Casaro, al terzo match ball, a fare esplodere la festa in salsa catanese.

    IL TABELLINO

    Leo Shoes Casarano – Farmitalia Saturnia 0-3

    Leo Shoes Casarano: Fanizza 1, Ulisse 4, Peluso 5, Marzolla 9, Ciupa 16, Matani 1, Prosperi Turri (L), Rampazzo 0, Floris 0, Guadagnini 8. N.E. Urso, De Micheli, Cianciotta. All. Licchelli.
    Farmitalia Saturnia: Fabroni 3, Zappoli Guarienti 15, Jeroncic 6, Casaro 19, Battaglia 9, Frumuselu 6, Disabato (L), Zito (L), Fichera 0. N.E. Maccarrone, Nicotra, Smiriglia, Tasholli. All. Kantor.
    ARBITRI: Anthony Giglio e Davide Morgillo.
    Set: 18-25, 18-25, 28-30 LEGGI TUTTO